Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Per  chi pregheremo Il buon fanciullo prega prima di tutto per
chi pregheremo Il buon fanciullo prega prima di tutto  per  sè, perchè possa crescere buono e virtuoso. È impossibile
crescer buoni e virtuosi, se Dio non ci aiuta! Poi prega  per  la mamma e il babbo e per tutti quelli che gli vogliono
se Dio non ci aiuta! Poi prega per la mamma e il babbo e  per  tutti quelli che gli vogliono bene. Ma prega anche per il
e per tutti quelli che gli vogliono bene. Ma prega anche  per  il Sommo Pontefice, ch' è il Padre di tutti i cristiani;
Sommo Pontefice, ch' è il Padre di tutti i cristiani; prega  per  il Re e per il Duce; prega che il Signore benedica il
ch' è il Padre di tutti i cristiani; prega per il Re e  per  il Duce; prega che il Signore benedica il nostro Paese, e
è multiplo del secondo, o anche che il primo è divisibile  per  il secondo; e il numero a cui sono eguali gli addendi in
cui può essere spezzato il primo si dice il quoto del primo  per  il secondo. Per conseguenza, possiamo dire che 24 è
il primo si dice il quoto del primo per il secondo.  Per  conseguenza, possiamo dire che 24 è divisibile per 6 e che
secondo. Per conseguenza, possiamo dire che 24 è divisibile  per  6 e che il quoto di 24 per 6 è 4. Così 30 è divisibile per
dire che 24 è divisibile per 6 e che il quoto di 24  per  6 è 4. Così 30 è divisibile per 5, e il quoto è 6; 63 è
per 6 e che il quoto di 24 per 6 è 4. Così 30 è divisibile  per  5, e il quoto è 6; 63 è divisibile per 7, e il quoto è 9;
Così 30 è divisibile per 5, e il quoto è 6; 63 è divisibile  per  7, e il quoto è 9; ecc., ecc. Per indicare i quoti si fa
è 6; 63 è divisibile per 7, e il quoto è 9; ecc., ecc.  Per  indicare i quoti si fa uso del segno : che si legge diviso
legge diviso per; quindi 24 : 6 (leggi: ventiquattro diviso  per  sei) è 8, 30 : 5 = 6 ; 63 : 7 = 9 ; ecc., ecc. È chiaro
63 : 7 = 9 ; ecc., ecc. È chiaro che: Il quoto di un numero  per  un altro è il numero che moltiplicato per il secondo dà il
di un numero per un altro è il numero che moltiplicato  per  il secondo dà il primo. 37. Quando un numero è divisibile
il secondo dà il primo. 37. Quando un numero è divisibile  per  un altro, il primo contiene tante volte il secondo quante
avanzo; e dunque, se si eseguisce la divisione del primo  per  il secondo si ottiene come quoziente il quoto e come resto
quoziente il quoto e come resto 0. Da ciò si trae un mezzo  per  decidere se un intero dato sia, o no, divisibile per un
mezzo per decidere se un intero dato sia, o no, divisibile  per  un altro. Per es., si voglia decidere se 168 sia divisibile
se un intero dato sia, o no, divisibile per un altro.  Per  es., si voglia decidere se 168 sia divisibile o no per 14.
Per es., si voglia decidere se 168 sia divisibile o no  per  14. Si eseguisca la divisione di 168 per 14. Si trova come
divisibile o no per 14. Si eseguisca la divisione di 168  per  14. Si trova come quoziente 12 e come resto 0; dunque 168 è
come quoziente 12 e come resto 0; dunque 168 è divisibile  per  14 e il quoto del primo per il secondo è 12. Si osservi
0; dunque 168 è divisibile per 14 e il quoto del primo  per  il secondo è 12. Si osservi che, per quanto è detto nel n°
e il quoto del primo per il secondo è 12. Si osservi che,  per  quanto è detto nel n° 31: Un intero è divisibile per 10, se
che, per quanto è detto nel n° 31: Un intero è divisibile  per  10, se la sua ultima cifra è uno zero; nel qual caso il suo
la sua ultima cifra è uno zero; nel qual caso il suo quoto  per  10 è il numero che si ottiene da esso sopprimendo lo zero
sopprimendo lo zero finale; e che: Un intero è divisibile  per  100, se le sue due ultime cifre sono degli zeri; nel qual
ultime cifre sono degli zeri; nel qual caso il suo quoto  per  100 è il numero che si ottiene da esso sopprimendo i due
noci avrà Giulio? Ne avrà naturalmente 5 + 5 + 5, cioè 15.  Per  esprimere che 15 è tre volte 5, si dice che 15 è il
che 15 è tre volte 5, si dice che 15 è il prodotto di 5  per  3. La facciata di una villa ha 4 finestre; ad ogni finestra
+ 6 + 6, ossia 24. Si dice perciò che 24 è il prodotto di 6  per  4. Insomma, il prodotto di un numero per un altro è il
è il prodotto di 6 per 4. Insomma, il prodotto di un numero  per  un altro è il numero eguale a tante volte il primo, quante
è zero, quindi privo di unità, come prodotto del primo  per  esso si considera lo zero; così, per es., i prodotti di 5
prodotto del primo per esso si considera lo zero; così,  per  es., i prodotti di 5 per 0 ed 8 per 0 sono eguali a 0.
esso si considera lo zero; così, per es., i prodotti di 5  per  0 ed 8 per 0 sono eguali a 0. Moltiplicare un numero per un
lo zero; così, per es., i prodotti di 5 per 0 ed 8  per  0 sono eguali a 0. Moltiplicare un numero per un altro
5 per 0 ed 8 per 0 sono eguali a 0. Moltiplicare un numero  per  un altro significa trovare il prodotto del primo per il
numero per un altro significa trovare il prodotto del primo  per  il secondo; l'operazione che bisogna eseguire per cercarlo
del primo per il secondo; l'operazione che bisogna eseguire  per  cercarlo si chiama moltiplicazione; e dei numeri dati, il
il primo si dice moltiplicando, il secondo moltiplicatore.  Per  indicare i prodotti si adopera il segno x (leggi:
semplicemente, per); così 5 X 4 (leggi: cinque moltiplicato  per  quattro, oppure cinque per quattro) è il prodotto di 5 per
X 4 (leggi: cinque moltiplicato per quattro, oppure cinque  per  quattro) è il prodotto di 5 per 4, e si ha 5 X 4 = 20. 22.
per quattro, oppure cinque per quattro) è il prodotto di 5  per  4, e si ha 5 X 4 = 20. 22. Se in una moltiplicazione si
e il moltiplicatore, il prodotto non muta. Così,  per  es., 5 X 3, ossia tre volte il 5, è 15; ed anche 3 X 5,
crocette distribuite in 3 righe e 5 colonne. Se le conto  per  righe, giacchè ogni riga ne contiene 5, avrò che il loro
totale sarà tre volte 5, ossia 5 x 3; se invece le conto  per  colonne, giacchè ogni colonna ne contiene 3, avrò che il
 per  una Premio Andersen - Baia delle Favole 1993 alla migliore
- Baia delle Favole 1993 alla migliore collana di narrativa  per  ragazzi Premio Nazionale di Poesia e Fiaba Alpi Apuane
Lavatelli Premio Andersen - Baia delle Favole, 1988 Tutti  per  una Illustrazioni di Asun Balzola PIEMME Junior
piccolo milanese. Ce n' è così anche a Milano di famiglie  per  bene, nelle quali i ragazzi credon mica di parlar male
i ragazzi credon mica di parlar male dicendo porsi giù  per  "mettersi a letto - e menar su per "condurre in prigione -
male dicendo porsi giù per "mettersi a letto - e menar su  per  "condurre in prigione - e su e giù a ogni proposito; e qui
in prigione - e su e giù a ogni proposito; e qui dietro  per  "qui attorno - e andar addietro a fare per "continuare a
e qui dietro per "qui attorno - e andar addietro a fare  per  "continuare a fare - e aver una cosa addietro per "averla
a fare per "continuare a fare - e aver una cosa addietro  per  "averla con sè - e si può no, e morir via, e mangiarsi
quando che parli italiano, vien fatto di ficcare il che da  per  tutto, e non sei buono da liberartene, e dici: non so cosa
cosa che ci vorrebbe; e ti scappa detto lasciarsi tirar giù  per  " lasciarsi indurre - e incapricciarsi in una cosa, e non
e l'aspetta un momento: e ti sfugge ben sovente scampare  per  " scappare - e balcone per " finestra - e altana per "
e ti sfugge ben sovente scampare per " scappare - e balcone  per  " finestra - e altana per " terrazza - e sgabello per "
per " scappare - e balcone per " finestra - e altana  per  " terrazza - e sgabello per " comodino -. E che dire del
per " finestra - e altana per " terrazza - e sgabello  per  " comodino -. E che dire del tuo in fatti che usi cosi
scappano di carine, che è frequentissimo fra di loro il si  per  il ci, e il faressimo e il diressimo e il questa cosa che
rarissimo il sentir da loro, anche da gente colta, ghignoso  per  "antipatico - , gnola per " seccatura - , benzolino per "
anche da gente colta, ghignoso per "antipatico - , gnola  per  " seccatura - , benzolino per " panchetto -, zucca per "
per "antipatico - , gnola per " seccatura - , benzolino  per  " panchetto -, zucca per " fiasco - , chiarle per " ciarle
per " seccatura - , benzolino per " panchetto -, zucca  per  " fiasco - , chiarle per " ciarle -. E, mi perdoni, intesi
benzolino per " panchetto -, zucca per " fiasco - , chiarle  per  " ciarle -. E, mi perdoni, intesi anche dire qualche volta
intesi anche dire qualche volta " ubbriaco patocco -  per  ubbriaco " fradicio -. Questa è patocca! Ma ne ride ella
comici che raccolsi a casa tua.... e in casa mia. Se dunque  per  " se no - è uno dei più preziosi, non lo puoi negare. Non
uno dei più preziosi, non lo puoi negare. Non me ne capisco  per  " non me n'intendo - non è men peregrino. Scorrere per "
per " non me n'intendo - non è men peregrino. Scorrere  per  " rincorrere o inseguire - è un'altra bella perla. E uomo
- è un'altra bella perla. E uomo di sua obbligazione  per  " uomo che sa il fatto suo - è poco bello? Certo, tu non
intesi dire. Ma sii sincero: non t'è mai scappato angoscia  per  " nausea - e angoscioso per " molesto - e inversare per "
non t'è mai scappato angoscia per " nausea - e angoscioso  per  " molesto - e inversare per " rovesciare -? Non ti scappa
per " nausea - e angoscioso per " molesto - e inversare  per  " rovesciare -? Non ti scappa proprio mai bugatta per "
per " rovesciare -? Non ti scappa proprio mai bugatta  per  " puppattola - , rango per " zoppo -, marsina per " giubba
ti scappa proprio mai bugatta per " puppattola - , rango  per  " zoppo -, marsina per " giubba - ? Pensaci un po', figgio
bugatta per " puppattola - , rango per " zoppo -, marsina  per  " giubba - ? Pensaci un po', figgio cäo.... Cittadino
e li fiori e li cavalli, e le mela e le pera, e subito che  per  " poichè - e al contrario per " d'altra parte - e apposta
mela e le pera, e subito che per " poichè - e al contrario  per  " d'altra parte - e apposta per " appunto per questo - e
" poichè - e al contrario per " d'altra parte - e apposta  per  " appunto per questo - e imbottatone e tiratore e
al contrario per " d'altra parte - e apposta per " appunto  per  questo - e imbottatone e tiratore e spogliatore e lavatore
questo - e imbottatone e tiratore e spogliatore e lavatore  per  "imbuto, cassetto, armadio, acquaio - : una quantità d'ore
du' ora. Lascio stare il magnassimo e il bevessimo  per  l' indicativo, che a te non c'è caso che sfugga; ma chi sa
copia, spiega la traduzione; che dicono cacciar l'orologio  per  " tirarlo fuori - , abbiamo rimasto per abbiamo " lasciato
cacciar l'orologio per " tirarlo fuori - , abbiamo rimasto  per  abbiamo " lasciato - l' ombrello a casa, nostro padre è
questa difficoltà, essere aperto il portone, e non mi fido  per  " non mi sento - e vado trovando per " vado cercando - e
portone, e non mi fido per " non mi sento - e vado trovando  per  " vado cercando - e nel contempo per " nello stesso tempo
- e vado trovando per " vado cercando - e nel contempo  per  " nello stesso tempo -. Stesso il padre, dispiaciuto di
dànno retta a lui più che a me, e tirar via. Non ho detto  per  canzonare a te, bada bene; ma vedi un po' se dei modi
Se te ne scappa, sei prevenito; colpisci l'occasione  per  correggerti, e stammi buono. O piccolo abruzzese, e tu, non
coppino, ceroggeno, raschio, quartino, pizzo del tavolino  per  " cravatta, ponte, acquaio, cucchiaione, candela, sputo,
candela, sputo, quartiere, canto del tavolino -? e lento  per  " magro - e sofistico per " discolo - e fanatico per "
canto del tavolino -? e lento per " magro - e sofistico  per  " discolo - e fanatico per " vanesio -? Quando vi sento di
lento per " magro - e sofistico per " discolo - e fanatico  per  " vanesio -? Quando vi sento di parlare in quella maniera,
e perdonatemi la franchezza, perchè, se ve n'avreste  per  male, ne fossi troppo dolente. Son da te, caro siciliano.
v'andrei, o: se avessi tempo, v'andassi; dico giusto? E  per  voi è fare un complimento anche il regalare un rologio
anche il regalare un rologio d'oro; e dite spesso buono  per  " bello - e bello per " buono - e più meglio e più peggio,
un rologio d'oro; e dite spesso buono per " bello - e bello  per  " buono - e più meglio e più peggio, e insegnarsi la
buono - e più meglio e più peggio, e insegnarsi la lezione  per  " impararla - e mi scanto per "mi perito- e accudire per "
e insegnarsi la lezione per " impararla - e mi scanto  per  "mi perito- e accudire per " rivolgersi - e qualche volta
per " impararla - e mi scanto per "mi perito- e accudire  per  " rivolgersi - e qualche volta la prima del mese, e questa,
- e qualche volta la prima del mese, e questa, senz'altro,  per  "questa città - e anche casa palazzata e per " palazzo -.
senz'altro, per "questa città - e anche casa palazzata e  per  " palazzo -. Chiamate bevanda il caffè e latte, come se non
È ammirata da tutti  per  le più grandi raccolte (Musei) di belle statue e bei
più grandi raccolte (Musei) di belle statue e bei quadri, e  per  i, numerosi segni della sua storia
mentre ascolta. Caro papà! È un omone nero, fuligginoso  per  quel continuo vivere alla vampa. Ogni tanto tralascia di
vivere alla vampa. Ogni tanto tralascia di mangiare  per  covarseli, con gli occhi i suoi figliuoli. Come si sono
irrobustiti Mario e Lucia in colonia! Erano partiti, l'uno  per  la montagna, l'altra per il mare, pallidi pallidi, ed
in colonia! Erano partiti, l'uno per la montagna, l'altra  per  il mare, pallidi pallidi, ed eccoli in fiore, coloriti e
è molto agile. Sembra fatto apposta  per  arrampicarsi sugli alberi o per camminare sui muriccioli.
agile. Sembra fatto apposta per arrampicarsi sugli alberi o  per  camminare sui muriccioli. Quando viene a casa nostra va
viene a casa nostra va dritto filato in cucina, ma non  per  mangiare: si siede sul pavimento e si mette a picchiare con
che trova in dispensa. È bravissimo ed è capace di suonare  per  intere giornate senza che gli venga mai fame o sete, voglia
Egli ci ha dato e ci dà; e nostro dovere è di bene usarne  per  fare la sua volontà durante la vita presente e meritare
così l'eterna. Bisogna lavorare; lavorare con gioia  per  il Signore. Perchè la vita non deve essere un peso per
per il Signore. Perchè la vita non deve essere un peso  per  alcuni e una festa per altri: la vita è un dovere per tutti
la vita non deve essere un peso per alcuni e una festa  per  altri: la vita è un dovere per tutti e tutti ne dovremo
peso per alcuni e una festa per altri: la vita è un dovere  per  tutti e tutti ne dovremo rendere conto. Chi avrà bene
12 sta 3 volte nel 44 con l'avanzo di 8. E si osservi che  per  trovare l'avanzo 8, anzi che sottrarre 3 volte di seguito
3 volte di seguito il 12, basta sottrarre una volta  per  tutte dal 44 il prodotto 12 X 3, cioè 36. Similmente si ha
sottraendo 4 volte di seguito il 13, sottraendo una volta  per  tutte dal 55 il prodotto 13 X 4. cioè 52. 30. L'operazione,
il divisore; quindi il quoziente della divisione di 44  per  12 è 3; quello della divisione di 55 per 13 è 4. L'avanzo,
divisione di 44 per 12 è 3; quello della divisione di 55  per  13 è 4. L'avanzo, o meglio, il resto di una divisione è la
è la differenza fra il dividendo e il prodotto del divisore  per  il quoziente. Quindi: Il dividendo è uguale al prodotto del
Quindi: Il dividendo è uguale al prodotto del divisore  per  il quoziente, più il resto. Si osservi inoltre che: Il
è sempre inferiore al divisore. Dividere un numero  per  un altro significa eseguirne la divisione. 31. Le divisioni
mentalmente in 1ª e 2ª elementare. Così: se si divide 25  per  3, il quoziente è 8, il resto 1; se si divide 59 per 9, il
25 per 3, il quoziente è 8, il resto 1; se si divide 59  per  9, il quoziente è 6, il resto 5; se si divide 63 per 7, il
59 per 9, il quoziente è 6, il resto 5; se si divide 63  per  7, il quoziente è 9, il resto 0; ecc. Altre divisioni che
col divisore 10 o 100. Si debba, in primo luogo, dividere,  per  es., 547 per 10. Il numero 547 è la somma di 540 e 7. Ma
10 o 100. Si debba, in primo luogo, dividere, per es., 547  per  10. Il numero 547 è la somma di 540 e 7. Ma 540 è 54
con l'avanzo di 7: cioè il quoziente della divisione di 547  per  10 è 54, e il resto è 7. Similmente, se si divide 849 per
per 10 è 54, e il resto è 7. Similmente, se si divide 849  per  10, il quoziente è 84, il resto 9. Si riconosce così che:
così che: Il quoziente della divisione di un numero intero  per  10 è il numero che si ottiene dal dato sopprimendone
da questa cifra. In secondo luogo, si debba dividere,  per  es., 712 per 100. Poichè 712 è 7 volte 100 più 12, è chiaro
cifra. In secondo luogo, si debba dividere, per es., 712  per  100. Poichè 712 è 7 volte 100 più 12, è chiaro che
Poichè 712 è 7 volte 100 più 12, è chiaro che dividendo 712  per  cento si ottiene come quoziente 7 e come resto 12.
quoziente 7 e come resto 12. Similmente, se si divide 853  per  100 si ottiene come quoziente 8 e come resto 53. E dunque:
E dunque: Il quoziente della divisione di un numero intero  per  100 è il numero che si ottiene dal dato sopprimendone le
di una sola cifra. ESEMPIO I. - Sia da dividere 235  per  8. Scritti i numeri come qui a fianco e frapposto fra di
del dividendo il minimo numero di cifre che occorre  per  formare un numero non inferiore al divisore. Nel caso
2 volte; scrivo 2 sotto il tratto orizzontale. Moltiplico 8  per  2 ed ottengo 16; sottraggo 16 dal 23 ed ho come resto 7.
orizzontale alla destra del 2. Trovo il prodotto di 9  per  8 ed ho 72; lo sottraggo dal 75 ed ho 3 come resto.
è 29, il resto 3. ESEMPIO II. - Sia da dividere 934  per  7. Nel caso attuale, alla sinistra del dividendo basterà
sola, 9. E si dirà: il 7 nel 9 sta 1 volta; scrivo 1. 7  per  1, 7; 9 meno 7, 2. Abbasso la cifra 3 ed ho 23. Il 7 nel 23
la cifra 3 ed ho 23. Il 7 nel 23 sta 3 volte, scrivo 3. 7  per  3, 21; 23 meno 21, 2. Abbasso il 4 ed ho 24. Il 7 nel 24
Abbasso il 4 ed ho 24. Il 7 nel 24 sta 3 volte; scrivo 3. 7  per  3, 21; 24 meno 21, 3. Il quoziente è 133, il resto 3. Più
è 133, il resto 3. ESEMPIO III. - Sia da dividere 607  per  3. In forma concisa si dirà: 3 nel 6, 2 volte con avanzo 0;
1 sotto al 7. Il quoziente è 202, il resto 1. 33.  Per  intender bene come si deve procedere per eseguire la
il resto 1. 33. Per intender bene come si deve procedere  per  eseguire la divisione nei casi che ci restano da trattare,
del dividendo il minimo numero di cifre che occorre  per  formare un numero non minore del divisore, e si conti
delle cifre del quoziente. Così nella divisione di 235  per  8 abbiamo trovato un quoziente a due cifre, perchè, fatto
non rimaneva che una cifra sola; nelle divisioni di 934  per  7 e di 607 per 3 abbiamo trovato quozienti a tre cifre,
che una cifra sola; nelle divisioni di 934 per 7 e di 607  per  3 abbiamo trovato quozienti a tre cifre, perchè, fatti nei
ad una sola cifra. ESEMPIO I. - Sia da dividere 97  per  25. Qui il quoziente ha una sola cifra, perchè per formare
97 per 25. Qui il quoziente ha una sola cifra, perchè  per  formare un numero non minore del 23 bisogna considerare
delle cifre che restano nel dividendo è 0 e 0 + 1= 1.  Per  trovare il quoziente si veda quante volte il 2 sta nel 9.
sta 4 volte; ebbene, il quoziente 22 o è 4 o è minore di 4.  Per  provare se è veramente 4 si procede nel modo che segue. 2
provare se è veramente 4 si procede nel modo che segue. 2  per  4, 8; 9 meno 8, 1; 1 preposto a 7 dà 17; il 5 nel 17 non
ciò significa che il quoziente non è 4. Proviamo 3. 2  per  3, 6; 9 meno 6, 3; 3 preposto al 7 dà 37; il 5 nel 37 sta
è 3. Scrivo 3 sotto il tratto orizzontale; moltiplico 25  per  3; il prodotto 75 lo sottraggo da 97; e la differenza, 22,
il resto della divisione. ESEMPIO II. - Sia da dividere 234  per  37. Anche in questo caso il quoziente ha una sola cifra,
Anche in questo caso il quoziente ha una sola cifra, perchè  per  formare un numero non minore del 37 bisogna considerare
del 37 bisogna considerare tutte le cifre del dividendo.  Per  trovarlo si dirà: il 3 nel 23 sta 7 volte; il quoziente è 7
7 volte; il quoziente è 7 o minore di 7. Proviamo il 7. 3  per  7, 21; 23 meno 21, 2; 2 preposto a 4 dà 24; il 7 nel 24 non
non sta 7 volte; dunque 7 è da respingere. Proviamo il 6. 3  per  6, 18; 23 meno 18, 5; 5 preposto al 4 dà 54; il 7 nel 54
Scrivo 6 al posto del quoziente. Il prodotto di 37  per  6 è 222. 234 meno 222, 12. Il quoziente è 6, il resto 12.
è 6, il resto 12. ESEMPIO III. - Sia da dividere 126  per  15. Anche questa volta il quoziente ha una sola cifra; ma
non si incomincerà dal 12. ma dal 9. Quindi si dirà: 1  per  9, 9; 12 meno 9, 3; 3 preposto al 6, dà 36; il 5 nel 36 non
36 non sta 9 volte, dunque 9 è da respingere. Proviamo 8. 1  per  8. 8; 12 meno 8, 4; 4 preposto al 6 dà 46; il 5 sta nel 46
più che 8 volte; dunque 8 è da accettare. Il prodotto di 15  per  8 è 120. 126 meno 120, 6. Quindi il quoziente è 8, il resto
il quoziente a due cifre. ESEMPIO I. - Sia da dividere 805  per  38. In questo caso il quoziente ha due cifre, perché per
per 38. In questo caso il quoziente ha due cifre, perché  per  formare un numero non minore del divisore basta staccare
di 80 (numero formato dalle dette prime due cifre)  per  38, procedendo al modo che è stato illustrato negli esempi
5, del dividendo ; con che si ottiene 45, e si divida 45  per  38. Si trova come quoziente 1 e come resto 7. Ebbene, per
per 38. Si trova come quoziente 1 e come resto 7. Ebbene,  per  la divisione proposta di 805 per 38: il quoziente è 21,
1 e come resto 7. Ebbene, per la divisione proposta di 805  per  38: il quoziente è 21, ossia esso ha per cifre quelle dei
proposta di 805 per 38: il quoziente è 21, ossia esso ha  per  cifre quelle dei quozienti delle due divisioni parziali ora
dallo schema qui a fianco. ESEMPIO II - Sia da dividere 954  per  26. Anche in questo caso il quoziente ha due cifre;
del dividendo il minimo numero di cifre che occorre  per  formare un numero non minore del divisore. Ottengo così 95.
numero non minore del divisore. Ottengo così 95. Divido 95  per  26. 2 nel 9, 4 volte. 2 per 4, 8; 9 meno 8, 1; 1 preposto
Ottengo così 95. Divido 95 per 26. 2 nel 9, 4 volte. 2  per  4, 8; 9 meno 8, 1; 1 preposto al 5 dà 15; il 6 nel 15 non
4 volte. Dunque la cifra 4 è da respingere. Proviamo 3. 2  per  3, 6; 9 meno 6, 3; 3 preposto al 5 dà 35; il 6 nel 35 sta
accettare. Scrivo 3 al posto del quoziente; moltiplico 26  per  3 e il prodotto, 78, lo sottraggo da 95. Ottengo come resto
dividendo la cifra 4 e formo così il numero 174. Divido 174  per  26. 2 nel 17, 8 volte. Provo 8. 2 per 8. 16; 17 meno 16, 1;
174. Divido 174 per 26. 2 nel 17, 8 volte. Provo 8. 2  per  8. 16; 17 meno 16, 1; 1 preposto a 14 dà 14; il 6 nel 14
14 non sta 8 volte ; dunque 8 è da respingere. Provo 7. 2  per  7, 14; 17 meno 14. 3; 3 preposto al 4 dà 34; il 6 nel 34
non sta 7 volte; dunque anche 7 è da respingere. Provo 6. 2  per  6, 12; 17 meno 12, 5; 5 preposto al 4 dà 54; il 6 nel 54
6 al posto del quoziente alla destra del 3. Moltiplico 26  per  6 e il prodotto, 156, lo sottraggo da 174. Ottengo come
è 36, il resto 18. ESEMPIO III. - Sia da dividere 795  per  39. Anche in questo caso il quoziente ha due cifre; la
quoziente ha due cifre; la prima, 2, si trova dividendo 79  per  39, con che si ha come resto 1. Abbassata alla destra di 1
cifra 5 del dividendo si forma il numero 15. Dividendo 15  per  39 si ha come quoziente 0 e come resto 15; dunque il
ossia se ne fa la prova, moltiplicando il divisore  per  il quoziente e aggiungendo il resto al prodotto così
si richiuse. - Mi voleva ammazzare! - disse donna Peppa - e  per  questo ha sacrificato anche dimolti danari. Meno male che
e che i danari mi rimangono. - Tutta contenta s'incamminò  per  tornare a casa, ma andava piano piano, un po' per la
per tornare a casa, ma andava piano piano, un po'  per  la vecchiaia, un po' perchè quel sacchetto le pesava.
sbucano fuori quattro mori con la papalina e vanno  per  chiapparla. Ma donna Peppa spalanca le braccia per chiedere
e vanno per chiapparla. Ma donna Peppa spalanca le braccia  per  chiedere aiuto, e i quattro musulmani, vedendo quella bocca
radi cernecchi ritti dallo spavento, la prendono chi sa  per  quale strega e fuggono spaventati. Allora sì che donna
e fuggono spaventati. Allora sì che donna Peppa arrancava  per  isbrigarsi
si adopera. Suppongasi di voler cercare il prodotto di 7  per  8. Si consideri la riga, a capo della quale, a sinistra, si
8: al loro incrocio i trova 56. Ebbene il prodotto di 7  per  8 è 56, 24. Moltiplicazioni col moltiplicatore ad una sola
ad una sola cifra. Si voglia il prodotto di 236  per  4. Disposti i numeri come qui a fianco, scritto a destra
42 X 10 = 420; ecc., ecc. Insomma: Il prodotto di un numero  per  10 si ottiene subito scrivendo uno zero alla destra del
500; 10 x 100 = 1000. E dunque: Il prodotto di un numero  per  100 si ottiene subito scrivendo due zeri alla destra del
94, cioè (n.° prec.te) 940. Cosicchè il prodotto di 47  per  20 si ottiene scrivendo la cifra 0 a destra di 94, che è il
la cifra 0 a destra di 94, che è il prodotto di 47  per  2. Similmente, per cercare il prodotto di 25 per 30,
a destra di 94, che è il prodotto di 47 per 2. Similmente,  per  cercare il prodotto di 25 per 30, moltiplico 25 per 3 ed ho
di 47 per 2. Similmente, per cercare il prodotto di 25  per  30, moltiplico 25 per 3 ed ho 75; scrivo a destra di 75 la
per cercare il prodotto di 25 per 30, moltiplico 25  per  3 ed ho 75; scrivo a destra di 75 la cifra 0 ed ho 750; 750
è il prodotto voluto. Ma dunque: Si moltiplica un numero  per  20 (o per 30,..., o per 90) moltiplicandolo per 2 (o per 3,
voluto. Ma dunque: Si moltiplica un numero per 20 (o  per  30,..., o per 90) moltiplicandolo per 2 (o per 3, ..., o
Ma dunque: Si moltiplica un numero per 20 (o per 30,..., o  per  90) moltiplicandolo per 2 (o per 3, ..., o per 9) e
un numero per 20 (o per 30,..., o per 90) moltiplicandolo  per  2 (o per 3, ..., o per 9) e scrivendo la cifra 0 a destra
per 20 (o per 30,..., o per 90) moltiplicandolo per 2 (o  per  3, ..., o per 9) e scrivendo la cifra 0 a destra del
30,..., o per 90) moltiplicandolo per 2 (o per 3, ..., o  per  9) e scrivendo la cifra 0 a destra del risultato che così
a due cifre. Sia da trovare il prodotto di 38  per  24. Esso è 24 volte il 38, cioè 4 volte il 38, più 20 volte
il 38, più 20 volte il 38. Eseguisco il prodotto di 38  per  4 ed ho 152. Eseguisco il prodotto di 38 per 20 ed ho 760.
prodotto di 38 per 4 ed ho 152. Eseguisco il prodotto di 38  per  20 ed ho 760. Sommo 152 con 760 ed ho 912. Il prodotto
somma, si dispone come qui a fianco. Cosicchè, dunque,  per  eseguire il prodotto di 38 per 24, si moltiplica 38 per 4,
a fianco. Cosicchè, dunque, per eseguire il prodotto di 38  per  24, si moltiplica 38 per 4, con che si ottiene 152; si
per eseguire il prodotto di 38 per 24, si moltiplica 38  per  4, con che si ottiene 152; si moltiplica 38 per 2, con che
38 per 4, con che si ottiene 152; si moltiplica 38  per  2, con che si ottiene 76; si scrive il 76 al di sotto del
come si dice, se ne fa la prova, eseguendone un'altra,  per  la quale il moltiplicando e il moltiplicatore siano il
indovinato così presto; ma pur fu indovinato da due o tre  per  l' anno. Allora il maestro conchiuse: "Qui basti di tali
maestro conchiuse: "Qui basti di tali gingilli; e non passi  per  esempio questo breve trattenimento di stamattina; chè non
questo breve trattenimento di stamattina; chè non vorrei  per  tutto l' oro del mondo dar cagione a veruno di dire, che in
MAZZINI E «LA GIOVINE ITALIA». I Fratelli Bandiera.  Per  opera dei Carbonari la lotta era ormai impegnata. La
La dolorosa esperienza avrebbe insegnato mezzi più efficaci  per  conquistare la vittoria finale. Per vincere, era anzitutto
mezzi più efficaci per conquistare la vittoria finale.  Per  vincere, era anzitutto necessario che gl'Italiani
m' avrebbe fatto risparmiare parecchie parole. Notiamolo  per  ragione d'economia. - L' albero cade dalla parte che pende.
- PENTOLINO. È bello il modo: TORNARE AL PENTOLINO,  per  tornare alla sobrietà, alla vita parsimoniosa di casa, dopo
di casa, dopo aver scialato. To': c'è anche un modo  per  dir l'atto di riunire i cinque polpastrelli della mano.FA'
si chiama PEPITA. Tagliatela, e osserva l'uso del  per  nei modi seguenti, che per noi sono insoliti: - Si volsero
Tagliatela, e osserva l'uso del per nei modi seguenti, che  per  noi sono insoliti: - Si volsero PER ponente - Assalirono il
nei modi seguenti, che per noi sono insoliti: - Si volsero  PER  ponente - Assalirono il nemico PER fianco - PER bambino, ha
insoliti: - Si volsero PER ponente - Assalirono il nemico  PER  fianco - PER bambino, ha molto giudizio. - PER gobbo,
Si volsero PER ponente - Assalirono il nemico PER fianco -  PER  bambino, ha molto giudizio. - PER gobbo, dicono in Toscana,
il nemico PER fianco - PER bambino, ha molto giudizio. -  PER  gobbo, dicono in Toscana, è fatto bene - Levò quel ragazzo
dicono in Toscana, è fatto bene - Levò quel ragazzo DI  PER  le strade - Dare una cosa PER DI. Gli hanno dato questo
bene - Levò quel ragazzo DI PER le strade - Dare una cosa  PER  DI. Gli hanno dato questo quadro PER DI Raffaello. - E
strade - Dare una cosa PER DI. Gli hanno dato questo quadro  PER  DI Raffaello. - E l'uso del PERCHÈ in quest'altro esempio:
- La cagione PERCHÈ io lo cacciai di casa - più svelto che  per  la quale. PERDOVE. Volle sapere il perchè, il percome e IL
e IL PERDOVE. - Vedi com'è graziosa la parola PERSONALINO  per  figura: - Quella ragazza ha un bel PERSONALINO - com'è
PESTARE uno di nerbate, un modo vigoroso. PESUCCHIARE,  per  pesare abbastanza. Questo bambino non pare; ma PESUCCHIA.
azione da pettegoli; bada: non pettegolezzo. PRENDERE  PER  IL PETTO uno, fargli violenza. Un piacere lo fo; ma non
violenza. Un piacere lo fo; ma non voglio esser PRESO  PER  IL PETTO. - PIACCICHICCIO. Con questo PIACCICHICCIO di
PIACCICONE, PIACCICONA, chi fa le cose lentamente. - PIPA,  per  naso grosso.... altrimenti Nappa, che è la napia del nostro
spessissimo, in special modo nel linguaggio parlato.  Per  esempio: - Quel PALLIDONE d'Eugenio. - Se tu dici invece:
E ne tralascio molte altre, che vedremo un' altra volta,  per  finir con Puzzone, persona che puzza, e anche persona
che lasciano nel lettore.... il tempo che trovano. E ora,  per  riprender fiato, un'altra occhiata alla
agricoltori non hanno a saper di lettera; che essi son nati  per  lavorare, mangiare, dormire, e poi di nuovo lavorare; che
lunga, quanto un dottore. Siamo ancora d'accordo che,  per  avere imparato l'alfabeto, non ha da mettere bocca in
non ha da mettere bocca in tutto, e far lo sputasentenze  per  diritto e per rovescio. Ma poi che il contadino debba
bocca in tutto, e far lo sputasentenze per diritto e  per  rovescio. Ma poi che il contadino debba restare sempre
L'uomo che sa, fa bene i fatti suoi. Chi si affatica  per  sapere, lavora per avere, e si fa strada alla fortuna. Un
fa bene i fatti suoi. Chi si affatica per sapere, lavora  per  avere, e si fa strada alla fortuna. Un tempo le scuole
erano pochissime, e ad istruirsi c'erano grandi difficoltà  per  la povera gente. Ma ora l'istruzione è a tutti obbligatoria
la povera gente. Ma ora l'istruzione è a tutti obbligatoria  per  legge; in ogni villaggio vi hanno scuole per maschi, per
obbligatoria per legge; in ogni villaggio vi hanno scuole  per  maschi, per femmine, per fanciulli e per adulti, con buoni
per legge; in ogni villaggio vi hanno scuole per maschi,  per  femmine, per fanciulli e per adulti, con buoni maestri, e
in ogni villaggio vi hanno scuole per maschi, per femmine,  per  fanciulli e per adulti, con buoni maestri, e bene ordinate.
vi hanno scuole per maschi, per femmine, per fanciulli e  per  adulti, con buoni maestri, e bene ordinate. Non si ha che
ci avvenisse di non sapere che strada prendere  per  tornare a casa, dovremmo anzitutto cercare i punti
Così, se ci siamo allontanati da casa dirigendoci,  per  esempio, verso nord, dovremo, per ritornare, voltarci e
da casa dirigendoci, per esempio, verso nord, dovremo,  per  ritornare, voltarci e camminare verso sud. Ma per far
dovremo, per ritornare, voltarci e camminare verso sud. Ma  per  far questo, bisogna che sappiamo da che parte è il nord.
quotidiana, ristorante-bar, sala TV, cappella  per  funzioni religiose ed ampio parco privato. Villa Felice è
ed ampio parco privato. Villa Felice è un posto attrezzato  per  vivere, non per isolarsi dal mondo. Ma può diventare ancora
privato. Villa Felice è un posto attrezzato per vivere, non  per  isolarsi dal mondo. Ma può diventare ancora più efficiente
può diventare ancora più efficiente e più a misura d'uomo.  Per  farlo sempre meglio, conta anche sulla generosità di chi
di quelli che pronunziano panàcea, non è vero? Non t'aver  per  male della domanda: non di rado io sento dire stentoréo per
per male della domanda: non di rado io sento dire stentoréo  per  stentóreo, e qualche volta anche Satiro per Satiro,
dire stentoréo per stentóreo, e qualche volta anche Satiro  per  Satiro, santissimi numi! E come sono efficaci le maniere: -
E come sono efficaci le maniere: - LEVAR DI PAN DURO -,  per  mangiar molto, non lasciar che il pane diventi duro in
in casa; - MANGIARE IL PAN PENTITO - FINIR DI MANGIAR PANE,  per  morire, e - PAN DI RICATTO - che si dice quando uno rifà
PARI, poichè FAR LA BOCCA PARI VUOI dire accomodar la bocca  per  ipocrisia! Un'altra parola, PARI, che non s'usa quasi punto
bene, o con più parole, ciò che in fondo è il medesimo.  Per  esempio, come diresti tu in altre parole: camminar pari
e ne troveremo di più in seguito. - TIRAR LA PAGA,  per  riscuoterla. - Esdsere una cattiva paga, un cattivo
PRENDERE di qui, di là, da questa parte, da questa strada,  per  avviarsi. - PIGLIARSI, per isposarsi. Pare che que' due SI
questa parte, da questa strada, per avviarsi. - PIGLIARSI,  per  isposarsi. Pare che que' due SI PIGLINO. - Lo so DA PER ME
per isposarsi. Pare che que' due SI PIGLINO. - Lo so DA  PER  ME , viene DA PER SÉ. - PILUCCARE uno (plucchè, piemontese)
Pare che que' due SI PIGLINO. - Lo so DA PER ME , viene DA  PER  SÉ. - PILUCCARE uno (plucchè, piemontese) per pigliargli i
ME , viene DA PER SÉ. - PILUCCARE uno (plucchè, piemontese)  per  pigliargli i denari. - È un PIGLIA PIGLIA (ciapa, ciapa). -
, PASTONE , PATAFFIONE, PATATUCCO, PIOTA, QUEI POCHI,  per  servo d' ospedale, pasto per le galline, uomo grossolano,
PATATUCCO, PIOTA, QUEI POCHI, per servo d' ospedale, pasto  per  le galline, uomo grossolano, uomo stupido e bizzarro,
mandar la boccia in modo che tocchi quella dell'avversario  per  rimoverla. CANTARE A PAURA, che bel modo di dir: cantare
rimoverla. CANTARE A PAURA, che bel modo di dir: cantare  per  ingannar la paura! E PENCOLARE nel senso di esser dubbio
anch'io, perchè son parole che imparo con te): - PECETTA,  per  seccatore (bellissimo): Levami questa PECETTA di torno. -
PECORELLE, la schiuma dei cavalloni. - PEDINARE, il correre  per  terra degli uccelli....
Grandezze 409 Multipli e sottomultipli 411 Unità di misura  per  le lunghezze 413 Unità di misura per le capacità 415 Unità
411 Unità di misura per le lunghezze 413 Unità di misura  per  le capacità 415 Unità di misura per i pesi 416 Unità di
413 Unità di misura per le capacità 415 Unità di misura  per  i pesi 416 Unità di misura per i valori 417 Numeri decimali
capacità 415 Unità di misura per i pesi 416 Unità di misura  per  i valori 417 Numeri decimali 418 Misure 424 CAPITOLO V. -
di Dio si fece uomo? Il Figliuol di Dio si fece uomo  per  salvarci, cioè per redimerci dal peccato e riacquistarci il
uomo? Il Figliuol di Dio si fece uomo per salvarci, cioè  per  redimerci dal peccato e riacquistarci il paradiso.
attraentissimi e originali dovuti ai migliori scrittori  per  la gioventù, perfetta presentazione editoriale degli
iniziativa, liete di avere finalmente una collezione tutta  per  loro.
tutti gli altri lo rispettino. Non faremo noi altrettanto  per  il Nome di Dio? Per il Nome del Padre che sta nei Cieli?
rispettino. Non faremo noi altrettanto per il Nome di Dio?  Per  il Nome del Padre che sta nei Cieli? Eppure, per le strade
di Dio? Per il Nome del Padre che sta nei Cieli? Eppure,  per  le strade e per le piazze (Dio non voglia in casa vostra!),
Nome del Padre che sta nei Cieli? Eppure, per le strade e  per  le piazze (Dio non voglia in casa vostra!), come è talora
1935, mi ha incoraggiato a rimaneggiarlo e ad adattarlo  per  la TV dei ragazzi, dedico questo libro anche per avere
adattarlo per la TV dei ragazzi, dedico questo libro anche  per  avere qualcuno con cui dividere la responsabilità. VITTORIO
volta si capisce subito che è un canale costruito dall'uomo  per  portare l'acqua ai campi (fig. 14), per irrigarli
costruito dall'uomo per portare l'acqua ai campi (fig. 14),  per  irrigarli
della sua grande disperazione, Caterí fece il primo passo  per  tornare indietro. Il vecchio si accostò alla Signora del
e notte, — disse, — e non dormire quasi mai. Non c'è posto  per  un altro letto, e quindi l'infermiera dovrà stendersi per
per un altro letto, e quindi l'infermiera dovrà stendersi  per  terra. Niente andare a spasso, ed essere sempre pronti a
voi da infermiera —. Allora tutti i nani la complimentarono  per  il suo buon cuore, ed ella se ne andò sorridendo con la
in terra ed ella dovette rimboccarne le maniche, ma  per  fortuna non c'era nessuno per canzonare la misera Caterí.
rimboccarne le maniche, ma per fortuna non c'era nessuno  per  canzonare la misera Caterí. Per due giorni Tit non parlò e
fortuna non c'era nessuno per canzonare la misera Caterí.  Per  due giorni Tit non parlò e non si mosse, ma il suo cuore
LIBRI DI LUSSO AL MINIMO PREZZO  PER  TUTTE LE ETÀ
una figlia a casa, tanto buona e tanto bella che si strozza  per  Vostra Maestà. - Sì? - disse il Re, e battè su un timbro
delle sue. Quando gli ho detto che volevi strozzarti  per  lui, m'ha dato questo pezzo di corda. - La ragazza,
Dopo alquanto tempo il mercante dovette partire di nuovo  per  Palermo per i suoi negozi, e quella volta non chiese alle
tempo il mercante dovette partire di nuovo per Palermo  per  i suoi negozi, e quella volta non chiese alle figlie che
non chiese alle figlie che cosa volevano che portasse loro,  per  non esporsi a fare per la minore un'altra ambasciata al Re.
che cosa volevano che portasse loro, per non esporsi a fare  per  la minore un'altra ambasciata al Re. Ma lei stessa, vedendo
ambasciata al Re. Ma lei stessa, vedendo che si preparava  per  il viaggio, gli disse: - Padre mio, per il bene che mi
che si preparava per il viaggio, gli disse: - Padre mio,  per  il bene che mi volete, dovete farmi un piacere: andate dal
farmi un piacere: andate dal Re e ditegli che io m'ammazzo  per  lui! - Figlia mia, sei pazza! Ti pare che io possa tornare
lui! - Figlia mia, sei pazza! Ti pare che io possa tornare  per  la terza volta dal Re dopo che mi ha trattato come mi ha
Questa figlia manda a dire a Vostra Maestà che si ammazzerà  per  lui. - Il Re aveva infilato nella cintura un bel coltello
quei giorni! I passeri si abbracciavano e si baciavano e  per  tutto il vicinato si sparse il chiasso dei festeggiamenti
e della sua compagna. Allora Mamí, commossa, si fece largo  per  avvicinarsi al figliolo che tanto bene aveva fatto alla
rispose perché le mamme non ricordano i sacrifici compiuti  per  i figli, ma disse: — Io sono fiera di te. Promettimi che
frenava la corsa impigliandosi alla punta del parafulmine  per  starsene un poco ad ascoltarli, alle ranocchie che per la
per starsene un poco ad ascoltarli, alle ranocchie che  per  la gioia saltavano selvaggiamente nelle pozzanghere
le cose imparate nella vita: ad essere laboriosi  per  mantenersi onesti, ad essere buoni per poter essere amati,
ad essere laboriosi per mantenersi onesti, ad essere buoni  per  poter essere amati, ad aprire bene gli occhi per
buoni per poter essere amati, ad aprire bene gli occhi  per  distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi per
per distinguere il vero dal falso, ad essere coraggiosi  per  difendere la libertà.
Signori, non posso darvi il biglietto  per  un soldo bucato, — disse malinconicamente l'impiegato della
vedere la faccia delusa di Tit, tanto che Caterí disse  per  consolarlo: — Non importa, Tit, — ma egli si morse le
— ma egli si morse le labbra perché soffriva, e si mosse  per  andarsene, cosí piano che sembrava stanchissimo. Allora la
come fratelli dall'odio contro l'Austriaco e dall'amore  per  la Patria. Le madri, le sorelle, le spose diedero ai loro
ai loro cari magnifico esempio di virile ardimento. Da  per  tutto sorsero, come per miracolo, innumerevoli barricate.
esempio di virile ardimento. Da per tutto sorsero, come  per  miracolo, innumerevoli barricate. Da tutti i campanili il
tante cose. Egli sapeva che dalle piante si ricava il legno  per  la costruzione delle case, delle navi, dei mobili. Sapeva
Sapeva pure che dalle piante si ottiene la cellulosa  per  la fabbricazione della carta. Ora gli hanno detto che in
Penitenza Ora,  per  purificare l'anima, Gesù ha istituito il Sacramento della
verso i poveri peccatori, ha voluto esserlo ancora e  per  sempre. Al Sacramento della Confessione ci siamo già altre
accostati, e conosciamo le disposizioni che ci vogliono  per  riceverlo bene. Sono: un buon esame di coscienza; il dolore
confessarsi proprio con queste divote disposizioni  per  poter dire all'Ospite divino: - La mia anima è povera e
quel che aveva visto e udito. Comare Concetta lo prese  per  un braccio e lo trascinò dentro. - Zitto! - gli raccomandò.
pensando che compare Sidoro si era servito di suo figlio  per  la rivoluzione. E siccome quella vecchia aveva detto: - Il
anche detto all'ultimo: - E poi soltanto gli stracci vanno  per  aria! - Quasi avesse voluto ammonir lei e Cuddu. Per ciò
vanno per aria! - Quasi avesse voluto ammonir lei e Cuddu.  Per  ciò ella replicava al figlio: - Zitto! Non dir niente delle
dalla paura che sua madre non venisse ad afferrarlo  per  un braccio e non lo legasse alla seggiola come lo aveva
legasse alla seggiola come lo aveva minacciato più volte,  per  costringerlo a riempirle i cannellini dell'ordito. Là,
cominciò a dire: Tuff! Tuff!Tuff!,  per  far sapere che era pronta, e la Principessa fece un inchino
di stoffa. — Verrò a trovarvi! — gridò Tit. Caterí stava  per  dirgli: — Hai lasciato la tua trombetta d'argento! — ma
d'argento! — ma vide che sopra c'era scritto: Questa è  per  Caterina. Intanto l'automobile correva lontano. Da quella
sera, Caterinuccia aspettò la visita di Tit; ella si mise  per  l'occasione il nastrino celeste con una perla che
valigia del Mercante, e che aveva sempre tenuto in serbo  per  donarlo a lei. Tit venne, e ritornò, e spesso va a
montagne e di principesse dai bei capelli che passeggiano  per  i giardini tenendo in mano una margherita. Cantano di
che tutti i bambini conoscono, quando alla sera partono  per  il Palazzo del Sogno, e che è inutile io vi dica, perché
alzi le scale invece di salirle, e culli il tuo fratellino  per  dormirlo, e non pigli caffè perchè non ti prova, e chiami
smette subito, che finisca da una volta d' importunarti. e  per  farla corta, non t' ho citato che una dozzina d'esempi; mi
che me lo permetta, poichè sa che le voglio un gran bene.  Per  insegnar la, lingua ai tubi fratelli d'Italia, che ti
voi facevi, voi andavi, e dichino e venghino, e leggano  per  leggono, temano per temono, è lo stai e il vai imperativi,
andavi, e dichino e venghino, e leggano per leggono, temano  per  temono, è lo stai e il vai imperativi, e il dove tu vai? e
e il dove tu vai? e il che tu vuoi? e nemmeno sortire  per  uscire, e bastare per durare, e tornar di casa per " andar
e il che tu vuoi? e nemmeno sortire per uscire, e bastare  per  durare, e tornar di casa per " andar a stare - in un luogo
sortire per uscire, e bastare per durare, e tornar di casa  per  " andar a stare - in un luogo dove non s'è mai stati. E
dir le genti - è meglio che tu non dica genti in quel senso  per  non farmi pensare che tu parli di tutti i popoli della
che tu parli di tutti i popoli della terra; e che suoi  per  " loro - abbia esempi classici, non toglie che sia più
col sostantivo; e m'ammetterai che a dire ignorante  per  " maleducato - si corre pericolo di calunniare dei
Einaudi © 1995 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino  per  Lo stralisco 1987 e 1995 Prima edizione «Libri per ragazzi»
Torino per Lo stralisco 1987 e 1995 Prima edizione «Libri  per  ragazzi» 1987 ISBN 88-06-13869-3
PRIME NOZIONI DI MORALE, DI IGIENE E D'AGRICOLTURA  per  le scuole primarie rurali I. MORALE E IGIENE TORINO, 1880
. . . . . . . . . . . . » 0 55 Il buon coltivatore. Libro  per  le scuole rurali e per la gente di campagna, premiato con
. » 0 55 Il buon coltivatore. Libro per le scuole rurali e  per  la gente di campagna, premiato con medaglia d'argento dal
. . . . . . » 1 - Manuale di viticoltura e di vinificazione  per  gli agricoltori italiani. Un vol. in-12°, con 25 figure. 3ª
3 50 Il giovinetto campagnuolo. Prime nozioni d'agricoltura  per  le scuole primarie rurali. Un vol. in-12° con figure» 0 60
di resistere ad ogni costo. Ed infatti Venezia lottò ancora  per  cinque mesi. Gli Austriaci la strinsero d'assedio per terra
per cinque mesi. Gli Austriaci la strinsero d'assedio  per  terra e per mare; ne smantellarono le difese con il fuoco
mesi. Gli Austriaci la strinsero d'assedio per terra e  per  mare; ne smantellarono le difese con il fuoco incessante
il fuoco incessante delle grosse artiglierie ; ed infine,  per  ventiquattro giorni continui, rovesciarono una tempesta di
le tre grandi bandiere tricolori, che, palpitando al vento  per  sedici mesi, avevano animato alla lotta i cittadini.
Reuccio si desta e vuol correre a spron battuto alla Reggia  per  chiedere al padre il consenso al suo matrimonio. Di fatti,
al Re di Portogallo che aveva una figlia bellissima,  per  chiedere la Principessa in sposa per il figlio. Giunge la
una figlia bellissima, per chiedere la Principessa in sposa  per  il figlio. Giunge la sposa in Palermo e si fanno feste non
CORRIDONI LIBRO DI LETTURA  PER  LA II CLASSE DELLE SCUOLE DEI CENTRI URBANI
era tutta una giostra di schifo e di spavento. E i cavalli,  per  il gran bisogno di fuggire, premevano uno sull'altro
la tragedia dell'aria non commuoveva il suo naso pensò,  per  meglio vedere e capire quello che accadeva, di levarsi
confusi mandandoli tutti, uomini e bestie, di un solo colpo  per  terra, se non morti svenutissimi, mentre le stesse torce
mentre le stesse torce tossivano e si andavano spegnendo  per  il tossico dell'aria. Crollò con gli altri il cavallo che
era rimasto nel bosco, indeciso su cosa fare e temere. Poi,  per  essere di soccorso, per sapere, aveva seguito le orme dei
su cosa fare e temere. Poi, per essere di soccorso,  per  sapere, aveva seguito le orme dei briganti un po'
caverna. Così quando il conte chiamò: «Blabanteeee...» e  per  tutte quelle vocali gli uscì fuori l'aria necessaria, sia
tutte quelle vocali gli uscì fuori l'aria necessaria, sia  per  senso diretto che per la vista degli stormi in fuga, fu
gli uscì fuori l'aria necessaria, sia per senso diretto che  per  la vista degli stormi in fuga, fu facile a Blabante
di stampare nel mese di febbraio 2010  per  conto di Falzea Editore s.r.l.
Carlo Alberto, col suo sublime sacrificio, aveva reso sacra  per  sempre Casa Savoia all'Italia: gl'Italiani riconoscenti lo
nella basilica di Superga, presso Torino. La prima guerra  per  l'indipendenza nazionale non era però finita: tre eroiche
il popolo italiano fosse risoluto a continuare la lotta  per  la libertà: Brescia, Roma, Venezia.
Perchè si mangia. Perchè si mangia?  Per  vivere. Tu mangi, e con quale appetito! perchè alla tua età
di crescere, e invigorire le forze. Gli adulti mangiano  per  conservare il vigor del corpo e la salute. Oziosi e
Ma chi lavora ha il diritto di mangiare, perchè mangia  per  vivere e lavorare. Egli non vive per mangiare, come il
perchè mangia per vivere e lavorare. Egli non vive  per  mangiare, come il fannullone. Chi non vuole lavorare, nè di
non dovrebbe nemanco mangiare, perchè egli vive inutilmente  per  gli altri e per sè. Il mestiere del coltivatore è faticoso;
mangiare, perchè egli vive inutilmente per gli altri e  per  sè. Il mestiere del coltivatore è faticoso; dà continuo
8 Al tempo dei tempi... di Emma Perodi, pubblicato  per  la prima volta nel 1909 nella «Biblioteca Salani
riportandoci a una realtà fiabesca che ha nutrito  per  secoli la fantasia della gente. Emma Perodi (Firenze 1850 -
Biondo. Carlo Chiostri (1863 - 1939) nacque a Firenze, dove  per  più di trent'anni si dedicò all'illustrazione di oltre
di oltre duecento volumi di letteratura popolare e  per  l'infanzia, per gli editori Salani, Bemporad, Sandron. Tra
duecento volumi di letteratura popolare e per l'infanzia,  per  gli editori Salani, Bemporad, Sandron. Tra le sue
Bemporad, Sandron. Tra le sue illustrazioni più note quelle  per  Ciondolino di Vamba nel 1893, per Pinocchio di Collodi nel
più note quelle per Ciondolino di Vamba nel 1893,  per  Pinocchio di Collodi nel 1901, per la serie di avventure di
di Vamba nel 1893, per Pinocchio di Collodi nel 1901,  per  la serie di avventure di animali di Tommaso Catani, e
Catani, e soprattutto quelle, sempre vibranti di magia,  per  le raccolte di novelle delle famose «cinque P» della fiaba
domanda cinque risposte, le quali mi furor date (quattro  per  iscritto e una a voce) da cinque studiosi, che interrogai
iscritto e una a voce) da cinque studiosi, che interrogai  per  conto tuo.
risposero in coro i tre ragazzi. - Sì, di uno stivale: però  per  essere grandi come i popoli antichi non dovete credere che
non dovete credere che basti la forma di uno stivale  per  dare calci ai nemici e vincerli: bisogna essere forti e
dinastie straniere, che onore potevano avere gli italiani?  Per  nostra fortuna, poi, furono forti e concordi e riscattarono
nell'anno 1870, voi ragazzi, vi potete vantare italiani  per  tutto il mondo.
preghiera perchè i cari figliuoli ritornino con frequenza e  per  tutta la vita al dolce Pane degli Angeli. - Che cosa sono i
sono segni efficaci della grazia, istituiti da Gesù Cristo  per  santificarci. - Che cos'è il Battesimo? Il Battesimo è il
Sangue, Anima e Divinità del Nostro Signor Gesù Cristo  per  nutrimento delle anime. - Quante cose sono necessarie per
per nutrimento delle anime. - Quante cose sono necessarie  per  fare una buona Comunione? Per fare una buona Comunione sono
- Quante cose sono necessarie per fare una buona Comunione?  Per  fare una buona Comunione sono necessarie tre cose: 1°
o Confessione, è il Sacramento istituito da Gesù Cristo  per  rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo. - Quante e
dopo il Battesimo. - Quante e quali cose si richiedono  per  fare una buona Confessione? Per fare una buona Confessione
e quali cose si richiedono per fare una buona Confessione?  Per  fare una buona Confessione si richiedono cinque cose: 1°
CONTRO L'AUSTRIA: 1915-1918. La guerra mondiale: 1914-1918.  Per  lunghi anni non fu assolutamente possibile all'Italia di
fu assolutamente possibile all'Italia di prendere le armi  per  aiutare i fratelli irredenti. Ma nel 1914 i due potenti
assalirono il piccolo Belgio, la Francia e la Serbia.  Per  salvare la libertà europea minacciata dagl'invasori,
infuriò in quasi tutta l'Europa, in Asia ed in Africa.  Per  ben quattro anni si combatterono in Europa gigantesche
mondiale ebbe termine. La Germania, che si vedeva tolto  per  sempre dalla vittoria dell'Italia l'appoggio dell'Austria,