Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: morte

Numero di risultati: 79 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2
 morte  sorella! La morte continuazione della vita, ma senza ciò
morte sorella! La  morte  continuazione della vita, ma senza ciò che in questa vita è
apparenza, vanità, divenire continuo di morte. La  morte  velo che cade dagli occhi, peso che cade dall'animo, nube
nostra sorella  morte  corporale.
nella vita del cristiano il pensiero della  morte  non muta il criterio del vivere; egli può sempre avere
il criterio del vivere; egli può sempre avere presente la  morte  e può anche non pensarci giammai: può lasciar tutto e
dalle regole alla ricreazione gli si annunziasse la  morte  incombente, continuerebbe quietamente a ricrearsi.
il pensiero, come se il pensarci fosse già un cedere alla  morte  qualche cosa della vita presente, un impoverirsi per essa,
Vi dissi, signori, che le dottrine sulla  morte  sono come la riprova delle dottrine sulla vita; ciò che i
sulla vita; ciò che i cristiani pensano e sentono della  morte  ci dirà ciò che essi pensano e sentono della vita
spesso, nelle famiglie che pure si dicono cristiane, la  morte  di uno dei membri di essa! La morte, per spontaneo
negli animi che esso supera talora persino il terrore della  morte  e conduce al suicidio.
problema della  morte  è il problema stesso del valore e dei fini della vita; e le
delle dottrine su questa. E quindi l'interpretazione della  morte  fu sempre ufficio proprio delle religioni; esse ebbero
più che un partito, divenne, collocando di qua dalla  morte  gli ideali rimani, quasi una religione; cioè un
il cristiano non teme la  morte  e non teme la vita presente, o dalla prima egli non teme
essere, la ricchezza della vita interiore toglievano alla  morte  l'amarezza del distacco e del rimpianto, l'atroce dolore
vale a dire la continuità della vita dello spirito, che la  morte  modifica parzialmente ma non sopprime; vita che ha
vita che ha carattere di prova, di qua, e che dopo la  morte  assume invece carattere di pena o di premio o di temporanea
analogo e ad un artificioso concetto della vita e della  morte  giunse, nel seno stesso del cristianesimo, una corrente
la vita presente come una oscura e dolorosa espiazione e la  morte  come una vera liberazione. Voi sapete come questo disprezzo
Voi sapete come questo disprezzo della vita e culto della  morte  fu spesso rimproverato al cristianesimo; e due fatti
valore universalmente rappresentativo della  morte  di Gesù, unito all'efficacia viva e presente di quella
della coscienza umana rinnovata e rifusa in Dio di cui tale  morte  segnò l'ingresso definitivo e riparatore nel mondo, ha
forse lasciato perplessi alcuni di voi. Io vi dissi che la  morte  di Gesù era la vittoria definitiva del bene, con le sue
dell'anima. Ma questa affermazione ne implica un'altra: la  morte  di Gesù può anche essere, da un opposto punto di veduta, la
volle la  morte  di Gesù esattamente come questi la volle, per non rinnegare
La  morte  può essere intesa in tre diversi modi: o come cessazione
quella  morte  sia la vittoria del divino sul terreno, della vita perenne
vi sono, infine, le volontà che la  morte  sorprese rivolte al male; sappiamo che esse non potranno
al lettore come vita e bene sono dove è il cattolicismo,  morte  e male dove esso non è.
che alcune loro credenze sul soppravvivere dell'uomo alla  morte  le ebbero anche, e da antichissimi tempi, i pagani; e che
quale il racconto pietoso e fedele della vita breve e della  morte  è seguito dal racconto della resurrezione; né il racconto è
cosa è la coscienza; non possiamo dire che cosa ponga la  morte  dell'organismo nei rapporti con lo spirito; nulla quindi,
scientifiche, può forzarci a concludere che la  morte  sia, oltreché un momento nell'evoluzione della materia, una
compagno. In tutto quel popolo di operai il pensiero della  morte  appariva divelto — anche esso! — da ogni sentimento
si parla di guarigione, di gioia, di vita, quasi perché la  morte  lo colga e lo porti con sé improvvisa; ed anche se
l'assistente ecclesiastico nominato dai vescovi. Era la  morte  della nostra autonomia politica. Il Vaticano schiacciava un
vuole essere dalla vita stessa avulsi e confusi con le cose  morte  e inesistenti. E noi oggi sentiamo di essere distinti e di
del Cristo ed ai figli di Dio. E la vita stessa e la  morte  di Gesù acquistano questo significato, normativo per ogni
se colui che si appressa alla  morte  errò e peccò sino agli ultimi suoi giorni, ma la voce della
questo senso e questa visione della vita e della  morte  vi sono espressi in maniera profonda e soave. Quel che
sono espressi in maniera profonda e soave. Quel che nella  morte  passa, se l'anima vi ha rinunciato e vi rinunzia, sono le
a Como, in occasione della celebrazione centenaria della  morte  di Alessandro Volta. Cfr. F. VISTALLI, Giuseppe Toniolo,
quell'impegnarsi in affari rischiosi, che darebbe la  morte  ad una istituzione di credito come la nostra. Onde il
lo sbocciare del cristianesimo dalla coscienza di Gesù e la  morte  di lui. E questa preparazione storica del Vangelo e lo
di classe, arrivando al potere, ha colpito quasi a  morte  un altro partito politico, se così può chiamarsi, la
questo Dio nascosto, che il mistero della vita e della  morte  non affanna, che si fanno estranei alla ignorata anima