una volta, in una città di que- sto mondo, una ragazza | bella | come il sole. Questa ragazza, per nome Rosalba, aveva |
Le Fate d'Oro -
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ser Or- lando, uno dei tre cavalieri - e se real- mente è | bella | quanto dite, metteremo a sovvallo il mondo, ma la |
Le Fate d'Oro -
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sulla sua nave, poiché erano desiderosi di conoscere la | bella | Rosalba; ed il mercante accondiscese volentieri ai loro |
Le Fate d'Oro -
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sonno e tutti e tre ebbero una visione. Orlando sognò la | bella | Rosalba in mezzo ad una quantità di bestie feroci; |
Le Fate d'Oro -
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ama- ramente, sulla sorte che lo privava di una sposa | bella | e pietosa, dalla quale avrebbe potuto sperare conforto nei |
Le Fate d'Oro -
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tutto sugo. - Bada! - gli ha detto il babbo - ti prendi una | bella | responsabilità, perché Giannino è un ragazzaccio capace di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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Re e una Regina. La Regina partorì e fece una bambina più | bella | del sole. Insuperbita di questa figliolina così bella, |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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- Non è vero, sciocchina. Vieni su, vieni a vedere che | bella | sorellina ti è nata. - Sorellina non me n'è nata, A peso |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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disse: - É mai possibile che l'altra Principessa sia | bella | quanto questa? Andiamo a vederla. Ma dove andiamo? - Nel |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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rospo; ma era così bella, che, al paragone, la Gigliolina, | bella | e bianca come un giglio, sarebbe parsa proprio una megera. |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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e cominciò ad inoltrarsi cautamente. Incontrò una | bella | ragazza. - Bella ragazza, per carità, additatemi la via. |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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ad inoltrarsi cautamente. Incontrò una bella ragazza. - | Bella | ragazza, per carità, additatemi la via. Sono un viandante |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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una bellezza; il Re l'avrebbe sposata volentieri. - AhimŠ, | bella | ragazza! Ho impegnato la parola. - É la mia cattiva Sorte! |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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con una pomata di suo padre. Il Re fu fatato. - Ed ora, | bella | ragazza, dovreste prestarmi una scure. - Eccola. - Che cosa |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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e chiestala al padre, l’ottenne e si fidanzarono. Era una | bella | coppia quella dell’avvenente e robusto cacciatore colla |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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quella dell’avvenente e robusto cacciatore colla gentile e | bella | contadina ed entrambi assaporavano anticipatamente con |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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con l’anima le delizie della loro unione. Ma troppo | bella | era Camilla e troppo innocente in quella metropoli della |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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le ciocchette dei capelli che le adombravano la fronte; la | bella | mano dalle dita affusolate, che muoveva i pezzi bianchi |
GIACINTA -
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... Andrea assentiva col capo: - Sí, l'appetito è una | bella | cosa; però l'arsenico e la digitale non bisogna |
GIACINTA -
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passeggiate? - Mi annoio, di tutto. - Si faccia animo; la | bella | stagione è vicina. - Crede che mi dispiaccia di morire? |
GIACINTA -
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tre anni dopo l'arrivo dell' inglese a Settefonti, una | bella | sera di aprile si erano incontrati al Muraglione , il |
IL BENEFATTORE -
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Casino. - Ve lo dicevo, signor canonico? Costui ci darà una | bella | lezione! Ma il canonico era fisso più che mai nella sua |
IL BENEFATTORE -
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Dovrebbe vivere con la famiglia all'albergo? ... Sarà una | bella | giornata domenica prossima. Mezzo paese invitato; banda, |
IL BENEFATTORE -
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IDA: Quanto ci siamo divertiti, Bettina mia!... Che | bella | commedia!... GINO: E la farsa dove la lasci? Se tu avessi |
STORIE ALLEGRE -
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di gelatina! ( Ridendo di genio. BETTINA: E la commedia era | bella | davvero? IDA: Alfredo, diglielo tu. ALFREDO: La commedia |
STORIE ALLEGRE -
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però, questi anni benedetti non passano mai. La mi pare una | bella | ingiustizia! Oramai gli è un secolo che ho sempre dieci |
STORIE ALLEGRE -
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BETTINA: si consoli: fra pochi mesi ne avrà undici. IDA: | Bella | consolazione! Prima d'arrivare a quindici anni, figurati se |
STORIE ALLEGRE -
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due minuti. ALFREDO: Intanto che si aspetta, si fa una | bella | cosa? GINO E IDA ( insieme ): Sentiamo. ALFREDO: si ripete |
STORIE ALLEGRE -
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insieme ): Sentiamo. ALFREDO: si ripete fra noi tre quella | bella | scena della commedia, dove il figlio riconosce sua madre? |
STORIE ALLEGRE -
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probabilmente da insegna. - Ecco la posada di Panchita, la | bella | castigliana, - disse. - Porta un brutto titolo, ma il vino, |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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deve essere troppo curiosi quando vi è di mezzo una donna, | bella | come la mia. Se vedeste che capelli ornano quella |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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- rispose con noncuranza l'avventuriero. Peccato che la mia | bella | della catapecchia non abbia assistito agli atti di valore |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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voi, signora, se non avete cenato col signor conte. La | bella | ostessa scoppiò in una risata argentina. - Io non sono una |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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uccidere. - Che cosa sono questi guasconi? - chiese la | bella | castigliana. - Dei parenti prossimi del diavolo, - rispose |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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una informazione. - A me, signor conte! - esclamò la | bella | castigliana, con stupore. - Avete molte conoscenze in |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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uomo è quel don Juan de Sasebo? _ chiese il corsaro alla | bella | castigliana. - Sulla quarantina e uomo coraggiosissimo, |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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con un occhio aperto. - Buona notte, caballeros, - disse la | bella | sivigliana. Il guascone fece un galante inchino, dicendo: - |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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sivigliana. Il guascone fece un galante inchino, dicendo: - | Bella | signora, io vi contraccambio l'augurio e cercherò di |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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ben fornita e gliela mise nelle mani, dicendole: - Addio, | bella | vedova: conto sulla vostra furberia. I colpi risuonavano |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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se veramente il consigliere abita là dove ci ha indicato la | bella | castigliana. Siate prudenti e non commettete gradassate: lo |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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appariva tutto punteggiato dei riflessi dei fanali; un | bella | sera d'autunno, così tenero, così voluttuoso a Firenze, |
Il maleficio occulto -
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che tu ti chiamerai Clelia per l’avvenire, in onore della | bella | e cara mia compagna, in onore della coraggiosa fanciulla |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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adorata dall’intero equipaggio! Giunta sulla tolda, la | bella | inglese dopo d’avere corrisposto ai saluti affettuosi de’ |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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«E Manlio, ove l’avete lasciato?». «Manlio, - ripose la | bella | inglese -; trovasi col Solitario e l’ho lasciato in florida |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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giovine, che al chiarore della lucerna le sembrò ancora più | bella | di quanto se l’aveva figurata, volle prenderle la mano per |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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dal buio, ella era tornata a scusarsi. - Non ci faccio una | bella | figura, lo capisco. Ma ..., infine, non ho voluto mostrarmi |
Racconti 1 -
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cosí inattesa e cosí franca. Era piccante! Ah, la | bella | bruttina, come aveva già cominciato a chiamarla, diventava |
Racconti 1 -
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ragione di essere gelosa. Come sono belle! Ah, l'esser | bella | dev'essere una grande soddisfazione! Se io fossi bella, |
Racconti 1 -
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E come lo metteva di buon umore ogni visita della | bella | bruttina! Sotto quell'apparente allegria però, chi sa quali |
Racconti 1 -
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della Laguna, quando sua madre viveva ancora ... - | Bella | mia madre! Non le somiglio affatto -. E avea continuato, |
Racconti 1 -
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col piú strano dei sorrisi di quel suo stranissimo viso di | bella | bruttina. Quel viso pareva livido sotto il pallore. Una |
Racconti 1 -
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e gli occhi ombrati dalle ciocche arruffate su la larga e | bella | fronte, fissi su lui. E se Renato andava a sedersele |
Racconti 1 -
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quanto a lui, preso dalla soggezione e dal rispetto per la | bella | signora, non aveva saputo che rispondere sissignora e |
ARABELLA -
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di Dio, quando sono costretti a guardare in faccia a una | bella | creatura. Da solo a solo, specialmente di notte, quando si |
ARABELLA -
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ma nella sua povertà e nella sua miseria di spirito questa | bella | immagine signorile teneva il posto che una Madonna dipinta |
ARABELLA -
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un povero altare di campagna: finché si abituò a riporre la | bella | visione tra le squallide idee della sua vita di |
ARABELLA -
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anche la felicità. - Perciò aveva preso in moglie la più | bella | ragazza del paese, quantunque figlia di un povero |
LE ULTIME FIABE -
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nacque una bambina. Chi la vedeva, esclamava: - Sarà più | bella | della mamma! - Il mercante non stava nei panni dalla |
LE ULTIME FIABE -
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spessissimo non arrivavano ad intendersi. - Mammina, che | bella | giornata è oggi! - Che mai dici, figlia mia! Una |
LE ULTIME FIABE -
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figlia mia! Una passeggiata sui poggi? - Ho detto: che | bella | giornata! - Lo so: ci vuole una granata. La faccio |
LE ULTIME FIABE -
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ci vuole una granata. La faccio comprare. - Ho detto che | bella | giornata! - insisteva Splendore gridando più forte. - Ho |
LE ULTIME FIABE -
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attorno dei banditori: - Sua Maestà vuol sposare una | bella | ragazza, ma che sia sorda, muta e sciocca. Padri e madri |
LE ULTIME FIABE -
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alla moglie. · - Hai sentito? Il Re vuol sposare una | bella | ragazza, sorda, muta e sciocca. Chi sa perché? - Capriccio |
LE ULTIME FIABE -
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pareva che in quel momento la sua sposa fosse diventata più | bella | e più buona delle tre Fate. E finché visse non dové mai |
LE ULTIME FIABE -
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ti, tégnem dessedada. Te vedaret che bel sit a ca mia. Una | bella | casetta, un bel giar... din... ( sonnecchia ) te faroo una |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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casetta, un bel giar... din... ( sonnecchia ) te faroo una | bella | nanna de bomba... sina; te daroo el lattin col bis... cott |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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de sogn... Ne podi pù. NARCISO: Ah sì, sta notte faremo una | bella | dormidona con tutt quel bianco e rosso che fa la gibigiana. |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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salame in barca. Quando se gh'à la sposina giovine e magari | bella | la se lassa minga in ona sala scura inscito de per lei..., |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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manda subit indree: moglie Ballanzini niente voler in casa | bella | sciorina: venire con manico scopa. LUIGI: Signora |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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firmagli il passaporto per un altro paese, ammazzalo! la | bella | s'anco diggià non t'ama, ti adorerà pel colpo della tua |
FIABE E LEGGENDE -
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si risapesse, fece dire che la Regina avea partorito una | bella | bimba, ed era stata chiamata Serpentina. Serpentina |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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magnifico regalo. - Mi dispiace, ma non posso. Aspetto la | bella | dal dente d'oro che deve passare di qui. - Usignuolo, |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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passare di qui. - Usignuolo, bell'usignuolo! Sono io la | bella | dal dente d'oro. E mostrò il dente. - O Reginotta mia! Son |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola più | bella | della luna e del sole, e le volevano bene come alla pupilla |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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regno. - Maestà, - disse uno dei ministri - cerchiamo una | bella | ragazza, vestiamola come la Reginotta e mandiamola lì: |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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lì: l'Uomo selvaggio sarà contento. Trovarono una ragazza | bella | come la Reginotta, le fecero indossare uno dei più ricchi |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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l'Uomo selvaggio non avrà da ridire. Trovarono un'altra | bella | ragazza, le fecero dipingere una voglia sul braccio, simile |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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cambiava discorso: da quell'altro non ci sentiva neppure. - | Bella | parola di Re! - gli disse il Nano una volta. - Ah, nanaccio |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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Il bel tempo dee venire. Zun! Zun! Zun! Aveva una figliuola | bella | quanto il sole, ma senza braccia, ed era la sua |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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parlare, s'era affacciata alla porta. - Prendetelo voi, | bella | figliuola. - Non ho braccia, signora mia. - Ve l'appunto |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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Eh, amico! Che guardate? - Guardo vostra figlia, che è più | bella | del sole. - Se fosse più bella del sole, rimarreste |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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vostra figlia, che è più bella del sole. - Se fosse più | bella | del sole, rimarreste accecato. - Ahi! Ahi! Il Reuccio portò |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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non sapevano che pensare di quel miracolo. - Chi è, | bella | ragazza, la signora invisibile che vi accompagna? - Maestà, |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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era un bacio sulla mano o sulla gota della piú | bella | signora che assisteva al divertimento; galanteria spagnuola |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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dell'ammiragliato, ansiosi di baciare le gote della piú | bella | vedova di San Domingo. Spiccava però tra loro il conte de |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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d'una lunghissima piuma e si era chinato sul cavallo. La | bella | vedova rispose con un sorriso e con un grazioso gesto della |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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intanto con vero furore e, sia per simpatia, sia per la | bella | figura, puntava di preferenza sul figlio del Corsaro Rosso. |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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noiosa, se la vittoria non valesse un bacio alla piú | bella | donna di San Domingo. Allentò le briglie e riprese la |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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qualche volta di me. - Volete dunque partire? - chiese la | bella | vedova. - È probabile che questa sera io non sia piú a San |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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mai la compagnia d'una signora, specialmente quando è | bella | e amabile come voi. - Ah, conte! ... Si era alzata. Fece |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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- A voi! - rispose la marchesa di Montelimar, sulla cui | bella | fronte era apparsa una leggera ruga. - E se vi dicessi che |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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lassú piú tardi. - Il bacio, marchesa - disse il conte. La | bella | signora gli porse la mano. Il corsaro vi depose un bacio, |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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dal governatore della città. - Per arrestarmi? - chiese la | bella | vedova ridendo. - Non voi, ma una persona che poco fa deve |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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le vostre stanze. - Fate pure, capitano i rispose la | bella | vedova. - Ma sono certissima che non lo troverete nel mio |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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Amilcare Lauria Vedendo entrare il dottore, la | bella | signora si era alzata dalla poltrona dove stava |
Racconti 2 -
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di mistero, accresciuta dalla severità dell'aspetto della | bella | signora. Il dottore avea subito notato la mancanza |
Racconti 2 -
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- Ho letto un libro che mi ha sconvolta. Ignorare è una | bella | cosa! Non lo avevo mai capito prima di ora. - Ha i suoi |
Racconti 2 -
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va tutto in fiore, e quando la sorte ti mette accanto a una | bella | donnina, il meno che si possa fare è di farle la corte col |
VECCHIE STORIE -
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farle la corte col flauto. - E il marito? - Il marito d'una | bella | donnina è sempre un brutto mostro, un tiranno, uno |
VECCHIE STORIE -
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le vacanze, mi parve di leggere nel volto meno chiaro della | bella | Nina come una nota misteriosa di dolore e di avvilimento. |
VECCHIE STORIE -
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Corona di ferro. Scrisse da Venezia all'amico che c'era una | bella | combinazione, un posto vacante alla contabilità di quella |
VECCHIE STORIE -
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a Padova stavan bene, che vi avevano amici e parenti, una | bella | casa, tutte le migliori comodità, mentre un trasloco è una |
VECCHIE STORIE -
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tempo prima che entrassero gli Italiani in Venezia. - | Bella | storia! e Franzon? - Franzon sano, robusto, vispo come un |
VECCHIE STORIE -
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cessavano all'ingresso del giardino, ove il silenzio della | bella | notte non era interrotto che dal dolce rumore dell'ac- qua |
Le Fate d'Oro -
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ciò che desidererai, tutto, - disse insi- stendo ancora la | bella | Lucinda. E mentre gli diceva queste parole, egli si vedeva, |
Le Fate d'Oro -
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occhi di lui un insolito splendore. Egli stendeva verso la | bella | ammalia- trice le mani supplichevoli, quasi fosse sul punto |
Le Fate d'Oro -
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non ca- piva la lingua del paese. - Edelweiss! - ripetè una | bella | fan- ciulla bionda. E socchiusa la porta della capanna, |
Le Fate d'Oro -
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bosco, Fiorino aveva già pronunziato la magica parola, e la | bella | Fata tornava a lui volando. - Che vuoi? - gli domandò. - |
Le Fate d'Oro -
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alla luna, alla brezza profumata, alla bocca della | bella | Anastasia, che m'avevan reso tanto piacevoli quelle ore. Ma |
Il maleficio occulto -
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guarir da solo, senza lusso di convalescenze prolungate a | bella | posta, in qualche villa sui colli toscani. E un giorno che, |
Il maleficio occulto -
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una ragazza per nome Amabile, che era reputata in paese la | bella | delle belle. Il padre di lei faceva il tessitore di panni, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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ballano a più non posso. Ora avvenne che Amabile, la | bella | fra le belle di Bibbiena, si trovasse sulla Piazzolina |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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cui non era sfuggita la passione del giovane per la | bella | fra le belle, gli ordinò di tornarsene a Pisa agli studî. |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- domandò Amabile alzando su di lui i bellissimi occhi. - | Bella | fra le belle, vorrei offrirti questa rosa, meno fresca |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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paroline dolci. Fra le altre cose egli le disse: - Se la | bella | fra le belle non vuole accettare una rosa, posso offrirle |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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mia madre, i quali consistono in campi e vigneti; e se la | bella | fra le belle ricusa il fiore d'argento, posso offrirglielo |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di strada e il cavaliere disse: - Fin qui ho parlato alla | bella | fra le belle soltanto dei beni ereditati da mio padre e da |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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a parlare a voce bassa di ciò che voleva offrire alla | bella | fra le belle. Prima di tutto abiti più ricchi di quelli di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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sull'orto, e il padre andò ad aprire. Ma vedendo la sua | bella | figliuola pallida, infangata, con gli occhi sbarrati, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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le mani dal dispiacere. Avere una figliuola così bella, la | bella | fra le belle, e vedersela morire nel fiore degli anni! Il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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non l'ha detta per me, prima di tutto perché non son la | bella | fra le belle, esposta a grandi tentazioni, e poi perché sa |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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con attenzione, concentrata, quasi ansante. Era una | bella | donna, di una bellezza immensamente procace. La posa |
Teresa -
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che Carlino potesse sospettarla invidiosa di una donna piú | bella | di lei; malcontenta del malcontento che provava e con la |
Teresa -
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- Un angelo. - Bionda o nera? - Castagna. - Era la piú | bella | di tutte? - Di tutte ... non saprei. C'era la moglie |
Teresa -
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animale sazio di cibo, le stringeva il cuore. - Come sei | bella | quest'oggi! - le disse Andrea, vedendola entrare in salotto |
GIACINTA -
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Giacinta a non insistere. Ma quell'esclamazione: "Come sei | bella | quest'oggi!" le parve cosí spontanea e cosí sincera, |
GIACINTA -
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quell'esclamazione, si sentí offesa e avvilita: - Come sei | bella | quest'oggi! ... E il mio affetto, i miei sagrifizi, la mia |
GIACINTA -
|
Voo a dervì e vedi sott on' ombrella el padron con una | bella | sciorina... eh, eh... sott brasc... MENICA: Cioè colla sora |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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subet la stanza della sciora Carolina, te set quella | bella | stanza chi de sora. La signora resta a dormire... MENICA: |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
quella sciora. GAITAN: Sta ben... Ma come te spieghet ti la | bella | sciorina? MENICA: L'era giovina? GAITAN: Ventidu, ventitrè |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
giorno, mio ospite gentile... NARCISO: Buon giorno, mia | bella | pellegrina che ha voluto ricoverarsi al tetto del nido |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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grande attrattiva per vincere la memoria di una donna così | bella | e ideale... NARCISO: Non mi faccia fare delle |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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musica da canto... NARCISO: La povera Carolina aveva una | bella | voce e qualche volta la sera d'inverno, quando el fioccava, |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
|
per i so affari e sem vegnù apposta in carrozza perché sta | bella | sciora la pudess ciappà la prima corsa che va in giò... |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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Oh, la vita è troppo bella; io l'assaporo appena. È fin | bella | anche quando è trista. Ma intanto voltava e rivoltava la |
GIACINTA -
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da te, - insistetti. - Ma non vedi, non vedi che sei troppo | bella | per potere abbandonarti; non capisci che si soffre |
Il maleficio occulto -
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si divertivano a veder mangiare i cristiani vivi. Com'è | bella | Roma per uno che abbia passione per la storia! E che grande |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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tutti i compagni avevano gli occhi fissi su me. Certo è una | bella | soddisfazione l'essere stato il protagonista di |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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aveva colpito nel cuore e la | bella | morte fu istantanea e senza dolori. Silvio cadeva accanto a |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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spedito senza il robusto orologio inglese, regalo della | bella | Giulia, che andò in frantumi, ma gli salvò la vita al |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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tutto in movimento. Splendevano ancora le stelle e la più | bella | luna che sia uscita dalle mani del Creatore. La tromba dava |
VECCHIE STORIE -
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del Lago Maggiore, azzurro come il cielo, nella sua | bella | conca di montagne verdi, dipinte in cima dal sole d'un bel |
VECCHIE STORIE -
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Insomma, non state a ridirlo, ma la guerra dev'essere una | bella | cosa, forse ancora più bella dell'amore. Verso le nove |
VECCHIE STORIE -
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ma la guerra dev'essere una bella cosa, forse ancora più | bella | dell'amore. Verso le nove giungemmo in vista di Arona. In |
VECCHIE STORIE -
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steariche; pensavo che avrei saputo rendere felice la mia | bella | cugina, anche a costo delle sue duecentomila lire di dote. |
VECCHIE STORIE -
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- gridai, saltando a un tratto sul terrazzino. La mia | bella | cugina si scosse, mi riconobbe e gridò: - To', Pierino. - |
VECCHIE STORIE -
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in sala, forse a prendere un caffè. No, la guerra non è più | bella | dell'amore! - Essa non ha un briciolo di cuore per me, - |
VECCHIE STORIE -
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a farsi strada, seguito da una ventina di questurini. - | Bella | giustizia! Proteggono gli assassini della povera gente! Ai |
GIACINTA -
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- disse Ratti al Villa in un orecchio. - La Banca era una | bella | poppa! L'ingegnere scoppiò a ridere: l'idea della poppa gli |
GIACINTA -
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S'aspettava il direttore della Banca popolare. | Bella | questa solidarietà dei diversi istituti di credito! |
GIACINTA -
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di femmina senza temperamento, senza avere un fremito nella | bella | persona, che il goffo vestito di lana nera non arrivava a |
La virtù di Checchina -
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poveretta, come ti compatisco! L'amore è una gran | bella | cosa, Checchina mia. E se ne andò, gaia, leggera, con una |
La virtù di Checchina -
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a giuocare tutto il giorno con la sua bambola che è molto | bella | ma è anche parecchio noiosa. La bambola di Maria si chiama |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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nel cuore; e sopra alle loro teste era cre- sciuta una | bella | casina per proteggerle. Si alzarono, trovarono dei vestiti |
Le Fate d'Oro -
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Si alzarono, trovarono dei vestiti nuovi da indossare e una | bella | tavola apparec- chiata per la colazione, con sopra ogni |
Le Fate d'Oro -
|
grazia di Dio. Quando ebbero mangiato, si presentò loro una | bella | caprina con le corna di corallo, sparecchiò e sparì. Le |
Le Fate d'Oro -
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le lacrime agli occhi, e Briciolina andò ad abbracciare la | bella | capra. Da quel giorno le bambine e la ca- prina stettero |
Le Fate d'Oro -
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era una povera ragazza, ma tanto mai buona e tanto mai | bella | che nessuna poteva starle a confronto, altro che le due |
Le Fate d'Oro -
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gli invidiavano le sue ricchezze, la fortuna che aveva, la | bella | prole. Ma le disgrazie, che sono comuni a tutti i mortali, |
Le Fate d'Oro -
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che il nonno volesse dire, e cresceva a vi- sta d'occhio, | bella | e buona, che era un piacere. Ora, un giorno si sparse la |
Le Fate d'Oro -
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avrebbe pagata da re, e Sgricciolina avrebbe avuto una | bella | dote. Abbracciò Sgricciolina, le raccomandò di essere |
Le Fate d'Oro -
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per necessità, avrebbe potuto aprirgli gli occhi alla | bella | prima. Chi sa quante risate avevano fatte a quest'ora a |
Demetrio Pianelli -
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come solevo far tutte le mattine, pigliando in mano quella | bella | massa di capelli, che pare un bandolo di lino, un |
Demetrio Pianelli -
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giornale serio. Va bene? Madama Anita è una buona creatura, | bella | come una madonna, che soffre come un'anima del purgatorio |
Demetrio Pianelli -
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figlio - ella gli ripeteva: - Quando penserai a darmi una | bella | nuorina? Ogni giorno che passa vale più di un anno per me. |
EH!La vita...(Novelle) -
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prima di chiudere gli occhi. - Sì, mamma. Trovami una | bella | moglina nel sonno. Ne riparleremo domani. Senza quel fuggi |
EH!La vita...(Novelle) -
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era distesa una giovine bellissima che sembrava anche più | bella | pel gran pallore del viso, con gli occhi chiusi, le labbra |
EH!La vita...(Novelle) -
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questo mondo. Ormai siete al sicuro. E così avvenne che la | bella | moglina non gliela cercò la mamma nel sonno, ma se la trovò |
EH!La vita...(Novelle) -
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morto e quattro feriti, dunque!... Oh, Dio! Oh, Dio!... Che | bella | bottega, è vero, zia? Vengano da noi per la festa del |
EH!La vita...(Novelle) -
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trasformazione della bottega e della casa, quasi la | bella | nuorina avesse rinnovato con la sua presenza ogni cosa, |
EH!La vita...(Novelle) -
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E quando Pietro vide uscire dal portoncino di casa la | bella | cassa rivestita di seta bianca col cadaverino della figlia, |
EH!La vita...(Novelle) -
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e giorno! Come se fosse rimasta sempre quella davanti a me, | bella | sorridente, allegra, con la parola pronta, vivace.... E |
EH!La vita...(Novelle) -
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