Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: miei

Numero di risultati: 860 in 18 pagine

  • Pagina 2 di 18
sopra il mio capo, a sinistra il laghetto celeste ai  miei  piedi. Scure collinette boscose lo cingevano dall'altro
mie gentili lettrici, ed i  miei  gentili lettori * dato che vi sieno lettori pel mio
occupi di particolari tanto rudimentali, conciossiacosachè  miei  lettori * se Dio vuole * non ne hanno bisogno, ed i
che ho imparato per la prima volta a condurmi coi  miei  simili, e però, tutto quanto so delle convenienze sociali,
e la sua storia ... - Ecco tutte le mie scene e tutti i  miei  personaggi. Nulla è grande, nulla è piccino; il cuore ne è
la causa sono stato io, perché io sono la disperazione dei  miei  genitori e la rovina della casa... per quanto, alla fin dei
potuto fare a meno di esternare il mio dispiacere: - Ah, i  miei  razzi col fischio! - Mi ero ricordato in quel momento che
pauroso. Nel passar vicino ad un armadio a specchio, i  miei  occhi vi sì, fermarono un attimo; mi guardai e rimasi
le labbra bianche; avevo un aspetto così strano, i  miei  abiti eran così scomposti, che cominciai a sorridermi, poi
sopratutto da vivere in pace; Firenze si stendeva sotto i  miei  occhi, sonnolenta e voluttuosa, con le torbide acque del
sua carrozza aveva schizzato la sabbia e la ghiaia fino ai  miei  piedi; io mi trascinava, ancor doloroso della sconfitta, ed
mio, ho compiuto quest'oggi i  miei  novant'anni, e ho fatto il mio testamento. Lascio quasi
e ho fatto il mio testamento. Lascio quasi tutti i  miei  soldi, circa un centinaio di mila lire, a tua sorella
tra voi uno solo che possa lagnarsi con ragione di me ... I  miei  lavoratori sono stati rimunerati con mercedi insolite qui.
prendere al primo che la vuole. A coloro cui fanno gola i  miei  terreni - voialtri non li volete, non sapreste che farvene
anni fa, anch'io ero un ragazzetto, come voi,  miei  cari e piccoli lettori: anch'io avevo, su per giù, la
o ginnasiale, o liceale, perché mille anni fa, ossia a'  miei  tempi, la scuola si chiamava semplicemente scuola, e quando
guarire dalla strana passione di dipingere i calzoni de'  miei  compagni. Peraltro, finita la scuola, il povero Silvano non
quando il bucolino diventò una buca, feci subito segno ai  miei  compagni di scuola di stare attenti, perché avrebbero visto
sotto alla finestrella uno scivolo di legno su cui i  miei  compagni avrebbero fatto scendere i tubi, mi mostrò come
la copiasse, la firmasse come sua, e la spedisse ai  miei  in Italia: a noi, infatti, era severamente vietato
del tristo mestiere dello sbirro: aveva cercato fra i  miei  compagni due (non uno solo) che conoscessero il tedesco e
del complice italiano che certamente avevo, quella dei  miei  parenti in Italia, e anche la sua carriera di Kapo. Mi
c'è? - Un uomo sotto il mio letto!... l'ho veduto io con i  miei  occhi! Presto! Andate a vedere... Ma per carità, non andate
- fece la Tigre crollando il capo. - Io non mi fido che dei  miei  malesi e dei miei dayachi. - Lui conosce la pagoda anche
il capo. - Io non mi fido che dei miei malesi e dei  miei  dayachi. - Lui conosce la pagoda anche internamente, mentre
più piacere, perché la bangle è pesante a guidarsi. - I  miei  uomini sono gente di mare. Imbarchiamoci subito. - Devo
appena giorno e io sono ancora qui a contare i  miei  duecento biglietti da cinque lire che mi si parano davanti
modo che possa nasconderla in fondo all'armadio dove tengo  miei  balocchi di quando ero più piccino. In quanto all'impiego
mi davo una grande aria di importanza nel levar di tasca i  miei  biglietti di banca, non ho neanche menomamente pensato al
pater Romanus habebit ... Pensavo che io tenevo lì sotto i  miei  occhi : genus ... latinum, Albanique patres, atque altae
a sfoderare da Evandro; che ce ne sarà a sufficienza per i  miei  studi ginnasiali e liceali.
ho troppi impegni e devo difendere la vita dei  miei  duecento uomini. - Vi stimo, conte; io spero peraltro che
- Signor conte, dovevo ben pensare a condurre in salvo i  miei  ospiti! - rispose la marchesa. - E non è la prima volta che
- E non è la prima volta che gioco qualche brutto tiro ai  miei  compatrioti. Non è già d'altronde la prima volta che giuoco
d'altronde la prima volta che giuoco qualche brutto tiro ai  miei  compatriotti. Che cosa volete? mi diverto a far arrabbiare
acerrima nemica dei filibustieri. - Difendo e proteggo i  miei  ospiti! - rispose la marchesa sorridendo. - Nel mio caso
impazienza. Fingete di recarvi alla pesca insieme con i  miei  negri e al momento opportuno abborderete la fregata.
abborderete la fregata. Cercate di non farvi notare dai  miei  compatrioti. Io sono piú che sicura che veglieranno
Iddio che vi preservi dai cannoni e dagli archibugi dei  miei  compatrioti. Rammentatevi sempre di me, e non dimenticate
sonoramente il fianco del veliero. - Che cosa fanno i  miei  uomini? - si chiese aggrottando la fronte. - Si lasciano
vita. Portate alla marchesa vostra padrona e al bucaniere i  miei  ultimi saluti ... Martin! Il meticcio, che stava seduto su
due giorni e due notti che i  miei  genitori sono partiti, e non ho fatto altro che pensare
domani è il primo dell'anno e devo scrivere una lettera ai  miei  genitori per chieder perdono delle mie mancanze di
vedere di dove vengono le voci che sentii l'altra sera. I  miei  compagni dormono: ora spengo il lume e mi ficco dentro
de' suoi dolori. - Il mio dolore non è più un segreto pei  miei  compagni di viaggio - prese a dire Fourrier coll'accento
l'idea fissa, irremovibile, l'idea dominatrice di tutti i  miei  pensieri era quella di dare all'uomo una nuova facoltà, la
lo scienziato. - Le mie creature! ... Rondine e Lucarino, i  miei  figli di adozione! ... Oh! mi perdoni il Signore la
mano una verga d'oro. - Ah, buona signora, aiutatemi voi! I  miei  bambini! ... I miei bambini! - Posso aiutarti, ma a un
- Ah, buona signora, aiutatemi voi! I miei bambini! ... I  miei  bambini! - Posso aiutarti, ma a un patto. - A qualunque
andarsene. - Sì, sì, gli perdono! - gridò il Reuccio. - Pei  miei  figliuoli! La signora gli si accostò sorridente e gli
quel che doveva accadere. Il Reuccio raccolse gli arnesi: I  miei  figli ora si chiamano: Piallina, Scalpellino, Tanaglina,
prova di quel che tu chiami il piú assurdo dei  miei  paradossi senza intendere che, cosí dicendo, ne confermi il
un enimma per lei, che non è mai riuscita a penetrare se i  miei  atti e le mie parole fossero in contraddizione coi miei
i miei atti e le mie parole fossero in contraddizione coi  miei  sentimenti, coi miei pensieri. E lei si è quindi sforzata
parole fossero in contraddizione coi miei sentimenti, coi  miei  pensieri. E lei si è quindi sforzata di parere un enimma
- Colle istituzioni attuali, ciò non porta imbarazzi ... I  miei  dodici figli sono mantenuti a spese del Comune ... - Fino a
numerosa quanto la vostra. Ebbi una sola figlia, e tutti i  miei  affetti, tutte le mie speranze si concentrarono in essa.
umile scena qualcosa di più augusto che non fossero tutti i  miei  ricordi letterarii. Eppure quei ricordi mi preoccupavano
Mi rallegra perché rivive così il più trascurato dei  miei  libri, il solo che non è stato tradotto, che non ha vinto
con cui il viaggio compare come topos in molti dei  miei  libri. Certo, dopo sessantasei anni di corso Re Umberto, mi
e che ha avuto nei decenni destinazioni diverse. Nei  miei  ricordi più lontani era il salotto buono, dove mia madre,
razziali) ci hanno dormito e giocato successivamente i  miei  due figli, e ci ha passato molte notti mia moglie che li
l'avanguardia delle quattro colonne montanare. - Avanti,  miei  bravi! - gridò, snudando la scimitarra. - Le vecchie tigri
le braccia aperte del portoghese. - In carne ed ossa, amici  miei  - rispose l'ex mylord ridendo. - Peccato che sia giunto un
- Ah! ... ah! ah! Le mie carabine ... le mie pistole ... i  miei  elefanti ... voglio sposare la rhani! ... Dov'è ... dov'è?
come un ossesso: - Le mie carabine ... le mie pistole ... i  miei  elefanti ... voglio sposare la rhani! - Dieci giorni più
più che due fratelli. Parla e verrò io ad aiutarti coi  miei  scikari e, se sarà necessario, coi montanari di Sadhja. -
occidente. Fra giorni mi imbarcherò pel Borneo coi  miei  ultimi malesi e dayachi e, quando sarò là, riceverai miei
miei ultimi malesi e dayachi e, quando sarò là, riceverai  miei  ordini. -
questione, perchè temo ch'egli prenda in canzonatura i  miei  consigli, ma gli esprimo il desiderio che egli venga a
mia stanza, e come se io le avessi già fatta la storia de'  miei  dolori, entrò diritta nell'argomento dicendo: - Non si
Popolare e c'è scritto un migliaio di lire, che sono i  miei  piccoli risparmi in trent'anni che servo questa casa. Di
mi sentivo crescere di valore, più prezioso di quello dei  miei  ornamenti. La Costanza era rimasta istupidita cogli occhi
- Il segreto era necessario fin che si trattava dei  miei  danari; ma questo è un altro conto. - Tu non vuoi aiutarmi,
poteva aiutare me e non ha voluto. Scusi, capisco che i  miei  danari possono offendere delle persone come lei, ma io non
soli davanti al fuoco e gli dissi: - Papà, ho pensato ai  miei  regali. Per domani voglio regalarti la pace, se la vuoi....
lasciare cioè che io paghi a poco a poco questo debito coi  miei  piccoli risparmi sulle spese inutili.... Sarà il mio debito
disse il vecchio. "La mia casa è a vostra disposizione, i  miei  servi, che sono fedelissimi, sono ai vostri ordini. Fra
patibolo, approfittando dello scompiglio che susciteranno i  miei  uomini." "Riusciremo?" "Con tre o quattrocento persone
Tombuctu e correre al Niger. Io manderò uno dei  miei  uomini a Kabra per acquistarvi una buona scialuppa."
il principe sussultando. - Sì. - Quella che ha divorati i  miei  figli! - gridò Sindhia passandosi una mano sulla fronte che
farti felice, io ti offro alla mia corte un appartamento, i  miei  elefanti ed i miei scikari (7).
offro alla mia corte un appartamento, i miei elefanti ed i  miei  scikari (7).
aggirai presso la foce del fiume, chiamando, ma invano, i  miei  disgraziati marinai. Al mattino mi misi risolutamente in
in Iscozia, mi contraccambierete. - Ve lo giuro, Altezza. I  miei  castelli saranno sempre aperti per voi e per i vostri
- Metto a disposizione la mia casa, la mia borsa, i  miei  cavalli e le mie armi. - Sta bene, rajah - rispose
persuadono la coscienza, presi una risoluzione, raccolsi i  miei  barattoli e me ne tornai difilato a casa. Don Luigi non era
a questo cielo e a questi luoghi, testimoni di tutti i  miei  pensieri .... e dei miei errori, - vi assicuro, - del male
luoghi, testimoni di tutti i miei pensieri .... e dei  miei  errori, - vi assicuro, - del male che ho fatto preferisco
Siamo perduti! ... - Cerchiamo di aggiungere a tutti i  miei  titoli quello di conte d'Alcalà, - disse il guascone. -
a voce alta. Non possono essere scappati cosí presto. I  miei  aiutanti sorvegliavano tutte le vie perché non si
Pueblo-Viejo, che vi accusa. - E vi sono anche i quattro  miei  aiutanti, - disse il taverniere. Il guascone scambiò un
basteranno un paio di sedie. Io sono un uomo di guerra, e i  miei  servi sono abituati a dormire sulla nuda terra, quando sono
la mia spada e se sono riuscito a liberare due dei  miei  servi. Gli altri a quest'ora saranno stati già divorati,
- Non conoscendo la città, mi ero rifugiato, insieme ai  miei  due servi, in una taverna, per mangiare un boccone e
intendente, volete farmi il favore di far avvertire i  miei  uomini di venirmi a raggiungere? - Me ne incarico io, -
- Grazie, signor intendente: quando sarò in possesso dei  miei  centomila dobloni non mi scorderò di voi. Scese lo scalone,
possiede dei cavalli splendidi! ... Quando avrò ereditato i  miei  centomila dobloni, lo pregherò di vendermene alcuni. Non
per l'enorme granchio che aveva preso. - A cavallo i  miei  servi, - disse il guascone, montando in sella, da
pazzo. No! io non sono pazzo, io non posso ingannarmi ne'  miei  calcoli; mi tengo sicuro della riuscita. Quello che nella
vi ho additata la via; io metterò a vostra disposizione i  miei  trovati scientifici. Voi prescriverete la durata ed il
dormito pel corso di cinquant'anni. Quand'io ricordava i  miei  tempi, essi sbadigliavano o sorridevano con ironia. Dopo
sembianza nota. In quella città ch'era stata il teatro dei  miei  primi trionfi; in quella vasta metropoli, dove un tempo ero
le mille volte ripetuta, con linguaggio più eletto, dai  miei  correligionarii? Non ho veduto i miei dieci apostoli
più eletto, dai miei correligionarii? Non ho veduto i  miei  dieci apostoli sogghignare sotto i baffi ogni volta che io
or fanno Cinquant'anni, nell'ambiente formato da me e dai  miei  contemporanei. Trasferito nel nuovo ambiente, in una epoca
a pochi minuti, io saliva le scale del palazzo indicato; i  miei  apostoli erano rimasti ad attendermi in un salotto al piano
effetto fuor quello di irritare davvantaggio la rabbia de'  miei  denti. Così parlando, la bella portò al labbro un elegante
al cervo ed al cignale ed oggi stesso, benché gli occhi  miei  comincino a fallirmi io non starò indietro ad alcuno,
ingannato e tradito e s’io ritorno alla testa de’  miei  coraggiosi compagni egli sa che gli farò pagar caro la sua
tremare le muraglie mal solide delle case. - Salute ai  miei  fedeli montanari! - gridò Surama quando l'eco delle
- Se vedrai che gli assamesi opporranno resistenza ai  miei  montanari, accorrerai in nostro soccorso e li prenderai
dei seikki. - Appena giungerò alla corte interrogherò i  miei  uomini. - Ma tu come giustificherai la tua prolungata
- Vorrei chiederti un favore. - Parla. - Di vendicare i  miei  amici che formavano la scorta del capitano Yanez, - disse
- Sarai obbedito, sahib - rispose il montanaro. - Tutti i  miei  uomini sono impazienti di combattere e di dare una corona
ho dato una piccola rappresentazione in giardino ai  miei  amici Renzo e Carluccio e a Fofo e Marinella che stanno di
Pipì, "ma dopo cinque mesi troverai nel sacco appena i  miei  ossi e i miei unghioli! ... " E ricominciò a piangere più
dopo cinque mesi troverai nel sacco appena i miei ossi e i  miei  unghioli! ... " E ricominciò a piangere più forte che mai.
uscire da questa trappola, ma prima che abbia sbrigato i  miei  affari molte cose possono accadere. Che ne dici, Testa di
a disposizione della causa americana la mia corvetta ed i  miei  centocinquanta uomini, scelti fra i migliori corsari che
di entrare, questa notte stessa, in Boston con un paio dei  miei  uomini. - È impossibile, sir. - Non è finita la galleria
Moultrie, ridendo. - Allora spero di prenderne parecchi. I  miei  uomini si fabbricheranno splendide borse da tabacco ed
Linguadoca, 7 Aprile 1217 Con l’aiuto del Signore, io e  miei  compagni non cesseremo mai dallo sbarbicare dal campo della
al Re? - Sua Maestà ha tanti poderi! Che se ne farebbe dei  miei  sassi? - Ma se lui li volesse? - Se lui li volesse? -
- Non si passa! Non si passa! - Sono il Re! Chiamate i  miei  Ministri! Che Ministri? I vecchi eran morti e quelli del
e alla meglio posso descrivere qui, dove confido tutti i  miei  pensieri e tutti i casi della mia vita, la tremenda
a casa in lettiga. Certo è stato un brutto azzardo, e i  miei  poveri genitori e Ada hanno provato un gran dispiacere; ma
ma ho proibito a tutti di leggerlo, perché voglio che i  miei  pensieri rimangano segreti. Però, nonostante la mia
mio, sono felice di riaverti intero, così, con tutti i  miei  sfoghi, buoni o cattivi, belli o brutti, spiritosi o
tutta la nostra buona volontà per non approdarvi. - Ah! I  miei  fratelli sono stati disgraziati adunque? Montavano forse
- disse il Tanana. - Le alci sono state già scoperte dai  miei  uomini e forse a quest'ora sono strette da ogni parte.
sottile sorriso. - Dormi in pace sotto la buona guardia dei  miei  guerrieri e all'alba riceverai i miei saluti e una
la buona guardia dei miei guerrieri e all'alba riceverai i  miei  saluti e una provvista di carne da bastarti per un mese. -
mai io scrivo pur essendo un chimico. Mi auguro che questi  miei  scritti, entro i loro modesti limiti d' impegno e di mole,
di Elisa un poco anche sul caporale, mi volto a'  miei  due soldati, li squadro da cima a fondo, e scoperti due
- tornò a dimandare il tenente un po' seccato. - Co'  miei  occhi.... - ripicchiai insolentemente. - Prenda i suoi
che salga su qualche pianta. Mentre il tenente parlava, i  miei  occhi erano inchiodati addosso all'Elisa che abbassò i
se io potessi ancora aver fame! Povere mie speranze, poveri  miei  sogni! A queste lamentazioni s'intrecciò una musica
gettò un grido e svenne nelle braccia... d'una poltrona; i  miei  soldati sparsi nella vigna, credendo di far bene, risposero
registrare le mie memorie nel mio caro giornalino, mentre i  miei  cinque compagni dormono della grossa. In questi due giorni
Fui serrato lì dentro a catenaccio, e vi rimasi solo con ì  miei  pensieri finché non venne a farmi visita la signora
di lietissimo umore. Il mio pensiero, considerando i  miei  casi, corse ai tempi delle cospirazioni, quando i patriotti
Da un capo di essa attaccai una scarpa; e incominciai i  miei  esercizi di tiro a segno lanciando con la destra la scarpa
di pigliarmi con le buone maniere perché non racconti ai  miei  compagni la scoperta della ricetta per la zuppa di magro
Io me ne andai tutto contento e persuaso in mezzo ai  miei  compagni, che giusto in quel momento uscivano di classe.
la minestra e se raccontavo l'avventura della mattinata ai  miei  compagni di tavola. Anche dopo, durante l'ora di
che in questo giorno io non potessi starmene solo co'  miei  pensieri. Inciampai in due bambini, accocolati sulla soglia