due parti; basterà notare che all'Italia sembrava grave pei | vini | italiani un aumento che arrivasse fino a lire 1 50 per |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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e che la Francia proponeva la parità di trattamento per i | vini | italiani ordinari, col dazio di 3 lire pei vini ordinari e |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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per i vini italiani ordinari, col dazio di 3 lire pei | vini | ordinari e di 6 lire pei vini di liquore, mentre i nostri |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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col dazio di 3 lire pei vini ordinari e di 6 lire pei | vini | di liquore, mentre i nostri negoziatori; quanto ai vini |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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pei vini di liquore, mentre i nostri negoziatori; quanto ai | vini | francesi domandavano 6 lire sino ai venti gradi, e pei vini |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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vini francesi domandavano 6 lire sino ai venti gradi, e pei | vini | in fusto al disopra di venti gradi il trattamento degli |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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al disopra di venti gradi il trattamento degli alcool, pei | vini | in bottiglie poi 25 lire il centinaio di bottiglie. |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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non abbia consultato uno studio precedentemente fatto sui | vini | italiani del D. Ferdinando Springmüll, il quale analizzò |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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del D. Ferdinando Springmüll, il quale analizzò 1023 | vini | italiani, analisi che darebbe questo risultato, cioè che |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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darebbe questo risultato, cioè che per quattro quinti dei | vini | italiani difficilmente si potrebbero ottenere questi |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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dei quali il Governo avrebbe assegnata la determinazione di | vini | da taglio. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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si dirà che l'Ungheria produce più | vini | fini che vini da taglio. Ma non dimentichiamo che si tratta |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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si dirà che l'Ungheria produce più vini fini che | vini | da taglio. Ma non dimentichiamo che si tratta di un paese |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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aversi al massimo buon mercato e dove affluiscono altresì i | vini | orientali. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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nostri | vini | fini non possono lottare vantaggiosamente coi vini francesi |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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nostri vini fini non possono lottare vantaggiosamente coi | vini | francesi e quindi la Francia continuerà ad essere in gran |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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in gran parte padrona del mercato tedesco per riguardo ai | vini | di immediato consumo. Del resto la riduzione del dazio non |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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sarebbe tale da potere provocare una grande importazione di | vini | in Germania. Il dazio convenzionale tedesco sarebbe più |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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parlo poi dell'esportazione di | vini | per la distillazione. Quando si pensa per detti vini si |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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di vini per la distillazione. Quando si pensa per detti | vini | si deve pagare un dazio di 10 marchi l'ettolitro oltre il |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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ognuno rileverà la nessuna convenienza a distillare i | vini | italiani in Germania. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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di lire 5.77 sarà applicato all'entrata in Italia a tutti i | vini | di provenienza dall'Austria-Ungheria. E invece sarà |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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sarà applicato il dazio di 3 fiorini e 20 kreutzer ai | vini | italiani nella loro entrata in Austria; per modo che, |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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letterale, noi non potremmo importare in Austria che | vini | di origine italiana, e l'Austria potrebbe invece importare |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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potrebbe invece importare fra noi, col patto convenzionale, | vini | anche di altri Stati, purchè provenienti dai suoi confini. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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da taglio. Secondo queste formalità, per potersi importare | vini | da taglio in Germania, bisogna trovare il vino tedesco nei |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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si arrivi ai tre milioni. Due milioni di ettolitri sono di | vini | fini che la Germania vende a prezzo carissimo a tutto il |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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a tutto il mondo. Resterebbe un milione di ettolitri di | vini | leggieri come quelli della Mosella. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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ignorano che quei | vini | che finora abitualmente essi prendevano da noi per taglio, |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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la questione si è di molto aggravata, poichè neanche i | vini | giovani privilegiati passeranno più come vini da taglio, |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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neanche i vini giovani privilegiati passeranno più come | vini | da taglio, perchè il glucosio si diffalca dall'estratto |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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la proposta di far pagare la tassa dell'alcool anche sui | vini | ed in ragione di lire 1 56 per grado, e l'onorevole |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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e l'onorevole Luzzatti deve saperlo meglio di me, su quei | vini | che superassero i 15 gradi dell'alcoolometro di GayLussac. |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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l'altro progetto dei negoziatori francesi di distinguere i | vini | ordinari da quelli di qualità superiore; ed i verbali |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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Bordonaro e la Camera e tutti gli esportatori di | vini | alcoolici, o vini caldi come sono chiamati, che non c'è |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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e la Camera e tutti gli esportatori di vini alcoolici, o | vini | caldi come sono chiamati, che non c'è l'ombra di pericolo, |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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altre formalità a cui si assoggettava l'esportazione di | vini | da taglio in Germania: il coupage, il taglio fatto nei |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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il coupage, il taglio fatto nei depositi doganali con | vini | tedeschi. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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dell'apparente gravità del dazio inflitto ai nostri | vini | che entrano in Francia, i quali, come la Camera sa, da 80 |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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trattato, venne nel dubbio se all'entrata in Francia dei | vini | italiani, e specialmente di alcuni vini delle provincie |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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in Francia dei vini italiani, e specialmente di alcuni | vini | delle provincie meridionali, cui mi sembra egli alludesse, |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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prezzo dei | vini | è disceso in un decennio di circa la metà; il prezzo degli |
XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894 -
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trattativa pel dazio dei | vini | è stata la più lunga e la più faticosa. |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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complesso paghiamo ventinove lire per introdurre i nostri | vini | in Germania; cioè dieci lire di più della tariffa massima |
XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892 -
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lire di più della tariffa massima francese. Io credo che | vini | italiani in Germania non ce n'entreranno mai. |
XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892 -
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l'onorevole ministro non sa quanti siano i | vini | che contengono l'estratto secco nella proporzione di 28 |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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da tutte le parti d'Italia, e dai paesi che producono i | vini | da taglio, come le Puglie, le Calabrie, e la Sicilia. Da |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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quistione del grado dell'estratto secco, contenuto nei | vini | italiani, per soffermarmi semplicemente su poche e sommarie |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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riduzione della tariffa pei | vini | d'immediato consumo da 24 a 20 marchi non è di un gran |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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credo però che i | vini | che in Italia abbiano la quantità di 2,8 gradi di estratto |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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doppia ragione, perchè adopera l'alcool per mettere i suoi | vini | in con dizione di viaggiare, e perchè ha bisogno che il |
XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894 -
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esteso in Italia, per poter distillare, con profitto, quei | vini | che non potrebbe vendere a buon prezzo. |
XVIII Legislatura – Tornata del 27 febbraio 1894 -
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società di approvigionamento di Vienna di una cassa di | vini | da servire per saggi. |
XIII Legislatura – Tornata del 9 maggio 1877 -
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ai | vini | da taglio, io non voglio ripetere quello che già ha detto |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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Materi. La riduzione di dazio fatta dal trattato pei | vini | da taglio, è sottoposta a tali formalità da rendere |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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favorire contemporaneamente quantunque indirettamente, i | vini | francesi. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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altri sbocchi, il commercio dei | vini | prese la via dell'America, e uno sbocco importante si era |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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raccogliere grandissima quantità nei depositi doganali di | vini | leggeri che si producono in Germania. Supponghiamo che ne |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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della clausola della nazione più favorita, esporteranno | vini | da taglio in Germania. E allora che cosa resterà a noi da |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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ci siamo fatti su questa quistione dell'esportazione dei | vini | da taglio. |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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questi trattati, è stata quella della Germania. I nostri | vini | di immediato consumo, invece di entrare in Germania pagando |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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qualunque modo l'ostacolo, che si oppone allo smercio dei | vini | in Francia, e forse il modo ci sarebbe… |
XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892 -
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a dividersi in equa misura con gli altri il taglio dei | vini | tedeschi; che cosa avrà ottenuto? |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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matematicamente la misura col taglio graduato dei | vini | tedeschi che non sono molto copiosi. E ciò senza contare |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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il nuovo trattato) pagando il dazio di 20 marchi; i | vini | da taglio saranno soggetti a 10 marchi di dazio, quelli per |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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dalla Francia al Portogallo sarà mantenuto all'Italia pei | vini | finchè non spira il trattato di commercio col Portogallo, e |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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andrà in vigore il nuovo trattato di commercio i | vini | italiani pagheranno al confine francese il dazio solo di |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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ridotta la quantità di estratto secco prescritta per i | vini | da taglio, che restringerebbe il benefizio ad una minima |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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del fatto compiuto, se sia possibile, giacchè pochi sono i | vini | italiani che posseggono questa quantità di estratto secco, |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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presente convenzione, di ottenere che, inviando in Germania | vini | che misurano 13 o 14 gradi di alcool, si possa avere una |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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di commercio sottoposto alla Camera, la questione dei | vini | fu la prima a discutersi, ma l'ultima a definirsi. I |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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del Governo, sforzandosi a dimostrare che i nostri | vini | da taglio posseggono la quantità di 28 grammi di estratto |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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e potremmo dire la principale Casa di esportazione di | vini | in Germania, tedesca essa stessa e molto rispettabile, |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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rilevereste che la clientela di Germania chiede da noi i | vini | da taglio aventi 28 grammi di estratto secco, per godere i |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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della tara nel valutare il dazio doganale all'entrata dei | vini | italiani in Germania. |
XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892 -
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di un dazio differenziale, cioè che potesse mancare ai | vini | italiani il trattamento della nazione più favorita, finchè |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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accurato studio, così in questo come nell'altro caso dei | vini | austro-ungheresi, dall'onorevole Ellena, per ciò che si |
XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892 -
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distinzione se in fusti o in bottiglie, e lire 3 50 pei | vini | italiani alla loro entrata in Francia, qualunque fosse la |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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relativamente al dubbio da me sollevato sul trattamento dei | vini | italiani in Francia. Però queste spiegazioni che potevano |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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il fatto come è avvenuto. In Francia i negozianti di | vini | ordinari italiani si preoccupavano già del trattamento |
XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878 -
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