vaga delle medesime avventure, esclamava: - Anch' io, oh, anch' io! - Ma tu non sei un uomo - le faceva osservar Nello, alzando fieramente la testa
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sorrise e gli disse tristemente: — No, tu sei già grande, tu sai già volare. Poco dopo arrivarono i passeri del tetto per sentire dov'era stato e a
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: — Tu fai osservazioni a un uccello? Come ti chiami? — Mi chiamano... Margherí, — rispose aprendo un poco i petali per far sentire la voce. — E tu
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Sultani sono meno arroganti dite», protestava Gentile. «Che sai tu dell'arroganza dei Sultani? Tu non sei che un pittore: fammi dunque il ritratto di una
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Ora, dei cinque modi, che abbiamo visti, di studiare la lingua, tu domanderai quale sia il meglio. Il meglio, a mio parere, è il sesto. Voglio dire
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PANACÉA Tu non sei di quelli che pronunziano panàcea, non è vero? Non t'aver per male della domanda: non di rado io sento dire stentoréo per
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in luogo mio, tu ti saresti arrestato. Anche ho trascurato un monte di vocaboli con cui ti sarebbe passata dinanzi una varietà grande d'animali rari
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tu spettatore più che attore della vita, dalle parole non ti distraggono ancora le cose così fortemente come faranno più tardi, quando avrai mille
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naturale che tutti, chi più, chi meno, si vergognino e si stizziscano di suscitarlo. Benchè ancora giovinetto, tu avrai visto più volte anche uomini che non
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suoi poveri bambini, che stavano accanto al letto piangendo -, tu sei preso da un sentimento di pietà. Ma se ti dice invece: - Ieri, dopo un lungo e
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essere che, in fondo, gli incuteva una certa titubanza mista a curiosità. - Tu dunque chi sei? - È Uguccio, il figlio del signor Della Morra - esclamò un
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Riconoscenza e castagnaccio. - Tu non sei stato riconoscente con me - disse Sergio ad Anselmuccio. - Quando? - Quando il nostro compagno Stefano, che
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una prugna secca, e l'altro, grande e grosso con una pancia che sembrava una parte del mappamondo, discutevano dei loro affari. - Tu, Minghin, non hai
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insorgere anche il bravo ragazzo: - Tu blateri come un fariseo egoista! Pensa un po' alla sorte degli altri ragazzi! Hai, per esempio, figlio di profughi
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ragazzo in gamba! Tal quale la nostra nonna... che camminava su una poltrona a rotelle! - E tu, nel nostro gruppo, sei fra i migliori!.,. Ce n'è uno
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MIKRO, quanti anni hai? - Tredici. Perché me lo domandi? - Be', sarebbe ora che tu sapessi star ritto su codeste tue zampe smisurate! Non camminare
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sciarpa, Blabante rispose: «Signore, frustami e battimi, e magari tagliami la testa: ma temo di avere fatto io la confusione che tu temevi di fare
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lo nego, se tu lo affermi». «E di che puzza, per il demonio?» sbottò Narco, furente. «Ecco, appunto» rispose Blabante. «Se ciò di cui il tuo fiato
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disse il conte «perché tu hai dato a me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per il nostro viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una
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...» «È vero, mio signore» rispose Blabante. «Tenendo conto che, due passi alla tua sinistra, io mostro tuttavia una faccia cristiana, mentre tu una
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ancora baciato nessuno, quest'anno, e perché non potresti essere tu?» Narco fece un passo avanti. «Ma quello che si dice di te, Masca Nedarella, in
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- Quello non cambia. È avanti, che bisogna guardare. - Forse... gli altri. Ma io... - Tu vai a scuola, immagino. - Ci andavo, si. - Quindi dovrai
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provi tu una contentezza nel cuore? E quando hai fatto qualche cosa che è male, non senti dentro di te un rimprovero, un rimorso? Oh sì! Prima che i
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11. Ama il prossimo come te stesso. Il tuo affetto non si deve limitare alla famiglia. Fuori di essa tu hai altri fratelli. I compagni di scuola, i
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si miete il frumento, o si vendemmiano le uve. Allora niuno risparmia la pelle; occorre far presto; c'è lavoro per tutti, anche per te; e tu lavori di
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, cioè dalla nostra attività, o poltroneria. Passa in rassegna quante famiglie conosci, e dimmi: dove trovi tu l'agiatezza e la buona armonia? nella casa
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, giovinetto, i buoni consigli di Carlambrogio: e anche tu proverai che il lavoro è gioia, è salute, è ricchezza.
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, o registri. Così fanno i buoni coltivatori che amano veder chiaro nei proprii affari, e che, lavorando, vogliono guadagnare, e non perdere. Se tu
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coscienza: tu ami sovra tutti il padre tuo e la madre tua. E hai ben ragione di amarli tanto, di amarli più d'ogni cosa al mondo. A loro, dopo Dio, tu devi la
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Svizzera, si strigliano anche i buoi, le vacche e le giovenche. E come se ne trovan bene! Entra in una stalla, dove ogni giorno si stregghia: tu vedi
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. — Sei stato proprio tu, invece! Vieni fuori, se hai coraggio! — Son qui! Non mi vedi? Nessuno si vedeva. — Qui, sotto la tavola! Tit guardò sotto la
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bella bambola vera. Tu sei come uno straccio. Non sai dire altro che « sí, sí », ed anche per questo bisogna darti una spinta. Rosetta ti ha detto di
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desiderato trascorrere la convalescenza. — Ho saputo di Pic e ti sono grata,— dichiarò, — è causa mia se tu sei malato. Tu sei proprio bravo —. E
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dall'uscio. Avanti, avanti, Grigia! Si udí uno strano borbottio. — Ma su, Grigia, — seguitò la Regina. — È possibile che tu abbia paura di mostrare
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dirai: - Compare Sidoro, mi manda la mamma per quel che sapete. - So io come debbo poi fare. Via: e non fermarti per strada; è meglio che arrivi tu
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scappar di bocca compare Sidoro, quasi parlasse a colui. - Lo levano da capo-birro? - E tu gli dovrai sputare in viso! - Eh, sì! Mi mette in carcere
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. Anche il babbo del Duce era un fabbro. E tu che cosa farai quando sarai alto? - domanda il padre a Carletto. - Il fabbro - risponde il bambino. - È
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ho offerto poi il vino in una coppa al re Faraone. Giuseppe, illuminato da Dio, rispose: - Passeranno tre giorni e tu sarai di nuovo preso in servizio
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: vuoi parlare della giornata della fede e delle sanzioni. - Precisamente. Tu sai dunque l' ingiusto castigo che toccò all'Italia per essere andata in
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bella ragazza. — Bella ragazza, per carità, additatemi la via. Sono un viandante smarrito. — Ah, povero a te! Dove tu sei capitato! Fra poco ripasserà
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Sole. Il giorno dopo, appena fu giunto nel luogo dov' era seppellita la Regina, picchiò sulla fossa e disse: — Tu che stai sotto terra Mi manda la tua
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disparte il ciaba e gli disse: — Lascia fare a, me; la tua figliuola sarà Regina. — Tornato al palazzo reale, chiamò il servitore: — Prima che tu sposi
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giunse al palazzo del mago, e picchiò tre volte al portone. — Temerario, temerario! che cosa vieni a fare fin qui? — Se tu sei mago davvero, devi
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il bambino per proteggerlo) rispose soltanto: — Bimbo mio, tu sarai Re! — Visto che il destino era quello, e non volendo morire d' inedia, il Re
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macchie nere sulla schiena. — Ah! pesciolino, tu sei felice! Tu sei libero in mezzo all'acqua, ed io qui sola, senza parenti nè amici! — Il pesciolino
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Pagina Titolo
conveniente che tu dia del tu al Reuccio, perchè egli è figlio di un Re di corona e tu sei figlio soltanto di un Principe, dunque non siete eguali e non puoi
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noi dobbiamo fare certi conti. - Anche Mariuccia lo riconobbe subito e si mise a tremare. - Fammi tutto quello che vuoi, basta che tu non tocchi questo
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- Comprerei lo stupendo cavallo che oggi due mercanti saraceni offrivano in vendita. Se tu lo vedessi, sorella Costanza, quanto è mai bello ! Credo
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inconfondibile voce nasale. Ho pensato ad uno scherzo. - Nel gabinetto, naturalmente — ho risposto ridendo - e tu? - Non sei forse tu che fai la pipì per le
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? — urla aprendo con forza la mano della figlia. L'accendino di Aziz cade sull'asfalto del cortile. - Subito a casa! E tu fila via, marocchino
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