Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: cavaliere

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le volte che gli parlavano di san Giuseppe, il  cavaliere  Florestano, quantunque credente e devoto, arricciava il
via da mangia re a ufo per un paio di mesi - dopo che il  cavaliere  li aveva serviti umilmente a tavola, quasi fossero stati
pregato il Patriarca di fargli il miracolo? Oramai, il  cavaliere  e la sua signora si erano belli e rassegnati; sarebbero
ha fatto il miracolo! - gli aveva detto il confessore. Il  cavaliere  però, con tutta la sua fiducia nella potenza del gran
tatto: - I sintomi sono innegabili! - D'allora in poi il  cavaliere  non era piú stato nei panni; ed era andato dappertutto, pei
- Ah, Patriarca glorioso! Come ringraziarvi degnamente? Il  cavaliere  glielo ripeteva ogni sera, andando a letto, o prima di
- Sarà un bambino, vedrai! - aveva detto piú volte il  cavaliere  alla moglie. - Il Patriarca non vorrà fare le cose a mezzo;
malattia invece d'una gravidanza? Possibile? Lo stupore del  cavaliere  era stato grande, e la delusione piú grande ancora. Marito
per guastarmi la festa? - Ci mancò poco che il  cavaliere  non dicesse delle eresie; né era ben sicuro, dopo, che
mostrava una bella stizza nella voce. Quell'altro anno, il  cavaliere  aveva pensato di premunirsi contro ogni possibile
sarebbe scappato via piú che di corsa. Questa volta però il  cavaliere  si persuase che il diavolo non c'entrava affatto, e che
dentro di sé disse : - O corte o morte ! - Poi rivolta al  Cavaliere  : - Signor Cavaliere, per favore, mi vuol raccogliere quel
Cavaliere, per favore, mi vuol raccogliere quel fuso ? - II  Cavaliere  si voltò in su alla chiamata e rispose : - Non puoi
sorelle. Io me ne vado, faccia lei ! - E infatti, sparì. Il  Cavaliere  andò incontro alle donne, le salutò come se fossero sue
perché non era mai stata fermata per via da un bel  Cavaliere  e rispose tutta umile : - Sono agli ordini di Vostra
lasciò a casa sua le tre figlie maggiori e accompagnò il  Cavaliere  al suo bel palazzo, nella via principale della città, e
circondato da colonne e in fondo un magnifico giardino, il  Cavaliere  le disse : - Aspettatemi un momento qui, ché salgo e scendo
così, che stanno in un bel palazzo da poco tempo. Allora il  Cavaliere  scrive una lettera, in cui dice che vuole imparentarsi con
madre. Quando Maricchia ebbe letta la lettera e vide che il  Cavaliere  la chiedeva davvero in isposa, s'inorgoglì tutta, si mise a
dettero loro un magnifico rinfresco. Quella sera stessa il  Cavaliere  e Maricchia si scambiarono promessa di matrimonio, e
tutti felici ! Dopo che ebbero chiacchierato un pezzo, il  Cavaliere  disse al padre e alla madre : - Io vorrei che le cose si
confessa come da pezzente è divenuta signora ! - II povero  Cavaliere  si sentì morire. Egli non voleva dire che i quattrini a
via. Torniamo a Maricchia. Aspetta aspetta il Cavaliere, il  Cavaliere  non si vedeva e Maricchia era nelle smanie. Passa un
a Maricchia, figlia di Totò il facchino del porto, che il  Cavaliere  è andato a Palermo a sposare una signora pari suo e che
su un bel letto, tutta vestita di bianco. La madre del  Cavaliere  seppe che cosa era accaduto a Maricchia, ma donna Vincenza
altri dicono di no. - Ah, Maricchia adorata ! - esclamò il  Cavaliere  baciandola in fronte. - Ti giuro che, viva o morta, ti
in seguito. Nove mesi dopo, i Ballanzini ricevevano dal  cavaliere  Spazzoletti un telegramma con queste parole: " Maschio,
Demetrio. Povera Beatrice! è stata una gran disgrazia." Il  cavaliere  si passò la punta delle dita sugli occhi per dissipare una
e io che ci tenevo tanto alla sua riconoscenza ... ." Il  cavaliere  rise di gusto e sedette su un tombolo di velluto colle
molto navigato nelle acque dolci delle avventure. Ma il  cavaliere  sapeva che, al disotto di quella prospettiva, c'era una
un ingombro che non ne lasciava uscire nessuna. Il  cavaliere  le pensò in blocco e tanto per tastare terreno, soggiunse:
un sorriso di compiacenza. Non era la prima volta che il  cavaliere  si permetteva queste galanterie, e non era nemmeno la prima
protestando per celia. "Davvero, sa ... " tirò dritto il  cavaliere  che mentre si avanzava per tastare terreno, non si
detto cinque minuti prima, bisognava immaginare che il  cavaliere  parlava, sí, colla bocca, ma il pensiero correva dietro a
si aprisse. Aveva bisogno d'aria, si sentiva soffocare… Il  cavaliere  la tenne ancora un momentino prigioniera sulla scala,
cavalieri si contendono la mano di Biancabella. Ma v'è un  cavaliere  sconosciuto che li abbatte tutti; e si prevede che pel
accorse alla giostra, scese tra gli spettatori. Il  cavaliere  misterioso, tutto rivestito di una corazza d'acciaio
e cade disteso. Fu scosso, rialzato, aperto. Era vuoto. Il  cavaliere  chermisi era una semplice corazza che la buona Fata Nasuta
Il Re aggrottò le ciglia. - Perché si ride? Allora un  cavaliere  si alzò: - Maestà, perdonate, ma quelle sono tre scrofe! Il
grugnivano. La Corte rideva. - Perché si ride? Un secondo  cavaliere  si alzò: - Maestà, perdonate; ma, in nome di Dio, quelle
«Gli altri ci attendono alla Cappelletta», disse il  cavaliere  dopo di aver acceso un sigaro. «Ecco don Aquilante!» Don
Agricola alla Cappelletta e passò avanti per la discesa, il  cavaliere  gli disse: «Oggi voglio vedervi prendere una sbornia. In
«Potrei dirvi sì; e vi parrebbe una sciocchezza.» Il  cavaliere  scoppiò in una risata: «Meno male. Se nel mondo di là non
«Mio cugino è incorreggibile», egli disse mentre il  cavaliere  rideva. «Ha però in serbo le solite reliquie per quando si
con questo stupido scherzo! ... ». «Scherzo?», rispose il  cavaliere  rosso in viso, con gli occhi accesi e la lingua un po'
parve che tutt'a un tratto gli snebbiasse il cervello; il  cavaliere  tacque sorridendo stupidamente. Don Fiorenzo, dall'altra
gotica architettura; fu fondata nel 1466 da un tal Amadeo,  cavaliere  portoghese, frate francescano, che andava per la città
«E che razza di virgole sono?» «Microbi del tifo!» Il  cavaliere  diè un balzo. Voleva ammazzarlo dunque? O, per lo meno,
a quaranta gradi; delirio, durante il quale il povero  cavaliere  si sentiva rodere le carni dalle «virgole» nere osservate
di assicurargli: «Siamo fuori di pericolo!» Infatti, il  cavaliere  ne era uscito quasi per miracolo, ma diventato proprio un
gola chi aveva la disgrazia di dover andare a trovar il  cavaliere  in casa, per qualche affare. Agli amici non piú strette di
metodo di dar il pasto a coteste feroci bestioline!» il  cavaliere  lo invitò a pranzo, e gli spiegò tutto «Questo, pei microbi
- E che razza di virgole sono? - Microbi del tifo! Il  cavaliere  diè un balzo. Voleva ammazzarlo dunque? O, per lo meno,
a quaranta gradi; delirio, durante il quale il povero  cavaliere  si sentiva rodere le carni dalle virgole nere osservate
di assicurargli: - Siamo fuori di pericolo! Infatti, il  cavaliere  ne era uscito quasi per miracolo, ma diventato proprio un
gola chi aveva la disgrazia di dover andare a trovar il  cavaliere  in casa, per qualche affare. Agli amici non più strette di
metodo di dar il pasto a coteste feroci bestioline! - il  cavaliere  lo invitò a pranzo, e gli spiegò tutto: - Questo, pei
Oh, guarda! eravamo tanto amici! Oh dica: è vero che il  cavaliere  va a Roma?" "Sí." "Vorrebbe farmi la gentilezza di
ricevette la visita del Bianconi, durante le ore in cui il  cavaliere  era a far colazione al Caffè Sanquirico. "Come va,
la dirò: ma non capisco ... ." A toglierlo d'imbarazzo il  cavaliere  non si lasciò vedere per qualche giorno, o comparve un
servirla? Ai suoi comandi. . - Ecco qui: al solito! E il  cavaliere  si toglieva dal panciotto la catena con l'orologio d'oro, e
La tengo a posta da parte. Ogni volta, accompagnando il  cavaliere  fino all'uscio, don Mignatta faceva in modo di palpargli la
Che si è figurato? - balbettava don Mignatta, mentre il  cavaliere  rimetteva all'occhiello del panciotto la catena e
delle dita della mano sinistra, per ultimo scongiuro. Il  cavaliere  era andato via a testa alta tra le due gobbe, senza
gli pesava un quarto di zucchero o un quarto di caffè, il  cavaliere  le diceva tante cosine amabili, impertinenti, che la
fare i pacchetti e legarli; e gli dava la mano, poiché il  cavaliere  le porgeva la sua. - Grazie! A rivederla! E il cavaliere
il cavaliere le porgeva la sua. - Grazie! A rivederla! E il  cavaliere  andava via a testa alta fra le due gobbe, soddisfatto,
cavaliere. Un giorno che don Mignatta non si trovava là, il  cavaliere  disse alla bella merciaia: - Come non la scacciate via
mani di quel zelante e bravo giudice istruttore che è il  cavaliere  Martellini, lustro del foro napoletano, non che grande
giustizia che ha le gambe lunghe, mercé l'opera zelante del  cavaliere  Martellini, non dispera ed è già sulle traccie del
il palazzo di giustizia, colla intenzione di parlare al  cavaliere  Martellini, ch'egli conosceva benissimo, per essersi
nero di carbone. Se ne ricordava fin il conte Stagni! Se il  cavaliere  Martellini lo avesse messo di fronte all'accusato, era
eccellenza, ma siccome ho l'onore di servire anche il  cavaliere  Martellini che ha in mano l'istruttoria, cosí posso sapere
dubito che vostra eccellenza sarà dimani il piú elegante  cavaliere  di Napoli. Ci son troppi testimoni che l'hanno veduto.
vorrei che fossi chiamato dimani. - Non conosce per caso il  cavaliere  Martellini? - Molto bene. Ci troviamo qualche volta al club
oggi non aveva proprio nulla a che fare col piú elegante  cavaliere  di Napoli. Tratto dall'evidenza di queste ragioni, e in
suo biglietto di visita - con tanto di corona - scrisse al  cavaliere  Martellini queste righe: "Caro e amabile cavaliere, "Leggo
Preparo forti proteste, ma perdonerò facilmente al  cavaliere  Martellini, se non mi citerà tra i testimoni il giorno
Però sempre pronto all'obbedienza - come don Abbondio". Il  cavaliere  Martellini, che conosceva ciò che si chiama il vivere del
il brio, la grazia, l'eleganza dei suoi trent'anni. Il  cavaliere  Martellini non avrebbe mai immaginato il bene che aveva
svenuta sul divano del capostazione. Accanto le sta il  cavaliere  Spazzoletti, cogli occhi fuori del capo, pallido di
sette del mattino. - Maledizione! - esclamò fuori di sé il  cavaliere  Spazzoletti, correndo su e giù colla cappelliera in mano e
della casa, né i denari. Ad ognuno di questi pensieri il  cavaliere  Spazzoletti sentiva stendersi un nero velo sugli occhi.
sette ladri, la sora Ballanzini riprese i sentimenti, il  cavaliere  Spazzoletti cominciò a interrogarla e a sgridarla in mal
condurre gli sposi alla sua casa in cima al paese. Ma il  cavaliere  Spazzoletti non vedeva niente, non conosceva più nessuno.
telegramma da Musocco. Fu come se sparasse una fucilata. Il  cavaliere  Spazzoletti e la sora Ballanzini accorsero con tanta
i vari sentimenti che queste parole destarono nel cuore del  cavaliere  Spazzoletti e della sua dolce compagna: più a lungo ancora
né posseggo, ch'io sappia, amici in paradiso. Da onesto  cavaliere  la contessa ho conquiso, e or vi prego osservare che m'ho
colle buone; tien tu il lume. - E accostatisi, la man del  cavaliere  piano piano la testa scosse che, in bende nere stretta, e
Io? sei bello come il sole. - E tu come la luna. Intanto il  cavaliere  Spazzoletti andava sbarazzandosi della valigia,
a sera, pure faceva ancora un bel caldo, che pareva al  cavaliere  Spazzoletti più soffocante per l'affanno della corsa e pel
mi piace di parlare. - Parlano anche i pappagalli. Il  cavaliere  Spazzoletti aggrottò le sopracciglia, ma c'era dell'altra
è vero poi che ognuno ha soltanto gli anni che dimostra, il  cavaliere  Spazzoletti non aveva ancora i suoi trentatré o
per fare l'ambasciatore, essere un bell'uomo; e infatti al  cavaliere  Spazzoletti non mancava né lo studio né la pratica delle
di conoscere come la pensa un tedesco) nomina spesso il  cavaliere  Spazzoletti come uno dei più arditi e intelligenti
più noiosa genia del mondo, avevano tanto perseguitato il  cavaliere  durante le sue passeggiate, che se li sentiva ancora
cosa significa una moglie senza giudizio?". Quando poi al  cavaliere  Spazzoletti toccò del pappagallo, il sor Claudio deve aver
nella sua rete di ragno. Chi certamente non dormiva era il  cavaliere  Leopoldo Spazzoletti in causa di quel pappagallo che
o trentaquattro anni aveva osato buttare sul viso del  cavaliere  Spazzoletti una parola meno che gentile; anzi egli aveva
io e voi il cuscino della poltrona. Tutti dicevano che il  cavaliere  Spazzoletti era un uomo di grande energia, giusto,
scomparve tra le nuvole. Durante quella giornata il nostro  cavaliere  di industria si tenne chiuso nella sua cabina. Verso
aprì un varco fra la gente, e via di corsa trasportò il suo  cavaliere  attraverso il ponte e giù per la ripida china. - Fermalo,
a cavallo per la via maestra, s'imbattessero in un  cavaliere  romagnolo, seguìto da numerosa scorta, che era di passaggio
scorta, che era di passaggio nel Casentino. Quando il  cavaliere  fu a poca distanza dei due fratelli, fermò il cavallo e li
vantavano di scortesia, non risposero al saluto. Allora il  cavaliere  romagnolo spronò il cavallo e, accostandosi a Guido, gli
la spada sguainata, cercava di colpirlo alla schiena. Il  cavaliere  romagnolo non disse nulla, ma fece fare un repentino
rispondere affermativamente, e allora uno della scorta del  cavaliere  raccolse le due spade e le offrì ai combattenti. Ma se le
- Ora raccomandiamoci ai nostri cavalli, - disse il  cavaliere  alla sua scorta. - Se essi non ci trasportano molto
gente del contado, e non ai signori. Una notte, mentre il  cavaliere  era coricato sulla nuda terra, dinanzi alla chiesa di
e di pietà da tutto il popolo. - Fate che il misterioso  cavaliere  venga a me e che io gli parli, - rispose la Badessa. -
di misericordia. Dopo aver avuto questa promessa, il  cavaliere  nero si alzò e disse: - Madre Badessa, il mio nome è
torniamo un passo addietro e vediamo perché lo stemma del  cavaliere  mandava fiamme la notte. Per saperlo, ci convien uscir di
i barbareschi al loro capo, - qui c'è un cristiano, un  cavaliere  che desidera parlarti. - Esponi ciò che hai da dirmi, -
di nuovo e salì lentamente nel cielo buio. A giorno, il  cavaliere  si fece aprire, e, dal forestale, fu guidato a un
espiazione. La badessa Costanza promise di accompagnare il  cavaliere  con le sue preci, ed Espiazione uscì dal monastero per
morente aveva udito la sua ultima confessione, fece dare al  cavaliere  della Gherardesca onorata sepoltura nella chiesa di San
gentilizio della potente famiglia pisana e il nome che il  cavaliere  aveva scelto: Espiazione. La badessa Costanza, informata
vulcanica per vedere nella dolcissima citazione del  cavaliere  Martellini qualche cosa di piú di un invito ad assaggiare
perché coi preti non ho mai avuta troppo confidenza. Ma il  cavaliere  Martellini vuol farmi assaggiare certe ostriche... - Io ho
il prete benefattore. Giorgio non riconobbe nell'elegante  cavaliere  colla barba tagliata alla "derby" il famoso cacciatore
alzandosi con dolore delle sue giunture. - Annunciate al  cavaliere  Martellini che il barone di Santafusca è a sua
avrebbe risposto in un modo piú spiccio, ma... pazienza! Il  cavaliere  Martellini fortunatamente ne sapeva meno di lui. - Vorrei
Coll'abbandono dell'uomo abituato a vivere nei salotti, il  cavaliere  prese sotto il braccio il testimonio, e fermandosi tre o
Innanzi a un tavolino, ingombro di carte, sedeva il  cavaliere  Martellini, sprofondato nella sua poltrona fra due cordoni
in mare? - chiese con una naturale diversione l'amabile  cavaliere  Martellini, che non perdeva di vista l'orologio, come per
alla cesta con passo lento e vacillante e la scoprí. Il  cavaliere  Martellini si alzò e disse: - Favorisca. eccellenza. Il
incapacità, molto piú che gli parve di scorgere in viso al  cavaliere  un senso di meraviglia; si riprese, e con uno di quegli
fondo rossiccio di una sacca o carniere da cacciatore. Il  cavaliere  continuò: - Ecco il famigerato cappello: lo osservi,
usciere era cosí pieno di ferocia e di spavento, che il  cavaliere  Martellini e gli altri, allibiti, si guardarono in viso. Il
di chi ha veduto e quasi toccate le cose che afferma. Il  cavaliere  Martellini tornò a rimestare nelle carte, per dar tempo
liscio. Dopo aver ricomposta la persona sulla poltrona, il  cavaliere  Martellini ritornò a dire colla solita piacevolezza: -
da tutte le parti, e che da questo momento aveva nel  cavaliere  Martellini un terribile nemico. Procurò di rettificare la
fu gettato in mare, e non c'è nessuna contraddizione, caro  cavaliere  Martellini. Se il cacciatore avesse affogato il prete, come
Interrogato il cane, non rispose, ha detto ironicamente il  cavaliere  Martellini; ma se quel cane parlasse, signori miei, vi
in giardino - esclamò "u barone" ridendo come se l'amabile  cavaliere  avesse detto una facezia. - In fondo alle scuderie, sotto
sino a morire per lui d'un colpo di pugnale destinato al  cavaliere  da un padre crudele. Ella recitava con un trasporto, con un
sua bella amante. Egli morì giovane, in battaglia, quale a  cavaliere  sventurato si conviene. Altre feste seguirono nel palazzo
- se ne dicevano tante! - meravigliandosi che il  cavaliere  dichiarasse di non saper niente e di accorrere appunto per
di spiritisti ammattiti, uomini e donne. Per ciò il  cavaliere  aveva fatto capire all'avvocato di non farsi più vedere in
giovanetto sembrava intelligente ed era bello; quindi il  cavaliere  morì, e il giovanetto fattosi quasi uomo volle subito
di tutte le forme nessuno le ricorda più. La sedia del  cavaliere  era dunque dorata come la sua vita, chiassosa come la sua
nessuna avarizia o pietà tentò di risollevarle. Ma prima il  cavaliere  aveva preso in moglie una fanciulla di eccellente famiglia
La fanciulla sedotta dalle apparenze painesche del  cavaliere  lo aveva sposato, regalandogli presto in quella allegra
sera se ne tornava a Bibbiena, quando le si accostò un  cavaliere  montato sopra un bellissimo cavallo morello: - Che cosa
accettare neppure un fiore da altri che dal mio sposo. Il  cavaliere  non rispose, ma balzato di sella infilò il braccio nella
- rispose Amabile. Quand'ebbero fatto un pezzo di strada il  cavaliere  disse: - Oltre l'eredità di mio padre, ho anche i beni che
nostra prima madre. Fecero un altro pezzo di strada e il  cavaliere  disse: - Fin qui ho parlato alla bella fra le belle
di allontanarsi, così lestamente andò a raggiungere il  cavaliere  fermàtosi nel corridoio a discorrere con Patrizio.
con Patrizio. "Gioventù! Sì, lo capisco" diceva il  cavaliere  quasi sottovoce. E s'interruppe, visto che Eugenia si
ma il silenzio di Ruggero la tratteneva. La voce del  cavaliere  continuava a tuonare, in mezzo alla confusione delle altre
loro. "Favoriscano di là. Eugenia!" "Cara signora" fece il  cavaliere  "le mie figliuole desideravano venire a ossequiarla, è da
disse Patrizio, tornando indietro dopo aver accompagnato il  cavaliere  fino al corri- doio. "Io debbo servire il pubblico. Ma
tristezza. Fu con questo cielo, con quest'agonia, che il  cavaliere  Martellini, accompagnato dal cancelliere, da don Ciccio e
attraverso le gambe di don Ciccio, che mandò un ringhio. Il  cavaliere  si sforzò di sorridere, ma i muscoli della bocca questa
signore a chiedere notizie di mia sorella? Ditemelo. Il  cavaliere  impallidí, poi divenne rosso. - Signor conte, - disse, con
trattato c on tutti i riguardi ai quali ha diritto un  cavaliere  spagnuolo. Addio, signore; potete andare a riposarvi nella
più mesi tra la vita e la morte! Ed erano in famiglia il  cavaliere  e la signorina, zii del marchese, che la chiamavano mamma
di socio al Casino , ma non vi andava mai. Con suo zio il  cavaliere  non parlava da anni. Dalla zia baronessa si faceva vedere
la baronessa lo mandava insistentemente a chiamare. Col  cavaliere  Pergola, altro parente, l'aveva rotta nel sessanta, perché,
Maironi a Brescia. Dieci giorni dopo la perquisizione, il  cavaliere  Greisberg di S. Giustina, cugino del Maironi, addetto al
persona, il viso marmoreo e la parrucca nera di Madama, il  cavaliere  si trasfigurò e baciò con fervore la mano grinzosa della
galanteria. La marchesa ricevette gli omaggi del cugino  cavaliere  con la solita flemmatica dignità e, fattolo sedere, gli
della trappola, professava il più sfacciato liberalismo. Il  cavaliere  Greisberg le aveva risposto che di queste sue sagge
nulla, non toccava a lei di chieder nulla; toccava al  cavaliere  di parlare per primo. Ma il signor cavaliere, furbo,
di riconoscere il suo possesso di Monzambano. Allora il  cavaliere  le propose d'indovinare perché mai fosse andato a veder la
tutti i colori e che i discorsi era difficile trovarli. Il  cavaliere  rispose, più mansueto, che non poteva dire se si fosse
il prezzo sciagurato della sua condiscendenza, ma il  cavaliere  diede un altro colpo di artiglio e dichiarò che bisognava
se ci fosse nella limonata un sapore nuovo e squisito. Il  cavaliere  avrebbe pur voluto da lei una parola esplicita su questo
ad accettare uno di essi per marito. C'era, è vero, quel  cavaliere  col serpente sull'elmo, ma aveva più dell'animale che del
di qua, sbirciava di là. A un tratto s'accorse che il  cavaliere  col serpente sull'elmo non le levava gli occhi da dosso,
? - le chiese il Principe. - Sì, signor padre, ho scelto il  cavaliere  col serpente sull'elmo. - Il padre storse la bocca. - Fra
dichiarò a tutti i pretendenti che il prescelto era il  cavaliere  col serpente sull'elmo. Questi si fece avanti, chinò un
zaffiri e smeraldi, di carbonchi e diamanti; ma appena il  cavaliere  se ne fu andato, Mariuccia incominciò a piangere dicendo :
scegliere. - E perché non lo dovevo scegliere ? - Perché il  cavaliere  al quale hai dato promessa è un certo tale che per sette
assistere a un gran ricevimento e presentare a tutti il  cavaliere  come sposo! Invece di farsi vestire dalle cameriere,
figlia, non l' aveva mai veduta malata e credeva che quel  cavaliere  misterioso col serpente sull'elmo fosse un iettato perché
un' arancia rossa. - A quando le nozze ? - domanda il  cavaliere  col serpente sull'elmo. .- A domani, se non c'è nulla in
candele poste in croce, e il grottesco profilo del famoso  cavaliere  dalla trista figura vi parrà al confronto, una immagine di
 cavaliere  Martellini era veramente imbarazzato a trovare il bandolo
dalla stanza da giuoco discutendo, col signor Rossi e il  cavaliere  Clerici, l'ultima partita di tressette. Il Signor Marulli
la quale aveva alzato la testa lasciando di parlare al  cavaliere  Mochi in un orecchio. Questi, con la lente all'occhio
maneggiare soltanto l'alabarda o la picca, egli era il solo  cavaliere  che aveva buon aspetto, belle maniere e abiti convenienti
- Perbacco! neppur le minacce bastano a nulla! - esclamò il  cavaliere  di Romena. - L'impresa non è facile, ed io prevedo di
al solito d'interprete fra il sovrano de' Turchi e il  cavaliere  di Romena. - Can d'un cristiano, - disse il primo, - perché
lasciarlo entrare con quella compagnia, e il giovine  cavaliere  dovette attendere un ordine del Sultano. Intanto egli si
una folla di prigionieri di tutte le nazioni, circondò il  cavaliere  di Romena. Accorrevano dal ponte, dalle galere, dai
strapparli. Non era una manovra facile, poiché esponeva il  cavaliere  ad una caduta che poteva avere gravissime conseguenze,
una mano ben fermo al collo del cavallo e, lesto come un  cavaliere  arabo, afferrato il primo volatile, lo strappò dalla sua
un amministratore ed un segretario. - Volete parlare del  cavaliere  Barquisimeto? - Precisamente, marchesa. - Si trova infatti
vede che non l'abbiamo disturbata. Cosí gridò la voce del  cavaliere  Martellini, che dall'alto di un "break" signorile cercava
di farlo arrestare... colla bella complice esclamò il  cavaliere  parlando nelle mani come dentro una trombetta. - Faccia
giorni dopo questi fatti, un bigliettino graziosissimo del  cavaliere  Martellini pregava sua eccellenza il barone di Santafusca a
abbastanza. Il tono con cui gli scriveva l'amabile  cavaliere  era tale da togliere qualunque sospetto. Aveva ancora una
che le aveva destinato in isposo Don Filippo Capece,  cavaliere  della corte napoletana. Imbruniva. Nel vano di un balcone
- insistette l'altra. - È un giovane cavaliere, un  cavaliere  di nobil sangue, bello, dovizioso. - Il suo nome? - Donna
questa prodezza? - Ognuno sa che io possiedo, - replicò il  cavaliere  che aveva parlato prima, - una forbitissima armatura tolta
bianco lenzuolo. Il cavallo, vedendola, fece uno scarto; il  cavaliere  rimase saldo in sella, ma se gli avessero aperto le vene,
il Conte, l'armatura del Sire di Narbona è tua, - disse il  cavaliere  che aveva fatto la scommessa, - io ho visto scintillare la
e posto a giacere sulla cassa. Da quel tempo l'ombra del  cavaliere  non funestò più i sonni del conte di Pratovecchio, ma è
he heportava sempre addosso. - Ah non ne avrò la forza,  cavaliere  mio, - disse l'altro fiochissimamente. - Mi hanno
sullo stesso tono, ridendo, l'usuraio. - Elemosine,  cavaliere  mio, elemosine! - Proprio tutte elemosine, proprio? -
che seppero far tesoro della pratica e dei lumi che il  cavaliere  aveva attinto nel lungo maneggio degli affari. Portò a casa
del Duomo, piazza Mercanti, Cordusio, Bocchetto), il  cavaliere  era già tornato da alcuni giorni. Avendo inteso che il
che ride e che canta, guardi: posso regalarle al signor  cavaliere  ... ." "commendatore, commendatore ... " corresse
con un sorriso di scherno. - Se ho promesso, manterrò, e il  cavaliere  che scavalcherà il signor di Porciano, sarò io e non tu.
dal lato opposto di quelli di Pratovecchio, salutò il  cavaliere  nemico, e il duello ebbe principio con l'asta. Sofia,
del forte castello e uno scudiero andò ad annunziare che il  cavaliere  Leon Forte desiderava rendere omaggio al signor di
di Porciano. Il ponte levatoio fu subito abbassato, e il  cavaliere  e la sua scorta penetrarono sotto le vôlte di pietra della
al collo, chiamandolo: - Figlio, figlio mio! Allora il  cavaliere  chiese che fosse avvertita la sua sposa, e inginocchiatosi
strage di nemici, e il re, per ricompensarmi, mi ha creato  cavaliere  e mi ha investito di un feudo, cui ha dato il nome di
delle ali. Una solida tigna avrebbe mantenuto saldo il  cavaliere  sul sellino, per evitare che fosse preso dalla vertigine