più, da quando si maritò con compar Totò buonanima, che era | facchino | al porto, fino a che non è diventata signora. - E com'era? |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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- Ma che eredità, se è figlia di poveri, se il marito era | facchino | del porto, se.... - La signora soffocava dalla rabbia all' |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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Vincenza trionfante : - Dite a Maricchia, figlia di Totò il | facchino | del porto, che il Cavaliere è andato a Palermo a sposare |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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le nozze con Maricchia. - Con la figlia di Totò, il | facchino | del porto ! - esclamò la madre. - Perché vuoi abbassarti |
Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città di Sicilia -
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preso in mano il lume, andò di là per far entrare il | facchino | che doveva portar giú le valigie. - È partito? - domandò |
GIACINTA -
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avviandosi verso la grande cucina. Il vecchio Giovanni e il | facchino | Francesco, in maniche di camicia, tiravano con tutte le |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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faccia del vecchio servitore Giovanni come sulla faccia del | facchino | Francesco, oltre il senso della grossa fatica che duravano, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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attè contro la parete del pozzo. - Sta venendo, - disse il | facchino | paurosamente. - Sta venendo, - ripetette Giovanni, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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sul parapetto, legato dalla fune, legato dalla catena. Il | facchino | e il servitore si erano buttati verso le scale gridando che |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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- Non l'avessi mai detto! Il capostazione mandò subito un | facchino | a verificare la garetta dove avevo viaggiato e, saputo che |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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calmata. L'ho trovata in salotto che discorreva con un | facchino | della stazione e appena mi ha visto, mi ha detto con aria |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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che venga a prendervi col prossimo treno! - Io, quando il | facchino | è andato via, ho tentato di rabbonirla, e le ho detto con |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ci sbarrava il passo, vi stavano distesi due miserabili, un | facchino | e un taglialegna; scavalcammo quell'ostacolo, ed uno dei |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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occhi e sogguarda. Viene interrogato e risponde essere un | facchino | che viene dalla Valtellina e va a Genova. Il vicino si |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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di conoscerlo - disse Marliani - ma quello stupido di un | facchino | non è mai capace di dir un nome giusto, e a dir la |
Nanà a Milano -
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parlò e Toto non litigò, per miracolo. Era stanco come un | facchino | che avesse alzato delle balle sul molo, e dopo pranzo si |
La virtù di Checchina -
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si apriva tra la folla. Nino il macellaio, Beppe l'orbo, | facchino | di piazza, e maestro Mario Patruzza, infagottati con le |
PROFUMO -
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mercato. Sono talmente diffuse che anche il ciabattino e il | facchino | le potrebbero vantare, e appunto non le vantano: quasi non |
Vizio di forma -
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scorso all'Ospedale delle Missioni, per la rasoiata d'un | facchino | arabo: le è rimasto il naso camuso, il che le dà maggior |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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affezionata -. E, il giorno dopo, si era presentato col | facchino | per portar via la valigia del mal capitato. - Ah, caro |
Racconti 3 -
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- Diventerò momentaneamente piantatore, contadino, | facchino | del porto, marinaio o qualche cosa di simile. - E andrete |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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Stella, piena d'ammirazione. La poveretta lavorava come un | facchino | tutta la giornata, pel tozzo di pane duro e la manciata di |
Racconti 2 -
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- tanto, non verrà nessuno. E i due commessi, aiutati dal | facchino | e dal ragazzo delle commissioni, si sbrigarono a mettere le |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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quasi vuota in quel momento. Il padrone, un gran pezzo di | facchino | dai capelli rossi, senza giacca e con un lercio mozzicone |
Oro Incenso e Mirra -
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e non badò a nulla, fuorché alla ricerca dei mobili. Il | facchino | che li caricava, vedendo quella specie di selvaggia, le |
IL TRAMONTO D'UN IDEALE -
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sui mobili, senza badare ad altro. In piazza del Duomo il | facchino | ciarliero si voltò per godere della sua meraviglia. Ma la |
IL TRAMONTO D'UN IDEALE -
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"Tanta bella grazia di Dio che volevano vendere!" Il | facchino | le gridò: "Ohe! Guardate un po' in su. È più bello del San |
IL TRAMONTO D'UN IDEALE -
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a camminare a capo chino. "Stupidi villani!" mormorò il | facchino | ambrosiano; e diede un urtone al carro dei mobili, per |
IL TRAMONTO D'UN IDEALE -
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- Ma caro Enrico, dovevi sapere che non si dà un franco al | facchino | della stazione. - Non avevo altro. Non potevo farmi dar |
Nanà a Milano -
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piene di piattini e di cucchiaini, con due uomini, un | facchino | ed un cameriere. Bisognava collocare questa roba, dare |
STORIA DI DUE ANIME -
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il tempo assegnatogli, Romani incontrò per le scale un | facchino | carico di un baule; la ragazza era ancora sulla porta |
VORTICE -
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tratto, un tintinno dei bacili e dei bicchieri, che il | facchino | lavava forse per la centesima volta nella giornata. Collo |
VORTICE -
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