Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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tre mesi. I preparativi incominciavano presto, di solito a  San  Giuseppe: mio padre e mia madre andavano per le valli
ed in Ungheria, invano si votò alla Madonna di Loreto, a  San  Giacomo di Campostella, invano pianse, pregò, supplicò. Mai
sapere, quanti degli abitanti ordinarii delle carceri di  San  Francesco, di Sant' Eframo e di Santa Maria ad Agnone sanno
Stellario aveva scavato un'altra buca dietro la botte di  san  Francesco. Ogni botte portava il nome del santo la cui
ricolmi di grano e il morto sotterrato dietro la botte di  san  Francesco. Avevano salute di ferro, non erano mai stati
insieme con gli altri, nella buca dietro la botte di  san  Francesco? Cola Nasca faceva viaggi col carro carico di
coi carretti per vuotare, in una sola volta, la botte di  san  Francesco. Donna Salvatrice stava nella dispensa fin
potuto risvegliarsi da questo brutto sogno! Per le vie di  San  Sisto, dei Morigi, di Brisa, vecchie strade che si
che la povera nanina aveva fatta dare a sue spese a  San  Barnaba, Ferruccio cominciò subito a migliorare: perciò il
mattutini, mezza istupidita dal sonno e dalle emozioni. A  San  Barnaba suonò l'avemaria, e ad ogni rintocco della
sorpreso di vederlo nei dintorni del santo luogo, dove  san  Francesco aveva sparso i tesori della sua carità. - La
anche quelle di monachelle e di fraticelli della regola di  san  Francesco. Gesù scrollò il capo mestamente: - È dunque
- e voglio aiutarvi. Questo dentale fu fabbricato da  san  Giuseppe. Quando vi s'innesta il vomero, esso lavora tutto
i lumi e si appendevano corone di fiori, come davanti a  San  Gennaro e alla Madonna Santissima. Santafusca prese una
dicono: "O pe l'ammore de Dio damme tre nummere! Fallo pe  San  Gennaro beneditto!". Prete Cirillo parlava con affanno, con
intransigenti. La contessa è nipote del vescovo di  San  Zeno e il conte è un mezzo dotto, un classico anche lui,
che rappresentavano i fatti principali della vita di  San  Carlo e resi il mio omaggio a S. S.E. il conte Romilli, un
sarcasmo. A ogni modo la donna che sposava il marchese di  San  Luca deve aver trovato nel fasto del suo blasone qualche
seppi che Teresita Morando era diventata la marchesa di  San  Luca. TERESITA con un moto di ribellione. Già, e non
che il petrolio lo trovino in dei bei posti, non so, come  San  Remo o la Costa Brava; mai più, sempre posti schifosi,
a quello steccato verde che vede laggiù, oppure da piazza  San  Carlo a piazza Castello, tanto perché lei si faccia l'
la Mole Antonelliana, che ci faceva una magra figura, e  San  Pietro, che arrivava a poco più di metà. "Ecco, _ mi ha
metri di diametro, lunghi 130 metri, appunto, come è alto  San  Pietro che lo vede qui vicino. A proposito, lei lo sa che
d' accordo, ma si capisce che quando sono andato a Roma, a  San  Pietro ci sono stato, e poco da dire è un gran bel lavoro,
specie se uno pensa ai mezzi che avevano allora. Bene, a  San  Pietro non mi è venuta voglia di pregare, neanche un poco;
tailleur per la Statua della Libertà e un completo per il  San  Carlone di Arona. La signora voleva ancora dare un'
dove si ballava ancora: scese per via Torino, passò davanti  San  Giorgio, senza vedere, senza udire i pochi matti che
dalla finestra. Sentí che sonavano la diana alla caserma di  San  Francesco, a cui rispose piú lontana, forse dal castello,
ad imbianchire nella luce mattutina. Le campane di  San  Sisto sonavano l'Avemaria. Lasciò cadere ancora la testa,
che quel rumore partiva dalla camera dello sconosciuto. -  San  Romualdo benedetto! - esclamò, - me l'ero figurato che quel
di cui aveva parlato Costanza, borbottava: - È peggio di  san  Tommaso la nostra Badessa: ma stanotte vedrà! Quando il
della Gherardesca onorata sepoltura nella chiesa di  San  Francesco, e sopra un mausoleo di marmo fece scolpire lo
a Maria, egli fidava nella beata Vergine e nel patriarca  san  Giuseppe. Tutto quel che veniva fatto a lui, povero
Non si riconosce. L'altro giorno, incontratolo nel piano di  San  Pietro, gli schiaffai sul muso: "Ben ti stia!" Lo Sciancato
un miracolo, che non avevano asportato anche la cupola di  san  Pietro: dovunque rubate le ricchezze nazionali e gli
più. Vi è un'altra strada, che dietro l'educandato di  San  Marcellino, conduce a Portanova, dove i Mercanti finiscono
una grande sciocchezza - gli disse suo zio l'abbate di  San  Benedetto. - Cecilia è la bontà in persona - avea risposto
deserta. Quando lo zio del barone, il vecchio abbate di  San  Benedetto, passa per caso davanti quel palazzo che gli
colui che dirigeva il rosario alla prima messa in  San  Pietro, e parlava come un predicatore, serio, impettito,
delle tentazioni? ... Ah, Madonna dei sette dolori! Ah  san  Giuseppe protettore! A un tratto gli parve di sentirsi
egli era partito quella notte stessa per la sua casera di  San  Sulpizio; cinque leghe di strada, e che strada! Titubai
poteva fermarsi quindici. Decisi di spingermi fino a  San  Sulpizio. Mi fornii di due bei tozzi di cacio e di polenta,
interrogare madama Anita, che sta a Milano in contrada di  San  Raffaello, quasi sotto il Duomo; e come se la cara creatura
dal loro nome si chiamano Poggioreale, di Capodimonte, di  San  Martino, del Vomero - e l'uno accanto all'altro,
di  San  Pietro suonò le otto. Benedetto lasciò un piccolo gruppo di
a destra, salirono la Scala Pia. All'entrata del Cortile di  San  Damaso altre guardie, altri saluti, un ordine del prete,
vetrate sul pavimento, mostrava i fianchi del Cortile di  San  Damaso e nello sfondo, tra le due grandi ali scure del
sola volta, che alla logge non era salito dal Cortile di  San  Damaso, che non sapeva affatto dove avrebbe trovato il
settimane dopo, e non vi sono piú ritornato. Appresi a  San  Francisco che il buon Bertagni era morto di nefrite, nel
di navi e di canotti e si allontanò verso il nord-est. "Per  San  Patrick! "esclamò l'irlandese. "Vi confesso. Mister Kelly,
settimane dopo, e non vi sono più ritornato. Appresi a  San  Francisco che il buon Bertagni era morto di nefrite, nel
e ai saraceni se il tempio è giunto intatto fino a noi. Fu  San  Rinaldo, nel IV secolo, che lo scelse fra "i monumenti
dell'idolatria" per convertirlo in una chiesa dedicata a  San  Giovanni Evangelista, chiesa che fu trasformata in moschea
scommesso a chi faceva più giri intorno alla fontana di  San  Rocco con Madame Delassaux tra le braccia. Pesa novantasei
discendente da un trono di nuvole all'appello devoto di  san  Filippo, inginocchiato nell'angolo colle mani giunte e il
apparente sopra un gruppo di nuvole alle preghiere di  san  Filippo... Da san Filippo posò un notaio vecchio, uscito
un gruppo di nuvole alle preghiere di san Filippo... Da  san  Filippo posò un notaio vecchio, uscito allora dal carcere
estate spero che verrai a trovarmi nella nuova casa di  San  Donato, una fattoria sul genere di quelle che troviamo
La mamma fin dalle prime ore del giorno era occupata a  San  Donato e non tornava che a sera. Papà Paolino il martedì
stanzucce poste all'ultimo piano d'una vecchia casa di via  San  Clemente, alle quali si accedeva per una scaletta semibuia
un gran bene, fin dal tempo che i Pianelli abitavano a  San  Donato, un fondo limitrofo: e ora si rivedevano sempre
di esecutore testamentario egli dovette recarsi presto a  San  Gerolamo, dove viveva volontariamente confinato il suo
serve quasi a delizia, facendosi trasportare dalla villa di  San  Gerolamo alle Officine di San Pier d'Arena, e a Roma per i
trasportare dalla villa di San Gerolamo alle Officine di  San  Pier d'Arena, e a Roma per i ricevimenti Vaticani e per le
con un'aria da santificetur e con un profilo di  San  Luigi Gonzaga. * Insomma chi conterà la fine di un
voleva che non si restasse in campagna mai piú tardi del  San  Martino, vale a dire non mai dopo la riscossione degli
certamente troppo edificato, quando saprà che quel suo  san  Luigi di nipote si compromette colle cameriere. Ma come è
faccenda siamo interessati un po' tutti, i Magnenzio e i  San  Zeno per primi, e un poco anche i di Breno in seconda riga.
pace nel mondo a cui vado, mi ascolti; non resti a Monte  San  Donà. Ella, in fondo al cuore, ama certo ancora Suo marito.
lettera, trovati fra le dieci e le dieci e mezzo a Monte  San  Donà. Se vedi lume nella sala del piano, se odi suonare e
scese in strada. I viali erano deserti, ma al botteghino di  San  Secondo c' era già la coda. Lui odiava le code, ma si mise
- È possibile? - e rispondendo a me stesso: - sei peggio di  San  Tommaso! Infatti, avevo osato di accostare la punta delle
nelle botteghe della borghesia di Vicaria, ma nei bassi di  san  Giovani a Carbonara, di via Santi Apostoli, delle traverse
«È possibile?» e rispondendo a me stesso: «Sei peggio di  San  Tommaso!» Infatti, avevo osato di accostare la punta delle
il regio lotto. E dire che se io avessi mezzo milione, per  San  Gennaro, non farei il barbiere. - Prova. - Eh, se scrivo
vocabolo che sta scomparendo) ... il ciabattino di  San  Secondo sono io; conosco tutti i piedi difficili, e per
di matematica che abitano al vico Nocelle dodici, o a  San  Liborio, quarantotto, o a vico Zuroli, tre, e che dànno,
allo stipite di pietra di quel portone del palazzo  San  Giacomo, che dà su Toledo, vedendo passarsi vagamente
di fuoco. Si era staccato dallo stipite del portone di  San  Giacomo e andava tra la folla, lasciandosi portare, con un
debitori, non voleva morire per loro, non voleva andare a  San  Francesco, per quei quattro imbroglioni, che lo avevano
si era ridotto Ninetto Costa, giusto dirimpetto alla via  San  Giacomo. Bisognava che lo trovasse, senz'altro, o vivo o
come sospinto da un pungolo alle reni, per andare in via  San  Sebastiano, dove abitava il vecchio avvocato Marzano, un
già crocifisso. - Belle chiacchiere! Io non posso andare a  San  Francesco per conto vostro: siete tanti assassini! Vado da
attraversando Toledo, salì sino all'altezza della chiesa di  San  Michele, dove si ergeva bruno e alto il palazzo Rossi, già
in comune o di famiglia come erano appunto le carceri di  San  Vittore. Quantunque la vita che vi si conduceva non fosse
per la perduta libertà. La Chiesa da' Cappuccini di  San  Vittore da gran tempo era stata divisa in grandi celle,
alcune di queste scene nelle carceri soppresse di  San  Vittore. Il derubato si rialza infuriato se è coraggioso,
la scelpa ossia a far scomparire la preda. Nel carcere di  San  Vittore il negozio si conchiudeva tra le due celle attigue,
fabbro ferraio e la rilegatoria di libri nelle carceri di  San  Vittore, abbiamo veduta la calzoleria delle carceri di
lungo il corso di Porta Ticinese, verso la parrocchiale di  San  Lorenzo. Ai cordoni si trovarono, un po' per caso, un po'
da una parte un mazzo di fiori e dall'altro il cane di  San  Rocco - tutti i colori naturali e sani, di cui nessuno
a Torino. Gli avevano dato l' indirizzo della parrocchia di  San  Massimo e la parola d' ordine. Il 25 aprile lo trovò
di quelle potenti e rumorose conversioni che ricordano un  San  Francesco, un San Benedetto, un San Gerolamo, ecc.?... «
e rumorose conversioni che ricordano un San Francesco, un  San  Benedetto, un San Gerolamo, ecc.?... « Invece,
che ricordano un San Francesco, un San Benedetto, un  San  Gerolamo, ecc.?... « Invece, l'esaltazione religiosa è
dei suoi pensieri, venne per le strade spopolate di  San  Barnaba e dell'ospedale, passò il Naviglio al ponte di
il Naviglio al ponte di legno e si lasciò condurre fino a  San  Clemente, dove da molti anni il suo fratello Demetrio, un
camerata non era lui il solo membro della confraternita di  San  Vittore: essa era rappresentata notabilmente anche dal
andate, o serpi, a depositare il vostro veleno! Il terzo di  San  Vittore, il torinese Cravero, era invece un furfante
tolte ai pescatori della costa. Non giungevano però a  San  Giovanni di Pueblo in un momento felicissimo. Pochi giorni
detto, udendo che il capo dei filibustieri sbarcato a  San  Giovanni di Pueblo era il figlio del Corsaro Rosso, si era
s'interna nella montagna; passò a' piedi della chiesetta di  San  Rocco, posta sul vertice di una rupe acuta, e camminò verso
cantare secche, ma secche. Farebbe perdere la pazienza a  san  Luigi Gonzaga -. Tornava a guardare nell'oscurità e ad
strada, per tutto il tratto che si stende dalla rotonda di  San  Sebastiano fino alla piazza del Duomo, luccicava di pozze
raggiunse in pochi minuti Lorenzo, poco più in là di  San  Giorgio, mentre egli stava per entrare a comperar delle