Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: colla

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allattasse la piccina. Un giorno la balia scese, insieme  colla  bimba, nel giardino reale. La bimba avea tre anni, e si
sul ghiaccio si fanno le belle scivolate, e  colla  neve si gioca a tirarsi le palle e a fare i fantocci. Ma
di provocare il vomito, vellicando l'ugola, e le fauci,  colla  barba di una penna, o con un fuscellino di paglia;
di una penna, o con un fuscellino di paglia; premendo,  colla  punta del dito indice e del medio, sulla base della lingua;
là a prender le pagnotte e le stiacciate da infornare; poi,  colla  cesta sulle spalle, di nuovo di qua e di là per consegnar
che lei gli diceva: tu sarai Re, il bimbo accennava di sì  colla  testina, come se avesse capito. Un giorno si trovò a
— Bimbo mio, tu sarai Re! — Il bimbo accennò di sì  colla  testina, come se avesse capito, e non strillò più. Allora
un uomo davvero stette tranquillo, e di lì a poco si sposò  colla  Reginotta di Spagna. Poi diventarono Re e Regina, e fecero
il pasto farai la pulizia della stalla. Perciò muovi  colla  forca la lettiera, cacciando la sporca nel letame, e la
la Sorte: — Sorte, o Sorte! - Gli apparve una vecchia,  colla  conocchia e col fuso: — Perchè mi hai tu chiamata? — Ti ho
per quella pianura: — Sorte, o Sorte! - Comparve la vecchia  colla  conocchia e col fuso: - Perchè mi hai tu chiamata? — Ecco
dopo andò col padre l'altra figliuola. Comparve la vecchia  colla  conocchia e col fuso, e cavò di tasca due anelli, uno
andò col padre la figliuola minore. Comparve la vecchia  colla  conocchia e col fuso e cavò di tasca, come la prima volta,
Domani, allo spuntar del sole, si trovasse presso il bosco,  colla  Regina, con la corte e con tutto il popolo, per far festa
che gli cadde coma una benda dagli occhi e si vide lì,  colla  granata in mano, mentre tutto il popolo rideva, perchè Sua
le nozze. E quando fu quel giorno, andò a rilevare la sposa  colla  carrozza di gala. Giunti al palazzo reale, disse alla
vi sarebbe ritornato più volte. Uscito fuor della Grotta,  colla  bisaccia in collo, trovò il contadino che lo attendeva. —
l' osso. — Va bene. — Il Re andava e ritornava più volte  colla  bisaccia colma, e riportava a palazzo tutte le arance d'
d' oro non c' eran più! — Sentinella sciagurata, pagherai  colla  tua testa. Maestà, non ci ho colpa. È venuto un cardellino,
che ti dico: Nella prima settimana della loro vita làsciali  colla  madre; ma bada che non poppino fino a sazietà. Ingordi come
paese: la casa del Podestà, quella del Fascio, la Chiesa  colla  piazza e la fontana, e le strade e le stradette e i vicoli,
della mandria, una corda lunga un miglio, e partì insieme  colla  vecchia. Nessuno dovea seguirli. Camminarono due giorni, e
Re, non si riconosceva più; parea fatto di terra cotta,  colla  pelle bruciata a quel modo. Ma avea un compenso. Di tanto
suo parente. Il Re, infatti, si presenta al palazzo reale,  colla  sposa sotto braccio e i soldati di sentinella: — Non si
- La Regina ci si divertiva; e Tizzoncino, andando via  colla  sua asse sulla testa e le pagnotte e le stiacciate di casa
per le scale Tizzoncino, coll' asse sulla testa o  colla  cesta sulle spalle, si voltava in là per non vederla. Gli
terza stanza. Ed ecco il leone, colle fauci spalancate,  colla  coda rizzata che faceva tremar l'aria. Lei scuote il
petto, a chi il codione: serbò per sè il collo e la testa  colla  cresta e coi bargigli. Avea terminato appena di mangiare,
— Se fra un giorno non mi spazzi gallo e galline, pagherai  colla  tua testa. — Maestà, qui ci vuole Fata Morgana; mandatela a
di più il dover morir senza figliuoli. Se la prendeva  colla  Regina, come se la colpa fosse stata di lei, e la
su, nelle stanze reali; pranzava a tavola col Re,  colla  Regina con tutta la corte, e prima di toccar le pietanze,
Mago fece una bambola grande al naturale, da scambiarsi  colla  Reginotta in carne e ossa, e che diceva: Topolino!
unto? — È I' olio della cote dove è stata affilata. -  Colla  fatatura, ci volle un batter d' occhi per tornare al luogo
maravigliava tutti col suo ingegno, con la sua bellezza,  colla  grazia e nobiltà de' suoi modi. Tornata a Firenze nel 1811
nell' acqua vide lì un pesciolino rosso, che parea d'oro,  colla  coda bianca come l' argento, e con tre macchie nere sulla
non vi ricordate di quando venivate nella mia camera  colla  cesta, e poi vi mettevate a dire piangendo: « Figliuola
Vo in campagna  colla  bimba; torneremo verso sera. — Cammina, cammina, giunsero a
per chiasso, si credette libero di tornare a divertirsi  colla  caccia, e stava fuori intere settimane. La Cecina piangeva:
come verrò! - Il Reuccio, perduto il lume degli occhi e  colla  sciabola in pugno, correva verso la camera di Tizzoncino:
non pure al mantenimento della famiglia; ma procacciare o  colla  mano o con l'ingegno al buono stato e al decoro della
È vero, rispose il maestro. Volevo anch'io rallegrarmi  colla  signora Elisina, accertandola che anche un letterato già

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