Memling." "bene, parla di Memling. - No, prima dimmi se | Carlino | ti ha fatto dichiarazioni." La signorina rise. "Sì, mi ha |
IL Santo -
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cruccio e di riso. "Intanto" disse la signorina "il signor | Carlino | mi piace per vedere Memling, per suonare a quattro mani |
IL Santo -
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nascondendo quanto poteva la sua insanabile piaga; | Carlino | cercando, nelle ore mistiche, a Sils Maria e nei dintorni, |
IL Santo -
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riva al breve specchio d'acqua che chiamano Lac d'amour . | Carlino | si era innamorato di Bruges e particolarmente del Lac |
IL Santo -
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la voce di Carlino. "Adesso no" rispose Noemi. "Stasera." | Carlino | entrò, fasciato il collo di seta bianca, brontolando contro |
IL Santo -
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di parlar dell'amore. Lui, parlarne, che non lo intendeva! | Carlino | la ringraziò. Stava appunto per innamorarsi di lei, ne |
IL Santo -
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à jamais . I due si scambiarono altre impertinenze e | Carlino | fu tanto brioso malgrado le tonsille infette, che la |
IL Santo -
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"A Bruges? Perché?" "Perché io sono il suo Papa" rispose | Carlino | "e lo mando dove voglio. Perché a Bruges c'è un silenzio di |
IL Santo -
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le labbra e arricciò il naso. "Che sciocchezza!" diss'ella. | Carlino | proseguì dicendo che non sapeva ancora come, ma che |
IL Santo -
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come mai? allora non era lei! Un'eretica? Confessarsi? | Carlino | si strinse nelle spalle. Dramma di follia più, dramma di |
IL Santo -
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antica nel contatto di quella semplice e sicura di lei. Qui | Carlino | aperse una parentesi nel suo racconto per confessare che |
IL Santo -
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cuor suo non aveva approvato la conversione della sorella. | Carlino | tirò avanti. Una influenza mistica del sesso conduce il |
IL Santo -
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pasticcio!" fece Noemi con il solito atto delle labbra. E | Carlino | tirò imperterrito avanti. Il fine, il nuovo, lo squisito |
IL Santo -
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"Cosa ti viene in mente? Un vecchio di ottant'anni?" | Carlino | guardò in aria come per dire a qualche invisibile amico |
IL Santo -
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per il quale la donna si distingue dalla femmina. | Carlino | si sentiva in mente delle cose divine a dire su questo |
IL Santo -
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tutto ciò? Né Noemi né Jeanne sapevano immaginarlo. Eh già, | Carlino | lo aveva ben detto fino dal principio, il fico e l'ape che |
IL Santo -
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"Lei e il Suo pastore andranno in Algol." Noemi rise, e | Carlino | si appellò a Jeanne. Quale stella preferiva? Jeanne non |
IL Santo -
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preferiva? Jeanne non sapeva, non aveva fatto attenzione. | Carlino | ne fu irritatissimo, parve volerla rimproverare non tanto |
IL Santo -
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e dell'eroe per Bruges, al chiaro di luna. "bene" fece | Carlino | "siccome stasera c'è luna, io ho bisogno di passeggiare |
IL Santo -
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ma la stessa Jeanne la pregò di rimanere. Rimase per dire a | Carlino | ch'egli era indegno di una simile sorella. Carlino andò a |
IL Santo -
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dire a Carlino ch'egli era indegno di una simile sorella. | Carlino | andò a pescare nel portamusica un fascicolo di Bach |
IL Santo -
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testa. "E il prete di novant'anni ho proprio a esser io?" | Carlino | si arrabbiò perché Noemi rideva e non teneva tesa a dovere |
IL Santo -
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molto." "Presente Lei?" fece Noemi. "Com'è possibile?" | Carlino | le spiegò che non si sarebbe accompagnato a loro, che le |
IL Santo -
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du Rosaire a vedere i cigni." Si avviarono verso Notre Dame | Carlino | dietro le Signore, a venti passi. In principio fu un |
IL Santo -
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del tuo frate." "Ah, il frate, sì!" rispose Noemi e gridò a | Carlino | che l'avrebbero accontentato ma che stesse più lontano. Dal |
IL Santo -
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parlando sempre, nell'acqua nera; tanto a lungo che | Carlino | ebbe tempo di riempire tre o quattro pagine del suo |
IL Santo -
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dopo la morte ... A questo punto della narrazione di Noemi, | Carlino | domandò se dovesse piantare lì tre tabernacoli per passarvi |
IL Santo -
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di ritornare a casa. La sua voce era veramente alterata ma | Carlino | non poteva credere che avesse paura. Paura di che? Non |
IL Santo -
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di Santa Gunhild, sorella di re Harold. Ogni volta che | Carlino | si era avventurato la notte per i quartieri più deserti di |
IL Santo -
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sinistro. "Bel modo" fece Noemi "di rassicurare la gente!" | Carlino | si strinse nelle spalle e dichiarò che l'incontro era stato |
IL Santo -
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il braccio di Noemi. Attraversarono la piazza in silenzio. | Carlino | le mise per una via a sinistra, pure deserta ma tutta |
IL Santo -
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si sia presa tutta questa briga." Noemi non rispose. | Carlino | diede l'ordine di rimettersi in cammino. S'incamminarono e |
IL Santo -
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Cosa pensi?" Benché ambedue, ora, tacessero, non udirono | Carlino | che gridava di piegare a sinistra. Egli sopraggiunse |
IL Santo -
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alla sua volta. "Aspettiamo di essere a casa" diss'ella. | Carlino | gridò: "Fermatevi sotto gli alberi!" Ma Jeanne si fermò |
IL Santo -
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dimmelo subito; hai raccontato qualche cosa a tua sorella?" | Carlino | gridò che potevano fermarsi anche lì, ma che simulassero un |
IL Santo -
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di condurle sua sorella. Adesso penserebbe lei a persuadere | Carlino | di partire immediatamente. Noemi si mostrò spaventata. Suo |
IL Santo -
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Bruges meglio di Lei. E Lei stia cento passi indietro." | Carlino | non seppe replicare che "oh oh! - oh oh! - oh oh!" e la D' |
IL Santo -
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le domandò, fra un singhiozzo soffocato e l'altro, se | Carlino | sapesse. Oh no, ma che direbbe adesso? "Qui non può vedere" |
IL Santo -
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il passo, desiderosa ella pure di arrivare a casa. Quando | Carlino | si avvide che le Signore andavano diritte alla villetta |
IL Santo -
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Noemi voleva ribellarsi, ma Jeanne, trepidante che | Carlino | venisse a scoprire qualche cosa, la pregò di cedere. "Sul |
IL Santo -
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qualche cosa, la pregò di cedere. "Sul ponte" gridò | Carlino | "fermatevi due minuti!" Si appoggiarono alla sbarra, |
IL Santo -
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dietro le nuvole. "Questa illunità è Divina per me" disse | Carlino | "Ma ora io darei metà della mia gloria futura perché nelle |
IL Santo -
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"Ma non c'erano" interruppe Noemi. "Non importa" riprese | Carlino | "voi guardavate i cigni illuminati dalla luna." "Ma la luna |
IL Santo -
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delle ventiquattro campane. "Non è esatto" mormorò Noemi. | Carlino | fu per dirle: stupida! "Il prete" proseguì "paragona |
IL Santo -
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di nozze. "Come?" esclamò Noemi "Era un ballo di nozze?" | Carlino | strinse, scrollò i pugni, soffiando dall'impazienza; e |
IL Santo -
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amore fra l'una e l'altro." "Misericordia!" mormorò Noemi. | Carlino | si era tanto riscaldato che non la udì. "Pare al vecchio" |
IL Santo -
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cacciata?" Così dicendo, Jeanne prese il braccio di Noemi. | Carlino | pregò che facessero il giro del Lac d'amour . Chi sa, forse |
IL Santo -
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ci venisse nessuna stella, né grande né piccola? A questo, | Carlino | trovò subito rimedio. La stella ci sarà. Potrà essere |
IL Santo -
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camera di | Carlino | le finestre erano spalancate, tutte e due; e dalle ampie |
Teresa -
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e un tutto insieme così cambiato, così diverso dal | Carlino | solito, che in famiglia ne restarono tutti impressionati. |
Teresa -
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di tanti nuovi ai quali bisognava trovare un posto, | Carlino | non ricordava piú la sfuriata paterna. Rideva, appoggiato |
Teresa -
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dicendo no, no, due o tre volte di seguito. - Si vede. | Carlino | non disse altro; andò a mettersi alla finestra, cacciando |
Teresa -
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- Io non le so stirare cosí. - Pur troppo - soggiunse | Carlino | senza voltarsi. - Qui però manca un bottone, e i colletti |
Teresa -
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un ritrattino; una fotografia di donna. - Che è questo? | Carlino | la prese vivamente dalle mani della sorella. - Non è niente |
Teresa -
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a voce bassa, pregante. - Curiosa. - Via, fammelo vedere. | Carlino | lo guardava, lui, tenendolo chiuso fra le due palme delle |
Teresa -
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di rispondere altro. Si sentiva avvilita, malcontenta che | Carlino | potesse sospettarla invidiosa di una donna piú bella di |
Teresa -
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di cotillon. - Una figura di cotillon? - Non capisci? - No. | Carlino | scosse il capo con aria compassionevole. - Il cotillon è un |
Teresa -
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grosso: ma al momento, lì per lì, non credette di far male. | Carlino | soggiunse: - Avessi veduto la marchesina Varisi ... - Come? |
Teresa -
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- E tu non hai ballato mai? - Mai. Il silenzio si rifece. | Carlino | continuava a dondolare la sedia, col pensiero lontano, |
Teresa -
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inconsciamente, all'intimità dell'uomo. La freddezza di | Carlino | la feriva in una fibra che, per essere inavvertita, non era |
Teresa -
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un abito, non si poteva differire la stagnatura del rame. E | Carlino | costava tanto! ... Tuttavia, che fare? L'unico maschio, era |
Teresa -
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di Carlino, il sigaro di Carlino, le ghette bianche che | Carlino | portava imitando gli eleganti di Parma, si trovavano in |
Teresa -
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gli eleganti di Parma, si trovavano in ogni luogo; e poi | Carlino | andava a caccia; il suo fucile, ritto nell'angolo della |
Teresa -
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anche l'Ida doveva frenarsi, perché i due esami che | Carlino | avrebbe ripetuti in ottobre, erano la piú importante |
Teresa -
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col suo precedente, il dominio assoluto del sesso forte. | Carlino | trovava il terreno preparato, nessuna resistenza, nessuna |
Teresa -
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io non la conosco. Verso le sei del pomeriggio, intanto che | Carlino | si calcava il cappello in testa, fu bussato alla porta di |
Teresa -
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Orlandi, pazzo di gioventù e d'allegria, trascinava | Carlino | ai giuochi i piú arrischiati. Saltarono fossi, ruppero |
Teresa -
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le maniche, e fin da questa mattina lavorano sull'argine. | Carlino | è in casa, non è vero? - Oh! sí. Voleva andare anche lui |
Teresa -
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Tre ragazze le ha già, una piú, una meno ... così il suo | Carlino | non va soldato. Il silenzio si rifece, grave, tormentoso; |
Teresa -
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ch'egli potesse leggerle sul volto il suo segreto. Ma | Carlino | non si occupava che della piena. Avrebbe voluto trovarsi |
Teresa -
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la prese per un braccio, e la pose fuori della camera. | Carlino | venne incontro a sua sorella, gridando: - C'è qui il babbo. |
Teresa -
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tutta pallida: - Ci è nata una sorellina. - Ah! sì? - fece | Carlino | - lo sapevo che doveva nascere. E scese le scale di corsa, |
Teresa -
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Scott, i Rimedi sicuri contro ogni specie di insetti ma | Carlino | non vedeva che quei primi, augusti, seri, che contenevano, |
Teresa -
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allora sconosciuto. Egli era persuasissimo che, obbligando | Carlino | a studiare, Carlino avrebbe studiato; che, obbligandolo a |
Teresa -
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Egli era persuasissimo che, obbligando Carlino a studiare, | Carlino | avrebbe studiato; che, obbligandolo a capire, avrebbe |
Teresa -
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lunga dei pioppi. Dirimpetto allo studiolo nel quale | Carlino | compiva il suo tirocinio forzato di genio in erba, |
Teresa -
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anni, trovandosi sollevata da un incubo, sorrideva. | Carlino | faceva delle irruzioni tempestose, spaventando sua madre, |
Teresa -
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piazza a leggere i giornali, lo schiamazzo ricominciava fra | Carlino | e le gemelle, aiutato dai vagiti lamentosi della poppante, |
Teresa -
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cui le due gemelle acquistarono una puppattola nuova, che | Carlino | si incaricò subito di rompere, sotto pretesto di |
Teresa -
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di parlare era passata. Vennero a casa le gemelle e | Carlino | insieme. - Mi hai portato l'usignolo? Teresina dovette |
Teresa -
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Teresina guardò, attraverso il grembiale, e vedendo | Carlino | che si precipitava sul biglietto, balbettò: - Almeno |
Teresa -
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di perdere così l'unica memoria che le restava del ballo. | Carlino | lesse forte, declamando con accento burlesco: "Ricorda, |
Teresa -
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con una compagnia di canto discreta. Si dava il Rigoletto | Carlino | che vi era andato una volta, in loggione, dove si pagavano |
Teresa -
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l'aria di Gilda, Tutte le feste al tempio Voleva che | Carlino | le spiegasse chi era Rigoletto, e chi il giovane che sua |
Teresa -
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e chi il giovane che sua figlia incontrava al tempio. | Carlino | dava qualche particolare, brusco, grossolano; descriveva la |
Teresa -
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Ciascuno aveva la sua idea, ma è stata approvata quella di | Carlino | Pezzi. Carlo Pezzi, che è quel ragazzo che ha la specialità |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Jeanne era nel suo salotto, attiguo alla camera di | Carlino | che vi stava accompagnando al piano il violoncello di |
IL Santo -
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adesso, che fosse a fare. La musica tacque, si udirono | Carlino | e Chieco discorrere. Di Leynì, che abitava un quartierino |
IL Santo -
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dette. Oh, pensò Jeanne, se adesso Chieco uscisse, se | Carlino | chiamasse e non fosse più possibile di parlarsi! Perché |
IL Santo -
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ora dopo, verso le dieci, Jeanne stava leggendo il Figaro a | Carlino | sprofondato in una poltrona con le gambe avvolte in una |
IL Santo -
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fede." Jeanne non rispose ed ella partì. Jeanne ritornò da | Carlino | per la lettura e Carlino l'accolse aspramente. Le dichiarò |
IL Santo -
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ed ella partì. Jeanne ritornò da Carlino per la lettura e | Carlino | l'accolse aspramente. Le dichiarò che ne aveva abbastanza |
IL Santo -
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che era una follia e che non sarebbe partita. Allora | Carlino | diede in escandescenze, le afferrò i polsi, la scosse a |
IL Santo -
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a ricordo di un diritto e non per il proposito di usarne. | Carlino | intese invece che proprio volesse usarne come a lui non |
IL Santo -
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sopra e ai lati. Le parole di Noemi, le parole di | Carlino | le straziavano l'anima con opposta violenza. Anche verso il |
IL Santo -
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se l'amava ancora, dove era, che faceva, tutto tutto. E | Carlino | era a Parma! Si morse le mani dal dispetto; almeno glie lo |
Teresa -
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Ma se la storiella del ritratto non fosse vera? Se | Carlino | avesse affibbiata all'amico quella innamorata, così per |
Teresa -
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di Natale venne Carlo a passare le feste in famiglia. | Carlino | aveva veduto Orlandi, gli aveva stretta la mano, qualche |
Teresa -
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di feltro grigio, si metteva i guanti ai piedi della scala. | Carlino | zufolava sotto il portico. - Senti Carlino. - ? - Ti |
Teresa -
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davanti, Teresina dietro colla mamma. Sulla piazzetta | Carlino | le aspettava, ma insieme a Carlino c'era Orlandi. Teresina |
Teresa -
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mamma. Sulla piazzetta Carlino le aspettava, ma insieme a | Carlino | c'era Orlandi. Teresina non voleva credere a' suoi occhi; |
Teresa -
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della laurea, e che non riuscirebbe mai a nulla di buono. | Carlino | difese l'amico. Assicurò sopra tutto che Orlandi metteva |
Teresa -
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egli e tutti di casa avevano fatto grandissimi sacrifici. | Carlino | non era riuscito quell'uomo eminente che il padre aveva |
Teresa -
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temendo di essere una cattiva sorella - se, non essendovi | Carlino | da mantenere agli studi, il ricevitore le avrebbe assegnata |
Teresa -
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veggenti, perché egli solo debba essere la vittima. Quando | Carlino | partì, accompagnato dai voti e dalle speranze d'ognuno, |
Teresa -
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continui così" esclamò | Carlino | udendo sua sorella ordinare alla cameriera cappello, |
IL Santo -
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così gravi che la cameriera si sgomentò. Costei non svegliò | Carlino | perché Jeanne trovò la forza di vietarglielo imperiosamente |
IL Santo -
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dirlo alla signora. Il medico pure si sgomentò. Venendo per | Carlino | l'aveva conosciuta nervosa; però non gli era mai accaduto |
IL Santo -
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e della sua voce. Domandò subito di Carlino, ansiosamente. | Carlino | dormiva, non aveva udito nulla, non sapeva nulla. Ella |
IL Santo -
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e il suo dovere quotidiano era di preparare la medicina per | Carlino | alle quattro e mezza. |
IL Santo -
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tutta piena di carte bollate. La libreria, alla quale | Carlino | aveva finito di rompere i pochi vetri intatti, non mostrava |
Teresa -
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Intanto registrerò qui due notizie importanti. Prima: oggi | Carlino | Pezzi, mentre il Direttore e la Direttrice erano a pranzo, |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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l'ultimo. È stato un grande sacrificio che ho fatto a | Carlino | di ritornare a Vena dopo tre anni. Gli ho sempre voluto |
IL Santo -
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Pare che in agosto viaggeremo. Almeno così dice ora | Carlino | che poi cambia facilmente assai. Mi piacerebbe vedere l' |
IL Santo -
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aveva pienamente ragione, perché i due buchi fatti da | Carlino | Pezzi negli occhi del ritratto, sul fondo nero dello |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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da me nella tela e piantai gli occhi nei buchi fatti da | Carlino | Pezzi e incominciai a roteare le pupille a destra e a |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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ne' suoi rapporti col fratello. Aspettava le visite di | Carlino | con ansia grandissima, per avere notizie di Orlandi, per |
Teresa -
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acredine le restava nel sangue. In una di queste occasioni, | Carlino | le disse: - Come sei selvaggia! Se fai sempre così non |
Teresa -
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E Teresina intanto pensava che dacché avevano mandato | Carlino | a Parma, per via del liceo, e tutti i mesi bisognava pagare |
Teresa -
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Bernini seguito al progetto di romanzo, avevano persuaso | Carlino | ad accontentare la signora Albacina più presto che non |
IL Santo -
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trasparire la commozione propria, gliel'aveva taciuto. | Carlino | l'accolse male. Il medico, che gli aveva trovato il polso |
IL Santo -
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si offerse mansuetamente per la solita lettura serale. | Carlino | le dichiarò netto di non volerne sapere, pretese di sentire |
IL Santo -
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egli si attardava, s'inteneriva dicendosi che alleverebbe | Carlino | meglio assai che la troppa condiscendenza dei genitori non |
VORTICE -
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nel vento ad un appello lontano. La voce disperata di | Carlino | gridava: - Il mio cavallo, il mio cavallo! Ma la barca |
VORTICE -
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di nuovo, con me non sarebbero stati fermi, in chiesa. | Carlino | era in un orgasmo incredibile. Io andrò sola alla messa |
VORTICE -
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mano afferrando quella di Ada, l'aveva già tirata indietro. | Carlino | invece si era arrampicato sulle ginocchia del padre. - Io |
VORTICE -
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pelle di gelsomino e un'ineffabile freschezza sulla bocca; | Carlino | invece più tozzo, bruno, coi capelli corti e il nasino |
VORTICE -
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vuole che si sporchino? Se la signora Caterina vedesse... | Carlino | si era già troppo appressato al focolare. - Indietro, |
VORTICE -
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Egli si era tratto un soldo dalla tasca, lasciando che | Carlino | glielo ghermisse di mano come un gatto. - Che cosa ne |
VORTICE -
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bisogno di una buona posizione. Tu hai sempre voluto che | Carlino | debba andare all'università; io ti approvo, ma debbo |
VORTICE -
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la tovaglia, essendo domenica, era bianca, il cavallo di | Carlino | dormiva dimenticato sopra quella sedia. Tutto invece |
VORTICE -
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dovessi anche morire... - Che discorsi sono questi? Siccome | Carlino | aveva finito di pulire il piatto coi ditini, egli vinto da |
VORTICE -
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manterrai la promessa? Vuoi più bene a me o alla mamma? | Carlino | esitava. - Hai ragione, hai ragione: lei è migliore di me; |
VORTICE -
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una casa sola; oppure fare istanza perché trasferissero | Carlino | nella cittaduzza nativa. In attesa di questi cambiamenti, |
Teresa -
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delle consuetudini, degli affetti imposti. Una lettera di | Carlino | venne a portare l'ultimo colpo ai due che rappresentavano |
Teresa -
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allontanato rapidamente. Il biglietto diceva: "Perché il | Carlino | Pedraj non valo mica subito a Oria a trovare il Signor |
Piccolo mondo antico -
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quello che mi ha preso. Lascio al mio agente di Valsolda, | Carlino | Gilardoni, colla condizione come sopra, lire di Milano |
Piccolo mondo antico -
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infermiere, che gli fosse familiare sostegno. Non trovò | Carlino | il domestico toccasana romantizzato da Giovanni Ruffini. |
Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore -
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villa degli affreschi del Tiepolo. Suo fratello, il signor | Carlino | Dessalle, era rimasto a Firenze. Lei e la signorina d' |
IL Santo -
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