Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: palazzo

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dispose, con testamento 8 settembre 1429, che questo  palazzo  toccasse come quota ereditaria alle sue figlie Luchina,
con testamento 23 agosto 1766, ordinò si convertisse il suo  palazzo  in casa di rifugio poi vecchi d' ambo i sessi nativi di
sede i principali rami delle scienze e delle arti. _ Questo  palazzo  è uno dei più grandiosi ed imponenti edifici della città
a doppie andate colle statue di Beccaria e di Parini. Il  palazzo  contiene: L'Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti,
riportarono il primo premio ai concorsi generali. In questo  palazzo  abitarono l'abate Giuseppe Panini e l'astronomo Barnaba
come lo indicano le due iscrizioni poste sulla facciata del  palazzo  verso la Piazzetta.
popolo dico, più distante dal solitario, ma più vicina al  palazzo  principesco del Patriarca, s’avanzava come l’onda d’un
che precipita dalle montagne ed assaltava il vestibolo del  palazzo  suddetto rovesciando quanti ostacoli si opponevano alla sua
In pochi minuti ogni salone, ogni stanza del maestoso  palazzo  erano invasi e per le finestre si vedevano svolazzare tutti
ore lì dentro? - Ho visitato tutto il palazzo. Di fronte al  palazzo  di Testa-di-rospo, il palazzo reale sembrerebbe una stalla.
il palazzo. Di fronte al palazzo di Testa-di-rospo, il  palazzo  reale sembrerebbe una stalla. Il Re e la Regina si
di stanze, così ricche e così splendide, che quelle del  palazzo  reale, in confronto, sarebbero parse vere stalle; e
i ministri, le dame di Corte, insomma tutte le persone del  palazzo  reale; son tutti, da capo a piedi, pieni di zecche; e, dal
mandava via a calci, facendoli ruzzolare per le scale del  palazzo  reale. Nei primi giorni, coi nuovi Ministri le cose
state? Figuratevi che tuoni, con quell'alzata di voce! Il  palazzo  reale ne tremava. - Bene, Maestà! Benissimo, Maestà! E
di restar sordo per tutta la vita. Un giorno si presentò al  palazzo  reale un contadino: - Voglio parlare al Re. Il Re, stupito
Re, addolorato di quel suo difettaccio, non usciva più dal  palazzo  reale, dava ordini soltanto coi gesti. Ma, era vita quella?
essere udito da dieci miglia lontano, salì sul tetto del  palazzo  reale e fece il bando da se stesso, ingrossando la voce più
andare per la più corta, salì di nuovo sul tetto del  palazzo  reale, e fece il bando da se stesso, ingrossando la Voce
regno sembrava un paese di matti. Un bel giorno, davanti il  palazzo  reale comparve un ciarlatano che strillava: - Pasticche per
richiede così. E in prova, senza badare che si trovava nel  palazzo  reale e alla presenza del Re, riprese a strillare
e avrai. - Colazione, pranzo e cena tutti i giorni, e nel  palazzo  reale una stanza dove non deve entrare neppure il Re. -
l'uomo delle pasticche, che mangiava a ufo e abitava nel  palazzo  reale, soltanto lui udiva il Re senza bisogno di
e piangendo, era andato a chiudersi nella sua camera del  palazzo  reale e non voleva uscirne più, perché nessuno potesse più
si compiono precisamente l'anno, il mese e il giorno. Il  palazzo  reale fu a un tratto sossopra. La gente affollata dietro
fra cui Gervaso, Protaso, Vittore, Naborre e Felice.  Palazzo  Litta. _ Questo palazzo fu fatto incominciare dal conte
Protaso, Vittore, Naborre e Felice. Palazzo Litta. _ Questo  palazzo  fu fatto incominciare dal conte Bartolomeo Arese,
giardino e annessa cavallerizza. _ Morto l'Arese, passò il  palazzo  al conte Giulio Visconti, nipote suo, ed ultimo vicerè di
bigio  palazzo  si erge nel mare. Non è diroccato, ma non fu mai finito;
la verde e lucida piantagione delle sue alghe. Di notte il  palazzo  diventa nero, intensamente nero; si Serena il cielo Sul suo
malinconici d'amore e le monotone note del mandolino: il  palazzo  rimane cupo e sotto le sue vòlte fragoreggia l'onda marina.
Carafa, moglie del duca di Medina Cœli, dava nel suo  palazzo  di Posillipo. Nelle sale andavano e venivano i servi, i
la più amata. Le due donne s'incontravano nelle sale del  palazzo  Medina; si guardavano, Donna Mercede fremente di gelosia,
i neri capelli. Fino a che ella scomparve d'un tratto dal  palazzo  Medina Cœli e fu detto che presa da improvvisa vocazione
cavaliere sventurato si conviene. Altre feste seguirono nel  palazzo  Medina, altri omaggi salutarono la ricca e potente duchessa
dell'Assam, s'avanzava a passo militare verso il grandioso  palazzo  del rajah che torreggiava sulla immensa piazza del mercato.
ad una compagnia di cipay bengalesi. Giunti dinanzi al  palazzo  reale, che era guardato da un drappello di guardie, armate
però, che facendo il chiasso metteva sossopra tutto il  palazzo  reale; capricciosa e bizzosa poi quanto può essere una
Il Re stava per andare a caccia; al portone del  palazzo  trovò una vecchiarella cenciosa, ricurva, che si appoggiava
Il Re di Spagna pregava d'alloggiarla per una notte nel  palazzo  reale, come se fosse stata la sua stessa persona: - Non le
della Regina. Bisognava tener chiuse tutte le finestre del  palazzo  reale; non potevano condurla fuori per paura che il vento
ecco laggiù, lontano, una montagna rocciosa, con in cima un  palazzo  che pareva di marmo bianco e nero, grande quanto una città,
e quando rinvenne, si trovò stesa su la terrazza del  palazzo  veduto da lontano. Scese per la scaletta che conduceva
proprio di sale e di pepe. Allora si convinse che l'intero  palazzo  era fabbricato con massi di sale ben levigati e con pepe
al becco. La Reginotta scriveva: "Sono prigioniera nel  palazzo  di sale, e pepe d'una Fata, dove non può entrare anima
a posarglisi ai piedi. - Su su, aquila mia! Portami al  palazzo  di sale e pepe della Fata; e voi, nuvole, dietro a me!
a loro, via, via! La Fata visto dalla terrazza del suo  palazzo  quel temporale che si avvicinava, s'accorse del pericolo; e
e nuvole con violenza. In pochi istanti, tutti furono sul  palazzo  di sale e pepe della Fata, e si fermarono. - Vento,
cielo; e intanto che la pioggia veniva giù a torrenti, il  palazzo  di sale e pepe si andava squagliando; e giù per le gole
il mare. Piovve così sette giorni e sette notti, finché del  palazzo  della Fata non rimase vestigio. La Fata era sparita
di viaggio, Reuccio e Reginotta arrivarono sani e salvi ai  palazzo  reale. Si sposarono con grandi feste e vissero felici e
Sant'Abbondio e San Carpoforo; la Biblioteca Comunale, il  Palazzo  del Comune, il Palazzo Giovio, ecc. Il lago di Como, ove
la Biblioteca Comunale, il Palazzo del Comune, il  Palazzo  Giovio, ecc. Il lago di Como, ove natura ed arte hanno
Vaprio, er la villa Castelbarco, detta Monastirolo, il  palazzo  Melzi. Evvi in Vaprio una grande manifattura di velluti di
 palazzo  di Giustizia, ora del Tribunale Civile e Correzionale, è di
ponte, volgendo a sinistra, lungo la via del Senato, è il  palazzo  sede ora della Corte d'Assisie. _ In questo luogo sorgeva
geologia, di etnografia ed altre istruttive curiosità. Il  palazzo  apparteneva alla famiglia Dugnani sopra nominata, e
la quaresima secondo il rito ambrosiano, il teatro nel  palazzo  ducale, che era stato eretto nel 1717 sull'area di altro
ed era più ricco di tutti i sovrani della terra. Il suo  palazzo  sor- geva in vetta a una collina, nei cui fian- chi teneva
insegnare il mezzo di non mo- rire, si presenti al mio  palazzo  dentro un anno, un mese e un giorno. - Subito la collina
un anno, un mese e un giorno. - Subito la collina del  palazzo  reale in- cominciò a formicolar di gente, e il Re ri-
dopo un anno, un mese e un giorno, si presentò a  palazzo  un mer- cante tutto polveroso, col bordone da pel- legrino
da un cortile in un altro, da un giardino in un altro. Quel  palazzo  era grande stempiato, e bello da non dirsi. In fondo
Quando ne avrò parecchi mi farò fabbricare un palazzo. - Un  palazzo  per voi sola? - Allora ... prenderò marito se posso
Giusto la notte dopo, i ladri dovevano fare un furto nel  palazzo  di un riccone là vicino; passando avrebbero visitato anche
ben di Dio, danari, argenterie, ori, gioielli, rubati nel  palazzo  del riccone. Chi dalla finestra, chi dal tetto, chi dalla
trovato il marito? - Verrà una di queste mattine, comari.  Palazzo  finito Attende il marito. - Sempre allegra, comare Formica.
era stata trasformata, durante la notte, in un meraviglioso  palazzo  assai più grande e più bello del palazzo reale! E comare
in un meraviglioso palazzo assai più grande e più bello del  palazzo  reale! E comare Formica, con la rocca al fianco e il fuso
l'acqua. - E poi? - Sassi, rena, calce ed acqua ... e il  palazzo  si è rizzato. - Sempre allegra, comare Formicai Il giorno
vicine sentirono soffi violenti e urli di vento attorno al  palazzo  di comare Formica. Ahuiii! Ahuiii!, quasi il vento gli
succedeva. E se si fossero affacciate avrebbero visto il  palazzo  tutto illuminato, tutte le finestre spalancate e due ombre
scappava via - Ahuiii! Ahuiii! - per paura del sole, e il  palazzo  tornava allo scuro, con le finestre tutte chiuse. - Avete
E le vicine, se si fossero affacciate, avrebbero visto il  palazzo  tutto illuminato, tutte le finestre spalancate, e due ombre
menava vita da poveretta e si faceva fabbricare un  palazzo  più grande e più bello di quello del Re; venivano i ladri
se mi volete bene, dovete ogni notte far guardia al mio  palazzo  ... E quando sentirete avvicinare ... il ventaccio -
E da parecchie notti, poverine, facevano la guardia al  palazzo  di comare Formica, prese per mano da mezzanotte all'alba. E
nel paese dove comare Formica si fece fabbricare il bel  palazzo  di cui forse rimane qualche vestigio, se pure il vento, che
nell'ombra, presso la riva, a pochi passi dal gran  palazzo  di Don Dïego. I fochi n'erano spenti; solo da una rossa
il nipote di Muda-Hassin entrava, con grande pompa, nel  palazzo  di James Brooke, l'antica sede dei sultani di Sarawak. La
casa dei secoli è il  Palazzo  Madama. Nessun edificio racchiude tanta somma di tempo, di
di poesia nella sua decrepitudine varia. Il Colosseo, il  Palazzo  dei Dogi, tutte le moli ben più illustri e più celebrate,
qualche secolo; poi è l'ombra buia dove tutto precipita. Il  Palazzo  Madama è come una sintesi di pietra di tutto il passato
barbarie. Noi torinesi siamo anche avvezzi a considerare il  Palazzo  Madama come un piacevole luogo di convegno solitario, ben
Est dal Giardino Reale alle Torri Occidentali di questo  Palazzo  Madama e poi per una linea mediana tra Via Roma e Accademia
e non so che imponenza matronale? Palais de Madame Royale,  Palazzo  Madama nel dialetto infranciosato subalpino, ma prima
nei poemi cavallereschi; e il cortile antistante al  Palazzo  si gremiva di popolo plaudente. Gli storici rammentano la
d'Austria - scrive Daniele Sassi - nella sala maggiore del  Palazzo  si formò un teatro per rappresentare il Pastor Fido del
La Corte ne seguiva l'esempio. Così nel gran salone del  Palazzo  Madama il Conte San Martino d'Agliè produsse un suo Ercole
e l'ombra invade gli atri, le scale, i saloni di questo  Palazzo  Madama, l'occupa tutto come sua dimora, esclusiva, sembra
e si separarono. Cassandrino giunse in città, comperò un  palazzo  meraviglioso, abiti gioielli, cavalli e prese a condurre la
e dei convitati, s'addormentò. Fu portato in una camera del  palazzo  e disteso sul letto. L'ancella, vigilante, gli prese la
ritornò in città, vestì abiti dimessi, e si presentò a  palazzo  come cuoco disimpiegato. Il Ministro delle Pietanze lo
padrona. - Principessa, l'uomo dalla borsa è ancora nel  palazzo  sotto le spoglie del capo dei cuochi; e possiede una
seconda volta! Ma non importa, mi vendicherò! E uscì dal  palazzo  e ritornò al paese natìo. Si presentò al fratello mercante,
Per virtù di questo mantello voglio essere trasportata nel  palazzo  di mio Padre il Re. Cassandrino si svegliò mentre il
sortiere, i negromanti, e si presentò dopo qualche giorno a  palazzo  reale. Fu ammesso nella stanza degli ammalati. - Promettete
suo, e gli disse: - Domani, verso mezzogiorno, trovati a  palazzo  reale per confessare la Principessa che versa in pericolo
travestì da gioielliere, e aperse una bottega dirimpetto al  palazzo  reale. La Regina volea comprar delle gioie e lo mandò a
feroci. Non lasciarti impaurire: vai sempre avanti, fino al  palazzo  del Mago. Quando sarai giunto lì, picchia tre volte al
quello sempre avanti, senza curarsene. Finalmente giunse al  palazzo  del Mago, e picchiò tre volte al portone. - Temerario,
Cammina, cammina, arriva in una campagna dove c'era un  palazzo  simile a quello del Mago. Picchiò al portone. - Chi sei?
e arrivò a piè d'una montagna dove, a mezza costa, c'era un  palazzo  simile a quello del Mago. Picchiò al portone. - Chi sei?
Andò avanti, e arrivò in una valle, dove c'era un altro  palazzo  simile a quello del Mago. Picchiò al portone. - Chi sei?
Se mi hai ingannato, guai a te! Il giovane si presentò al  palazzo  reale e si fece condurre dalla Reginotta. Le aperse la
ben limato e lisciato, e il giorno appresso la portò al  palazzo  reale: si attendeva un grosso regalo. La Trottolina gli era
lamentandosi: Poverino a me! La mattina venne un servo del  palazzo  reale: - Sua Maestà vuole la Trottolina che parla. A un
ogni cosa. Saliva le scale, correva per tutte le stanze del  palazzo  reale, e dove passava attaccava il fuoco. In un attimo il
reale, e dove passava attaccava il fuoco. In un attimo il  palazzo  fu in fiamme. La trottola girava e Trottolina parlava: -
suo: - Buon giorno, Maestà! Buona notte, Maestà! Attorno al  palazzo  c'era una gran folla, accorsa per spegnere l'incendio. Chi
corte. Quando fu giorno, invece che si vide? Nel luogo del  palazzo  reale c'era un magnifico giardino, e più in là un altro
reale c'era un magnifico giardino, e più in là un altro  palazzo  reale, al cui confronto quello bruciato sarebbe parso una
tutte due ed offrivasi di accompagnare le amiche al  Palazzo  Corsini; «Andremo dunque» diceva Silvia finalmente
di guardia, dragoni, birri, tutto quanto si trovava nel  palazzo  era posto in arresto per ordine perentorio dello sdegnato
qui quella ragazza, se no, per Dio, i sotterranei del  palazzo  udranno risuonare presto lo schifoso tuo falsetto sotto la
alcune ombre umane sfilare silenziosamente dinanzi al  palazzo  del favorito. - Devono essere Tremal-Naik, Kammamuri e i
s'ingrossava rapidamente. Sarebbero riusciti a salvarsi nel  palazzo  senza essere stati scorti? Lo stesso pensiero doveva essere
notturna. Con uno sforzo supremo raggiunsero l'angolo del  palazzo  vantaggiando a un tempo di duecento e più passi. - Fate
dei malesi. - Kammamuri, fa' aprire la porta del  palazzo  prima che quei furfanti ritornino! - È già aperta, signore!
di corsa e si gettarono dentro l'ampio peristilio del  palazzo  di Surama, chiudendo e barricando precipitosamente la
e quella pagoda. - Mentre s'avanzavano carponi, dinanzi al  palazzo  echeggiavano clamori assordanti. Gli assedianti dovevano
opposto. Una via larga, nove o dieci metri, separava il  palazzo  da una vecchia pagoda di modeste proporzioni, la quale era
di carabine gli tagliò la frase. I malesi ed i servi del  palazzo  avevano aperto il fuoco, per impedire agli assedianti di
maharatto giunse a metà della distanza che divideva il  palazzo  dalla pagoda. Il cordone quantunque tirato a tutta forza
La battaglia fra gli indù, i malesi ed i servi del  palazzo  infuriava, facendo accorrere da tutte le vicine vie nuovi
non meno vigorosamente e anche dalle case fronteggianti il  palazzo  di Surama si sparava contro la varanga, mettendo in serio
gridando: - Riparate subito sul tetto! Fra pochi minuti il  palazzo  sarà in fiamme! Prima le donne ed i servi, ultimi voi per
prodigiosa lanciando intorno bagliori sinistri. - Questo  palazzo  brucerà come un pezzo d'esca, - mormorò Sandokan. - È tempo
piramidi umane, per meglio favorire le scalate. Verso il  palazzo  si udivano sempre urla e spari e si scorgevano le prime
Galeazzo Alessi, perugino, che nel 1555 disegnò questo  palazzo  isolato con profusione grandissima di ornamenti. _
una botte. Quando avea fatto due passi per le stanze del  palazzo  reale, era come se avesse fatto cento miglia. Soffiava
ricette. Non passava giorno, che lo speziale non mandasse a  palazzo  bicchieroni d'intrugli amari come il fiele, che dovevano
Maestà, più intrugli prendeva e più grasso diventava. Nel  palazzo  reale avevano già allargato tutti gli usci delle stanze,
buffi. Ah! ah! ah! Allora la Cecina: - Pancione del Re,  Palazzo  per me! Il Re dal gran ridere, teneva aperta la bocca; la
la Cecina, dentro e giù per la gola: - Pancione del Re,  Palazzo  per me! Figuriamoci lo spavento di Sua Maestà e di tutta la
la vecchia era sparita. E la Cecina, che dal suo  palazzo  ordinava: - Datemi da mangiare! E il Re doveva mangiare
della serratura! - Ed ora che fare? E la Cecina, dal suo  palazzo  del pancione: - Datemi da mangiare! Datemi da bere! Il
gobba della Reginotta di Spagna. Il Re si trascinò fino al  palazzo  reale, dove questa abitava, e cominciò a gridare
lasciò due donne a vegliarla, trattenne due medici al  palazzo  e pareva ammattito dal dolore. Le due donne che dovevano
e galoppa e la conduce in una città e si ferma davanti al  palazzo  del Re. - Sali su dal Re, - le dice - e domandagli se ha
padre gli disse : - Domani lo conduci nella distilleria del  palazzo  dove estraggono l'essenza di bergamotto ; se perde i sensi
s'è rotto una gamba. Volevo domandare alla gente di questo  palazzo  se era possibile avere un'altra cavalcatura. - In questo
se era possibile avere un'altra cavalcatura. - In questo  palazzo  ci sto io solo, - disse il serpente - ma posso benissimo
viaggiare giunge in un bosco, e quando ne esce vede il  palazzo  del serpente. Allora smonta da cavallo per lasciar pascere
quel momento il serpente strisciando usciva dalla porta del  palazzo  e la chiudeva con sette chiavi enormi. Il cavallino non
prima delle sette serrature per rinchiudere Mariuccia i  palazzo  e farla assistere alla morte del figliolino e farvela
l' arancia gialla che le aveva data il cavallino nel  palazzo  del Principe suo padre quando fuggì, e la cavò di tasca.
si conviene al figlio di un Reuccio. Lasciamo Mariuccia al  palazzo  sul limitare del bosco e torniamo al Reuccio. Terminata la
ospiti fanciulle. All'entrare di Fidelia, l'anziana del  palazzo  e le quattro volonterose che stavano a guardia della sala,
gli appartamenti. - Non vi sono appartamenti in questo  palazzo  - disse sorridendo l'anziana - o piuttosto ve ne sono
che la moderna architettura non abbia ancora prodotto un  palazzo  più sorprendente di questo in nessuna città della Unione
Genesi nella creazione del paradiso terrestre. Il primo  palazzo  di Eva, ideato dall'architetto divino, non poteva essere
gioconda sensazione, al finire di una cena iniziata nel  palazzo  fra le carezze ed i baci dello sposo, uscire sulla prora
una, e salita in una gondola volante si fece ricondurre al  palazzo  di famiglia. Quella sera, il Gran Proposto era di umore
giù a catinelle. Allora si sentì sotto le finestre del  palazzo  imperiale uno strombettio di fanfare e un baccano di voci e
troppo, chiamarono le fanfare e recatisi dinanzi al  palazzo  dell'imperatore, presero a gridare: "Vogliamo l'acqua!
Impossibile immaginarsi il tumulto che ne avvenne. Il  palazzo  fu invaso e preso d'assalto. Si cercò l'imperatore per
tiù! tiù! Un giorno si fermarono davanti al portone del  palazzo  del Re. Pane cavò di tasca lo zufolo e cominciò la sua
una settimana e tornarono di nuovo davanti al portone del  palazzo  reale. Alle prime note dello zufolo di Pane, ecco al
un'altra settimana, si presentarono, al solito, davanti al  palazzo  del Re. Pane stava per cavar di tasca lo zufolo, quando si
non sarebbero accadute! Immensa folla si radunava sotto il  palazzo  reale. - Vogliamo Pane! Vogliamo Cacio! E intendevano di
le labbra; sentendo però gli urli della folla davanti al  palazzo  reale: "Vogliamo Pane! Vogliamo Cacio!", si fece forza e
tapparli e attendere. Appena cotta la fornata di  palazzo  reale, tutti i forni delle case del regno si sarebbero
contento e soddisfatto, andava in folla a gridare sotto il  palazzo  reale: - Viva Pane! Viva Cacio! Intanto si avvicinava il
Ma come fare? Se non infornava il pane lui nel forno di  palazzo  reale, sarebbe venuto meno il pane agli altri forni e la
doni, e regali alla Regina e alla Reginotta. Alloggiati nel  palazzo  reale, pranzi, divertimenti, cene sontuose; ma di nozze
cerca cerca le corone reali e non si trovano. Tutto il  palazzo  reale fu in subbuglio. Erano state riposte nell'armadio la
averle rubate durante la notte? Persone che abitavano nel  palazzo  reale. Si fruga di qua, si fruga di là; tutte le stanze son
da gran signori. Ogni notte poi accadeva questo nel  palazzo  reale. Di tanto in tanto, l'uscio della camera del Re
Ne nacque il finimondo, e il Podestà si rifugiò al  palazzo  per non essere anche più malconcio. Ma appena in casa
Le donne si recarono a frotte sotto le finestre del  palazzo  a implorare la scarcerazione dei dieci monelli, e non
sentì neppure che il popolo, impazientito, era entrato nel  palazzo  in cerca di lui, rompendo ogni mobile chiuso, dove credeva
gli altri. Quando giunse a Stia, era sera inoltrata e il  palazzo  era chiuso sprangato. Bussa che ti busso, nessuno gli
cagione di tanti guai. A farla breve, il portone del  palazzo  quella sera non si dischiuse per lasciar passare il
gattabuia, peggio per te, - gli fu risposto. Il portone del  palazzo  si aprì, quattro braccia robuste afferrarono ser Bandino e
supplizio. Il condottiero, non solo era entrato nel  palazzo  da padrone, senza curarsi per nulla del Podestà, ma aveva
cader silenti e sole? Tu le illumini in cima di quel  palazzo  tetro, e forse le supponi il scintillar di un vetro... "
1884, prestissimo, nella mattinata, la portinaia del  palazzo  Rossi, già Cavalcanti, appoggiò una scaletta di legno a
Era da anni che non si sfittava più un appartamento, nel  palazzo  Rossi tutti ci si trovavano a meraviglia e restavano, ella
ad accompagnare i visitatori, come le portinaie vicine del  palazzo  de Rosa, del palazzo Latilla; ella non arrischiava di
come le portinaie vicine del palazzo de Rosa, del  palazzo  Latilla; ella non arrischiava di cambiare degli inquilini
le ragioni, anche perché la gente non credesse che il  palazzo  Rossi fosse troppo umido, o minacciasse di crollare, o che
era ritornato: ma non aveva voluto più metter piede, nel  palazzo  Rossi, e se ne era andato ad abitare una casa mobiliata, in
era andato ad abitare una casa mobiliata, in via Chiaia. A  palazzo  Rossi, la casa era chiusa, con tutti i suoi mobili e i suoi
ad affluire per visitare gli appartamenti disponibili nel  palazzo  Rossi; e la via crucis ella portinaia, su e giù per le
ogni tanto, con aria stanca, alla sua vicina portinaia del  palazzo  De Rosa. E non si combinava nulla, neppure per gli
di energia. Ah, davano le spalle alla casa dei Fragalà e al  palazzo  Rossi lentamente, i visitatori di case, ma restava loro una
diventava barone. Il Re diè l'esempio egli il primo; e il  palazzo  reale fu pieno di gatti, tenuti assai meglio dei cortigiani
per tutto il regno. Il Re, ogni volta che gli portavano al  palazzo  un centinaio di topi uccisi, traeva un respiro dal profondo
regalo. Saputasi la cosa, tutti quelli che accorrevano al  palazzo  reale, ripetevano la stessa storia: - Che mi vale, Maestà,
rinchiudiamolo in una stanza con tutti i gatti del  palazzo  reale, e così sarà divorato vivo vivo. Lo fecero arrestare,
rosicchiate proprio dov'era la firma. A poco a poco, nel  palazzo  reale, delle materasse, delle lenzuola, delle coperte,
zio non asciuga mai? Dimmi, perché, in settembre, viene al  Palazzo  mia cugina la contessa Fosca Salvador e Sua Eccellenza
di questa prigione odiosa? I Salvador hanno in Venezia un  palazzo  tra bizantino e lombardo, color mattone, piantato
neppure una consonante doppia. Altra novità: abbiamo al  Palazzo  un principe nero. Ti parlerò di lui: un tema che potrà
sai bene: è un pericolo per loro, non per me. È arrivato al  Palazzo  un quindici giorni sono, prima della notte, come un vero
nostre sono tali che tutto il mondo può andare e venire dal  Palazzo  senza ch'egli me ne parli. Lo tiene sequestrato quasi tutto
le lenzuola, mentre tutti gli abitatori del vecchio  Palazzo  dormono pure, parliamo a voce bassa di donna Marina e di
è solo. Il conte l'ode, rivolta all'atrio del  palazzo  la fronte, dir con voce secura e gentil: - Donna Bella,
Re gli consegnò la lettera, e il Gessaio partì. Davanti il  palazzo  reale e per la via un gran folla si pigiava per vedere lo
questa sera, gli faccio tagliare la testa. Davanti il  palazzo  reale e per la via s'era radunata la stessa folla della
con gran pompa. Una folla immensa s'accalcava davanti il  palazzo  reale per godersi lo spettacolo. Ed ecco la sfilata, e
sì forte che rintronò per tutte le taciturne porte del  palazzo  affittato dall'ebreo di Rialto. Certo il Fauno guardava il
Fidelia, salutate le amiche, entrava negli atrii del  palazzo  paterno. Corse alla sedia ascendente toccò il bottone
quale le donne di Manlio avevano stabilito di recarsi al  palazzo  Corsini, Giulia ascendeva il Gianicolo per fare una visita
di Manlio. Non c’è un istante da perdere. Io ho accesso al  palazzo  Corsini, spero prima di notte potervi informare d’ogni
fu visto avviarsi e penetrare nel vestibolo del superbo  palazzo  Corsini, ove abitava il suo padrone. «È dunque Don Procopio
cosa l'è, l'è quel Rico, quel figlio del giardiniere del  Palazzo  con un dispaccio di esser qui stamattina con la cavalla,
"Cosa t'hanno detto ieri mattina quando sei andato al  Palazzo  per i bagagli?" "M'han detto niente del tutto. C'era il
passeggio vagando per i sentieri più solitari e tornò al  Palazzo  dalla stessa parte. La finestra era ancora chiusa benché il
 Palazzo  della Scuola. - La prima scuola. - La scuola media. - La
parole, che oggi vediamo scolpite in caratteri d'oro sul  Palazzo  della Scuola. Al Palazzo della Scuola si sale per una larga
scolpite in caratteri d'oro sul Palazzo della Scuola. Al  Palazzo  della Scuola si sale per una larga scalinata, alla cui
sparge tutto all'intorno come tanti raggi sfolgoranti. Il  Palazzo  della Scuola è in una piazza posta ad una certa altura, per
al suo fine e i nostri, viaggiatori lasciarono il  Palazzo  della Scuola, molto contenti della loro visita.
Lascia fare a me; la tua figliuola sarà Regina. Tornato al  palazzo  reale, chiamò il servitore: - Prima che tu sposi la
alla coda di un cavallo, e così lo trascinassero fino al  palazzo  reale. Gli altri, vista la mala parata, stettero zitti. E
vista la mala parata, stettero zitti. E il Re, giunto al  palazzo  reale, si affacciò alla finestra per mostrare al popolo la
andò a rilevare la sposa colla carrozza di gala. Giunti al  palazzo  reale, disse alla Regina: - Maestà, questo è il vostro
che gli era stato rubato l'anello, ed era uscito dal  palazzo  reale, piangendo la sua sventura. Fuori le porte della
Cavour. Percorrendo la via Manin è degno di osservazione il  palazzo  ducale Melzi di Eril, che fu abitazione di Francesco Melzi
trova a stento uno schiavo che gli prepara un boccone. Il  palazzo  svaligiato è deserto, ma la folla non è contenta della sua
Lo accascia tanto. Un uomo, vestito poveramente, entra nel  palazzo  e lo avvicina. - Cesare. Un pugno di fedeli è deciso di
diritta e impettita, nonostante gli anni, davanti al  palazzo  reale. - Come? - gli diceva la gente. - Non avete paura che
Zoppichi pure chi vuole! E quando vedeva passare davanti al  palazzo  reale qualcuno che arrancava come lui, non sapeva