Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: aspetto

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Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 1 occorrenze

Dopo che ho preparato da mangiare mi riposo e aspetto, fu- mo una sigaretta, cammino per la casa, sbocconcello dalla tavola qualcosa il cui sapore mi

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

«Si affacciava su Porta Capuana. Il giorno del suo compleanno toglieva il tappeto dal pavimento della sala d`aspetto e, con quello, copriva il tavolo

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 6 occorrenze

ogni tuo aspetto. - Amore e morte, l'universo e '1 nulla necessità crudele della vita tu mi rifiuti. Febbraio 1907

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qui che aspetto, e la mia vita perché non vive, perché non avviene? Che è questa luce, che è questo calore, questo ronzar confuso, questa terra, questo

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massa delle nubi, e lungi livida luce rompe la tenèbra e pei piani rivela in nuovo aspetto messi ondeggianti ed alberi ricurvi e pei monti corruschi

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passione era svanita, ma sulla faccia il pallido terrore t'era dipinto e t'era chiuso il core. Ahi, non questa sognammo amara morte nel suo pallido aspetto

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immutata, morte benevolo porto sicuro. Che ai vivi morti quando pur sia vano quanto la vita il pallido tuo aspetto e se morir non sia che continuar la

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Se mi trovo fra gli uomini talvolta, qualunque cosa io parli, la mia voce mi par che solo il nome tuo richiami. Io taccio allora e aspetto trepidando

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Penombre

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Praga, Emilio 1 occorrenze

Il marchio aspetto delle bianche chiome, a cinque lustri errando nella vita, vecchio come una quercia, e affranto come un sibarita. E lo sa Iddio se

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 7 occorrenze

angelo che seco a un muto invito s'assida al focolar, dolce è l'aspetto!

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Un giovinetto di vago aspetto, un dì fra i calici mi raccontò : che di una bella gentil donzella come un maniaco s'innamorò. Ma un dì, la bella

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aspetto ... ? Eran tutte fanciulle innebriate di danze avvicendate, eran fanciulle che leggean romanzi di fantasimi e ganzi, eran fanciulle che

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all'oblio! É morto il giovinetto, che al vostro fido aspetto gloria sognò, sognò giorni felici! Addio corse alle selve, alle pendici ispiratrici, addio

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il cupo aspetto, tutta notte, accanto al letto! Avignone, maggio 1858.

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Spesso una voce incognita mi dice: - O giovinetto, perché dolente hai l'anima, e pallido l'aspetto? Di desidèri inutili, oh, non ascolta il grido

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tutto è qui? No: libro infame, l'anima sento fremermi in petto, e confidente il termine del mio galoppo aspetto! Ma chi mi dice dove, e di che tempre

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Trasparenze

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Praga, Emilio 1 occorrenze

Or vi dirò la cronaca dei mesi come narrar la intesi da un certo vecchierello così pulito e bello, così dolce e giulivo nei modi e nell'aspetto, che

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