aveva la pura linea imperiale del profilo e del collo vestita di splendore opalino. Con rapido gesto di giovinezza imperiale traeva la veste leggera sulle
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male odoranti dove le femmine cantavano nella caldura. Ai confini della campagna una porta incisa di colpi, guardata da una giovine femmina in veste
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sempre nella città muta dei sogni. Io mi allontano e la mia veste bianca se la dividono i rovi, e la mia ghirlanda s'è mutata in una corona di spine
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di nuvole e di pioggia. Una bianca tristezza senza nome veste i muri, e nell'alto, una lontana luce, su li orli, un oro dolce sfoggia. Tu che mi
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un'ombra, è tutto, è nulla, È un lembo della veste di persona sottile, È la pioggia monotona che scroscia nel cortile, È una poltrona morbida come
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concessa, vi dirà, benché in veste dimessa, sante cose, che i preti non san. Vi dirà che gli è sacro al paese il sudore dei volti onorati, come sacro è il
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