Parò un altro colpo, e tornò alla carica, terribile, impegnando la sua lama fino alla guardia.
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del topo, e gli tornò alla memoria quel verso:
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che gli si mettessero a torno per canzonarlo. E quel citrullo di Bellino, che, ci si provò, n' ebbe a uscire malconcio. Una sera, Moschino se ne stava
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regole della buona creanza. Dopo il pranzo, furon di nuovo in torno a Dodò, che riprese la narrazione dal punto dove l' aveva lasciata.
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. Soltanto a Moschino era permesso d' andar qualche volta a trovare Dodò nella biblioteca; Moschino gli si metteva a torno a grattargli il collo e la testa
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. — Scappiamo! — gridò Cipí e si lanciò fuori; ma un proiettile lo colpi sul becco e lo fece sbandare: il passerotto fece dietro-front e tornò sotto la tegola
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e intanto si lecca i baffi...» Ripreso coraggio, tornò giú e, di ramo in ramo, si avvicinò all'animale baffuto e gridò: — Buondí animale straniero, io
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corse delle nuvolette! — Ora non posso, ho fretta! — rispose il passero calandosi giú a far provvista d'acqua. — Quando tornò su, il fiore lo salutò: — A
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la notte tornò tranquilla come prima. Amici, questo io non ve l'ho detto per darvi un dolore, ma perché voglio che nessuno piú fugga da casa. Stiamo
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capo piú volte, come se fosse già alla presenza dell'ospite, venuto prima del previsto a sentire la sua risposta. Poi, vuoto e calmo, tornò a sdraiarsi
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15. Quella notte Gentile tornò dall'harem molto agitato. Bevve una coppa del vino dolcissimo che sempre abbondava, con altre leccornie, sulla mensa
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Lico. Lico tornò al padrone e gli appoggiò il muso sul ginocchio. - Non è un cane - disse il pastore - è un lupo. Un lupo addomesticato. I ragazzi
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LA VITA PRIVATA DI GESÙ. La famigliuola rimase in Egitto finchè Giuseppe fu avvertito dall' Angelo del Signore che Erode era morto. Allora tornò in
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- Scioglietelo e lasciatelo andare, - disse Gesù. Così fu fatto: e Lazzaro, come destato da un sonno, tornò fra i suoi cari. Ed ora, riflettiamo. Un
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spaventò, tornò a sorridere a Dorotea. - Lei è mia figlia - disse piano. - Non è bellissima? - ...Oh, sì! - biascicò a stento la Pinuccia. E si
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suoi superiori, tornò indietro a grandi passi e disse: - E non è tutto. Hanno anche un cane. - Al diavolo! - sbottò il direttore, perdendo
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non torno? - e abbracciò la buona Bellissima. Ella disse subito di sí. Era molto buona e molto seria. Proprio una brava donnetta. - È una stupida
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BELISIMA. TORNO SUBITO. DISTINTI OSEQUI. TIT ». Caterí voleva aggiungere qualche cosa, ma ancora non sapeva scrivere, e poté far solo la sua firma
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sciolta la treccia. Per fortuna il castello era deserto, e anche la Signora tornò subito dai suoi ospiti, e allora Caterí si senti piú tranquilla. Il
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si sarebbe saziato di ammirarli, se non avesse avuto timore che quelli della Squadra potessero andar via senza badare a lui. Tornò all'osteria. Il sole
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frignano finchè le madri per levarseli da torno, acconsentono a sborsare il prezzo del biglietto. Il portierino, figlio del proprietario, furbo come
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salvarti, osserva i Comandamenti. - Il giovinetto tornò a domandare: - Quali? - E Gesù gli ricordò, uno dopo l'altro, i Comandamenti della legge di
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ci dai la salute. Il sole si commosse e tornò a splendere per tutti. Anche per i cattivi. I cattivi dovrebbero diventare buoni, vedendo quanto è buono
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! - La Cecina affacciò la testa da uno dei buchi, e ridendo rispose: Eccomi qua. - E il Re tornò com' era prima. Si sposarono; ma il Re, con quella
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lì; bisognava procurarsi la fatatura. E tornò addietro. Ma sbagliò strada. Quando s'accòrse d'essersi smarrito in un gran bosco e non trovava più la
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guardata fisso, tanto era bella! Il Re, contentissimo, tornò insieme con lei al palazzo reale, e ordinò che si preparassero subito magnifiche feste per gli
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! - E in quel momento di furore, la strangolò colle sue mani. Il babbo tornò dalla figliuola minore, e raccontò, piangendo, quelle disgrazie. — Babbo
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: lei stessa non si riconosceva. Da che il mondo è mondo, non s' era mai vista una bellezza pari a quella. Tornò nella città, dov' era il Reuccio, e
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Re mio padre. Senza il suo consenso, non voglio sposarmi. - Spedirono un ambasciatore, ma l'ambasciatore tornò presto: — Quello dice che siamo matti
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. - E tornò subito a casa: — Ah, gallettina mia! sono stata chiamata dal Re. Ho mangiato la testa del galletto, ed esso mi canta dentro lo stomaco. Se
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parecchi mesi il Reuccio tornò ad essere malinconico. Voleva star solo, non parlava con nessuno. — Che cosa avete, figliuolo mio? — Maestà, nulla
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disse, minutamente, come dovei regolarsi. Il giovanotto tornò dal mago: — Mago scellerato, ti sei fatto beffa di me! lingua per lingua, occhio per occhio
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. — Gobba sarai tu! - La Regina si tastò subito le spalle. Le era proprio spuntata la gobba. Tornò di notte, per non esser veduta; e il Re, prima di ogni
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Re l'abbandonò in mezzo al bosco e tornò al palazzo reale. Ma Serpentina, gira di qua, gira di là, non trovava l' uscita. Vide uno scarafaggio
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cominciò dallo scarcerare la povera donna, e tornò a mandare dal mago: — Come rintracciare il bimbo? Lo avea rapito un cenciaiuolo e non se ne sapeva più
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battè la faccia e si ammaccò il naso. Senza aspettare che facesse giorno, tornò su in camera. Sentiva nelle carni un brucìo, un gonfiore!... Stende una
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acclamare altro. Nessuno più gridava: Viva il Re! tanto che Sua Maestà cominciò a esserne seccato, e pensava di levarsi di torno Niente-con-Nulla
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fatica sprecata. — Non importa; proverò. —- Tornò addietro e andò dalla Bella addormentata nel bosco: O Bella addormentata, vi prego, venite con me
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pagava. E tornò a martoriarlo. — Dove sono le mie arance d' oro? — Se non mi farete più nulla, Maestà, ve lo dirò. — Non ti farò più nulla. — Son lì dove
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reale non si tocca. — Quel povero diavolo tornò nella grotta in cerca della vecchia, e si mise a piangere. — Che cosa è stato? — Mammina mia, i
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tornò a casa senza nulla. — Ah, gallettina mia! Oggi resteremo a gozzo vuoto. — Pazienza ci vuole: Mangeremo domani. - Il giorno appresso, sul far dell
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!... Tu sarai ducal... Tu sarai principe!... Ma il bimbo non si chetava. Talchè una volta, per prova, tornò a dirgli sottovoce: — Bimbo mio, tu sarai Re
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! — gli dicevano i ministri. gobbina e basta: no, mai! - E tornò alla caccia, ai boschi e ai forteti. Quella Reginotta gobbina aveva per comare una fata
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ragazza tornò indietro. — Che cosa è stato? — Maestà, trovai l' Uomo selvaggio, e mi domandò: — Chi sei? — Sono la Reginotta. — Lasciami vedere. — Mi
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, ecco uno splendore che abbagliava, e la vecchia: — Spera di sole, spera di sole, sarai regina se Dio vuole! — Il custode tornò dal Re, e gli riferì
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durata tre anni, con lo sterminio del nemico, il Reuccio coperto di gloria se ne tornò alla Corte del Re suo padre, tutto bramoso di rivedere la sposa e
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Io andai da un barbiere, mi feci tutta scorticare e sotto mi tornò la pelle fresca come a quindici anni. Poi andai da un cavadenti, mi feci levare
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È il tamburo il mio strumento preferito. Appena torno da scuola, giusto il tempo di scaraventare lo zaino sul divano, e subito attacco a suonarlo
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! Raccolgo l'accendino in silenzio, monto sulla bici e torno a casa. Per strada mi vengono in mente tutte le parole che non ho usato. Sento tutti í pensieri
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? Io? - Bene, benissimo! Ora sentiamo un altro. Mi e proprio andata bene! Torno sempre allegro da scuola. - Bravo, Nadir. Se torni così allegro dalla
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