silenzio. — Dunque? disse il padre di Ghereb. Non abbiate paura di me. Ditemi la verità. Io devo sapere se avete accusato ingiustamente mio figlio o se
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a credere il meglio, si era chiesta se non fossero stati infine quegli sguardi, quella santa ricerca di un volto, a gettare ingiustamente su Filippo i
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con la testa paziente; se non del tutto eretta, almeno portata con quella dignità che si confaceva alla sua razza, ingiustamente creduta inferiore
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padre mio nascose i tesori tolti ingiustamente al popolo siciliano. Signora del Cielo, tu vedi il mio cuore, tu sai che, se io ti chiedo quella
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Accademia della crusca
