una specie di nenia. Mi sputa | dietro | quando passo. |
Salva con nome -
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| Dietro | le siepi dei viali un'infinità di piccole pietre grige |
Finestre di via Paradiso -
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silenzio. Le palpebre della mia dolce amica si gonfiavano | dietro | le lagrime come due vele dietro una leggera brezza marina. |
Poesie - La morte di Tantalo -
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dolce amica si gonfiavano dietro le lagrime come due vele | dietro | una leggera brezza marina. Il nostro dolore non era dolore |
Poesie - La morte di Tantalo -
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che avevano rifiutato di convertirsi all'Islam. Stipate | dietro | un vetro che ha molte parti già offuscate, le tibie sono |
Salva con nome -
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luna che si nascondeva | dietro | la massa nera della nuvolaglia non si sa se lo faceva di |
Ritorno a Planaval -
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di un agnello che sia per morire. E le fontane cantano | dietro | le bianche porte. Ah! sono io dunque colui che non dormirà |
Poesie - La morte di Tantalo -
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piante. lo come un padre in lotta con se stesso mi apposto | dietro | il vetro, noto il ramo spezzato del rosaio, guardo |
Ritorno a Planaval -
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nerissime, e occhietti fini, ed assassini! Ma sparve | dietro | un tremulo bosco di antichi olivi, e la cadenza dei suoni |
TAVOLOZZA -
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sguardo muto le nudità di latte e di velluto, e correa, | dietro | i vaghi ondeggiamenti del morbido corsetto, i profili del |
Penombre -
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del Signore! - dice una pietra oscura, e lambe un lumicin, | dietro | la grata, quella gran croce che vi sta piantata. Una croce |
Penombre -
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pregare pei vostri figli e per le vostre spose, noi morivam | dietro | le grate esose. Oh frescura notturna! A respirarla |
Penombre -
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io sono, la seggiola bella, più bella di un trono, in cui | dietro | l'umile cortina distesa, fra i vaghi riflessi che veggonsi |
Penombre -
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di cento anni che ingora un odiato involucro ventenne, geme | dietro | le rose e canta : è l'ora di alzar le penne! Oh baci, oh |
Penombre -
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signora che mi spia | dietro | la sua tenda bianca drappeggiata e che io spio dalla |
Ritorno a Planaval -
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ed immoto, e dal loto e dall'edere correano invide occhiate | dietro | il vol di Libellula dalle ali dorate. La leggiadra |
Trasparenze -
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si gonfia come un enorme cavallone pietrificato, che lascia | dietro | a sé una cavalleria di screpolature screpolature e |
La Verna -
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bellezza? La luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia | dietro | la chiesa bizantina. |
Dai Canti Orfici -
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dai profili di medaglia, sparivano a tratti sui carrettini | dietro | gli svolti verdi. Un tocco di campana argentino e dolce di |
Dai Canti Orfici -
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Ero bello di tormento, inquieto pallido assetato errante | dietro | le larve del mistero. Poi fuggii. Mi persi per il tumulto |
Dai Canti Orfici -
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un istante su quel paesaggio profondo e spiarlo e svanire | dietro | le lancie immobili degli abeti. E povero, ignudo, felice di |
Dai Canti Orfici -
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