Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: federico

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ultimo re dei Longobardi nell'anno 770; fu rifabbricata da  Federico  Borromeo: vi sono pitture del Pietra.
a un tavolino di ferro sull'erba. «Tieni, sono tuoi».  Federico  glieli faceva scivolare sul palmo. Asia li guardava, di
era dovuto e nella semioscurità di quell'antro sembrava a  Federico  che splendesse grande e senza pietà. «Mettili» le aveva
avvicinato l'orecchio perché glieli avvitasse e le dita di  Federico  si erano trovate in difficoltà, tremavano anche un poco
rossi a ombrello e magnolie alte come piramidi. Perché  Federico  invece ricco non sarebbe diventato mai con tutte quelle
tutti e tre seduti sull'orlo di pietra della vasca e  Federico  pensava sono uno stupido a essere innamorato di una così.
l'Orto Botanico e quello spaventoso Museo delle Cere dove  Federico  era uscito a metà lasciandola incantata davanti alla
mai sapere. Dio, come la odio si era detto quel giorno  Federico  quando l'aveva vista uscire dal Museo delle Cere con la
Tante belle sterline una sull'altra. Quel giorno  Federico  avrebbe voluto andarsene e finirla con lo strascicamento
di remi nell'acqua. Una barcarolle. Una volta in camera  Federico  e Carlo avevano litigato dicendosi le cose più atroci. Il
una pelle segnata da tanti puntini rossi, niente bella.  Federico  stava per picchiarla, lei se ne era accorta e il sangue le
i segnali lasciati dall'altro. Perdersi e ritrovarsi. A  Federico  quel gioco era sembrato idiota e si era messo a camminare
sponde, l'acqua verdastra rotta dalla caduta dei remi.  Federico  avrebbe voluto arrivare fino al Trinity College ma a un
avevano appena mangiato. Dopo gli aveva riso nella bocca,  Federico  si era sentito goffo, la ragazza lo aveva turbato. «Ann»
si sarebbe interrotta per non riprendere più,  Federico  avrebbe mancato l'appuntamento a Verona preso con tanti
in un altro simile per proporzioni e statura. Quel giorno  Federico  sarebbe stato a Firenze, un lavoro occasionale in una casa
sciagurata con un uomo. L'amore può anche essere pena e  Federico  la guarda passare in fretta, lei fa un cenno con la mano
nel latte della pelle. Verrò, stai tranquilla: la mano di  Federico  la rassicura da lontano ma già lei svolta per via
italiani. Ma quel giorno a Cambridge, dopo quel bacio,  Federico  si era detto se ci sta, anche stasera. Così mi tolgo questa
di goccioline i capelli. Ma già Elke sale sul pullman,  Federico  subito dietro per non perdere il posto accanto a lei.
molto in fretta, attenti a non fare rumore, e quando  Federico  era tornato nella casa di Kensington, Asia lo stava
fatto entrare in camera sua. Non era mai successo prima e  Federico  aveva sentito un tuffo al cuore. Asia aveva richiuso piano
a me» aveva detto. Non aveva che la sottoveste addosso e  Federico  aveva accennato il gesto di spogliarsi, lei aveva riso
luce era spenta e in quella poca che arrivava dalla strada  Federico  poteva vederla grande e bianca, i piedi nudi stesi diritti.
lei si era spinta contro la parete per fargli posto e come  Federico  le si era allungato accanto gli aveva preso una mano per
le sue dita forti e calde lo tenevano in trappola;  Federico  poteva sentire attraverso la stoffa il tepore della sua
passata riverberando i fari sul soffitto e per un attimo  Federico  aveva visto gli orecchini con le corniole brillare sul
- aveva detto, - non ho mai avuto niente di così bello».  Federico  guardava il suo profilo e con l'indice della mano era
e le ciglia tremavano appena contro la guancia. La risposta  Federico  l'aveva data stringendole più forte le dita. La felicità,
a brividi sulla pelle. Portava sfinimento, sonno. Quando  Federico  si era risvegliato Asia dormiva con la faccia contro il
mai saputo di quella notte. Era stato tanto sicuro che  Federico  l'avrebbe passata dalla ragazza olandese che aveva preso il
era piccola e tonda con i capelli irsuti. Allo strappo di  Federico  aveva avuto un sussulto ma nulla si era scomposto, il
volle che fosse ricostruito su disegno di Aurelio Trezzi. _  Federico  Borromeo lo fece perfezionare nel 1596. _ Contiene
l'interno di buone pitture di G. Cesare Procaccini, di  Federico  Bianchi, di Camillo Procaccini, di Del Cairo, del
o da Massimiano. _ Nel 1600 fu l'edificio abbellito da  Federico  Borromeo. _ L'attuale facciata di granito è disegno di
alcuni fatti della storia di Milano del tempo di  Federico  Barbarossa. _ In una sala del primo piano vi è un dipinto
romantica e l'inflessibilità puritana del suo genero  Federico  De Ritz, ed egli droghiere emerito di Augusta Taurinorum
si sollevava, come in una nube ossianesca; era il conte  Federico  De Ritz proclamato deputato al Parlamento dal suo
parte, che dovrebbe importare irosamente del Santo Oblio a  Federico  De Ritz? Perché se ne cruccia e se ne tormenta? Che
il suo fatale ingresso a Roma per la breccia di Porta Pia.  Federico  De Ritz non imitò Enotrio Romano che fece squacquerare le
nobile invidia, di non averla condotta lui l'Italia a Roma.  Federico  De Ritz con il suo buon senso e con il suo buon cuore sentì
retorica e con i barili di fiele dei profeti in malora.  Federico  De Ritz ne provò una così sana ed alta soddisfazione, da
cercare un altro programma di riforme progressive, così a  Federico  De Ritz quell'estrema soddisfazione patriottica e politica
povero portinaio. Appunto per ricreare, rifiorire l'anima,  Federico  De Ritz si rivolse all'amico avvocato Ilarione Gioiazza,
ma lasciatemi fare l'avvocato. Una simile domanda  Federico  De Ritz rivolse al prof. Spirito Losati; e ne ottenne
ho risolto a quale appigliarmi delle due corna del dilemma.  Federico  De Ritz ragionava non potersi dire di lui, che portasse
con amplessi retribuiti a similitudine meretricia. Il Conte  Federico  domanda al suocero papà Vispi il consiglio, se visitare
campana pneumatica, e si scioglie al minimo soffio d'aria.  Federico  De Ritz domandò il permesso di visitare Nerina al Canonico
Salvatrice! Tutte queste ripulse non domarono le voglie di  Federico  De Ritz verso Nerina. Forse le basse voglie gli sarebbero
Nerina sposa amante." L'altro: * All'on. sig.re Conte avv.  Federico  De Ritz * Torino "Tua pentita, penitente Nerina, ma sempre
biglietto di Nerina gli diede un altro dirizzone. Il Conte  Federico  De Ritz nell'accostarsi all'Ospizio del Sant'Oblio sopra
veicolo più veloce. Discesero quasi contemporaneamente  Federico  De Ritz ed Adriano Meraldi al cancello del Santo Oblio; ed
Invece della farsa essa esige la tragedia. Il Conte  Federico  De Ritz, premendo sulla stampella, alza il bastoncino e
gli occhi, prima di percuotersi coi bastoni; i due zoppi:  Federico  azzoppato da Marte per l'amore della patria e dell'umanità;
Cavour Pag. 58 Monumento Cesare Beccarla Pag. 104 Monumento  Federico  Borromeo Pag. 78 Monte di Pietà Pag. 51 Museo Ambrosiano
 Federico  De Roberto E la giustizia? - esclamò Lastrucci. - Quale? -
un Innominato . - Invece io sono venuto a cercare il mio  Federico  Borromeo, - fu pronto a ribattere il conte, che in queste
rifare Milano, e diceva che il miglior urbanista era stato  Federico  Barbarossa. Silvio era dottore in legge, ma scriveva un

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