. "Per le trippe del diavolo!" esclamò Giovanna. "E adesso? Da chi si può sapere dove si trovi il governatore di Maracaibo?" "Ve lo dirò io" disse un
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bene, ma mi sembra che stiate facendo un bombardamento... Ve l'ho già detto che siete coraggioso!" "Ma adesso," disse Trencabar "non sono io..." "E
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il maggiordomo Battista "a portar questa pianta in Europa ci sarebbe da far fortuna..." "Macché, non attaccherebbe!" esclamò Giovanna. "Ve lo
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contessa," disse "che effettivamente quello non è un cappello... È una calotta d'argento..." "E perché ve ne andate in giro con una calotta d'argento
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... Comincio ad avere l'impressione che portiate jettatura!" rispose il Viceré. "È meglio che ve ne andiate.,." Il governatore si sprofondò in un umile
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senapata. "Ah," disse consegnandola al sergente "eccola!" "Ve la siete messa sul petto per evitare che ve la rubino?" domandò il sergente Manuel
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. "Mi sia consentito il dire" disse il maggiordomo Battista mentre i pirati facevano calare la scialuppa in mare "che se voi ve ne andate c'è speranza che
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, non avendo nè l' uno, nè l' altra un' idea esatta de' due travestimenti, a' quali la contessa avea data la preferenza. - Vedrete i vestiti quando ve li
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date la Ninì, è lo stesso che se la teneste voi altri. Ve la porto sempre qui; sapete che sta bene, che io la tengo come la tenete voi, anzi
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la notte tornò tranquilla come prima. Amici, questo io non ve l'ho detto per darvi un dolore, ma perché voglio che nessuno piú fugga da casa. Stiamo
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più restar chiusi! Ve la do io! Erano parole! Il professor Raz aveva il viso severo e il cuore buono. — Puoi sedere! — disse all'interrogato e cominciò
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, ma noi non l'accettiamo in questo modo. Portatela con voi, in battaglia, domani; e se saremo capaci di prendervela, ve la prenderemo. Se no, rimarrà
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nuovo nello sguardo: — Sappi dunque, amico generoso, che fra le donne del mio harem ve n'è una di nome Amilah, che è la mia favorita. Io la amo e desidero
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conoscere anche le officine, che sono le affumicate e brontolone mamme della nazione. Perciò ve li aveva condotti: furono ricevuti dal capo ingegnere, un
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rustiche. Se ve la sentite, potete anche provare a disegnare la pianta del paese: la casa del Podestà, quella del Fascio, la Chiesa colla piazza e la
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- domandarono i ragazzi - che un uomo piccolo, con una piccola frusta, possa essere padrone di quattro belve così forti? - Ve lo dirò poi, dopo
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Balilla che ha tirato un sasso è diventato così famoso? - domandò Sergio. - Non ve l'ha spiegato il maestro?
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volte al capannone dei crociati. Io però non ve ne faccio una gran colpa. Quello che non mi garba affatto è che l'abbiate compiuto a tradimento, senza un
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. Innestiamo quindi anche la registrazione sonora. -... Ve lo dico e ripeto per la quarta volta. Con le mie stesse mani ho preso questo libro, La
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, Ernesto? - Voi dite e dite... - reagì l'omone, facendosi tutto rosso per l'eccitazione. - Poi però, quando ce l'avete davanti, ve la fate sotto dalla
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, Ernesto Fontana. È il mio lavoro: sono un avvocato! - Ah! - intervenne il maresciallo. - E non ci avevi mai detto niente... - E cosa ve ne facevate prima
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, radice di genziana, la quale, come sai, è amara. Ma la genziana non dispiace al bestiame; favorisce la digestione, e caccia via, se ve ne sono, i vermi
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. — Vediamo un po'. Eppure uno straccetto, uno straccettino, lo avrete. Ve lo pago un soldo. — Non ho che il vestito della festa, che è anche quello che
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affaticate facendolo parlare. Non vedete com' è commosso? - Scusi, signora... - Ve lo dirò io : si è battuto, è stato ferito... È vivo per miracolo. È
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dettato, ve ne ha parecchi ingegnosi quanto mai si può dire. Se il lettore erudito vuol avere un saggio, ed anche eserciravi l' ingegno, eccone qui uno
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"Sentite se è vero che i ghiotti ci rimangono. Ve lo vo' provare col fatto d'un pazzerello di giovanotto, che mi capitò sotto gli occhi leggendo
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cose da donna. E non crediate che la non sapesse colorire, ve'; perchè desiderando la granduchessa qualche sua opera di pittura, le dovette dipingere
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Tra le fanciulle dell'Istituto pistojese ve n'era una milanese di origine, ma di famiglia accasata da molti anni in Pistoja: una giovanetta su
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' io vi parli di certe donne messinesi; ed io ve ne parlo in virtù della santa ubbidienza, ma un po' contraggenio, perchè l' argomento mi svaga poco
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voleste sposarmi, la fatatura ve la darei io. — La ragazza era una bellezza; il Re l'avrebbe sposata volentieri. — Ahimè, bella ragazza! Ho impegnata
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e ve la lasceremo morire. — Ma il Re come potrà crederlo? — Ci ho tutti i segnali. - Così fecero. Nel mezzo della notte, afferrarono la povera
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— Se ci si combina, lo prendo. — Ve lo do per un soldo. — Il cenciaiuolo le tolse il bimbo di braccio e le mise in mano un soldo bucato. A quella
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fata viveva rinchiusa, e ve lo condussero facilmente. Picchiarono all' uscio. — Chi siete? — Siamo noi. - Fata Fantasia li riconobbe alla voce, e
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Ranocchino! L' aquila lo aveva già digerito da un pezzo! — Si presentò la vecchia: — Maestà, Ranocchino ve lo farei trovare io; ma ci vuole un gran coraggio
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sacco, e tutto il grano va per le terre. La vecchia cominciò a pelarsi dalla stizza. — Non è nulla, — disse la Reginotta. — Ve lo raccatterò io. — Ah, i
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pellegrinaggi.... — To'! questa la sappiamo a mente, — dissero i bambini, — è la fiaba della Bella, addormentata nel bosco. Un' altra! un' altra! — Ve
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sotto l'arto uno stecco robusto, e con altri frammenti di vela ve lo fissò saldamente. L'uomo non aveva emesso un gemito, ma la contrazione Finalmente
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Fate ballarono si chiama ancora Lu curtigghiu di li sette Fati ed il perchè ve l'ho detto.
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che siete stata proprio voi che avete richiesto da me questo pessimo servigio. - Ve ne firmo cento dei fogli, non uno e se poteste sapere come
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fatti vostri! Se non ve ne andate, vi tiro il calamaio! - Il Re non voleva altro. Si sbottona la tonaca, si apre il colletto della camicia e fa vedere
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