un capo e l'altro dall'altro del lungo salone del castello, | Blabante | chiese a Narco di esser fatto cavaliere. Così rispose il |
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di questa voglia di cavalierato...» «Mio signore» annunciò | Blabante | «certi semi stanno per anni nella terra, e nessun occhio o |
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salvarti così durante il viaggio dal mio fiato mortale...» | Blabante | mise il ginocchio a terra e disse: «Perdono!» «Molto più |
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sei cesti di maialini grufolanti, e Narco si volse al fido | Blabante | che gli era scudiero più che servo, consigliere più che |
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inchinati davanti a me in quel modo?» Senza avvicinarsi, | Blabante | rispose: «Mio signore, si sono inchinati al loro conte, |
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come nessun'altra ti volesse vedere, e persino baciare?» | Blabante | alzò di un altro dito l'orlo della lana, fin quasi agli |
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come qualcuno crede, ma di tremendo fetore. Perché non | Blabante | era venuto nel buio serale, avvolto nella sciarpa, ma come |
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il tempo che passò. E Narco si fermò davanti a | Blabante | e domandò: «Allora, amico mio, quanti di questi giri ho |
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ancora: ma fu l'ultimo. A gambe larghe si piantò davanti a | Blabante | e gridò: «Basta! Non finirò questa tortura e vergogna! |
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se non viene Dio a comandarmelo!» Da dietro la sciarpa, | Blabante | rispose: «Signore, frustami e battimi, e magari tagliami la |
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avresti lasciato girare?» «Considera, mio signore» rispose | Blabante | «che solo ora so che tu mi avresti perdonato l'errore, o |
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e dimmi la verità che sai». «Ebbene, mio signore» rispose | Blabante | «non è impossibile che gli inchini prolungati ed eccessivi |
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profondamente, si preparò alla seconda sfida, mentre | Blabante | vuotava i calici nell'erba, raccoglieva e ordinava le cose |
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di rugiada... Il fatto è, come molti hanno indovinato, che | Blabante | non aveva brindato né tanto né poco col vino delle ampolle: |
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del fuggi fuggi dei pesci e degli insetti. Dietro di lui, | Blabante | cercò di consolarlo: «Mio signore, hai notato che, come |
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cavalca, il conte e | Blabante | traversavano dopo tre giorni le terre ferraresi, per boschi |
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sorsate di fiume, ma Narco attraverso la fessura, e | Blabante | sopra la sciarpa, la videro e a tutti e due sembrò così |
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e se stesso con le briglie del rispetto e della volontà, | Blabante | rispose: «È possibile, mio signore... Quella scomparsa non |
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d' amore !» E ripartirono con nuovi pensieri: avvolti per | Blabante | nella sciarpa, per Narco nel metallo dell'elmo. Ma mentre |
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a fare il monaco in uno dei conventi che incontravano. Ma | Blabante | lo spingeva a continuare il viaggio con queste ragioni: |
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cercarono e trovarono il luogo di mago Antolfo. Andò avanti | Blabante | e spiegò al mago il come e il perché, saputi i quali |
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da fare. Contali tu per me, ed eviterò la confusione». | Blabante | chinò il capo, e Narco partì. I primi giri li fece a passo |
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a metà, con gli occhi come ronde sul castello di lana, | Blabante | contava. Mano a mano, il passo di Narco diventava meno |
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male: ma non tu sarai, o terrai il fiato che hai». «Sarà | Blabante | il nuovo signore!» disse Narco. «Molte prove di ingegno e |
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egli mi ha date. Lui meglio di altri governerà la terra!» | Blabante | si inchinò: «Se tu lo vuoi, signore: ma ti chiedo da ora di |
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Perciò, amato amante, o lontani, o niente!» Narco e | Blabante | si risero uno sguardo. «Ma io ti chiedo, signora, una prova |
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vivevano di abbracciato amore e altro non pensavano, | Blabante | cominciò il suo savio potere. Fino dai primi giorni si |
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uomo su cento. Dio ti aiuti». «Partiamo» disse Narco, e con | Blabante | cavalcò per due giorni verso il luogo della masca |
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e due su mille, e tre su diecimila. «Mio signore» disse | Blabante | nei pressi del castello di lei «il tuo aspetto è per molti |
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la bocca con l'infuso stracotto e filtrato, poi alitò a | Blabante | e domandò: «Come va?» «Dio ci aiuti, mio signore» rispose |
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diretto che per la vista degli stormi in fuga, fu facile a | Blabante | ritrovare il suo signore. E non dico che i due si |
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salvati!» Così fu deciso il viaggio: Narco e il fido | Blabante | sarebbero partiti per la Turingia. La cosa si seppe, e il |
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Ma nessuno diceva: «Io ho veduto e sentito». Ora Narco e | Blabante | si trovavano davanti a quella mirabilia, a ragionare sul |
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I loschi, da cavallo a cavallo, fabularono fra loro, mentre | Blabante | aveva in faccia, da una parte, giusta paura, e dall'altra |
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