Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: pareggio

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io comincio per dire che il  pareggio  promesso a giorno e ad ora fìssa non m'ispira una grande
Sella, nel marzo 1870, col suo omnibus, voleva il  pareggio  assoluto e immediato. Egli diceva a questa Camera: noi
risparmiano emettendo carta anzichè rendita, ed io vi do il  pareggio  bell'e fatto pel 1871.
ancora che la Camera, qualora nel 1877 trovasse che il  pareggio  non fosse fatto, potrebbe modificare gli stanziamenti di
ai soli risparmi nelle pubbliche spese si raccomandasse il  pareggio  del bilancio.
di aver risoluto la parte più difficile del problema, il  pareggio  cioè tra le entrate e le spese effettive, e il pareggio
il pareggio cioè tra le entrate e le spese effettive, e il  pareggio  anche nella categoria del movimento dei capitali. Fin dal
direte: se al principio del 1877 questo sospirato  pareggio  non si fosse ancora raggiunto, manterreste questo riparto,
allora dovrei dichiarare, o signori, che il concetto del  pareggio  non sta col concetto della difesa, e quindi non avrei che a
sin d'ora si consegue (ricordatelo bene, o signori) il  pareggio  fra le entrate e le spese effettive, il pareggio nel
il pareggio fra le entrate e le spese effettive, il  pareggio  nel movimento dei capitali, pur diminuendo di 10 milioni la
mercè i quali egli si ripromette di effettuare il  pareggio  in cinque anni.
ben vero la obbiezione del  pareggio  del bilancio, e di ciò qualunque deputato deve tenere
allora, come potrà pensarsi al  pareggio  del bilancio? Come potrà pensarsi sopra tutto al benessere
dunque del  pareggio  in un determinato periodo di tempo è quella che campeggia
volte, la finanza italiana è arrivata vicino al  pareggio  o l'ha raggiunto: ed allora nn cumulo di appetiti compressi
Lanza, nel modo col quale è motivato, siccome al  pareggio  nel 1877 c'è chi ci crede, e c'è chi non ci crede,
Camera che la questione è molto seria, tanto più che questo  pareggio  dipende da leggi d'imposte le quali incontreranno una certa
avevate, onorevole ministro, un principio di  pareggio  convenzionale in mente; e dopo, forse astretto dalle
codesto principio convenzionale, codesto principio di  pareggio  convenzionale ^oi lo distruggeste. E poichè voi accettaste
fin da ora a rinunciare al concetto del preteso medesimo  pareggio  quinquennale, ma rinunciate a questa larva di pareggio che
pareggio quinquennale, ma rinunciate a questa larva di  pareggio  che voi da tanto tempo inseguite malgrado che vi fugga
avvedimenti finanziari, si doveva ottenere lo scopo di un  pareggio  assoluto nelle entrate e spese effettive e nel movimento
caso su questo proposito. Nel 1870 io cedei al concetto del  pareggio  assoluto ed immediato. Io votai tutte la proposte
l'economia del bilancio, si conturbi la speranza del  pareggio  che pur lontanamente ci si promette di raggiungere.
spese di innumerevoli amministrazioni, e si otterrebbe il  pareggio  del bilancio in modo positivo e meno odioso al paese,
1863, quando accennava al pareggio, ho sempre parlato di  pareggio  di spese ordinarie coll'entrate ordinarie, e non ho parlato
abbia ragione di sperare che con questi provvedimenti il  pareggio  sarà raggiunto, le sue speranze non falliranno perchè i
l'onorevole Minghetti, a 20 milioni; quando avremo fatto il  pareggio  di competenza, ci spaventeremo con più ragione di ogni
un giorno ai nostri concittadini: vivete tranquilli, il  pareggio  è ottenuto, noi vi diamo fidanza che non l'altereremo, noi
sedotto l'onorevole ministro dalla lusinghiera idea del  pareggio  in un quinquennio, egli ha dovuto naturalmente accumulare
pagamento dei debiti redimibili, circoscrivendo perciò il  pareggio  alla parte che non riguarda il debito redimibile.
è riuscito, perchè non poteva riuscire. Nè può dirsi che il  pareggio  non sia riuscito per una gran parte della somma, perchè le
disposizione d'animo colla quale io ho accolto l'idea del  pareggio  in un quinquennio. Con che, signori, non nego punto che
la questione del pareggio, la necessità di voler fare il  pareggio  a tutto il 1876; ed io dico perchè non facciamo il pareggio
pareggio a tutto il 1876; ed io dico perchè non facciamo il  pareggio  al 1875? Così non se ne parlerebbe più. Io temo, io dubito
mancare neppure a questo supremo dovere di presentare il  pareggio  nel 1878, come tutte le risultanze economiche, le
d'imposte non sono che un acconto per raggiungere il  pareggio  delle entrate colle spese.