Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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e Nennella  erano  figli di poveri pescatori. Un giorno camminavano scalzi
e più tardi, quando ebbe spese le poche monete che gli  erano  rimaste in tasca dopo un lungo scialacquìo, si trovò più
marmo. Ma poco dopo rimpiangevano la vita passata, perchè  erano  ricchi senza es- sere felici. Nennella e Felice
sa di pesce, nei bicchieri di chioc- ciole marine. - Essi  erano  felici davvero di beverlo. - Perchè ci avete preso
li aspettavano sulla porta della loro casupola; essi non  erano  più canuti; avevano la faccia alle- gra e felice, e sulla
ad altri cacciatori in quella remota montagna - molti  erano  andati e non erano ritornati - e più si accendeva
in quella remota montagna - molti erano andati e non  erano  ritornati - e più si accendeva nell'animo del Reuccio il
cime più irte, tra le boscaglie più fitte. Una mattina  erano  arrivati in un punto dove le rocce si alzavano torno torno
di draghi con le bocche spalancate e le linguette vibranti.  Erano  nati il giorno innanzi, perché sembrava che i sottili colli
colli reggessero male il peso delle teste, e gli occhi non  erano  ancora aperti. - Dobbiamo prenderli vivi! Dobbiamo
il Reuccio vi montò su e prese a uno a uno i draghettini.  Erano  quattro, molli, quasi viscidi, con sul dorso un accenno di
Da lì a poco, piegavano le teste, si acchiocciolavano, ed  erano  belli e addormentati. Il Reuccio stimò inutile di
sibilo, attirandoli con un po' di cibo. Fin a tanto ch'essi  erano  piccoli, il Re non stava in pensiero pel Reuccio; ma ora
a quello di piccole vele smosse da forti soffi di vento.  Erano  belli nel loro orrido, con quei corpi di serpenti alati,
condizione. Ambasciatori partirono per diverse Corti, dove  erano  principesse da marito. - Dice il Reuccio: Sposerò colei che
soffocati, davano gli ultimi tratti. Per la campagna dove  erano  discesi non si vedeva anima viva. Stoppie, stoppie,
poveri diavoli affamati e stanchi, come li aveva chiamati,  erano  davvero il Reuccio e la Reginotta, cominciò a tremare dalla
qui? Nessuno aveva voluto cimentarsi a governarli, ed  erano  morti di fame nella stalla. Si sentiva il puzzo delle loro
soldati dei preti. Nella Lungara v’è un lanificio nel quale  erano  occupati molti lavoranti. Quanto sieno nobili gli istinti
operai si trovavano già cogl’insorti e solo i più vecchi  erano  rimasti nello stabilimento. Quando però quei buoni vecchi
coraggiosi popolani morti alla difesa dello stabilimento,  erano  stati portati ed ammassati nell’angolo più oscuro
 erano  due ad aspettarlo davanti al cancello di legno del pollaio:
già segato il collo, lo avevano spennato, anzi se lo  erano  già bello e mangiato fino all'ultimo pezzettino. - Mah! -
nella caldaia e rimestava, rimestava, fino a che non si  erano  sciolti. L'altra volta, egli si era divertito a tuffar le
api; a una a una le piante di ginestra dove i tacchini  erano  stati a pascolare. Niente! Non si erano sbandati neppure un
dove i tacchini erano stati a pascolare. Niente! Non si  erano  sbandati neppure un momento quel giorno. Il posto era pieno
dovuto stentare per riempirsi il gozzo; e infatti si  erano  stesi al sole, pigramente, dopo aver pascolato un pezzetto.
Byron, Milton e Locke, e molti altri spiriti eletti che si  erano  in qualche modo occupati delle cose invisibili sospese tra
cauta diplomazia. Del resto, la bicicletta e il microscopio  erano  in certa misura complementari: senza bicicletta, e partendo
pungere me, sia di lasciarsi pungere. Le mosche, poverette,  erano  una miniera di osservazioni: le ali, un delicato dedalo di
suole Vibram e ramponi condensati insieme. Altra miniera  erano  i fiori, belli o brutti, indifferentemente; dai petali non
o di spine, candidi, bruni o dorati. Altrettanto specifiche  erano  le forme dei cristalli che si potevano ottenere lasciando
ancora giravano stupidamente su se stessi. I più graziosi  erano  le vorticelle: minuscoli calici trasparenti che oscillavano
di seconda classe, stavano seduti dinanzi al tavolo.  Erano  due panciuti cinesi, dalle facce color del limone, con
alla cintura certi coltellacci da far rabbrividire.  Erano  due esecutori della giustizia, pronti a far subire ai
intorno al palazzo, anche dopo che tutte le lanterne  erano  state spente. - Allora è lui il colpevole! È lui il ladro!
della nuca. Era una trasformazione completa: i due europei  erano  diventati due cinesi e per di più dell'ultima classe.
mangerò il cuore! Siamo europei! Aprite o vi uccido tutti!  Erano  vani sforzi. I bambù non si piegavano nemmeno, quantunque
assassini. Subito otto uomini avevano alzato la gabbia ed  erano  entrati in un'altra sala dove se ne vedevano parecchie
ma molto più piccole, tanto anzi, che i disgraziati che vi  erano  rinchiusi non potevano fare il più piccolo movimento senza
lasciò trasportare. - Piumadoro, coraggio! Aprì gli occhi.  Erano  la farfalla, la cetonia ed il soffione. - Il vento ci porta
come quella dei carabinieri che giusto il giorno avanti  erano  passati di là e gli avevano domandato: - Hai visto nessuno?
nessuno? - Nessuno. - Coi fucili come noi? - Nessuno. Ed  erano  andati via, prendendo la strada del Monte, tra i fichi
Guardavano, con la mano su gli occhi per la via del sole.  Erano  passati, un mese addietro, due volte, ma allora non gli
in tratto si voltava indietro per vedere se tutti e due  erano  ancora colà. Poi si era messo a correre, e alla masseria
Quando arrivò lassù, non trovò gli amici . I tacchini si  erano  un po' sbandati. Posò per terra il fiasco e le pagnotte, e
dire: Silenzio! - Sissignore. Dunque il tacchino se lo  erano  già preso! E cercò con gli occhi tra il branco. Mancava
da alcuni uomini, quelli stessi che la sera prima  erano  in casa di Franco. Non sa? - gli disse la principessa di
tempo e poi? Quel poi lo sgomentava. Sapeva che i debiti  erano  immensi, che avrebbero inghiottito tutto e dalla
gli toglieva le noie, e per quell'uomo debole le noie  erano  più spaventose dei dolori, ed era appunto per sottrarsi a
Salvati. Il servo tornò di lì a poco dicendo che tutti  erano  andati a riposare dopo una notte insonne e che la cameriera
dormiva stringendo fra le mani alcune rose; le altre  erano  sparse sulla coltre bianca e mettevano una nota gaia in
e poi dopo aver baciata la coltre, prese una delle rose che  erano  posate accanto alla mano della marchesa, e uscì, serio,
alle poche centinaia di lire che aveva in tasca e che  erano  tutto ciò che gli rimaneva. Ma anche in quel momento di
filastrocca dei suoi godimenti e delle figure che a quelli  erano  associate, rivedeva Paola pallida, dall'aspetto di morta,
di loro; sono venuti a Roma per il Derby e iersera vi  erano  ancora. Ella fece una smorfia e disse: Mi annoierò dunque
per tutta la lunghezza da un bancone alto di legno, su cui  erano  posate le bilance. Un uomo ben pettinato, giovane, con una
cadere sul banco lurido e lustro ove migliala di mani si  erano  posate e migliaia di oggetti, dagli stracci ultimi del
stracci ultimi del povero alla collana della patrizia.  Erano  bottoni di perle, un anello con un ricco solitario.
Quel supplizio era durato una mezz' ora e nella stanza buia  erano  entrate molte persone, che attendevano il loro turno,
i baffi, ma in realtà per vedere se i capelli gli  erano  imbiancati. La perdita del suo patrimonio, le visite ai
ricchi bottoni sulla camicia sudicia. Ma i capelli del duca  erano  sempre neri ed egli disse fra sé : Vuoi dire che gli strazj
a piena gola e scaricando all'impazzata colpi di fucile.  Erano  quaranta o cinquanta, tutti di statura bassa ma vigorosi,
e code pure lunghissime, adorne di nastri sbrindellati.  Erano  tutti armati di fucili antichissimi, parte a miccia e parte
loro cavalcature. Dopo il primo slancio dello "Sparviero",  erano  rimasti subito indietro, ma da qualche minuto, rallentata
sorpresi e anche spaventati da quel colpo maestro si  erano  arrestati intorno ai caduti urlando. La loro sosta fu
fecero fuoco a pochi secondi d'intervallo. Questa volta non  erano  stati tutti cavalli a cadere. Due avevano continuata la
I mongoli, vedendo quel massacro, per la seconda volta si  erano  arrestati, urlando ferocemente e scaricando i loro
all'ovest per parecchie decine di miglia. Più che colline  erano  rocce colossali e aridissime. Non si vedeva spuntare, né
loro fianchi né sulle loro cime, la menoma pianticella ed  erano  così rigide da non permettere la scalata nemmeno a una
si librava a poca distanza da un laghetto, le cui rive  erano  coperte da una vegetazione abbondante, composta di abeti
Dovunque v'erano gruppi di morti coperti di ferite. Molti  erano  stati già decapitati, avendo l'abitudine quei feroci
come prove del loro indomito valore. Perfino i cammelli non  erano  stati risparmiati e se ne vedevano moltissimi coricati gli
il marchese si sentì correre un brivido per tutte le ossa.  Erano  allora giunti presso una duna dietro la quale si vedeva un
opposto una vigorosa resistenza. Tutto intorno le sabbie  erano  inzuppate di sangue e s'aggiravano dei brutti avvoltoi, i
"Ac ... qua! ... Ac ... qua!" Il marchese e Ben Nartico si  erano  precipitati innanzi, mandando un grido di sorpresa e
soggetti alla Francia. Anche le vesti che indossava  erano  diverse da quelle dei cammellieri delle oasi e dei
per lo meno duecento," rispose il moro. "Allora i Tuareg  erano  moltissimi." "Talvolta si radunano in parecchie centinaia
una illuminazione discreta e riposante. I toni dominanti  erano  il verde-grigio, l' avorio e il lavanda: i doppi vetri
per via dello scandalo di Lord Keith Lothian, ed anzi  erano  stati oggetto di una nuova interpellanza in Parlamento, ma
nuova interpellanza in Parlamento, ma a quell' epoca non ne  erano  state importate che qualche decina di coppie. _ Si chiama
le dicerie su di un preteso potere allucinogeno del latte  erano  senza alcun fondamento: non era neppure un afrodisiaco,
come pretendevano molti che non l' avevano mai provato o si  erano  lasciati suggestionare. Così pure, erano tutte fandonie le
mai provato o si erano lasciati suggestionare. Così pure,  erano  tutte fandonie le storie che si raccontavano sulla sua
perché subito dopo mi accorsi che gli occhi dell' animale  erano  belli e profondi, cosa che prima non avevo notata; lo
Era un demonio: non sopportava la clausura, la sua casa  erano  i tetti, non questa. Non c' era modo di averla vicina, a
leggere una quantità di cose che pochi anni prima le  erano  proibite. Eppure la maggior parte delle signorine mature
era rosso. Versino, capetto della manutenzione, disse che  erano  tutte storie, purché il vino e il pesce fossero buoni: lui
giovane e cuoceva l' olio personalmente, i termometri non  erano  ancora entrati nell' uso: si giudicava della temperatura
opportunamente modificate, che, oltre a costar meno,  erano  direttamente compatibili con gli oli; ebbene, Cometto ci
al rigido gennaio 1946, quando ancora la carne e il carbone  erano  razionati, nessuno aveva l' automobile, e mai in Italia si
se proprio avevo la fregola di rendermi utile, ecco, c'  erano  articoli da tradurre dal tedesco. Un giorno mi mandò a
alla rinfusa, i più bassi schiacciati dai più alti, c'  erano  migliaia di blocchi squadrati, di un vivace color arancio.
squadrati, di un vivace color arancio. Me li fece toccare:  erano  gelatinosi e mollicci, avevano una sgradevole consistenza
polmone, e sono da buttar via. Quei corpi parallelepipedi  erano  state latte di vernice: la vernice si era impolmonita, le
latte di vernice: la vernice si era impolmonita, le latte  erano  state tagliate, ed il contenuto buttato nel mucchio delle
archivio. I due partner, i due fornicatori dal cui amplesso  erano  scaturiti i mostri aranciati, erano il cromato e la resina.
dal cui amplesso erano scaturiti i mostri aranciati,  erano  il cromato e la resina. La resina era fabbricata sul posto:
e tutti i valori soddisfacevano alla prescrizione, anzi,  erano  uguali fra loro: 39,5 per cento, non uno di più, non uno di
di quegli anni difficili: non più giovane, poiché i giovani  erano  militari; forse braccato dai fascisti, o magari anche
il fatidico 9,5 per cento; col metodo giusto, i risultati  erano  ampiamente dispersi, ed un buon quarto, essendo inferiore
basici, che dovevano pure essere utilizzati perché  erano  stati accettati al collaudo e non si potevano più
che ella sentisse il bisogno di accertarsi se essi non  erano  un'illusione cagionata dalla sua giovine fantasia, o
Lei e i suoi si trovavano colà più stranieri di quando vi  erano  arrivati; suo padre, il benefattore, veniva già stimato un
da vivere onestamente, dignitosamente, con mercedi che  erano  servite di esempio, di paragone e che gli altri proprietari
suolo da loro posseduto e lasciato quasi in abbandono. Ed  erano  appunto questi - i proprietari, i galantuomini - che
la mente piena di pregiudizi intorno ai siciliani, ed  erano  quasi stupite di non aver visto finora invadere Villa Elsa
due francesi "politici" e due ragazzi ebrei ungheresi; c'  erano  poi tre difterici, due tifosi, e uno affetto da una
facciale. I due rimanenti avevano più di una malattia ed  erano  incredibilmente deperiti. Avevo febbre alta. Ebbi la
più piccole, del calibro adatto a un normale accendisigaro.  Erano  state valutate sei o sette razioni di pane. Passai quattro
di attaccare discorso. I due francesi con la scarlattina  erano  simpatici. Erano due provinciali dei Vosgi, entrati in
I due francesi con la scarlattina erano simpatici.  Erano  due provinciali dei Vosgi, entrati in campo da pochi giorni
di una voce che circolava già da vari giorni: che i russi  erano  a Czenstochowa, cento chilometri a nord; che erano a
i russi erano a Czenstochowa, cento chilometri a nord; che  erano  a Zakopane, cento chilometri a sud; che in Buna i tedeschi
risposto: "Ebbene?" e tutto sarebbe finito lì. I francesi  erano  diversi, erano ancora freschi. _ Sapete? _ dissi loro: _
e tutto sarebbe finito lì. I francesi erano diversi,  erano  ancora freschi. _ Sapete? _ dissi loro: _ Domani si evacua
quelli continuarono colle domande. Che seccatura. Ma già,  erano  in Lager da qualche settimana, non avevano ancora imparato
ungheresi presero a parlare concitatamente fra di loro.  Erano  in avanzata convalescenza, ma molto deperiti. Si capiva che
saccheggiato il deposito delle scarpe dei ricoverati, e si  erano  prese le migliori: le più scadenti, sfondate e spaiate,
Nessuno sapeva quale fosse la nostra condizione. Alcune SS  erano  rimaste, alcune torrette di guardia erano ancora occupate.
Alcune SS erano rimaste, alcune torrette di guardia  erano  ancora occupate. Verso mezzogiorno un maresciallo delle SS
al giorno successivo. I due francesi non avevano capito ed  erano  spaventati. Tradussi loro di malavoglia il discorso della
ancora un mese di Lager, non avevano quasi ancora fame, non  erano  neppure ebrei, e avevano paura. Fu fatta ancora una
al reparto accanto, in cerca di coperte: di là molti malati  erano  stati messi in uscita, le loro coperte erano rimaste
molti malati erano stati messi in uscita, le loro coperte  erano  rimaste libere. Ne presi con me alcune abbastanza calde.
il naso: _ Y-avait point besoin de le dire _; infatti  erano  macchiate. Io pensavo che in ogni modo, dato ciò che ci
che ho detto. Continuai a leggere fino a tarda ora. Non vi  erano  orologi, ma dovevano essere le ventitre quando tutte le
colpito. Due baracche bruciavano con violenza, altre due  erano  state polverizzate, ma erano tutte baracche vuote.
con violenza, altre due erano state polverizzate, ma  erano  tutte baracche vuote. Arrivarono decine di malati, nudi e
a meno che il vento non girasse. I tedeschi non c'  erano  più. Le torrette erano vuote. Oggi io penso che, se non
vento non girasse. I tedeschi non c' erano più. Le torrette  erano  vuote. Oggi io penso che, se non altro per il fatto che un
non era permesso uscire dal Ka-Be? E se i tedeschi non  erano  ancora tutti partiti? Ma non dissero nulla, erano contenti
non erano ancora tutti partiti? Ma non dissero nulla,  erano  contenti che ci fosse qualcuno per fare la prova. I
alle cucine più in fretta che potemmo, ma le patate  erano  già quasi finite. Ne riempimmo due sacchi, e li lasciammo
accapigliavano per le ultime decine di patate putride. Si  erano  afferrati per gli stracci e si percuotevano con curiosi
(le grosse rape insipide, base della nostra alimentazione).  Erano  così gelati che non si potevano staccare se non col
ancora qualcosa in movimento. Anche i civili polacchi  erano  scomparsi, appiattati chissà dove. Pareva che perfino il
che non era possibile lavarsi le mani, e che tre dei nostri  erano  ammalati di tifo, si comprende che non era un lavoro
nel campo abbandonato. Trovarono che diciotto francesi si  erano  stabiliti nel refettorio della SS-Waffe. Li uccisero tutti
di dar loro sepoltura. D' altronde, in tutte le baracche v'  erano  ormai letti occupati da cadaveri, rigidi come legno, che
legno ci separava dal reparto dei dissenterici. Qui molti  erano  i moribondi, molti i morti. Il pavimento era ricoperto da
dell' incidente. Il letto del ragazzo e il pavimento  erano  imbrattati. L' odore nel piccolo ambiente diventava
me per fare quanto lui faceva. 23 gennaio. Le nostre patate  erano  finite. Circolava da giorni per le baracche la voce che un
invece si ammalavano di polmonite e diarrea; quelli che non  erano  stati in grado di muoversi, o non avevano avuto l' energia
e nessuno si accorgeva di quando morivano. Gli altri  erano  tutti spaventosamente stanchi: dopo mesi e anni di Lager,
era ben diversa. Tutti quelli che lo avevano potuto,  erano  andati a stabilirsi in altre baracche. I compagni più gravi
Ma nella baracca 14 era successo qualcosa di nuovo. Vi  erano  ricoverati gli operati, alcuni dei quali in discrete
subito, sarebbero arrivati; tutti lo proclamavano, tutti ne  erano  certi, ma nessuno riusciva a farsene serenamente capace.
con quel feroce mondo che pure era un mondo, i più fra noi  erano  troppo esausti perfino per attendere. A sera, intorno alla
avevano viso né nome, lo si ricava da queste stesse pagine:  erano  lontani, invisibili, inaccessibili. Prudentemente, il
era difficile ed estremamente pericolosa: i prigionieri  erano  indeboliti, oltre che demoralizzati, dalla fame e dai
particolarmente difficile. Qui i prigionieri, in generale,  erano  privi di qualsiasi esperienza organizzativa o militare;
diverse, e perciò non si capivano fra loro; soprattutto,  erano  più affamati, più deboli e più stanchi degli altri, perché
più stanchi degli altri, perché le loro condizioni di vita  erano  più dure, e perché spesso avevano già alle spalle una lunga
durata del loro soggiorno in Lager era tragicamente breve,  erano  insomma una popolazione fluttuante, continuamente diradata
un caffè caldo dopo il bagno. Le camere a gas, infatti,  erano  camuffate come sale di docce, con tubazioni, rubinetti,
prigionieri, di cui circa quarantamila donne, ed in cui  erano  in funzione le camere a gas ed i forni crematori; ed
gigantesche macchine di morte: camere a gas e crematori  erano  stati deliberatamente progettati per distruggere vite e
in un solo giorno, nell' agosto 1944. I campi sovietici non  erano  e non sono certo luoghi in cui il soggiorno sia gradevole,
Gli ebrei, in minoranza in tutti i loro stanziamenti,  erano  dunque diversi, riconoscibili come diversi, e spesso
cadono le restrizioni legali ai danni degli ebrei, che  erano  state invocate dalle Chiese cristiane (a seconda dei luoghi
di sterminio fu condotta molto avanti. I nazisti, che pure  erano  impegnati in una durissima guerra, ormai difensiva, vi
venivano creduti, applauditi, ammirati, adorati come dèi.  Erano  "capi carismatici", possedevano un segreto potere di
esercitata e appresa. Le idee che proclamavano non  erano  sempre le stesse, e in generale erano aberranti, o
che proclamavano non erano sempre le stesse, e in generale  erano  aberranti, o sciocche, o crudeli; eppure vennero osannati,
questi anche i diligenti esecutori di ordini disumani, non  erano  aguzzini nati, non erano (salve poche eccezioni) dei
esecutori di ordini disumani, non erano aguzzini nati, non  erano  (salve poche eccezioni) dei mostri: erano uomini qualunque.
nati, non erano (salve poche eccezioni) dei mostri:  erano  uomini qualunque. I mostri esistono, ma sono troppo pochi
arruffapopoli e fanfarone. Finché è stato vivo, con noi c'  erano  altri dodici soldati, gente giovane e allegra, del Galles e
soldati, gente giovane e allegra, del Galles e del Surrey;  erano  anche buoni contadini, e ci davano una mano nel lavoro. Poi
che Maggie pendesse verso l' idolatria. In quella grotta c'  erano  macigni che assomigliavano a figure d' uomini e animali:
in fondo, era un cranio cornuto. Certo quelle forme non  erano  di mano umana: e allora di chi? Io, per conto mio,
sapevano l' inglese e non le potevano parlare: per di più,  erano  gelosi l' uno dell' altro, e passavano la giornata a
come brace, e a giorno era spento. La mia preoccupazione  erano  i maiali. Ho detto a Maggie che andasse a dormire, e ai
i tronchi fino dentro alle radici, scavando cunicoli dove  erano  queste. Il mantello di lava è tutto costellato di bolle
era crollata, e le stalattiti invece che verso il basso  erano  puntate di lato, come becchi di cicogne. In fondo, dove
da alchimista, di cui non ho creduto una parola. Loro due,  erano  la bestia a due dossi, lui e Maggie: lui grigio e peloso,
ho imparato subito, e in dieci giorni i barattoli  erano  pronti: erano da una sola pinta, ma di mercurio ce ne
subito, e in dieci giorni i barattoli erano pronti:  erano  da una sola pinta, ma di mercurio ce ne stavano diciassette
non c' era più traccia di Burton né della sua baleniera. C'  erano  invece, in piedi sulla spiaggia, fradice e intirizzite, le
una di loro mi ha porto in silenzio una lettera di Burton.  Erano  poche righe: che, per trovare quattro donne per quattro
misura del 10 per cento, nella sua prossima visita; che non  erano  donne di prima scelta, ma non aveva trovato niente di
il lusso un po' volgare del broccato crema e rosso, di cui  erano  parati i mobili e coperto il letto, e a cui rassomigliava,
sulla tavoletta o in questa botteguccia, questi pasticcini  erano  fatti di una mediocre farina, conditi con zucchero di terza
le tre botteghe riunite di via Toledo, allo Spirito Santo,  erano  fiere nella loro insegna, pasticceria fondata nel 1802
a vagoni. Oh, sempre fra gl'invidiosi di casa Fragalà, vi  erano  quelli che susurravano contro i misteriosi ingredienti con
contro i misteriosi ingredienti con cui quei dolci  erano  manipolati e colorati, ma erano malignità innocue, a cui
con cui quei dolci erano manipolati e colorati, ma  erano  malignità innocue, a cui gli avventori non davano retta, o
era andato di là, in cucina, a vedere se tutti i rinfreschi  erano  preparati e se i servitori di piazza, presi per la
e se i servitori di piazza, presi per la circostanza,  erano  in tenuta corretta. Ora, ella si era alzata e tenendo in
battista le copriva il davanti del vestito, e sul grembiale  erano  incrociate le mani tutte inanellate. I capelli castani
incrociate le mani tutte inanellate. I capelli castani  erano  tirati strettamente, sulla nuca, da una grande pettinessa
già cominciava ad arrivare. Quelli che si conoscevano, si  erano  riuniti in un gruppo e parlottavano a bassa voce fra loro,
invitati sconosciuti; e costoro, famiglia per famiglia, si  erano  messi negli angoli, avevano avvicinate le sedie e le
negli angoli, avevano avvicinate le sedie e le poltrone, si  erano  formati in altrettante fortezze, donde gettavano intorno,
in punta alla poltrona, rigidi, taciturni. Come loro si  erano  isolate altre famiglie, d'impiegati, di piccoli
trentenne, dei loro soprabiti; mentre dall'altra parte vi  erano  tutti i Fragalà e con loro i Naddeo, forti negozianti di
nulla, nulla aveva potuto salvare i tre figli: tutti tre  erano  morti soffocati, in un modo così straziante che la ragione
è in tutti, ma specialmente nella gente meridionale. Oh!  erano  gente ricca, i Naddeo, gli Antonacci, i Durante, i Fragalà,
di piattini, di cucchiarini, di bicchieri: ma le entusiaste  erano  le signore che vedevano apparire gli spumoni, dai colori
allegrezza. Le serve di tutti i piani del palazzo Rossi  erano  accorse; era salito il portiere; il parrucchiere della
cocchieri dei Naddeo e degli Antonacci che avevano vettura,  erano  saliti su; finanche la giornalista dell'angolo di Tarsia,
di simil genere, gli altri battesimi dei suoi figliuoli gli  erano  passati nella mente, in quel minuto. Ma egli si rimise
si disegnavano, a ogni moto delle sopracciglia: i capelli  erano  castani, buttati indietro disordinatamente e lascianti
disordinatamente e lascianti scoperte le tempie dove  erano  un po' radi, dove, a guardar bene, a guardar minutamente,
i tendini, come nelle zampe delle galline morte: ed  erano  scarne le mani abbandonate, buttate giù lungo il corpo.
i dolci, tolti dai vassoi devastati; le signore si  erano  tolte i guanti, tenendo con due dita, sollevato il pezzo di
e pesanti, finendo di svaligiare i vassoi. Tutte le mani  erano  attaccaticcie, tutte le bocche lucenti: sulle mensole i
in fondo al cuore della donna più modesta e più oscura: ed  erano  strilletti di ammirazione, interiezioni, interrogazioni che
salone egli aveva attirato l'attenzione di coloro che vi  erano  e che avevano finito di mangiar dolci e di sorbire gelati.
che costituisce il più espressivo fra i linguaggi, si  erano  indicati quel divoratore muto, che cominciava quando essi
la vista, perché per l'appetito non ve ne è bisogno… Ma  erano  le solite esclamazioni un po' grasse, dinanzi a un forte
muto divoratore. A poco a poco, adesso, tutti quelli che  erano  nel salone mettevano gli occhi addosso al lungo mangiatore;
le fiamme della vergogna salirle al viso, poiché tutti si  erano  accorti, adesso, dell'ignobile straccione che suo marito le
sentendosi salire le lacrime agli occhi; oramai tutti si  erano  acconti del pezzente mangione, tutti lo guardavano, anche
d'indulgenza si dipingevano sulle labbra feminili, come si  erano  dipinti su quelle maschili; salvo che la curiosità
dei fantasmi. Alle persone meno timide, che per le prime si  erano  avvicinate, si venivano ad aggiungere le altre, più
quei Fragalà, quei Naddeo, quegli Antonacci, quei Durante,  erano  abituati a vendere i dolci stantii, le stoviglie di creta
di via Mercanti, alla Pietra del Pesce, alla via Marina:  erano  abituati a tutte le glacialità, le volgarità, le meschinità
della sua Intendenza di finanza. Ma le donne, le donne  erano  quelle che più ardevano nell'immaginazione! Certo, almeno
le virtù proprie e per quelle dei loro parenti o mariti,  erano  ricche, possedevano la quiete della fortuna e l'avvenire
era stata portata nella stanza della nutrice; gli sposi  erano  soli. Pareva che la stanchezza li avesse ammutoliti. Pure,
nessuna s'era accostata alla riva sinistra, anzi tutte si  erano  dirette verso oriente, supponendo forse che i fuggiaschi
continuato il loro viaggio. Anche dal canale di Kabra  erano  uscite delle imbarcazioni, ormeggiandosi dinanzi a Koromeh
più ripreso il largo. Dei kissuri invece nessuna nuova.  Erano  tornati a Tombuctu oppure avevano continuato la loro corsa
dopo essersi recati sulla riva per vedere se sul fiume vi  erano  delle scialuppe, erano tornati recando la buona nuova che
riva per vedere se sul fiume vi erano delle scialuppe,  erano  tornati recando la buona nuova che il Niger appariva
della piccola cala, urlando come una legione di demoni.  Erano  più di cento, armati di lance, di archi e di mazze, di
la scialuppa già in procinto di entrare nel Niger, si  erano  gettati coraggiosamente in acqua sperando di raggiungerla.
sulla riva del fiume gigante, numerose scialuppe si  erano  staccate da Koromeh, montate da equipaggi armati. "Stiamo
una riva all'altra, onde chiudere completamente il passo.  Erano  montate da un centinaio e mezzo di negri armati per la
gravissime, perché ben poche palle andavano perdute.  Erano  tre formidabili bersaglieri e mancava ancora Rocco, un
la scialuppa sui due fianchi, ma le prime barche che si  erano  avanzate avevano dovuto retrocedere frettolosamente cogli
le grida degli inseguitori lanciati sulle loro tracce. Si  erano  fermati, non osando inoltrarsi sotto la foresta o
Yanez e Tremal-Naik, slanciandosi dietro ai cavalli che si  erano  messi a trottare portando Darma ed i feriti. - A me, amici!
quei birbanti! Là, tutti su quella rupe! Vieni, Kammamuri.  Erano  in venti, avendone distaccati otto per scortare Yanez e
urlando per incutere maggior terrore ai nemici, ma non  erano  ancora giunti alla base della rupe che il fuoco dei
Sappiate morire da eroi! I dayaki per la seconda volta si  erano  precipitati all'assalto, sostenendosi con un fuoco
drappello. Tutti quelli che si trovavano a metà della rupe  erano  stati decapitati dalle pesanti sciabole degli assalitori o
terribili kampilang. Non facevano quasi più fuoco, tanto  erano  sicuri della vittoria. Sambigliong, vedendo sciabolare gli
vittoria. Sambigliong, vedendo sciabolare gli uomini che si  erano  appiattati a due terzi della salita, mandò un grido
quella belva, che pareva volesse divorarli tutti, si  erano  precipitati all'impazzata giù dalla roccia, ricaricando
drappello non rimanevano che undici uomini. Tutti gli altri  erano  caduti sotto le palle e i kampilang dei dayaki e i loro
e lo trascinò con sè, dicendogli: - È morta: lasciala. Si  erano  precipitati a corsa disperata nel burrone, mentre una
I due legnetti, spinti da un fresco vento di settentrione,  erano  già lontani e stavano girando il capo Gaya, per entrare
nella baia di Sapangar, entro cui sbocca il Kabatuan.  Erano  due piccoli prahos pescherecci, con grandi vele formate di
i disgraziati prigionieri anche ora. Gli uomini  erano  così fatti allora: bricconi ve n'erano in quei tempi remoti
sparire! . . . . . . . . . . . . . . . Fedoro e Rokoff  erano  rimasti come inebetiti dall'orrore, dinanzi all'atroce
loro membra anchilosate, provocando urla e strida orribili.  Erano  almeno una dozzina che s'accanivano con un sangue freddo
in modo che muoia a poco a poco. Alcuni carcerieri  erano  entrati portando delle scodelle di riso, del formaggio
otto robusti facchini. Due lunghe aste, un po' elastiche,  erano  state passate fra le canne che formavano la parte superiore
sguardi il magistrato, ma non era ancora giunto. Invece  erano  entrati dodici soldati, armati di fucili, guidati da un
Non siamo già di caucciù noi! Basta, ti dico, buffone!  Erano  parole sprecate. I cavalli, piccoli, vivaci, eppur
meno popolati della capitale e che stante l'ora mattutina  erano  ancora quasi deserti e uscirono dalla porta di Shahuomen,
che si estende intorno all'immensa capitale. I manciù si  erano  divisi in due drappelli: uno marciava innanzi al carro;
confuso che pareva aumentasse di momento in momento.  Erano  urla acute, tocchi di tam-tam e muggiti di conche marine.
a quelle stanze la impronta caratteristica del tempo in cui  erano  state mobiliate; ed eccettuata la camera degli sposi, esse
state mobiliate; ed eccettuata la camera degli sposi, esse  erano  rimaste quali egli le aveva trovate nella sua prima visita,
la disposizione degli oggetti che vi si trovavano. Non  erano  punto preziosi i tavolini, i canterali, i divani, le
macchiato e corroso l'argentatura. Eppure Elvia ed Aldo si  erano  adattati subito a quell'aria di vecchiezza - di stanchezza,
fina, insistente, li aveva confinati in casa. Si  erano  un po' svagati leggendo alcuni capitoli di uno dei tanti
e dell'esistenza di Dio. L'autore, o gli autori -  erano  due, se mal non ricordava - credevano di aver dimostrato
forza da produrre terrificanti sensazioni rivelatrici. Gli  erano  rivenute alla memoria le notizie del mezzadro intorno
per la campagna. Fatto colazione in una vaccheria, si  erano  inoltrati per sentieri e sentieroli verso le colline,
due avrebbe saputo scegliere il paesaggio piú artistico; ed  erano  tornati tardi alla villa, un po' stanchi ma contentissimi
attendere il ritorno a Roma per svilupparle! Intanto si  erano  seduti a tavola con grand'appetito, quantunque la cena non
bucaniere e i suoi compagni si  erano  slanciati fra le piante, rifugiandosi specialmente dietro
draghinassa, taglio il naso anche a lui. Le cinquantine si  erano  in quel frattempo riunite, occupando tutta l'estremità
- Ci faranno risparmiare le munizioni. I mastini si  erano  messi a ululare sinistramente ed avevano voltato le spalle
di canne, minacciando di tradire la direzione che tenevano.  Erano  gruppi di tringhe per lo piú, uccelli grossi come le
fangoso e che era coperto di nidi di caimani. Le spiagge  erano  gremite di piccoli coni, non piú alti di un piede, composti
di due tre chilometri, poi, persuaso che i nemici non  erano  ancora giunti fin là, si decise a sparare alcuni colpi
occupavano alacremente della cena, il conte e Buttafuoco si  erano  spinti verso la riva della savana, temendo sempre una
dei veri miracoli: galli dal collare, sgarze e pernici  erano  stati superbamente arrosolati e non chiedevano altro che
da quarant'otto ore non facessero altro che fuggire, si  erano  rimessi in cammino attraverso l'oscura foresta, rasentando
m'inquieterei troppo. Bah! Vedremo e sapremo difenderci. Si  erano  impegnati nuovamente fra pessimi terreni paludosi, ingombri
- Abbassatevi! Il conte il basco ed il guascone si  erano  affrettati ad obbedire. - Che cosa c'è dunque? chiese il
da altissime grida e da latrati furiosi. Le cinquantine si  erano  accorte del passaggio dei fuggiaschi ed avevano aperto il
gambe. Alcuni uomini, preceduti da parecchi cani, si  erano  slanciati fuori dai gruppi di canne, urlando a piena gola:
in parte riparati dietro al tronco della palma. Non  erano  indiani da scappare dinanzi a quei feroci mastini che
avrebbero potuto raggiungerli e dare loro molto da fare, si  erano  raccomandati alle proprie gambe, poiché ormai la loro
corsa furiosa durava da circa mezz'ora e gli spagnuoli  erano  rimasti tanto indietro da non scorgerli piú, quando
castelli, quasi quanti ne hanno i duchi di Savoja. - So che  erano  ricchissimi. - Sapete per quale motivo mio padre ed i miei
padre ed i miei zii, il Corsaro Verde ed il Corsaro Nero  erano  venuti in America? - Per vendicarsi del duca Wan Guld, mi
marchese, - molto vagamente però. - I conti di Ventimiglia  erano  in quattro, tutti fratelli, e forti condottieri, che
e l'acquazzone era cessato. Le spianate del forte  erano  ingombre dì filibustieri occupati ad inchiodare i cannoni
e chiacchierando. Vedendo comparire il conte, tutti si  erano  alzati. - Dunque, signor conte? - chiese de Lussan, non
pronti a sgombrare la città. Oltre i prigionieri, si  erano  impadroniti anche d'un cannone, per meglio difendersi dagli
allora coprivano gran parte dell'America centrale e che non  erano  occupate che da rade tribú d'indiani sfuggiti
che, come abbiamo detto, ritenevano figli di Belzebú. Non  erano  però finite le peripezie dei filibustieri. Gl'indiani, per
delle carrozze: le rose, le camelie, le dalie, i garofani  erano  i più richiesti. Presso tutti i sarti e presso tutte le
mai, mai: tutti questi cartonaggi, grossi e piccoli,  erano  disposti su grandi tavoloni, smagliavano di colori,
bianchi e colorati, i forni ardevano, le fornacelle  erano  roventi, le caldaie bollivano e gorgogliavano; e gli operai
era mancata al solito convegno invernale: molti lavori  erano  stati sospesi e quelli da cominciare non erano cominciati:
molti lavori erano stati sospesi e quelli da cominciare non  erano  cominciati: così molta gente di popolo, dormiva sui gradini
il più bizzarro degli aspetti. Tutte le grandi botteghe  erano  chiuse, poiché i bottegai e le loro signore volevano
senza un certo timore per le loro vetrine; tutte le insegne  erano  coperte di tela o di stuoie e di stuoiette; erano anche
insegne erano coperte di tela o di stuoie e di stuoiette;  erano  anche coperti i fanali del gas: in quanto alle botteghe più
mestole. Tutti i balconi grandi e piccoli, dei primi piani,  erano  variamente addobbati, di mussole vivaci, poco costose,
più vistosi e più spiritosi. Certi signori svizzeri si  erano  fatti costruire uno chalet opra un grande balcone e le
i venditori ambulanti, strillando acutamente la loro merce:  erano  venditori di piccole bomboniere, piene di mediocri
e gialli, portati in grandi ceste piatte sopra una mano:  erano  venditori di fiori artificiali formati a grappoli, a
a coccarde, o a fasci, e infilati sopra lunghe aste:  erano  venditori di fiori freschi, camelie bianche e violette
balconi del palazzo Rossi, primo piano a destra, su Toledo,  erano  addobbati di teletta azzurra e bianca, fermata da larghe
e l'economia si era fatta più rigida, più dura! Come  erano  felici, tutte quelle donnine placide e laboriose, di questo
di Carmela Naddeo aveva subito adottato e fatto adottare!  Erano  tutte lì, col mestolo alla mano, parlando già
quel giovedì era scomparso, dalla mattina. Ma queste nuvole  erano  passeggiere. Luisella Fragalà andava e veniva, da un
a piedi, per Toledo, chiamato da cento balconi, dove  erano  i suoi clienti passati, presenti e futuri, era salito al
al Lotto del Governo, o quando solo quei due soldi le  erano  restati. Le due sorelle erano in gran gaia, pettinate con
quando solo quei due soldi le erano restati. Le due sorelle  erano  in gran gaia, pettinate con un trofeo di capelli, sul
un letto con un baldacchino aperto, dove, sulla parete,  erano  attaccate le immaginette della Madonna e i santarelli
e cremisi e invitandovi la sua miglior clientela. Sì,  erano  tutti là, quelli che ogni settimana venivano a deporre il
dove qua e là si vedeva l'immagine di Mephisto, ma che  erano  riempite di buonissimi confetti. Allora una punta di
quiete stanca e languente di quella delicata giovinezza.  Erano  soli, seduti uno di fronte all'altro, in un gran silenzio,
nei dintorni del grandioso palazzo dei Montelimar. Vi  erano  ufficiali, soldati, piantatori, marinai e contadini, e non
cavalieri che prendevano parte a quello strano divertimento  erano  obbligati a passare a corsa sfrenata, curvarsi fino a terra
montati tutti sui piccoli ed eleganti cavalli andalusi, si  erano  presentati alla corsa, allineandosi dinanzi al palazzo dei
alla corsa, allineandosi dinanzi al palazzo dei Montelimar.  Erano  quasi tutti giovanotti, figli di piantatori o di pezzi
al suo maggiordomo e alle donne della casa. Quattro galli  erano  stati seppelliti, ad una distanza di venti metri l'uno
Due giudici di campo, due vecchi ufficiali in ritiro, si  erano  collocati ai due lati dei cavalieri per regolare la corsa.
dei cavalli, perché non accadesse qualche disgrazia, si  erano  accostati al palco dove si trovava la marchesa. - Pronti? -
era stato fortunato, in quella prima corsa, ed i galli  erano  rimasti dentro la loro prigione. - Che pessimi cavalieri! -
le piú svariate frutta dei climi tropicali. Non vi  erano  che due poltrone l'una accanto all'altra. - Signor conte, -
- Mi avevano detto che parecchie navi sospette si  erano  vedute nelle acque di Jonaires, veleggianti verso il sud:
verso il sud: stamane invece sono stato avvertito che si  erano  allontanate in direzione della Tortue. Andrò appunto a
l'uno Corsaro Rosso e l'altro il Corsaro Verde, e che  erano  due gentiluomini italiani? La marchesa guardò il conte con
fate questa domanda? - Perché mi hanno detto che con voi vi  erano  due uomini. - Sí, due miei marinai, i quali, dietro mio
avvenuto senza testimoni, e poi ... - Scusate, marchesa, vi  erano  i miei marinai. Ed ora continuate. - Vorrei chiedervi dove
interruzione verso l'entrata della pagoda sotterranea.  Erano  tutti seikki e li comandava un capitano che portava
grosso ciuffo di penne rosse. Per offrire meno bersaglio,  erano  tutti stesi bocconi, tuttavia sette od otto soldati
avevano cercato di prendere d'assalto il rifugio ed  erano  stati respinti. - Che cosa dici di fare, Sandokan? - chiese
sempre vinto. - Partirono quasi a passo di corsa, tanto  erano  impazienti di prendere parte al combattimento, tenendo il
Quando giunsero sull'orlo della macchia, i seikki  erano  a soli venti passi dall'entrata del rifugio ed il fuoco
di guerra dei loro compagni. Sandokan ed i suoi valorosi si  erano  slanciati furiosamente all'attacco, caricando colle
onde farsi credere in maggior numero. Sette od otto indiani  erano  caduti sotto la scarica, quindi il loro numero erasi
fossero presi fra due fuochi, poiché gli assediati si  erano  pure slanciati all'assalto, non smentirono nemmeno in quel
impedire loro di riordinarsi, Tremal-Naik e Kammamuri si  erano  gettati addosso al capitano, atterrandolo di colpo e
completamente, poi temendo di cadere in qualche agguato, si  erano  ripiegati in buon ordine verso la pagoda sparando qualche
continuamente, senza la minima interruzione. Ora  erano  colossali tamarindi, ora mirti, o sangore drago o nargassa,
bacino immenso, che rassomigliava ad un lago e le cui rive  erano  coperte da alberi altissimi, per lo più manghieri, già
alberi sorgevano qua e là, a grandi distanze, per lo più  erano  borassi dal fusto altissimo e dalle larghe e lunghe foglie
sapeva che cosa farne di tre figliuole come loro, che non  erano  buone neanche a fare una frittata, che sperperavano tutto!
faceva coraggio, e spronava le so- relle a andare avanti.  Erano  intirizzite dal freddo, sfinite dalla fame e in lontananza
ai cacciatori. - Assassini! - ripeterono Lucia Maria, che  erano  sopraggiunte. E fra tutte e tre portarono in casa la
incominciarono a piangere da far compassione. I cacciatori  erano  rimasti tutti umi- liati e dolenti, e non osavano muoversi
e andò in cantina per sincerarsi. I mucchi delle monete  erano  tutti a po- sto; soltanto quand'egli prendeva una mo- neta
starle a confronto, altro che le due sorelle di lei, che  erano  già spose di due Principi coronati. Al mercante venne
coi fiocchi. E i tre cacciatori? Che non l'avete capito?  Erano  i tre Principi che sposarono le figliuole del mer- cante.
di Maometto. Tutte le razze e tutte le sette del Marocco vi  erano  rappresentate. Si vedevano mori in abito di gala, con
adorni di fiocchi, oppure di seta a righe trasparenti. Vi  erano  arabi, i quali formano la seconda classe, rappresentando i
nessuno più ci prenderà." Le urla e le minacce della folla  erano  diventate così acute, da non poter più intendersi. Mori,
ed arabeschi d'argento e calzoni rossi di seta e d'oro,  erano  entrati nella sala portando una tavola riccamente
una tavola riccamente imbandita. Le posate ed i tondi  erano  d'argento e i bicchieri di cristallo roseo, montati pure in
bravo Rocco, molto diffidente verso la cucina africana. Vi  erano  poi enormi pezzi di montone cucinati in varie maniere,
né ai parapetti, né sulle logge, né alle porte. Tutti  erano  occupati a divertirsi ed a rimpinzarsi di cibi e di
parlate, signor di Sartena?" chiese l'ebreo, a cui non  erano  sfuggite quelle parole. "Del colonnello Flatters," rispose
d'acqua, sperando di ottener soccorso dai viaggiatori che  erano  costretti a fermarsi in quel punto per abbeverare i
di nuovo il rumore dei sonagli in di- stanza. Questa volta  erano  davvero le so- nagliere dei cammelli, e una comitiva di
loro e li attese con ansietà. Dopo poco, cammelli e uomini  erano  riuniti intorno alla gora, tutti intenti a dis- setarsi,
alla gora. Egli non ebbe il coraggio di doman- dar loro se  erano  diretti alla Mecca. Saaud era disperato e credeva di do-
dinanzi a loro, ma essi tennero alta la testa, perché  erano  compresi della santa missione che stavano per compiere e
con le stoffe e le gemme della Persia e dell'Indostan. Essi  erano  amici di Abdelazis e videro il ca- vallo di Saaud. -
Passando dalla piazza, si guardò attorno, commossa.  Erano  le case ben note, la farmacia, il caffè, il palazzo del
era conosciuto; solo Teresa aveva cambiato; gli oggetti  erano  quelli ma i suoi occhi li vedevano diversamente. La signora
abiti di rigato rosso e nero mostravano già i gomiti, - vi  erano  pezze da rattopparli? Teresina assicurò che v'erano.
e la signora Soave continuò per un pezzo, poiché i ragazzi  erano  a scuola, Ida a letto, ed ella aveva un momento di riposo;
di crine. - E tu ti sei divertita? - Sì, mamma. - Gli zii  erano  buoni? - Tanto buoni; specie la zia Rosa, che non va mai in
creazioni di Rigoletto e del duca, la soave figura di Gilda  erano  piú che personaggi; erano sentimenti, erano passioni
duca, la soave figura di Gilda erano piú che personaggi;  erano  sentimenti, erano passioni incarnate e la grandiosità
figura di Gilda erano piú che personaggi; erano sentimenti,  erano  passioni incarnate e la grandiosità terribile ed umana di
poi abbiamo montato le scalette fra piano e piano, che  erano  abbastanza complicate, hanno quadrato subito senza che ci
passano gli acidi da lavorare: si dice così. Le colonne  erano  quattro, tre piccole e una grossa, e quella grossa era
era arrivata divisa in quattro tronconi, di modo che c'  erano  da fare tre giunte, una flangiata e due saldate di punta,
e un lavoro complicato come quello non l' avevo mai visto.  Erano  più di trecento, di tutti i calibri da un quarto fino a
dovesse poi funzionare. La più parte delle tubazioni  erano  di inossidabile, e lei lo sa che l' inossidabile è un gran
poi siamo scesi, e lui mi ha fatto vedere con la lente che  erano  tutti pallini rotondi, e mi ha mostrato che la calamita li
e mi ha mostrato che la calamita li tirava, insomma  erano  di ferro. E mi ha spiegato che erano stelle cadenti che
li tirava, insomma erano di ferro. E mi ha spiegato che  erano  stelle cadenti che avevano finito di cadere: se uno va un
faceva fino piacere. Ci abbiamo messo quasi due giorni. C'  erano  anche le colonne più piccole da riempire di anelli, e a che
ultimi, cioè quelli dell' ultima notte, altro che brividi,  erano  delle onde di dieci o dodici gradi di scarto, che salivano
traffico per guardarci dentro. È venuto fuori che dentro c'  erano  due tonnellate d' acido che costava soldi, e che in tutti i
questo punto poco da fare ero di scena io. I passi d' uomo  erano  tre, uno in cima alla colonna, uno verso la metà e l' altro
a ventitre metri: tutti i nostri trenta metri di anelli si  erano  ridotti a sette. C' è stato un gran parlare e discutere, e
non era un modo di dire ma era proprio un macinato perché  erano  gli anelli che si erano macinati. Pensi un po' che lavoro:
ma era proprio un macinato perché erano gli anelli che si  erano  macinati. Pensi un po' che lavoro: gliel' ho detto che
macinati. Pensi un po' che lavoro: gliel' ho detto che  erano  anelli di ceramica, e che erano fragili, tanto che li
lavoro: gliel' ho detto che erano anelli di ceramica, e che  erano  fragili, tanto che li abbiamo messi giù con l' acqua come
si vede che quel materiale, voglio dire gli anelli rotti,  erano  delle schegge ruvide, e si erano intrecciate una con l'
dire gli anelli rotti, erano delle schegge ruvide, e si  erano  intrecciate una con l' altra, perché l' acqua che gli
incominciava a sembrarmi una di quelle bestie che c'  erano  nei tempi dei tempi, che erano alte come una casa e poi
una di quelle bestie che c' erano nei tempi dei tempi, che  erano  alte come una casa e poi sono morte tutte chissà perché.
.... Si vestì, sbarbò, lavò, scese in strada. I viali  erano  deserti, ma al botteghino di San Secondo c' era già la
parete era appeso il manifesto, coi soliti colori volgari.  Erano  sei entrate; i nomi dei gladiatori non gli dicevano niente,
tempi era diverso, sa. Invece dei paraurti di gommapiuma c'  erano  i rostri, mica storie. Era difficile farla franca.
utilitaria, una Renault_4, gli fece poi notare che queste  erano  più temibili delle auto grandi e pesanti. _ Per conto mio,
intermezzo comico, un duello fra due sollevatori a forca.  Erano  dello stesso modello e colore, ma uno portava dipinta tutto
», aveva cominciato a corteggiarla in novembre. I Mattu  erano  una giovane coppia di indiani con tré figli piccoli,
tappeti color avorio che ricoprivano le mattonelle liberty  erano  morbidi ma freddi come la tappezzeria che simulava un muro
di cristallo, vicino a una grande e moderna abat-jour.  Erano  quasi le otto e Giulia sapeva che a quell'ora i Mattu erano
Erano quasi le otto e Giulia sapeva che a quell'ora i Mattu  erano  in piedi. Le rispose la voce dolce di Salinda il cui volto,
da un basamento a tamburo di legno istoriato e dorato:  erano  le otto e cinque. Che la dolce Salinda avesse riagganciato
come un cobra; quindi si rivolse a un paio di clienti che  erano  entrati e chiedevano un cappuccino. « Non potrebbe farmi
Le cellule di un nodulo al seno prelevato un mese prima non  erano  del tipo regolamentare. Erano di quelle che continuano a
prelevato un mese prima non erano del tipo regolamentare.  Erano  di quelle che continuano a ripetersi senza fermarsi mai.
 Erano  trascorsi solamente quattro giorni dal duello fra Yanez e
figuranti come tanti minuscoli tridenti ed i suoi capelli  erano  riuniti sul cranio in modo da formare come una mitra. Il
il tempo, vedendo il fakiro salire i quattro gradini si  erano  affrettati a muovergli incontro, chiedendogli
non le tocchi qualche grave disgrazia. - I due servi si  erano  guardati l'un l'altro con spavento, poiché gli indiani
per tre volte dinanzi al viso di Surama; servi e serve si  erano  aggruppati dietro alla padrona. Solo i quattro malesi che
strana cerimonia, essendosi probabilmente accorto che non  erano  indiani, cosa d'altronde facilissima data la tinta
un po' difficile a saperlo. La notte era scura. Tutti si  erano  coricati nel palazzo: la padrona, i malesi, i servi e le
per bene. - Portate via il palanchino ora - disse ai servi.  Erano  appena usciti quando un uomo entrò: era uno dei ministri
e armati di scimitarre. Vedendo i due europei, i quali  erano  rimasti come fulminati dalle ultime parole del maggiordomo,
tentativo di ribellione. Alla base della gradinata vi  erano  già due portantine guardate da altri quattro agenti e da
sotto l'atrio. Soldati, poliziotti e carcerieri si  erano  slanciati come un solo uomo verso i due europei, sguainando
nuova prova di vigore così straordinario, i cinesi si  erano  arrestati. - Vi accoppo tutti, canaglie! - urlò Rokoff. -
la guardia delle carceri, comandata da un ufficiale.  Erano  dodici soldati, armati di fucili a retrocarica, e a quanto
appena decapitate, colando ancora il sangue dal collo.  Erano  orribili a vedersi. Avevano i lineamenti alterati da
lo stanzone, passarono in un altro, le cui pareti  erano  coperte da strumenti di tortura. Vi erano numerose kangue,
le cui pareti erano coperte da strumenti di tortura. Vi  erano  numerose kangue, specie di tavole che servono ad
di Agramante, fra il popolo dei Signori: ma gli uomini  erano  pochi, molti mutilati, molti vestiti di stracci come noi.
ci guardava negli occhi, nessuno accettò la contesa:  erano  sordi, ciechi e muti, asserragliati fra le loro rovine come
di averne imbarcato una intera nidiata: i nostri vagoni non  erano  più sessanta, bensì sessantuno. In coda al treno viaggiava
orientale. Nessuno di loro dimostrava più di vent' anni, ma  erano  gente estremamente sicura e risoluta: erano giovani
vent' anni, ma erano gente estremamente sicura e risoluta:  erano  giovani sionisti, andavano in Israele, passando dove
Sandokan distinse l'abitazione del rajah, le cui finestre  erano  illuminate. - Vedi nulla laggiù, Kammamuri? - chiese. - Sì,
accorge del tiro, ci darà la caccia su tutto il territorio.  Erano  allora giunti nel recinto, Sandokan per primo, il maharatto
Scavando con prudenza e ritirando la terra con le mani,  erano  giunti a due piedi di profondità, quando la punta di un
L'indiano aveva le apparenze di un morto. I suoi muscoli  erano  rigidi, la sua pelle lucente e di una tinta grigiastra,
- Noi due. Zitto ora e attenti al segnale. Gl'indiani  erano  giunti a quattrocento metri dal cimitero. Temendo di venire
che continuava a scavare imitato dai suoi tre compagni, si  erano  gettati a terra e avanzavano strisciando. - Ancora dieci
invece di continuare ad avanzarsi, ad un cenno del rajah si  erano  fermati volgendo gli sguardi verso le macchie che
metà e ripose l' altra in tasca. Le due vacche, gli disse,  erano  preda di guerra; le avevano prese pochi giorni prima, nel
"perché nella guerra bisogna anche pensare alla roba".  Erano  magre e restie, dove trovavano un ciuffo d' erba si
resistendo agli strattoni e ritardando la marcia. Dove c'  erano  ancora chiazze di neve nell' ombra degli alberi, la aravano
ma un concorrente mi ha denunciato perché le mie tariffe  erano  troppo basse. Sono rimasto in prigione tre settimane; si
settimane; si capisce che anche i miei documenti personali  erano  falsi, risultavo cristiano da due generazioni, ma mi hanno
scelta. Mi hanno messo su un treno con due accompagnatori,  erano  due militari anziani della Territoriale. Li ho corrotti con
senza coraggio non dura a lungo. Ma anche i loro coraggi  erano  diversi: il coraggio di Ulybin era ostinato e opaco, un
terra, carichi d' autorità e di minaccia inespressa; spesso  erano  ordini ragionevoli, perché Ulybin era un uomo scaltro, ma
perché Ulybin era un uomo scaltro, ma anche quando non lo  erano  suonavano perentori, ed era difficile non obbedirli. Il
era più portato all' azione che alla teoria, e i suoi scopi  erano  semplici: sopravvivere, portare ai tedeschi il massimo
nel pozzo, l' aria era leggera e profumata, tutti i visi  erano  distesi, e Gedale si stava divertendo. Leonid compresse la
"mie nobili dame", ma volle sapere quanti anni avevano, se  erano  ancora vergini e chi erano stati i loro uomini. Sissl
sapere quanti anni avevano, se erano ancora vergini e chi  erano  stati i loro uomini. Sissl rispose intimidita, Line con
ha ucciso tutti i deboli, i malati e gli affaticati che  erano  alla tua retroguardia; non ha avuto timore di Dio. Perciò,
ma Bella non gli dava requie. Delle tre donne che  erano  arrivate a Turov con la banda sembrava che Bella fosse la
era la lotta dei Samoiedi: nel luogo dove lui era nato  erano  state deportate diverse famiglie di Samoiedi. _ Sono i
parlava; altri gedalisti si unirono, alcune voci del coro  erano  armoniose ed altre meno, ma tutte erano convinte e
voci del coro erano armoniose ed altre meno, ma tutte  erano  convinte e risentite. Mendel e i suoi ascoltarono con
che era alacre, quasi di una marcia, e le parole, che  erano  queste: "Ci riconoscete? Siamo le pecore del ghetto, Tosate
venuto nel bosco, lui solo e non più giovane: tutti i suoi  erano  stati uccisi. Nella primavera dell' anno scorso eravamo
economia del loro fuoco, e la tecnica corretta con cui si  erano  disposti. Sarti, copisti e cantori, diceva la loro canzone:
e di sparare senza esporre il capo. Invece tutti si  erano  appiattati dietro cespugli folti, e sparavano attraverso le
cessò. Nella cabina trovarono che i tedeschi della scorta  erano  solo tre; uno era ancora vivo, e Gedale lo finì senza
lo finì senza esitare. Anche il macchinista e il fuochista  erano  morti; peccato, disse Gedale, loro non c' entravano e ci
basta il macchinista, ci vuole anche il fuochista _. Quanto  erano  efficienti i gedalisti nel combattimento, altrettanto erano
erano efficienti i gedalisti nel combattimento, altrettanto  erano  confusionari nelle scelte di pace. Nessuno voleva fare il
lati. Arrivarono a Kolki nel primo pomeriggio, e i vagoni  erano  quasi vuoti: Pavel col cavallo li aspettava sul piano
visti; ci devono pur essere, perché davanti al municipio c'  erano  i loro manifesti di propaganda, ma in strada non si fanno
l' ultima città polacca prima della frontiera, i russi ci  erano  entrati senza combattere, subito dopo l' inizio delle
di derisione, di pettegolezzo e di vaga intolleranza.  Erano  operai e contadini, semplici e robusti, che non temevano il
semplici e robusti, che non temevano il lavoro manuale ma  erano  abituati ad una alimentazione abbondante, e che perciò si
si ridussero in poche settimane a scheletri pietosi; altri  erano  professionisti, studenti ed intellettuali che venivano da
ed intellettuali che venivano da Budapest o da altre città;  erano  individui miti, tardi, pazienti e metodici, ed a loro
pazienti e metodici, ed a loro pesava di meno la fame, ma  erano  di pelle delicata, ed in breve furono pieni di ferite e
più avevano soffiato nel fuoco e provocato la sommossa, si  erano  chiusi nelle loro case, paventando che i contadini
a quelle devastazioni, si sfogava a dire: - Poichè ci si  erano  messi, dovevano compir l'opera. Li sfruttiamo, li trattiamo
non si deve fare repulisti del vecchio? Ah! Poichè ci si  erano  messi! ... E tornato al cottage , vedendo Paolo con la
quel che era avvenuto tra loro lungo lo stradone; eppure si  erano  detti tante e tante cose! - Come finirà? - domandava,
un' idea precisa: sapeva soltanto che di camere buie ce n'  erano  un centinaio, e che tutti i dati decisionali convergevano
se ne accendevano sette od otto: una volta sola se ne  erano  accese dieci, mai se ne erano accese meno di cinque, perciò
od otto: una volta sola se ne erano accese dieci, mai se ne  erano  accese meno di cinque, perciò aveva l' impressione che le
facendo calcolò che le lampade rosse di una sua giornata  erano  in media duecento: settantamila in un anno, tre milioni e
dire "non oggi, e domani solo se avremo fortuna". Le auto  erano  impantanate, guaste, destinate ad altro servizio, e inoltre
guaste, destinate ad altro servizio, e inoltre non ci  erano  mai state promesse, ha proseguito la soave voce telefonica,
rocce c' era ancora qualche chiazza di neve, ma i prati  erano  già pieni di fiori; si sentiva l' acqua che scorreva e
notte gelava ancora. Il traliccio era alto trenta metri; c'  erano  già i sollevatori piazzati, e a terra il bancone dei
creduto bene di dirmelo non per farmi paura, ma perché  erano  gente di buon senso e vecchi del mestiere, e a vedermi
dozzina: eppure me ne accorgevo bell' e da solo che le mie  erano  degli scarabocchi, tutte grottolute e piene di soffiature,
tutte grottolute e piene di soffiature, mentre lì vicino c'  erano  quelle del montatore che si era fatto male, che sembravano
E bisogna anche dire che, o le mie saldature ben che storte  erano  robuste, o che il progetto era abbondoso, perché quel
mi spiego. Era una della Calabria, voglio dire che i suoi  erano  arrivati dalla Calabria, ma lei le scuole le aveva fatte
con me aveva avuto da dire con i suoi, ma non tanto, perché  erano  sette figli e uno più uno meno non ci facevano neanche
con le saldature, e come anche tutti gli altri tralicci  erano  pronti, era ora di cominciare a tendere i cavi. Sa, a
che io fossi più furbo di loro, è che veramente la squadra  erano  tutte leccie, e uno in più, modestia a parte abbastanza
più vesciche sulle mani, che per stare poi con la ragazza  erano  una noia, ma mi dava ancora più noia farmi vedere da lei
gli elicotteri, ma a quel tempo questi bivacchi fissi non  erano  gran che, e la più parte delle persone, anche quelli che
se li obbligassero a dormire lì dentro farebbero reclamo.  Erano  come delle mezze botti di lamiera, di due metri per due,
bene un po' di pane secco lasciato lì da quelli che ci  erano  passati prima. Essendo appunto che avevano la forma di un
Essendo appunto che avevano la forma di un mezzo cilindro  erano  alti un metro più o meno, e bisognava entrarci a quattro
o meno, e bisognava entrarci a quattro gambe; sul tetto c'  erano  delle bandelle di rame che servivano da parafulmine, ma
le loro precauzioni. Le dicevo che per l' acqua non c'  erano  problemi, perché faceva caldo da parecchie settimane, la
veniva dal cielo dritta dritta. Neanche per il mangiare c'  erano  problemi, perché c' eravamo portati dietro tutto quello che
bambini e si conservava per tutta la vita, perché le case  erano  fatte di legno. Chi ha avuto occasione di maneggiare il
per eccellenza, tanto che in alcune lingue materia e legno  erano  espressi dalla stessa parola. Non c' è dubbio che i nostri
dirmi che uno dei fusti fumava. Andai a vedere: nove fusti  erano  freddi, il decimo scottava e dalla superficie della
estraneo. Tutto questo poteva spiegare perché i fusti si  erano  comportati in maniera differente, ma non aiutava molto a
Gli spagnuoli, passato il primo momento di terrore, si  erano  messi subito all'opera per sgombrare la nave dall'albero
gran vigore e non solamente con i suoi pezzi. I bucanieri  erano  saliti in coperta e, trovandosi il galeone a buon tiro, non
per esattezza di tiro, coi formidabili bucanieri. Non  erano  trascorsi dieci minuti, quando la Folgore, che procedeva
spagnuoli, armati di spadoni, di scuri e di alabarde, si  erano  precipitati verso i tre coraggiosi, sicuri di vincerli
come se volesse dimostrare che se i figli della sua terra  erano  ricchi di spacconate erano anche robusti di braccio e pieni
che se i figli della sua terra erano ricchi di spacconate  erano  anche robusti di braccio e pieni di coraggio, l'aveva
mitragliavano il castello di prora del galeone, dove si  erano  annidati una ventina di archibugieri, i quali mantenevano
aver subito perdite considerevoli. Gli spagnuoli, che non  erano  riusciti a tener testa a quella carica irresistibile, erano
erano riusciti a tener testa a quella carica irresistibile,  erano  ripiegati in massa verso il castello di prora, Forse con
gridando: - La resa o la strage: scegliete! Gli spagnuoli  erano  rimasti silenziosi, impugnando sempre rabbiosamente le
essersi contati e di aver constatato che le loro perdite  erano  troppo enormi e le loro forze troppo scarse per
in alto, con non poco stupore degli spagnuoli, i quali  erano  rimasti raccolti sul castello di prora del galeone. Gli
ed i miei due zii, il Corsaro Verde ed il Corsaro Nero,  erano  venuti in America per vendicare la morte del loro fratello
parlando, era diventato terribile. I suoi lineamenti si  erano  alterati, assumendo una espressione selvaggia ed i suoi
trovino sulle coste del Pacifico? Morgan mi aveva detto che  erano  partiti verso il sud, per aggirare la Terra del Fuoco e
catastrofe, ed intorno a me non capitava nulla. I tedeschi  erano  dilagati in Polonia, in Norvegia, in Olanda, in Francia, in
Stati Uniti non si muovevano in aiuto degli inglesi, che  erano  rimasti soli. Io non trovavo lavoro, e mi estenuavo nella
di viaggio da Torino. Mi consigliai rapidamente coi miei.  Erano  d' accordo: con la malattia di mio padre c' era in casa un
si toglieva, se ne trovava il profilo in negativo; i tetti  erano  coperti da uno spesso strato di polverino, che nei giorni
In quel tempo di razionamento e di mercato nero, non c'  erano  lassù problemi annonari: non si sapeva come, ma tutti
sconfinassero nell' orto dell' altro, danneggiandolo, e ne  erano  nate noiose controversie e faide, che male si confacevano
tutti i non interessati facevano scommesse, ma poi non c'  erano  più stati sconfinamenti. Altre storie meravigliose mi
altrettanto probo e stimato. Era venuto un certo Natale, ed  erano  spariti quattro dei tacchini più grassi nel paese giù a
Ma venne un altro inverno, e questa volta di tacchini ne  erano  spariti sette, fra novembre e dicembre. Era stata fatta
una sera che era un po' bevuto. I ladri di tacchini  erano  loro due, lui e il cane. Alla domenica lui portava il cane
in paese, girava per le cascine e gli faceva vedere quali  erano  i tacchini più belli e meno custoditi; gli spiegava caso
versione più accreditata, li regalava alle sue amanti, che  erano  numerose, brutte, vecchie, e sparse in tutte le Prealpi
tuttavia di accettare questo amore; ma "i suoi di lei"  erano  stati irremovibili. Avevano speso soldi per i suoi studi, e
lo sapevano perché Bortolasso lo raccontava a tutti. Questi  erano  stati i patti, al tempo del matrimonio; lui li aveva
toccarla. Queste battaglie notturne fra i tristi coniugi  erano  diventate la favola della miniera, ed una delle sue poche
No, era una ragazza di buona famiglia, il suo avvenire  erano  i figli e i fornelli, Saffo e Pindaro cose del passato, il
scetticismo italiano, i miei resoconti di vita torinese:  erano  resoconti assai censurati, perché sia lei, sia io, dovevamo
non potevo frequentare nessuno, le mie sere alle Cave  erano  interminabili. Qualche volta mi fermavo in laboratorio
natura imparata a scuola, con quei rovi e quelle pietre che  erano  la mia isola e la mia libertà, una libertà che forse presto
gli alberi della valle, ormai già vestiti di primavera,  erano  come noi, gente anche loro, che non parla, ma sente il
Germania di Hitler. Non pensavo che, in quegli stessi mesi,  erano  stati scoperti in Albania giacimenti di un minerale di
da venticinque uomini fra rematori ed archibugieri, si  erano  staccate dalla spiaggia e s'avanzavano con furia,
che portavano pesanti archibugi dalla canna lunghissima,  erano  saliti rapidamente in coperta, stendendosi lungo la murata
causati dal combattimento, danni quasi insignificanti,  erano  stati prontamente riparati dal numeroso equipaggio, ed i
riparati dal numeroso equipaggio, ed i pochi feriti  erano  stati trasportati nell'infermeria ed affidati al medico di
ed affidati al medico di bordo. Sulla tolda non  erano  rimasti che venticinque uomini, pel servizio delle vele e
e pochi artiglieri. Sulle coffe invece e sulle crocette  erano  stati collocati sette od otto gabbieri, incaricati di dare
a Mendoza. Ci teneva a dimostrare che i guasconi non  erano  affatto dormiglioni e che non la cedevano ai marinai
il conte scendeva sulla tolda per accertarsi se gli uomini  erano  tutti ai posti di combattimento. - Vi starò alle costole,
di aver non poco da fare, sapendo che quei grossi velieri  erano  poderosamente armati e montati da marinai scelti, composti
si era messa in gran corsa per raggiungerlo. Tutte le vele  erano  state spiegate e Mendoza aveva presa la ribolla del timone.
il largo, facendo cosí capire agli spagnuoli che non vi  erano  altre speranze che la resa a discrezione o un combattimento
brezza la quale faceva vibrare cordami. Tutti gli occhi si  erano  fissati sul galeone, il quale continuava la sua fuga verso
fatto fuoco. Mendoza e il guascone che gli stava presso  erano  saltati in mezzo alla densa nuvola di fumo, mentre il conte
La grande vela latina e quella quadrata soprastante  erano  pure cadute, ingombrando la tolda e coprendo buona parte
innamorata. La casa di Fidelia e la casa di Speranza  erano  disgiunte da tre lunghe contrade - ma le due donne
superbamente conservata. Le facciate esterne dell’edificio  erano  ricoperte d’edera ingigantita dai secoli, ma, l’interno