e mute, si accalcavano spingendosi coi gomiti perforanti terribili nella gran luce. Davanti alla faccia barbuta di un frate che sporgeva dal vano di
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sudario d'oblìo Divino per gli uomini stanchi. Perdute nel crepuscolo tonante Ombre di viaggiatori Vanno per la Superba Terribili e grotteschi come i
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del titano aveva dolcezze, sconforti, malinconie, tristezze profonde, nostalgie terribili... Ed egli le offriva i suoi morti, tutte le navi infrante
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le sue ferite per la doglia atroce infin che un tarlo, - quando? - lentamente roda i chiodi terribili che sanno l'ossa dell'uomo e il legno della
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