m'intende - seguitò la massaia. - Ho fatto un paragone, con | tutto | il rispetto, che sarebbe come dire che il barone pensava ad |
Il maleficio occulto -
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Vada adagio, cara Madonna.- disse Anastasia. - Vuol sapere | tutto | in una volta? Partì per fare un dispetto alla signora, che |
Il maleficio occulto -
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partita anche la signora baronessa. Egli era stato fuori | tutto | il giorno, coi cavalli. Torna, e sa che il barone è andato |
Il maleficio occulto -
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di fare il colpo. C'è stata la disgrazia che proprio in | tutto | il giorno la baronessa non si lasciò vedere: restò nella |
Il maleficio occulto -
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Già, han dovuto strapparcelo di mano, a me, al mio uomo, a | tutto | il paese.... E quella canaglia aveva paura: era bianco come |
Il maleficio occulto -
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dal fitto alberarne, tragica e muta nel silenzio di | tutto | il paese; pareva, in quell'ora, veramente una tomba o un |
Il maleficio occulto -
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Io sentii un brivido prendermi alla nuca e scorrermi per | tutto | il corpo. L'imagine di Clara mi venne innanzi alla mente: |
Il maleficio occulto -
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scuotendomi. - Domattina mi alzo presto. - Ha già finito | tutto | in paese? - domandò la giovane. - Sì; dovevo visitare una |
Il maleficio occulto -
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eccitato alla diserzione molte migliaia di loro, dopo | tutto | ciò, si preparava Mentana. E Mentana poteva riuscire un |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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poeta, costretto a scrivere solamente le parole, presuppone | tutto | il lesto nell'attore. Tu sopprimeresti altrimenti il |
Oro Incenso e Mirra -
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vicino, più piccolo, bruno, dalla fisonomia vivacissima. - | Tutto | vi è egualmente falso, lo scenario e gli attori, il |
Oro Incenso e Mirra -
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sulle labbra di tutti quei giovani. - Lascia, lascia, | tutto | questo sarebbe nulla: non è Giuda che parla, ma Bovio, il |
Oro Incenso e Mirra -
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Cristo", ed ecco pareggiata una guerra servile di Roma a | tutto | il cristianesimo. Ma Giuda sente una fatalità di tradimento |
Oro Incenso e Mirra -
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addensa dal genere umano a tuo Padre". - Ma lo sai dunque | tutto | a mente? - chiese Osnaghi. - Ecco tutto il Giuda di Bovio: |
Oro Incenso e Mirra -
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- Ma lo sai dunque tutto a mente? - chiese Osnaghi. - Ecco | tutto | il Giuda di Bovio: che cosa è quest'uomo? Parrebbe un |
Oro Incenso e Mirra -
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seme, qua la spiga, qua il diritto! - Di là c'è frode". - | Tutto | questo è goffo, lo so: ma aggiungi ancora la bella parola: |
Oro Incenso e Mirra -
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come non lo si era letto. - Oh - ribattè l'abate - | tutto | ciò che tocca Cristo diventa importante. La chiesa ha |
Oro Incenso e Mirra -
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l'anima del pubblico si frange. Se tu lo mostri Dio, | tutto | il suo valore umano non è più che un simbolo vuoto. Il |
Oro Incenso e Mirra -
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più. Nessun processo somiglia a quello di Cristo, giacchè | tutto | vi si riassume in una parola: qui est veritas. Il silenzio |
Oro Incenso e Mirra -
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vuoto - Dio, dio, perchè mi hai abbandonato?- e subito dopo | tutto | il peso della morte nel terribile - consumatum est - questo |
Oro Incenso e Mirra -
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beatitudine una generazione e le generazioni di essa contro | tutto | il numero delle altre: pretendi la felicità, e fuggi |
Oro Incenso e Mirra -
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fatta apposta per lui: e dicerto vi sarebbe rimasto per | tutto | il resto della vita, se una sera, come già sapete, mosso a |
STORIE ALLEGRE -
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mio!... pur troppo è mio!" "Volete venderlo?" "Magari! Con | tutto | il cuore!" "Quanto ne volete?" "Mille lire; se vi pare un |
STORIE ALLEGRE -
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il giovinetto Alfredo e lo scimmiottino (rivestito | tutto | da capo ai piedi, s'intende bene, come un bel signore) |
STORIE ALLEGRE -
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poco chiare fossero finora le risultanze del processo, | tutto | faceva pensare che veramente si passeggiava sulle orme |
Il cappello del prete -
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seguitarono ancora un pezzo di strada in silenzio. Poi | tutto | a un tratto don Antonio, che non poteva fuggire alle sue |
Il cappello del prete -
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coperte di fiori. Da un lato del lago sorgeva un pa- lazzo | tutto | d'alabastro, con le finestre di zaffiri e le pareti d'oro. |
Le Fate d'Oro -
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broccato, una collana di perle, un dia- dema di brillanti e | tutto | quello che serve al vestiario di una regina. - Vèstiti ora, |
Le Fate d'Oro -
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gio alla invocata regina. Ma era un po- polo minuscolo, | tutto | composto di uomini, anche più piccoli del maggiordomo, con |
Le Fate d'Oro -
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fra la folla; si strappò il vezzo di perle, e, calpestando | tutto | quel popolo minuscolo, scese dal trono e corse via per le |
Le Fate d'Oro -
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le corsero sul collo, sulle braccia, le invasero | tutto | il corpo e si diedero a pungerla furiosamente; ma Fragolina |
Le Fate d'Oro -
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bosco dove cre- scevano le fragole, ella faceva sangue da | tutto | il corpo e il suo visino era spaventoso a vedersi. In terra |
Le Fate d'Oro -
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non discesi a pranzo benché mio zio venisse a pregarmene, | tutto | mansueto come diventa sempre dop o le sue violenze. Il |
Malombra -
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dopo il suo arrivo. Già le relazioni nostre sono tali che | tutto | il mondo può andare e venire dal Palazzo senza ch'egli me |
Malombra -
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senza ch'egli me ne parli. Lo tiene sequestrato quasi | tutto | il giorno in biblioteca. A tavola non discorrono che di |
Malombra -
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Casti o di Aretino, erano riusciti a togliermi dall'animo | tutto | il bene che le aveva fatto, in quindici giorni, la semplice |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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il pertugio?» oppure soltanto « Baccio» ... Sissignore, va | tutto | bene. È come un'altra terza parte .... - Il curato copre |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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con accento di così profonda desolazione, che me ne sentivo | tutto | atterrato. Nulla infatti di più straziante che lo |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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mettendomi le mani ai panni: - Dia a me la valigia, dia | tutto | a me; la si metta in libertà; che bella improvvisata per |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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fatta; e ne avrò anch'io la mia parte, per avervi guidato. | Tutto | il contegno del bravo montanaro rivelava un non so che di |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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La contessa Costanza aveva fatto loro insegnare | tutto | ciò che si conveniva a giovani di gentil sangue, e anche a |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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che era signore di Ravenna, e dal quale potevano imparare | tutto | ciò che si addiceva agli uomini di nascita nobile. Un |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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piglio di canzonatura: - Non prestar fede, Tendegrimo, a | tutto | quello che ti dice la prima venuta! Scommetto che quella |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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fontana, e sul margine di quella stava seduto un vecchio | tutto | coperto di stracci, con una bisaccia sulla spalla. Appena |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- Stupido, dovresti vergognarti di esserti spogliato di | tutto | per la tua pazzia! Se hai pensato che quando tu fossi stato |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Se hai pensato che quando tu fossi stato sprovvisto di | tutto | ti avrei permesso di prender metà del mio denaro, del mio |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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le regole di buona cavalleria, e al minore di ubbidire in | tutto | e per tutto al fratello come suo signore e padrone. Queste |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di buona cavalleria, e al minore di ubbidire in tutto e per | tutto | al fratello come suo signore e padrone. Queste parole |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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turbato, anzi, di promettere al nonno d'uniformarsi in | tutto | e per tutto ai voleri del fratello. Molta turba di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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anzi, di promettere al nonno d'uniformarsi in tutto e per | tutto | ai voleri del fratello. Molta turba di cavalieri accompagnò |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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divenne cupo a quella notizia e sentì ribollirsi nel cuore | tutto | l'astio che aveva per il fratello, mentre questi, con fare |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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messi a Poppi, a Romena, a Porciano, a Montemignaio, per | tutto | dove avevano dominio i Guidi, e anche ad Arezzo e a |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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sotto si diede a cospirare contro il fratello. Prima di | tutto | fece intendere ai terrazzani che Tendegrimo, inclinato alla |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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rapidissima, riappaiono, talvolta, come un sogno, ma hanno | tutto | l'indeciso, l'indefinito dei sogni: e nulla ne sa il cuore. |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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dell'ambizione appagata; innamorato così completamente che | tutto | gli pareva oramai scolorato, che niuna cosa aveva ormai più |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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l'ora i cui confini sono così vasti che racchiudono | tutto | il tempo: e nelle esistenze trionfali ma esterne, nelle |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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l'ora calda e profonda, l'ora intima e intensa, in cui | tutto | si raccoglie nel cuore, e l'anima vibra per la forza |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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cedente a un pauroso misticismo, evocante intorno a sé | tutto | un terrificante mondo di fantasmi, ella smarriva subito la |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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e le glaciali mani sottili, donde pareva si fosse ritirato | tutto | il sangue, si erano finalmente riunite nelle salde mani |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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poesia del suo amore era troncato: l'idillio era dileguato: | tutto | l'avvenire non poteva essere che un dramma. Sì, il |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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di averlo visto, sì, proprio all'ospedale, dove era giunto | tutto | lividure e contusioni, quasi avesse preso una solenne |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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in silenzio, in un silenzio dove pareva si maturasse | tutto | il dramma di quell'amore. Con una sagacia incosciente, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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incosciente, dicendo a sua figlia di parlare, di narrar | tutto | al dottore, lasciandoli soli, con questo segreto fra loro, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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consumata desse fuoco alle polveri e che crollasse, così, | tutto | l'edificio di quell'amore. - Dunque? - disse il dottore, |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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mi ha tolto il cuore di mio padre e che dopo aver distrutto | tutto | quello che era a me più caro, mi darà alla miseria e alla |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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darà alla miseria e alla morte! - Non temete, non temete, | tutto | ha rimedio, - disse lui, vagamente, cercando di attenuare |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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stendeva e la baciò: era la conferma della sua promessa. - | Tutto | questo denaro, ed altro che se ne procura non so come, non |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
votata a una oscura catastrofe; compatitemi, perché in | tutto | il vasto mondo, io non trovo altro, per me, che la vostra |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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occhi di lei scintillavano; e le parole dove si era sfogato | tutto | il suo cuore, erano uscite convulsamente, tumultuariamente |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
Essa non vede che il male in questo momento, e non ricorda | tutto | il bene che ha ricevuto nella sua vita e quel tesoro di |
ARABELLA -
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bene che ha fatto, e allora? credi che papà Botta non deva | tutto | a lui, se oggi non è con cinque figliuoli sopra una strada? |
ARABELLA -
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diventare mariti modello, padri di famiglia eccellenti, | tutto | per merito di una brava donnina, che aveva saputo perdonare |
ARABELLA -
|
a compatire. La gente non ammette mai che il torto sia | tutto | da una parte: va a supporre che dall'altra parte ci sia |
ARABELLA -
|
la mano della mamma, baciò l'Arundelli sul viso, sorrise a | tutto | ciò che la Colomba, ridendo e corbellando, le raccontò nel |
ARABELLA -
|
le raccontò nel discendere le scale, si lasciò condurre per | tutto | il lungo del corso Genova, fino a un caffè del Carrobbio, |
ARABELLA -
|
disposizioni di perdonare. Ma non pronunciò una parola | tutto | il tempo, come se la voce fosse morta nel petto. Gli occhi |
ARABELLA -
|
del viaggio, la gioia stessa delle nuove speranze, | tutto | dileguò davanti al dolce pensiero: «La vedrò fra poco». Al |
CENERE -
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onore e senza lealtà. Però io seguirò i tuoi consigli, | tutto | fuorché perderti. Sarebbe la mia morte questa, la mia morte |
CENERE -
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« ... Da Efes Cau!» «Non dire bugie; raccontami piuttosto | tutto | ciò che è accaduto a Nuoro durante quest'anno.» Nanna |
CENERE -
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le cose e gli uomini come ancora non li aveva veduti, e | tutto | gli sembrava bello, d'una bellezza triste e selvaggia. |
CENERE -
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il sogno e dove comincia la realtà? E non può essere | tutto | sogno? Chi è Margherita? Chi sono io? Siamo vivi? E che |
CENERE -
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è? Sente il mare? È vivo? E la luna che cosa è? Ed è vero | tutto | questo?» Sollevò la testa e sorrise delle sue domande. La |
CENERE -
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motivo monotono il mormorio delle foglie umide di rugiada. | Tutto | era sogno e tutto era realtà. Anania credeva di vedere i |
CENERE -
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mormorio delle foglie umide di rugiada. Tutto era sogno e | tutto | era realtà. Anania credeva di vedere i folletti suonatori e |
CENERE -
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guardò le unghie, distinguendone le macchiette bianche: sì, | tutto | era vero, visibile, tangibile. La realtà ed il sogno non |
CENERE -
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tangibile. La realtà ed il sogno non avevano confine: | tutto | si poteva vedere, toccare, raggiungere, dal sogno più folle |
CENERE -
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vile azione? Sì, quando si è ragazzi non sì è coscienti; | tutto | è facile, tutto è possibile. Come siamo pazzi, da |
CENERE -
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Sì, quando si è ragazzi non sì è coscienti; tutto è facile, | tutto | è possibile. Come siamo pazzi, da fanciulli! Potremmo anche |
CENERE -
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balzando in piedi e correndo verso il gattino che vibrò | tutto | e saltò sopra il forno. Sempre agitato da una inquietudine |
CENERE -
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vedo più quel che faccio. Ieri notte potevo compromettere | tutto | il nostro avvenire e non me ne accorgevo neppure. |
CENERE -
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che ne singhiozzava, come se fosse imminente anche per lui. | Tutto | gli era andato male: sul finire dell'altr'anno, essendosi |
Oro Incenso e Mirra -
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quindi si accostò alla sorella, ma questa gli fece capire | tutto | con un gesto. Anche la sua faccia pareva impietrita. Era la |
Oro Incenso e Mirra -
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commedia umana vi si agitava intorno. Egli non pensò più, | tutto | quanto sapeva e credeva gli dileguò improvvisamente dallo |
Oro Incenso e Mirra -
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che gettavano forse in quell'istante sulla sua cassa era | tutto | il premio de' suoi giorni tribolati quaggiù, mentre il suo |
Oro Incenso e Mirra -
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dai bottoni sfilacciati e quasi sordida malgrado | tutto | il suo studio di tenerla pulita, ma la fanciulla |
Oro Incenso e Mirra -
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emozione, ma non vedeva che il suo abito chiaro e | tutto | quell'oro sulle spalle sotto un cappellino di una eleganza |
Oro Incenso e Mirra -
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inevitabile a' suoi diciotto anni, quel primo fervore di | tutto | l'essere verso di un altro in uno slancio d'ispirazioni |
Oro Incenso e Mirra -
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quali nel pomeriggio le signore uscivano a farsi vedere. | Tutto | fu indarno, dovettero trascorrere delle settimane prima che |
Oro Incenso e Mirra -
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valutato coll'atroce discernimento dei poveri, pei quali | tutto | deve soggiacere alla misura del danaro. Quando ripartì ai |
Oro Incenso e Mirra -
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pura e fredda sulla strada: nessuno passava. Egli già | tutto | bianco, colle scarpe sepolte nella neve e il mantellone che |
Oro Incenso e Mirra -
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dalla umidità della neve lo fecero rinvenire, si sentì | tutto | bagnato: tentò di rialzarsi colle mani al muro, ma |
Oro Incenso e Mirra -
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re Salomone e la corona della regina Saba. Cecco non diceva | tutto | il suo pensiero. Tornato a casa dopo tre anni passati al |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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cavalcava una mula bianca e dietro a lui veniva un carro | tutto | coperto trascinato da un paio di bovi, e guidato da un |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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e, un po' il buio, un po' quel mugolìo del vento, e più di | tutto | quel rumore, gelarono il sangue a Turno; ma la curiosità fu |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Sulla parete di fondo v'era poi una specie di trono, | tutto | d'oro, e su quello dormiva il vecchio dalla cappamagna di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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dormiva il vecchio dalla cappamagna di seta. Turno tremò | tutto | nel vederlo e non osò accostarsi a lui. Si avvicinò |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di mezzo, che era la più grande, v'era uno scettro d'oro | tutto | tempestato di perle grosse come nocciole. Sul fondo d'ebano |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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alla rinfusa braccialetti, collane, pugnali, spilloni, il | tutto | lavorato stupendamente e tutto scintillante di gemme |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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pugnali, spilloni, il tutto lavorato stupendamente e | tutto | scintillante di gemme lucenti come tanti soli. Turno, a |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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rilevò piena di gioie, che si nascose subito in seno; poi, | tutto | guardingo e tremante, riprese il lumicino che aveva posato |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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die' a salire di corsa per il lungo corridoio. Egli giunse | tutto | trafelato in cucina, e senza concedersi un momento di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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lo ha detto alla bambina mentre l'ha baciata. Turno, | tutto | commosso, aveva seguito i due uomini fin davanti alla |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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le braccia cionche come se non potesse fare nessun lavoro. | Tutto | il giorno vagò per il bosco evitando d'imbattersi negli |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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arruffata e certi occhietti furbi, nei quali si leggeva | tutto | quel che gli passava nella mente. - Peraltro la novella di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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e a noi, a noi che ci si sforza di non far birichinate in | tutto | l'anno, quando vien la vigilia di Natale, non ci tocca |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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saliscendi dell'uscio e le mamme tornarono con lo scialle | tutto | tempestato di sottilissimi cristalli di ghiaccio. Esse |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
|
che, intrecciate fra loro, formano il vostro nome. In | tutto | quest'anno di speranze ineffabili e di tormenti senza nome, |
Un giorno a Madera -
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gettare ai vostri piedi potenza, oro e genio, e dirvi: | tutto | questo è vostro tutto questo in cambio di un sorriso che mi |
Un giorno a Madera -
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piedi potenza, oro e genio, e dirvi: tutto questo è vostro | tutto | questo in cambio di un sorriso che mi dica: io ti amo Io vi |
Un giorno a Madera -
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voi vi lasciaste guardare; e quando nei miei occhi versava | tutto | il fuoco della mia passione, dei miei desiderii, tutto il |
Un giorno a Madera -
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tutto il fuoco della mia passione, dei miei desiderii, | tutto | il torrente dei miei pensieri che eran tutti vostri; |
Un giorno a Madera -
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può comandare e obbedire; può chiedere e rispondere; può | tutto | fuorché mentire. Così cogli occhi vostri avete detto |
Un giorno a Madera -
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una cosa sola, il vostro volto divino che sembrava tuffarsi | tutto | nella luce serena ed argentea della luna. Avevate tirato |
Un giorno a Madera -
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« Che ne dite William? Un tubo di ferro basta a nascondere | tutto | un mondo, un fiocco di fumo basta a celar tutto il mare di |
Un giorno a Madera -
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nascondere tutto un mondo, un fiocco di fumo basta a celar | tutto | il mare di luce che spande intorno a sé la luna. Non è |
Un giorno a Madera -
|
intorno a sé la luna. Non è forse così di tutta la vita, di | tutto | l'uomo? Vedere il cielo e non toccarlo mai, sentir Dio e |
Un giorno a Madera -
|
vostra zia e con lei vi ritiraste nella vostra cabina. | Tutto | questo fu l'affare d'un minuto; credetti d'aver sognato: |
Un giorno a Madera -
|
degne di voi. Fate felice e superba una di esse. Sopra | tutto | dimenticatemi, ve ne scongiuro in nome di mio padre. |
Un giorno a Madera -
|
tutte le facoltà dell'anima mia non sono che dolore; | tutto | quel che sono, tutto quel che penso, non è che dolore. Non |
Un giorno a Madera -
|
dell'anima mia non sono che dolore; tutto quel che sono, | tutto | quel che penso, non è che dolore. Non avrei mai creduto che |
Un giorno a Madera -
|
e straziate cercare il bello. Emma, Emma, voi capivate | tutto | questo, avreste potuto educarmi, voi avreste saputo trovare |
Un giorno a Madera -
|
e che io odio come odio voi, come tutti gli uomini, come | tutto | l'universo ... in nome di vostro padre una parola ... EMMA |
Un giorno a Madera -
|
un'altra donna; sopratutto dimenticatemi. L'amore non è | tutto | l'uomo, al di sopra di esso vi è il dovere, al di sopra di |
Un giorno a Madera -
|
avviliti, seminate la gioia e la verità intorno a voi. Fate | tutto | questo per amor mio, per amore della vostra Sorella EMMA. |
Un giorno a Madera -
|
per vedere se quest'uomo che godeva tanto, che sentiva | tutto | un mondo nuovo esultare nelle sue viscere, fossi proprio |
Un giorno a Madera -
|
alla vostra casa: era chiusa; chiuse tutte le finestre; | tutto | dormiva. Ho fatto il giro della casa, e là dove la parete |
Un giorno a Madera -
|
un uomo, e per più di mezz'ora, turbato, confuso, col corpo | tutto | in sudore mi sono gettato per viottoli solitari, fra i |
Un giorno a Madera -
|
tener chiuso in sé tanto fuoco, tanto delirio, tanta vita: | tutto | un mondo di gioia che combatte con un altro mondo di |
Un giorno a Madera -
|
e si era arrampicato sull'inferriata del pianterreno, ma | tutto | era chiuso e fin nella cucina, mi diceva egli, non si |
Un giorno a Madera -
|
e a caso entrando nel primo parco che incontrava, mi dava a | tutto | lo sfrenato galoppo del mio Blitz, su e giù per i lunghi |
Un giorno a Madera -
|
mi faceva così caldamente innamorato, ritornai a sentirmi | tutto | inglese, non dubitai un momento che non vi avrei potuto |
Un giorno a Madera -
|
mi penetrava fino alle ossa, potei divorarmi cogli occhi | tutto | questo paradiso di colli ridenti, di scogli infernali o di |
Un giorno a Madera -
|
come Emma troverebbe William. Credi tu, mia Emma, dopo | tutto | questo, che Dio, non mi abbia creato con te, non credi tu |
Un giorno a Madera -
|
fosse l'amore, e quando l'affetto per mio padre mi riempiva | tutto | il cuore. Giurai di non portar mai sulle mie ginocchia un |
Un giorno a Madera -
|
Giuocava colle mie sorelle maggiori, aveva carissimo sopra | tutto | un fratello, John, di dodici anni; e quando io non poteva |
Un giorno a Madera -
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padre, e che non volevo morire. Piansi tutta quella notte e | tutto | il giorno appresso. Così, mio William, passò l'infanzia |
Un giorno a Madera -
|
in cui alle altre giovinette s'apre un mondo di paradiso, | tutto | poesia e tutto speranza, io era già abituata a non vivere |
Un giorno a Madera -
|
giovinette s'apre un mondo di paradiso, tutto poesia e | tutto | speranza, io era già abituata a non vivere che nel pianto, |
Un giorno a Madera -
|
poco intiepidita per intraprendere quel viaggio temerario. | Tutto | fu inutile, ed egli era tanto esasperato che si alzò |
Un giorno a Madera -
|
alle arti; ai viaggi, alla beneficenza, alla religione; | tutto | ti concedo, ma non esser moglie di alcun uomo, mai, mai. Me |
Un giorno a Madera -
|
per non fare disperare mio padre; non capiva nulla di | tutto | questo; capiva solo che una mia parola avrebbe consolato |
Un giorno a Madera -
|
giuocare ad una lotteria la propria casa, la propria terra, | tutto | quanto si possiede. La felicità è dei forti, la vittoria è |
Un giorno a Madera -
|
il giuramento di mia figlia non sarà violato ed ella farà | tutto | il bene che il padre non ha potuto compiere. Non fare il |
Un giorno a Madera -
|
a me pareva un grido selvaggio e appassionato; e affermava | tutto | con tal convinzione profonda e un tal dispotismo di parole |
Un giorno a Madera -
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ancora il contraddirlo. In alcuni momenti mi pareva che | tutto | quanto diceva non potesse essere che la pura verità e che |
Un giorno a Madera -
|
destra; mormorìo vescicolare molto debole in | tutto | il torace ma più a destra e in alto; aspirazione |
Un giorno a Madera -
|
per non disperdere il mio tepore interno. In quella camera | tutto | silenzio e tutta simmetria, non vi era un solo oggetto che |
Un giorno a Madera -
|
volta la diagnosi stetoscopica del mio male; cercai col dir | tutto | in un fiato di risparmiarmi anche un minuto solo di quella |
Un giorno a Madera -
|
Madras ... Alla Martinica è frequente come a Parigi. «Anche | tutto | questo però è incerto; altro è parlare di tisici nati nel |
Un giorno a Madera -
|
ragione il dottor Rufz di chiudere in queste poche parole | tutto | il codice dei tisici: Enjoy life, go out or come in, on |
Un giorno a Madera -
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colla minor copia d'ossigeno dell'aria marina. «Ma anche | tutto | questo non è provato: in medicina non sappiamo nulla di |
Un giorno a Madera -
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interdetta ai giovani minacciati da tisi. «In medicina | tutto | si può difendere, tutto si può condannare. Io potrei |
Un giorno a Madera -
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minacciati da tisi. «In medicina tutto si può difendere, | tutto | si può condannare. Io potrei curarvi col seppellirvi sotto |
Un giorno a Madera -
|
o per labirinti. L'uomo vuole la speranza e la gioia; ma | tutto | ciò che non dà piacere è opera vana. Anche le più sante |
Un giorno a Madera -
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sempre ripetuta e sempre smentita; e non è gergo di magìa | tutto | quel linguaggio greco e latino che nasconde nel fumo e |
Un giorno a Madera -
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espansiva! Eppure parlai poco, perché egli capiva subito | tutto | e col suo eterno sorriso, che era così eloquente, mi faceva |
Un giorno a Madera -
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quando potremo vederci, io a voce mi studierò di ripeterti | tutto | il nostro dialogo carissimo e soavissimo. Egli mi aveva |
Un giorno a Madera -
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vederti più per mesi ed anni, perché ti vuol obbedire in | tutto | e per sempre, perché la tua Emma non vive che per te e |
Un giorno a Madera -
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dinanzi agli occhi per tanta loro fortuna. Quel volume è | tutto | profumato dall'odore delle viole, l'odore che a te è più |
Un giorno a Madera -
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di essere quel che sono) io non sapevo spiegarmi perché | tutto | vedessi attraverso un velo di morte ... Il cuore mi |
Un giorno a Madera -
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che forse aveva fame e freddo ... Non mi scoraggiai per | tutto | questo; tu lo sai, mia Emma, che le cose difficili mi son |
Un giorno a Madera -
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ho scritto: Come è ridente il cielo, come è bella la terra! | Tutto | ciò che è a me d'intorno mi rallegra e mi stende la mano |
Un giorno a Madera -
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i moti concitati. Fammi sentire che io non son solo. Per | tutto | il giorno di ieri mi tormentò un solo pensiero, quello di |
Un giorno a Madera -
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non poteva trovare altra cosa che te sola, e tutto, | tutto | mi richiama l'immagine di Emma. Perfino le boccette del mio |
Un giorno a Madera -
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Franklin. Quando si giunse a Brompton, egli era in giardino | tutto | occupato a rimondare un cespuglio di rose. Appena mi vide, |
Un giorno a Madera -
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Oh perché non posso io chiudere in questo foglio fortunato | tutto | me stesso? Perché mai la fantasia umana che ha creato gli |
Un giorno a Madera -
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sicuro che a Madera qualche cosa ti mancherà; ti mancherà | tutto | quello che manca a me. Né l'aria imbalsamata, né i fiori, |
Un giorno a Madera -
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non saprai dove fermare il tuo occhio innamorato in mezzo a | tutto | quel mare di bellezze, tu hai a dire:- Che cosa penserebbe |
Un giorno a Madera -
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E quando ti porterai trionfante a casa nel tuo canestro | tutto | un bottino di fiori, tutto un diluvio di fiori, di |
Un giorno a Madera -
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a casa nel tuo canestro tutto un bottino di fiori, | tutto | un diluvio di fiori, di gelsomini, di eriche, di ramoscelli |
Un giorno a Madera -
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è la vita tutta quanta, con tutta la sua forza, con | tutto | il suo caldo, con tutti i suoi misteri trasformati in una |
Un giorno a Madera -
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infinito. Intendi, Emma, che cosa voglia dire un uomo | tutto | trasformato in un desiderio? intendi che cosa voglia dire |
Un giorno a Madera -
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infinito quel desiderio, che è poi la vita intera, che è | tutto | l'amore? Il fiato di Dio nella creta dell'uomo è l'amore; |
Un giorno a Madera -
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strappata al cielo da Prometeo è l'amore; o almeno | tutto | questo è l'amore ch'io sento per te. E la parola è ancora |
Un giorno a Madera -
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quel che sento, per circondarti di un'atmosfera che per | tutto | il tempo che vivrai a Madera ti dica sempre, in ogni ora |
Un giorno a Madera -
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fu il nido d'un amore senza nubi e senza procelle. Sopra | tutto | poi avrei voluto essere Anna e avrei voluto che tu fossi |
Un giorno a Madera -
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si entrava in un campo di ignami e di maiz. Un viale | tutto | fiancheggiato da alte banane conduceva ad una modesta e |
Un giorno a Madera -
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mi alzai sulla punta dei piedi per spiare se vi fosse in | tutto | quel verde un'anima viva, e la scopersi subito. Sotto al |
Un giorno a Madera -
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per giorni e settimane e mesi. Più volte mi chiudo in casa | tutto | solo, coi miei dolori: passeggio per le camere deserte, |
Un giorno a Madera -
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di zucchero innamorato della sua padrona, con cui viveva | tutto | il giorno, con cui dormiva di notte, di cui era innamorata. |
Un giorno a Madera -
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non se n'andava mai ed ella era magra magra. Ad onta di | tutto | questo Jessy era allegra come un pesce, e mi diceva di |
Un giorno a Madera -
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menzogne ai sani che già temono di esser malati? Capite voi | tutto | questo, avete voi letto nei vecchi libri che vi sia tortura |
Un giorno a Madera -
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pallido e pur sorridendo, lo mostra a Robinia: era | tutto | insanguinato. Io veniva dietro ai miei figliuoli e vedeva |
Un giorno a Madera -
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fra le braccia della zia, che mi veniva incontro. William, | tutto | questo t'ho voluto scrivere; mi è sembrato che fosse mio |
Un giorno a Madera -
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mal morte. Ma non siamo noi nel corso della nostra vita in | tutto | eguali ai bovi dell'Abissinia? Non perdiam noi lembo a |
Un giorno a Madera -
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finito; troverai i suoi vestiti, i suoi libri prediletti: | tutto | troverai, fuorché la nostra Emma che dorme in pace nel |
Un giorno a Madera -
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di dipingere, domandava i giornali, frugava la libreria, e | tutto | la scontentava. Nelle ore più calde della giornata la |
Un giorno a Madera -
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di mio padre, ma che sarò di ritorno all'ora di pranzo. Fui | tutto | il giorno inquieta, e i miei occhi cercavano impazienti |
Un giorno a Madera -
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e due notti e non riapersi gli occhi che per piangere, | tutto | quel che mi resta di anni o di mesi in questo mondo, non |
Un giorno a Madera -
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toccherà i suoi libri, i suoi fiori, il suo cembalo, | tutto | ciò che fu suo. Nessuno porterà i suoi passi profani là, |
Un giorno a Madera -
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buona zia Anna, non l'ho detto al medico, perché sento che | tutto | sarebbe inutile. Il dolce clima di Madera aveva messo un |
Un giorno a Madera -
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qualcosa che abbia a scoppiare da un momento all'altro. | Tutto | questo è nulla, mio William, muoiono tutti: deve esser cosa |
Un giorno a Madera -
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tu puoi, tu devi essere un uomo grande, utile, potente. Fa | tutto | quel bene che non ho potuto fare io stessa, che non abbiam |
Un giorno a Madera -
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ogni slancio generoso, e la tua Emma sarà superba di | tutto | il tuo ingegno, di ciò che farai di grande. Ella ti |
Un giorno a Madera -
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- ho domandato al Teschio. - A me o a lei? Si è preso | tutto | il tempo per rispondere, poi ha indicato Barbara. - Hai |
Io non ho paura -
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- Facciamo la votazione, allora! Non può decidere | tutto | lui. A distanza di ventidue anni non ho ancora capito come |
Io non ho paura -
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lontano, lontano, piú lontano delle stelle. Pensava che | tutto | avrebbe potuto essere conchiuso e finito, e invece aveva |
Demetrio Pianelli -
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a poco a poco nelle sue braccia. Lo zio, muovendosi | tutto | d'un pezzo e camminando quasi seduto per non risvegliarlo, |
Demetrio Pianelli -
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dita del Creatore: quel profumo di bontà che hanno i bimbi, | tutto | suscitò nel sasso sterile dell'uomo selvatico un sussulto |
Demetrio Pianelli -
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natura, ti comandano di vivere, o almeno di non morire | tutto | in una volta e non fare di te stesso il tuo lugubre |
Demetrio Pianelli -
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Pasqua! Demetrio era uomo pio, sinceramente convinto di | tutto | ciò che gli aveva insegnato la sua povera mamma fin da |
Demetrio Pianelli -
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dava una salutare energia allo spirito. E fece cosí. Disse | tutto | al prete lo stato dell'animo suo, contò le tentazioni, |
Demetrio Pianelli -
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lo piglia, ti tirerà a vedere la terra promessa, ti metterà | tutto | il mondo ai piedi, precisamente come fece Satana a nostro |
Demetrio Pianelli -
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ma voi dovete ... " insisteva Demetrio stringendo un pugno | tutto | pieno di spigoli. "Abbiate pazienza, lo sbaglio fu tutto |
Demetrio Pianelli -
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tutto pieno di spigoli. "Abbiate pazienza, lo sbaglio fu | tutto | mio. Capisco che avrei dovuto essere piú prudente, credere |
Demetrio Pianelli -
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non sentiva nemmeno la terra sotto i piedi. È lungo dire | tutto | ciò che precipitò nel suo cuore in quell'istante, tutto ciò |
Demetrio Pianelli -
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tutto ciò che precipitò nel suo cuore in quell'istante, | tutto | ciò che il pianto e il rimprovero di quella donna eccitò in |
Demetrio Pianelli -
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di quella donna eccitò in lui di terribile e di spaventoso | tutto | ciò che l'ira persuase di fare. Ma piú che dall'ira fu |
Demetrio Pianelli -
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presunzione di far meglio degli altri e di aver ereditato | tutto | il buon senso di casa Pianelli aveva accolte le voci della |
Demetrio Pianelli -
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scalette, nella morta solitudine dei tegoli, Demetrio aveva | tutto | il tempo di torturarsi da sé, vittima di una forza alla |
Demetrio Pianelli -
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C'è o non c'è in Plinio? Non che egli fosse contento in | tutto | e da per tutto delle quattro righe, che aveva consacrato al |
Giacomo l'idealista -
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in Plinio? Non che egli fosse contento in tutto e da per | tutto | delle quattro righe, che aveva consacrato al buon vicino |
Giacomo l'idealista -
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tegole non hanno impedito l'anno scorso che si bagnasse | tutto | il nostro frumento; ma. questo non si può dire in epigrafe. |
Giacomo l'idealista -
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purché il cuoco non gli guastasse un piatto, rideva | tutto | solo nel suo studio luminoso, parlava con sé stesso, |
Giacomo l'idealista -
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era tratto a considerare con rispetto e con benevolenza | tutto | ciò che si riferiva allo spirito e al meccanismo della |
Giacomo l'idealista -
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sentiva d'aver una maggior libertà di movimento per | tutto | il resto. Di contro a questi argini posticci vennero a |
Giacomo l'idealista -
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balli e dei teatri, dove anche lesignore oneste fanno di | tutto | per piacere in quel che hanno di piú bello e di meno |
Giacomo l'idealista -
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piacere in quel che hanno di piú bello e di meno morale. | Tutto | stimola i sensi di un giovine di vent'anni, tutto parla al |
Giacomo l'idealista -
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morale. Tutto stimola i sensi di un giovine di vent'anni, | tutto | parla al suo essere fisico in questi ritrovi, in cui la |
Giacomo l'idealista -
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piú ridenti signore di Milano. A colazione si parlò di | tutto | un po' delle corse di Roma,della bella principessa di |
Giacomo l'idealista -
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quattro fagiuoli che ci restano. Fulvia ha carta bianca per | tutto | ciò che posso fare per te; abbi confidenza in lei e |
Giacomo l'idealista -
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mio coraggio colle due mani e andrei diritto a confessare | tutto | allo zio vescovo. Peccato confessato è mezzo perdonato. |
Giacomo l'idealista -
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candela stearica, gli pareva avesse un immenso fulgore. | Tutto | era silenzio nella sua casa. Egli non voleva mai che lo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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volontà che dovea piegare quel fragile involucro femminile, | tutto | sconquassato dall'urto nervoso. - Ho paura di vedere, ho |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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una tavola di salvezza, egli sentiva ogni tanto sussultare | tutto | quel povero corpo di creatura inferma nelle fibre, nei |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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aveva inteso, il vecchio allucinato, che era agghiacciato | tutto | il corpo della povera creatura. Ma ad un certo punto, in |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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tempo era passato nella infelicità e nella miseria: e ora | tutto | si risolveva: l'indomani, lui e sua figlia sarebbero ricchi |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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porta, dove solo sua figlia vedeva lo spirito, mentre | tutto | l'animo di lui era una preghiera. Ella giaceva, sempre più |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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alle pareti delle vene che sembrava le spezzasse, e | tutto | quel fragile corpo abbruciava come un ferro rovente. |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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era nelle sue mani, ci avrebbe rimesso tutto, per giuocare | tutto | sul biglietto dello spirito. Oh! Ecce Homo, Ecce Homo i |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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... non posso più. - Parlerai? - Sì, parlerò ... vi dirò | tutto | ... tutto ... - Giuralo su Vairang kidul, giacchè è la |
IL RE DEL MARE -
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posso più. - Parlerai? - Sì, parlerò ... vi dirò tutto ... | tutto | ... - Giuralo su Vairang kidul, giacchè è la protettrice |
IL RE DEL MARE -
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desiderio e ... - Continua, - disse Yanez. - Quando avrò | tutto | confessato non mi ucciderete egualmente? - Non so che cosa |
IL RE DEL MARE -
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- Non vi lascerà tranquilli, badate a me e farà di | tutto | per massacrarvi dal primo all'ultimo, - disse il pilota. - |
IL RE DEL MARE -
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di capellini! Finalmente la pace è tornata in famiglia e | tutto | per merito mio. Stamattina dunque, come mi ero ripromesso, |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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nessuno si accorgesse di me, e così ho potuto assistere a | tutto | lo sposalizio, e quando il prete ha domandato a Virginia e |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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spesso per nulla. Alle tre di mattina il campo era già | tutto | in movimento. Splendevano ancora le stelle e la più bella |
VECCHIE STORIE -
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polvere, superbo e maestoso come una legione di arcangeli; | tutto | ciò e più di tutto i vent'anni, che non pesano ancora sul |
VECCHIE STORIE -
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maestoso come una legione di arcangeli; tutto ciò e più di | tutto | i vent'anni, che non pesano ancora sul sacco, fanno |
VECCHIE STORIE -
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nostri, rimasti sulla strada, che temevano d'un'imboscata. | Tutto | il campo fu messo sottosopra e per poco non ne andava di |
VECCHIE STORIE -
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avrei fatto di più; ma quando mi fu concesso di uscire, | tutto | era finito, la battaglia era perduta. Sei mesi dopo |
VECCHIE STORIE -
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capitale! E gli astucci e i barattoli degli insetti rari, | tutto | il bottino di un anno di fatica e di esilio: perduto! Ah! |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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ho deciso di ritornare in patria attraversando in ferrovia | tutto | l'Industan! A quest'ora navigherei nella calma cerula |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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venti pagine che riguardano un mio ultimo libro scritto con | tutto | l'amore e tutto il sacrificio di sei anni di giovinezza; |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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riguardano un mio ultimo libro scritto con tutto l'amore e | tutto | il sacrificio di sei anni di giovinezza; dirà certo cose |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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fuochi sacri ardono di continuo da tempo immemorabile; e | tutto | è rivestito, placcato d'oro vero, poichè da tutta l'India |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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impazzisce, un vecchio maligno cessa di far soffrire: non è | tutto | placidamente naturale? Tremi? Diventi scemo o teosofo, |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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dimenticare. E otto giorni dopo, toccando Genova, avevo | tutto | dimenticato. *** Passarono i mesi. A Venezia, l'autunno |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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tra l'una e le due, proprio su la faccia, ma stava per | tutto | quel tempo quasi immobile: era biondissima, con una |
Bestie -
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azzurrognola; mentre gli avvallamenti del terreno, quasi | tutto | creta, si empivano di un'ombra violacea, e i rialzi |
Bestie -
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alberi, ed alberi erano da per tutto. Ma quel cielo, | tutto | turchino uguale, che mi pareva fossesi chiuso soltanto |
Bestie -
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le cui medaglie attaccate alla cintola sbattevano. Quando | tutto | il corteo fu passato, io rimasi alla finestra rodendo con i |
Bestie -
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secco e avanzi di potature. L'acqua sgocciolava da per | tutto | e colando dal tronco di un pesco, nato quasi a traverso |
Bestie -
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la mia scontentezza guardando l'ombra dietro a me. Ma | tutto | il torrente era pieno di rospi da dove ero venuto a dove |
Bestie -
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a smuoverla. A mezzo cielo, si fermò. Allora m'accorsi che | tutto | l'orizzonte ormai ne era coperto. La luna che io non potevo |
Bestie -
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speciale. Non importava che dalla sua finestra vedesse | tutto | il cocuzzolo del caseggiato! L'ultima volta che la mia zia |
Bestie -
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Andavo per il mio campo, da un filare all'altro, quasi | tutto | il giorno, senza perché, come un cane che cerca un osso |
Bestie -
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e mi veniva in mente di non escire più dalla Basilica. | Tutto | il mondo, attorno alle sue alte mura, diveniva sempre più |
Bestie -
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Comunale). Le campane suonavano, le ore battevano; e | tutto | era musica. L'azzurro del soffitto di una cappella si |
Bestie -
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dall'infinito. Gli affreschi del Lorenzetti si animavano; | tutto | il medio evo era dinanzi a me; io mi sentivo una spada in |
Bestie -
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da un lato, una cassapanca antica: corse attraverso | tutto | l'impiantito, sparì, come il brivido dalla testa ai piedi, |
Bestie -
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Quando li lasciavo, mi sentivo arso dall'odio; come se | tutto | il mio sangue doventasse veleno per loro, e le mie |
Bestie -
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loro vino anche a mezzi bicchieri per volta. Io stavo quasi | tutto | il giorno insieme con i loro ragazzi, a cui insegnavo a |
Bestie -
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una fiamma; e vapori bianchicci e torbidi, quasi pigiati da | tutto | l'azzurro grande, un azzurro un poco violaceo e umido. Ma |
Bestie -
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sono mossi dai loro fili? Essi recitano volentieri; e sento | tutto | il baccano che fanno entro la trama della novella. Inoltre, |
Bestie -
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E le mie strette di mano, quando le nostre mani sapevano | tutto | della mia anima! Sei ancora bella, o forse di più? Mi |
Bestie -
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la mia anima, e per questo io m'attaccavo all'anima. Ma | tutto | m'ero arso di me stesso, con una cenere che mi faceva |
Bestie -
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con certe manie di fare effetto per forza. E pensando a | tutto | questo lusso, ci si prova ad essere contenti. Le margherite |
Bestie -
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contenti. Le margherite bianche, quelle dei prati, fanno di | tutto | per darvi nell'occhio; e gli stessi prati si sono lisciati |
Bestie -
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ultimi nella cenere del crepuscolo. E i temporali con | tutto | il cielo addosso! Pareva che i lampi la dovessero |
Bestie -
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guardare. Un locio, che pesava parecchi chili, dondolandosi | tutto | per camminare, saliva a ogni momento sopra la sua femmina. |
Bestie -
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la mamma, facendola fuggire, mi dispiacque; e ci pensai | tutto | il giorno, sorpreso di non pensare ad altro. * * * Era |
Bestie -
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Vai dunque. - Me lo vorresti proibire tu? E la guardai con | tutto | il mio odio; ed ella altrettanto. Ma io non glielo volevo |
Bestie -
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dissi: - Per fortuna l'hai vista! Avremmo dovuto buttar via | tutto | il vino! E il pranzo finì bene quella volta. * * * Alla |
Bestie -
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Gli montò su la fronte, che s'increspò; e, allungando | tutto | il collo, gli diede una beccata tra le labbra. Egli era uso |
Bestie -
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doventato leggiero come una galla perché i tarli l'hanno | tutto | vuotato; e, infilato tra i piedi, un ramicello di olivo che |
Bestie -
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lontano. L'anno dopo, a primavera, lo ritrovai fiorito, | tutto | bianco, come una gran festa. L'avevano potato e i suoi rami |
Bestie -
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dove ora c'è sopra un merlo. * * * Quando ci sono io, | tutto | ciò che è nella mia casa vive con me. Io stesso ho |
Bestie -
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faceva sopra il prato: dov'ero io, attorno alle mie gambe, | tutto | era fermo come me. Così i miei sogni quando mi sono |
Bestie -
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mia casa, comincio soltanto da oggi a sentirne la realtà. | Tutto | quel che vi avviene è la compilazione d'una storia che |
Bestie -
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tempo ancora; ché di me non sento nessun segno di morte; e | tutto | quel che vedo fa parte della mia esistenza. Il limone già |
Bestie -
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quand'io voltavo le spalle. I miei libri facevano di | tutto | perché io non li prendessi in mano; le stoviglie nel |
Bestie -
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sin dal mattino aveva acceso i suoi fuochi, abbandonava a | tutto | vapore il molo del forte William, scendendo la nera |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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è ancora perduta. - Dimmi quale è il tuo piano. - Innanzi | tutto | c'impadroniremo della macchina. - Ci sono affiliati nella |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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nel momento in cui il capitano lasciava la passerella. - | Tutto | va bene, - mormorò il thug, vedendolo dirigersi a poppa. |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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- Sopra tira un ventaccio che spegne l'esca. - Con | tutto | il piacere, - rispose l'ingegnere. S'alzò per tirarsi |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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ha bevuto il narcotico, - risposte Hider. - L'equipaggio? - | Tutto | in coperta e senz'armi. - Saliamo. - Adagio, compagni. |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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ed i giardini, le pietre e le piante, il cielo ed il mare: | tutto | era immutato. E Claudio si sentiva così giovane, non ancora |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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Gaiezza. Claudio ne riudiva la voce, il riso trillante, | tutto | suo, la rivedeva appoggiata al tronco d'un palmizio, |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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pallida sulla corda allentata dal dolore e dagli anni. - | Tutto | il mio tempo migliore! Che festa se Santina ... - E |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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servo rientrò, ricomparve con una fotografia d'un piccino | tutto | nudo, tutto bianco sul velluto nero. Soranzi sentì che il |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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ricomparve con una fotografia d'un piccino tutto nudo, | tutto | bianco sul velluto nero. Soranzi sentì che il servo aveva |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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prese il fascio, lo soppesò nella mano sorridendo. - Mah! E | tutto | questo perchè il mondo seppia che siamo felici? - Sì. |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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agonizzante? Bisogna che sappia tutto, dovessi estrargli | tutto | il sangue dalle sue vene a goccia, a goccia. - Non credere, |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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nelle carni. Il maharatto guardò in volto il torturato, | tutto | coperto di un gelido sudore. - Debbo continuare? - gli |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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- disse il maharatto. - No ... non proseguire ... Confesso | tutto | ... - Lo sapeva io che tu avresti parlato. Spicciati, se |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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una volta un contadino che aveva un campicello | tutto | sassi, e largo quanto la palma della mano. Vi era rizzato |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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Re rimase! - Quest'altra notte, ad ora tarda, si mandi lì | tutto | l'armento. La mattina, il contadino esce fuori dal |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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la prese coi Ministri. Ma quando questi gli riferirono che | tutto | l'armento, dal gran mangime di quella nottata, avean le |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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alla pioggia e al sole. Lasciò il governo ai Ministri, per | tutto | il tempo che sarebbe stato assente, e andò ad abitare col |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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a sonare, tì, tìriti, tì, ed ecco un esercito armato di | tutto | punto, fitto come la nebbia, su pei colli e per la pianura. |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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e all'occasione dei suoi sponsali diè un mese di feste per | tutto | il regno. E presto ebbe un erede; E noi scalzi d'un piede. |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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leggere le liste da altri, oppure taceva meravigliata di | tutto | quello sfoggio di colori e di tutto quello spreco di carta, |
CAINO E ABELE -
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taceva meravigliata di tutto quello sfoggio di colori e di | tutto | quello spreco di carta, poiché la carta ha sempre un valore |
CAINO E ABELE -
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vento li faceva turbinare come foglie morte. Roberto rimase | tutto | il giorno solo con donna Giovannina nella sala terrena |
CAINO E ABELE -
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recarne la notizia a casa Moltedo. Ma nel dopo pranzo, con | tutto | il loro comodo, giunsero gli elettori di Montevago e di |
CAINO E ABELE -
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pensiero del prossimo viaggio le metteva la pace nel cuore. | Tutto | il giorno era stata affaccendata a fare i bauli, a |
CAINO E ABELE -
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da tutte le parti del mondo erano immensi. Si aggiunga a | tutto | ciò gran numero di fanatici, preti e monaci che coll’abito |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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l'andare e il non andare: - È già tardi ... Pioviggina. Son | tutto | fradicio! Andrò domani. Mi scuserò! ... |
GIACINTA -
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Vergati che se ne stava lí ritto, impettito, a pochi passi, | tutto | compreso della solennità del suo ufficio. Il cavalier |
Racconti 1 -
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consenso, senza vostra resistenza, ma tranquillamente, con | tutto | mio agio, un bel bacio sulla bocca. Volete scommettere? - |
Racconti 1 -
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siete ...? - Il piú bel giovane e l'uomo piú spiritoso di | tutto | il creato: è la mia opinione -. La marchesa si levò da |
Racconti 1 -
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lavate di capo! ... Poi veniva la volta del parlamento: - | Tutto | il marcio era lí! Non c'era piú deputati, ma dei |
Racconti 1 -
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la banda musi- cale di Salò, che soffiava e batteva a | tutto | andare; il popolo, che riempiva le piazze e le vie, ilare, |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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il più virtuoso prete della dio- cesi di Brescia: dà | tutto | ai poveri: mangia polenta, cacio, latte soltanto; ma |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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Chiamai la serva, che gettasse dell'altra legna sul fuoco. | Tutto | fu consumato. Nell'uscire dalla sala, passando innanzi al |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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Santo mi seguisse ancora tenace, torvo, implacabile. Gelai | tutto | e svenni. Mando un addio a te, a tua sorella ed ai suoi |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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dovevano sacramente, udire, imparare da noi, da me, | tutto | e subito: sentivo il numero tatuato sul braccio stridere |
La tregua -
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collaborava alacre e lieto alla vita del campo. Ed ecco, di | tutto | il capo più alto della folla, avanzare verso di noi una |
La tregua -
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a poco a poco o brutalmente, ogni volta in modo diverso, | tutto | cade e si disfa intorno a me, lo scenario, le pareti, le |
La tregua -
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le persone, e l' angoscia si fa più intensa e più precisa. | Tutto | è ora volto in caos: sono solo al centro di un nulla grigio |
La tregua -
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il sangue alla testa. Era stanca morta, aveva dovuto far | tutto | lei, perchè Susanna si ricusava ogni tanto, con acredine, |
La virtù di Checchina -
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A quell'ora, pel caldo, per la fatica, per l'idea che | tutto | sarebbe andato male, una grande confusione era nella testa |
La virtù di Checchina -
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sul principio del pranzo, ella fu molto in pena, perchè | tutto | andava male. Susanna dava al marchese certe occhiate di |
La virtù di Checchina -
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nell'appartamento, il mio cameriere prepara, dal mattino, | tutto | quello che mi può servire nella giornata. Poi, resto solo. |
La virtù di Checchina -
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progetto. ORMUZ (è un personaggio triste e dimesso. Durante | tutto | il discorso di Arimane ha dato segni di inquietudine e |
Storie naturali -
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sta per cominciare, e non vorrei che si dovesse rimandare | tutto | ancora una volta. SEGRETARIO (nel frattempo ha cercato e |
Storie naturali -
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primo luogo, sarebbe illogico partire da zero, trascurando | tutto | il buon lavoro svolto finora sulla terra. Già possediamo un |
Storie naturali -
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ARIMANE Non avrei obiezioni di principio contro un Uomo in | tutto | o in parte acquatico; ma il comma a) della mozione Uomo |
Storie naturali -
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strumenti, e il linguaggio articolato, e la vita associata, | tutto | in un colpo solo, e subito, e (ci scommetto) magari |
Storie naturali -
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pesce vacca! CONSIGLIERE PSICOLOGO ... emette in modo del | tutto | casuale al momento in cui svuota la vescica natatoria. E, |
Storie naturali -
|
facendo il vuoto attorno a sé. CONSIGLIERE ANATOMISTA | Tutto | vero: e potrei aggiungere che i serpenti sono |
Storie naturali -
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ai 10äC; mai temperature inferiori ai 15äC sotto zero. È | tutto | detto. ARIMANE (ride verde) Vi confesso che la circostanza, |
Storie naturali -
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da un pasto abbondante. Ma, poiché mi si assicura che | tutto | ciò non può essere, abbandoniamone il pensiero, e, |
Storie naturali -
|
lavorare e pochi a criticare, molti fatti e poche parole, e | tutto | quel che usciva di fabbrica andava bene senza le |
Storie naturali -
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annuiscono; due o tre accennano ad alzarsi come se | tutto | fosse finito). Un momento, perdinci! Non ho mica detto, con |
Storie naturali -
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avete fretta) le principali considerazioni sull' argomento. | Tutto | sta bene per quanto riguarda i punti b) e d) della mozione. |
Storie naturali -
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Tace a lungo, poi) ... andiamocene a casa, o signori. È | tutto | finito, tutto risolto. A casa, a casa. Cosa stiamo a fare |
Storie naturali -
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poi) ... andiamocene a casa, o signori. È tutto finito, | tutto | risolto. A casa, a casa. Cosa stiamo a fare qui? Non ci |
Storie naturali -
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in un certo modo, gli indumenti di lana da una parte e | tutto | il resto dall' altra, togliersi le scarpe ma far molta |
Se questo è un uomo -
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una bambina; certo le rivedremo. Ma ormai la mia idea è che | tutto | questo è una grande macchina per ridere di noi e |
Se questo è un uomo -
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neve azzurra e gelida dell' alba, e, scalzi e nudi, con | tutto | il corredo in mano, dobbiamo correre fino ad un' altra |
Se questo è un uomo -
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vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, | tutto | infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo |
Se questo è un uomo -
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le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente | tutto | quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e |
Se questo è un uomo -
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io; e lui accenna gravemente col capo, _ Chemiker gut _. Ma | tutto | questo riguarda il futuro lontano: ciò che mi tormenta, in |
Se questo è un uomo -
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aspirare quando ci si mette in coda. Abbiamo imparato che | tutto | serve; il fil di ferro, per legarsi le scarpe; gli stracci, |
Se questo è un uomo -
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giacca contro il freddo. Abbiamo imparato che d' altronde | tutto | può venire rubato, anzi, viene automaticamente rubato non |
Se questo è un uomo -
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col capo su un fagotto fatto con la giacca, e contenente | tutto | il nostro avere, dalla gamella alle scarpe. Conosciamo già |
Se questo è un uomo -
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ispecie, che di questo male, qui, non si può guarire. E in | tutto | questo, non abbiamo ancora accennato al lavoro, il quale è |
Se questo è un uomo -
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fra di noi gli uni si sono convinti immediatamente che | tutto | è perduto, che qui non si può vivere e che la fine è certa |
Se questo è un uomo -
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indietro. Una idea fissa, tenace, gli aveva avvinghiato | tutto | lo spirito senza lasciargli fare alcun altro movimento: |
Oro Incenso e Mirra -
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uscire da venti minuti, dovevano immaginarselo a casa | tutto | contento dei due franchi guadagnati come turiferario: |
Oro Incenso e Mirra -
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di fare un mestiere del loro sacerdozio? Ma in mezzo a | tutto | questo tumulto di pensieri lo colpì la voce di don Camillo |
Oro Incenso e Mirra -
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era livido di minacce; e il ragazzo si sentiva crollare | tutto | d'intorno, la chiesa, il proprio granaio, i muri del |
Oro Incenso e Mirra -
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la vivezza dei fiori e delle torce. Ma i fiori riempivano | tutto | lo spazio intorno al feretro come trapunti su tanti cuscini |
Oro Incenso e Mirra -
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scura luceva appena in un angolo. La predella, gli scalini, | tutto | il pavimento erano coperti di fiori. Oramai il cervello gli |
Oro Incenso e Mirra -
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d'argento per rialzare con un supremo sforzo delle spalle | tutto | il lembo da quel lato. Fu un istante. Trovò brancicando due |
Oro Incenso e Mirra -
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Lo sentiva ella in quel momento curvo su lei per darle | tutto | il proprio amore di fratello abbandonato? Non poteva ella |
Oro Incenso e Mirra -
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ella rivivere in un miracolo come Dio ne aveva fatti tanti? | Tutto | era intatto in lei: basterebbe un pensiero di Dio a |
Oro Incenso e Mirra -
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a lui che la Vergine discendesse dal quadro lentamente, | tutto | rimaneva immoto dintorno: sempre così adagio gli si accostò |
Oro Incenso e Mirra -
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eccoci qui dipinti insieme a fare dei miracoli; | tutto | il mio quadro, vedi, è ornato di voti. Quante cose ho |
Oro Incenso e Mirra -
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la triste e cattiva anima umana è costretta a contendere | tutto | l'universo ad ogni altra anima per tentare di essere |
Oro Incenso e Mirra -
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appena coll'indice della mano destra sulla fronte. - Va: | tutto | d'ora innanzi sia diverso per te. Ella indietreggiò salendo |
Oro Incenso e Mirra -
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assidue di ghiaccio sul capo. Però mancando i danari per | tutto | questo, nessuno li offerse. Otto giorni dopo suo padre, |
Oro Incenso e Mirra -
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sempre le stesse cose, è vero, ma preparate con cura, e | tutto | senza inganni. Per ciò la clientela abbondava. A ogni |
LE ULTIME FIABE -
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all'uscio di cucina: - Mamma, vuoi che ti aiuti? - | Tutto | è pronto, figliuola mia. E di lì a poco, i tavolini erano |
LE ULTIME FIABE -
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il bel giovane sembrò un altro. - E ora che desiderate? - | Tutto | quel che c'è, gobbina mia. Alla ragazza faceva impressione |
LE ULTIME FIABE -
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Ladro! La gobbina sparecchiava, rassettava le seggiole e, | tutto | a un tratto, chiamò: - Mamma! Mamma! - Su la seggiola di |
LE ULTIME FIABE -
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per voi. - Ne parleremo dopo, padrona. - Che desiderate? - | Tutto | quel che c'è, gobbina mia! Ora egli, mangiando, rivolgeva |
LE ULTIME FIABE -
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e nella bocca; ed ora, invece, non era ben sicuro che | tutto | ciò non fosse stato l'inganno di un sogno! ... Con questo |
LE ULTIME FIABE -
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Il giovanotto raccontava il suo sogno come cosa vera; e fu | tutto | quel che si seppe di quei due. Mangia-a-ufo, Mangia-a-ufo? |
LE ULTIME FIABE -
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esperimento: provate a comparare il vecchio blu di Prussia, | tutto | compreso ancora abbastanza naturale, o il preistorico |
La stampa terza pagina 1986 -
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Questo dualismo senza sfumature è specialmente vigoroso in | tutto | quanto riguarda la salute. È recente il caso di un' acqua |
La stampa terza pagina 1986 -
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con la peggio degli ultimi, perché gli indigeni malgrado | tutto | lo studio dei preti per corromperli ed imbastardirli |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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facciata, quasi vecchio nel cortile e nell'andito su per | tutto | lo scalone. La statua che ne coronava il primo plinto, |
Oro Incenso e Mirra -
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che per dormire, aveva più compagni che donne, desiderava | tutto | senza veramente invidiare nulla. La gioventù lo sorreggeva. |
Oro Incenso e Mirra -
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prestissimo: sua madre, rimasta vedova, dopo aver fatto di | tutto | per vivere bene aveva dovuto morire nel più triste |
Oro Incenso e Mirra -
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si vestisse meglio e parlasse sempre in italiano, | tutto | fu inutile: la ragazza non volle saperne. Egli rimase |
Oro Incenso e Mirra -
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e ventosa urlava alla finestra. Egli aveva bighellonato | tutto | il giorno cercando qualche lavoro inutilmente: non si era |
Oro Incenso e Mirra -
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Anch'egli era solo nella vita, più solo di quelli che hanno | tutto | perduto, giacché non aveva mai avuto nulla, aspettando |
Oro Incenso e Mirra -
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egli chiese un punch bianco e le disse di ordinare | tutto | quello che voleva. Ella esitava. - Dopo cena, quando si è |
Oro Incenso e Mirra -
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uscendo furioso da una casa da giuoco, ove aveva perduto | tutto | il suo avere, si fece a passare per la via del Falcone. Ivi |
MILANO IN PERCORSA IN OMNIBUS COMPILATA DA GAETANO BRIGOLA ED ILLUSTRATA DA NOTIZIE STORICHE ED ARTISTICHE DA FELICE VENOSTA -
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tutta la serietà di cui siamo invasi, e nell'antipatia per | tutto | ciò che non è positivo - mettiamo pure l'arte scioperata - |
Eva -
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mesi? Come vedevi il mondo? _ Non ricordo più. Ho fatto di | tutto | per dimenticarlo. _ Dimenticare che cosa? _ Quel buco. Quel |
Vizio di forma -
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_ Quel buco. Quel vuoto. Quel sentirsi ... inutili, con | tutto | inutile intorno, annegati in un mare di inutilità. Soli |
Vizio di forma -
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uomini, ma anche gli animali, e ... sì, anche le piante, | tutto | ciò che è vivo, lotta per vivere e non sa perché. Il perché |
Vizio di forma -
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che non sappiamo leggere con la mente: lo leggiamo però con | tutto | il nostro essere, e obbediamo al messaggio con tutto il |
Vizio di forma -
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con tutto il nostro essere, e obbediamo al messaggio con | tutto | il nostro comportamento. Ma il messaggio può essere più o |
Vizio di forma -
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cari; le contropartite ci sono, ma sono scarse. Sappiamo | tutto | questo, eppure qualcosa ci protegge e ci sorregge e ci |
Vizio di forma -
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chi nel vizio, chi riesce a distrarsi senza interruzioni. _ | Tutto | vero, _ disse Walter: _ potrei aggiungere che la difesa più |
Vizio di forma -
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bestiole non avevano pace: erano ormai un centinaio, e per | tutto | il giorno, e per metà della notte, si accalcavano contro la |
Vizio di forma -
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alla natura, da un pezzo: è fatta di individui, e punta | tutto | sulla sopravvivenza individuale, sul prolungamento della |
Vizio di forma -
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per le case a requisire minacciando di far saltare | tutto | in aria, doveva dargli il gusto della grossa avventura, del |
Vietato ai minori -
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a vicenda. Per un ragazzo è diverso. Si scrolla di dosso | tutto | e torna a piedi scalzo da sua madre, appena libera la |
Vietato ai minori -
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di minimizzare, di scagionare, per quei pochi stracci, | tutto | è ormai lontano e privo d'importanza. Le cose lunghe |
Vietato ai minori -
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spensieratezza. Alta, bruna, asciutta, dal suo viso magro, | tutto | profilo, e piú ancora dagli occhi di falco spirava una tale |
Giacomo l'idealista -
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Fulvia un po' accigliata - fin dove devo pensare? - Pensa | tutto | quel che di peggio può accadere. - Tu dici che la ragazza è |
Giacomo l'idealista -
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di simile; ma il povero papà con un poco di denaro ha messo | tutto | a dormire. Vediamo, ha parenti questa tua cara innocentina? |
Giacomo l'idealista -
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ragazza colle carezze, colle promesse, colle preghiere, con | tutto | ciò che soltanto il cuore d'una madre sa trovare in queste |
Giacomo l'idealista -
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sarà combattuta con accanimento, perché il governo, che è | tutto | nelle mani dei progressisti, vuol rompere la crosta |
Giacomo l'idealista -
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soli, e sopravvenne un favorevole silen- zio, il ragazzo fu | tutto | intento a ricostruire quella gran forma carnosa che pareva |
Il fosso -
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non può più essere un impulso o una garbata formalità, | tutto | ha acquistato un senso così rigoroso.) Allora non c'era la |
Il fosso -
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procurarono tanto successo alla na- scente rivista. (Purché | tutto | vada bene senza di me, poi do- mani dovrebbero arrivare le |
Il fosso -
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quei tempi la commosse. Paola s'inte- nerì, affermò che | tutto | doveva ricominciare e sistemò le loro poltrone in camera |
Il fosso -
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pastello marrone. Ma dopo un poco non lo si udiva più, era | tutto | proteso sul tavolo, in un suo modo agiato che esponeva alle |
Il fosso -
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in lui solo riflesso, appreso dai libri, retorico e del | tutto | innocuo. (Sottomesso alla ragione, e da essa, al caso, |
Il fosso -
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tempo. E ma- gari, sì, anche una punta di paura, ma del | tutto | gratuita, quindi stimolante. Berenice aveva a sua volta |
Il fosso -
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terra sotto i piedi e il cielo stesso si mette a incombere, | tutto | sembra incerto confuso sbagliato. Del resto soffermarsi |
Il fosso -
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scrivere alcun articolo, solo ri- posare, essere del | tutto | inerte e, se possibile, non vedere in continuazione quel |
Il fosso -
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prima parola spontanea, riscoprirla di colpo identica, con | tutto | il suo misero bagaglio di piccoli difetti e meschinità, e |
Il fosso -
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a "tenerla su", per- sino la servizievole donnetta, | tutto | contribuì, attraverso lo scorrere calmo dei giorni, a farle |
Il fosso -
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lui, già s'annoia. Proprio allora il Nino stava sentendosi | tutto | irre- quieto, certe note patetiche della viola d'amore gli |
Il fosso -
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dalle guance ai polpacci, d'una lanuggine che lo fa | tutto | pubescente, tutto soffuso di sesso. Attorno alla bocca |
Il fosso -
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ai polpacci, d'una lanuggine che lo fa tutto pubescente, | tutto | soffuso di sesso. Attorno alla bocca tonda - sembra ancora |
Il fosso -
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lo ignorano. Esse che persistono a volerlo ancora e | tutto | in loro potere, che continuano a sorvegliarne le feci e le |
Il fosso -
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e dopo un poco gliene portò in camera uno stecco | tutto | gemmato. Anche questo la commosse. Mise in acqua lo stecco |
Il fosso -
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Mai, nella narrativa mondiale, s'era parlato così di | tutto | e così crudo e così a fondo, da dare la vertigine del |
Il fosso -
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a niente di preciso. Ma che ne farei? Sai che mi comperano | tutto | quello che voglio.» (La frase di suo padre, la norma di |
Il fosso -
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ha pur profferto di comprare le caramelle coi propri soldi. | Tutto | il resto, dubbi timori sospetti, è innominabile. Non si |
Il fosso -
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qualche tempo, in verità, la coglievano pensieri assurdi, | tutto | si met- teva a perseguitarla. Ma che il ragazzo stia |
Il fosso -
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e sorpresa, anzi sgomenta, come se rapporti col mondo del | tutto | nuovi la cogliessero, non solo impreparata, ma addirittura |
Il fosso -
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L'hanno ad- domesticato, non educato. Essi addomesticano | tutto | e tutti, per star tranquilli, perché niente sbandi sotto le |
Il fosso -
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e confidenziali, il tono con cui le pronunciava, erano del | tutto | opposti al modo convenzionale che aveva di portar riguardo |
Il fosso -
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il lungo accanimento muto che metteva nei giochi. Era | tutto | quanto ritrovava ormai di lui, il resto le sarebbe rima- |
Il fosso -
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e il mucchio della corrispon- denza inevasa. Malgrado | tutto | - la implicita sconfortante confutazione e il senso del |
Il fosso -
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ove pagavano nove o dieci lire il mese, di pigione - è | TUTTO | ciò che può pagare il popolo napoletano NOVE o DIECI LIRE |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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in rovina, di grotta in grotta. E dopo, quando tutto, | tutto | sarà demolito dove andranno questi superbi ma poverissimi |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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poichè la fecondità femminile, la prolificazione, sovra | tutto | in certe classi, assume proporzioni assai patriarcali, ma, |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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chi ha costruite quelle case non sapeva niente, ignorava | tutto | e, intanto, ha fatto una ottima speculazione, poichè tutte |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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