Oh, la vita è troppo bella; io l'assaporo appena. È | fin | bella anche quando è trista. Ma intanto voltava e rivoltava |
GIACINTA -
|
posto, si diradavano, tornavano a radunarsi. Era giunto | fin | laggiù lo scampanio di tutte le chiese alle prime gocce di |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
di un pecoraio di Modica, che forse le farà desiderare | fin | il pane ... » «No; anzi la tratta come una signora.» |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
anche per la modestia. Avea voluto rimanere quella che era, | fin | nell'apparenza. Non smise mai la mantellina, e avrebbe |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
altre. Un discorso a parte merita il "canale" postale. | Fin | dalle sue origini (in Cina, forse seimila anni fa era |
L'altrui mestiere -
|
e lucida che deve avere attirato l' attenzione dell' uomo | fin | dai tempi remoti. Sotto questa giace, protetto e |
L'altrui mestiere -
|
che una esaltazione febbrile può strappare dal cuore: ma | fin | che resta in mezzo al male un filo di coscienza e di |
ARABELLA -
|
la vita: il vero e l'ombra si mescolano: non sai | fin | dove vaneggi e fin dove soffri davvero. Forse ti pare di |
ARABELLA -
|
il vero e l'ombra si mescolano: non sai fin dove vaneggi e | fin | dove soffri davvero. Forse ti pare di correre sopra uno |
ARABELLA -
|
e interesse di tutto il casato di nondare a questo fatto, | fin | troppo naturale, un'importanza maggiore di quella che ha. |
Giacomo l'idealista -
|
ricatti. Se non bastano quattro, dia otto, dia dieci, paghi | fin | dove è necessario, e mi salvi dalle scomuniche dello zio |
Giacomo l'idealista -
|
m'inganna, non mi pare uomo da amare gli scandali. Non so | fin | dove si possa arrivare con lui, perché da un pezzo l'ho |
Giacomo l'idealista -
|
vedeva, pensava e parlava colla volontà della sorella; | fin | al punto che, se questa sentivasi la bocca amara o una |
Giacomo l'idealista -
|
drizzato la scala al ritratto di Pierpaolo e, arrampicatosi | fin | lassù, con un temperino gli ha fatto due buchi negli occhi. |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
profondo. I singhiozzi della povera donna si sentivano | fin | dalle ultime file della folla pigiata, quantunque il |
Racconti 2 -
|
E poi, la bambina era il suo ritratto; tal quale, | fin | nel suono della voce; si chiamava Giovanna come lui ... Era |
Racconti 2 -
|
per conchiusione: - Ecco la donna! ... Ha dimenticato | fin | la bambina! ... Bella causa, caro avvocato! - Roma, 20@ 20 |
Racconti 2 -
|
In quella graziosa cittadina egli era così conosciuto, che | fin | l'unico giornaletto settimanale aveva annunziato come un |
CARDELLO -
|
era sempre allegro; raccontava storielle che facevano | fin | sorridere donna Lia, suonava la chitarra, cantava |
CARDELLO -
|
- disse Forcelli - c'è una gentile figura ... - Vizioso | fin | da bambino! - lo interruppe Miozzi, ridendo. - ... una |
Racconti 2 -
|
"porgere grato orecchio", che le era rimasta in mente | fin | dal tempo del collegio. Non contento ancora, Paolino volle |
Demetrio Pianelli -
|
per campare la vita. Per loro fortuna avevano imparato | fin | da bimbe ogni lavoro donnesco; e sapevano cucire e ricamare |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
nelle vicinanze, la quale basterà per tenercelo discosto | fin | presso al mattino». Le parole di Dentato furono tronche |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
che si è abbronzato al sole di questa incantevole isola, e | fin | ne parla il dialetto; e cittadine di Settefonti, come ella |
IL BENEFATTORE -
|
rimestata, sollevò un nuvolo di fumo, che l'avvolse | fin | sopra i capelli e le diede l'aspetto di una pitonessa in |
Giacomo l'idealista -
|
soldi di dote, ora che il fallimento aveva inghiottito | fin | l'ultimo quattrino, chi voleva pensare a lei? Cosí, dopo |
Giacomo l'idealista -
|
se volesse dargli una mazzolata. - Tu non sarai contento | fin | che non avrai pigliata una bella bronchite. Ce n'è tanta |
Giacomo l'idealista -
|
vecchi arnesi dimenticati da cinquant'anni, su cui Giacomo | fin | da ragazzetto soleva far molte fantasie e mille congetture. |
Giacomo l'idealista -
|
scintilluzze, s'inoltrò sotto le ruvide travi del tetto | fin | dove russava colla bocca aperta il suo tenero fratello. |
Giacomo l'idealista -
|
ve lo potrei dare anch'io, per tre, per quattro anni, | fin | che è necessario: e vi darò anche di piú, quando si |
Giacomo l'idealista -
|
Duecento lire al mese, per due, per tre, per quattro anni, | fin | che sarà necessario, fin che vi piacerà, è la mia proposta: |
Giacomo l'idealista -
|
due, per tre, per quattro anni, fin che sarà necessario, | fin | che vi piacerà, è la mia proposta: e tocca a me ringraziar |
Giacomo l'idealista -
|
nostra proposta, ma speriamo che non vorrete rifiutare | fin | d'ora una piccola anticipazione sul vostro lavoro. Nel dir |
Giacomo l'idealista -
|
nelle mani d'un uomo pratico, che ti consigli e ti mostri | fin | dove è dover tuo riconoscere gl'impegni di tuo padre. Un |
Giacomo l'idealista -
|
di Pietranera, e pareva - rifletteva Nino - un pezzo grosso | fin | a lui, che pur sapeva bene chi fosse: telegrafista suo |
Racconti 2 -
|
pendolo, quasi per fargli un dispetto, restava immobile, | fin | se guardato con la lente d'ingrandimento. Nino, che passava |
Racconti 2 -
|
terremoto coi fiocchi, Nino avrebbe dato chi sa che cosa: | fin | l'anima! I terremoti intanto ei li sognava, sí, |
Racconti 2 -
|
scienza. Egli faceva sul serio, scrupolosamente, lasciando | fin | di desinare quando l'ora delle osservazioni scoccava; e il |
Racconti 2 -
|
al portone. - Temerario, temerario! Che cosa vieni a fare | fin | qui? - Se tu sei Mago davvero, devi batterti con me. Il |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
|
al portone. - Temerario, temerario! Che cosa vieni a fare | fin | qui? - Se tu sei Mago davvero, devi batterti con me. Il |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
|
Esso servirà a mostrar chiaro come luce di sole una verità | fin | d'allora soffocata nel silenzio, negata con albagia anche |
Nanà a Milano -
|
a finire i milioni che crescevano. Nanà avrebbe saputo | fin | d'allora dirne qualche cosa. Di lì a qualche tempo avvenne |
Nanà a Milano -
|
basterà a capirlo quando si pensi, che allorchè ricacciati | fin | negli ultimi baluardi furono costretti ad accettar la |
Nanà a Milano -
|
vivente a' proprî lettori, dice espressamente che essa già | fin | da Parigi sognava una vita diversa, qualche cosa di nuovo, |
Nanà a Milano -
|
era stata assalita ad un tratto dalle idee di faire une | fin | di maritarsi con qualche ricco milanese, per vivere |
Nanà a Milano -
|
dinanzi alla porta dell'albergo e aveva accompagnata Nanà | fin | sotto il portico, collo sguardo; e gli era parso, al |
Nanà a Milano -
|
bel giovanotto, ma pigro, svogliato. Ora gli sapeva fatica | fin | il dover andare dal fornaio, con la coda appiccicata |
LE ULTIME FIABE -
|
Chi inganna si trova ingannato; ricordalo, figlio mio! Ora, | fin | Aceto si vergognava di uscir di casa con la coda |
LE ULTIME FIABE -
|
impeti di vitalità; non stava ferma un minuto e scoteva | fin | le braccia di Pane che stentavano a tenerla ferma. Una gran |
LE ULTIME FIABE -
|
dolore di lui, dimenticando i torti della suocera, aveva | fin | vinta la gran ripugnanza che quel corpo inerte le ispirava; |
PROFUMO -
|
affatto affatto? Che tormento dev'essere non poter dire, in | fin | di vita, una sola parola al pro- prio figliuolo!" Eugenia |
PROFUMO -
|
fiele le allagavano il cuore come non le era mai accaduto | fin | allora. Tutte le sue amarezze vi si rimescolavano, vi veni- |
PROFUMO -
|
colà, in con- tinuo rimuginare con la morta, evitando | fin | di parlarne con lei, sua moglie, quasi temesse di profanare |
PROFUMO -
|
dietro la cupola della chiesa che lo aveva nascosto | fin | allora, irradiò improvvi- samente il salottino d'una tenera |
PROFUMO -
|
senza gli agi, con un tozzo di pane nero! Giacché invidiava | fin | questo alle poverelle che venivano a stendere il loro |
PROFUMO -
|
di ficcare una parola tra quel torrente di proteste. - Alla | fin | fine, anch'egli viveva qui e le faceva compagnia... - Bella |
Il maleficio occulto -
|
che vuole? E' una cosa che ho qui, e che mi resterà | fin | che campo... Ah, se ce lo lasciavano a noi le assicuro che |
Il maleficio occulto -
|
cara Madonna!) le ha dato un colpo nello stomaco, giù, | fin | dove è potuto arrivare, le ha aperto il seno, a quella |
Il maleficio occulto -
|
che voleva sposare un'altra, più ricca, e che la cercava | fin | d'allora..... Io sentii un brivido prendermi alla nuca e |
Il maleficio occulto -
|
miei genitori e la rovina della casa... per quanto, alla | fin | dei conti, la rovina si riduca a una sola stanza e |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
lati meno tristi e meno didattici, spingendosi non di rado | fin | dove l'allegria si confonde colla spensieratezza. Alta, |
Giacomo l'idealista -
|
una povera ragazza, quella Celestina . - Ho presente. - Già | fin | da questa primavera, quando Giacinto fu a casa in licenza |
Giacomo l'idealista -
|
tutti. - Scusa, - fece la Fulvia un po' accigliata - | fin | dove devo pensare? - Pensa tutto quel che di peggio può |
Giacomo l'idealista -
|
A lei il secondo matrimonio della mamma non era piaciuto | fin | dal principio. Ma poiché era dovere di accettare i fatti |
ARABELLA -
|
era dovere di accettare i fatti compiuti, si era proposta | fin | dai primi tempi di fare in modo che la sua vita non andasse |
ARABELLA -
|
tetto, ma non c'eran più denari. Vi piovve e nevicò sopra | fin | che piacque al padrone dell'acqua e della neve, fin che |
ARABELLA -
|
sopra fin che piacque al padrone dell'acqua e della neve, | fin | che quei poveri muri pigliarono un aspetto di rovina prima |
ARABELLA -
|
volta a caccia da queste parti? La cosa resti tra noi; ma | fin | d'adesso assicuro il signor Botta che se combiniamo |
ARABELLA -
|
presto e buona". Arabella lesse due volte lentamente | fin | che le parole regolari e nette della lettera scomparvero |
ARABELLA -
|
scuola e della chiesa, intimidita dalle apprensioni provate | fin | da bambina, non conosceva nessuno di quei ciechi fenomeni |
ARABELLA -
|
potrebbe essere cosa nuova, per la ragione che essa dura | fin | dal primo giorno, in cui la mistica coppia, imaginata dalla |
Nanà a Milano -
|
sentimento sincero e profondo. - Ma io ti volevo molto bene | fin | d'allora, perchè credo d'essermi invaghito di te fin dal |
Nanà a Milano -
|
bene fin d'allora, perchè credo d'essermi invaghito di te | fin | dal primo momento che i miei occhi hanno incontrato i tuoi. |
Nanà a Milano -
|
che non dovesse poi essere nulla per me. - Puoi tu giurarmi | fin | d'ora che il tuo passato non ha nulla, che sia indegno di |
Nanà a Milano -
|
quanto il giovine fosse appassionato non aveva perduto però | fin | l'ultimo lume della ragione e della prudenza. Forse |
Nanà a Milano -
|
rimbalzare nel rigagnolo della via. Seguì il rigagnolo | fin | dove questo metteva foce nel torrente. Ma innanzi a quelle |
LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE -
|
il portico, l'andito, la portineria, la scala furono | fin | dalle prime ore pieni di gente accorsa a far onore alla |
ARABELLA -
|
in mezzo Lorenzo Maccagno, lo trascinò, rimorchiandolo | fin | presso le ruote del carro, tenendolo imprigionato in un |
ARABELLA -
|
i sospetti sono contro i convittori grandi e... E poi in | fin | dei conti, se fossi messo alle strette potrei dir delle |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
lo sguardo fisso, acuto della signora Geltrude che, | fin | dal primo momento in cui s'era alzato da sedere il Barozzo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
|
rispose che le aveva già rifatte molte volte e che ne aveva | fin | sopra i capelli, e Curti gli disse di cambiare mestiere. |
Vizio di forma -
|
si frugò le tasche invano, poi si arrampicò per la riva | fin | dove aveva lasciato la motocicletta. In una delle due borse |
Vizio di forma -
|
descritta: ma forse questo è più evidente a noi, abituati | fin | dall' infanzia alle fotografie sportive, che non ai |
L'altrui mestiere -
|
momento, poteva essere utile incutere spavento a Lucia, che | fin | allora aveva rifiutato la soluzione spiccia del matrimonio |
L'altrui mestiere -
|
folla. "Abbiamo notizie" diss'egli. "Possiamo assicurarvi | fin | d'ora che il Santo non è in carcere!" Scoppiarono dei viva, |
IL Santo -
|
al riconoscimento perché non c'era luna ed era piovuto | fin | dopo le undici, per cui la notte doveva essere stata molto |
IL Santo -
|
in un continuo sospetto: scopriva dei maligni sottintesi | fin | nelle parole piú schiette: e si tormentava. Il giovane |
GIACINTA -
|
al mio avvenire ci ho pensato lungamente. Son cresciuta | fin | oggi quasi abbandonata a me stessa; lasciami continuare |
GIACINTA -
|
mani. Cesarino, nella sua adorazione, soleva risparmiarle | fin | la fatica di pensare. Previdente, preciso, minuzioso, e in |
Demetrio Pianelli -
|
di pensare. Previdente, preciso, minuzioso, e in molte cose | fin | troppo donnicciuola, oltre all'andamento della casa, si |
Demetrio Pianelli -
|
bene. E con questi bei precedenti egli doveva andar | fin | laggiú in Carrobio a predicare l'economia, l'ordine, a |
Demetrio Pianelli -
|
... ." "È un braccialetto che Cesarino ha voluto regalarmi | fin | dal Natale dell'anno passato." "Fu pagato?" "Io credo di |
Demetrio Pianelli -
|
e si rannicchiò a piangere anche lui. "Dove sei stato | fin | adesso? o povero Jeudi, o Jeudi ... dov'è il tuo padrone?" |
Demetrio Pianelli -
|
- mettiti lí cinque minuti su quella sedia di paglia | fin | che abbia finito di leggere a Blitz questa bozza di stampa. |
Giacomo l'idealista -
|
e dello squallore, in cui era nato e cresciuto. Abituato | fin | da ragazzo ai gusti semplici e a cercare nelle reali |
Giacomo l'idealista -
|
potrebbe essere collocata piú bene. Conosco casa Magnenzio | fin | da ragazzo, e quel che sono lo devo alla protezione di |
Giacomo l'idealista -
|
gli tornò alla mente la grande preoccupazione della notte, | fin | quando un dolore fisso al cuore lo ricondusse a ríflettere |
Il cappello del prete -
|
lire, non aveva avuto piú un'ora di tregua e di riposo. | Fin | gli stessi sonni profondi, in cui cadeva di tanto in tanto, |
Il cappello del prete -
|
solitudine!... Se prima di sera egli avesse potuto giungere | fin | lassú, e, chiesta l'ospitalità in nome di Dio, avesse |
Il cappello del prete -
|
come don Ciccio potesse seguire il barone di Santafusca | fin | quasi all'uscio del giudice istruttore. "U barone" col fare |
Il cappello del prete -
|
per la réclame della bottega, capite? Insiste, minaccia | fin | degli opuscoli, e voi non avete idea che cosa è un avvocato |
Il cappello del prete -
|
i due soldati l'ebbero palpato in tutte le parti del corpo, | fin | sul nudo, lo cacciarono innanzi verso l'uscio dei |
Il cappello del prete -
|
sotto i piedi. Chi l'aveva sospinto a poco a poco | fin | sulla soglia della prigione? Gli parve ancora di sentire |
Il cappello del prete -
|
che sedeva piú basso, non poteva arrivare cogli occhi | fin | sopra la cesta. All'invito replicato del giudice fece per |
Il cappello del prete -
|
missione di guidare il Principe I.... fuori della foresta, | fin | sulla via di Roma. Le previsioni d’Orazio sugli apparecchi |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
certo voi non avrete dimenticato quanto ci viene insegnato | fin | dai primi anni di scuola, e cioè che è questa vena la spia |
Lilit -
|
perché non si spende niente a essere educati e gentili | fin | nei momenti cattivi ... Chiedeva scusa anche lei ... ma con |
Racconti 3 -
|
oltre la soglia e chiusi l'uscio, perché non arrivasse piú | fin | là il poco piacevole rumore del russare del mio amico ... |
Racconti 3 -
|
ci è divenuta cosí abituale, che non sappiamo dimenticarla | fin | nei momenti piú gravi. Riparo lo sbaglio: tu hai, da un |
Racconti 3 -
|
i deputati, cosí perfettamente da dover illudere, credo, | fin | le stesse persone imitate ... Senza le inflessioni della |
Racconti 3 -
|
annientata nel cervello, mentre mi ripeteva, imitandone | fin | la voce, le parole di sua moglie: «Sai, Emilio? ... Credo |
Racconti 3 -
|
E se uno non sta loro addosso come un aguzzino, gli rubano | fin | l'aria che respira! Posso essere dappertutto? Non sono |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
alla mia tenuta, come quell'estraneo.» «Ma io mi trovavo là | fin | da quando i fondi attorno erano di altri proprietari. Se |
Il Marchese di Roccaverdina -
|
distinzione delle diverse razze animali. I cani, i gatti, | fin | gli asini ammaestrati non provano niente. Si è visto che |
Racconti 3 -
|
applicatogli per rammollire la scatola cranica. Rifiutava | fin | di mangiare. Quando il professore gli parlava il suo |
Racconti 3 -
|
ne dici? - riprese il Decano: - Puoi entrare in servizio | fin | da questo momento. Il mio vecchio servo è morto ieri |
CARDELLO -
|
sentiva un po' buffo, quasi in maschera; ma che importava? | Fin | dalla prima giornata Cardello avea capito che col signor |
CARDELLO -
|
Se s'alzava un po' più presto, indugiava volentieri in casa | fin | dopo mezzogiorno, fumando, leggiucchiando, aspettando di |
GIACINTA -
|
senza scusa? ... E Andrea perché veniva a cercarla | fin | nella solitudine dove volontariamente s'era condannata? ... |
GIACINTA -
|
con un semplice morso dato a tempo, gliela staccò di netto | fin | dal primo nodello. Lo scimmiottino cacciò un grido |
STORIE ALLEGRE -
|
mi vergogno di accettare l'elemosina di quel manigoldo; in | fin | dei conti perchè vivo alle sue spese? che sono io per |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
|
- per cui, se non avete altra speranza, potete rinunziare | fin | d'ora alla Carbonaia. - Ebbene, caro Bazzetta, bisognerà |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
|
condotta e potrai o continuarla o ripararla. - So bene | fin | d'ora che lei ha agito sempre per il mio bene. Io non posso |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
|
come in una contingenza simile s'è potuto chiedere | fin | centomila lire, - mangia, benedetto figliuolo, - ma non |
Giacomo l'idealista -
|
e dirà che io sono una bestia e che della gente ce n'è | fin | troppa al mondo, peggio che le mosche d'estate; ma si |
Giacomo l'idealista -
|
parlando piú coi segni che colla voce, fece intendere che | fin | che ci sarebbe stato pane pei giovani, non sarebbe mancato |
Giacomo l'idealista -
|
accinse ad inseguirli nel bosco col maggiore accanimento. | Fin | che durarono le cariche, i nostri amici che avevano pregato |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|