Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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feritoia? - Loro. - Chi loro? - I thugs. - I thugs? - Sì,  tutto  era preparato per farlo fuggire. - Non capisco più. È
nella guardia. - Narra, spicciati, Saranguy, come accadde  tutto  ciò - Il sole era tramontato, - disse Tremal-Naik, - io ero
tempo il capitano e il sergente, correndogli incontro.. -  Tutto  è scoperto. Saranguy è un thug! - Ah' ... Non t'inganni? -
ma me la daranno in isposa. Io sono forte, coraggioso. Farò  tutto  ciò che essi vorranno per averla. Negapatnan intanto è
apparve tosto all'equipaggio del vascello, che si trovava  tutto  in coperta. Fin dove giungevano gli occhi, il mare, che in
ghiacci non trovano più posto, stritolano irresistibilmente  tutto  ciò che impedisce loro di allargarsi. E tu sai quanti
pericolo del "Danebrog" che poteva venire schiacciato.  Tutto  all'ingiro s'udirono allora tonfi, scoppi violenti e cozzi
tolda e gli attrezzi del "Danebrog". Il freddo scese quasi  tutto  d'un colpo di altri 8 gradi! - L'affare diventa serio
L'"iceberg" che avanzava sempre rollando spaventosamente,  tutto  d'un tratto s'inclinò verso la nave che gli passava di
Weimar gettò un vero ruggito e il tenente, malgrado  tutto  il suo coraggio, impallidì. Entrambi credettero che questa
un secondo urto e questa volta così forte da rovesciare  tutto  l'equipaggio. Una montagna d'acqua, varcate le murate, si
varcate le murate, si precipitò sulla tolda atterrando  tutto  ciò che incontrava. Tra i fischi del vento ed i muggiti
un discorso. Non aveva avuto il tempo di scriverlo, ma  tutto  ciò che voleva dire non era una improvvisazione; era il
Comunale, appresa poco prima, lo costringeva a modificare  tutto  il suo discorso. Che parli! Che parli! - urlavano da tutte
sopra una sedia ripetè: - Basta! Non accusate un assente.  Tutto  quello che ha detto l'Orlando è verità. Menzogna! Calunnia!
a quel pervertito, privo di senso morale, di delicatezza,  tutto  il disprezzo che gl'ispirava, traversò il quartiere e scese
soggiunse: - Sapete, amico, quando tornai da Roma ero  tutto  lieto di poter consegnare a mio fratello qualche migliaio
lo credo un infelice, ma non mi fa compassione. Questo fu  tutto  ciò che il Varvaro si permise di dire rispetto al duca; ma
nuova infamia, risparmiarle questo nuovo dolore, avrei dato  tutto  ciò che possiedo, ma non posso. Mi dica, serba l'atto della
potrei intentare l'azione penale; vedete che sono armata di  tutto  punto. L'ex-forzato taceva. Ma le lacererò in presenza
non credeva in quel mutamento di carattere e attribuiva  tutto  alla malattia recente, all'eccitamento nervoso che
che mi invade l'animo e mi commuove tutto... Però prima di  tutto  voglio dare un'occhiata se il mio prezioso segreto e al suo
- aggiunse la mamma. Ma di questo non c'è pericolo dopo  tutto  quel che gli facesti... - E poi, - osservò mia sorella - la
mi aspettava con lo sportello aperto. Dentro c'era un uomo  tutto  vestito di nero che mi ha detto: - È lei Giovannino
Cesira Degli Innocenti (su per giù diceva così) prima di  tutto  per gratitudine mia verso di lei che, nella casa di mio
privilegi, primo dei quali è quello della eredità, lascio  tutto  il mio patrimonio già descritto ai poveri di questa città,
Maralli che pareva invecchiato di dieci anni e tremava  tutto  per la rabbia e per lo sforzo che faceva per contenersi,
neppure grazie. Sull'uscio dello studio era quell'uomo  tutto  nero che mi aveva accompagnato fin lì e che è sceso giù con
Quando hanno saputo che il signor Venanzio aveva lasciato  tutto  il suo patrimonio ai poveri del Comune e che al Maralli non
ragione; ma la giustizia, l'equità, il diritto, tutto,  tutto  è esulato dalla terra, dal giorno, nel quale quei maledetti
la figlia della padrona di casa, contribuiva piú di  tutto  a rendergli discreto l'ambiente Da alcune settimane egli
questa spaventevole certezza al tormento del dubbio. Tu sei  tutto  per me! Perché non dovresti piú amarmi? Che ti ho fatto di
le stesse parole: - Abbi il coraggio di dirmelo! Tu sei  tutto  per me! - ma con intonazione cosí variata, che le rendevano
- Me lo assicuri? ... Me lo giuri? - Te lo giuro. Farò  tutto  quello che vuoi. - Mi basta. Ah! Il cuore mi si slarga!
cuore, le rendeva convulsa la lingua. Vagellava: - Oramai!  Tutto  è finito! Ogni nodo s'è rotto! ... Ahimè, forse non lo
Luigi ..... - E di me non lo siete forse? .... - Amico di  tutto  il mondo; ma ..... capite, oggi pranzo qui, domani pranzo
lo so io? Mi colga malanno se ho capito una parola di  tutto  il suo discorso. Non ha veduto? Dondolavo il capo, tanto
diritti. Per me, ripeto, amico di tutti e farmacista di  tutto  il mondo, e così messer Iddio lo volesse. - Che ne dice? -
Il curato infatti ci veniva incontro pel viale di mezzo,  tutto  sorridente, e spalancando le braccia. Avute le mie
a meraviglia, ho visto dei soggetti di pittura magnifici,  tutto  mi sorride e mi piace, sono vostro in corpo ed anima, e vi
un balocco; 3° Una stupenda canna da pescare con la lenza e  tutto  l'occorrente e che si smonta e diventa un bastone che mi ha
perché io vado matto per la pesca; 4° Un astuccio con  tutto  l'occorrente per scrivere, e con un magnifico lapis rosso e
giornalino di Ada, questa si è messa a urlare e faceva di  tutto  per strapparglielo di mano, ma lui duro; ha voluto arrivai
sopra una bassa poltrona trapunta la lasciava fare;  tutto  il suo spirito era teso nell'analizzarla; ella ne provava
occhi verdi socchiusi. Una seduzione morbosa esalava da  tutto  il suo corpo impregnato di un triste odore di sandalo,
subito alla gaiezza, colla quale ella saltellava volendo  tutto  vedere e frugando invece abilmente fra i suoi manoscritti
per cercarvi le tracce di qualche avventura, forse non del  tutto  passata. Non trovò quasi nulla, poche fotografie di belle
andarsene. Una mollezza lo aveva preso in quel gabinetto  tutto  pieno di fiori e dell'odore di quella donna così
in compagnia del vecchio padre, prostrava in quel momento  tutto  il suo orgoglio giovanile. - Hai freddo stamane: che ti
il contrario! Le grillaie! Se le ha ridotte un paradiso, è  tutto  merito suo. Perchè non le avete comprate voi, o il Sindaco,
con tanta convinzione che il capo disse: - Rispondi di  tutto  sulla tua testa? - Sulla mia testa. I cuochi e il loro capo
del capo dei cuochi; e possiede una tovaglia che opera  tutto  l'incantesimo! - Bisogna avere quella tovaglia! - disse la
Ne mangiò uno e lo trovò squisito. Ma sentì tosto per  tutto  il corpo un prurito inquietante. Si guardò le mani, le
nelle loro stanze e la novella terribile si diffuse in  tutto  il regno. Furono consultati invano i medici più famosi.
terra era arida, bruciata dal sole che l'aveva percossa  tutto  il giorno. Le pianticelle del giardino, intristite,
acuto, sensuale, rompendo la siccità dell'atmosfera; e  tutto  ciò che era nella terra, bruchi, vermiciattoli, esalavano
del suo assolutismo. Si trovavano di fronte, soli, con  tutto  un passato che li divideva, coll'amarezza indistruttibile
in cui era partita per Marcaria, su quello stradone lungo,  tutto  soleggiato, che non finiva mai, dove il sediolo di Orlandi
serio, profondamente malinconico, era la sua risposta a  tutto  ed a tutti. Passarono due mesi. Negli ultimi giorni
a perdere i riflessi bruni. La pretora restò con lei quasi  tutto  il giorno. All'indomani mattina, tutta vestita di nero per
dei misteri del futuro. Don Giovanni Boccabadati,  tutto  ravvolto in una pelliccia, mise il capo alla finestra.
carattere ed i tuoi sentimenti. Crederei inutile dirti che  tutto  è finito e inesorabilmente fra noi, se tu non prendessi il
mia vita, mentre gli avvenimenti mi spingono a disperare di  tutto  e di tutti, e specialmente di me stesso, la sua figura,
buona impressione. Forse dovevo aggiungere che il torto è  tutto  mio, ma che non potevo agire altrimenti: ma no, essi non
non potrebbero capirmi, come non potranno mai perdonarmi.  Tutto  è finito.» E all'improvviso sentì un impeto di gioia
è una vana fiamma che passa nella vita e incenerisce  tutto  ciò che tocca, e si spegne quando non ha più nulla da
avvolto, e gli parve che una rete pesante lo stringesse  tutto  e lo attirasse giù, in un abisso di tenebre. «Deve esser
«ed io non le ho detto una sola parola di conforto. Dopo  tutto  ella era mia madre, ed ha sofferto nel mettermi al mondo.
ed era vissuta nella colpa! Sciocco! Che importava  tutto  ciò? Che importavano queste sfumature nel quadro grandioso
di cenere gli parve un simbolo del destino. Sì,  tutto  era cenere: la vita, la morte, l'uomo; il destino stesso
alla sessantina, con gli occhi tutti fuoco e il resto  tutto  cen ere. C'era pure il comm. Vezza, letterato, aspirante al
elegante, timido, con un'aria di sposina imbarazzata,  tutto  tepido ancora del nido di famiglia. Anche di lui sorrideva
posate e dei cristalli, il cozzo sguaiato dei piatti e  tutto  quanto. Il giovane avvocato taceva, mangiava poco, beveva
il mio vino e le ragioni del signor professore, loderanno  tutto  e non si decideranno a niente. Questa gente, più la si
d'impiegati tecnici e amministrativi, l'esempio, sopra  tutto  l'esempio! Sapete quanti opifici si potranno piantare con
che di suo figlio, lo consultava. È morta nel 58, e  tutto  questo io l'ho saputo dopo, da un'amica sua. Ora domando io
marchesina di Malombra, che ragioni aveva..." "Sì, sì, sarà  tutto  vero, vuol dire che lei non sa le cose a questo modo. Ma
voce! - Non temere. Non vengo a farti una scenata. Lo so:  tutto  è finito tra noi. Ma partire cosí, di nascosto, oh! è
cosí intense, che la parola non può esprimerle ... E ora  tutto  è finito! Per sempre! Vivremo ... vivrai di ricordi. Chi
battendo i denti, convulsa, con un gelo di morte in  tutto  il corpo, quasi brancolante fra le tenebre della pazzia che
gomiti appoggiati sul tavolino dove questi cenava, si levò  tutto  confuso, all'inaspettata apparizione, balbettando una
tutti questi capi, queste gambe maiuscole da Satanasso,  tutto  questo sciame di angeli, queste Madonne che piegano la
E che notte orribile e indiavolata! Il cielo appariva  tutto  coperto di nuvoloni; lampeggiava e tonava: e gli alberi
via, come foglie portate dal vento. Moccolino, impaurito da  tutto  quel fracasso infernale, cacciò il capo fuori delle
"Chi è che ha chiesto le ciliegie?", balbettò l'oste,  tutto  impaurito e maravigliato. "Sono io", rispose la solita
anche! Ed io ho fatto miracoli. Ho pensato a  tutto  io; bado a tutto io! Dormo appena tre ore al giorno, e già
Ed io ho fatto miracoli. Ho pensato a tutto io; bado a  tutto  io! Dormo appena tre ore al giorno, e già mi sembrano
! Trenta milioni di colonne di Corrispondenze private ! E  tutto  diviso in pacchetti da tre, da cinque, da dieci colonne,
proceda rapido, spiccio! E non voglio dirvi altro! Ora  tutto  proced e come nel macchinismo di un cronometro; ma per
dai calori dell'estate. Era vicino alla mèta e sentiva  tutto  lo sforzo che aveva dovuto fare per rimanere lontano circa
la via e pareva a Roberto che gli dessero il bentornato.  Tutto  gli era noto: dalla fisonomia dei castelli, come 0132 S.
un toscano magro, con due baffettini neri, un ometto  tutto  fuoco e penne, che era da poco tempo in paese e spiegava
che, nonostante le apparenze, Alessio era innocente. Ma  tutto  quel mistero lo turbava, tutte quelle complicazioni lo
la sola verità che mi apparisca chiara. Mi risponderete che  tutto  cospira contro di lui, ed avete ragione, ma nessuno sa per
che mio marito mi ha fatto balenare nella mente. Dove  tutto  è buio pesto, bisogna seguire qualunque lumicino, anche un
i suoi nervi, le aveva dileguato dalla mente ogni ricordo.  Tutto  era pace, era letizia e alzando ogni tanto gli occhi su
l'impiego che aveva fatto della somma, pagando prima di  tutto  i creditori che avevano ipoteche su quello e poi
che avrebbe venduto in seguito, i piccoli debiti liquidati,  tutto  espose brevemente e con chiarezza, ricorrendo due o tre
a un sorriso. Dico che è buono, ma non posso dir altro.  Tutto  è mistero, Costanza. Il sorriso svanì dalle labbra della
voce sonora: Figliuoli, i vostri compagni d'Italia e di  tutto  il mondo hanno voluto che questo giorno fosse santificato
ai quali il lavoro manca, che a turbe debbono abbandonare  tutto  ciò che amano, per recarsi a chiedere a una terra lontana
te ! - Mentre il Principino sbalordito dall'apparizione e  tutto  tremante stava per rivolgerle una domanda, i contorni della
e scrivere e fare di conto, e poi il latino, le scienze e  tutto  quello che si insegnava allora. Intanto il Principino
andandone al possesso avrebbe potuto rendere al fabbro  tutto  quello che aveva speso nella lite. S'accorgeva bene che in
l'oro, che nessuno si faceva più un vestito nuovo. E  tutto  perché ? Per quel processo che non finiva mai. Una notte il
oserà più trasgredire agli ordini miei. - II fabbro,  tutto  consolato e pieno di speranza tornò a Palermo, consegnò la
che fa per me? Non vedi, madre mia, che s'è disfatto di  tutto  quel che possedeva , non vedi che stenta per mantenere tuo
che fino a quel momento non s'era lagnata e le era parso  tutto  giusto quel che il marito aveva fatto per il Principino,
è pazzo da legare! S'è mai veduto che un padre dia fondo a  tutto  quello che ha, riducendo la famiglia alla miseria, per far
Angelina, non per vantarmi, era la ragazza più ricca di  tutto  il rione, e ora ha appena la camicia ! Chi se la piglierà
- Una bella sentenza ! Hanno dichiarato che l' abate ha  tutto  il diritto di valersi dei beni del principe di Cattolica e
prigione o a remare su qualche galera. Invece il Re,  tutto  buono si volse a lui e, mettendogli in mano una borsa piena
viaggi sia accompagnato.... - Al diavolo l' etichetta e  tutto  il resto, obbedite ! - E don Josè obbedì e la sera stessa
vi era nulla di speciale in quella camera; ma per Teresina  tutto  era nuovo, incominciando dal letto, fino alla catinella di
una santa Lucia cogli occhi sul piatto; il confronto era  tutto  a vantaggio delle avventure di Telemaco. Un leggero fruscìo
si sentì i nervi dolcemente sferzati, un benessere in  tutto  il corpo, un'energia singolare, una strana lucidità di
abbagliante. Tornò a sorridere. Che cosa bizzarra!  Tutto  il suo viso cambiava. Faceva dunque quell'effetto lì, lei,
che sintetizzava la debolezza del sesso forte, c'era  tutto  quanto il frutto della sua vita trascorsa osservando;
di quel memorabile ballo, ricordando sillaba per sillaba  tutto  quello che le aveva detto Cecchino: "Posso? La prego,
rombo o per lo meno un triangolo di parole, che spiegavano  tutto  il contenuto del libro. Ad esempio: Della necessità del
(tra parentesi, chi sa perché negli almanacchi  tutto  il novembre, e più di quattro sesti del dicembre si
di opposizione del mio mandamento, i quali si fanno sentire  tutto  il giorno a chiacchierare e a scribacchiare, e poi non
Invece adesso il Duomo se ne sta lì rimminchionito,  tutto  in un mucchio, in un gruppo, carico di gromma e di ruggine.
capisco". Non sapete, signor curato, che mi è troppo aver  tutto  il cuore di Edith, che io ne sento rimorso, qualche volta,
nella Risurrezione e nella Vita. Ecco il segreto doloroso.  Tutto  il cuore, tutti i pensieri di Sua figlia sono qui. Vuol
E adesso mi permetta di tornare prete, di dirle: "son qua  tutto  per Lei: parleremo, leggeremo, discuteremo... diremo male
luce sulla Vostra fede. Notate che secondo lo scrittore  tutto  il genere umano dovrà un giorno trovarsi afflitto dalla
avete preso il cuore e lo tirate a Voi, bisogna bene che  tutto  l'uomo venga. Così sta per accadere a me, perché il mio
per questo, calore e purezza di sentimento, ci vuole sopra  tutto  la facoltà più sublime dell'anima nostra, che non so come
spensierate delle ragazze lo irritavano. Se Edi th udisse  tutto  quello strepito, come si sentirebbe amaramente sola! Gli
addietro. "Oh, papà" disse Edith "non va bene, prima di  tutto  andar a guardare nel mio album, e poi non va bene far certe
scintillante del lago, la tingeano di viola. "È magnifico  tutto  questo verde" disse Steinegge guardandosi in giro. "Pare di
filosofale" continuò Steinegge "una pietra che cangi in oro  tutto  quello che è brutto, scuro fuori di noi, e, molto più,
alla tua fede. Come si può dir questo, che io riposo sopra  tutto  quello che io vedo? Eppure è così; io non ho mai provato
che è nella natura intorno a me. Cosa ne dici, Edith, di  tutto  questo?" Ella alzò il viso bagnato di lagrime. "Mi domandi,
la chiave della chiesa, corse via, sorridendo a suo padre.  Tutto  era vivo per la campagna, tutto si moveva e parlava nel
sorridendo a suo padre. Tutto era vivo per la campagna,  tutto  si moveva e parlava nel vento; tutto era morte nella vôta
vivo per la campagna, tutto si moveva e parlava nel vento;  tutto  era morte nella vôta chiesa fredda, tranne la lampada
si inginocchiò sul primo banco, ringraziò Dio, gli offerse  tutto  il suo cuore, tutto, tutto, tutto; e più ripeteva il suo
rifulgono; i colli sono splendidi di luce; il mare brilla  tutto  come un migliaio di specchi; sulla punta del cratere
cosa abbrucia e fuma ed il cielo è cupo nella sua serenità.  Tutto  è luce vivida, tutto è intensità di colore, ogni cosa si
ed il cielo è cupo nella sua serenità. Tutto è luce vivida,  tutto  è intensità di colore, ogni cosa si condensa; pare che si
e che la montagna voglia eruttare lave di fuoco - e  tutto  rimane immobile, tetro e grave. È per l'amore: voi
che abitava in una campagna presso Napoli, in un palazzo  tutto  di marmo. Egli per amore aveva menato in moglie una donna
carattere, delle case crollanti, sebbene tutte nuove; e  tutto  a un tratto come contrasto, degli edifici innalzati in
piuttosto che ricoveri; dei sepolcri anzi che abitazioni.  Tutto  ciò nondimeno a Parigi; nella capitale del lusso a due
delle tavole ammuffite o della fanghiglia; si formano  tutto  intorno dei pantani e dei depositi immondi, i tubi di
illustri porte, invaderà le vostre sale e pretenderà da voi  tutto  irritata dal rifiuto di una piccola porzione del vostro
morto. La figlia dell'Orco, vedendo quel bel giovane  tutto  insanguinato, n'ebbe pietà: - Che roba buona dite mai! É
la sua parte. - E lì dentro che c'è? Accennava all'uscio  tutto  d'acciaio, con congegni complicati e due mostri di bronzo;
figliolino sarà Re. - Sì, sì, gli perdono! Gli perdono di  tutto  cuore! - Ora, guarda! Stese la verga d'oro e cominciò a
da parte. Sarà buona da mangiare; vedrai. E gli spiegò  tutto  quel che doveva accadere. Il Reuccio raccolse gli arnesi: I
io ero un vostro nemico. Eppure avete torto: ormai ho rotto  tutto  con quegli uomini e preferisco essere contato fra i vostri
arredata con mobili indiani, leggeri sì, ma elegantissimi e  tutto  all'intorno aveva quei bassi e comodi divani che si vedono
o qualche cosa d'altro per mandarmi via di qui. Sarà  tutto  quello che vorrai, anche un vero fanatico, ma non un thug.
raccogliere il meglio che posseggo, poi daremo fuoco a  tutto  e raggiungeremo la tua nave. - E correremo al più presto
delicata e difficile, per la quale si richiedono  tutto  il mio accorgimento e la mia potenza di volontà. Questa
operato, ed impartire ad essi degli ordini. - Oramai io so  tutto  quanto mi giovava sapere, non restano che alcuni
e vi adoprerete a secondarle con tutte le vostre forze, con  tutto  il vostro zelo. - Da Omega ad Alfa - risposero i quattro
prodigiose. Ma io non avrò certo la pazienza di spiegarvi  tutto  un processo, che d'altronde può essere facilmente
mi si riempie l'anima dì malinconia e dico fra me: -  Tutto  è inutile, e i grandi non si correggeranno mai… - E intanto
un premio invece che un gastigo, avendo io fatto di  tutto  per obbedire la mamma che ieri, prima di andar via di casa
volevo seguitare il gioco fino in fondo. Il cielo era stato  tutto  il giorno coperto di nuvole, e in quel momento cominciarono
sua bambina era smarrita nel viale. E io che mi infradiciai  tutto  per andare a cercare Maria, non ebbi in ricompensa né baci,
a nuotare; aiutandosi con la testa, con le spalle, con  tutto  il corpo. Pochi istanti dopo si abbandonava sfinita sopra
che la sua pace, la sua lieta esistenza, il suo amore;  tutto  sarebbe stato distrutto da Franco. 0168 Sarà il mio
Sono stato a Trapani in questi giorni, e come ella sa, per  tutto  si prepara la lotta elettorale, benché il decreto di
fare a quel paese così abbandonato dal Governo. Prima di  tutto  bonificarlo, riprendendo dopo tanti secoli i lavori
e, sicura della vittoria, aveva tracciato a Roberto  tutto  quello che poteva far di utile, specialmente nel campo
la trionfatrice crudele del 1793. Sì Vellcda, io farò  tutto  quello che vuole, io mi lascerò guidare da lei, - aveva
ridere e far chiasso; e davanti a lei, nel palazzo Varisi  tutto  nero e tutto chiuso, le sembrava adesso di veder passare in
chiasso; e davanti a lei, nel palazzo Varisi tutto nero e  tutto  chiuso, le sembrava adesso di veder passare in un'aureola
dargli una buona educazione, e colla educazione veniva  tutto  il resto. Questi discorsi Teresina gli aveva nel midollo
si sentiva così piccina, quasi avvilita, che le restava per  tutto  il giorno un senso di scoramento; e piú a fondo le
basta! - cogli occhi che le lucevano, con un formicolìo per  tutto  il corpo. Un giorno le disse: - Sorellina, oggi vado a
in chiesa le domeniche, nel terzo banco a destra; distratta  tutto  il tempo della messa per osservare se suo nipote si trova
barba con un mezzo arco sanguigno, spesso dischiuso, e  tutto  il volto si illuminava della gaiezza di quel riso, dove la
Non si erano mirati prima, nella via, quando ne avevano  tutto  l'agio. I loro occhi si incontrarono là, in quello strano
le faceva fuggire il sangue dalle guancie, faceva fuggire  tutto  l'idillio d'amore, tutta la dolcezza del sole e dell'amore.
il capo dall'altra parte: ma egli insisteva, voleva sapere  tutto  quello che aveva visto. Oramai ogni visione di sua figlia,
in quella serata dolorosa in cui ella gli aveva confidato  tutto  il mistero della sua famiglia: e un galantuomo deve
spade, innanzi a quell' Ecce Homo i grandezza naturale,  tutto  sanguinante, dalla fronte coronata di spine, dal costato
fantasia si formava fra la realtà e il sogno, le parve che  tutto  quello che aveva udito, non fosse stato che una lugubre
fenomeno della notte, di nuovo, domandando a sé stessa, se  tutto  ciò non si rannodasse a un truce mistero. Trovò Giovanni
fissi sul pozzo, in una angosciosa aspettazione, avendo  tutto  lo spasimo di quell'attesa e tutta la paura dell'ignoto, la
orribile visione di tronco di assassinato. E il tronco  tutto  livido, tutto sanguinante nel viso, e nel petto, e nelle
visione di tronco di assassinato. E il tronco tutto livido,  tutto  sanguinante nel viso, e nel petto, e nelle braccia avvinte,
lasciate sole, pentito di quel gran chiasso, intendendo che  tutto  quello scandalo sarebbe ricaduto sulla famiglia Cavalcanti,
alla colonna, scolpita e dipinta magistralmente, avea  tutto  l'orribile aspetto del cadavere sanguinante: e l'acqua del
voluto raccapezzarsi in quel morbo singolare, in cui  tutto  il sangue pareva diventato debolissimo e in cui tutti i
piedi di sua figlia, tremante di vergogna e di umiliazione,  tutto  sussultante di un singulto senza pianto. E sotto gli occhi
piangendo le rare e brucianti lacrime dei vecchi, sentendo  tutto  l'orrore della sua colpa, si piegava innanzi alla giovane
infantile, proprio come il fanciullo, che sfoga nel pianto  tutto  il puerile pentimento del suo errore: e la figliuola
fino a chiederti perdono, ma che ti prometta, in nome di  tutto  quello che hai sofferto, di fare quello che tu gli
e la felicità del mio avvenire, promettete di farla? -  Tutto  quello che vuoi, figliuola, sono il tuo servo... - ... È
il dottore, approvando con un battito di palpebre  tutto  quanto egli andava dicendo, cautamente, delicatamente, per
un momento di pentimento e di confusione, che avreste fatto  tutto  quello che voglio io, e io vi chiesi di fare una sola cosa,
ogni compassione era sparita dal suo cuore, egli provava  tutto  l'implacabile egoismo delle immense sofferenze. - Amore
discretamente, come la porta di un carcere misterioso.  Tutto  era finito, dunque. Il padre suo era seduto nel seggiolone,
più greve quel peso, sotto al quale era quasi venuto meno  tutto  il giorno; non si ricordava di cosa alcuna distintamente,
comodamente colla famiglia, accettato, stimato da per  tutto  più di quanto la posizione lo consentisse. Questo, che era
cose, dal momento che la sua testa vi si perderebbe, e  tutto  si sarebbe risolto in un piagnisteo pieno di rimbrotti e di
quasi inconsapevole soddisfazione aveva riconosciuto  tutto  a posto nella saletta; sulla tavola ancora coperta della
tempo per l'inevitabile colloquio colla moglie. Anche lì  tutto  era ordinato. Macchinalmente si trasse il pastrano e il
questa mia lettera. Per te non ne sarà nulla certamente, o  tutto  al più un equivoco che si scoprirà; invece io non sono che
più minuti, meno osservabili di un paesaggio, e poi  tutto  ritorna nero, tempestoso, fragoroso, pauroso. Da molto
lire. Era poco, però ne aveva altre, anche più piccole, poi  tutto  il resto dei debiti e delle liste. Mai si era sentito più
a travolgerlo senza lasciargli un'ora di pace. E  tutto  era finito prima della scadenza vera; il dramma scoppiava
né sentito il dolore, quantunque fosse già il distacco da  tutto  quanto componeva la sua vita di trentadue anni, una vita
non vi si riconosceva più: vedeva la disposizione di  tutto  l'appartamento con quelli che vi abitavano, sua moglie
pena che lo minacciavano, non voleva morire. V'era tempo,  tutto  poteva ancora accomodarsi. Una ressa d'indistinti bisbigli
abilità di accusa o di difesa. Tanto era morire altrimenti.  Tutto  intorno a lui si sarebbe del pari spezzato: Caterina e i
da parte sua, senz'alcuna possibilità di resistenza. Adesso  tutto  era passato. Un singhiozzo gli salì dal petto affaticato.
Allora ne aveva provato dentro come un dissolvimento di  tutto  se stesso, ma nessuno si era accorto di nulla, ed egli non
contentandosi di acquistare a buon mercato il podere.  Tutto  ciò gli rimaneva non pertanto torbido nella testa. Non si
due ore. Non ci pensò. Morire così era impossibile, mentre  tutto  era ancora intatto dentro e intorno a lui. La profondità di
era stato scartato dalla lista. Allora se ne era sentito  tutto  orgoglioso: per un momento aveva quasi creduto che lo
Una rabbia fredda gli strinse il cuore; egli periva come  tutto  il resto dei poveri o dei piccoli, appunto per essere
si poteva essere più sciocco, lo capiva, se lo ripeteva con  tutto  il fiele, col quale l'avrebbe detto e ridetto sul viso al
migliore che quella di tanti. Non vi era giustizia in  tutto  ciò; perché tanta disparità di trattamento?... E
aveva già i due bambini, che riempirono in casa quel vuoto:  tutto  era andato bene sino allora, malgrado la dilapidazione
sopra una bella strada. Ada aveva un carattere mite,  tutto  simile a quello di Caterina, e non gli dava pensiero. Il
morire, risparmiandone a sé e agli altri l'inutile spasimo.  Tutto  il problema era lì. Invece non aveva che voglia di
la sentenza colla inesorabilità di un carnefice. Adesso  tutto  diventava irrevocabile nel suo stato: non poteva formulare
di casa. Il viso gli rimaneva lagrimoso. Nella saletta  tutto  era al solito posto. La sua grossa pipa in legno, ricurva,
che si coricavano invariabilmente alle nove, gli lasciavano  tutto  preparato nella saletta, ed egli dormiva allora nello
l'ufficiale, con Ridolfi e Politi. Questi era già del  tutto  rovinato. Si era fatto del chiasso e bevuto del Conegliano
dalle sue risposte. La ragazza vestiva un abito chiaro  tutto  sgualcito, con un paltoncino in casimira avana, del quale
portafogli, che portava in tasca: adesso non ho pronto  tutto  il danaro. Romani aveva avuto come una vertigine; guardava
grigi si accendevano brevi luccicori di acciaio vecchio.  Tutto  in lui era povero; il colletto della camicia dritto, ma
della propria impazienza non aveva neppure potuto attendere  tutto  il tempo assegnatogli, Romani incontrò per le scale un
su e giù per la stanza. - A che ora sarai libera? - domandò  tutto  felice di contemplare quella sua gioia profonda: - Mi ami
l'uomo a prendere la cesta per stasera? Ho dovuto mandare  tutto  in teatro, non hanno nulla laggiù in quella maledetta
serbando nella soavità cilestrina del proprio colore  tutto  il sorriso del cielo. E improvvisamente egli vi scorse
su quella specie di piccolo manto cilestre, senza che per  tutto  il suo corpo un brivido solo tradisse la paura. - Oh! -
assegnatagli? Una cloaca senza sfondo, nella quale  tutto  si arrestava separatamente, per sempre, nel silenzio di
si volse dall'altro lato per dormire ancora, sentendosi  tutto  mollo di un sudore freddo. - Mio Dio, mio Dio! - mormorò.
si era svegliato, al solito, in quella camera, nella quale  tutto  gli era famigliare. Il mobilio in noce si componeva di un
alle labbra. - Vi avrò messo poco zucchero; a te piace che  tutto  sia dolce. - Già! Vuotò la tazza, e tornò nella camera per
trionfi abbaglianti del sole sulla marina napoletana, dove  tutto  è musica ed incanto, festa ed oblio. E a pochi passi,
non si allarga come un'ombra nel mezzo del nostro spirito.  Tutto  è così facile nella prima parte dell'esistenza! Funzioni ed
si ride, si dorme; poi il mattino vi desta, intorno a voi  tutto  prosegue: la moglie, i bimbi, la serva, la casa alternano i
la casa alternano i propri motivi senza un pensiero che  tutto  ciò sia effimero, che basti la presenza di un insetto a
appiattata in ogni ombra possa in un istante distruggere  tutto  senza ragione, senza traccia. Si vive così, come se la
propria immobilità. Aveva avuto paura. Morire era, prima di  tutto  andarsene; ma per quanto la natura ripugnasse a tale
si trattava solo di sceglierne il momento, quando  tutto  il resto delle condizioni nella vita diventava
egli non sarebbe più, dove sarebbe egli in quel momento?  Tutto  finiva lì? La religione diceva di no, la maggioranza della
semplice, ma non era chiaro. Che cosa significava allora  tutto  il prima? La sua testa si perdeva. Confuse memorie gli
in qualunque modo i ricchi. Perché fare l'elemosina?  Tutto  era caso, il fortunato non doveva logicamente che
fatta nello spirito, come una luce fredda, entro la quale  tutto  gli appariva lontanamente. La sua testa, poco abituata alle
che i capricci degli uomini non saprebbero mutare, e quindi  tutto  si riuniva nella morte come dinanzi ad un tribunale. Le
l'uomo, togliendosi la vita, espiava in tale dolore  tutto  quanto poteva aver commesso, giacché seguitando a vivere
però fuori del suo spirito, giacché non ne provava ancora  tutto  il peso. - Che cosa faccio qui? - si chiese con un
prima di non vederli più. Aveva bisogno della notte, adesso  tutto  lo distraeva. Si avviò per ritornare, ma appena ebbe presa
presa questa decisione, ridivenne triste triste; sentì che  tutto  era finalmente stabilito, non tornerebbe più in campagna,
cavallo di Carlino dormiva dimenticato sopra quella sedia.  Tutto  invece sarebbe sossopra domani: forse il vecchio
avvolta in un pulviscolo d'acqua tenue come un vapore.  Tutto  quel largo dinanzi al Duomo sino in fondo alla piazza
tra la distrazione di quei discorsi tornava a ricordarsi  tutto  quanto sapeva sopra ognuno degli interlocutori. Pochi
di guaio in guaio, sino alla fine, che interrompeva  tutto  senza risolvere nulla. La moglie, i figli, quanti restano
di fede, di speranza, di amore, perché presso alla morte  tutto  si fa pallido. E in quella folla, nella quale l'egoismo
vecchio soprabito con una leggera mantellina al disopra,  tutto  lindo e rasato di fresco: i capelli bianchi, troppo lunghi,
per lui ridotta al minimo; non diceva nemmeno più la messa,  tutto  si riduceva al pranzo e a quella passeggiata. Eppure era
non succederebbe più, era già perduto irrevocabilmente dove  tutto  si perde, ciò che fu e ciò che dovrà essere, perché la vita
in alto, oltre lo splendore delle stelle, si era spento con  tutto  quanto moriva intorno a lui, nella dissoluzione della
difficile ad immaginarsi. Egli si accorgeva di osservare  tutto  questo intorno a sé. E quell'invito brutale di Ponti gli
Ma se ciò non fosse, forse la gente impazzirebbe;  tutto  nella vita ha la propria immagine falsa, l'amore e la
ritornava, pentendosi già in cuore di non averlo seguito.  Tutto  quell'incubo di morte, così soffocante da venti ore, gli
conto dopo la morte? Come quei condannati, cui era  tutto  permesso nell'ultimo giorno, e che si sentivano prendere
della tomba, un estremo impeto di profanazione contro  tutto  quanto stava per abbandonare. Le stesse contraddizioni,
leggerezza, che il desiderio della donna sembra dare a  tutto  il corpo. L'altra rivolse la testa. Egli la riconobbe: il
raccolte da qualcuno per viverne. Egli aveva veduto  tutto  alla prima occhiata, l'aggrovigliamento di quei cenci
vita passata, già fermentante nell'ultima dissoluzione.  Tutto  lì dentro era stato nuovo in altri giorni: quante migliaia
fascia del bimbo al grembiule del beccaio, dalla veste che  tutto  un popolo aveva ammirato, all'abito che l'accattone aveva
di cielo, qualche dolcezza nei tramonti, poi il sole brucia  tutto  daccapo, e l'autunno imputridisce quanto il sole ha
provato la stessa angoscia subitanea nel crollo di  tutto  il passato, davanti alla impenetrabile oscurità
avesse potuto uscire di casa: e allora? In un baleno vide  tutto  il dramma dopo la propria morte, ma così rapidamente, in
nell'estate. Anche quello era stato un sogno impossibile.  Tutto  dileguava, per sempre! Si dovrebbe vendere ogni cosa dopo,
Come se il grande distacco si fosse già compito, vedeva  tutto  a una distanza troppo grande, con quella indifferenza che
davanti a lui, mostrare in una ostilità mimica. Egli vedeva  tutto  questo senza che alcuno gli badasse, perché non era mai
minuti sarebbe entrato nell'orbita della esecuzione. Quindi  tutto  quanto aveva patito nel giorno gli si condensava in uno
qui, questi ultimi otto minuti sono inutili, vuoti, come  tutto  il resto della mia esistenza! Che cosa posso fare? Rimango
la stretta suprema, senza nome, nella quale già soffocava.  Tutto  il resto non esisteva più. La febbre gli faceva battere i
rosso ardente in un vivido color verde. Romani sapeva  tutto  questo, giacché in una bella notte d'estate, l'anno prima,
avesse già rotto, si disse: - Me ne vado. Nuovamente  tutto  dipendeva da questo caso. Un'angoscia di speranza lo
che una fiammella misteriosa nella notte. Pareva immobile,  tutto  rimaneva immoto intorno, il guardiano era scomparso dentro
soffio, il fiume taceva. Un brivido del palo gli passò per  tutto  il corpo facendolo tremare a verga a verga, mentre, laggiù,
sopra una terra nuova la vita quasi consunta in un'altra.  Tutto  diventava piccolo dinanzi al prodigio di un treno:
alcune voci spaurite sembravano richiamarsi. Egli sentì  tutto  questo. Come se le fiamme dei fanali gli fossero entrate
nero, con quel ventaglio di fiamma dinanzi, respingendo  tutto  col suo respiro di fornace; dalle rotaie parevano sprizzare
con delle teste di donne soffuse di un tenue pallore.  Tutto  era bello: i cuoi delle valigie avevano tinte esotiche, i
poiché sono già assenti prima di essere morti, mentre  tutto  quanto formava la loro vita non ha più nemmeno il valore di
sottile velo scuro, le stelle splendevano piccole e rade.  Tutto  taceva. Al di sopra di quel silenzio assonnato, la vigilia
ma la tenebra sulla campagna era così densa che  tutto  vi era naufragato. Il suo sguardo salì attratto dal
di fanali e magnificamente spiegata sul mondo. Ma  tutto  era sulla terra. Questa rappresentazione immutabile per lo
dentro di lui: un vuoto aveva inghiottito il suo spirito, e  tutto  quanto gli restava di vita non era più che un moto di
tratto tratto, quasi barattando segnali di scolte. Ma  tutto  era pace anche lassù: una dolcezza di riposo si spandeva su
l'ombra del guardiano; non tremava, ma era come se  tutto  tremasse intorno a lui. Aspettava in una tensione, che non
predellini dei vagoni, aveva sentito sfilare ruinosamente  tutto  il treno. L'aria, che fuggiva smaniando fra i larghi raggi
freddo e una minaccia fulminea che rovesciava, dissolveva  tutto  dinanzi a sé. Perciò non aveva resistito. Per un solo
sottoposta campagna nella tenebra. Si accorse di essere  tutto  bagnato di sudore e di rugiada, il luogo non pareva mutato,
più riconfondersi cogli altri uomini. Egli si rappresentava  tutto  questo oscuramente, nelle scene che ne sarebbero seguite a
fosse tornato addietro, avrebbe intoppato nella ilarità di  tutto  il paese, unanime, dopo una simile commedia, nel giudicare
sentirsi maggiore degli altri, appunto gettando ciò che è  tutto  per essi, gli era venuta improvvisamente meno. Vile come
Era l'ultimo pianto, quello che non si sente più, perché  tutto  è già morto di dentro: i suoi occhi piangevano, come
sotto la propria ruina, inconsolabile, immutabile, inutile.  Tutto  ridiventava un pericolo. Guardava, ascoltava convulsamente;
incertezza, e più orribile nell'impossibilità di muoversi.  Tutto  il suo odio si era mutato in coraggio, quasi la morte, che
per le scosse della terra, che gli passavano per  tutto  il corpo colla violenza di continue scariche elettriche. Si
conficcò le spine; vedi, sol due parole, sol due lagrime, e  tutto  che di smanie ti pesa sull'anima e di lutto si svelò nel
con tutta la mia buona volontà, non ero arrivato a far  tutto  il compito che ci avevan dato! Ma oggi non posso proprio
insegnata, chi ha preparato a me questa sorpresa? Gigino,  tutto  rosso, accennò coll'indice la Vezzosa, che stava a ridere
che le aveva regalati Cecco, non si può dire. E lui,  tutto  orgoglioso della moglie, se la condusse in chiesa, e gli
vecchia incominciò: - C'era dunque una volta a Castagnaio  tutto  un popolo di Nani, diviso in quattro tribù, che abitavano i
mezzo al petto che tuttavia non gl'impedivano di lavorare  tutto  il giorno, e di guadagnarsi coscienziosamente il pane. Una
come se fosse stata una palla, finché non ebbe fatto  tutto  il giro del circolo. Allora egli ricadde in terra
i Ballerini. - Vieni qui, Pietro. Pietro si avvicinò  tutto  gongolante. Essi lo sollevarono da terra, come avevan
avvertito la giustizia per fargli sequestrare e vendere  tutto  quello che aveva. Bernardo ebbe un bel pregare e
grido, partirono da ogni punto della piaggia. In un momento  tutto  il terreno fu coperto da Nani: ne uscivano dai ciuffi di
a tracolla. Egli ne raccolse quanti più poté e corse a casa  tutto  allegro. - Accendi la lucerna e metti il chiavistello,
- disse alla moglie. - Porto tante ricchezze da comprar  tutto  il Casentino. Bernardo posò subito sulla tavola i sacchetti
Il marito le narrò la gita al Pian del Castagno e  tutto  quello che era accaduto. - San Francesco, aiutateci! -
che contenessero qualche cosa di meglio, - rispose Bernardo  tutto  afflitto. - Chi non val nulla non può dar cosa di valore; -
a casa loro; ma la camera è pulita e io gliela offro con  tutto  il cuore. - Vi daremo troppo incomodo, - osservò la
il suo bel soprabito d'autunno color d'uva passa,  tutto  fino al bavero, ma di sotto, la valigietta dei denari,
e urtò il suo cappello nuovo, incatramato, d'un bel taglio  tutto  monzese, contro un voltino, facendovi dentro un'ammaccatura
e continuava a girare sopra sè stessa in contemplazione di  tutto  lo spettacolo che aveva intorno, voltando per caso un poco
pieni di azzurro e di luce, là dove pareva che fosse  tutto  finito; e il chiacchierare della gente ad ogni stazione fra
di Paolina, se pure non si deve credere ch'ella facesse di  tutto  per occuparsene.... La natura le si dipingeva innanzi bella
sotto i portici, un buco fatto apposta per loro, tornò  tutto  contento all'albergo a trarne la sua povera "alma consorte"
cogli scarponi ferrati, cogli alpenstok e riempirono  tutto  l'atrio. - Faccia el favorito piacere di non gridare.
del quale voleva fare un contadino; ed il bimbo lo seguiva  tutto  lieto di rendersi utile, recando con alterezza sulle spalle
cuore, poiché il luogo, il lavoro, la figurina del bimbo,  tutto  gli ricordava Olì, i suoi fratellini, l'errore commesso,
un tanto ad Olì, e, morta mia moglie, la sposerei. Dopo  tutto  sono stato io il primo ad ingannarla». Ma Anania non
chiuso, - per quell'anno, - ed il mugnaio si trasformò del  tutto  in contadino. Una primavera ardente ingialliva già le
messo su bottega in un bugigattolo in faccia al cortiletto;  tutto  il santo giorno era un viavai di gente che rideva, gridava,
lo stesso Maestro Pane chiedeva spesso l'elemosina. Con  tutto  ciò la gente era allegra: i cinque bimbi mendicanti
con un getto di freccie sibilanti. In quel lamento era  tutto  il dolore, il male, la miseria, l'abbandono, lo spasimo non
Dipendeva forse da me l’impedirlo? Se quella donna che era  tutto  il mio bene sulla terra non m’avesse voluto più, avrei
mi ribelli, ch’io ti importuni, ch’io ti minacci. Accetterò  tutto  da te. Non v’è parola uscita dalle tue labbra che non sia
la passione, disistimano le donne, le credono capaci di  tutto  – ragione per cui esse li ammirano… Poi, egli doveva aver
calcolo poteva anche essere sbagliato, produrre effetti del  tutto  contrarii! Nondimeno, durante la sua assenza, la mia
lui non apprezzasse la creatura in cui io avevo riposto  tutto  il mio vanto, tutto il mio orgoglio, il cui possesso mi
la creatura in cui io avevo riposto tutto il mio vanto,  tutto  il mio orgoglio, il cui possesso mi aveva fatto credere
quella di eliminare tutti i perni e gli ingranaggi, anzi,  tutto  il materiale metallico. Siamo fatti di roba molle, salvo le
metallico. Siamo fatti di roba molle, salvo le ossa, eppure  tutto  funziona lo stesso. Lo stomaco e l' intestino, per esempio:
specie di notte, e poco per volta si accorse che invece sì,  tutto  si muoveva, ma liscio come un orologio. Nel libro c' era
per esempio di non dimenticare le cose che sapeva:  tutto  compreso, anche se uno non ha la laurea, di cose ne sa un
delle fermate, e insieme controllare il cuore e  tutto  il resto? Un giorno, mentre rallentava a una fermata, sentì
uno spino, Si trova una campana d'oro fino, Che vale quanto  tutto  il Casentino. - È sempre bene a sapersi; - diceva Banfio, -
che la profezia del suo balzano s'era avverata, si sentì  tutto  consolare fidando nella gratitudine del giovane signore.
c'era né fonte, né spino, né macigno, ma un bel praticello  tutto  fiorito. - Quella vecchia era rimbambita e chissà quante
che dice la leggenda, che la campana d'oro vale quanto  tutto  il Casentino. Saresti più ricco dei Guidi di Poppi, dei
fiorellini delicati. - Bel fiorellino! - esclamò Banfio  tutto  arrabbiato. - Tu mi canzoni, strega. Qui c'ero venuto anche
E la famosa campana, dov'è? - Vedi, - rispose la vecchia, -  tutto  lo spazio che corre fra la fonte e la siepe? - Lo vedo. -
soltanto dopo aver baciato e ribaciato Banfio, sbavandogli  tutto  il viso, se ne andò in compagnia delle sorelle. Il buffone,
benché si appoggiasse sul bastone. - Dolce amor mio,  tutto  è pronto, non si aspettava altro che te, - gli disse
mai, che quando spuntò l'alba aveva messo allo scoperto  tutto  un lato della campana e vi era penetrato sotto. Quando vide
s'accòrse che la campana si stringeva lentamente, come se  tutto  l'oro che la formava tendesse a riunirsi in un sol masso. -
coraggio e, senza fermarsi mai, corse a Porciano dove narrò  tutto  al conte Gentile, il quale esortò il giullare a cambiar
altro che un masso di tufo. Convinto il buffone che  tutto  quello che gli era successo non fosse altro che opera
uno spino, Si trova una campana d'oro fino, Che vale quanto  tutto  il Casentino. Però, nonostante la leggenda, nessuno l'ha
verbum - (excusez le latin) - e a lui il vescovo ordinò  tutto  quel che un vescovo può ordinare in una circostanza come
un letterone coi fiocchi, in cui ti mostri riconoscente di  tutto  quel che ha fatto per te, e chiedile perdono di tutto quel
di tutto quel che ha fatto per te, e chiedile perdono di  tutto  quel che le hai fatto soffrire. E prometti di lasciarti
qualche insegnamento e non ne uscissi colla nausea per  tutto  ciò che è volgare e poco pulito. L'aristocratie c'est de la
che essa scenda fino al tuo cuore e lo rinfranchi. Immagino  tutto  quello di piú spaventoso agiterà i tuoi giorni e le tue
avrei pubblicato le menzogne di un sogno? Se la cenere è  tutto  quello che resta in fondo di ogni verità, tanto fa non
a ogni autorità, e a qualsiasi punizione. In forma del  tutto  passiva, l'invincibile passività che conoscevo. Lo
certo senso non dimenticano niente. Se anche non sanno più,  tutto  è però entrato nella loro sostanza, la memoria si trasforma
un furterello, che tale apparve solo quando non si svelò  tutto  il resto?.... Notiamo però: innanzi al giudice inventa; ma
baronessa che passa qualche istante dopo, vede il Boldrella  tutto  affaccendato a smuovere la lettiera e a rinfrescarla con
essere svelata: bisogna giuocare una carta ultima, o veder  tutto  miseramente perire. Ma che fare? Quale occasione gli si
passando il cancello, non vede alcun carabiniere;  tutto  quieto, monotono e triste come ogni giorno.... Che più? In
canta sfrenatamente, di gioia spaventosa..... - Come sai  tutto  questo? - interruppe Clara, drizzandosi a guardarmi. - L'ha
donna, che gli manca tra le braccia, senza un grido....  Tutto  questo in un attimo, in un lampo, sulla soglia, quasi senza
deserti, senza rimanervi ingambati; onde pigliarono per sé  tutto  ciò che si poteva pigliare allora, e menarono a Roma
dialettica ), per cui armonizzarono e si appropriarono  tutto  ciò che pareva loro buono, dalle navi cartaginesi alle
o calati del popolo romano, ma i comizi universali di  tutto  il popolo italiano. E nella regione degli echi romani alla
ogni cinquanta femmine basterebbe con abbondanza. Oltre  tutto  risolvereste anche il problema della fame nel mondo. G. E
in pace, con le mie centomila figlie intorno che mi leccano  tutto  il giorno. C' è un tempo per ogni cosa, l' ha detto molti
e la pace, il lavoro e la fecondità: ma al di sopra di  tutto  c' è lo Stato, e niente fuori dello Stato. Be' , rimpianti
primavera delle sue nozze: il grande san Michele Arcangelo,  tutto  lucente di oro e di argento, e la statuettina delicata
e secondo il costume dei diversi santuarii, alcune di  tutto  stucco, assai più difficili a compiere, e tutte smaglianti
di prezioso merletto, il fazzoletto per tergere le lacrime.  Tutto  questo, mancava. Il pittore non aveva eseguito che il volto
apparso, inquieto, agitato, chiedendo che si lavorasse a  tutto  andare, per consegnargli la sua Madonna Addolorata,
la sua Madonna Addolorata, offrendo danaro, molto danaro,  tutto  il danaro necessario, e il superfluo, anche, perchè il suo
ma restando sempre, Domenico, nella incertezza di aver  tutto  fatto e di tutto aver fatto bene. A ogni sacrificio novello
sempre, Domenico, nella incertezza di aver tutto fatto e di  tutto  aver fatto bene. A ogni sacrificio novello cui egli si
costei nulla diceva, non ringraziava, non mostrava gioia,  tutto  accettava come se le fosse dovuto, e aveva l'aria di
d'attorno questo noioso amore esaltato di suo marito:,  tutto  un piano che ella aveva formato, perchè egli non la
di un'avversaria, preparata alla battaglia e che aveva  tutto  per restar vittoriosa. - Ella non mi ama - diceva Domenico
un oblio temporaneo. E ciò egli riteneva per un miracolo,  tutto  a lui dedicato, per un miracolo, che i santi e le Madonne
parendogli un secolo che le fosse lontano, spesso lasciava  tutto  in asso, si cambiava di abito, in un angolo della bottega,
si delineava sulla tumida e voluttuosa bocca di Anna,  tutto  il ridicolo in cui ella teneva queste visite improvvise
o non amato mai, trasaliva tristemente. E a malgrado che  tutto  egli volesse nascondere, vergognandosi della sua
Carluccio Dentale si era organizzata una buona vita, con  tutto  ciò che gli serviva. Di sera, spesso, si presentava in casa
Con un'abilità perfetta, dovendo egli stare a bottega,  tutto  il giorno, non facendosi restituire che pochissime visite,
suo costume, ogni tradizione familiare, ogni uso popolare,  tutto  questo svolgersi dell'esistenza, in una certa maniera,
Anna colpiva, dalla sommità della sua signorilità,  tutto  ciò che per tanti anni era stato il fondo della vita di
nominava sua moglie, l'altro, subito, troncava il discorso.  Tutto  egli comprendeva, Mimì Maresca, con una sensibilità
la statuettina dai piedini rosei e nudi sul piedistallo, e  tutto  fornito da lui, la veste, la coroncina, l'oro, i voti.
aveva un bell'abito, Anna, oggi? - Sissignore. Quello nero,  tutto  ricamato di perline. - Oh! E ti ha detto nulla, per me?. -
- disse lui, con un sospiro profondo, ove parve si esalasse  tutto  il suo rammarico impotente e inutile. Non altro. Il suo
dove corresse quell'uomo dallo scialbo e floscio viso,  tutto  assorto in un pensiero fisso, ed egli stesso andava,
che aveva consegnato la lettera al fattorino. No,  tutto  ciò gli era sfuggito dalla mente; egli correva, soltanto,
Dentale, per farsi scacciare, forse, da sua moglie? E  tutto  l'ardor di ricerca, dunque, di Mimì Maresca era caduto: la
delle carrozze da nolo, e i canti lontani e vicini, e  tutto  un chiasso umano, ora basso ora alto, ora dolce ora
più alta e più magra: il suo vestito di mussolina bianca,  tutto  adorno di merlettini bianchi, pareva che le andasse largo,
fuggita, contrastavano malamente con quel viso delicato,  tutto  imbellettato. - E che fai, qui, a quest'ora…. Fraolella ? -
ma in quell'ambascia, almeno, egli poteva concentrare  tutto  quanto aveva sofferto in quel giorno, tutto quanto aveva
concentrare tutto quanto aveva sofferto in quel giorno,  tutto  quanto aveva sofferto in un anno e mezzo. A quella povera
con un gesto breve, della mano, con un accento bizzarro.  Tutto  vedeva e scorgeva, adesso, il povero Domenico Maresca,
orgogliosa. Faceva sempre così, come se fosse chiaro che  tutto  le era dovuto e nella semioscurità di quell'antro sembrava
di più, aveva pensato Federico, io ho speso per lei quasi  tutto  quello che avevo. Altro che i guanti di Harrods. Era povero
precipitare con fragore in un grande spreco di luci mentre  tutto  quel frastuono li costringeva a urlare. Altro spettava
uno stupido... Ma sapeva che in fondo le perdonava quasi  tutto  perché era tanto povera e tanto orgogliosa e quel marito
fosse stato Abelardo e lei Eloisa) e si era visto paziente  tutto  il Museo delle Cere contentandosi di prenderla sotto
un foulard al collo, e il sangue slavo della madre è  tutto  nella falcata un po' ondulante del passo, nel latte della
sensuali. Quella sera stessa era andato a letto con lei.  Tutto  era successo molto in fretta, attenti a non fare rumore, e
danza, le braccia sono come ali e le scarpe scalcagnate da  tutto  quel girovagare per strade e metropolitane, musei,
insiste Federico. Asia si gira a guardarlo, è un attimo,  tutto  si sospende immobile: barchette, acqua, nuvole,