ed il senato romano le diè per ispontaneo consiglio la cittadinanza di Roma. E tali onori gli meritava davvero, perchè, tuttora giovanissima
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in fama; tanto che il Senato di Bologna le diè la cattedra di filosofia, e fece coniare una medaglia in suo onore col ritratto di lei da una parte, e
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castella. Si mantenne poi sempre casta, e pudica, e fedele al suo Brunoro. Ultimamente, avendo il Senato veneziano gran fede in Brunoro e nel valore di
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ambasciatori ed al Senato, vi fece invitare anche lei; ed ella, dopo il pranzo, esortata da que' signori, disse con tanta grazia e fecondia una
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