disciolto, in terra. La polvere acre si distacca da | tutto | questo tritume: la muffa si attacca, viscida, alle mani di |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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vita: ma il tempo è trascorso e i tempi si sono mutati: ma | tutto | questo è vuoto, è floscio, è senza colore, è senza sangue, |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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idee, il turbine sempre più precipitato delle opinioni, | tutto | questo enorme cataclisma morale, donde escirà, domani, e |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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redimere la mia miseria, il mio ozio e la mia inciviltà: ma | tutto | questo deve esser fatto in un'altra maniera, non più in |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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dei democratici, dei socialisti, o degli anarchici: | tutto | ciò mi è indifferente. Io voglio degli uomini onesti: io |
IL VENTRE DI NAPOLI (VENTI ANNI FA - ADESSO - L'ANIMA DI NAPOLI) -
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a Castelvetrano. Capitato in farmacia vi trovò il Sarno | tutto | gongolante. Caro dottore, - gli disse questi, - il vostro |
CAINO E ABELE -
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pianti e a singhiozzi ... . Intanto era entrato l'Orlando, | tutto | ilare e sorridente asciugandosi il sudore. Dio mio! - |
CAINO E ABELE -
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schioccava la frusta per chiamare il dottore. Questi scese | tutto | rannuvolato per la difficoltà della missione che doveva |
CAINO E ABELE -
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fra i vostri operai; le parole dell'Orlando non hanno fatto | tutto | quel male che dice don Calogero. Sabato essi erano già |
CAINO E ABELE -
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che nel silenzio io sia più calma? Non è vero, anzi, quando | tutto | tace d'intorno a me, la mia fantasia lavora febbrilmente. |
CAINO E ABELE -
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ordivano in quel momento in casa Purpura. E, nel pensare a | tutto | questo; il volto di Roberto si rannuvolò e una ruga |
CAINO E ABELE -
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più bianchi della camicia che lasciava scoperto un collo | tutto | solchi, come la corteccia di un vecchio castagno. Gli è |
CAINO E ABELE -
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È caduto! - dicevano gli operai. Roberto non credeva a | tutto | questo; era convinto che si trattasse di un assassinio, di |
CAINO E ABELE -
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è stato sempre così; - rispose Roberto. Da qualche tempo | tutto | misi scatena contro; ci deve essere qua dentro qualcuno che |
CAINO E ABELE -
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tu che non mi ami più, sei tu, che mi trascuri, che passi | tutto | il giorno alla fonte.... - aveva finito per dire la |
CONTRO IL FATO -
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spagnuola della fonte, non si curava più dei due americani, | tutto | intento a narrare a d'Ostrog i progressi del suo stato |
CONTRO IL FATO -
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alzata. Verso mezzanotte la manderai a letto con miss Lucy. | Tutto | il pomeriggio fu speso nei preparativi; la baronessa |
CONTRO IL FATO -
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freddezza di suo marito una nuova passione violenta, e con | tutto | lo slancio del cuore voleva ad ogni costo tentare di |
CONTRO IL FATO -
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e sapiente, e quelle labbra anelavano il bacio supremo! | Tutto | ancora in lei chiamava l'amore!... Infatti, quando Luciano |
CONTRO IL FATO -
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- Sarah! - sussurrò lui, abbracciandola. - Sarah, per | tutto | quel che m'avete fatto soffrire, mi dovete bene la dolcezza |
CONTRO IL FATO -
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veduta la prima volta, fu in me un tale ribollimento di | tutto | il sangue, che ho creduto d'odiarti e di desiderarti morta! |
CONTRO IL FATO -
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che ti amo più del mio sangue, più della vita mia, più di | tutto | ciò che esiste,... e che ti voglio, ti voglio, ti |
CONTRO IL FATO -
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le mani. Sarah sussultò orribilmente angosciata.... | Tutto | il dolore sofferto fino allora, non era nulla in confronto |
CONTRO IL FATO -
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viso così alterato, ch'essa non gli aveva veduto mai; stava | tutto | appoggiato sulla spalla d'una fanciulla bruna, non bella, |
CONTRO IL FATO -
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come l'aveva invecchiata ad un tratto quell'istante fatale! | Tutto | ciò che d'ingenuo e d'infantile era ancora nella sua anima, |
CONTRO IL FATO -
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straziato e crudelmente offeso sì, ma purtroppo e sempre, | tutto | dell’altro! - Andate, - gl'intimò, sforzandosi di rizzarsi, |
CONTRO IL FATO -
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frastuono dei convitati, l'aspetto di festa gaia e lieta di | tutto | quell'ambiente e soprattutto il suo stesso costume un po' |
CONTRO IL FATO -
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ragione. Questo signor marchese è un vecchio ganimede | tutto | ritinto che viene dal professor Perussi, dove anche lui fa |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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di come l'avevo architettato io. Bisogna sapere prima di | tutto | che il bagno di luce che fa il signor marchese consiste in |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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per levarlo dal cassone, e vedendolo col viso rosso e | tutto | in lacrime, chiamarono d'urgenza il professor Perussi che |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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altri lavori, meno urgenti, in verità, e dedicarsi | tutto | quanto alla statua della Dolente; aveva dovuto, ogni due |
STORIA DI DUE ANIME -
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levato, componendolo con pieghe fluttuanti, innanzi, perchè | tutto | il ricamo si vedesse bene, raddoppiando la ricchezza del |
STORIA DI DUE ANIME -
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ieratica di sete e di ori, fra orientali e bizantine, in | tutto | quel lusso sfolgorante e pure funebre, la Madonna |
STORIA DI DUE ANIME -
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sole penetrava, in quell'ora meridiana, dentro la bottega e | tutto | l'oro del minuzioso, folto, intricato ricamo, brillava |
STORIA DI DUE ANIME -
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sguardo vi si fermava, attratto, allucinato, abbacinato da | tutto | quell'oro; e sottraendosi a stento, aveva impressioni più |
STORIA DI DUE ANIME -
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in attitudine di rispetto, che la emozione del duca avesse | tutto | il suo sfogo. E, presto, negli occhi imperiosi del |
STORIA DI DUE ANIME -
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i particolari, vi girò attorno lentamente, osservando | tutto | con minuzia, portando in questo esame come la glacialità di |
STORIA DI DUE ANIME -
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Poichè, nella sua perfetta onestà, egli voleva mantenere in | tutto | e per tutto la parola data al gentiluomo, voleva partire, |
STORIA DI DUE ANIME -
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sua perfetta onestà, egli voleva mantenere in tutto e per | tutto | la parola data al gentiluomo, voleva partire, anche lui, |
STORIA DI DUE ANIME -
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dei santi concentrò tutta la sua anima semplice, e raccolse | tutto | il suo spirito semplice, e adorando la Dolente, dandole |
STORIA DI DUE ANIME -
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rotondo donde la testa della donna si era sollevata, toccò | tutto | il letto, con le mani, due volte. Era vuoto e deserto, Anna |
STORIA DI DUE ANIME -
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diffuse dapertutto, nelle poche stanze della piccola casa, | tutto | fu chiaro e fu chiara la solitudine, e fu chiaro il deserto |
STORIA DI DUE ANIME -
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quasi, il senso più largo e più estremo del suo abbandono. | Tutto | era a posto, tutto era in ordine, nella stanza da pranzo, |
STORIA DI DUE ANIME -
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largo e più estremo del suo abbandono. Tutto era a posto, | tutto | era in ordine, nella stanza da pranzo, nel salottino, ma |
STORIA DI DUE ANIME -
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era in ordine, nella stanza da pranzo, nel salottino, ma | tutto | vi aveva un aspetto funebre, di dimora, ove, un tempo, |
STORIA DI DUE ANIME -
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telegrammi per fermarli, per arrestarli. Diciottomila lire, | tutto | quello che egli aveva. tutto, portato via, dalla donna, dal |
STORIA DI DUE ANIME -
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benedetti e sacri, questo furto era completo, perfetto, | tutto | ciò che poteva valer danaro, dalle vesti della Dolente che |
STORIA DI DUE ANIME -
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aureole di argento dei santi che ne costavano dieci, tutto, | tutto | era sparito, e la Madonna era spogliata, col capo infranto, |
STORIA DI DUE ANIME -
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non osando nominargli nè la fuggiasca che gli aveva | tutto | strappato, l'onore, la felicità, il denaro, nè il suo |
STORIA DI DUE ANIME -
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sai che ha portato via, dalla mia casa, diciottomila lire, | tutto | quello che io possedeva, tutto ciò che mi restava, della |
STORIA DI DUE ANIME -
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mia casa, diciottomila lire, tutto quello che io possedeva, | tutto | ciò che mi restava, della eredità di mio padre, e le mille |
STORIA DI DUE ANIME -
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troppo tardi, fatale, troppo tardi, inutile e fatale. | Tutto | ciò che era stato e che era finito, per sempre, tutto ciò |
STORIA DI DUE ANIME -
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Tutto ciò che era stato e che era finito, per sempre, | tutto | ciò che avrebbe potuto essere e che mai più sarebbe stato, |
STORIA DI DUE ANIME -
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che questo, e lietamente, e sapendo di averne perduto | tutto | il merito. Non sono contenta della tua lettera, te ne dirò |
IL Santo -
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sapere così? Non sono contenta delle tue lettere sopra | tutto | perché sono troppo corte. Tu sai quanto io sia insaziabile |
IL Santo -
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lo crederei. Mi pare che per lui il Cristianesimo sia sopra | tutto | azione e Vita secondo lo spirito di Cristo, del Cristo |
IL Santo -
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Giovanni è Maestro ma quando parla Giovanni si sente sopra | tutto | che nella sua mente vi ha un sapere immenso, e quando parla |
IL Santo -
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ha un sapere immenso, e quando parla Maironi si sente sopra | tutto | che nel suo cuore vi ha il Cristo vivo, il Cristo risorto, |
IL Santo -
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a uno che conosce, egli lo accetterà quand'anche fosse | tutto | putrido e porrà il nocciuolo immortale nel proprio terreno |
IL Santo -
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grido di Gesù Cristo sulla croce freme, a momenti, in | tutto | il mio essere. Se mi sforzo di richiamare ogni mio pensiero |
IL Santo -
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una offesa rimeditata, il soffio maligno entra. E adesso è | tutto | questo insieme! È scesa la notte sul mio cammino, ho messo |
IL Santo -
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Vita nascosta in questo nido fra queste persone, lontana da | tutto | ch'è volgare, ch'è basso, ch'è immondo, ch'è schifoso. Ho |
IL Santo -
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ondeggiai cieco in questa vicenda trista, ogni giorno, | tutto | il giorno. E poiché niente ne ho lasciato trasparire, |
IL Santo -
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e vera da raccontare. Via via che scendo verso il presente | tutto | si confonde, si illividisce, s'abbuia: la mia memoria, per |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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Zacchi. Basta il nome per resuscitare la donna, anzi, | tutto | un tipo di donna: la gran ballerina, la Diva della quale |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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troppo carnosi, sui quali s'appuntavano i mille binocoli di | tutto | un pubblico defunto: viveurs decrepiti o adolescenti |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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con un blasone autentico. Il che le faceva indulgente | tutto | il paese e tolleranti tutte le signore. Il Barone era morto |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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seria, come ad un ometto, dandomi ragguagli minuti su | tutto | e su tutti; e a me piaceva quel tono di considerazione da |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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Le regioni più favolose, le figure più leggendarie, | tutto | il mondo si profilava per me, dietro quella testa mal |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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e che si chiama il Danubio. Si ride, si va in barca | tutto | il giorno ... Ma i cattivi ... - Ma i cattivi ... - |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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mistero s'addensava più folto dietro quel profilo stanco. | Tutto | era misterioso, quasi pauroso per me, anche le lettere che |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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l'uomo effigiato sui francobolli sconosciuti. Poi | tutto | si fece queto: m'addormentai, udii più tardi, in sogno, la |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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moda consacra agli scomparsi: "La morte di Palmira Zacchi". | Tutto | era detto e profilato senza reticenze: le sue origini, |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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rafter va sempre diritto) ci pensano quegli altri laggiù. | Tutto | quello che devi fare è stare attento che non si accenda una |
Vizio di forma -
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non fumava, non parlava che a monosillabi, e faceva conti | tutto | il tempo. Farnham qualche volta aveva dato un' occhiata ai |
Vizio di forma -
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afferrò la ruota. _ Non preoccuparti, _ disse Farnham, _ fa | tutto | lui _. Infatti, senza sussulti e senza strappi il rafter |
Vizio di forma -
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lontano di qui. C' è una foresta sterminata, grande come | tutto | il Texas, e un super-rafter che va e viene in mezzo. A mano |
Vizio di forma -
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soffitti? Invece, il conte e il signor Paolo trovavano | tutto | perfetto. - Bellissima la vernice degli usci! - E quegli |
GIACINTA -
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- Ubbie! Però due giorni dopo, quando Andrea le si presentò | tutto | convulso, con la lettera della direzione generale che lo |
GIACINTA -
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"Muoio! ... ". "Che cosa ti senti?", gli domandò suo padre, | tutto | sgomento." "Un gran male! ... " "E dove lo senti?" "In |
STORIE ALLEGRE -
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par di stare?" "Peggio di prima." "Ma qual è la cagione di | tutto | questo spavento?" "Una gran disgrazia, babbo mio, sta per |
STORIE ALLEGRE -
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mandolini. "Che cos'è quella musica e quei lumi?", domandò | tutto | meravigliato. "Come? Non ti riesce d'indovinarlo?" "No." |
STORIE ALLEGRE -
|
scriva, che vada a Palermo a fare inserire una smentita? | Tutto | è inutile, mio buon amico. La noterella di cronaca non |
CAINO E ABELE -
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che secondare il loro giuoco. I perfidi hanno calcolato | tutto | ; sono dalla parte della ragione; noi, raccogliendo quelle |
CAINO E ABELE -
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parole le uscirono come un grido disperato dalla bocca; | tutto | il corpo di lei, un momento prima scosso da fremiti |
CAINO E ABELE -
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disse. - Se mi leggeste nel cuore rimarreste sbalordito. Ma | tutto | quest'odio che ho per quella donna, che mi ha privato di |
CAINO E ABELE -
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debito, che ammontava a mille e ottocento lire. L'altro, | tutto | umile a servizievole, portò una cartella e un calamaio a |
CAINO E ABELE -
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- disse con voce soffocata. Il direttore eseguì l'ordine e, | tutto | turbato; tornò presso la signora, la quale, accesa in viso, |
CAINO E ABELE -
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- esclamò il Varvaro. - Egli è il padrone e deve sapere | tutto | quello che avviene fra i suoi operai. No! no! - rispose |
CAINO E ABELE -
|
suoi sospetti; non gli dica mai che Franco è l'agitatore di | tutto | per dispetto amoroso, non gli riferisca la scena della. |
CAINO E ABELE -
|
le persone che amo e quelle che odio, i dolori che provo, | tutto | fosse frutto di una mia invenzione non voluta, ed io solo |
L'altrui mestiere -
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noi né in alcuna creatura capace di percepirlo. "Arcano è | tutto | fuor che il nostro dolor"; le certezze del laico sono |
L'altrui mestiere -
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camminetto. Com'era buffo, con quel barbone che gli tremava | tutto | dalla paura! Il disastro è stato grande; ed è inutile dire |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
rovinare giù mezza parete della stanza. A un tratto, quando | tutto | pareva finito, si è sentito dentro il camino un fischio e |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
Bisogna farlo arrestare!... - Ma io che avevo capito | tutto | non ho potuto fare a meno di esternare il mio dispiacere: - |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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un uomo con due tremende mazzolate sulla nuca; se non basta | tutto | il mare Mediterraneo a coprire un segreto; se uccidere un |
Il cappello del prete -
|
le botteghe dei barbieri, i botteghini del lotto: se | tutto | ciò accade nel mondo, per Dio! è segno che la ragione non è |
Il cappello del prete -
|
che la ragione non è ragione, il verosimile non è vero, ma | tutto | è vero, specialmente l'impossibile, anzi l'assurdo, il |
Il cappello del prete -
|
è vero, specialmente l'impossibile, anzi l'assurdo, il | tutto | è niente, e il niente è tutto... Una grande risata accolse |
Il cappello del prete -
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crede di aver nelle mani il colpevole, lascia al colpevole | tutto | il tempo di mettersi al sicuro. - Cioè... - Non per |
Il cappello del prete -
|
carniere c'era il cappello del prete... Dunque costui aveva | tutto | l'interesse a far scomparire il cappello del prete, che un |
Il cappello del prete -
|
vincita del famoso terno, aveva reso a un tratto celebre in | tutto | il mondo. Il diavolo aiuta, sí, ma fino a un certo punto i |
Il cappello del prete -
|
i testimoni il giorno delle corse. Se poi mi risparmia del | tutto | l'incomodo, piglierò volentieri il treno di Parigi. Però |
Il cappello del prete -
|
nefanda azione. Questa fu la sua grande preoccupazione per | tutto | il giorno che precedette le corse. Dovunque si trovasse, o |
Il cappello del prete -
|
signore della aristocrazia, per gli opportuni accordi. In | tutto | questo lieto affaccendamento egli ritrovava l'animo, il |
Il cappello del prete -
|
ancora oltre i trent'anni, e la sua bellezza rifioriva di | tutto | il pieno sviluppo della seconda età, che nelle vaghe donne |
Il cappello del prete -
|
nelle cinque fitte pagine della lettera; ma il cuore, | tutto | il suo cuore, si era riversato lí, sinceramente, |
Racconti 1 -
|
scettica o sazia ... - La vita, la giovinezza, l'avvenire, | tutto | per un sol bacio! Perché non gli avrebbe dovuto credere? - |
Racconti 1 -
|
... - balbettò, fissandola con supplichevole sguardo. | Tutto | quel che provava era cosí assurdo, cosí incredibile e cosí |
Racconti 1 -
|
le modellava talmente alcune parti del corpo da svelarne | tutto | il meraviglioso segreto delle linee, che qua e là si |
Racconti 1 -
|
essere delizioso egualmente ... Ma la certezza? ... E poi, | tutto | questo dura appena un istante. Riflettete. Io sono donna: |
Racconti 1 -
|
essa non era triste, nè poteva esserlo. Amava Paolo con | tutto | il suo cuore e con tutto il suo pensiero ed ora si stava |
L'ANNO 3000 -
|
nè poteva esserlo. Amava Paolo con tutto il suo cuore e con | tutto | il suo pensiero ed ora si stava realizzando il sogno più |
L'ANNO 3000 -
|
come nebbia mattutina fugata dal primo raggio di sole. Per | tutto | quel giorno la sua allegria accumulata e non spesa per |
L'ANNO 3000 -
|
sue forme più belle è anche infantile. E Paolo e Maria per | tutto | quel giorno e la mattina appresso ebbero sempre fra tutti e |
L'ANNO 3000 -
|
al loro studio. Trenta fra loro sorteggiati risiedono per | tutto | l'anno nella capitale, dove hanno splendidi alloggi. Il |
L'ANNO 3000 -
|
e prende il titolo di Sofo, l'onorificenza più alta in | tutto | il mondo e eguale soltanto a quella del Pancrate. Nell'anno |
L'ANNO 3000 -
|
nuova macchina elettrica, che ci permetterà di perforare | tutto | il nostro pianeta, giungendo al centro della terra. Potremo |
L'ANNO 3000 -
|
progressi nelle scienze, nelle arti, nelle lettere; in | tutto | ciò che riguarda la vita del pensiero; ma nella moralità il |
L'ANNO 3000 -
|
appoggiatosi il bastone sulla spalla a uso fucile, | tutto | glorioso e trionfante tornò indietro a raggiungere i suoi |
STORIE ALLEGRE -
|
sarebbe caduto miseramente a terra. Provò un gran peso in | tutto | il corpo: il sangue si fece prima caldo come piombo |
Il cappello del prete -
|
dalle unghie di alcuni camorristi, dando un terno che uscí | tutto | intero. Quei buoni camorristi furono tanto riconoscenti del |
Il cappello del prete -
|
e corse a sollevare la tenda. "U barone" uscí duro, | tutto | d'un pezzo, e prese a camminare verso un'ignota |
Il cappello del prete -
|
alle persecuzioni degli ignoranti e dei tristi e aveva | tutto | l'interesse di rimanere nascosto. Passato un po' di tempo, |
Il cappello del prete -
|
quei gesti contratti con cui il popolo di Napoli riassume | tutto | ciò che pensa e che non pensa. Non gli parve che in Mercato |
Il cappello del prete -
|
invece son zaffiro e rubino; come tiepida è l'aura, come | tutto | riposa! Oh l'antica repubblica come dorme! La sposa |
FIABE E LEGGENDE -
|
di libertà, sia perché si mangia molto male, e più di | tutto | perché siamo lontani dalle nostre famiglie e, per quanto |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
la sua casa e distruggere tutto, tutto. Con qual diritto? | Tutto | il suo interno si ribellava alla toro avanzata: sentiva di |
I sogni dell'anarchico -
|
fiera, indomabile, la quale scende come valanga; che | tutto | travolge, rovina, distrugge e cui nessuno sa resistere. Un |
I sogni dell'anarchico -
|
e la metto tutta a vostra disposizione." "Coll'oro qui | tutto | si può fare: corrompere funzionari, kissuri e carcerieri," |
I PREDONI DEL SAHARA -
|
disse Samuele, presentandolo a Esther. "Egli sa ormai | tutto | ed è anche pronto a tutto." L'arabo salutò gentilmente con |
I PREDONI DEL SAHARA -
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di condurlo a Kabra coi cammelli. Non tremate, Esther, | tutto | andrà bene e domani stringerete fra le braccia vostro |
I PREDONI DEL SAHARA -
|
incontro al suo avversario politico e amministrativo, con | tutto | quel buon garbo, che non si spende mai tanto volentieri |
Giacomo l'idealista -
|
e sul quale fosse stata messa una testa arruffata, riempí | tutto | il vano dell'uscio. Gli occhi eran nascosti da un paio di |
Giacomo l'idealista -
|
che uno scandalo di questa natura avrebbe dato a | tutto | il partito. Direi quindi di transigere fin dove si può. |
Giacomo l'idealista -
|
nella poltrona. - Credo di capire qualche cosa, non | tutto | però. In che cosa posso servirla, avvocato? - disse, |
Giacomo l'idealista -
|
contrordini ai corrispondenti e ai reporters, modificare | tutto | il piano generale, perché, se prima l'onorevole di Breno, |
Giacomo l'idealista -
|
sarebbe per il nostro partito un mezzo disastro, per cui, | tutto | sommato, faressimo, come si dice, un buco nell'acqua. Il |
Giacomo l'idealista -
|
sua grammatica, tirava via come un violino: - Ad onta di | tutto | questo, anzi in forza di tutto questo, è naturale che i |
Giacomo l'idealista -
|
un violino: - Ad onta di tutto questo, anzi in forza di | tutto | questo, è naturale che i miei amici del Vessillo non |
Giacomo l'idealista -
|
penoso il conte. - Sa lei quel che mi hanno scritto? - So | tutto | e son venuto apposta a Cremona per accomodare questa |
Giacomo l'idealista -
|
alla luce questa storia, sarebbe una vera degringolade per | tutto | il partito cosí detto ben pensante. La tensione dei partiti |
Giacomo l'idealista -
|
fame divora, se non altro, anche i suoi figli. Permodoché, | tutto | sommato, vale a dire, tenuto conto degli interessi morali |
Giacomo l'idealista -
|
crudeli trafitte; ma è bene che ella abbia sott'occhio | tutto | quel che si può dire e tutto quel che domani potressimo |
Giacomo l'idealista -
|
che ella abbia sott'occhio tutto quel che si può dire e | tutto | quel che domani potressimo stampare. Qualora, invece, si |
Giacomo l'idealista -
|
suo, quando con passo rotto, con una pesante spossatezza di | tutto | il corpo, entrò nello studio del conte - Guarda un po', |
Giacomo l'idealista -
|
SIGNORA: Sempre così quando si viaggia con te; bisogna che | tutto | finisca in tanto veleno. LUIGI: Grazie a madama! SIGNORA: O |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
fammi anche la gelosa, bimba. SIGNORA: Ma per tua moglie | tutto | è inutile, tutto è caricatura, tutto è spesa inutile; se |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
gelosa, bimba. SIGNORA: Ma per tua moglie tutto è inutile, | tutto | è caricatura, tutto è spesa inutile; se fossi la tua serva |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
Ma per tua moglie tutto è inutile, tutto è caricatura, | tutto | è spesa inutile; se fossi la tua serva non potresti |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
lo zio, accomiatandola, le sussurrò piano: - Sta' allegra, | tutto | passa. Questo, vedi, - additò le proprie gambe inferme e i |
Teresa -
|
Si ricambiarono uno sguardo appassionato, e per | tutto | il viaggio Teresina non fece altro che ripensare a quello |
Teresa -
|
stava sulla soglia del suo negozio occhieggiando. | Tutto | era abituale, tutto era conosciuto; solo Teresa aveva |
Teresa -
|
soglia del suo negozio occhieggiando. Tutto era abituale, | tutto | era conosciuto; solo Teresa aveva cambiato; gli oggetti |
Teresa -
|
ballo che per giungere a parlare di lui; voleva dir tutto, | tutto | alla mamma. Ma quel nome non uscì. Due o tre sforzi ancora |
Teresa -
|
passioni incarnate e la grandiosità terribile ed umana di | tutto | quel lavoro si ripercoteva in ogni sua fibra. Sotto i colpi |
Teresa -
|
palpito. Pensò all'amore, vago, misterioso, sterminato: a | tutto | un mondo tumultuante, non ancora interamente rivelato, ma |
Teresa -
|
La cucina era deserta: la straducola soleggiata; deserto | tutto | il villaggio che nella desolazione del meriggi pareva una |
CENERE -
|
entro la chiesa odorante d'umido come una tomba, da per | tutto | silenzio e desolazione. Anania depose il cero di zia |
CENERE -
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soffocare da un impeto di vergogna e di spasimo. «Tutto ... | tutto | è finito per me, dunque!», singhiozzò. «Che orrore, che |
CENERE -
|
dunque, ditemi tutto. Come ha vissuto? ... Voglio sapere | tutto | ... tutto ... tutto, capite! voglio morire di vergogna, |
CENERE -
|
ditemi tutto. Come ha vissuto? ... Voglio sapere tutto ... | tutto | ... tutto, capite! voglio morire di vergogna, prima ancora |
CENERE -
|
dipinta a guazzo sopra una tela grigia. Anania seguiva: | tutto | era nebbia intorno a lui, dentro di lui, ma egli |
CENERE -
|
violentemente dalla bellezza magnifica del panorama. | Tutto | il monte apparve coperto da un manto violetto di serpillo |
CENERE -
|
è forte!», pensò Anania, intenerito. «Nel suo cuore immenso | tutto | è puro: ah, se ci trovassimo qui soli, tutti e tre, io, |
CENERE -
|
pensarono neppure a stendersi la mano, neppure a salutarsi: | tutto | un mondo di dolore e di errore era fra loro e li divideva |
CENERE -
|
nemici. Anania tenne ferma la porta, appoggiandovisi, | tutto | inondato di sole e di vento, e seguì con gli occhi la |
CENERE -
|
la testa, minacciava con ambe le mani, s'agitava, pronta a | tutto | pur d'impedire una scena violenta; ma non sapeva che dire, |
CENERE -
|
«No.» «Verso il cantoniere, no?». «No. Si hanno tenuto | tutto | quanto avevo.» «Che cosa avevate?» «I bottoni d'argento |
CENERE -
|
poi partirò e vedrò ... Qui non mi resta altro da fare: è | tutto | fatto ... È tutto fatto!», ripeté fra sé con infinita |
CENERE -
|
... Qui non mi resta altro da fare: è tutto fatto ... È | tutto | fatto!», ripeté fra sé con infinita tristezza. «Tutto è |
CENERE -
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puzzasse (e in realtà ella emanava quello sgradevole odore | tutto | speciale dei mendicanti), e non vedeva l'ora di andarsene, |
CENERE -
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occhi spalancati. «Spiegatevi meglio.» Ah, dunque non era | tutto | finito? Ella osava? perché osava? Ah, ella dunque non |
CENERE -
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via della colpa e del vagabondaggio, anche sacrificandole | tutto | il suo avvenire? Perché ora ella osava ribellarglisi, |
CENERE -
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un passo senza ordine mio; altrimenti sarò capace di | tutto | ... » «Per il tuo bene», ella insisté. «Ascoltami almeno: |
CENERE -
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hanno reso stupida; ma una sola cosa ti domando: non avrei | tutto | da guadagnare restando qui? Se voglio andar via non è per |
CENERE -
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una folle gioia gli brillò nell'anima, al pensiero che | tutto | poteva considerarsi come un sogno maligno: una sola parola |
CENERE -
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ebbe il coraggio di dir così, ed egli non protestò). Io so | tutto | ... Tu devi sposarti con una fanciulla ricca e bella: se |
CENERE -
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quando ripeteva: «lasciami andare» la sua voce vibrava e | tutto | il suo volto esprimeva una tristezza senza nome. Forse un |
CENERE -
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pregiudizi del mondo: io amavo pazzamente mio marito quando | tutto | il resto del mondo lo disprezzava ... » «Vedremo», disse |
CENERE -
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e mi ucciderò», era stato sincero, ma ora gli pareva che | tutto | fosse stato un orribile sogno; e nel rivedere la strada e i |
CENERE -
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ci tormentiamo tanto per cose che passano inesorabilmente. | Tutto | passerà: tutti morremo: perché soffrire così? ... E se alle |
CENERE -
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raggiungerla e ucciderla, e un gelo di morte lo agghiaccia | tutto | ... Si svegliò coperto da un sudore freddo, mortale; il |
CENERE -
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immenso dolore, il rimorso terribile che mi strazierà per | tutto | il resto della vita, se pure vivrò ... Senti. Mia madre è |
CENERE -
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la notte è melanconica e quasi lugubre e mi pare che | tutto | il creato si rattristi per la sventura che opprime il |
CENERE -
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che ti diedi tutti i miei sogni, tutta la mia giovinezza, | tutto | il mio avvenire, mentre vuoi essere generoso verso chi ti |
CENERE -
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che vorrei veder felice come sempre sognai ... Ricordati | tutto | il nostro amore, il nostro primo bacio, i giuramenti, i |
CENERE -
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primo bacio, i giuramenti, i sogni, i progetti, tutto, | tutto | ricorda! Fa che tutto non si risolva in un pugno di cenere; |
CENERE -
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i sogni, i progetti, tutto, tutto ricorda! Fa che | tutto | non si risolva in un pugno di cenere; fa che io non muoia |
CENERE -
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aspetto da te, subito, una parola di speranza. Dimmi che | tutto | fu un sogno tormentoso; dimmi che la ragione è ritornata in |
CENERE -
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un marito umile; o forse non aveva pensato a nulla di | tutto | questo; ma lo aveva amato solo per istinto, perché era |
CENERE -
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invano guardava sotto, intorno a sé: non via di scampo; | tutto | nebbia, vertigine, orrore. Durante la giornata pensò cento |
CENERE -
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vi riconosco? - Se non mi riconosco neppure io stessa!… Se | tutto | mi manca d’intorno! se non vedo più uno scopo alla mia |
La morte dell'amore -
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qualcosa s’è spezzato nel mio cervello, nel mio cuore, in | tutto | l’essere mio!… Del coraggio? della calma? Ho cercato |
La morte dell'amore -
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sana e forte dalla triste prova, forse anche contenta che | tutto | sia finito così. Ho chiamato a raccolta tutta la mia |
La morte dell'amore -
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- Brava! Questo si chiama farsi una ragione… - Ho pensato | tutto | questo, ed altro ancora… Mi sono affacciata alla finestra, |
La morte dell'amore -
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infinito. Ho compreso, nel tempo d’un baleno, la vanità di | tutto | ciò che è umano, dei dolori, delle gioie, delle passioni da |
La morte dell'amore -
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che cosa sono stata per voi – potrei, è vero, rammentarvi | tutto | quel che me ne avete detto voi stesso; ma avrei l’aria di |
La morte dell'amore -
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E si può dire di conoscerla mai abbastanza? Perché, guardi, | tutto | questo è ciò che suggerisce la logica, il buon senso; ma se |
La morte dell'amore -
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ti scongiuro, in nome di Dio, dell’amor nostro, di | tutto | quel che hai di più caro al mondo, pei tuoi stessi dolori |
La morte dell'amore -
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verificare certi miei antichi convincimenti: addebiti a | tutto | questo la mia soverchia insistenza. Non importa: debbo |
La morte dell'amore -
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un rimorso. Mi par d’avere, con sacrilega mano, profanato | tutto | quel che v’era di più puro in fondo al mio cuore. Io potrò |
La morte dell'amore -
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giorno, più crudelmente che io oggi non possa imaginare… E | tutto | quel che v’è di buono in me protesta contro i propositi di |
La morte dell'amore -
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intenerirvi: nessuna speranza mi sorregge, capisco bene che | tutto | è finito, per sempre. Come sarà triste la vita che |
La morte dell'amore -
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avanti da lui, luccicavano al sole quasi fossero di oro. | Tutto | il Municipio in gran gala, la banda con la nuova divisa, |
CARDELLO -
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gli occhi, mentre il padrone pesava i preparati, notando | tutto | in un quadernetto che si era cucito per tale scopo. Il |
CARDELLO -
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se gli avesse detto: - Domani la fabbrica sarà allestita di | tutto | punto. Sì, l'ingegnere stette là otto giorni a prender |
CARDELLO -
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pagati e che egli, a corto di quattrini, non poteva pagare, | Tutto | era di nuovo sospeso, anche i saggi di terracotta, perchè |
CARDELLO -
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la creta. Degli stanzoni uno solo era stato coperto. | Tutto | alla meglio, pur d'iniziare la produzione. I vasi, gli orci |
CARDELLO -
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- Il Signore non gli concesse la fortuna del pezzo unico ma | tutto | andò bene, come se quel mago del Piemontese ci avesse messo |
CARDELLO -
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- È il suo testamento! - soggiunse il Segretario. - Lascia | tutto | a te, la fabbrica e il resto del premio che il Municipio |
CARDELLO -
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e dipingeva l' armadio di bianco. Era incomprensibile come | tutto | quel bianco potesse stare in una scatoletta così piccola, e |
Il sistema periodico -
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la scatola e molti giornali che erano per terra e portò | tutto | accanto alla credenza e cominciò a dipingere anche quella. |
Il sistema periodico -
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L' armadio dipinto era talmente bianco che in confronto | tutto | il resto della cucina sembrava giallo e sporco. Maria |
Il sistema periodico -
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esperienza diretta. Può essere che in un secolo, come | tutto | intorno a noi, così anche il mondo dei sogni sia cambiato: |
La stampa terza pagina 1986 -
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infliggere viceversa incubi ripugnanti ai nostri nemici: il | tutto | senza spese e senza rischio. Ma c' è proprio bisogno di |
La stampa terza pagina 1986 -
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suo passato, il presente, i timori per l'avvenire, tutto, | tutto | gli diceva: Schiavo mai! Preferisci la morte; mille volte |
I sogni dell'anarchico -
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- Se tu rimani qui, io saprò darti glo- ria, onori, | tutto | ciò che può rendere felice un mortale, - continuò |
Le Fate d'Oro -
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insistendo la Fata. - Ti darò le ricchezze, il dominio e | tutto | ciò che puoi desiderare, ma non devi la- sciarmi. Accetti |
Le Fate d'Oro -
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esitava. - No, - mormorò lentamente questi. - Ti darò | tutto | ciò che vorrai, tutto ciò che desidererai, tutto, - disse |
Le Fate d'Oro -
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mormorò lentamente questi. - Ti darò tutto ciò che vorrai, | tutto | ciò che desidererai, tutto, - disse insi- stendo ancora la |
Le Fate d'Oro -
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paralisi, come di letargia morale che mi rendeva estraneo a | tutto | ciò che mi circondava, qualunque fosse lo stato d'animo in |
Racconti fantastici -
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ma lo spirito, il segreto, la forza della vita non muore: | tutto | vive nel mondo. Ho detto il sonno. E che cosa è il sonno? |
Racconti fantastici -
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esistenze, ma saranno riempiute. Verrà un'epoca in cui | tutto | il mistero ci sarà rivelato; in cui si spiegherà tutto |
Racconti fantastici -
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cui tutto il mistero ci sarà rivelato; in cui si spiegherà | tutto | intero ai nostri occhi lo spettacolo di una vita, le cui |
Racconti fantastici -
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produrre una luce bianca e viva come quella di un'aurora. | Tutto | era silenzio, e non si udiva che il martellare alternato di |
Racconti fantastici -
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sulla via. ma non ode rumore alcuno di passi, nè vede per | tutto | quel tratto di strada che si distende d'innanzi a lui, |
Racconti fantastici -
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Di che tempo? Remote. Nella mia giovine intelligenza | tutto | si era alterato e confuso. Mi addormentai sotto |
Racconti fantastici -
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perfezionamento, benchè il comprendessi. Sentiva in me | tutto | lo sviluppo intellettuale di quell'età, ma ne giudicava col |
Racconti fantastici -
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so che di diverso, di antico nella luce, nell'atmosfera, in | tutto | ciò che mi circondava, mi dicevano ch'io mi trovava colà in |
Racconti fantastici -
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quella terribile lotta non so; tutta la durata del sogno, | tutto | lo spazio della notte ... Finalmente, e non sapeva in che |
Racconti fantastici -
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a' miei apprezzamenti, alle mie puerilità di fanciullo. | Tutto | quel sogno mi pareva assai più strano, assai più |
Racconti fantastici -
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ebbi un altro sogno. Mi trovava ancora in quel luogo, ma | tutto | era cambiato; il cielo, gli alberi, le vie non erano più |
Racconti fantastici -
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non ponessi in dubbio che vi fosse un fondo di verità in | tutto | quell'assieme di fatti, era riuscito a persuadermi che la |
Racconti fantastici -
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persuadermi per una testimonianza irrefragabile, che | tutto | ciò che io aveva sognato e veduto era vero, e che il |
Racconti fantastici -
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de' miei sogni e della mia esistenza trascorsa. Benchè | tutto | fosse mutato, benchè i campi, prima deserti, |
Racconti fantastici -
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allo stesso modo sapere, e sul quale ho potuto ricostruire | tutto | l'edificio di quella mia esistenza trascorsa. Quando egli |
Racconti fantastici -
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con una impudenza che non aveva limiti. Ora rammentava | tutto | : la scena soffocata fra un piccolo negoziante che aveva |
CAINO E ABELE -
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scena soffocata fra un piccolo negoziante che aveva perduto | tutto | e il Purpura, i singhiozzi di un povero proprietario, il |
CAINO E ABELE -
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sola colpita! Col pretesto di sentirsi male, Franco rimase | tutto | il giorno alla villa, nella sala superiore, ad assistere |
CAINO E ABELE -
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li avrà mai da me. Questo rifiuto non bastò a Franco; per | tutto | quel giorno egli non cessò mai di farle la stessa domanda, |
CAINO E ABELE -
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l'aveva veduto a letto. La malattia del duca non era del | tutto | simulata. Nei caratteri deboli, anche lo sforzo per |
CAINO E ABELE -
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il male produce un grande sovreccitamento nervoso, scuote | tutto | l'organismo, quasi che una parte del veleno che hanno |
CAINO E ABELE -
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del mare, stretti in un abbraccio voluttuoso. Tremava | tutto | a quel pensiero, sentendosi ribollire nelle vene il sangue |
CAINO E ABELE -
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- disse a un tratto Roberto. - Non ho fatto per Franco | tutto | quello che dovevo; e l'ho reso molto infelice. Non sempre |
CAINO E ABELE -
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i misteri fisiologici, capì che il loro amore, fatto | tutto | di rinunzia, doveva fiaccare quel delicato organismo |
CAINO E ABELE -
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E a mano a mano che pensava alla sua missione futura, a | tutto | il bene che poteva fare, il cuore palpitava di nobile |
CAINO E ABELE -
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non sarà più la prosperità dello stabilimento. Lontano lui, | tutto | andrà a rotoli qui e in capo a poco tempo dovranno |
CAINO E ABELE -
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le rivincite possibili, ora avrebbe sfogato liberamente | tutto | l'odio contro di lei! Franco vide che ella stava per uscir |
CAINO E ABELE -
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parecchie e furono tutte, in brevissimo tempo, abitate. | Tutto | un popolo di gente laboriosa, cui è concesso un alloggio |
Vita intima -
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popolare. Le case che la società possiede ospita in | tutto | da 211 famiglie: 836 persone. Per certo il Bauverein non si |
Vita intima -
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a tutti bisogni e ai dettami dell'educazione moderna. | Tutto | ciò dimostra che nel secolo XIX fu sentita la necessità |
Vita intima -
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Senza la morale religiosa sarete infedeli in | tutto | ; brutali ; infelici. Ilmarito inclinerà a l'ozio, a la |
Vita intima -
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voglio, er timore di non essere obbedito. Effettivamente, | tutto | fa propaganda di disobbedienza fra i giovani; prima la |
Vita intima -
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si può applicare il motto evangelico: amatela, ed avrete | tutto | il resto per soprappiù. Ma anche su di un altro punto |
Vita intima -
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che invitano a sdraiarsi a pose olli, effeminate. E da per | tutto | una ricchezza di tende e di tappeti e cuscini, per smorzare |
Vita intima -
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le grandezze ... Che dire della delicatezza dei pasti ? ... | tutto | uno studio di roba appetitosa, piccante eccitante. Tutto |
Vita intima -
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tutto uno studio di roba appetitosa, piccante eccitante. | Tutto | ciò pare innocente a molti. Ma il guaio é che non si lavora |
Vita intima -
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padre possiede. Causa di ciò l'essere diminuita, se non del | tutto | scomparsa, l'autorità paterna e l'essere a questa succeduta |
Vita intima -
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famiglia, quello che succede nella società ; si direbbe che | tutto | si scomponga invece, tutto si trasforma. Ora non si può |
Vita intima -
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nella società ; si direbbe che tutto si scomponga invece, | tutto | si trasforma. Ora non si può ricostrurre una casa, senza |
Vita intima -
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Ora non si può ricostrurre una casa, senza abbatterla del | tutto | o in parte. Ci vuole dunque un momento di ricerca per |
Vita intima -
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ancor come se fosse qui. " E gli dirai che colla fé tradita | tutto | il gaudio d'allor non mi rapì; e gli dirai che basta alla |
FIABE E LEGGENDE -
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di delitti, di stanchezza e d'amore, e rividero il cielo | tutto | calma e splendore. |
FIABE E LEGGENDE -
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sbagliate su un paese, e siccome il mondo è grande, e è | tutto | fatto di paesi, e praticamente uno non lo può girare tutto, |
La chiave a stella 1978 -
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di idee balorde su tutti i paesi, magari anche sul suo. | Tutto | quello che sapevo dell' India, glielo posso dire in due |
La chiave a stella 1978 -
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primo di marzo ero a Fiumicino che mi imbarcavo sul Boeing | tutto | giallo delle linee aeree pachistane. È stato un viaggio |
La chiave a stella 1978 -
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giallo delle linee aeree pachistane. È stato un viaggio | tutto | da ridere: sto per dire che l' unico viaggiatore serio ero |
La chiave a stella 1978 -
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poi escono gli alettoni e si alzano i diruttori vibra | tutto | e sembra come se l' aria fosse diventata ruvida: è stato |
La chiave a stella 1978 -
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sceso raso terra, ma invece di rallentare i motori ha dato | tutto | il gas facendo un fracasso del demonio; ha passato tutto il |
La chiave a stella 1978 -
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tutto il gas facendo un fracasso del demonio; ha passato | tutto | il campo a due o tre metri di altezza, ha cabrato proprio |
La chiave a stella 1978 -
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gli inglesi non hanno cognizione, ti parlano in fretta e | tutto | masticato, e se non capisci si stupiscono e non fanno |
La chiave a stella 1978 -
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ma lui, anche se lo era, non si vedeva. Parlava | tutto | tranquillo, e mi ha raccontato che a me mi avevano |
La chiave a stella 1978 -
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un indiano col turbante e con una jeep, e lui mi ha detto | tutto | gentile che ci saremmo rivisti in un altro momento e che si |
La chiave a stella 1978 -
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erano solidi, perché contro i basamenti si era formato | tutto | un intreccio di tavole, di rami e di tronchi, e si vedeva |
La chiave a stella 1978 -
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pietre; ma strada facendo l' ingegnere mi ha detto, sempre | tutto | quieto, che tutto lì in giro non c' era altro che campi, |
La chiave a stella 1978 -
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facendo l' ingegnere mi ha detto, sempre tutto quieto, che | tutto | lì in giro non c' era altro che campi, terra nera e fango, |
La chiave a stella 1978 -
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e dell' amministrazione locale. A Calcutta costa | tutto | molto poco, ma io non mi osavo di comperare niente, e |
La chiave a stella 1978 -
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che mi ricordi di mandarle una cartolina, e mi spiegava | tutto | dell' India, che non si finirebbe mai. Io però friggevo e |
La chiave a stella 1978 -
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andato poi per le lunghe, e in questo bisogna ben dire che | tutto | il mondo è paese, di lavori che finissero nei termini del |
La chiave a stella 1978 -
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quattro ore al mattino col quaderno degli appunti e poi | tutto | il pomeriggio a studiarci su: perché era proprio come il |
La chiave a stella 1978 -
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scottato, che dopo aveva paura dell' acqua fredda: per | tutto | il montaggio, da in cima del mio passo del gatto io l' |
La chiave a stella 1978 -
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parli di soldi e di sicurezza ti guardano come uno sputo, e | tutto | il loro pensiero è per la novità e per la bellezza: senza |
La chiave a stella 1978 -
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trovarla. Ma andiamo con ordine. Le ho detto che per | tutto | questo lavoro aveva sempre fatto caldo, tutti i giorni, un |
La chiave a stella 1978 -
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sembravano moscerini su una ragnatela, mi sono accorto che | tutto | d' un colpo aveva smesso di fare caldo: il sole era già |
La chiave a stella 1978 -
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da piccolo io in chiesa ci andavo; e mi sono reso conto che | tutto | veniva dal vento. Era il primo vento che sentivo da quando |
La chiave a stella 1978 -
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e volessero scappare: perché da dove ero io si vedeva | tutto | il ponte d' infilata, e capitava una cosa da non crederci. |
La chiave a stella 1978 -
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si scrolla un po' , e si prepara a saltare giù dal letto. | Tutto | il ponte si scuoteva: la carreggiata scodinzolava a destra |
La chiave a stella 1978 -
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appesi ai travi come degli stracci. Poi è finito tutto: | tutto | è rimasto lì fermo, come dopo un bombardamento, e io non so |
La chiave a stella 1978 -
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io non so che faccia avessi, ma uno lì vicino a me tremava | tutto | e aveva la faccia verdolina, ben che era uno di quegli |
La chiave a stella 1978 -
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verticali; invece, i cavi principali erano a posto. | Tutto | era fermo come in una fotografia, salvo il fiume che |
La chiave a stella 1978 -
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delle giornate intiere senza pane e senza fuoco. «Con | tutto | ciò il povero papà era un uomo di buon umore: pigliava in |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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poi non mi piaceva. Ma la Rosilde somigliava a lui in | tutto | ed anche nella sua passione: imparava a meraviglia tutte le |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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dall'offerta, ma l'idea di separarsi dalla Rosilde, che era | tutto | il suo solazzo, gli ripugnava. Conosceva abbastanza il |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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io non potevo dormire, ero inquieta più delle altre volte. | Tutto | ad un tratto in un momento che il vento era queto |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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che potevo; aggiustavo reti, lavoravo in campagna, filavo, | tutto | ciò che mi si offriva, - ma ci voleva altro! La povera |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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le avevano fatta una scrittura molto grossa. «Dapprincipio | tutto | andava come un arcolaio. Si viveva insieme, si stava bene, |
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per star tranquilla. «Appena ella fu conosciuta, diventò di | tutto | il mondo meno che mia. «Dapprincipio l'accompagnavo al |
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mi era uggiosa, ero disgustata di tutto, desideravo con | tutto | il cuore la povertà, le nostre afflizioni, la nostra |
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«L'indomani mattina prima della mia partenza mi voleva dar | tutto | il denaro che teneva, parecchie centinaia di lire. «Ma io |
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mi accorsi che questo mio rifiuto le faceva pena più di | tutto | il resto. « - Tu non vuoi accettar nulla da me, sclamò. «E |
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così! «Quando fui al paese, che avevo tanto desiderato, | tutto | mi parve triste, insoffribile non pensavo che a lei, non |
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..... «Ma le sue lettere erano piene di malinconie. «Poi | tutto | ad un tratto cessarono. «Per molti mesi non ebbi più |
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sua salute. «Io però avevo subito capito che la causa di | tutto | era la signora e che il dottore era costretto a usar dei |
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giusto che paresse giovane! «Nei momenti di buon umore era | tutto | il babbo; allegra, vispa, una vera faina. «Scorrazzava come |
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proprio come nostro padre buon'anima. «Cantava | tutto | il dì come un passero, era una consolazione a sentirla, |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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penserà lei alla povera Rosilde. «Non so perchè cambiò | tutto | ad un tratto. «Una mattina entro nella sua stanza e la |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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stanza e la trovo seduta sulla sponda del letto, col viso | tutto | sconvolto, pallida come un cadavere che piangeva |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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bene. «Poi, dopo il primo momento, si ricompose e fe' di | tutto | per dissipare le mie inquietudini. Mi assicurò che l'era |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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parlare, mi contò la sua triste storia, «Seppi allora che | tutto | il male veniva dal signor De Boni. «Questo poco di buono |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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«Pareva un furioso scappato dall'ospedale: metteva | tutto | sossopra, rovistando entro i mobili come per cercarvi |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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casa che stavo osservando. Ma pienamente tranquillo per | tutto | il rimanente io ero libero di concentrare sovr'essa tutta |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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accasciata, col viso basso, chino sulla spalla sinistra, | tutto | inzuppato di lagrime, - una addolorata .... vergine prima |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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noi sotto quella denominazione quando si sia detratto | tutto | quanto v’era di popolo pretino? Togliete Papa, cardinali, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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fraudolentemente passati nelle ugne dei Paolotti avoltoi. | Tutto | questo rasserenarsi dell’orizzonte del nostro mendico, era |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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e nol vuole. Come ad ebro sospinto in rapide carole, | tutto | che ingombra il sordido peristilio traballa intorno a |
FIABE E LEGGENDE -
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lavoro non si sente indipendente, addio patria, se ne va | tutto | il gusto, e allora uno è meglio se va alla Fiat, almeno |
La chiave a stella 1978 -
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cliente merlo è meglio, perché così fai quello che vuoi: è | tutto | il contrario, un cliente merlo non fa che darti grane. Non |
La chiave a stella 1978 -
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più grossa, gliel' ho già detto, era quella di voler fare | tutto | lui, come se un montaggio uno potesse farlo stando seduto |
La chiave a stella 1978 -
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la stessa musica, martello, scalpello, piccone, spaccare | tutto | e giù cemento a pronta. Io mi attaccavo alla telescrivente, |
La chiave a stella 1978 -
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è un diavolo scatenato": ma l' avevo già bell' e capito che | tutto | quel cine lo faceva per me, e poco tempo dopo ho anche |
La chiave a stella 1978 -
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difficoltà, voglio dire che siamo andati a letto insieme, | tutto | regolare, niente di speciale; ma ecco, una cosa gliela |
La chiave a stella 1978 -
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n' è andata e si lasciava carezzare come un gatto. Parola, | tutto | il resto che è venuto dopo è stato anche abbastanza bello, |
La chiave a stella 1978 -
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franca coi suoi grandi occhi puri - non ho paura. - E hai | tutto | quanto il tempo per prepararti; il signor Rook non è |
CONTRO IL FATO -
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prima di quanto si credeva; Sarah ch'era rimasta fuori | tutto | il pomeriggio per una lunga passeggiata lungo la costa |
CONTRO IL FATO -
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d'Eboli. E quasi quasi la prendeva un intimo rimpianto per | tutto | il passato perduto, irreparabilmente, perduto senza più |
CONTRO IL FATO -
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Belitzine.... Il pranzo fu triste assai nel salottino, | tutto | aperto verso il mare, dove alcuni piccoli canotti a vela si |
CONTRO IL FATO -
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per maledirla un'altra volta, se proprio quel cuore era | tutto | dell'altro! Chissà!... Sarah era rimasta troppo commossa e |
CONTRO IL FATO -
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sorti diverse assai, ma valeva ben la pena d'arrischiare il | tutto | pel tutto! Sonava l'ora della rivincita contro il |
CONTRO IL FATO -
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sostenere la conversazione, in particolar modo per evitare | tutto | ciò che lo riguardasse. Anche ora il signor Rook s'avvicinò |
CONTRO IL FATO -
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non amato da esse. Quasi quasi gli piacque quel tipo d'uomo | tutto | dedito ai suoi affari, innamorato solo dei suoi sacchi |
CONTRO IL FATO -
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sempre ferrei, procurando solo di formarci intorno | tutto | il benessere possibile, come un nido morbido, tiepido e |
CONTRO IL FATO -
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in fondo ai quali il nome di prete Cirillo sarebbe del | tutto | diluito, come un ghiacciolino nel mare. Una mattina |
Il cappello del prete -
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dei terreni annessi. - Uhm! - fece il barone, raccogliendo | tutto | il suo spirito. E pensò: - Sempre quel maledetto prete! - |
Il cappello del prete -
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- La casa vuole molti ristauri; anzi si vorrebbe fabbricare | tutto | un lato nuovo. - Non intendo fare nessuna speculazione, - |
Il cappello del prete -
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non gli era stata fatta il giorno 3? Caso, caso, caso.... | tutto | caso! - Avrò presente, si vedrà... Nell'alzarsi, monsignor |
Il cappello del prete -
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sullo spigolo e andò a rotolare contro il muro. Monsignore, | tutto | confuso del suo mal garbo, corse egli stesso a raccogliere |
Il cappello del prete -
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ond'era stato, come del professore, il servo e l'amico. | Tutto | vi era pieno di care, innocenti anime, con le quali in |
IL Santo -
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occhi di stelle. Poco a poco si conobbe in un letto enorme, | tutto | scuro, cinto di un chiaror fioco che si perdeva ai lati |
IL Santo -
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gli si movevano intorno. A fronte gli si apriva un azzurro | tutto | sparso di punti lucenti. Gli batté il cuore; non erano |
IL Santo -
|
della sua dimenticanza. Era egli vicino a perder la mente? | Tutto | il giorno prima aveva pensato le ultime parole da dire agli |
IL Santo -
|
volontà propria alla Volontà Divina, accettare dall' Amore | tutto | il dolore che gli aveva destinato senza dirgliene il |
IL Santo -
|
muraglione di marmo, incoronato di ricche balaustrate, | tutto | bianco di luna. Là in alto, dietro le balaustrate, |
IL Santo -
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scambiando persone nella memoria turbata "a Praglia." E | tutto | scomparve, si vide davanti Jeanne. Ritta in piedi, chiusa |
IL Santo -
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il termometro a Benedetto che quasi non se ne avvide. Era | tutto | nello sforzo di staccare dall'intimo sé le immagini delle |
IL Santo -
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l'impulso buono. Anelò a deporre come una spoglia pesante | tutto | quel "sé" che lo tardava. Conobbe parte di questo "sé" |
IL Santo -
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"dove vai, tu?" "So" rispose Benedetto "che mi separo da | tutto | quello che si corrompe e che pesa." Poi domandò se qualcuno |
IL Santo -
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permesso, diverso come or sono, stato sarei lo stesso! Ora | tutto | è svanito! e ( perché nol direi? ) i nostri dì son tetri |
FIABE E LEGGENDE -
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studiare sul serio e farmi onore come dice la mamma. Con | tutto | questo, non posso esimermi di mettere qui, nel giornalino |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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in esso! Il sole vi entrava a larghe ondate, rischiarandolo | tutto | in modo uniforme e ricercando gli àngoli più riposti, dove |
Nanà a Milano -
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giacchè è questa sopratutto che mi pesa; starei sdraiata | tutto | il giorno a leggere o a dormire. Lui dovrebbe pensare |
Nanà a Milano -
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amare, vezzeggiare, importunare, adorare, malmenare | tutto | il giorno da mio marito se gli piacesse di stare molto con |
Nanà a Milano -
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e ne ricinse la vita stringendoselo al seno, ridendo. | Tutto | ciò fu fatto colla più grande noncuranza, come la cosa più |
Nanà a Milano -
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con dei desiderî che siano precisamente come quelli di | tutto | il mondo. E poi che vale? Io credo di averlo già un amante, |
Nanà a Milano -
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girata per puro favore. Oh, egli era un gentiluomo! Faceva | tutto | per la grande simpatia che nutriva per que' due poveri |
Nanà a Milano -
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ragion sociale. - Allora siamo a casa! - sclamò il Sappia | tutto | allegro. - Ora non è che mezzogiorno - disse O'Stiary. - |
Nanà a Milano -
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formatosi nella via. Ed ecco un povero vecchio, curvo, | tutto | inzuppato di acqua. Barcollava tentando di evitare le |
LE ULTIME FIABE -
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di casa. La sua apparizione così insolita mise in allegria | tutto | il vicinato. Bambini e bambine gli furono attorno, e lui |
LE ULTIME FIABE -
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domandavano: - Come avete fatto, comare? Si è svegliato | tutto | a un tratto? - Tutto a un tratto, comare! E aveva il pianto |
LE ULTIME FIABE -
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avete fatto, comare? Si è svegliato tutto a un tratto? - | Tutto | a un tratto, comare! E aveva il pianto nella voce. - Vi |
LE ULTIME FIABE -
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mi avete veduto? Alla notizia del suo arrivo era accorso | tutto | il vicinato. - Benvenuto! Benvenuto! Sette anni, sette mesi |
LE ULTIME FIABE -
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Passa un giorno, ne passa un altro, poi un altro ancora; in | tutto | il vicolo si mangia in piedi, alla meglio, si dorme a |
LE ULTIME FIABE -
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lo afferra per un braccio, il babbo per l'altro braccio; e | tutto | il vicinato, uomini e donne, si aggrappano a lui, uno |
LE ULTIME FIABE -
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si regge e casca giù, per fortuna senza farsi male. Così | tutto | il vicinato viene seminato per strada. All'arrivo, soltanto |
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