Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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patria o della nazione un idolo dispotico, sul cui altare  si  debba immolare qualsiasi altro amore. Ricordo una citazione
società umane nascono, vivono e muoiono sulla terra; qui  si  compiono i loro destini. Ma esse non contengono affatto
non contengono affatto l'uomo tutto intero. Dopo ch’egli  si  è ingaggiato alla società, gli resta ancora la parte più
nobile di se stesso, queste alte facoltà per le quali egli  si  eleva a Dio, ad una vita futura, a dei beni sconosciuti in
anima abbiamo portato con noi dalla società umana che ci  si  è sfasciata attorno alla società nuova che ci ha accolto,
e far insegnare liberamente la fede dei nostri padri. Ché  si  parla di austriacantismo, quando reclamiamo per i padri di
o quando deprechiamo ogni eccesso del militarismo ovunque  si  trovi? La protesta s’inspira ad una concezione superiore
sulla dea delle vittorie, e quando la vita cattolica  si  trovava in basso, molto in basso, non fecero i dotti
popoli presenti». E così, o signori, le voci di Cassandra  si  fanno più numerose e più forti, mentre anche chi non è
anche noi, o signori, questa domanda: la cultura moderna  si  può dire in decadenza? Qui io rispondo senz’altro
lo stato presente della nostra cultura, di quella che  si  dice più propriamente moderna. «Dal marcio di nazioni
d’energie speculative, e la filosofia con rinnovato ardore  si  lanciò sulle nuove tracce, in cerca dell'«humanitas». Si
si lanciò sulle nuove tracce, in cerca dell'«humanitas».  Si  trattava di ricostruire l’armonia intellettuale e
del cristianesimo era andata perduta, e della cui mancanza  si  presentivano le rovine. Assistemmo quindi alla costruzione
Se esaminiamo anzi i risultati di questa scienza, ci  si  trova tropo spesso una tendenza preconcetta —— cosa forse
di H. Stewart Chamberlain. In tal maniera la scienza che  si  era proposta la ricostruzione dell’unità universale degli
della «sana sensualità» ed infine a quello che i veristi non  si  peritarono di chiamare «ideale della porcheria». Di più
Di più l’arte, causa l’anarchia intellettuale invadente  si  è ritirata nel suo tempio vi si è fatto un culto naturale,
intellettuale invadente si è ritirata nel suo tempio vi  si  è fatto un culto naturale, indipendente dalle leggi morali
fatto un culto naturale, indipendente dalle leggi morali e  si  è dichiarata fine a sé stessa, col diritto di spaziare
diventasse soprattutto un culto della forma. La pittura  si  seppellì nei petali di fiori strani artistici
occhi languidi verso il cielo ove in mancanza dell’«ideale»  si  è formato un fantasma di bellezza fatto di nuvole e di
«l’influenza di Schopenhauer, Hartmann, Nietzsche non  si  può spiegare che colla debolezza e la stanchezza di un
ci sarà di vivo da qui a cinquant’anni? Nulla!». Ma qui ci  si  affaccia una domanda molto importante: Dove siamo con la
condotti ad assumere la rappresentanza della cultura. Chi  si  pone a studiare le ultime tendenze del pensiero scientifico
La filosofia positivista, respingendo il cristianesimo,  si  era assunto il gravissimo compito di spiegare naturalmente
- l’audace tentativo, spinta dall’autocritica, essa  si  vede ora sparire dinanzi ad uno ad uno quegli ostacoli, che
vi trova dei fatti irreduttibili a fenomeni naturali:  Si  ha quindi la prova della loro trascendenza, e in tal modo
storica viene ad impedire che la filosofia speculativa  si  converta solo ad una fede vaga e non ad un fatto concreto,
Sintomo di rinascimento per la nostra età, la cui decadenza  si  deve a coloro che in nome della scienza devastarono
E mentre in Italia «la voce irosa del cantore di Satana  si  va addolcendo nella trepida invocazione a Maria», Antonio
nella trepida invocazione a Maria», Antonio Fogazzaro  si  mostra sempre più lo scrittore credente, il cavaliere dello
e civile della borghesia e col rovinare di quella che  si  chiamò epoca liberale. Al principio di quest’epoca la
più fedele — fino a Nietzsche — di quelle classi, le quali  si  allontanavano con moto sempre più celere dalle idee sociali
quindi radicale ed evidentemente far parte di quella che  si  dice soluzione della questione sociale. Ora, o signori, la
giudizio degli uomini e degli scritti, il domandare che la  si  rompa una volta coll’accademia e colla rettorica, che si
la si rompa una volta coll’accademia e colla rettorica, che  si  curi di più la forma moderna, venga da troppi cattolici
intellettuali fra i nostri avversari sono fra la «gente che  si  avvia», per noi si sono aperti nuovi orizzonti: ebbene, o
nostri avversari sono fra la «gente che si avvia», per noi  si  sono aperti nuovi orizzonti: ebbene, o cattolici de secolo
noi invochiamo un secondo gruppo di provvedimenti, che  si  affermano come libertà organiche, di fronte allo stato
programma alla vigilia delle passate elezioni politiche,  si  affrettarono a rimettere a nuovo la regione, il
tanto sia in parlamento che fuori. Un passo finora non  si  è fatto; anzi quando il partito popolare italiano aveva
contro la regionalità di tali organi, e il progetto  si  è arenato. Oggi, a proposito della riforma della
liberali e democratiche in proposito, non sembra che  si  sia veramente all’inizio di una fase risolutiva. Molti
Il problema, invece, nella sua ampiezza è diverso.  Si  tratta della concezione organica dello stato, adatta allo
individualista, che sem¬brò una conquista, e lo fu, quando  si  trasformò l’industria piccola, di mestiere e artigiana, in
capitalistico e il salariato puro della grande industria  si  trasformano insieme alla trasformazione dello stato
di vita sprigionantisi dal nesso collettivo popolare.  Si  teme che con i sindacati si soffochino la industria e i
dal nesso collettivo popolare. Si teme che con i sindacati  si  soffochino la industria e i commerci e si paralizzi
con i sindacati si soffochino la industria e i commerci e  si  paralizzi l’agricoltura, come si teme che col comune
industria e i commerci e si paralizzi l’agricoltura, come  si  teme che col comune autonomo e con la regione autarchica si
si teme che col comune autonomo e con la regione autarchica  si  attenuino i poteri dello stato. Problema, questo,
e perciò di equilibrio, nella visione delle forze che  si  {{183}}completano o che, si elidono, perché la risultante
nella visione delle forze che si {{183}}completano o che,  si  elidono, perché la risultante sia tale che elimini gli
fatto Bissolati e Bonomi. Ma sul terreno sindacale ormai  si  è al bivio famoso: o avvantaggiare un partito, il
economica, nella sua vera responsabilità giuridica. Non  si  concepisce che possano politicamente considerarsi
in questa vita operano ed agiscono e sono rappresentati. Né  si  creda che l’opposizione politica e la violenza della
dà ormai il senso sicuro, che sul terreno economico  si  è già molto avanti per una necessaria costruzione giuridica
viene spostato dai corridoi e dalle sale dei ministeri ove  si  congiura, e dalle chiuse rappresentanze senza base, scelte
di rappresentanze che non hanno, minoranze audaci che  si  sono arrogate la tutela di delicati inte¬ressi, intrighi
detto in trincea, e ne fu mallevadore lo stato. Però nulla  si  fece durante la guerra, perché in politica interna allora
delle terre del Lazio, il 2 settembre successivo  si  affrettò a estendere il fenomeno a tutta l’Italia, con un
che hanno creduto di avere i fascisti dalla loro parte, che  si  tratta di «bolscevichi tricolori», come dissero dei
e commercio, non solo nella nuova sintesi con cui  si  concepisce il lavoro, oggi elevato a ragione morale dal
di bisogni e di energie; mentre la amministrazione statale  si  sfronda del superfluo e tornerà ad essere una realtà
ma e un logico corollario del nostro programma ove così  si  legge al capo terzo e al capo sesto: «riconoscimento
progetto del suffragio universale entrò nello stadio, come  si  dice, d’incubazione, si manifestarono subito due tendenze
universale entrò nello stadio, come si dice, d’incubazione,  si  manifestarono subito due tendenze che miravano a
di collegi elettorali eguali per il numero degli abitanti,  si  tentò ora di creare delle distinzioni e delle eccezioni in
numero degli elettori, pretendono che nella distrettuazione  si  abbia riguardo alla cultura e al censo, creando per la
È noto che queste due tendenze, la liberale e la tedesca,  si  manifestarono anche nella provincia nostra. D’un canto
pretese che ai 201.262 abitanti delle città della provincia  si  assegnassero otto mandati e ai 673.362 abitanti dei comuni
la ricostruzione nazionale non sarebbe possibile qualora  si  attentasse al nuovo diritto operaio conquistato negli
al nuovo diritto operaio conquistato negli ultimi anni,  si  negasse allo Stato ogni intervento e si soffocasse il
negli ultimi anni, si negasse allo Stato ogni intervento e  si  soffocasse il movimento cooperativista e partecipazionista,
che gli altri coscientemente o no seguono un principio che  si  ripresenta sotto varie forme dall’umanesimo e dalla
Feuerbach parlavano di una religione dell’umanità, così ora  si  parla d’una religione della patria in senso della nazione,
e ogni diritto individuale umano. Che cosa infatti  si  vuol insegnare alla gioventù se non altro che la Nazione,
rosse issate sulle fabbriche e i magazzini ferroviari,  si  raccolsero a Roma per stabilire che cosa avessero da dire
della sola critica»; e, tra amici, diceva: «bisognerà che  si  decidano a calar giù dall’albero». Cosicché il calcolo
più progredita del mondo. Non è però che i nostri sforzi  si  allentassero e che sia mancato ogni risultato. Basti
svolgere in favore del paese. Un altro punto sul quale  si  concentrarono in questi ultimi anni gli sforzi del partito,
il problema della formazione parlamentare del governo. Ma  si  ricordi come scoppiò la crisi Bonomi. Labriola, che era
seduta dei direttori dei gruppi democratici e popolari che  si  raccolsero nel febbraio del ’22 nella sede della
di maggioranza che doveva organizzate il governo. Ben  si  ricorda però che ogni soluzione logica della formazione
dichiarò di votare per l’ordine del giorno Celli. E  si  venne così a Facta, ministero che doveva cadere per la
doveva cadere per la contraddizione interna e perché vano  si  dimostrò ogni sforzo di raggiungere una tregua fra i due
proclamarono lo sciopero generale politico. La situazione  si  svolse così, che il Consiglio nazionale popolare, raccolto
a due anni dalla riunione che abbiamo citato nel principio,  si  credette in presenza di una minaccia della rivoluzione di
le istituzioni dello Stato italiano», ma continuava «non  si  può tornare indietro e credere di poter governare senza
la classe vicinale batté le vie dei tribunali il partito  si  astenne da qualunque influsso, quantunque seguisse mediante
è falso quanto asserisce il Popolo che l’on. Paolazzi  si  sia impegnato di fare quello che non poteva cioè d’influire
Questo anche avvenne, la mediazione dell’on. Paolazzi non  si  svolse nel segreto dei gabinetti burocratici, come mentisce
completamente la posizione giuridica e politica in cui  si  trova ora la comunità generale, restaurasse la libertà del
della fanciullezza. La donna ora — tolte poche eccezioni —  si  ferma alle scuole normali e alle prime delle scuole medie.
che alla madre, l’oratore risponde: Perché non intende. Non  si  tratta di intendere l’oggetto dello studio del giovane, ma
ma bisogna comprendere la condizione sociale e quello che  si  dice l’«ambiente» in cui vive. Questo si può raggiungere
e quello che si dice l’«ambiente» in cui vive. Questo  si  può raggiungere coll’interessarsi delle questioni pubbliche
V corso, o sulle ragazze (a Trieste, a Gorizia!) Eppure se  si  ragionava non c’era che questo dilemma: o tu vai a scuola
della donna è richiesta dalla nostra causa nazionale. Non  si  tratta di politica nel senso triste di lotte faziose, ma di
sua opinione e i suoi voti in conferenze e petizioni, e qui  si  reca ad esempio la campagna delle donne italiane contro il
che la sua azione posteriore riguardo alla ferrovia  si  attenne logicamente al suo programma. Con un’esposizione
Fiemme di una grande maggioranza pro ferrovia, nella quale  si  sono fusi diversi paesi e diverse tendenze politiche,
e degli avversari che, malgrado le proclamazioni,  si  addimostrò semplicemente negativa, conferma la bontà della
trentine costruite, poiché dell’esperienze fatte in queste  si  è approfittato nel calcolare il costo della ferrovia di
dei singoli comuni per questo contributo, il deputato  si  è tenuto estraneo, favorendo solamente, com’era suo dovere,
un comizio a Moena e sono già le 3.15. L’avv. Rizzoli  si  rivolge ai presenti dicendo che l’oratore ha svolto i suoi
dei fiemmazzi potrà arrivare a 4 o 5 milioni. Come  si  farà a caricarsi di tali debiti, quando il bilancio della
Comunità non è punto florido? E tutti questi sacrifici  si  dovranno fare per alcuni osti e per il comodo dei turisti
assai felicemente, interrotto spesso da applausi. Altamente  si  meraviglia che l’avv. Rizzoli chiami in confronto il
e del progresso dipinga ai contadini una ferrovia, come se  si  trattasse precipuamente di quattro osti e dei turisti. I
per la ferrovia del compromesso? Forse che allora  si  poteva sperare in una rendibilità! In quanto ai possibili
nel consesso. Nessuno, ch’egli sappia, ne parlò mai quando  si  trattò di altre finanziazioni ferroviarie, né quando si
si trattò di altre finanziazioni ferroviarie, né quando  si  votò il milione e mezzo per il compromesso e nessuno gliene
volta scoppiò la questione vicinale, come sempre perché  si  ricorra a complicare col problema della comunità la
è ora una volta che anche in Fiemme le questioni pubbliche  si  trattino con maggiore sincerità e le si affrontino a
questioni pubbliche si trattino con maggiore sincerità e le  si  affrontino a visiera alzata ed alla luce del sole.
propone alla votazione un ordine del giorno nel quale  Si  proclama il volere di Fiemme di avere... prima attuata la
il volere di Fiemme di avere... prima attuata la ferrovia,  si  plaude ai rappresentanti del consesso… comuni che hanno
del consesso… comuni che hanno votato in favore,  si  fa appello alla deputazione, perché promuova la definizione
deputazione, perché promuova la definizione della vertenza,  si  fa un caldo ringraziamento all’on. Degasperi ed ai deputati
valle e fuori che lavorarono per la ferrovia di Fiemme e  si  riconferma loro la più ampia fiducia. La risoluzione è
Non c’è bisogno di dire come le direttive di governo  si  siano svolte poi in un senso antitetico. La riforma
nelle nuove provincie che, mentre col nuovo ordinamento  si  va approssimandosi all’organizzazione statale propria allo
(sotto—prefetture eguali a capitanati distrettuali), vi  si  demoliscono quelle autonomie locali che di tale organismo
voti, l’altro per pochi voti era battuto. Tale principio  si  potrà discutere quando si trattasse di soli indirizzi
voti era battuto. Tale principio si potrà discutere quando  si  trattasse di soli indirizzi politici, ma quando si tratta
quando si trattasse di soli indirizzi politici, ma quando  si  tratta degli interessi nostri, non deve valere. Non è una
che consiste dunque questo compromesso? Da una parte  si  dovette tener conto delle ultime sentenze e perciò per la
con doveri finanziari verso il pubblico. Dall’altra però  si  cercò in via di fatto di lasciar aperta la porta per
consesso amministrativo alla classe vicinale. Non solo, ma  si  diede l’incarico al consesso provvisorio di formulare lo
valore e possa segnare un grande progresso per i vicini,  si  deduce dal fatto che ora tali diritti sono o confusi o
in Fiemme. È codesto un vantaggio piccolo, quando  si  facciano i confronti coi misteri incontrollati delle
coi misteri incontrollati delle passate amministrazioni?  Si  dice che il provvisorio intacca l’autonomia della comunità.
l’autonomia della comunità. Che autonomia esisteva prima?  Si  pensi che già nel 1795 i fiemmesi accettavano nelle
Per il resto l’amministrazione è autonoma. Ed infine  si  oppone che il provvisorio sarà un provvisorio austriaco e
Gerin e Ottolini, intervennero molti operai e studenti.  Si  apre il comizio alle ore 10 ant. A presi- dente viene
Dopo lui prende la parola il referente Gerin. Quando  si  incominciò a spargere il seme socialista, le classi colte
della libertà d’insegnamento. Nelle scuole popolari  si  insegna il catechismo e la storia sacra; solo
il catechismo e la storia sacra; solo all’università  si  insegna liberamente la scienza, e di questa ha bisogno
e non officiale e che fra l’ortodossia in economia politica  si  imponga il marxismo. — L’oratore fa poi la storia della
dai propri principi, qui non è il luogo di discuterli. Oggi  si  afferma un postulato comune di nazionalità e di civiltà.
comune di nazionalità e di civiltà. Oggi gli operai  si  sono dichiarati per questo postulato anzitutto in nome
della cultura e della giustizia e per questo li saluta.  Si  augura che all’Università superiore in Trieste segua subito
siano la stessa cosa. Fin dall’inizio dell’epoca nuova  si  distinsero accanto a Saint Simon e Louis Blanc, Lammenais,
e Kolping. Due scuole, due teorie e due organizzazioni  si  divisero il campo in tutte le nazioni latine. Nei paesi
sono fuori del socialismo. Questo fatto, che inutilmente  si  vuol negare, fa riflettere. Ciò vuol dire che la
cioè se dovesse esistere un partito clericale o, come  si  diceva in Francia, «parti religieux», nel senso di una
distinse Lueger dai cattolici conservatori, fu la lotta che  si  svolse in Francia al principio del secondo impero fra due
tripudiavano sulla «tomba provvisoria della libertà»; e non  si  rileggono senza emozioni le seguenti parole scritte più di
padrone e alla durata di questo favore. Chiudono gli occhi,  si  tappano gli orecchi su azioni che hanno fatto rivoltare
su violazioni manifeste del decalogo, sotto il pretesto che  si  tratta di questioni indifferenti alla religione e di
e di rappresaglie scusabili». Lo stesso Montalembert  si  levò dai banchi della minoranza a difendere il sistema
governo. Le previsioni non sono mai caute abbastanza quando  si  pensi al dinamismo dell’on. Mussolini e al fatto che questa
da essa prescritto, i soci di ciascun luogo elettorale  si  raccolgono in adunanza privata ed eleggono in maggioranza
i loro delegati per la designazione delle candidature.  Si  potrà eleggere al massimo un delegato ogni 30 soci.
ogni 30 soci. Frazioni di questa cifra oltre la metà  si  calcolano come un intero, se pari o inferiori alla metà si
si calcolano come un intero, se pari o inferiori alla metà  si  trascurano. In caso di contestazioni decide
dal fiduciario distrettuale. Sulle proposte fatte  si  vota per alzata e seduta o, se la maggioranza degli
Su proposta di un terzo dei presenti la votazione  si  dovrà fare per scheda, altrimenti è libera. Le
la maggioranza assoluta per la designazione di un candidato  si  procederà alla votazione ristretta. Nel caso però che sia
Quando entrerà nel parlamento uno dei loro basterebbe che  si  facesse l’esperimento. Più alto che arrampica la scimmia,
l’esperimento. Più alto che arrampica la scimmia, più ci  si  vede la coda (applausi). Che cosa sono costoro se non
per il congresso di Trento. Tutti gli anticlericali  si  trovano a braccetto. Questo dimostra che i capi leghisti
Questo dimostra che i capi leghisti non sanno quello che  si  fanno o vogliono condurre i loro adepti in una corrente
della carne e quella sul divorzio. Il deputato socialista  si  schierò come tutti i suoi dalla parte della classe dei
alla votazione pel divorzio e spiegandone il significato  si  domanda se in tal riguardo i leghisti di Trento hanno fatto
che chi tace conferma? (applausi) Il congresso di Trento  si  è soltanto sfogato contro i popolari. Perché? Ammettiamo
e risparmiare gli elogi per coloro che dei contadini non  si  sono entrati che per sfruttarli o ne combattono gli
maggioranza, ancora nelle prime sedute della nuova Camera:  si  ripeterono con accento più solenne, pari alla tragicità
è intervenuto ad attenuarle, molti ad accrescerle.  Si  può rinunciare a ricordarle particolarmente, perché esse
caratterizzare il sistema di governo: «una fazione la quale  si  è impadronita a mano armata del potere e a mano armata lo
del potere e a mano armata lo difende; una volontà la quale  si  riserva di usare alternativamente le armi del partito per
Ambedue hanno evitato di rispondere ai fatti e  si  sono rifugiati nelle chiacchiere (applausi della
Porti fatti e non asserzioni generali. I vescovi spagnuoli  si  opposero con grande energia ai popolani che volevano
nel secolo XII li difese dall’ira dei crociati. Così  si  deve dire di Innocenzo II, di Alessandro III, di Gregorio
neutri sanno ora cosa pensare delle chiacchiere socialiste.  Si  abbia il valoroso d.r Degasperi le nostre più sentite
la stampa quotidiana, il giornale. Ho tutto il rispetto che  si  conviene per il libro, il volume; ma chi lo usasse o
o raccomandasse quale organo della diffusione della cultura  si  troverebbe di fronte al giornale come s’è trovato il
La stampa quotidiana anzitutto è il canale per il quale  si  riversa l’immensa colluvie della moderna cultura, in cui
dopo che gli altri ebbero compiuto il loro esperimento;  si  può dire altrettanto per la cultura contemporanea?
Chi può ora avere il vantaggio dello sguardo retrospettivo  si  meraviglierebbe se non fosse nata. Si era affacciata anche
sguardo retrospettivo si meraviglierebbe se non fosse nata.  Si  era affacciata anche al trentino, una questione molto
rigenerato. Ma un paese, aveva scritto il cardinal Manning,  si  rigenera come un albero non dai rami, ma dalle radici. E le
gran popolo lavoratore. Era su questo terreno che la lotta  si  faceva più aspra, ma era anche qui il campo ove il loro
del clero in quest’opera di rigenerazione, quando  si  pensi che per la sua parte questo lavoro non è, né altro
della Chiesa il diritto di far intendere la voce, quando  si  tratta della classi operaie, come l’architetto, secondo la
quelle grandi istituzioni corporative, che hanno  si  potentemente aiutato il progresso della arti e dei mestieri
tutti coloro che godevano un’influenza sociale, in modo che  si  manifestava negli statuti e nei regolamenti delle città,
norma e comando riguardo alle «cose nuove» e alla quale  si  appellarono e si appelleranno sempre i cattolici d’azione,
riguardo alle «cose nuove» e alla quale si appellarono e  si  appelleranno sempre i cattolici d’azione, alla quale risale
maggiori e sulle orme già impresse. Direi che essi oramai  si  sono fatti ragione dell’ora che corre, delle lotte fra
fede, fra democrazia e democrazia, fra civiltà e civiltà e  si  sono chiesto se non occorresse sacrificare parte delle
fra le alpi, alla civiltà cristiano-latina. Eppure essi non  si  propongono lotte infeconde né divisioni evitabili, ma
dei cattolici è conservativo ad un tempo e progressista.  Si  trattava infatti se il trentino che i nostri avi hanno
l’ignavia del nostro tempo dovesse venire interrotta. Ma  si  trattava anche di servire a questa gran causa antica con
ogni giorno migliore». Migliore anzi tutto in loro stessi,  si  ché le pietre che devono formare la gran fabbrica siano
rumore del martello». Amici! «l‘arco de’ gran guerrieri non  si  è ancora spezzato né i deboli si sono cinti in robustezza!»
de’ gran guerrieri non si è ancora spezzato né i deboli  si  sono cinti in robustezza!» L’appello, del Vogelsang agli
alla luce dei quali i posteri giudicheranno anche noi. E  si  domanderà se noi, invece di camminare nella luce, ci
infatti del 1900 il primo di questi giovani studiosi  si  presentava coi suoi titoli a conquistare la cattedra di
dell’Università di Innsbruck. All’interpellante  si  associava il dr. Mjrbach, allora Rettore dell’Università, e
aveva deciso che la prolusione del prof. Menestrina  si  facesse in forma privata, il che anche avvenne. Gli
lezione del prof. Menestrina. Tutti sanno che la previsione  si  avverò; ed ora siamo proprio al momento epico della lotta.
e i fischi dei tedeschi; la lotta intorno a quella cattedra  si  ripeté tre volte; gli italiani, forti dell’appoggio di
Solo l’organo dei pantedeschi, l’Ostdeutsche Rundschau,  si  faceva scrivere dal teatro della lotta un articolo, in cui
i propri avversari. Parallela all’azione universitaria,  si  svolgeva l’azione parlamentare. I deputati italiani, appena
italiani pendevano dalle labbra del ministro: ad Innsbruck  si  aspettava al telegrafo. E la risposta venne: tutti lo
risposta di un ministro che non vuole dire chiaramente né  si  né no. L’Hartel diceva pressapoco: finora il Governo
tedesca ne approfittò per trarre la cosa in ridicolo, e  si  parlò d’università ladina e d’una per gli zingari. In
In seguito a questo ed alle condizioni di moribondo in cui  si  trovava il Parlamento, qui non fece passi in avanti la
E la questione rimase insoluta. È chiaro che ora essa  si  trova in un periodo di tregua, non concessa da noi ma
il dirlo: probabilmente la lotta scoppierà di nuovo quando  si  inaugurerà la seconda delle due cattedre stabilite, quella
quella del dr. Lorenzoni. Questo è certo, che il Governo  si  troverà sempre più stretto nel dilemma o di mantenere e
o una semi—universita‘ incompleta in terra tedesca, come vi  si  adatterebbe la nostra dignità e quella dei docenti? Del
laboratori del pensiero scientifico, ma anche le fucine ove  si  idearono e produssero i grandi rivolgimenti intellettuali
altre nazioni dell’Austria, noi vogliamo un’università ove  si  formi una generazione che trovi il vanto non nello
positivo dei doveri e non solo dei diritti, in maniera che  si  possa dire agli italiani in Austria non che gli italiani
la sua risposta al prof. Waldner, pubblicata dai giornali,  si  dispensa dal confutare questo poco solido argomento. Ma se
Ma se anche la nostra debolezza esistesse di fatto, non  si  entrerebbe nel circolo vizioso di non concederci la
secondo le scarse e riservate notizie della Voce Cattolica  si  discusse vivamente e a lungo sulla questione, e si decise
si discusse vivamente e a lungo sulla questione, e  si  decise di invitare i deputati e in modo speciale quelli di
di carattere confessionale, sul tipo di quella che  si  sta piantando ora in Salisburgo. Non ne abbiamo ancora
abbiamo espresso il voto per una Università a Trento,  si  era perché crediamo che una università cattolica non possa
fin d’ora, o signori, queste perfide intenzioni che non  si  ha il coraggio di portare alla luce del sole, perché si
non si ha il coraggio di portare alla luce del sole, perché  si  sappia qual valore dobbiamo accordare alla cooperazione,
perfetto, anche pugni e schiaffi. Ma di questo, o signori,  si  è già parlato abbastanza ad Innsbruck. Volevo soltanto
annientarli, sistema che è tanto più da deplorarsi quando  si  tratti di una questione che è di tutti gli italiani.
a quello dei comitati. Pareva che la pace fosse fatta e non  si  dovesse temere «il flagello della guerra civile». Ma poi,
parvero ritornare i consigli antichi, e da Vienna  si  tentò ogni mezzo per cacciarci dal comitato, si tirarono in
e da Vienna si tentò ogni mezzo per cacciarci dal comitato,  si  tirarono in campo le nostre opinioni religiose ed
le nostre opinioni religiose ed ecclesiastico—politiche, e  si  tentò in pubblica adunanza di metterle in contraddizione,
la Chiesa allo Stato, imprigionando vescovi e giornalisti?  Si  trattava della Chiesa cattolica, dei suoi apostoli, dei
Chiesa cattolica, dei suoi apostoli, dei suoi principii,  si  trattava quindi per un credente del cristianesimo, del
detto ai cattolici: «Voi non dormirete, mentre il nemico  si  accinge a spargere fra il grano la zizzania, ma veglierete
detti clericali e i nostri avversari anticlericali? No, qui  si  tratta di cattolici o di non cattolici. Volete sapere come
stesso spirito sono un programma, sono un programma, come  si  suol dire, di anticlericalismo o come più esatto, di lotta
esatto, di lotta nelle questioni ecclesiastico-religiose.  Si  vuole il bloc anticlericale per educare il popolo, affinché
che rimarranno fedeli al papa. Ecco la scopa di Francia che  si  augura al Trentino, ecco il fine a cui tendono educando
educando intanto il popolo a tali gloriosi destini. Donde  si  vede che anche i nostri radicali prendono parte al
membri coscienti del Partito popolare trentino il quale  si  propone anche la difesa della libertà della Chiesa e degli
detta falsamente «anticlericale» ed esattamente religiosa.  Si  tratterà della scopa di Francia. Attenti dunque al manego
vi corre col pensiero per ril'evare che le lotte politiche  si  riducono sempre in fondo a lotte di principio e per trarne
Venezia Sturzo riferì sul decentramento parve ai più che  si  trattasse d’un problema tecnico amministrativo che non
problema centrale italiano. Nell’80, gli uomini di destra  si  accorsero delle gravità del problema quando la Sinistra,
per i suoi scopi politici. Allora Silvio Spaventa  si  pose il quesito: come conciliare il principio parlamentare
dell’industria e del commercio. La guerra ispano—americana  si  fece perché i capitalisti degli Stati Uniti avevano fatto
investizioni nelle industrie di Cuba, la guerra boera  si  deve alle miniere del Transvaal, quella russo-giapponese
quali i rappresentanti della più radicale delle democrazie  si  gettano coll’avidità delle bestie feroci. L’oratore ricorda
l’appoggio o l’invidia delle nazioni europee. Quest’uomo  si  trova alle sorgenti del militarismo. Il rappresentante del
che ha oggidì sono diverse da quelle accennate. Ma  si  trovano sempre dalla parte opposta a quella donde muove il
marsigliese s’inaugura il periodo cruento e militarista che  si  chiuse col 1870. Nessuna legge superiore, nessun diritto
dunque completamente… Fossero essi un milione, non  si  sacrificherebbe la ventiquattresima parte di sé per
la libertà dello sciopero generale ricordando che  si  potrebbe andar incontro ad un disastro in tempo di guerra,
stessa, terra classica dell’antimilitarismo socialista,  si  è almeno in teoria dello stesso pensiero. Le Sozialistische
Nella stessa rivista nel 1905 Calver scrive: Non  si  può pretendere dal proprio paese che assuma una posizione
compresi gli aumenti militari e cinque giorni fa quando  si  doveva votare sul progetto governativo per i nuovi cannoni
i socialisti più autorevoli Bissolati, Bonomi e Cabrini  si  assentarono per non votare cogli altri compagni contrari.
nello stato attuale; un altro paio di maniche sarebbe stato  si  trattasse dello stato socialista». Non è più dunque
al più caro prezzo possibile il suo possedimento. Ma  si  può dire per questo che egli favorisca la costruzione della
prima assemblea politica in questa sala Manzoni. Un uragano  si  è rovesciato sopra di noi che pareva schiantarci; orrori di
dovesse diventare un deserto; un immenso pugno di ferro  si  è abbattuto come un maglio sulle nostre associazioni,
amici giovani, che non conoscono le battaglie di ieri, ma  si  preparano con entusiasmo a quelle di domani. A loro uno
25 aprfle 1910 abbiamo presentato una proposta, che  si  elegga una commissione con l’incarico di compilare un
ed allora, per precauzione, presentai la mozione, che  si  rinforzasse la commissione elettorale, essendo entrati in
stanche in una sovroccupazione la quale durava da mesi, che  si  fu a un pelo dal rimandare il congresso ad un altr’anno.
L’enorme concorso odierno, l’entusiasmo col quale  si  rispose all’appello, ci dicono però che il congresso era
congresso fece al nostro P. Vescovo, e se c’è qualcuno che  si  lagna di non trovare la stessa corrispondenza, venga qui
venga qui tra noi ed impari che l’amore del popolo  si  guadagna non con sfoggio di potenza, ma predicando la
gli ingranaggi, rinnovare le molle, rinsaldare i perni.  Si  comunicò col perno principale, cioè il comitato diocesano.
unità e salva la competenza delle altre società centrali.  Si  affermò anche come norma imprescindibile che il Comitato
— in 5 anni segneremo sul libro nero quei paesi dove non  si  sono raccolte per l’azione cattolica nemmeno tre persone
diffuso l’idea ed avviato così i congressi del popolo. Non  si  dice dei cattolici trentini che sono degli ingrati che
di smercio abbiamo approvata una forma che non è nuova, ma  si  presenta oggidì con maggior insistenza: la lega dei
di smercio, eventualmente di produzione agricola).  Si  è però raccomandato di procedere con prudenza sia in linea
procedere con prudenza sia in linea economica che morale.  Si  è stabilito che nel fondare associazioni nuove si debba
morale. Si è stabilito che nel fondare associazioni nuove  si  debba tener conto delle esistenti, di farle aderire tutte
errori: nessuna società economica sia fatta in modo che  si  esaurisca — per statuto o per la pratica — nell’affare e
abbiamo avuto un momento di trepidazione, ma poi i bravi  si  sono ridestati, hanno preso il sopravvento ed hanno
diocesano, dell’ordinariato e della benemerita Bonomelliana  si  riesca a creare i segretariati che il congresso desidera.
discussioni perché sanno che nei gabinetti degli studiosi  si  elaborano, come la rivoluzione francese, tutti i grandi
sociali. Generale interesse ha destato la proposta che  si  dia finalmente una storia dei nostri padri che valga a
I trentini sanno in quali condizioni estremamente difficili  si  combatte laggiù e tanto più vivo quindi è l’augurio che
valle, trattando perfino col capocomune di Trodena, mentre  si  spargevano ad arte menzogne sul mio conto, accusato di
all’on. Gentili perché smentisse la cosa, e sovratutto  si  è sollevata fra i singoli comuni la questione del
dimostrata brevemente la necessità che il giovane  si  prepari e si educhi alla vita pubblica, studiava nella sua
brevemente la necessità che il giovane si prepari e  si  educhi alla vita pubblica, studiava nella sua relazione i
e, se vuol riuscire efficace, tener conto del nesso in cui  si  trova col problema economico. L’ultima parte della
od effetti dei vari principi d’economia politica  si  trovano nel nostro paese e raccomandava ai giovani di non
è premessa indispensabile perché nel paese fioriscano e  si  sviluppino le opere della solidarietà sociale e sorgano
 si  chiede quale sia stata invece la pratica del governo al
Nitti, rispondendo agli on. Peano, Cameroni e Morpurgo  si  impegnò a sentire prima di stabilire le circoscrizioni
coi tedeschi e prima di aver trattato coi trentini.  Si  può essere partigiani in massima delle due provincie, ma
diritto d’esporre ampiamente le ragioni e i pro e i contro.  Si  può essere per la più ampia conciliazione fra i popoli e
cattivo psicologo se crede di poter esigere che i trentini  si  dimentichino fino al punto di lasciarsi trattare come
Il primo periodo di questo silenzio è stato penoso e  si  è svolto dopo scoppiato il conflitto europeo, durante la
nella politica triplicista eravamo trepidanti in attesa che  si  sciogliesse il dilemma: o la nostra unione pacifica alla
Poi è venuto il periodo di silenzio tragico, quello che  si  è prolungato per quasi tutta la guerra, quando coll’animo
nella sfera di non sua diretta competenza, là cioè ove  si  trattava di fiancheggiare e sostenere un movimento
apolitico delle società dei padri di famiglia, che  si  propongono di difendere la scuola cristiana e all’azione
recentemente, ma il bene della città sia l’unica mira. Ciò  si  ottiene colla rappresentanza proporzionale. Per questo il
“Oh, madre mia!”. E la madre alla voce del suo figliolo,  si  svegliò e fu sanata. La donna è la nostra alma città che
alta la voce del suo buon senso, ed allora l’augusta donna  si  riscuote, si risolleva e scaccia tutti i medici. Questa
del suo buon senso, ed allora l’augusta donna si riscuote,  si  risolleva e scaccia tutti i medici. Questa parola del buon
intenti finirono col dichiarare di non essere qualcosa e  si  chiamarono i non clericali; i secondi, staccatisi in prima
tempi, vennero successivamente a schierarsi con coloro che  si  dicono cattolici in senso più stretto, perché non staccano
convinzioni morali-religiosi e, mentre nelle università  si  combattevano epiche lotte fra i tradizionali principi
di un paese cattolico starsene indifferenti quasi che non  si  trattasse di cose loro. Era forse riflesso del liberalismo
anche nei buoni paura di crear maggior male. Ma intanto  si  fece strada il pregiudizio che le società dovessero di
giorno ci dovessero liberare i socialisti. Erano giovani e  si  dicevano fautori dell’avvenire; si presentavano in nome di
Erano giovani e si dicevano fautori dell’avvenire;  si  presentavano in nome di una dottrina e di un movimento
d’una società o scritti su di una nuova bandiera. Tutto  si  ridusse ad un po’ di radicalismo dalle tinte più vivaci; in
dalle tinte più vivaci; in questo o quel congresso  si  udirono delle frasi più forti e più arrischiate. Che era
liberale il cilindro, ve n’avevano sostituito uno nuovo e  si  sonava allegramente; erano le medesime frasi, gli stessi
argomenti che svolsero i trentini in quei giorni, in cui  si  dovette rompere un infausto letargo e riscuotere il paese a
società. Giovani, negli anni nei quali con tutta l’anima  si  cerca ovunque il vero e l’ideale, venuti alle università,
entusiasmi e le forze giovani all’una causa o all’altra.  Si  preferirono invece — pochi eccettuati — alle soluzioni
le ferie alla mamma. E quel tanto di cattolicismo che non  si  adattava al compromesso venne chiamato clericalismo, e a
e ci eravamo dichiarati per una soluzione radicale,  si  gridò: fanatici, e turbatori della pace. Signori, anche
A loro gioverà gridare di nuovo: No, questi giovani che  si  propongono d’essere anzitutto cattolici, non dimenticano
gli altri coscientemente o no seguono un principio che  si  ripresenta sotto varie forme dall’umanesimo e dalla
Feuerbach parlavano di una religione dell’umanità, così ora  si  parla d’una religione della patria, del senso della
concetto trapelò anche da noi in molte occasioni e quando  si  dice che davanti al monumento a Dante devono sparire tutte
sparire tutte le misere divisioni di partito, che cosa  si  vuole insegnare altro alla gioventù se non altro che la
riguardo il periodo universitario e fatale: dall’università  si  esce democratici o aristocratici già fatti. O che da
democratici o aristocratici già fatti. O che da giovani ci  si  avvezza a ridurre il mondo ai giornali che si leggono e ai
da giovani ci si avvezza a ridurre il mondo ai giornali che  si  leggono e ai membri della propria classe, e allora il
ai fratelli, ma come rappresentante di quella borghesia che  si  attirò nei tempi nostri tanti odi e maledizioni. O che si
si attirò nei tempi nostri tanti odi e maledizioni. O che  si  vede già da giovani oltre la barriera borghese venire una
venire una moltitudine di gente che vuole passare e  si  comprende la giustezza della tendenza, e allora si stende
e si comprende la giustezza della tendenza, e allora  si  stende al di là la mano; vi fate a loro compagno e
che nessuna associazione universitaria ha tanti membri che  si  siano, come molti dei nostri, buttati all’istruzione
Vogliamo la guerra, ma per la pace. Quando gli studenti  si  troveranno di fronte con ideali chiari, con propositi
decima, una centesima la seguano e perché tutto lo sciame  si  sollevi liberamente. Amici! I battaglioni degli operai che
riforma e di una vendetta sociale, le grandi riunioni ove  si  acclama ad un rinnovamento radicale, ricordano lo sciame
aperto l’ali e preso il volo senza aspettare gli altri.  Si  pensa il processo della riforma come un movimento fuori del
un movimento fuori del centro verso la periferia, ma non  si  risale alle origini del centro medesimo, che siamo noi
sintomatico che il motto di Dante «libertà va cercando ch’è  si  cara» trovi anche nella pratica degli studenti nostri tutte
disse: «Son venuto a portare il fuoco in terra e voglio che  si  accenda!». Commilitoni, non credete ai nuovi sofismi della
sperduti”, stampava: “Non c’è proprio alcuna ragione perché  si  debbano abbandonare le posizioni che si occupano nei comuni
ragione perché si debbano abbandonare le posizioni che  si  occupano nei comuni alla mercé d’un avversario
nei comuni alla mercé d’un avversario spregiudicato, e non  si  deve consegnare ingenuamente anche le chiavi del nostro
che durò, sottolineata spesso d’applausi, fino alle 4.30.  Si  presenta come figlio di popolani, e come un giovane che
popolani, e come un giovane che fino dagli anni degli studi  si  è occupato di questioni operaie ed è venuto a contatto coi
cristiano della fratellanza umana, ci dà fiducia che  si  elabori in Europa un assetto di giustizia, che, eliminando
dell’imperialismo capitalista, la società delle nazioni  si  trasformi in un’alleanza di tutte le razze umane, che il
fissati dal Parlamento. Con questo organo, quello che  si  tenta in Germania ed in Austria riguardo ai consigli
Austria riguardo ai consigli d’esercizio delle industrie,  si  potrà attuare in Italia. Toccherà alla Camera di elaborare
del capitale, senza scosse violente? Certo che qui non  si  vuole la dittatura né della classe degli operai
democratica di Trento. Ciò apparve manifesto quando  si  seppe che il comitato tramviario trattava sia col signor
stato delle trattative alla Comunità generale, pregando che  si  volessero attendere i passi dei deputati i quali, senza
deputati i quali, senza impegnarsi per conto di nessuno,  si  sforzavano di ottenere una base concreta da presentare ai
voluta, propagandata, sostenuta la guerra. Eppure tutto ciò  si  fa nelle adunanze elettorali socialiste, speculando sulla
socialiste, speculando sulla corta memoria degli uditorii;  si  fa anche nella stampa socialista. L’on. Degasperi legge qui
della guerra (10 milioni di morti, 24 milioni di mutilati)  si  domanda: Di chi la colpa? E risponde: «Dei socialisti? No.
fu senza dubbio una delle cause principali, l’oratore  si  domanda se i socialisti abbiano proprio diritto di
la frazione degli indipendenti, nelle votazioni successive,  si  dichiarò contraria, ma la maggioranza, tra cui i capi
della guerra, fino alla sconfitta. In Austria i socialisti  si  divisero, uno dei capi più ammirati, il Dasynsky, col suo
guerra. È vero che tutti costoro partecipando alla guerra  si  giustificarono con ragioni riguardanti la difesa della loro
alle iniziative del capo della Chiesa cattolica? E qui  si  potrebbero ricordare tutti gli atti pontifici in favore
state prodotte, basti il sangue che è già stato sparso;  si  affrettino dunque ad accogliere nell’anima sentimenti di
dice l’oratore, è la libertà. Non la libertà dell’89 che  si  fonda sui falsi principii della bontà originale dell’uomo,
Guardando molti che oggi militano nel partito dominante,  si  capisce che erano pronti a salire tanto alla caserma rossa
preferirebbe che alla tradizionale topografia inglese  si  preferisse piuttosto la terminologia delle assemblee
seguono ogni insenatura, girano attenti ogni scoglio e  si  tengono pronti ad approfittare del flusso e del deflusso.
di disimpegnarci dalle preoccupazioni della manovra.  Si  va al largo, battendo bandiera propria, conquistandoci la
che con lena affannata uscito fuor del pelago a la riva,  si  volge a l’acqua perigliosa e guata. (Ilarità) Poi continua:
speculazione, perpetrati nella zona devastata e reclama che  si  favoriscano i consorzi di costruzione e le cooperative di
la proporzionalità fra i singoli gruppi d’interessi che  si  presentano. Vedete il caso degli esercenti, fresco di ier
caso degli esercenti, fresco di ier l’altro. Gli esercenti  si  sono riuniti e hanno detto: vogliamo due candidati; per
della politica li assorbono o li soffocano. Lo stesso  si  tenta di fare cogli impiegati. L’altra volta affermarono la
corone, aumento, che, dopo un maturo esame di due mesi,  si  era trovato assolutamente necessario malgrado le
di quelli che inaugurarono l’era democratica dicendo che  si  possono e si debbono investire danari in industrie, che non
che inaugurarono l’era democratica dicendo che si possono e  si  debbono investire danari in industrie, che non si deve
possono e si debbono investire danari in industrie, che non  si  deve badare ad economie grette e piccine e d’altra parte vi
i Tintow, i Bonini e gli arciduchi, rinati arcadi,  si  raccoglievano all’Accademia italiana, intraprendevano
partire gli eserciti alla difesa dei confini e oggi non  si  ripercuotesse ancora nell’aria l’eco dei rumori di guerra!
una sera mesta e piovosa. Il noto suono di una campana  si  diffondeva da una torre sulla città, che abbandonavamo.
il nostro esilioo, pur da questa Vienna che sta facendo  si  lunghi passi verso l’idealismo cristiano, osservare giorno
impegnata in una lotta esterna, dalla quale a torto  si  crede dipendano principalmente le sorti di un popolo,
ideale, marcia ad una meta unanimemente voluta. E cosi  si  spezzò filo per filo tutta la mirabile tela intessuta dal
l’indifferenza se ne vada e che nello scontento generale  si  assista anche da noi alla rinascita dell’ideale positivo.
ritorna, se ritorna la tendenza a cose elevate, non  si  fermerà davvero alla conferenza del professore superuomo,
senza il concorso di quella parte dei cattolici i quali  si  sono impossessati di quel corredo medio di cognizioni e di
che passano sotto il nome di «coltura moderna». Le forme  si  sono mutate: e ora al pergamo si aggiunge la stampa
moderna». Le forme si sono mutate: e ora al pergamo  si  aggiunge la stampa quotidiana, la conferenza, l’opuscolo,
morti, i quali non dubitano più»; e il cui curriculum vitae  si  scriverà colle parole di Gellert: Er lebte, nahm ein Weib,
verranno. Alla fine della nostra giornata il nostro lavoro  si  aggiungerà al progresso di mille che marciarono tutti verso
tanto che finito il compito nostro col nostro tempo,  si  possa dire di ognuno di noi: «Né mosse collo, né piegò sua
anticlericale e anticattolico attorno al quale  si  raccoglieranno le altre frazioni radicali, divenute più
per noi cattolici, un pericolo prossimo? S’è detto, e  si  ripete volentieri nel nostro paese, che le questioni
Francia modernissima per provare il contrario di quanto  si  afferma? Ma v’è delle prove che ci toccano ancora più da
Istituti, consorzi, enti, gestioni fuori bilancio, monopoli  si  moltiplicarono in maniera incredibile; quelli creati
economico, credendo che con semplici paraventi di cartone  si  potesse arrestare la forza dell’imperativo economico, legge
stato, ed essere dirette a creare industrie indigene che  si  possano reggere da sé. Debbono perciò rivedersi le tariffe
rinunzia a tutto un bagaglio di parassitismo economico, che  si  è vestito tante volte di ragione sociale, per cui hanno
regime doganale. Occorre sopprimere quei dicasteri dove  si  annida la speculazione parassitaria, creata con arte
Tre quarti almeno della legislazione economica esistente  si  dovrà annullare, e per buon tempo è bene che i deputati —
per buon tempo è bene che i deputati — avvocati o medici —  si  astengano dal fare nuove leggi in materia. Le mie parole
la libertà economica che tutti invochiamo, ma che non  si  ha il coraggio e la forza di restituire al paese; perché in
sociale associativo, mutuale, previdente del lavoro, lo  si  voglia far divenire servizio statale, monopolistico,