senso che si dà etimologicamente a questa parola... Villano, cioè uomo di villa, ossia contadino..." "Io sono ignorante e so soltanto che villano vuol
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..." Si rivolse agli incas: "Machilei, bambu, tanchini, paraguai, sakanali" disse. "Cosa avete detto?" "Non lo so" rispose il capitano. "Quando parlo
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una buona guardia anche sotto la vostra finestra" disse il governatore, ritirandosi. "Buona notte, Altezza..." "Me l'avete già data non so quante volte
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.... quanto a te, so io come ti concio. - Coraggio, Rosichino mio, coraggio! - badava ancora a susurrare la Lilia. - Verrò - promise finalmente Rosicalegno
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piangeva, povera Chiccolaggiú, e faceva pena a sentirla. Cipí si fece coraggio, planò accanto a Cippicippi e disse: — Io so dove è andato il tuo figliolo
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. — Barabas cerca pretesti per sollevare accuse; ora io lo avverto che so qual'è il mio dovere di presidente e perciò masticherò lo stucco come richiede il
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biancastro e sfilacciato della sua Lampuga. — Questa non la so, Volpe! — disse Gentile, sedendo vicino al vecchio. — Come puoi dirlo? — Padron Bellini, è cosa
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so ancora, Madurer. Ci ho pensato molto, ma la mia mente è rimasta vuota, bianca come le pareti di questa stanza. — Però qualcosa dipingerai, vero
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so fare! Non lo posso fare! » «E chi sei per non saperlo fare? Certo lo farai: io sono il tuo Sultano, quella la tela, quelli i pennelli, ed ecco
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vengono queste figure, poiché nessuno le ha invitate al convento? — Padre buono, neppure io lo so, — rispondeva il ragazzo seriamente. — Ma è come se, in
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sono proprio dei pensieri, Sakumat: sono come dei desideri, dei desideri di immagini che lottano fra loro... Immagini in contrasto nel mio pensiero. So
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la luce del giorno attraverso le garze. — Io lo so dove sei... — disse Sakumat: ma di proposito si allontanò dal nascondiglio, dandogli le spalle
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in cui è nata, e sebbene io non sappia, neppure sforzandomi, immaginare il suo volto privo della perfezione che vi abita, pure so che il tempo non si
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parte, da questa strada, per avviarsi. - PIGLIARSI, per isposarsi. Pare che que' due SI PIGLINO. - Lo so DA PER ME , viene DA PER SÉ. - PILUCCARE uno
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che da per tutto, e non sei buono da liberartene, e dici: non so cosa che voglia dire, non so cosa che ci vorrebbe; e ti scappa detto lasciarsi tirar
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non l'ho mai intesa. - È d'uso comune in Toscana, è in tutti i dizionari, la usano molti italiani d'ogni provincia. - Eppure, che so io? Parlando
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QUEL GIORNO, Billy Scott era stato malamente accolto: - Yes, mio caro Scott, lo so, lo soo, lo sooo! È la stagione morta! Mezza New York se ne sta
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stessa notte se ne sarebbero visti gli effetti. Mi avevano fatto ingollare un paio di bottiglie panciute di vino rosso e non so quante altre porcherie
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vecchia carrozzina non so come avrei potuto attaccare un rimorchio. Questa è robustissima e durerà chissà per quante generazioni ancora? È a prova di
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! - Certo che vi voglio! Ma non so se saranno d'accordo i crociati, a cui ne avete fatte vedere di tutti i colori... Chiamiamoli subito a raccolta e
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lasciato girare?» «Considera, mio signore» rispose Blabante «che solo ora so che tu mi avresti perdonato l'errore, o come tu lo chiami, l'inganno: sicché
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momento la donna, sul fresco dell'acqua corrente, gridò: «Salve a voi, e soprattutto a te, che pure col volto coperto so e sento che mi guardi! Questa
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più grande della sua, e non ne so di vicine. Ma è certo che in Turingia, oltre le alpi e le foreste, vive un mago, un gran guaritore di nome Antolfo
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, prima di dirlo? - Sarà difficile. E anche rischioso. - Lo so. E allora? La lasciamo qui? Avvisiamo la Maria Spia? La portiamo dritta dritta in un
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alterata, come se qualche grossa preoccupazione lo stesse tormentando. - Clotilde, Enrichetta! - chiamò. - Venite giù un momento. - Perché? - Non so. Però
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lo vide pallido e smarrito come non mai - Professore, ti senti bene? - Non so... è qualcosa qui. - E indicò il petto, mentre il viso gli si deformava
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. - Siamo poi sicuri che la legge sia proprio dalla sua? - Ah, questo non lo so - sospirò il professor Zambelli, carezzando il cane per tenerlo quieto
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, perché piangi? — Io non so fare il pugilato! — balbettò Piuma. — Eh, stupido! Non capisci che io mi lascerò buttar giú con un soffio? Non farai
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. Tu che fai? - Il pecoraio, come mio padre. So già mungere. Vuoi vedere la capra che ha figliato questa notte? - Sì. Il ragazzo si mosse, saltando
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. - E la tua mamma perché non vuole? - Che ne so!... Fammi vedere la grotta. Tornarono un po' indietro. La porticina era rimasta aperta. L'entrata era
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dirai: - Compare Sidoro, mi manda la mamma per quel che sapete. - So io come debbo poi fare. Via: e non fermarti per strada; è meglio che arrivi tu
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che ora la conteneva e gli avesse domandato: - Chi ti manda? - lui avrebbe risposto: - Non lo so; un forestiero! E se il capo-birro lo avesse bastonato
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pareva non fosse persuaso che il ragazzo potesse eseguire la commissione. - Partirai sùbito. Non tornare a casa tua; a tua madre penserò io; so io
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ragionamento, oltre all' essere un poco presuntuoso, è falso. Lo so che, per il poco decoro di molti commedianti, e per le male usanze che ci sono state, e ci
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birbante; e voi so che siete una brava ed ottima donna. O quant'è la pigione? "Dieci scudi, disse con voce tremante la donna." Allora egli, fatto un
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gli uomini di fama, facendosene belle puerilmente; e non parlano so non di sè; ed entrano a disputare di materie gravissime; e sfatano quelle donne che
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scrocchietti, e, capitandogli il tordo, lo pelava, vi so dir io! Ma questo non è nulla: raccattava i cenci, i pezzi di carta e le cicche; teneva una
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, il quale in uno stesso tempo sia gran filosofo nelle scuole della migliore filosofia; e, se anco sovvenissero ad un gran poeta, non so poi, se egli
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che il professore rispose: è vero, io so discretamente l' anatomia; ma disgraziatamente noi siamo come i facchini di Firenze, che sanno a menadito
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Malatesta, secondo mi ha comandato, e segnatamente la via colei che di noi tutte è, non so qual più mi dica, se madre o maestra. "Questa madonna Battista
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altro patto. Vorrei entrare nella Grotta delle sette porte, e non so il motto. Se me lo sveli, la Reginotta sarà tua. — Parola di Re? — Parola di Re
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' elemosina. — Buona donna, buona donna, fatemi ritrovar la mia figliuola! — Maestà, che ne so io? Sono una povera femminuccia. — Buona donna, buona donna
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so più dove dar di capo. Sapete che ho pensato? Domani mi farò prestar l' asino dal nostro vicino, gli porrò le ceste e vi porterò attorno per
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qualcuno che ti vuol male. So che la notte scorsa ti han mezzo distrutto il seminato. Vendi a me quei quattro sassi. La gente, quando saprà che son miei, li
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di Messina per raggiungere la nostra flotta. - Aspettate. Io so che le navi della Lega si trovano raccolte nel porto di Gomenizza, proprio di fronte a
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Re si convinse che Rosetta era proprio la figlia del mercante che egli aveva tanto disprezzata e le disse: - Ti ho conosciuta e so chi sei. Un tempo
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tutto taciturno e pensieroso e respingeva il cibo. - Che cosa ti tiene in angustia, fratel mio? - gli domandò la gobba. - La mia miseria, sorella. Non so
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avevano un accento, che so, milanese, siciliano, inglese, tedesco... — Banditesco, — interrompe uno spiritoso. Duilio ha già raccontato venti volte com'è
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banditi con le armi in pugno. — Lei questa sera, — ha detto il capo al maggiordomo Anselmo, — prenderà la barca e andrà ad Orta... — Io non so remare! — ha
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diversamente dalle minuscole. — La lingua parlata ha di queste manchevolezze. — Lo so, ma è ben fastidioso. La «Elle» iniziale del mio nome suona
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