e migliaia d’anni rizzano al | cielo | le cime loro, le superbe mon-tagne del Tibet: migliaia e |
continua, senza tregua; finché un giorno l’ira del | cielo | imperversa più forte, i frammenti della montagna |
e l’abitato, porta ovunque desolazione e morte... Poi il | cielo | e i giganti del Tibet si concedono tregua, altri uomini |
Dissimulatori, voi sapete distinguere l’aspetto del | cielo | e della terra: come dunque non conoscete i tempi in cui ci |
che spinto dal bisogno irrefrenabile di cercare come nel | cielo | un’idea che mi elevi al di sopra dei contrasti terreni |
coi piedi nel fango, guarda con gli occhi languidi verso il | cielo | ove in mancanza dell’«ideale» si è formato un fantasma di |