dei Salvador: perché sono partiti? Io la guardo. "Eh" | dico | "per questo e per questo. Perché dopo gli avvenimenti di |
Malombra -
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abile di far credere nulla al conte Salvador. "E poi" le | dico | "capisce bene. Fanny non ha taciuto..."" Silla lo |
Malombra -
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de' sentimenti miei, adesso." "Basta, basta. Dunque le | dico | che Lei è persuaso di partire?" "No, le dica solo che mi |
Malombra -
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una conversazione troncata al mio arrivo. - Vi | dico | che a me non la fanno, e che non occorre aver studiato il |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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dal suo zio per colpa mia. Ma, anche se questo fosso vero, | dico | io, è giusta mi si debbano dare ora le sgridate per una |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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è fatta di cupidigia e di superbia, non di amore; io Vi | dico | che l'amore tende a mantenere la ineguaglianza! io Vi dico |
Malombra -
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dico che l'amore tende a mantenere la ineguaglianza! io Vi | dico | che più un servo ama il suo padrone, più un soldato ama il |
Malombra -
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per amore si è fatto uomo? Io non entro in questo campo. Io | dico | che chi ama, se è intelligente, non si spoglia, non può né |
Malombra -
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deve spogliarsi della funzione sociale che gli spetta. Io | dico | che la Vostra religione, se aiuta a far rispettare le |
Malombra -
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della ingegnosa nequizia del cuoco... - E ora che si fa? - | dico | piano al Barozzo. - Ora si fa così! - mormora egli con gli |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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braccio gli grida con la sua voce stridula: - Che dici? - | Dico | - ripiglia il Barozzo - che non sono le barbe che tingono |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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s'informi, e sentirà che ora s'usa. Poi, non mi vanto; | dico | che l'ho perché è vero, e promisi di non dire se non cose |
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857) -
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verso, dentro di me divento una vipera, che lo mangerei! e | dico | masticando amaro: - Mi diverto!... secondo!... non |
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857) -
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si diverta, e beato lui! Beato il diavolo che ti porti! | dico | io mentalmente; e dopo una affettuosa quanto poco sincera |
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857) -
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che non hanno mancato mai di parola. Onde... per ora non | dico | altro, e torno al mio studio. Quando finalmente, come Dio |
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857) -
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anima e corpo, io mi adoperi a vostro vantaggio ... Non | dico | per vantarmi, ma credo, nel disimpegno delle mie |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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nostra carissima Napoli, un uomo molto strano. Io non vi | dico | l'epoca precisa in cui egli visse la sua vita singolare, |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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assassinare il padre e la madre!... Ed io giurai, vi | dico | il vero, ma giurai di far loro una guerra a morte per |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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balbettò qualche scusa. "È troppo buono, Pianelli, glielo | dico | sempre: e sa che cosa significa a Milano essere troppo |
Demetrio Pianelli -
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per pigliare a occhi chiusi certe matasse da dipanare. Non | dico | che suo fratello non fosse un giovinotto allegro e |
Demetrio Pianelli -
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Non per nulla uno si fa chiamare lord Cosmetico. Non | dico | nemmeno che sua cognata non sia una bella donna; posso |
Demetrio Pianelli -
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i piedi di quel miserabile ... sí, miserabile! Vedi? lo | dico | senza sdegno ... - Zitta, mamma! ... Zitta! - Quando i |
GIACINTA -
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fare una cosa gradita alle sue nipoti? - Che dici? - Le | dico | questo: se lei vuol proprio contente le sue nipoti, faccia |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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occorre pure che abbia fede io in me stesso. Il caso è, non | dico | grave; ma da non prendersi alla leggera. Intanto, |
PROFUMO -
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... col pretesto del suo reclamo per la ricchezza mobile. | Dico | così perché Eugenia non si figuri ... L'immaginazione delle |
PROFUMO -
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produrre gran puzzo! E le corbellerie? Quelle che | dico | io, per esempio, al letto degli ammalati? Mettiamo che le |
PROFUMO -
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è un bell'uomo, colto, elegante ... - Non scherzare! ... - | Dico | davvero. Ma soggiunse subito: - Sei sempre un ragazzo! Un |
GIACINTA -
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celebrarla ogni domenica, non sparlereste. - Non sparlo io, | dico | la verità. E, in quanto ai risultati, vi ripeto: Datemi |
IL BENEFATTORE -
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"Chiù-chiù." "Si levi di torno, sor impertinente, se no lo | dico | alle guardie." "E io lo dico alla mamma", urlò Pierino |
STORIE ALLEGRE -
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sor impertinente, se no lo dico alle guardie." "E io lo | dico | alla mamma", urlò Pierino piangendo dalla paura. |
STORIE ALLEGRE -
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un "colpo di cannone". ") Il pettegolezzo vincolato: "Lo | dico | solo a te: non dire nulla a nessuno". Nell' xi capitolo dei |
La stampa terza pagina 1986 -
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I nostri vecchi... Ma Ambrogione minacciò: - Vi | dico | che verrete con me, dovessi spingervi innanzi a colpi di |
UNA SERENATA AI MORTI -
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stai lì... lascerò dietro due colonne vive, di musicanti, | dico | musi... cani... Fermi...! Olà! Quindi con l'impeto di un |
UNA SERENATA AI MORTI -
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tutti i suoi trentadue denti bellissimi e sani. "Non | dico | con ciò che tu sia un astro ... " aggiunse Demetrio |
Demetrio Pianelli -
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soggiunse: "Difatti sei diventato magro." "Quando ti | dico | che è una birbonata. Io scherzavo gli altri, mi parevano |
Demetrio Pianelli -
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oh, giusto! Una vedova con tre figliuoli ... ." "Ma se ti | dico | ... ." "Sí, sí, magari, e sia lodato Dio! non sai che farei |
Demetrio Pianelli -
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un'idea che gli sfugge. La Romea continuava: - Io non | dico | che la Nanà sia brutta, giacchè, per dire a dire, brutta |
Nanà a Milano -
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delle posate? - Non d'oro nè d'argento quelle! - | Dico | bene, di cristophle. Le hanno accettate? - Altro che. - Oh |
Nanà a Milano -
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a un solo più di cinquanta mila franchi. - Ma quando ti | dico | che sono sicuri. - Lo voglio credere, ed è perciò che non |
Nanà a Milano -
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è perciò che non mi faccio pregare neppure questa volta. Ma | dico | per dire. Se morisse? - Pensa che sulle duecento mila |
Nanà a Milano -
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"Negri o bianchi, noi ce ne infischiamo, e vi | dico | che giacché vi abbiamo incontrati, ci darete da mangiare. |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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Non siamo cani noi, signor passeggero dell'aria." "Ed io vi | dico | che, se continuate su questo tono, taglio le funi e vi |
ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE -
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il canonico. "Abbiate pazienza, don Giosuè. Intellige quae | dico | Il Berretta può benissimo aver detto una cosa e la gente |
ARABELLA -
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un santo dev'essere sciocco! I poveri, la carità, non | dico | di no; i poveri sono fratelli di Gesú Cristo ... Ma bisogna |
Racconti 3 -
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Ci sono poveri che se la scialano meglio di voi e di me. E | dico | voi, cosí, per dire. Vi siete ridotto uno scheletro. E i |
Racconti 3 -
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tendendo con molta attenzione gli orecchi. - Te lo | dico | io, - diceva una voce. - Il birbone ha parlato dopo le |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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uno spessore enorme, di più uno dei nostri veglia. - Non | dico | che scapperà da solo, ma aiutato dai thugs. - Credi tu che |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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di parlare ... - Parla pure, giacché vuoi sfogarti; ma ti | dico | anticipatamente che fai peggio. L'unico modo di vincere |
Racconti 3 -
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contrari alla nostra unione; come tutti i parenti - e non | dico | che avessero torto - anch'essi badavano, piú che ad altro, |
Racconti 3 -
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non si sfuggono. Lei intende qual è ormai il suo dovere. Le | dico | intanto, senza spavalderia, che son risoluto a difendere a |
Racconti 3 -
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dell'imprudenza - risposi. - E per meglio rassicurarla, le | dico | che domani partirò per Parigi». Dovevo essere piú pallido |
Racconti 3 -
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«È lui! È lui!» - Scusa - lo interruppe Mongeri - non te lo | dico | per metter male tra tua moglie e te, ma io non sposerei una |
Racconti 3 -
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un capitano di Gisalberto, che gli era accosto: - Io vi | dico | che la sorpresa deve riuscire benissimo. Sentite: lo spione |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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i giovinotti al meccanismo, chi mangerà il nostro frumento? | dico | bene, ingegnere? E, se non fosse stata quella legnata tra |
Giacomo l'idealista -
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italiani ti fanno pagare sette soldi la libbra il pane, e | dico | soldi di cinque centesimi l'uno; e a stento per ottanta o |
Giacomo l'idealista -
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che si udiva esclamare: - Messer Aginaldo, che dite? - | Dico | che vorrà essere ottimo giuoco! - Mandiamo i paggi per le |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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- Non ho cavalli grami! - incioccò i denti Aginaldo. - Non | dico | questo: ne è caso vi offendiate. Ad andare al vostro |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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vi ho assegnata per espresso ordine del mio padrone. - Ti | dico | che eravamo qui. Chi può averci trasportati in quella |
I FIGLI DELL'ARIA -
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poi. - Che cos'hai? - chiese Fedoro con inquietuline. - | Dico | che se conoscevate il segreto della molla, potevate anche |
I FIGLI DELL'ARIA -
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Tremal-Naik e Darma saranno a bordo del Re del Mare, ve lo | dico | io. - Siete ammirabili voi altri, signor Yanez. - Siamo |
IL RE DEL MARE -
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Una vera fortuna, signor Yanez, - disse l'americano. - Non | dico | il contrario ... Là, vedete se mi ero ingannato? È una |
IL RE DEL MARE -
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posso negare, ma per fortuna non hanno validità generale; | dico | "per fortuna" perché, se l' avessero, tutti gli scrittori |
L'altrui mestiere -
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di parlare ... ". "Parla pure, giacché vuoi sfogarti; ma ti | dico | anticipatamente che fai peggio. L'unico modo di vincere |
Un vampiro -
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contrari alla nostra unione; come tutti i parenti - e non | dico | che avessero torto - anch'essi badavano, più che ad altro, |
Un vampiro -
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non si sfuggono. Lei intende qual è ormai il suo dovere. Le | dico | intanto, senza spavalderia, che son risoluto a difendere a |
Un vampiro -
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dell'imprudenza" risposi. "E, per meglio rassicurarla, le | dico | che domani partirò per Parigi". Dovevo essere più pallido |
Un vampiro -
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"È lui! È lui!"". "Scusa" lo interruppe Mongeri "non te lo | dico | per metter male tra tua moglie e te, ma io non sposerei una |
Un vampiro -
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di Gesù Cristo, che i crocifissori si giocarono ai dadi. | Dico | così per modo di esprimermi ... Il marchese, d'altra parte, |
Il Marchese di Roccaverdina -
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Nessuno sa e nessuno deve sapere che sono venuto da Lei. Le | dico | subito che si tratta di Suo nipote." La marchesa si alzò e |
Piccolo mondo antico -
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delle carte. "Queste sono le copie fatte da me ..." "Le | dico | che se le tenga, che se le porti via!" La marchesa suonò un |
Piccolo mondo antico -
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a centinaia uomini che si mettono nelle società segrete, | dico | che hanno pur ragione quelli i quali scelgono la |
Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857) -
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e affamato - disse il capitano, rivolgendosi a Yanez. - Non | dico | di no, capitano. Sono due lunghe notti che non si dorme |
I PIRATI DELLA MALESIA -
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una brutta smorfia.- Hai paura di quaranta uomini? - Non | dico | di no. - Siamo in buon numero e tutti scelti, Yanez. - Ma |
I PIRATI DELLA MALESIA -
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e sfumare leggera leggera nell'orizzonte! ... Perocchè - lo | dico | a voi, o fanciulla, a voi sola che avete un'anima per |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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