Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: corona

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le tasche. — Però bada! Spendi tutto a tuo piacere; ma la  corona  reale, se tu la vendi o la perdi, guai a te! — La Reginotta
ci fu più il becco d' un quattrino. — Babbo, vendiamo la  corona  reale. — La corona reale non si tocca! — Si dee crepar di
d' un quattrino. — Babbo, vendiamo la corona reale. — La  corona  reale non si tocca! — Si dee crepar di fame? Vendiamola! —
non si tocca! — Si dee crepar di fame? Vendiamola! — La  corona  reale non si tocca. — Quel povero diavolo tornò nella
quattrini son finiti e quei figliuoli vorrebbero vendere la  corona  reale; ma io non l'ho permesso. — Fruga in quel canto. C' è
forte e picchiò alla finestra. — Ragazzi, fatemi vedere la  corona  reale. — Il babbo la tiene sotto. chiave. E dove l' ha
diavolo si senti rizzare i capelli. I figliuoli morti e la  corona  sparita! Il giorno dopo, quando vide la vecchia, le
attaccherete la corda alla cima, prenderete Ranocchino e la  corona  reale, metterete il coltello fra i denti è vi lascerete
la corda alla cima della torre, prese Ranocchino e la  corona  reale, e si lasciò andar giù. E il coltello? L' avea
naturalmente, il manto rosso col bordo di ermellino e una  corona  con diamanti. Abitava in un Palazzo Reale di stile antico e
con magnifiche feste, e Ranocchino, a suo tempo, ebbe la  corona  reale.
il disegno; ora valente nella storia patria; e quello che è  corona  di ogni sapere, fu donna virtuosissima, pia e religiosa: i
schiena: - da paternostri, le pallottoline maggiori della  corona  del Rosario, alle quali somigliano i nodi della spina
tu dia del tu al Reuccio, perchè egli è figlio di un Re di  corona  e tu sei figlio soltanto di un Principe, dunque non siete
dimenticati di lui e avevan dato, da parecchi anni, la  corona  reale a un suo parente. Il Re, infatti, si presenta al
Poi incominciò a gridare e a battere i piedi. Prese la  corona  e la scaraventò contro il muro dicendo: - Che mi vale
la scaraventò contro il muro dicendo: - Che mi vale questa  corona  se non sono Re in Palermo -
bellissime ragazze, vestite come tante regine e con la  corona  d'oro e di pietre preziose nei capelli. - Bello tu, belle
dat libenter merito; e sopra ciò le fu presentata una  corona  d' alloro. Insomma, quella solennità fu rimarcabilissima e
avanti l' alba: — Chicchirichì! Maestà, vo' mezzo regno; ho  corona  al par di voi! - Al Re scappò la pazienza: — Levatemelo di
i suol compagni (l'ho sentito or ora), riceve raggiante la  corona  d'alloro, una grande coppa, la pergamena del comitato e un
paura che se n'accorgesse; la società allora m'ha dato una  corona  perchè io ne comperassi un'altra. Io l'ho comperata e di
ciance degli improvvisanti, e non Si vergognò a dar loro la  corona  del Petrarca e del Tasso... Non è poi stoltissima, e