calore che mi dissecca? Un sorso d'acqua, Tremal-Naik, | dammi | un sorso d'acqua. - Il cacciatore di serpenti la prese fra |
I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA -
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Satana! - gridò il fiammingo. - L'oste è diventato matto! | Dammi | la mia draghinassa o ti getto in aria anche le botti che |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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sa quali -infamieNon ti curare di quello che avrei detto; | dammi | le cambiali. Ella se le cavò di tasca e gliele gittò in |
CAINO E ABELE -
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usa! Non mi parlare dei loro usi, di questi aristocratici. | Dammi | quella trippa: è fatta col lardo, nevvero, Checca? Usano |
La virtù di Checchina -
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è pieno e non c'è altro che la camera rossa. - Ebbene, | dammi | quella, - rispose il viaggiatore. Ma l'oste si grattò la |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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tutte le alcove eleganti.... William sorrise tristamente. - | Dammi | un bacio solo, Sarita! ti giuro che non turberò più la tua |
CONTRO IL FATO -
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perché anche i re, una volta spirati, son posti sottoterra. | Dammi | la mano, sposa mia, e mettiti al mio fianco, perché è |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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dello stesso padre e che la stessa madre ci ha partoriti; | dammi | dunque la preferenza sugli altri acquirenti. Lasciami |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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in cambio del servizio che mi offri? - Una cosa da poco; | dammi | l'anima tua, alla tua morte. Non mi fai un gran regalo, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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finire cosí! Vedrai! Vedrai! - Lasciami fare, ti ripeto. | Dammi | due, tre giorni di tempo. Tu lo sai; quando mi metto in |
Racconti 2 -
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non passerà la bela luna d'agosto e tu sarai felice appien. | Dammi | la mane." Paolino stese la mano alla donna, che la strinse |
Demetrio Pianelli -
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mio collo, - disse poscia Sandokan alla bella assamese, - e | dammi | la tua fascia di seta, onde ti leghi a me. - Non sarebbe |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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io ti chiedo l'ospitalità; sono sfinito, estenuato; | dammi | un letto dove riposare e gettami un tozzo di pane. Il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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sempre la sorte del suo disgraziato fratello ... Cortal, | dammi | ancora da bere. Ho sete, una terribile sete! Rimase alcuni |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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di topo, tu non riuscirai a intaccare codesto macigno. - | Dammi | subito quella sega! - disse Banfio accecato dalla brama di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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punto la Befana. - Bertino, è tempo di partire; ma prima | dammi | un bacio. E con la bocca bavosa gli sbaciucchiò tutto il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Quelle brutte bestie non mancano su questo fiume. | Dammi | un po' di betel e riprendiamo la nostra guardia a prora. |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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Bonaventuri. Poi, al giovane che era lì lì per piangere. - | Dammi | un Fernet senza Seltz.... Che cos'hai che mi sembri Longino |
Nanà a Milano -
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- Vi sarebbe un lattemiele e fragola? - L'ho io… - Mamma, | dammi | la crema, dammi la crema… Tutto contento, Cesare Fragalà |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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lattemiele e fragola? - L'ho io… - Mamma, dammi la crema, | dammi | la crema… Tutto contento, Cesare Fragalà correva da una |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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qui? Mio William, perché mi ami tanto? Sì, ti dirò tutto, | dammi | poche ore di calma, perché possa avere il coraggio di dirti |
Un giorno a Madera -
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ed ecco che cosa scrissi sotto la sua ispirazione. | Dammi | la mano, o cara, fa ch'io ti possa sentire a me vicino: il |
Un giorno a Madera -
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miei si son coperti di un velo e non ho più visto nulla. | Dammi | la mano, o cara, ho bisogno di non esser solo. Gli occhi |
Un giorno a Madera -
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di tanti soli accecò la mia vista e non vidi più nulla. | Dammi | la mano, o cara, ho bisogno di non esser solo. La mia mano |
Un giorno a Madera -
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segnati all'umana ragione, giacque spossata ed affranta. | Dammi | la mano e stringi la mia, sicché io possa sentire d'averti |
Un giorno a Madera -
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le braccia per stringere al mio seno quel paradiso ... Ma | dammi | la mano, o cara, e stringi la mia ancor più forte, ché il |
Un giorno a Madera -
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snocciolo subito uno sull'altro i tre biglietti da mille. - | Dammi | da scrivere. Aldo la condusse nel gabinetto da studio. Nanà |
Nanà a Milano -
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in galera, se tu li toccassi. * Non temo la galera. | Dammi | alla buona in pegno questi orecchini. Ed io, anziché |
Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore -
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«Lo prenda, dunque ... », balbettò. «Non ho altro ... » «E | dammi | dunque del tu!», esclamò Anania, strappando un acino dal |
CENERE -
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dato il denaro, a piacer suo. - Senti, Margherita, senti, | dammi | questi quattrini stasera, e domani sera, e lo prometto |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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il suo splendore d'arcangelo. Egli domandò rudemente: * | Dammi | il resto della sterlina ... La Contessa Nerina dapprima |
Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore -
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mamma. Con l'aiuto del Signore, a suo tempo vi sposerete. | Dammi | un bacio". Sulla delicata guancia della fanciulla si |
O GIOVANNINO, O LA MORTE -
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vento, Mora, farai la brina su tutto il pelo. - E tu? - | Dammi | una mano che ti faccia sentire fin dove son bagnato. La |
Oro Incenso e Mirra -
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le tasche e gli abiti. _ Puoi abbassare le mani. | Dammi | il piastrino. Il tedesco armeggiò con la catenella, ma non |
Se non ora quando -
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a fare una lunga descrizione della festa sul giornale. | Dammi | il nome della tua signora." "Beatrice. Se questo signor |
Demetrio Pianelli -
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e Venja si spazientì. _ Buono a nulla, fannullone! Su, | dammi | quel legno _. In un attimo fu scalzo e nudo. Un po' a |
Se non ora quando -
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a voce bassa e tremante, disse a Gaetano Ursomando: - | Dammi | le spade. Costui gli porse, subito, le sette piccole spade, |
STORIA DI DUE ANIME -
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Dimmi, tenente: siamo vostri ospiti o vostri prigionieri? _ | Dammi | tempo, _ rispose Edek, _ fra poco ti saprò rispondere. Ma |
Se non ora quando -
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Grazie, Gelsomina. Io non ho nulla da darti, per ricordo. - | Dammi | un fiore. Egli fece un passo, per andare verso il salotto. |
STORIA DI DUE ANIME -
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il mio sangue. - Queste sono parole. Se non hai denaro, | dammi | i gioielli. Non risposi e mi sentii impallidire. Accortosi |
Senso -
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con un braccio e lisciava loro i capelli coll'altra mano. - | Dammi | un soldo, - domandò improvvisamente Carlino. - E a me? - |
VORTICE -
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ha? - Infatti anch'io ti ho osservato. - Ma non ho niente! | dammi | piuttosto da bere, ecco. Che cosa debbo avere? Avete paura |
VORTICE -
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in fretta nella sua camera. Ma Lucia la seguí gridando: - | Dammi | lo zoccolo. - No, lascia. - Sí, me lo devi dare. Sai pure |
IN RISAIA -
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tu subito a farti scorgere, a far il geloso. Stupido, va'! | Dammi | qui il fiore che lo metta nello zoccolo della tua donna. |
IN RISAIA -
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anima che ora è ridotta a sette once di polvere. Addio, | dammi | un po' di pane col miele. E perdona alla povera anima." |
CENERE -
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- Ma ho da sentir di peggio? - disse Enrico alla vecchia. - | Dammi | subito del tu come mi hai sempre dato in castello. - Ah |
Nanà a Milano -
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condurlo da sua moglie, gli disse: "Trattiamoci da amici, | dammi | del tu. Qui non c'è più principale né sostituto. In casa |
IL TRAMONTO D'UN IDEALE -
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