gridava davvero sempre più da presso: - Moschino! | Moschino | mio!... - Era la Rita. Un singhiozzo le rispondeva. Era |
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a mano a mano che le loro ricerche riuscivano senza frutto. | Moschino | si scosse dal suo torpore sonnolento, quasi mortale; fece |
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no; erano i bimbi che, vicini a lui, lo chiamavano. Allora | Moschino | si mise a correre verso di loro; le gambe gli si |
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l' abbandonassero, tutt' i baci che riceveva. - Moschino! | Moschino | mio bello! - esclamava la Rita. - Moschino! Moschino d' |
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Moschino mio bello! - esclamava la Rita. - Moschino! | Moschino | d' oro! - ripeteva Nello. - Bestia scellerata! - diceva la |
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volte no! Se la Letizia avesse capita la lingua dei topi, | Moschino | le avrebbe giurato, come giurò poi a Ragù e alla Caciotta, |
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veterinario disse che bisognava radere il pelo, lavar bene | Moschino | con acqua di crusca e ungerlo tutte le sere, prima d' |
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via quel bel pelino leggiero, che parea proprio una seta. | Moschino | gridò per un poco; ma alla fine si rassegnò, s' accovacciò |
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tornava a casa una volta che non chiedesse in famiglia: - O | Moschino | che fa? Dov'è? Portatemelo. - Non sempre Moschino si faceva |
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- O Moschino che fa? Dov'è? Portatemelo. - Non sempre | Moschino | si faceva trovare. Era sotto un mobile, sopra un altro, |
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gli procurava. Un giorno, dopo aver inutilmente cercato | Moschino | per tutta la casa, il conte tése l' orecchio a de' suoni |
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piano, rimasto aperto dopo che la Rita vi aveva studiato, | Moschino | passeggiava lentamente, con aria d' importanza, tutto |
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con voce di pianto: - Moschino! Moschino! Dove sei, | Moschino | mio? - Ma la suppose una cara, un' ultima illusione della |
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in un modo o nell' altro gli avrebbero data la baia! Ah! | Moschino | non ci poteva pensare. E il peggio era che il pelo non gli |
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e gli carezzò la pelle ardente come quella di un uccellino. | Moschino | s' arrischiò d' andare co' suoi, sperando che non s' |
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giù dalla tavola sul grembo della Rita. - Sì, sì, sta' lì, | Moschino | mio, povero Moschino, - disse la buona bimba - ti darò io |
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mangiare, senza che nessuno ti veda. - E così fece. Adagiò | Moschino | sul tovagliolo, nell' ombra; e ogni tanto gli porgeva un |
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di calore. Per tutto il tempo ch' ei restò senza il pelo, | Moschino | non volle mai nè mangiare nè dormire co' suoi fratelli. |
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gli era risparmiata qualunque umiliazione. A poco a poco | Moschino | guarì: le bolle gli si disseccarono, la pelle gli diventò |
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che, ci si provò, n' ebbe a uscire malconcio. Una sera, | Moschino | se ne stava a dormicchiare su la spalla della Rita, la |
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ch' era su la tavola, gli diede da bere. In quel mentre | Moschino | aprì un occhio, e, vedendo bere Bellino, se ne sentì venir |
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andasse proprio a cadere sopra una bolla ancora aperta: | Moschino | diè un grido, s' avventò come una furia su Bellino, se lo |
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ribaciarla su la bocca ardente di febbre. - Grazie, grazie, | Moschino | bello, - diceva la signora che, quantunque si sentisse |
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senza avere imparato mai.... - Nello portò trionfalmente | Moschino | al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo |
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tanto lo ritrovavano rimpiattato in un cantuccio lontano, | Moschino | fu invasato dall'idea di conoscere il mondo, il mondo |
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zampa, e Bellino spalancava un momento gli occhietti rossi, | Moschino | badava a fantasticare: faceva nè più nè meno di Nello, al |
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di godersi in casa?... Il mondo! Questa parola, che per | Moschino | non aveva un significato preciso, questa parola che gli |
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coloro che hanno il coraggio di stare fra' loro simili. - | Moschino | non capiva, ma indovinava le lotte ch' era obbligato a |
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della sua razza, e s' affrettò a rispondere: - Io sono | Moschino | dei conti Sernici, originario delle Indie. Mi trovo qui, a |
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ma senza sapere se ci sveglieremo più.... - Perchè? - fece | Moschino | con la pelle accapponata. Il topo comune si guardò attorno |
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che fa battere il cuore più forte del solito. E il cuore di | Moschino | batteva forte davvero. Le scale gli parvero eterne, benchè |
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da un lato menava sulla via, dall' altro in un giardino. | Moschino | rimase un po' come l'asino di Buridano: non sapeva che |
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li traforava, scintillando come una spera tutta d' oro. | Moschino | entrò in un viale fiancheggiato di crisantemi, che |
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scuderia l' acqua batteva come una grandinata. A un tratto, | Moschino | sentì accanto a sè qualcosa che lo solleticava leggermente. |
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pazientemente i pezzi che gli parean troppo grandi, Dodò e | Moschino | lo mordicchiavano per chiasso, e gli davan la baia. - Rifà |
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- Rifà almeno il letto, buono a niente che sei! - gridava | Moschino | dopo aver addentato quel fratello tutto mortificazione e |
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effetto del sonno o d' un certo rimorso della coscienza, | Moschino | credè vedere la Caciotta andar attorno per i salotti in |
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s' udì il brontolìo del tuono, foriero d' un temporale. | Moschino | guardò in alto. Non aveva mai visto il cielo aperto, nè |
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che lo intricava come un labirinto, dove sarebbe andato | Moschino | per ripararsi dalla burrasca? Ormai cominciavano a cadere i |
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del fieno e due cassoni di biada. Sotto uno di quei cassoni | Moschino | si diresse subito, rimpiattandosi alla svelta. |
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vincer persino la serietà del fratello fìlosofo. Soltanto a | Moschino | era permesso d' andar qualche volta a trovare Dodò nella |
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d' andar qualche volta a trovare Dodò nella biblioteca; | Moschino | gli si metteva a torno a grattargli il collo e la testa co' |
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- Mi straziano, mi divorano! Ah, orribile! orribile!... - | Moschino | tremava come una foglia al vento; non aveva più sangue |
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abbattute, i fiori laceri e pésti. Atterrito, ansimante, | Moschino | girò attorno gli occhietti neri; la notte era ormai scesa: |
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del padrone. Dodò rizzava le orecchie, e balzava in piedi; | Moschino | andava avanti, e tutti e due scivolavano dalla libreria e |
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Dodò. - Sicchè, ora i topi dovranno sgomberare? - domandò | Moschino | grattandosi un orecchio. - Speriamo di no, Dio mio! - |
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Era uno che un' altra volta, essendo venuto in casa, visto | Moschino | sur una sedia, gli aveva gridato: - Va' via, brutta |
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brutta bestiaccia! - e aveva afferrato il bastone. Ma sì! | Moschino | con le sue gambe da grillo, in tre salti era scappato sotto |
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color d' ambra. Poco tempo dopo, tutti i fratelli di | Moschino | avevan seguìto l' esempio suo; e Rita e Nello non potevano |
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risero, cicalarono. Che dirò della famiglia dei topi? | Moschino | e Bellino, quello per avidità, questo per ignoranza, s' |
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erano a cena; la Lilia sgretolava qualcosa di mala voglia: | Moschino | s' era scottata una manuccia, posandola su l' orlo d' un |
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biancastri; la Lilia era tutta lieta dell' avvenimento; | Moschino | guardava con grande curiosità il nuovo arrivato; Bellino s' |
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madrina erano stati Nello e Rita, e avevan chiamati Dodò, | Moschino | e Bellino i maschi, Lilia e Ninì le femmine. |
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In tanto le veniva in mente il racconto spaventevole che | Moschino | le aveva fatto - delle proprie peripezie nel mondo. Per |
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inquieta, e diceva piano qualcosa all' orecchio di Ragù. | Moschino | e Bellino non s' avvedev ano di nulla: l'uno badava a |
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