-socialista fatta in odio a noi. 2. Perché in ogni modo non si tratta di una rappresentanza proporzionata. Se vi sono in lotta due partiti soli, la
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fatti recenti, aggiunse che l’odio anticlericale vive ancora nel nostro paese; che vi sia chi lo attizzi è prova recente la tentata propaganda dell’on
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spettacolo doloroso di una lotta fratricida in mezzo a tanti avversari. Ma qui prevalse il vecchio odio di parte, lo spirito anticlericale e la mania della
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grigia, avvelenata così di sovente dalla malafede e dall’odio partigiano (applausi); badate agli ideali, ai principi, guardate all’avvenire! I giovani
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scatenare l’odio di parte, d’arrivare alle denigrazioni (applausi vivissimi).
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’imperatore, il re. Erano essi che predicavano l’odio contro gli altri popoli, che incoraggiavano i battaglioni di marcia, che predicavano la pazienza e la
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nell’asserita incompatibilità della nostra etica o della nostra dottrina coi progressi del quarto stato, ma nell’irreligiosità, nell’odio contro la
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partito, non per la forza dei nostri avversari presi a sé, ma per le coalizioni che si formeranno in odio contro di noi. Chiediamo quindi che il nuovo
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problemi del lavoro non agitati dall’odio di classe né sostenuti da una ragione politica sovver-siva, ma basati sui criteri di giustizia sociale. E nel
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economica, che non è facile superare, e che le recenti fasi di lotta di fazioni acuiscono nell’odio e nella paura, da parte di quel proletariato, che le
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problemi del lavoro non agitati dall’odio di classe né sostenuti da una ragione politica sovver-siva, ma basati sui criteri di giustizia sociale. E nel
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economica, che non è facile superare, e che le recenti fasi di lotta di fazioni acuiscono nell’odio e nella paura, da parte di quel proletariato, che le
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Accademia della crusca
