tratti alla mente. Laggiù avevano tratto le lunghe vesti mollemente verso lo splendore vago della porta le passeggiatrici, le antiche: la campagna
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fanciulla della razza nuova, Occhi lucenti e le vesti al vento! ed ecco: selvaggia a la fine di un giorno che apparve La riva selvaggia là giù sopra
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ciel confina, né temuta ho la morte ... Alla punta del golfo donde il mare s'apre libero e vasto senza fine tu m'attendi sicura e fiduciosa, le vesti al
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lui porgendo quanto la vita dona a chi la chiede del suo pianto si fecer velo agli occhi, confidando che vesti e nutrimento gli potessero far viver la
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scogli della montagna, quando sul ghiaccio il tuo raggio si bagna! Ma chi dirà, divina, di che fulgor ti vesti, se tu sorgi infocata alla marina? Il
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musica di più chiare cadenze si vestì! ... Son sorci, sorci, ahi misero, che fan la vecchia libreria vibrar ... e già da un mese io lascio col vago
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dei nastri onde l'adorni. Fra le eleganti, che alla fantasia schiudono tanta via, metà coi dolci della faccia incanti, e metà colle vesti auree
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