fiori di una forma inaspettata, dai colori vivi e smaglianti. La mamma di Rita e di Nello, ch' era una bella signora ancor giovane, e si chiamava la
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la prima storia di topi che si conosca; e l' ha raccontata un grande poeta, il più grande poeta della razza degli uomini, un greco che si chiamava
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, Mimmì! - chiamava la Rita con una voce da uccellino, per non ispaventare la bestiola; e chetamente gli andò accosto. Il topo tremava visibilmente; ma non
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intorno alla casa dell'uomo e chiamava: — Cipí, sono qui! sono qui! sono qui! — Ma Cipí non la sentiva, perché fra le mani dei due bambini ne passava di
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al parapetto sinistro. — Lampughe, padron Bellini! — disse il piú vecchio, che si chiamava Volpe da Torcello. — E sono buoni? — Buoni per un marinaio
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fazzoletto rosso in testa, che si chiamava Talya. — Dove va il carro, Madurer? — Va molto molto lontano, Sakumat. — Sí, ma è diretto verso le colline
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Madurer conosceva nome e provenienza. Il capitano era un greco di Salamina, e si chiamava Krapulos. Il secondo era un rinnegato di Rodi, di nome
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principe, ricordi?, era quello che mandava con il piccione il messaggio d'amore alla principessa assediata, che si chiamava Mutihah, e ora che era Re
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, risolutamente, non dandosi alcun pensiero di non essere capito, o d' esser franteso, o di far ridere gli uditori; il che seguiva sovente Chiamava, per
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parlare, gli seguivano dei casi comici. Un giorno, credendo d'aver lasciata la canna (com' egli chiamava alla subalpina la mazza) in un caffè, vi
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carpentiere, che si chiamava Bonuccello, era una casettina di legno, dietro il porto, linda, con una pergola e gerani. - Non è ancora tornato dalla
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collaboratori, fra i quali S. Pietro. S. Pietro prima si chiamava Simone, ed era un povero pescatore di Galilea; però non tanto
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orti e vigne, e spesso passavano branchi di pecore. Il padre di questo ragazzo faceva l'ortolano, e Pino, così si chiamava il ragazzo, di circa nove
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i suoi abitanti. Si chiamava questo ragazzo Giovanni Battista Perasso, soprannominato poi Balilla. Un giorno, il 5 dicembre 1846, alcuni soldati
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Rio. Qui, mentre Narco e la donna, che si chiamava Rilena, vivevano di abbracciato amore e altro non pensavano, Blabante cominciò il suo savio potere
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Tutte le mattine la tromba suonava e svegliava i soldati del Re. Il Re si chiamava Alcibiade I, e aveva, naturalmente, il manto rosso col bordo di
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Bellissima e alla sua casa, e chiamava Tit nella speranza che egli rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno un Nano si affacciava e posava un
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suo giubbetto era a quadri rossi e turchini, e i suoi calzoni rossi. Aveva la cravatta, e un'aria distinta, e si chiamava signor Negretti. Nei tre
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rispettabile, il bravo Negretti lo trattava sempre con grandi onori e lo chiamava Eccellenza. Cosí la sera, quando la Marchesa domandò al canino: — Come
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quelle grandi signore, la ragazza, che si chiamava Maria Rosina, si nascose in un cantuccio dell'autocarro, tutta confusa. Subito la Principessa borbottò
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tenevano così fasciato? Le fasce, egli credeva, gli facevano male. E chiamava: - Mamma! Mamma! Fiocamente; non aveva forza di gridare. Chiudeva gli
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chiamava, e quello rispondeva. Cuddu non sapeva persuadersi che dentro la roccia non ci fosse nessuno. - Come avviene? domandò. - Uh!... Dicono che
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, nascondendo la propria commozione, trattenne presso di sè uno dei fratelli che si chiamava Simone; ordinò che gli fosse menato davanti anche Beniamino, e
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, s'incaricò della educazione di tre sorelle e di un fratello tuttora bambino. Sposò nel 1548, un giovine medico tedesco, che si chiamava Andrea Grundler; e
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chiamava Jole, vispa ed arguta poco meno che la Eglina. Essa per tanto andò al suo luogo senza esitare, e ad alta voce lesse: La Isabella Andreini, che
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l'altro giorno non so che libro. Si chiamava questo bel cero Florindo: sempre tutto insaldato, muschiato, impomatato; con la sua spartizione a uso donna
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istituti di Palermo aveva ufficio assai alto un uomo di età ancor verde, il quale si chiamava il signor Carmelo, e per soprannome Mignatta. Era costui
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La fanciulla, a cui era stato dato a fare il secondo racconto, si chiamava Giulietta: ho detto che era seconda di et�, ma il divario da lei alla
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La terza ragionatrice si chiamava Sofia, e doveva raccontar la vita di santa Caterina da Siena. Questa Sofia aveva già toccati i sedici anni: non
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quindici anni, non troppo bella, ma tutta per l'appunto e gentile: sempre giojale e piacevole, era lo spasso di tutte le compagne, e si chiamava Giannina. A
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La narratrice di questa Domenica si chiamava Zita, giovanetta lucchese, anch' ella sui 15 anni, una mingherlina tutta voce e penne, come suoi dirsi
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chiamava Laura ed era figliuola di uno dei più nobili e ricchi signori della città. E la direttrice aveva già cominciato a inquietarsi, e mandava a
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cicaleccio da non si dire, il quale si spense ad un tratto quando entr� la direttrice col maestro, e con la ragazza che doveva leggere. Questa si chiamava
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giovanetta, venuta due anni innanzi da Firenze con la famiglia, e che si chiamava Giuseppina: la più svogliata di tutte, e forse anche la meno atta
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La direttrice dell'Istituto pistojese, assegnando queste vite da scrivere alle sue alunne, cercava se tra esse vi fosse chi si chiamava come la donna
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La fanciulla cui toccava a leggere si chiamava Teresa, e abbreviatamente la chiamavano tutte Gegina: era studiosa, era buona; ma era stata avvezzata
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ben bene i solai, Sua Maestà col gran peso gli avrebbe sfondati. Il povero Re si disperava: — O che non c' era rimedio per lui? — E chiamava altri
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mio padre e ti mangerà vivo, poverino! — Infatti si sentivano i latrati dei mastini dell' Orco, e la voce di lui che se li chiamava dietro: Té! Té
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, e così lo chiamavano tutti; ma quando non c' era nessuno, ella, per tenerezza, lo chiamava Topolino. — Topolino, fa' questo; Topolino, fa' quest
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Topolino era cascato in disgrazia, nessuno più si rammentava del bene ch'egli aveva fatto, quando si chiamava Niente-con-Nulla: il mondo è così! Al
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via. E per un anno non si fece vivo. La Reginotta s' annoiava a star lì senza vedere un viso di cristiano. Ogni giorno chiamava: — Gomitetto
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popolo .... la gondola filò, leggera e rapida.... chiamava «danza pirrica». I Mori o Saraceni l'avevano poi imitata e introdotta sulla laguna; donde il
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abbondanti nella parte orientale dell'isola, Agnolo, così si chiamava il marinaro, riusciva a fare un'ottima zuppa di pesce. Sempre a oriente dell'isola
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. Una di quelle ragazze si chiamava Caterina, l'altra Vituccia, la terza Rosa e la quarta Maricchia, e tutte campavano col loro lavoro e se ne stavano da
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si chiamava, dove stava, chi erano
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chi era, come si chiamava e dove si trovavano. A un certo punto fu annunziato che la cena era pronta, ed allora il Reuccio offrì la mano alla bella
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strappava i capelli, si percuoteva, abbracciava la statua dell'amico, lo chiamava coi nomi più teneri e ripeteva sempre: - Infelice! Aveva fatto tanto
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Al tempo dei tempi si racconta che ci fosse un Principe il quale aveva un'unica figlia. A questa figlia, che si chiamava Mariuccia, il Principe
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, bensí di un capello naturalmente ondulato, forse ricciuto. — Quand'ero piccolo, — sussurra il barone, commosso, — la povera mamma mi chiamava «il mio
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i nomi in cui nessuna lettera compare piú di una volta. Qualche volta sono belli anche gli altri. La povera mamma, per esempio, si chiamava Ottavia
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