, come giurò poi a Ragù e alla Caciotta, di non far più di simili follie. Si sa quel che si lascia, lasciando la casa propria; ma chi sa poi quel che si
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Caciotta! - In quel frattempo la Letizia aveva preso la topina in mano, e l' andava palpando da tutte le parti. - Ora capisco! - gridò alla fine. - Sa
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finezza di Iinguaggio per rendere il proprio pensiero. Ma chi ha vero ingegno, se non sa la lingua bene, si trova tanto più impacciato a farsi valere
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- Che bisogno c' è di studiar la lingua? La lingua si sa! - È un'opinione di molti. Ella la saprà meglio di molti altri, non ne dubito; ma si lasci
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purissimo spirito. - Dio sa tutto? - Dio sa tutto, anche i nostri pensieri: è l'Onnisciente.
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santa mano. - Quel che Dio vuole! - dice il buon cristiano - Quel che Dio vuole. Egli sa quello che fa, e quel che Dio vuole, è sempre il meglio per
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parte è il nord. Il pilota vede quindi in ogni momento come è orientato il bastimento, e sa in quale direzione deve andare. Se un bastimento o un
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comprende che l'uomo ha bisogno di lui. Riconosce il padrone dal rumore del passo, sa comprendere subito se chi lo guida o lo cavalca è persona esperta e
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di ciò che non capiscono. Il signor Goffredo fece loro cenno di tacere: e si sa bene che gli scolari, quando si tratta di ascoltare le savie parole
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QUESTO CAPITOLO CI TRASPORTA NELLO STUDIO DEL CAPPELLANO HOLK, DOVE I CROCIATI SI SONO RIUNITI, AL COLMO DELLA DISPERAZIONE. QUALCUNO SA RISOLVERE
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portò via il direttore, sparando ghiaietta con le ruote posteriori. - Mi sa... - fece il dottor Pastori, prendendo a braccetto Melchiorre. - ...Mi sa
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che hai fatto. E chi è? - La coscienza. Ascolta, giovinetto, questa voce interna: essa viene da Dio che vede tutto, e sa tutto. Abbi sempre la
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5. Le vinacce e i panelli. Nei nostri paesi viticoli poverissimi di foraggi, non si sa che farne delle vinacce, ossia i residui della fabbricazione
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6. La economia del foraggio. Chi sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali. Chi non lo sa, spreca: oggi, perchè ha
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7. Preparazione degli alimenti: mescolanze. Tutto è buono, a chi sa usarne: e con poco si contenta il bestiame. Con minima spesa, e con lieve
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14. Un ragazzo che non sa farsi amare. Gaetano è un fanciullo stizzoso e superbo; vuol sempre aver ragione, perfino quando manca; non sa adattarsi
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. Remigio si lascia prendere facilmente dalla rabbia, e allora non ragiona più; non sa più quel che si fa; batte i piedi, stringe i pugni, mette la spuma
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roba sta con chi la sa tenere; è anche vero che essa giova, o fa danno, secondo che si spende bene, o male. Guarda i tre coltivatori Renzo, Menico, e
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il valore del raccolto; e mettendo a confronto questo ultimo valore con la somma di tutte le cifre precedenti che rappresentano la spesa, ti sa dare
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instancabile, si procacciò una bella fortuna, e sa farne buon uso. Egli è largo del suo ai poverelli, ma la carità sa farla a tempo e luogo; la rifiuta al
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6. La stalla e la casa di Carlambrogio. Carlambrogio sa quanto giovi un'abitazione sana, e l'ha procurata a sè e agli animali. La sua casetta guarda
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. - Mezzo boccone di pagnottina. Rosetta sospirò. - Andrò a vedere se c'è qualcuno che ha calze rotte da rammendare e fazzoletti da lavare. Chi sa che
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sulla tavola verde, gridò cantando: — Fante, cavallo e re! — Re degli straccioni — rispose chi sa di dove una voce, con l'aria di prendere in giro.
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zitta, sa fare la frittata di lumache e sa spazzare in terra. — E Grigia vi ricambia? — chiese Tit con interesse. — È qui, il difficile, — rispose il
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e nessuno di loro sa soffiarsi il naso. È proprio quello che mi ci voleva! — E allora, adesso che hai trovato l'impiego, potremo mangiare tutti i
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vede che invece quel tipo se n'era andato per i fatti suoi, e ora chi ne sa piú niente? - Mio padle e mia madie mi aspettano invano, — dichiarò
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; ma essi erano chi sa dove, oramai, e non riuscì a vedere che un po' di polvere a un'enorme distanza. Poi l'asino si stancò e disse che per lui ormai
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E offersi in dono cinque ombrelli rotti, perché imparassero subito la professione. Piuma e Massimo sono ombrellai nati. Nessun altro ombrellaio sa
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all'entrata delle foche e dei pinguini. Che buffi animali! Le prime sono pesci? i secondi sono uccelli? chi sa! Foche e pinguini strillano come diavoli
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porta dove un ragazzo, il figlio del proprietario, invita ad entrare. I bambini gli fanno la corte. Chi sa che egli non si commuova e non li lasci
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luce. Forse era in letargo; si era addormentata in qualche angolo nascosto. Il primo tepore della primavera l'ha destata ed ora è sperduta, non sa come
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cortile del vinaio in questi giorni sa di mosto e di vinacce. Donne e uomini rigovernano botti, tini, bigonce per la pigiatura. - Domani arriva l'uva
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chiacchiere, Marietta, una robusta popolana, si butta nel canale. Non sa nuotare, ma Dio l'aiuterà. I piedi scivolano sul fondo, la donna soffoca, beve
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momento di tregua. Le mamme, si sa, celebrano le feste preparando qualche ghiottoneria, ma gli uomini e i ragazzi vestono la divisa, e vanno fuori, alle
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ne sa più di noi. Le massaie rurali devono sfruttare al massimo la terra e farla rendere. Le vicine di casa, i primi tempi, ridevano della mamma che
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MEDITERRANEO Nino ha finito i compiti e non sa che cosa fare. Ha la consegna della casa durante l'assenza della mamma e dei fratelli, usciti per le
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drizzando gli orecchi. - Zitto, zitto! È gente di casa. Nonno Andrea si illumina alla vista dei nipoti. Spalanca le braccia e non sa da chi
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sarebbe stata curiosa di vedere tali meraviglie. Chi sa! forse avrebbe incontrato qualche bambina come lei, della seconda. Magari avrebbe potuto
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maestro sorride: - Chi sa? Probabilmente sarà diventato un bravo operaio, poi un bravo babbo di famiglia. Noi lo ricordiamo, fanciullo, nell' atto di
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per non svegliare i ragazzi. Ha i baffi bianchi di brina e sa odor di nebbia, fumo, carbone. Ma i ragazzi dormono con un occhio solo per aspettarlo
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La nonna sa tante favole. - Racconta, racconta! - supplica la Mimma e la nonna, paziente, incomincia: - C'era una volta la Befana. - Com'era
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lo sapesse, direbbe: - La mia bimba pizzica di matto. Ma la mamma non lo sa e la sua bimba vuol farle una sorpresa. La Regina Imperatrice è bella
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. Egli non sa che cosa significhi di preciso. - Ubbidire gli altri, comandare a noi stessi - ripete il maestro. Nino è goloso, tanto goloso. Appena la
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resterebbe che fuggire! Quella maligna della Luisella, che lo sa, chiama il cagnettaccio dell'oste e lo aizza contro di lui. Nino vede il cane ruzzolargli
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anche in fondo al mare, nelle casette di alghe, in tempo di guerra. Chi sa quante pescioline vedove, quanti pesciolini orfani aspetteranno invano il
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elettricità. Anna pensa lo stesso. La cuoca no. Ella sa che tutto è utile e i fatti le danno presto ragione. Una sera scoppia un furioso temporale; la
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LA VERA STORIA DEL LUPO E DELLA VOLPE Nino ama il grosso lupo del Giardino Zoologico. Egli sa che non è uno sciocco e non può essere lo zimbello
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maestro si disponeva a spiegarlo, quando la Nina siciliana gridò di laggiù in fondo: l' inchiostro. "Brava, sora Nina: è proprio l' inchiostro." "E sa, l
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. — Sono la Reginotta! Son la figliuola del Re! — Non ci credeva nessuno, nemmeno il Re. Pure ordinò di fargliela venire dinanzi: — Chi sa, poteva
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prendono chi sa per quale strega e fuggono spaventati. Allora sì che donna Peppa arrancava per isbrigarsi
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