al tatto. Esplode solo se è ben secco e compresso: se no, | brucia | in un lampo, con una bella fiamma gialla. Era un pezzo che |
L'altrui mestiere -
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traccia, neppure dentro le scarpe, perché il nitrocotone | brucia | anche senza ossigeno. Me la portarono in ambulatorio, e non |
L'altrui mestiere -
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cui questo ricco sangue napoletano si arroventa nell'odio, | brucia | nell'amore e si consuma nel sogno: a questa gente in cui |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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le mani nella saponata, la venditrice di castagne che si | brucia | la faccia e le mani al vapore e al calore del fornello, la |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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perché i guardiani presidiano le scale a pioli. Il metallo | brucia | le mani. Le tavole s'impennano. I pali sono di fuoco. |
Vita da vita -
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bello a vedersi come Lucifero, ma fetido e corrosivo. | Brucia | all' aria quasi volesse scimmiottare il carbone, ma genera |
La stampa terza pagina 1986 -
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Dove?" "Forse di una nave." "Per San Patrick! Una nave | brucia | in mezzo all'uragano! Una nave che brucia in mezzo |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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Patrick! Una nave brucia in mezzo all'uragano! Una nave che | brucia | in mezzo all'uragano! Quale terribile situazione per |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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Clara non giuoca più; sa dominare la fiamma che gli | brucia | le mani; si sottrae ogni giorno, ogni sera, all'istinto che |
Il maleficio occulto -
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Alba! così bella e che io amo tanto! l’anima mia, vedi, | brucia | come il cratere di un vulcano!". Così dicendo la stringeva |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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- Perché mai, comare Formica? - Perché viene il fuoco e mi | brucia | rócca, fuso e pennecchio. - E poi? - Viene il fuoco e mi |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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rócca, fuso e pennecchio. - E poi? - Viene il fuoco e mi | brucia | lenzuola e guanciali da cucire. - E poi? - Viene il fuoco e |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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e guanciali da cucire. - E poi? - Viene il fuoco e mi | brucia | velo di sposa e veste di Regina. - Non piangete, comare |
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE? -
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studiare e goder bene la toscanità. Invece la attraversai a | brucia | paesi. Vidi appena di passata le solitudini e le macchie di |
Un viaggio a Roma senza vedere il Papa -
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dove al pianterreno vi è il fango e all'ultimo piano si | brucia | nell'estate e si gela nell'inverno; dove le scale sono |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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e rasandole come due pontoni. Una barcaccia s'incendia e | brucia | come un pezzo di legno secco e le polveri scoppiano con |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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fuoco infernale sulle due disgraziate navicelle. Quella che | brucia | va a fondo e nessuno degli uomini che la montano sfugge al |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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i tuoi istinti di ribellione, e che ti stringe il cuore, ti | brucia | gli occhi, ti toglie il respiro… Tu pensi: "Non la vedrò |
La morte dell'amore -
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una volta la resurrezione di quel passato il cui ricordo ti | brucia | come un carbone ardente – perché, rammentalo, l’idea |
La morte dell'amore -
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marito. Si vuole avere l'amore di un uomo? La fattucchiera | brucia | una ciocca di capelli vostri, ne fa una polverina, con |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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da un momento all'altro: la poverina ha una febbre che le | brucia | le viscere, e delira, delira quasi sempre. Il padrone |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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della natura. Era proprio idrogeno, dunque: lo stesso che | brucia | nel sole e nelle stelle, e dalla cui condensazione si |
Il sistema periodico -
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liberi e schiavi: e anche la storia della pietra che | brucia | è vera, non credevo ai miei occhi. Stenta un po' ad |
Il sistema periodico -
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lampada di argento, sospesa davanti ad una Madonna bruna, | brucia | il suo olio profumato, diradando il buio con una luce |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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perdere la testa per una sottana. Va là, farfallone, | brucia | anche tu le ali dorate, birbonaccio!" La faccia di Paolino |
Demetrio Pianelli -
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esclamazioni. - Lucciole! - O fuochi? - Guarda lassù. - | Brucia | il fiume! - Signor Yanez! Signor Yanez! Il portoghese in |
IL RE DEL MARE -
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della Malesia. - Ed il mio palazzo? - chiese Surama. - | Brucia | allegramente. - È un patrimonio che se ne va in fumo. - E |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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dire, che le acque distruggono le messi, che il sole | brucia | i campi, che la luce accieca, che il vino è un veleno, che |
Vita intima -
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dovutole, e ne godeva. L'idolo, sotto al cui naso si | brucia | tutto il giorno dell'incenso, ne sentirebbe forse ancora il |
Nanà a Milano -
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bianco e piccante cacio di Crotone, che sembra calce e che | brucia | il palato, ma a cui le gole del popolo napoletano non fanno |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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più pagato neppure la rata dell'assicurazione, se domani si | brucia | la bottega, io non prendo un centesimo, sono un cattivo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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fiducia rinasce da quel primo disinganno: lo scrittore che | brucia | il suo scartafaccio ne farà certo e presto un secondo, sono |
Vita letteraria -
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una griglia di resistenze elettriche, senza fiamma, che | brucia | il morto piano piano senza fare puzze e senza contaminare |
La chiave a stella 1978 -
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su la cappa del camino, non giungo alla fine. La sega | brucia | e doventa pavonazza. E poi, non riesco ad andare a filo. |
Bestie -
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anni prima Heine, poeta ebreo tedesco, aveva scritto: "Chi | brucia | i libri finisce presto o tardi col bruciare uomini"). Nel |
Se questo è un uomo -
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aver fatto ciò: ecco perché ti avviso; ma in ogni modo | brucia | subito questa mia lettera. Per te non ne sarà nulla |
VORTICE -
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di cielo, qualche dolcezza nei tramonti, poi il sole | brucia | tutto daccapo, e l'autunno imputridisce quanto il sole ha |
VORTICE -
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