Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: morte

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morte, la vita nella morte; morte, vita, la  morte  nella vita. Noi col filo col filo della vita nostra sorte
a questa morte. E più forte è il sogno della vita - se la  morte  a vivere ci aita ma la vita la vita non è vita se la morte
morte a vivere ci aita ma la vita la vita non è vita se la  morte  la morte è nella vita e la morte morte non è finita se più
vivere ci aita ma la vita la vita non è vita se la morte la  morte  è nella vita e la morte morte non è finita se più forte per
la vita non è vita se la morte la morte è nella vita e la  morte  morte non è finita se più forte per lei vive la vita. Ma se
non è vita se la morte la morte è nella vita e la morte  morte  non è finita se più forte per lei vive la vita. Ma se vita
più forte per lei vive la vita. Ma se vita sarà la nostra  morte  nella vita viviam solo la morte morte, vita, la morte nella
Ma se vita sarà la nostra morte nella vita viviam solo la  morte  morte, vita, la morte nella vita; vita, morte, la vita
morte nella vita viviam solo la morte morte, vita, la  morte  nella vita; vita, morte, la vita nella morte. -
la  morte  e avrà i tuoi occhi - questa morte che ci accompagna dal
la morte e avrà i tuoi occhi - questa  morte  che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda,
anche noi che sei la vita e sei il nulla. Per tutti la  morte  ha uno sguardo. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Sarà
e sei il nulla. Per tutti la morte ha uno sguardo. Verrà la  morte  e avrà i tuoi occhi. Sarà come smettere un vizio, come
di ogni giorno, l 'abisso spalancato nel respiro. La  morte  è il riposo desiderato, l'annichilirsi di ogni corpo, con
ripiegata in piccolo sedile, come un uccello che ferito a  morte  l'ultima vita con l'ali ripara, d'un velo bianco ti facevi
l'ultimo calore. T'ero vicino e tu non mi vedevi, ma nella  morte  già eri raccolta ed alla morte come ad un riposo stanca le
e tu non mi vedevi, ma nella morte già eri raccolta ed alla  morte  come ad un riposo stanca le membra e i veli disponevi, con
navigare sembra, così pur l'anima tua stanca era già della  morte  ed era in vita, t'era fatta la vita sol dolore, poiché in
e t'era chiuso il core. Ahi, non questa sognammo amara  morte  nel suo pallido aspetto pauroso, questa che va a picchiar
il riposo finge nel tempo eterno e tenebroso, ma la giovane  morte  che sorride a chi per la sua cura non la teme, la morte che
morte che sorride a chi per la sua cura non la teme, la  morte  che congiunge e non divide la compagna e il compagno e non
indifferenti in apparenza ma vive del suo sguardo,  morte  del suo splendore, del male che le fa differenti e lucide
ognor paventa il presente più forte al vano terrore della  morte  fra i mortali ricurvi alla terra Itti e Senia i principi
morire» e mirava l'ultimo sole. Itti tacque, che dalla  morte  nuova vita vedeva salire. E scorrendo l'occhio lontano
mare, è la furia del nembo più forte, quando libera ride la  morte  a chi libero la sfidò». Così disse nell'ora del vespro Itti
fondo una nota pianse pei perduti figli del mare. «No, la  morte  non è abbandono» disse Itti con voce più forte «ma è il
disse Itti con voce più forte «ma è il coraggio della  morte  onde la luce sorgerà. Il coraggio di sopportare tutto il
mare, è la furia del nembo più forte, quando libera ride la  morte  a chi libero la sfidò». - Carsia, 2 settembre 1910
né chieder altro più dal dio nemico, se non che faccia mia  morte  finita.
lenzuolo sul balcone è solo in obbedienza al ritmo di una  morte  passata, al suo trambusto che cercava nitore scrostando gli
o morte, e tu m'attendi o sano o tristo, ferma ed immutata,  morte  benevolo porto sicuro. Che ai vivi morti quando pur sia
campo di battaglia: quando pei valli dell'orrenda lizza la  morte  raglia, chi nei sentieri ove palla non giunge sta in
teneva insieme la pelle. Spina e pelle. Osso. Quello che la  morte  smembrava poteva essere unito di nuovo. Da piccola cucivo
città. Le serve ridevano di sotto alle porte; furtiva la  Morte  - salìa l'ospital. Curvavansi in chiesa devoti e capoccie
la sua tela folta per il mio teschio e nella tela stanno,  morte  stecchite, le idee d'una volta. Mai più, mai più! su le
ferita ai cieli tende. Io voglio la tristezza delle rose  morte  all'inizio della primavera per farne una corona alle mie
ed io. Ma quel giorno già vanía e la causa della nostra  morte  non era stata rivenuta. E calò la sera su la vigna d’oro e
dopo l'ultimo giorno alme immortali? Stelle, quando la  morte  un'alma miete nulla salir per l'etere vedete? Suonano a
albore ; torna, torna ubbriaco al mesto tetto che orbò la  morte  d'ogni tuo diletto; alzerà il vino un lembo al velo bruno,
- sù, lei...che ne dice? Di un vecchio infelice - la  morte  cos'è? Ha fatto i suoi studii? - ebben, che ha imparato ?
le ultime rose dell'ultima lontana primavera fossero tutte  morte  in quella torre triste, in una sera triste. E lacrimava per
nel seno ondoso che col ciel confina, né temuta ho la  morte  ... Alla punta del golfo donde il mare s'apre libero e
di non giungere alla vita e di perire dell'oscura  morte  te trascinando nell'abisso, Senia, mi prende forte sì che
lungo stuol di cavalieri: una truppa di guerrieri che la  morte  insiem colpì! Ecco vergini e matrone dalla nobile
la mamma mi trae dalle aride ciglia una stilla e quando la  morte  mi tocca, mi stringe il core convulso e caldo m'ottenebra
tedio muto insiste e vivo ti tiene; - perché tu senta la  morte  tua ogni istante nell'ora che lenta scorre e mai finita
in ritmo algebrico del Cenisio le porte, cantiamo: o Roma o  morte  Tribuni o senator Forse se ha senso pratico o di attualità,
Oh frescura notturna! A respirarla uscitene, fanciulle. Le  morte  son sepolte, e uscir non ponno; per le alcove nasceste e
guarda: un orrendo bacio nell'almo sen li strinse, e colla  morte  avvinse gli sventurati amor... Madri che avete un pargolo
altra preghiera. E sapeva il vegliardo, chiudendo a  morte  il ciglio, Che presso alla sua tomba c’era un marmo pel