Allora rinuncia volentieri alla corsa? - Neanche per sogno! | Ed | è bella e nobile la sua rinuncia in favore di altri, |
La freccia d'argento -
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Siete delle vere sanguisughe! Va bene, ve lo concederò. | Ed | ora andatevene, perché ho ancora qualcosà da sbrigare nel |
La freccia d'argento -
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preghiera tanto facile, che la capisce anche un bambino; | ed | è breve, come piace ai fanciulli. E come piace al Signore, |
Il libro della terza classe elementare -
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aprano bocca, non isputan altro che Libri della sapienza | ed | Etiche d' Aristotele, torcono il muso quando vedono alcuno |
Il Plutarco femminile -
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si abbia, da chi già non l'avesse, notizia di ciò; | ed | anche di alcuni libretti di non piccola curiosità, |
Il Plutarco femminile -
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i più sommi uomini di quella gente, essersi dilettati | ed | avere composti enimmi, grifi scirpi, o come e'se gli |
Il Plutarco femminile -
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di Pitagora, d' Ansonio, di Diomede, senz' altri infiniti; | ed | è noto sino ai fanciulli l' enimma di Virgilio: Dic quibus |
Il Plutarco femminile -
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Avalo marchese di Pescara. Ciascuno enimma è di tre versi; | ed | inoltre alla eleganza vera del dettato, ve ne ha parecchi |
Il Plutarco femminile -
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si può dire. Se il lettore erudito vuol avere un saggio, | ed | anche eserciravi l' ingegno, eccone qui uno, preso come |
Il Plutarco femminile -
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significami rebus non verbis, con cose e non con parole. | Ed | in Francia più che altrove ebbero corso allora tali |
Il Plutarco femminile -
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grifi, rebus, equivoci, anagrammi, logogrifi, acrostici, | ed | infinite altre allitterazioni usate fino d' allora; ne fa |
Il Plutarco femminile -
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materia onde qui si ragiona, e vi se ne danno precetti | ed | esempj. Comincia dagli anagrammi cui egli definisce un |
Il Plutarco femminile -
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altro furono quelli che ebbero maggior corso e più largo; | ed | è dilettevolissima un' opera stampata a Francofort sino dal |
Il Plutarco femminile -
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lodi meritate da molti valentuomini, dal Redi specialmente; | ed | ebbe varie edizioni, fra le quali una di Milano |
Il Plutarco femminile -
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all'uomo non solo per i suoi frutti, per la sua legna | ed | i suoi tronchi, ma, sopratutto, perchè purifica l' aria e |
Il libro della terza classe elementare -
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nostra fertile Italia, e cioè quelli adatti alla terra | ed | al clima di questa regione. Questo è il vostro albero |
Il libro della terza classe elementare -
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giorno più attiva. Nella Somalia Italiana fu assicurato | ed | esteso il nostro dominio, che fu accresciuto anche di un |
Il libro della terza classe elementare -
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lascia più tardi quell'atmosfera opprimente e irrespirabile | ed | esce fuori nella fresca sera primaverile. I ragazzi si |
La freccia d'argento -
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suonava le tredici | ed | i ragazzi radunarono i loro libri. II professor Raz chiuse |
I ragazzi della via Pal -
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scolari che rincasavano. Il professore chiuse la finestra | ed | il silenzio divenne pauroso tra le quattro pareti coperte |
I ragazzi della via Pal -
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altrimenti s'indurisce... Qui Vais si mise a piangere; | ed | aggiunse piagnucolando: — E il presidente ora sono io... La |
I ragazzi della via Pal -
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il primo pezzo di stucco, è stato portato in classe da Vais | ed | allora s'è fondata la società. Suo padre l'aveva portato in |
I ragazzi della via Pal -
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gran grattare. Poi nella sala di musica s'è rotto un vetro | ed | io son venuto a scuola apposta il pomeriggio ed ho |
I ragazzi della via Pal -
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un vetro ed io son venuto a scuola apposta il pomeriggio | ed | ho aspettato tutto il pomeriggio che venisse il vetraio. E' |
I ragazzi della via Pal -
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il pomeriggio che venisse il vetraio. E' venuto alle cinque | ed | io gli ho detto di darmi un po' di stucco, ma il vetraio |
I ragazzi della via Pal -
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in carrozza dagli ammalati. Una volta mi ha portato con sè | ed | io ne ho approfittato per cavare lo stucco dal vetro dello |
I ragazzi della via Pal -
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approfittato per cavare lo stucco dal vetro dello sportello | ed | era anche del buonissimo stucco, morbido tanto che la |
I ragazzi della via Pal -
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a piangere anche lui, per simpatia. Il professore si levò | ed | incominciò a passeggiare su e giù per la stanza. Una |
I ragazzi della via Pal -
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Le ha rubate? E' cosi, Richter?... Richter si fece avanti | ed | abbassò gli occhi. — Le hai rubate? Richter accennò di sì. |
I ragazzi della via Pal -
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Se sono qui?! — Io avevo rubato una marca da bollo al papà | ed | avevo molta paura che se n'accorgesse; la società allora |
I ragazzi della via Pal -
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ancora. Per questo ho detto che l'avevo avuta da Colnai | ed | allora egli mi diede ordine di riportarla immediatamente a |
I ragazzi della via Pal -
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perchè «quello lì l'ha di certo rubata in qualche parte». | Ed | io l'ho riportata a Colnai ed è per questo che la società |
I ragazzi della via Pal -
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rubata in qualche parte». Ed io l'ho riportata a Colnai | ed | è per questo che la società ha ora due marche da bollo. Il |
I ragazzi della via Pal -
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altro che deporre il timbro di caucciù sulla tavola verde | ed | insieme la scatoletta di latta contenente il tampone. II |
I ragazzi della via Pal -
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— L'ha scritto mia sorella; ma il verso è di Petôfi. | Ed | inghiottì saliva. Non era una bella cosa da parte sua, |
I ragazzi della via Pal -
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simili. Avrete tutti una nota di biasimo in condotta morale | ed | il Vais avrà una nota anche più grave perchè era il |
I ragazzi della via Pal -
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giorno, perchè oggi doveva esserci l'assemblea dei soci | ed | era proposto candidato un altro per questo mese! — Il |
I ragazzi della via Pal -
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resterete in classe fino alle due. Ve lo do io lo stucco! | Ed | ora via, filate! — Ossequi! — dissero in coro e si mossero. |
I ragazzi della via Pal -
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SENTINELLA | ED | IL PRINCIPE Milena ha assistito alla scena di lontano e la |
Quartiere Corridoni -
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è povera e tanto bisognosa; è però monda da ogni colpa | ed | è adorna della vostra grazia: venite, o Signore! |
Quartiere Corridoni -
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protesse dalle insidie dei sommergibili i convogli italiani | ed | alleati che trasportavano viveri, munizioni, soldati. I |
Il libro della terza classe elementare -
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a proseguire il cammino; più vai, più prendi coraggio; | ed | eccoti sulla cima, ove la bella vista di altri monti, di |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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le difficoltà, e queste si vincono con la pazienza, | ed | il fermo volere. Le difficoltà formano l'uomo, come le |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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Scrivo 4 al di sotto del tratto, in colonna con 1 e 3; | ed | ho che la somma richiesta è 486. In pratica l'operazione si |
Il libro della terza classe elementare -
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luogo i numeri che si trovano nella colonna delle unità | ed | ottengo 23. Ho così 23 unità del totale, che equivalgono a |
Il libro della terza classe elementare -
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Sommo i numeri che si trovano nella colonna delle diecine | ed | ottengo 22. Ho così 22 diecine del totale, che, sommate con |
Il libro della terza classe elementare -
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Sommo i numeri che si trovano nella colonna delle centinaia | ed | ottengo 4. Ho così 4 centinaia del totale; ma ne avevo già |
Il libro della terza classe elementare -
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Scrivo 6 al di sotto del tratto, in colonna con 1 e 3 | ed | ho il totale 643. In pratica si dice rapidamente: 9 più 8, |
Il libro della terza classe elementare -
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10; scrivo 0 e riporto 1. 1 più 7, 8 ; 8 più 1, 9. Scrivo 9 | ed | ho che il totale è 900. 15. Si osservi che: Nell'eseguire |
Il libro della terza classe elementare -
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addendi, giova distribuir questi in più gruppi parziali, | ed | eseguire le addizioni dei numeri dei singoli gruppi. La |
Il libro della terza classe elementare -
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cucina e non chiese nulla alla moglie. La guardò soltanto; | ed | essa guardò lui. E già s'erano capiti. Rimasero immobili, |
I ragazzi della via Pal -
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nel suo letto. Ahimè, era molto cambiato il gaio soldato | ed | il neo-capitano di via Pal: dimagrito, i capelli lunghi, le |
I ragazzi della via Pal -
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i capelli lunghi, le guancie incavate; ma non era pallido, | ed | il grave della cosa era proprio quella fiamma che gli |
I ragazzi della via Pal -
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ora tutti e tre accanto al letto e non dicevano nulla. | Ed | il malato, quasi avesse sentito che lo guardavano, aperse |
I ragazzi della via Pal -
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Le abbiamo vinte. — E poi? — Son tornati all'Orto Botanico | ed | hanno tenuto consiglio. Hanno aspettato fino a sera, ma |
I ragazzi della via Pal -
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— Come t'ho detto hanno tenuto consiglio sull'isola; | ed | hanno fatto molto baccano, perchè tutti pretendevano le |
I ragazzi della via Pal -
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Ats e due soltanto lo difendevano, il Vendauer e Sèbeni. | Ed | anche i Pastor erano all'opposizione perchè il maggiore dei |
I ragazzi della via Pal -
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perchè il maggiore dei Pastor voleva essere presidente. | Ed | è finito che hanno destituito Franco Ats ed hanno eletto il |
I ragazzi della via Pal -
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presidente. Ed è finito che hanno destituito Franco Ats | ed | hanno eletto il maggiore dei Pastor a capo. Ma sai quel che |
I ragazzi della via Pal -
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che è vero! Il biondino alzò il suo dito magro e ammonì: — | Ed | ora impegni anche la tua parola per una bugia! — Ma... — |
I ragazzi della via Pal -
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a Ciele che aveva uno stabilimento di bachi-coltura | ed | ai bachi occorrevano le foglie dei gelsi, ma Ciele era |
I ragazzi della via Pal -
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le foglie dei gelsi, ma Ciele era tutto accurato | ed | aveva paura di sciuparsi il suo bel vestito arrampicandosi |
I ragazzi della via Pal -
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di sciuparsi il suo bel vestito arrampicandosi sull'albero | ed | allora Ciele ordinava a lui di arrampicarsi perchè egli era |
I ragazzi della via Pal -
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Boka fu costretto a fare anch'egli delle sue mani portavoce | ed | ora imitavano la tromba in due: una vocina stanca, rauca, |
I ragazzi della via Pal -
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la tromba in due: una vocina stanca, rauca, debole, | ed | un'altra sana ma che sonava triste anch'essa. A Boka la |
I ragazzi della via Pal -
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—. Un po' sotto le spalle, un po' sul petto, a destra | ed | a sinistra... — Bum! Sei per terra! Il signor Cienechi si |
I ragazzi della via Pal -
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per terra! Il signor Cienechi si tolse la giacca marrone | ed | il sarto l'aiutò ad infilarsi quella di prima. — Quando |
I ragazzi della via Pal -
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il vestito marrone? Forse sarebbe andato al falegname... | Ed | il signor Cienechi sarebbe andato a passeggiare vanitoso |
I ragazzi della via Pal -
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che in ogni modo era urgente. Cienechi ne aveva bisogno; | ed | il falegname anche ne aveva bisogno. Il piccolo non si |
I ragazzi della via Pal -
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di lavorare: aveva posato sulle ginocchia la giacca marrone | ed | aveva chinato il capo sopra la tavola. Nel silenzio |
I ragazzi della via Pal -
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molti nel cortile e parlassero tranquillamente fra di loro. | Ed | ecco una voce conosciuta giunse all'orecchio di Boka; ed un |
I ragazzi della via Pal -
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Ed ecco una voce conosciuta giunse all'orecchio di Boka; | ed | un nome sussurrato da un'altra: — Barabas... S'alzò. Uscì |
I ragazzi della via Pal -
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chi dovesse essere il presidente della deputazione, | ed | è durata mezz'ora. E poi è stato eletto Vais. La donnina |
I ragazzi della via Pal -
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— disse la madre —. Chissà che non torni in sè al vedervi. | Ed | aperse la porta. Entrarono uno alla volta, impacciati, |
I ragazzi della via Pal -
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gli occhi spalancati nel suo letto, respirava raucamente | ed | a fatica: aveva la bocca spalancata. Non riconobbe nessuno. |
I ragazzi della via Pal -
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sussurrò: — Non strillare. — Non strillo — rispose Vais; | ed | era soddisfatto di poter dire quache parola senza piangere. |
I ragazzi della via Pal -
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Pal, giaceva muto per sempre, pallido, gli occhi chiusi; | ed | era certo che oramai non vedeva nè sentiva più niente di |
I ragazzi della via Pal -
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— sussurrò il sarto. Boka era nel centro della stanza, | ed | abbassò il capo. Poco prima era riuscito a stento a |
I ragazzi della via Pal -
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Poco prima era riuscito a stento a trattenere il pianto; | ed | ora era meravigliato che le lagrime non gli sgorgassero |
I ragazzi della via Pal -
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sarebbe stata una giornata grave: esame di latino. | Ed | era certo che il professor Raz l'avrebbe interrogato. Ma |
I ragazzi della via Pal -
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aveva voglia di studiare. Mise da parte libro e dizionario | ed | uscì. Girò per le strade senza meta; evitava le vicinanze |
I ragazzi della via Pal -
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il gomito. II campo era silenzioso. Il fumaiolo taceva | ed | aspettava il mattino quando mani laboriose gli avrebbero |
I ragazzi della via Pal -
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alla fortezza numero 3. II generale era stanco: l'anima | ed | il corpo erano estenuati dalla giornata passata. Barcollava |
I ragazzi della via Pal -
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di latino. Se n'andarono, scomparvero nell'oscurità. | Ed | ora Boka era solo. Ma non rimase nella fortezza. E poi era |
I ragazzi della via Pal -
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slovacco — A tre piani. Il padrone del campo fa costruire. | Ed | entrò nella capanna. A Boka pareva che la terra gli |
I ragazzi della via Pal -
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concordia, perchè i soldati mantenessero alto l'animo | ed | avessero i mezzi di ricacciare il nemico dal Veneto, e di |
Il libro della terza classe elementare -
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musica. Non tardò molto a divenir famosa per tutta Toscana, | ed | anche fuori, onde fu chiesta per isposa da Giovanni |
Il Plutarco femminile -
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avendo appena toccati i ventitrè anni, la rapì all'amore | ed | all'ammirazione di quanti la conobbero. Le furori fatti |
Il Plutarco femminile -
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di porre in mostra lavori; mettono sossopra il mondo, | ed | usano mille arzigogoli, o per esser lodate, o per far |
Il Plutarco femminile -
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facendosene belle puerilmente; e non parlano so non di sè; | ed | entrano a disputare di materie gravissime; e sfatano quelle |
Il Plutarco femminile -
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che a nulla non son buone se non a far lavori domestici | ed | a badare a casa. Fra le donne letterate le così fatte sono |
Il Plutarco femminile -
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di esser donne, avrebbero potuto far onore alla patria | ed | esser lodate dai buoni, quella benedetta lor vanità |
Il Plutarco femminile -
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tutti e lascia Nino con il tondo vuoto. Ninetto protesta | ed | alza il piatto verso la zuppiera: - E a me, mammina? a me? |
Quartiere Corridoni -
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buon figliuolo vuol bene a suo padre. Dio è nostro Padre. | Ed | è Padre di tutti; non solo dei re, dei principi e dei |
Il libro della terza classe elementare -
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Dio è nostro Padre, noi siamo naturalmente tutti fratelli. | Ed | è per ricordare questa nostra fratellanza che ciascuno di |
Il libro della terza classe elementare -
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altrui, perdona le offese; ma la sua coscienza, retta | ed | onesta, si ribella ad ogni violenza ed ingiustizia, e lo fa |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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sua coscienza, retta ed onesta, si ribella ad ogni violenza | ed | ingiustizia, e lo fa pronto sempre a difendere il debole |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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è proprio vergognoso! La camicia è un abito di prima | ed | assoluta necessità. Preferisci le camicie di cotone a |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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Tenendoli in dosso, te ne potrebbe venire un'infreddatura, | ed | anche una malattia più grave. Smetti il mal vezzo di andare |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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da Pastrengo: alla battaglia partecipò personalmente il Re; | ed | i carabinieri della sua scorta travolsero il nemico con una |
Il libro della terza classe elementare -
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sei come uno straccio. Non sai dire altro che « sí, sí », | ed | anche per questo bisogna darti una spinta. Rosetta ti ha |
le straordinarie avventure di Caterina -
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dentro l'acqua con tutte le vesti. - La Reginotta entrò. | Ed | ecco il drago con tanto di bocca, che stendeva il collo per |
C'era una volta... -
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chetamente, e si mette a dormire. Lei passa oltre. | Ed | ecco il gigante tutto coperto d' acciaio, che si slancia |
C'era una volta... -
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in un canto. La Reginotta passa oltre nella terza stanza. | Ed | ecco il leone, colle fauci spalancate, colla coda rizzata |
C'era una volta... -
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d'argento alla sua destra: è il Tifone degli esploratori. | Ed | ecco due, tre, dieci persone si slanciano su Stucchino |
La freccia d'argento -
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traguardo, giacciono sparsi i rottami dell'Airone rosso, | ed | Ed-mastica- gomma, disteso su una barella, viene caricato |
La freccia d'argento -
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una candida tuta da automobilista, un casco nuovo di zecca | ed | una bicicletta. Infine, come sbucato di sotterra, ecco |
La freccia d'argento -
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i motori, La mattina del 28 ottobre i fascisti avanzarono | ed | entrarono in Roma, perchè Roma è sempre la testa |
Il libro della terza classe elementare -
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la Messa rappresenta la vita di Gesù Cristo, | ed | il sacrificio che Egli fece per salvare gli uomini dal |
Il libro della terza classe elementare -
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Sardegna aveva saputo guadagnarsi tanta stima, che Francia | ed | Inghilterra chiesero la sua alleanza. Fu ben lieto il |
Il libro della terza classe elementare -
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un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia. | Ed | ecco apparve una schiera di angeli, vicino a quello che |
Il libro della terza classe elementare -
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fondò il suo giornale di battaglia, Il Popolo d'Italia, | ed | impegnò la strenua lotta per l'intervento, che tanto |
Il libro della terza classe elementare -
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combattè nella Conca di Plezzo, nella Carnia. sul Carso. | Ed | in una trincea sul Carso, il 23 febbraio 1917, per |
Il libro della terza classe elementare -
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ai suoi simili, quanto gliel concedevano le proprie forze; | ed | in poco tempo aveva già raccolto dattorno a sè una bella |
Il Plutarco femminile -
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domandò un asilo, che le fu dato dai Padri dell' Oratorio; | ed | in quelle poche stanze messe su alla meglio de' rozzi letti |
Il Plutarco femminile -
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lode, per avere in ciò agguagliato parecchi valentuomini | ed | ajutate le arti, le scienze e le lettere; la nostra buona |
Il Plutarco femminile -
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che dice: Vendete quel che avete per far limosine. | Ed | a questo proposito mi ricordo di aver letto che un certo |
Il Plutarco femminile -
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cosa lodevole; ma non è certo per altro che fosse efficace | ed | operosa. Molti di questi che vivono di limosina sono gente |
Il Plutarco femminile -
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suo: anzi gli accattoni sono una vera piaga della società, | ed | in paesi bene ordinati non si tollerano. Quante sieno le |
Il Plutarco femminile -
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istarò a dirlo; ma c'è un libretto che tutte le descrive, | ed | io ne leggerò a loro ogni tanto qualche pagina, acciocchè |
Il Plutarco femminile -
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meritoria; il farla agli altri è un mantenere l' ozio | ed | il vizio; e spesso è un dare a chi ha più di noi, perchè si |
Il Plutarco femminile -
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altro vuole acquistar titolo di benefattore dell' umanità, | ed | aver fama nel tempo avvenire, cerca, sì, di sollevare dalla |
Il Plutarco femminile -
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ci fossero nel suo Stato un numero sbalorditojo di poveri; | ed | investigando venne a sapere com' essi erano gente oziosa ed |
Il Plutarco femminile -
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ed investigando venne a sapere com' essi erano gente oziosa | ed | avara, datasi a limosinar per mestiere, e che tutto ciò che |
Il Plutarco femminile -
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esempio di disciplina, ossequente al dovere di soldato | ed | alla devozione verso il Re, telegrafò a Vittorio Emanuele |
Il libro della terza classe elementare -
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a Vittorio Emanuele II una sola parola: «Obbedisco»; | ed | eseguì l'ordine. L'Austria cedette il Veneto, che con |
Il libro della terza classe elementare -
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L'Italia di cento anni fa | ed | il Risorgimento italiano Pag. 211 Le Società segrete. - I |
Il libro della terza classe elementare -
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del Regno d' Italia: 1871 279 Il dissidio tra il Papato | ed | il Regno d' Italia 279 Morte di Vittorio Emanuele II: 1878 |
Il libro della terza classe elementare -
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1914-1918 291 L'intervento dell' Italia 292 Il terzo | ed | il quarto anno di guerra. - Le battaglie della Bainsizza, |
Il libro della terza classe elementare -
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tutta allegra in vista, e fatta riverenza alla direttrice | ed | al maestro, salì al suo posto, e cominciò: " Bisogna ch' io |
Il Plutarco femminile -
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a Filippo Strozzi, che era il primo cittadino di Firenze, | ed | il più ricco di tutta l' Italia; il quale, benchè non |
Il Plutarco femminile -
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il quale, benchè non avesse un proposito fermo in politica, | ed | anzi in più, occasioni avesse favoreggiata la casa Medici, |
Il Plutarco femminile -
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più acconciamente di me rispondere il signor maestro." | Ed | il maestro: " Che io il sappia fare più acconciamente di |
Il Plutarco femminile -
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ci vuole, diceva, lunga pratica di negozi pubblici; lungo | ed | assiduo studio degli storici di ogni tempo e di ogni |
Il Plutarco femminile -
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andare a passare il più del tempo per le biblioteche | ed | archivi, frugando, interpretando vecchi documenti, facendo |
Il Plutarco femminile -
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Tutte cose aliene troppo dalle consuetudini di una donna, | ed | alcune anche non possibili alle donne. Ecco perchè non ci |
Il Plutarco femminile -
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ci paiono sinceri perchè la sincerità parla semplicemente, | ed | essi parlano con artificio; e non li possiamo prender sul |
L'idioma gentile -
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aspetto, persone dotate di eccellenti qualità d'animo. | Ed | è un difetto terribile, che guai a chi s'attacca, perchè |
L'idioma gentile -
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perde, la coscienza, e non se ne libera più per la vita. | Ed | è un difetto disgraziatissimo, che il mondo deride e |
L'idioma gentile -
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dialogo nel quale un Tizio mi racconta una sua avventura, | ed | io faccio il pedante della naturalezza sui fiori della sua |
L'idioma gentile -
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lo ammazzerà. Il Re consultò subito i suoi ministri; | ed | uno di loro disse: — Maestà, è mai possibile che un |
C'era una volta... -
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in carrozza? Questa è la domanda che tutti si fanno; | ed | anche Valeria, uscita verso sera con la mamma per fare |
Il libro della terza classe elementare -
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ma la contenta: entrano, chiamano in disparte la padrona, | ed | anche questa sorride per il desiderio della bambina. - |
Il libro della terza classe elementare -
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— Buon giorno! — Non ci vedeva bene a causa delle lagrime | ed | era tanta la sua confusione che non si ricordava che era |
le straordinarie avventure di Caterina -
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cinquant'anni appena dalla sua proclamazione a regno libero | ed | unito, usciva trionfatrice dalla più grande guerra della |
Il libro della terza classe elementare -
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forma: "La Rosalba Carriera nacque a Venezia nel 1765; | ed | i suoi genitori, che avevano tutte le buone qualità del |
Il Plutarco femminile -
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poterono udire senza grave dolore la pietosa fine di lei; | ed | avrebbero pagato qualche cosa, che, o la Nina siciliana, o |
Il Plutarco femminile -
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le quattro sorelle Ranieri, Anna, Clorinda, Lucrezia | ed | Angelica, lo quali furono famose tutte e quattro, e |
Il Plutarco femminile -
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belle, che non hanno invidia a quelle de' migliori maestri; | ed | oggi ancora sono stimate e cercate con gran desiderio dagli |
Il Plutarco femminile -
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un ingegno pronto e vivace, e non un ingegno profondo | ed | atto alle speculazioni filosofiche, o alla fredda esattezza |
Il Plutarco femminile -
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insegnandoci la grammatica che si abbia a dire a me pare; | ed | avendo anche sentito mettere in canzonella uno che scrisse, |
Il Plutarco femminile -
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come ella ha detto io mi pare; non so che pensarmi, | ed | a lei ne domando. "Veramente, rispose il maestro avrei |
Il Plutarco femminile -
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poteva dire più compiutamente spero da voi trovar pietà. | Ed | il medesimo Chiabrera scriveva con tutta gentilezza: "Ed io |
Il Plutarco femminile -
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strappò con mala grazia la cartella di mano al nonno | ed | entrò senza nemmeno salutarlo. Qualcuno della classe si |
Quartiere Corridoni -
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se non gli riusciva, avrebbe rifatto la via del paese. | Ed | anche questo fallì, come gli altri. Neppur là c'era lavoro |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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che non avrebbe mancato di riuscire un uomo savio | ed | operoso chi in giovane età addimostrava di saper curare le |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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assunta nel suo palazzo: — Si chiama Grigia, — diceva, — | ed | è buona, tanto buona che meraviglia. Non parla mai e lavora |
le straordinarie avventure di Caterina -
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tanto buona che meraviglia. Non parla mai e lavora sempre | ed | ogni volta che le do un soldo d'oro, lo mette da parte |
le straordinarie avventure di Caterina -
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richiamarla; ma la vecchiarella aveva svoltato cantonata | ed | era sparita. Otto giorni dopo, si presentava un forestiero, |
C'era una volta... -
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voglio andare ad adorarlo. I Magi partirono da Gerusalemme; | ed | ecco che, appena lasciata la città, videro ancora brillare |
Il libro della terza classe elementare -
|
- Che freddo! Che freddo! Verrà l'estate, se Dio vuole! | Ed | ora che l'estate è venuta portando con sè il caldo |
Quartiere Corridoni -
|
un motivo qualsiasi è capitato in quella strana combriccola | ed | ora non riesce più a uscirne! Forse tra loro vi sono |
La freccia d'argento -
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cantina, in modo da non esser visti, tu, Winnetou 4, Hai | ed | io! Non si sa mai! |
La freccia d'argento -
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dissi: cardellino traditore, col Reuccio non ti giova! — | Ed | esso a canzonarmi; il Reuccio dorme! il Reuccio dorme! — |
C'era una volta... -
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dorme! — Cardellino traditore, col Reuccio non ti giova! — | Ed | esso a canzonarmi: il Reuccio fa la nanna! il Reuccio fa la |
C'era una volta... -
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chiedendo l'elemosina, provava un dolore da non dirsi | ed | esclamava con tutto il fervore: - Vergine santa, datemi il |
Al tempo dei tempi -
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rinunzi a pregare oggi Maria di Nazareth, se volgi briglia | ed | entri nella moschea maggiore e preghi Allah e il suo |
Al tempo dei tempi -
|
così anche la Giulietta era bella e gentile, modesta | ed | amante dello studio; tanto che, essendole toccato a |
Il Plutarco femminile -
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e dall'esser vaga di teatri e di balli: modesta, religiosa | ed | amantissima della sua città, pensava invece che anche ad |
Il Plutarco femminile -
|
applaudito, come fu la domenica passata quel della Elisina; | ed | anche qui volle mettere il becco in molle prima di tutte la |
Il Plutarco femminile -
|
altri esempj simili di storie antiche e recenti, | ed | assicurandola che, se non istà bene, così in generale, alle |
Il Plutarco femminile -
|
nel discorso della signora Giulietta qualche improprietà | ed | erroruzzo di lingua, se pure fosse stata sufficiente a |
Il Plutarco femminile -
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di mostrarsi accorta e spiritosa." La Egle si fece rossa | ed | ammutolì; la Giulietta però con bel garbo pregò il maestro |
Il Plutarco femminile -
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notasse gli errori da lei fatti, per potersene correggere; | ed | il maestro, lodato prima il componimento di lei, e |
Il Plutarco femminile -
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- La Reginotta gli credette, e strappò il coltellino. — | Ed | ora vien qui! - E l'afferrò colle granfie per ingoiarsela. |
C'era una volta... -
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mammina mia! Mi disse: strappa di terra questo coltellino, | ed | io glielo strappai. Domani sarò mangiata! — Fatevi |
C'era una volta... -
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e in una giornata potè facilmente terminare di mieterlo. — | Ed | ora vien qui! — Mangiami almeno domani! Te lo chieggo per |
C'era una volta... -
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— Ah, mammina mia! Mi disse: mieti questo frumento | ed | io glielo mietei. Domani sarò mangiata. Fatevi coraggio! E |
C'era una volta... -
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