Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: aquilante

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mattina, quando il marchese meno se lo aspettava, don  Aquilante  era ricomparso non per parlargli, come al solito, di
gli Spiriti? Si divertono ancora a tormentarvi?» - don  Aquilante  gli aveva raccontato, tempo addietro, che Spiriti cattivi,
dovreste convincermi che l'anima umana è immortale.» Don  Aquilante  rizzò il capo, maravigliato di questo inatteso linguaggio.
» Non volle neppure nominare Rocco Criscione. Come mai don  Aquilante  si era messo a riflettere, per l'appunto, intorno al
momenti, fin gli uomini più intrepidi, non aspettò che don  Aquilante  gli rispondesse. «Intanto», riprese subito, «per farvi
un tratto inaridita. «State in orecchio!» La voce di don  Aquilante  era diventata cavernosa. «Darà un segnale della sua
la testa e le mani, la voce alterata mostravano che don  Aquilante  non era davvero nello stato ordinario. E il marchese
«Non credo di esser sordo!» «Vi prendo una mano», disse don  Aquilante  dopo qualche istante di paura, «per assorbire altro fluido
marchese ebbe un brivido ghiaccio per tutta la persona. Don  Aquilante  lo guardava negli occhi con ansiosa intensità. «Niente!»,
e toccare con mano?» Voleva prendersi la rivincita su don  Aquilante  che gli aveva messo una bella paura, non ostante ch'egli
di don Aquilante. «Andate di là; mi spiccio subito.» Don  Aquilante  abbozzò un gesto per significare: «Fate pure con comodo!»,
«Compare Santi però ... », tentò d'interromperlo don  Aquilante  per calmarlo. Ma il marchese non gli diè retta, e continuò
trovarlo un altro avvocato più esperto e più onesto di don  Aquilante  Guzzardi? Bisognava prenderlo così com'era, con quelle sue
marchese si era seduto dal lato opposto della tavola, don  Aquilante  riprendeva: «Finalmente ci siamo!». Il marchese spalancò
il fatto, che cosa si può chiedere di più?» Parlando, don  Aquilante  aggrottava le sopracciglia, storceva le labbra, sgranava
E nessuno ha udito, nella notte, neppure quel colpo.» Don  Aquilante  socchiuse gli occhi, scosse la testa e fece una lunga
spalancò poi la vetrata e si affacciò al terrazzino. Don  Aquilante  lo raggiunse. Dietro le nuvole diradate e sospinte dal
dopo di aver acceso un sigaro. «Ecco don Aquilante!» Don  Aquilante  arrivava di corsa scusandosi di essere in ritardo. Titta
reliquie per quando si vede in pericolo!», rispose don  Aquilante  senza scomporsi. «Se credete di chiudermi la bocca col
«Dichiaro la mia incompetenza», s'affrettò a rispondere don  Aquilante  che aveva già riposto nel vassoio il bicchiere ancora
tenuta ferma da una mano sul paracarro sottostante. Don  Aquilante  socchiuse gli occhi, scosse la testa con l'abituale
disse il marchese aprendo lo sportello della carrozza. Don  Aquilante  fece soltanto una mossa che voleva significare: se sapeste!
fece il bravo, sorrise; e quantunque avesse pregato don  Aquilante  di non più riparlargli di quelle cose , ed ora ne sentisse
religiose. E l'Inferno? E il Paradiso? E il Purgatorio? Don  Aquilante  li spiegava a modo suo; ma la Chiesa non dice che si tratta
e di terrori che gli passava per la mente mentre don  Aquilante  parlava. Rimescolio di riflessioni e di terrori che lo
lui e quell' altro, ammiccava strizzando un occhio. A don  Aquilante  parve molto curioso che il marchese avesse voglia di
E rimase assorto, con gli sguardi fissi nel vuoto. Don  Aquilante  lo guardò stupito. «Vi sentite male?», gli domandò
«Sarà meglio», replicò il marchese distrattamente. Don  Aquilante  uscì dallo studio scotendo la testa. Passando davanti a
via! Volete giocare con la bambola? Mio zio è pazzo".» Don  Aquilante  sorrise. «Che vi ha detto? Che si sente?», domandò la
accompagnava le parole. «È andato via! Va, viene ... Don  Aquilante  dovrebbe scacciarlo ... » «Glielo dirò ... Lo scaccerà»,
quel po' di pulizia che le sembrava urgente nella casa. Don  Aquilante  non riusciva a capire in che modo il marchese potesse
non hanno neppur bisogno di fatti precisi ... » E don  Aquilante  aveva dovuto stentare per indurlo ad andare assieme con lui
si voltava di tanto in tanto per rassicurarlo. Don  Aquilante  ricordava, raccapricciando, che appunto lungo quelle rampe
ai carretti coi testimoni, che scendevano senza fretta. Don  Aquilante  aveva intravisto Rosa Stanga, mastro Vito Noccia, Michele
noce del collo. «Badiamo, marchese!» E per distrarsi, don  Aquilante  si sforzava di pensare al marchese grande , di cui si
il ritorno del marchese di Roccaverdina e di don  Aquilante  per conoscere tutto l'andamento della discussione e il
Il marchese sembrava trasfigurato. Da due giorni, don  Aquilante  lo guardava stupito e stava ad ascoltarlo ancora più
ma gravi, di quelle che non ammettono replica ... » Don  Aquilante  che, con le mani incrociate, gli occhi socchiusi, ora
Banco di Sicilia. Pago a rate, in vent'anni.» «Forse.» Don  Aquilante  si voltò tutt'a un tratto indietro come se qualcuno lo
Da un pezzo mi viene davanti senza che io lo evochi.» Don  Aquilante  non aveva più osato di riparlargliene dopo
di affari.» «È un grande affare anche questo», rispose don  Aquilante  con gravità. «Se si potesse almeno rivendicare la
dalle parole del notaio Mazza, dalle sciocchezze di don  Aquilante  che pretendeva di vedere gli Spiriti e di parlare con loro;
La signora Mugnos, Cristina, il cavalier Pergola, don  Aquilante  erano accorsi alle prime notizie sparsesi per Ràbbato del
«Eh, via, cugina! ... Che colpa ne ha il marchese?». Don  Aquilante  l'aveva poi confortata un po', raccontando minutamente
salotto, il cavalier Pergola discuteva ad alta voce con don  Aquilante  intorno ai primi capitoli della Genesi. Di tratto in tratto
Genesi. Di tratto in tratto si udiva la voce severa di don  Aquilante  che ripeteva: «Parole il cui senso non è stato ancora
Cipolla ne ha detta una più stupida: "La colpa è di don  Aquilante  che gli ha sconvolto il cervello con lo spiritismo,
Lo spiritismo? Può darsi benissimo! ... E vedrete che don  Aquilante  finirà pazzo anche lui!» «Mi par di sognare!» «Povera
Greca andava di accordo con lui. E se quel fanatico di don  Aquilante  aveva davvero iniziato il marchese nelle pratiche
Pergola, il marchese di Roccaverdina aveva incontrato don  Aquilante  con un fascio di carte sotto braccio e la grossa canna
fatto un gran tradimento con quella conversione. Ma don  Aquilante  poi che cosa conchiudeva con le sue nuove dottrine? Parole!
«Chi vi forza a dire il falso?» «Quell'anima lunga di don  Aquilante  ... » Ella lo interruppe: «Lo avete sentito dire, per caso,
Dio?» «Io vi rispondo come don Silvio La Ciura, quando don  Aquilante  voleva provargli che le persone della Santissima Trinità
parte egli le aveva sapute dalla baronessa; parte, da don  Aquilante  che, come avvocato, aveva dovuto rimediare per loro
morta l'anima. Chi ha mai visto un'anima? Soltanto don  Aquilante  e i pochi pazzi suoi pari si illudono di parlare con gli
a sentirli, e poi ... agisco come mi persuado. Anche don  Aquilante  ce l'ha coi preti. E intanto egli le sballa più grosse di
a certi incidenti ... Me lo ripeteva, giorni addietro, don  Aquilante  ... Ma neppur lui mi capisce. Ormai la mia vita è così; non

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