ma credo che non faccia male a nessuno. — Quel tipo non | mi | piace affatto! — brontolò Cipí. — Perché di giorno non si |
Cipí -
|
andata subito da lui... — E lui che cosa ti ha detto? — | Mi | ha detto che i figlioli spesso lasciano la famiglia per |
Cipí -
|
per andare in cerca della felicità, e non tornano più... | Mi | ha detto tante parole belle per farmi coraggio, ma il mio |
Cipí -
|
questo tetto c'è un mistero che bisogna scoprire, e se tu | mi | aiuterai... Ma la parola gli mori in gola perché davanti ai |
Cipí -
|
diventerò dopo scorticata, non direste che il servigio che | mi | renderete è pessimo. - Il barbiere stese la dichiarazione e |
Al tempo dei tempi -
|
Siccome vi farò soffrire non poco, sarebbe meglio che | mi | pagaste avanti; dopo potreste perder la memoria. - Ma |
Al tempo dei tempi -
|
chè voglio apparir bella come la sorella mia, e dopo che | mi | avrete scorticata, andrò dal cavadenti a farmi cavare le |
Al tempo dei tempi -
|
dal cavadenti a farmi cavare le radici dei denti rotti, poi | mi | strapperò i cernecchi e allora a Palermo, nè in tutto il |
Al tempo dei tempi -
|
L'autista, ignaro di ciò che gli capita sopra la testa, | mi | guarda con la faccia chiusa come un pugno, abbassa il vetro |
Pane arabo a merenda -
|
di un nuovo incontro con don Giovanni il capo-birro. - E se | mi | dicesse: Lèvati la scarpa e la calza? - Non è lo Spirito |
Gambalesta -
|
la sera che Cuddu le raccontò: - Oggi compare Sidoro non | mi | ha dato la solita lettera, ma due belle pagnotte e una gran |
Gambalesta -
|
lettera, ma due belle pagnotte e una gran fetta di cacio. | Mi | ha detto: questa con la crocetta sotto la darai a |
Gambalesta -
|
la mantellina ti serve meglio. Ecco le due pagnotte. - E se | mi | incontra?... - Chi? Il capo-birro. Con la neve non va |
Gambalesta -
|
mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e | mi | segua. - E cosa voleva dire Gesù? Voleva insegnarci che, a |
Il libro della terza classe elementare -
|
far della sera Egli disse agli Apostoli: - Tutti quelli che | mi | hanno seguito fin qui sono digiuni. Bisogna dar loro da |
Il libro della terza classe elementare -
|
il direttore, sparando ghiaietta con le ruote posteriori. - | Mi | sa... - fece il dottor Pastori, prendendo a braccetto |
Tutti per una -
|
signorina Delfina. — Questo lavoro, — dice Delfina, — non | mi | convince. — Io lo trovo facilissimo, — ribatte Armando. — |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
anche a lei piace fare ginnastica. Di che si lamenta? — Non | mi | lamento, ma delle cose mi piace sapere il perché. — E |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
Di che si lamenta? — Non mi lamento, ma delle cose | mi | piace sapere il perché. — E quando l'ha saputo, che ci fa? |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
«Lam», «Al» e «Um». — Finora, per fortuna, — dice, — non | mi | sono mai sbagliata. — Vedrà che ci prende la mano. Ma non |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
prende la mano. Ma non creda, anch'io ho le mie difficoltà. | Mi | vengono in mente ogni sorta di parole che cominciano per |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
sono pagata per dire Lamberto; se dicessi lampeggiatore | mi | sembrerebbe di rubare il salario. Ogni tanto, giú in |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
che il barone non può fare a meno di pensare: «Senti come | mi | vogliono bene». |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
mare e per terra, e mia madre quando sono uscito | mi | ha detto: «Esci, cercala bene e la troverai!» Ora, giacchè |
Al tempo dei tempi -
|
finestra, è caduto il fuso. Io gliel'ho raccolto ed ella | mi | ha detto: «Chi mi raccoglie il fuso dev'essere mio sposo.» |
Al tempo dei tempi -
|
il fuso. Io gliel'ho raccolto ed ella mi ha detto: «Chi | mi | raccoglie il fuso dev'essere mio sposo.» Io non ho nulla in |
Al tempo dei tempi -
|
fece sentire la sua voce. "Che diavolo volete! Perché | mi | chiamate?" "Non vi vedevo più..." "Perché ero alla |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
con la bocca, capitano, per le vostre smargiassate!" "Voi | mi | state mancando di rispetto, sergente..." "Voi appartenete |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
meridiano e parallelo e spiccando un balzo indietro. "E non | mi | dicevate nulla! Io non mi preoccupo per me ma per voi!" "I |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
un balzo indietro. "E non mi dicevate nulla! Io non | mi | preoccupo per me ma per voi!" "I mussurana non attaccano |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
ironicamente. "Si tratta del serpente di pietra di cui | mi | avete parlato. Il serpente piumato..." "Già— Siamo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
di nemici?" "Peuh!" esclamò il capitano Squacqueras. "Non | mi | posso lamentare..." "Dunque, sarebbero tanti!" "No," |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
sarebbero tanti!" "No," puntualizzò il capitano "non | mi | posso lamentare perché, se mi lamentassi, potrebbero |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
puntualizzò il capitano "non mi posso lamentare perché, se | mi | lamentassi, potrebbero pensare di avermi fatto male e |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
in difficoltà, Sua Maestà Cristianissima il Re di Spagna | mi | ha trasferito qui dal suo vicereame di Milano..." "E che |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
erano bravi per niente... Soltanto il loro capo, il Griso, | mi | fece un po'di resistenza, ma lo uccisi con un colpo di |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
i bauli delle auto e poi porto via i carrelli vuoti. | Mi | passano per le mani pacchi e pacchetti, borse e borsette, |
Pane arabo a merenda -
|
ed entro anch'io, così, per scongelarmi un po'. Poi | mi | viene in mente un'idea fantastica: farò una spesa super! |
Pane arabo a merenda -
|
mamma! - risponde l'ometto - tra poco esco di nuovo e | mi | impolvero un'altra volta. La mamma tace e scodella la |
Quartiere Corridoni -
|
- E il figlio rispose: - Padre, io farò tutto ciò che voi | mi | avete raccomandato. (Libro di TOBIA, c. 4 e 5). |
Quartiere Corridoni -
|
Bellissima fece segno di sí con la testa. - Sí? Che cosa | mi | dici? Che Rosetta verrà presto? - Sí. - E se non venisse? - |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
stracci ebbe il natale, che ho inteso subito per la carta, | mi | hanno fissato in quell' idea, e ho buttato là a caso." "E |
Il Plutarco femminile -
|
e que' de' santi sacri inchiostri." "Oh! ora tutto | mi | torna a capello, e la ringrazio." "Gl'indovinelli |
Il Plutarco femminile -
|
i tuoi figliuoli grandi e piccoli dell'allegra giornata che | mi | faceste passane in casa vostra, e mantengo la promessa, che |
L'idioma gentile -
|
con molto brio e con molta arguzia, intesi dire dall'uno: - | mi | sono sbagliato, - dall'altro: - niente del tutto, - da |
L'idioma gentile -
|
fa delle stoviglie e del Galateo. A una scuola così fatta | mi | par quasi preferibile l'uso del dialetto, col quale i tuoi |
L'idioma gentile -
|
vita libera: un giorno lo chiarii dei tre errori, ed egli | mi | confessò che erano un' eredità di famiglia, che in casa |
L'idioma gentile -
|
canzonatoria, che è la più efficace. Di' a Eleonora che se | mi | racconterà qualche altra disgrazia arrivata a qualche sua |
L'idioma gentile -
|
è più vecchio d'uno di cinque, è ridicolo: A Luigina, che | mi | disse tre volte: - Ho fatto una malattia - di' che mi son |
L'idioma gentile -
|
che mi disse tre volte: - Ho fatto una malattia - di' che | mi | son dimenticato di domandarle se non aveva di meglio da |
L'idioma gentile -
|
messo qualche isola, e altre navi: era un progetto che | mi | piaceva. Avremmo potuto metterci anche i delfini e i pesci |
Lo stralisco -
|
non è vero? — Certo. — Poi però, immaginandomi la figura, | mi | veniva una specie di insoddisfazione, e pensavo che, non so |
Lo stralisco -
|
Credo di capire che cosa sentivi. E allora? — Allora | mi | è venuto all'improvviso, cosí, un pensiero nuovo: |
Lo stralisco -
|
nel suo mare cangiante, o il puro orizzonte marino. — Cosa | mi | volevi dire sul nuovo prato, Madurer? - chiese Sakumat. — |
Lo stralisco -
|
il pallore della malattia. — Sbagliato! Volevo dire che | mi | piaceva moltissimo vedere la nave avvicinarsi. E anche il |
Lo stralisco -
|
moltissimo vedere la nave avvicinarsi. E anche il prato, | mi | piacerebbe vederlo crescere piano piano. — Vuoi che lo |
Lo stralisco -
|
Sakumat. — Ma visto che il prato crescerà lentamente, forse | mi | potrò abituare. Quando, piú tardi, venne il burban a |
Lo stralisco -
|
seria e coraggiosa, veramente degna di lui. - Appena | mi | lasciano solo - disse fra sè - mi metto io a caccia di |
Una famiglia di topi -
|
degna di lui. - Appena mi lasciano solo - disse fra sè - | mi | metto io a caccia di quella vagabonda di mia sorella; e le |
Una famiglia di topi -
|
per venire a trovarti, e ripeterti che ti voglio bene.... - | Mi | vuoi bene? Proprio sul serio mi vuoi bene? - domandava l' |
Una famiglia di topi -
|
che ti voglio bene.... - Mi vuoi bene? Proprio sul serio | mi | vuoi bene? - domandava l' altra voce. - E potresti |
Una famiglia di topi -
|
La mia buona mamma sta in pena, la mia dolce Rita | mi | cerca.... O come hai coraggio di non credere che ti voglio |
Una famiglia di topi -
|
- Ma come farò, se ti debbo veder più di rado, come tu | mi | proponi, per acquietare i tuoi di casa? Io soffro quando |
Una famiglia di topi -
|
che non ti dimenticherò mai, che mai sposerò un altro! Tu | mi | credi, non è vero? - E Rosicalegno le baciava piano piano, |
Una famiglia di topi -
|
cosa e poi disse: — Maestà, vi manca il meglio. — Che cosa | mi | manca — L'albero che parla. — Infatti, tra quelle rarità, |
C'era una volta... -
|
stese la mano e strappò due foglie. — Ahi! perchè | mi | strappi? — Il Re, con tutto il suo gran coraggio, rimase |
C'era una volta... -
|
dovessi andare in capo al mondo. Ma tu, perchè non | mi | rispondevi la notte scorsa? |
C'era una volta... -
|
un paio di riprese, — dice, sempre con il punching ball | mi | annoio. — Troppo onore, zio. — Dài, non voglio picchiarti |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
quattro... — Cosa stai facendo? — In assenza dell'arbitro, | mi | conto da solo. Nove, dieci... Sono K.O., non puoi piú |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
Ottavio, che le restituisce il sorriso e scherza: — Non | mi | chiamo né Lamberto né Alberto, mi chiamo Ottavio. |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
sorriso e scherza: — Non mi chiamo né Lamberto né Alberto, | mi | chiamo Ottavio. |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
cerca legna per il fuoco. - Se tu | mi | segui. trovo io il modo - esclamò Guccio con una fermezza |
Il libro della terza classe elementare -
|
strisciando sul terreno. - No, mormorò loro Guccio, i cani | mi | conoscono e se ne staranno zitti. Ma se sentono voi faranno |
Il libro della terza classe elementare -
|
E ora, se vi movete, | mi | avanzo io, — dichiarò. Tutto il mondo sa che non si può |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
— No! — gridò Pic. — Ti prego, forte, invincibile Tit. | Mi | rimanderanno al ginnasio. Abbi pietà di me! I denti dei tre |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Lamberto, Lamberto, Lamberto... — Signorina, guardi che io | mi | chiamo Ottavio, — dice il medesimo. — Spiritoso, — osserva |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
— Anche questa è una bella favola. Ora però vorrei che | mi | dicesse la verità. Perché ve ne state lí a ripetere il nome |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
a dire la verità ne sono un po' stufa. Ho l'impressione che | mi | faccia male alla salute. — Anche gli altri cinque |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
— Come, arrivederla, dove va? — Vado a dormire. Sa, | mi | sono alzata presto per fare il mio turno. Ottavio vorrebbe |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
vecchi, che la sapevano lunga, gatta ci cova. E qui, se non | mi | sbaglio, dev'essere il segreto dello zio Lamberto». |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
a contare le pecore? — Ne conto un milione per sera, ma non | mi | addormento. — Ha provato a recitarsi il Piemonte di Giosue |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
risultati: lo sforzo di ricordare un verso dopo l'altro | mi | tiene sveglio. — Provi a studiare a memoria i Promessi |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
e sei e dare la colpa ai cibi guasti. Ma quella ragazza | mi | piace, è troppo carina per morire giovane. Mi andrebbe per- |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
ragazza mi piace, è troppo carina per morire giovane. | Mi | andrebbe per- fino di sposarla. Ma bando, per ora, ai sogni |
C'era due volte il barone Lamberto -
|
valente donna di cui oggi | mi | tocca a parlarvi, valorose compagne mie, si appella Anna |
Il Plutarco femminile -
|
encomio il maestro continuò con queste parole:"E tanto più | mi | compiaccio di questo cambiamento quanto esso è stato |
Il Plutarco femminile -
|
lievi difetti questa Vita della Arduino." La lezione che | mi | diede sei mesi fa circa alla mia leggerezza la nostra |
Il Plutarco femminile -
|
alla mia leggerezza la nostra direttrice, non nego che | mi | parve molto acerba allora; ma ora che ne conosco il |
Il Plutarco femminile -
|
maestro, sarò gratissima, se i difetti del mio scritterello | mi | fa conoscere." "Volentieri, replicò il maestro. Prima di |
Il Plutarco femminile -
|
già dicemmo disdirsi ad una grave scrittura. Oltre di ci� | mi | hanno un poco urtato certe voci e modi errati, come |
Il Plutarco femminile -
|
essere forti e sopratutto essere forti nell'anima. Ora io | mi | domando: se l'Italia era così divisa fra genti e dinastie |
Il libro della terza classe elementare -
|
perché lui oramai ha imparato a soffiarsi il naso. - | Mi | basterebbe il contorno d'insalata senza la carne. - Non c'è |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Non andartene, cara Rosa. Ora che la gallina è morta, chi | mi | farà compagnia? Bellissima non sa neppure parlare. Sa dire |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Casa di commercio, e me lo mise aperto sul tavolo. - Veda - | mi | disse - le prime pagine. Io vi cominciai a notare parole e |
L'idioma gentile -
|
di quelli scritto accanto: - Guàrdati! -; quelli appunto, | mi | spiegò l'amico, che solevano più spesso scappare anche a |
L'idioma gentile -
|
più frequenti nella conversazione della gente per bene. | Mi | cadde sott'occhio, fra l'altro, una pagina di Spazzature, |
L'idioma gentile -
|
dagli altri. Ma sopra ogni cosa attirò la mia attenzione e | Mi | parve strana una grande quantità di parole e di frasi |
L'idioma gentile -
|
o da una bandierina disegnata: parole e frasi, che l'amico | mi | disse d'aver appuntate così a caso, dove prima gli veniva, |
L'idioma gentile -
|
cui si devono dei riguardi. Arrivato a questo punto, benchè | mi | destasse un senso, d'ammirazione l'amor della lingua |
L'idioma gentile -
|
il bottegaio non se n'ebbe per male; tutt'altro. - Bene! - | mi | disse. - Mi fa piacere di vederla ridere. È il commento che |
L'idioma gentile -
|
non se n'ebbe per male; tutt'altro. - Bene! - mi disse. - | Mi | fa piacere di vederla ridere. È il commento che desideravo |
L'idioma gentile -
|
impura. Diceva fuor dei denti: - Queste son bricconate, | mi | scusi. - Questo non è uno scrivere da galantuomo. - O dove |
L'idioma gentile -
|
di cose militari. - Ma è proprio proprio costretto - | mi | domandava qualche volta - a servirsi di codesto orribile |
L'idioma gentile -
|
orribile gergo caporalesco? - Io rispondevo di si, e | mi | giustificavo umilmente. Ed egli mi diceva: - La compiango! |
L'idioma gentile -
|
- Io rispondevo di si, e mi giustificavo umilmente. Ed egli | mi | diceva: - La compiango! - E forse fu la compassione che mi |
L'idioma gentile -
|
mi diceva: - La compiango! - E forse fu la compassione che | mi | mantenne la sua amicizia. Il giorno prima di lasciar |
L'idioma gentile -
|
All'angolo di via degli Alfani, prima di lasciarmi, | mi | disse qualche parola benevola, raccomandandomi la lingua. |
L'idioma gentile -
|
venisse una volta a Torino, abbia la bontà d' avvertirmene. | Mi | metterò ai suoi ordini. Sarò felice di rivederla e di |
L'idioma gentile -
|
stringendomi la mano. - Buon viaggio, e a rivederla. E | mi | lasciò. Ma fatti pochi passi, mi richiamò con un cenno, e |
L'idioma gentile -
|
viaggio, e a rivederla. E mi lasciò. Ma fatti pochi passi, | mi | richiamò con un cenno, e mi disse: - Senta. Combinazione, |
L'idioma gentile -
|
lasciò. Ma fatti pochi passi, mi richiamò con un cenno, e | mi | disse: - Senta. Combinazione, per caso o casualità, mi |
L'idioma gentile -
|
e mi disse: - Senta. Combinazione, per caso o casualità, | mi | perdoni, è orribile. E se n'andò senza dir altro. Furon |
L'idioma gentile -
|
da cui sta entrando il grosso Segantino. - Reverendo, | mi | perdoni se entro in questo modo: ho bussato, e forse non mi |
La freccia d'argento -
|
mi perdoni se entro in questo modo: ho bussato, e forse non | mi | ha sentito. Son questi i crociati, i ragazzi perseguitati |
La freccia d'argento -
|
a fiori la fronte imperlata di sudore. - Allora | mi | son detto: per via di questa birbonata non deve fallire la |
La freccia d'argento -
|
— Tu fai osservazioni a un uccello? Come ti chiami? — | Mi | chiamano... Margherí, — rispose aprendo un poco i petali |
Cipí -
|
poco i petali per far sentire la voce. — E tu? — Io invece, | mi | chiamano... Cipí. — Non ti vedo mai da queste parti, — |
Cipí -
|
e concluse: — Sono in mezzo a tante cose belle, eppure | mi | sento tanto sola... Da tanti giorni il vento si è |
Cipí -
|
modesta, — disse la buona Regina, — e cosí paurosa. Non | mi | riesce di vedere che uno dei tuoi occhietti rossi, che fa |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
- Brutto dentino cattivo - dice con stizza - perchè | mi | tormenti? non ci stai bene in casa mia? - No, proprio - |
Quartiere Corridoni -
|
Alidosi! Sei bello, sei conte, ma sei di quelli che non | mi | piacciono! E poi... so che hai il fiato un po' pesante... |
Narco degli Alidosi -
|
ancora un poco, e fatti guardare... Quest'anno non | mi | è ancora piaciuto nessuno: perché non potresti essere tu |
Narco degli Alidosi -
|
No, bolso! No, testone! Tu sei dei novantanove che non | mi | piacciono! Sei dei novecentonovantotto che mi disgustano! |
Narco degli Alidosi -
|
che non mi piacciono! Sei dei novecentonovantotto che | mi | disgustano! Sei dei novemilanovecentonovantasette che mi |
Narco degli Alidosi -
|
mi disgustano! Sei dei novemilanovecentonovantasette che | mi | fanno schifo!» Come avesse preso una frustata sugli occhi, |
Narco degli Alidosi -
|
Malaspina; la quale, confermando a me il fatto, che | mi | pareva incredibile, mi scrisse: "In non ho merito punto: |
Il Plutarco femminile -
|
confermando a me il fatto, che mi pareva incredibile, | mi | scrisse: "In non ho merito punto: feci soltanto il dover |
Il Plutarco femminile -
|
più di me. Il babbo comincia ad alzarsi lieto e scherzare: | mi | par sempre un miraclo; o per avare tal soddisfazione mi |
Il Plutarco femminile -
|
mi par sempre un miraclo; o per avare tal soddisfazione | mi | sarei fatte tagliare anche le mani. Le ferite per la |
Il Plutarco femminile -
|
in venti giorni si sono rimarginate, ed ora non | mi | ricordo più nemmeno il dolore passato." Quando si vedono |
Il Plutarco femminile -
|
e lesse con voce commossa: "'Caro nipote, ho capito che non | mi | volete con voi, perciò ho deciso di fare da sola. Parto con |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
da sola. Parto con Jolanda, il tuo nostromo Nicolino che | mi | si è affezionato e il mio maggiordomo. Un bacio dalla tua |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
"Se ne è andata..." "Coraggio!" gli disse Morgan. "Il cuore | mi | dice che tornerà..." "Ma certo che torna!" esclamò il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
ogni mano. Il suono sale alto come un fumo. È quasi buio. | Mi | sento uno stregone che chiama gli spiriti. Qualcosa si |
Pane arabo a merenda -
|
la faccia scura. E dice subito: - Ho visto una scena che | mi | ha disgustato. Un bambino veniva a scuola accompagnato dal |
Quartiere Corridoni -
|
acqua che corre per non importunare quella che vediamo, se | mi | levo l'elmo... Il fatto è che mi piacerebbe vederla meglio, |
Narco degli Alidosi -
|
quella che vediamo, se mi levo l'elmo... Il fatto è che | mi | piacerebbe vederla meglio, e liberamente, e che forse anche |
Narco degli Alidosi -
|
già vedeva piegarsi i fiori intorno. «Questa, semmai, | mi | ha convinto d' amore !» E ripartirono con nuovi pensieri: |
Narco degli Alidosi -
|
Chi, per condolersi con me d' una disgrazia qualsiasi, | mi | scrive un semplice p. c., m'ha l'aria di voler dire per |
L'idioma gentile -
|
della convenienza e della finezza. Hai ragione, invece, se | mi | dici che si può far di meno della parola PACCHÉO, che vien |
L'idioma gentile -
|
quasi mezzo secolo che ogni volta ch'io trovo quella parola | mi | ricordo d' essermi scervellato un bel pezzo a pensare come |
L'idioma gentile -
|
coscienza sono ben sicuro di non aver usata mai, benchè | mi | sia occorso chi sa quante volte d'esprimere l' idea ch'essa |
L'idioma gentile -
|
o con un'altra meno propria. Dunque, memento. - Come? - | mi | domanderai -; anche alla Padella ci dobbiamo fermare? - Sì, |
L'idioma gentile -
|
per riparar l'olio o la cera? - Ma son minuzie, - | mi | rispondi -; o se m'occorrerà due volte o tre nella vita di |
L'idioma gentile -
|
abito d'uomo a lunga falda? Che cosa dice il Sor, Palandra? | Mi | par di vederlo. |
L'idioma gentile -
|
- Zio, dite quel che volete, ma io stasera voglio che | mi | prestiate il porco per andare da quella maledetta ragazza. |
Al tempo dei tempi -
|
morire. - E poi, quando glielo hai detto? - Ammazzarla! | Mi | pare d'aver diritto di vendicarmi. - Fa' quel che vuoi, - |
Al tempo dei tempi -
|
la tua infamia e voglio il tuo sangue, per tutto quello che | mi | hai fatto spargere. - Ditemi: - domandò la bella ragazza. - |
Al tempo dei tempi -
|
la gran perdita di sangue? - Se volete salva la vita, non | mi | mettete a cimento, non parlate di quel sangue che grida |
Al tempo dei tempi -
|
suoi Ostrogoti, e a ricondurre in vita la morta civiltà | mi | penso che tutte si troveranno d' accordo ad approvare che |
Il Plutarco femminile -
|
ragazze assentirono; allora la direttrice volta al maestro: | Mi | pare, disse, che lei, signor maestro, avesse fatto cenno |
Il Plutarco femminile -
|
di Amalasunta: ma volevo anche aggiungere che in essa vita | mi | hanno un pochino dato nel naso, non dirò tre errori, ma tre |
Il Plutarco femminile -
|
per prima voce: detto di uno è detto degli altri secoli. | Mi | ha inteso bene? Sì, signore: la cosa è semplicissima, e |
Il Plutarco femminile -
|
anche di coloro che la pretendono a maestri. Altra cosa che | mi | ha fatto mal suono è quell' azzardoso, detto di Teodòto. Le |
Il Plutarco femminile -
|
avventato, arrischiato o simili. Un'altra cosa che non | mi | è piaciuta è quel Teodòto che aveva antipatia alla civiltà |
Il Plutarco femminile -
|
è quel Teodòto che aveva antipatia alla civiltà qui | mi | pare eh' ella abbia peccato d' improprietà l' antipatia è |
Il Plutarco femminile -
|
di stuzzichini alle sei e un quarto. Verso sera suo papà | mi | ha accompagnato a casa con una macchina grande come un |
Pane arabo a merenda -
|
banconota da cinquanta euro sotto il naso dell'ufficiale. - | Mi | dispiace ma non ho il resto — ha sentenziato il vigile |
Pane arabo a merenda -
|
Si presentò con grande sussiego l'asino sapiente. Perchè | mi | dànno sempre dell'asino se esso è sapiente? - domandò |
Il libro della terza classe elementare -
|
rivolgendosi a tutti i ragazzi del pubblico - Uno di voi | mi | dica a voce alta una di queste lettere: e il mio fedele |
Il libro della terza classe elementare -
|
— spiegò Cipí, — fingeva di dormire, pareva morto, io | mi | sono avvicinato per vedere se aveva gli artigli e lui, |
Cipí -
|
avvicinato per vedere se aveva gli artigli e lui, zaff!, | mi | saltò addosso e mi strappò la coda. In quel momento i |
Cipí -
|
se aveva gli artigli e lui, zaff!, mi saltò addosso e | mi | strappò la coda. In quel momento i passeri smisero di |
Cipí -
|
modo in cui questa mattina, al cancello del giardino, tu | mi | hai guardata. Il tuo sguardo era diverso da quello |
Lo stralisco -
|
anche dallo sguardo prezioso e forte che il mio signore | mi | dona... Era uno sguardo infinitamente ladro. Tacque di |
Lo stralisco -
|
di lei, per ricordarsela nell'eternità. — Il tuo sguardo | mi | ha reso inquieta, straniero, - continuò Amilah con voce |
Lo stralisco -
|
la faccia. — Per l'intero giorno un misterioso sgomento | mi | ha tenuto, e alla sera il mio sonno è stato incerto e |
Lo stralisco -
|
è stato incerto e lieve, contrariamente al solito. Cosí non | mi | è sfuggita la tua presenza... Ma ho detto abbastanza: parla |
Lo stralisco -
|
ancora? Sí, aspetta ancora. E la trombetta d'argento? Oh, | mi | dimenticavo. Una volta, suonò. Suonò tanto piano che la udí |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
non avrei detto parole tutte schiettamente italiane? non | mi | sarei fatto intendere da tutte quante? "Sì, sì, esclamarono |
Il Plutarco femminile -
|
il maestro con tali parole: "Abbigliatoio è voce che molto | mi | piacerebbe; ma a chi riesce metterla nell' uso? "A chi |
Il Plutarco femminile -
|
ad abbigliarci, non posso dire: fammi uno specchio; se no | mi | fa una spera. Così disse la signora Bettina; alla quale il |
Il Plutarco femminile -
|
e forse usano ancora, la bella voce specchiera." "Codesta | mi | piace, - disse la signorina; e soggiunse: O se vorrò dire |
Il Plutarco femminile -
|
è la mia casa, uomo delle montagne. Chi sei? E perché | mi | cerchi? — Io sono Kumdy, uomo di bastone del burban Ganuan, |
Lo stralisco -
|
Egli ti regala il cavallo che porto legato al mio, e | mi | fa dire che l'opera che vorrebbe affidarti ha un valore |
Lo stralisco -
|
rimandato a domattina questa conversazione. Ma l'ansia | mi | preme nel petto, e la domanda che devo farti non vuole |
Lo stralisco -
|
quieta, come un cavallo giovane e forte. E io credo che | mi | ballerà nel cuore tutta la notte, se non avrà il fieno |
Lo stralisco -
|
tua domanda, avrà da me una risposta leale. E se proprio | mi | sarà impossibile dartela subito, avrò in questo modo la |
Lo stralisco -
|
tua richiesta, signore, perché dal modo in cui si annuncia | mi | sembra diversa da quelle che di solito ricevo, e muove un |
Lo stralisco -
|
scienza e sapienza sono venuti in questa casa: tutti | mi | hanno spiegato, superandosi in bravura, la natura |
Lo stralisco -
|
e quanto è bugiardo l'affetto. Ma poiché, se non | mi | inganno, hai generosamente accettato la mia preghiera, la |
Lo stralisco -
|
- Poi rivolta al Cavaliere: - Signor Cavaliere, per favore, | mi | vuol raccogliere quel fuso? - Il Cavaliere si voltò in su |
Al tempo dei tempi -
|
debbo lavorare giorno e notte. Ora ho detto fra me: «Se | mi | cade il fuso, quello che me lo raccoglie deve essere il mio |
Al tempo dei tempi -
|