come poesia, non c'è malaccio..." disse | il | Viceré. "Questo è soltanto il titolo... Ora sentite il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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non c'è malaccio..." disse il Viceré. "Questo è soltanto | il | titolo... Ora sentite il resto..." Giovanna che aveva i |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il Viceré. "Questo è soltanto il titolo... Ora sentite | il | resto..." Giovanna che aveva i suoi guanti alla |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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| il | lavoro, vi è ROMA, la città mondiale e capitale d'Italia. |
Il libro della terza classe elementare -
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la città mondiale e capitale d'Italia. In essa risiede | il | Re ed in una parte di Roma, la città del Vaticano, risiede |
Il libro della terza classe elementare -
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Re ed in una parte di Roma, la città del Vaticano, risiede | il | Papa, capo di tutti i cattolici del mondo. |
Il libro della terza classe elementare -
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tempo dei tempi regnava in Sicilia | il | re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il |
Al tempo dei tempi -
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il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che | il | suo popolo gli aveva messo il soprannome di Buono, anche |
Al tempo dei tempi -
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virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo | il | soprannome di Buono, anche per distinguerlo dal padre suo |
Al tempo dei tempi -
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Buono, anche per distinguerlo dal padre suo Guglielmo detto | il | Malo per le sue scelleraggini. Guglielmo II era buono con |
Al tempo dei tempi -
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come coi Saraceni, coi ricchi come coi poveri. Aveva | il | cuore candido come la neve, non faceva mai torto a nessuno, |
Al tempo dei tempi -
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benchè fosse anche bello e colto, non era felice. | Il | pessimo governo del padre, le tante ingiustizie e ruberie |
Al tempo dei tempi -
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ingiustizie e ruberie commesse che avevano così impoverito | il | popolo di Sicilia, erano per lui come un continuo |
Al tempo dei tempi -
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Sicilia, erano per lui come un continuo rimprovero. Quando | il | giovinetto Re vedeva i mendicanti a frotte recarsi alla |
Al tempo dei tempi -
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provava un dolore da non dirsi ed esclamava con tutto | il | fervore: - Vergine santa, datemi il mezzo di rimediare a |
Al tempo dei tempi -
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ed esclamava con tutto il fervore: - Vergine santa, datemi | il | mezzo di rimediare a tanta miseria e vi erigerò un tempio |
Al tempo dei tempi -
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- Un giorno Guglielmo traversava su un bianco cavallo | il | quartiere della Kalsa, in prossimità del mare, tutto |
Al tempo dei tempi -
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tutto abitato da Saraceni pescatori. Era triste secondo | il | solito e si recava con poco seguito a pregare nella piccola |
Al tempo dei tempi -
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pregare nella piccola cappella della Vittoria, dalla quale | il | bisavolo suo, il conte Ruggiero d'Altavilla era penetrato |
Al tempo dei tempi -
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cappella della Vittoria, dalla quale il bisavolo suo, | il | conte Ruggiero d'Altavilla era penetrato con l'aiuto della |
Al tempo dei tempi -
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tutti bianchi, e stendendo la mano adunca fino ad afferrare | il | cavallo per il morso, dice nella sua lingua: - Io, Re |
Al tempo dei tempi -
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e stendendo la mano adunca fino ad afferrare il cavallo per | il | morso, dice nella sua lingua: - Io, Re potente, so molte |
Al tempo dei tempi -
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briglia ed entri nella moschea maggiore e preghi Allah e | il | suo profeta, io ti rivelerò dove tuo padre nascose tutti i |
Al tempo dei tempi -
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e la rimprovera acerbamente. Questa vuol calmarlo, ma | il | sangue incomincia a scorrere sul volto del Reuccio, che |
Al tempo dei tempi -
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del Reuccio, che tutto irato corre alla terrazza, chiama | il | porco, lo inforca e giunge insanguinato da far paura al |
Al tempo dei tempi -
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e grida e si lamenta e mette sottosopra la Reggia. | Il | Re, quando lo vede, si mette le mani nei capelli e si |
Al tempo dei tempi -
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che dire, e in un momento tutta la capitale è informata che | il | Reuccio è moribondo. Ne è informato anche il Duca zio, che |
Al tempo dei tempi -
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informata che il Reuccio è moribondo. Ne è informato anche | il | Duca zio, che corre subito, si sbraccia, propone rimedi e |
Al tempo dei tempi -
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a consulto i medici della capitale, e tutti, vedendo | il | viso del Reuccio che mandava sangue da mille ferite, si |
Al tempo dei tempi -
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strana e nuova e non sapevano che cosa consigliare. Intanto | il | paziente, che piangeva per una pipita alzata intorno |
Al tempo dei tempi -
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commiserava. - Qui non c'è che da fare un bando! - suggerì | il | Duca zio che già aveva suggerite tante cose. E il Re, che |
Al tempo dei tempi -
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- suggerì il Duca zio che già aveva suggerite tante cose. E | il | Re, che non aveva più testa, e si faceva guidare in tutto e |
Al tempo dei tempi -
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guidare in tutto e per tutto dal cognato, disse: - Facciamo | il | bando! - Il bando fu fatto e annunziava: «Chi guarirà il |
Al tempo dei tempi -
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e per tutto dal cognato, disse: - Facciamo il bando! - | Il | bando fu fatto e annunziava: «Chi guarirà il Reuccio avrà |
Al tempo dei tempi -
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il bando! - Il bando fu fatto e annunziava: «Chi guarirà | il | Reuccio avrà una grande ricopensa.» Lasciamo il Reuccio a |
Al tempo dei tempi -
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guarirà il Reuccio avrà una grande ricopensa.» Lasciamo | il | Reuccio a smaniare e torniamo dalla bella ragazza. Il |
Al tempo dei tempi -
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il Reuccio a smaniare e torniamo dalla bella ragazza. | Il | giorno dopo della fuga del Reuccio, quando ella sedette a |
Al tempo dei tempi -
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triglia, nell'aprirla vide che gettava sangue. Ella chiama | il | cuoco e lo rimprovera perchè non aveva cotto bene il pesce. |
Al tempo dei tempi -
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chiama il cuoco e lo rimprovera perchè non aveva cotto bene | il | pesce. - Il pesce è stato al fuoco un'ora, e in un'ora si |
Al tempo dei tempi -
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e lo rimprovera perchè non aveva cotto bene il pesce. - | Il | pesce è stato al fuoco un'ora, e in un'ora si cuoce dieci |
Al tempo dei tempi -
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volte una triglia. Questa non è cosa naturale, - risponde | il | cuoco. Allora la bella ragazza chiama la sua cameriera che |
Al tempo dei tempi -
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che pensa a Vossignoria sta per morire svenato. - È dunque | il | Reuccio che muore per le ferite dei pezzetti di cristallo! |
Al tempo dei tempi -
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sulle ferite, ne farà uscire tutti i pezzetti di vetro, e | il | Reuccio sarà immediatamente salvo. - La bella ragazza si |
Al tempo dei tempi -
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- La bella ragazza si traveste da dottore, s'impiastriccia | il | viso con una pomata giallastra, si tinge le sopracciglia, |
Al tempo dei tempi -
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distante. Per tutto incontrava messi reali che facevano | il | bando. «Chi guarirà il Reuccio avrà una gran ricompensa!» E |
Al tempo dei tempi -
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incontrava messi reali che facevano il bando. «Chi guarirà | il | Reuccio avrà una gran ricompensa!» E per tutto vedeva |
Al tempo dei tempi -
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del Reuccio. Giunta che fu a Palermo, andò subito sotto | il | Palazzo Reale e chiese di essere ammessa in camera del |
Al tempo dei tempi -
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un medico, salirono dal Re e gli fecero l'ambasciata. | Il | povero Re, da che il figlio era in quello stato, non |
Al tempo dei tempi -
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dal Re e gli fecero l'ambasciata. Il povero Re, da che | il | figlio era in quello stato, non dormiva e non mangiava più, |
Al tempo dei tempi -
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non dormiva e non mangiava più, e sempre aspettava che | il | bando fatto gli portasse chi aveva il rimedio per guarire |
Al tempo dei tempi -
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sempre aspettava che il bando fatto gli portasse chi aveva | il | rimedio per guarire il Reuccio. Non appena gli dissero che |
Al tempo dei tempi -
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bando fatto gli portasse chi aveva il rimedio per guarire | il | Reuccio. Non appena gli dissero che c'era un medico così e |
Al tempo dei tempi -
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al Re che, se l'avesse lasciata sola, gli avrebbe guarito | il | figlio. Il Re uscì, i medici di Corte che assistevano il |
Al tempo dei tempi -
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se l'avesse lasciata sola, gli avrebbe guarito il figlio. | Il | Re uscì, i medici di Corte che assistevano il ferito |
Al tempo dei tempi -
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il figlio. Il Re uscì, i medici di Corte che assistevano | il | ferito uscirono, e il finto medico rimase solo e si sentiva |
Al tempo dei tempi -
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i medici di Corte che assistevano il ferito uscirono, e | il | finto medico rimase solo e si sentiva lacerare il cuore |
Al tempo dei tempi -
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e il finto medico rimase solo e si sentiva lacerare | il | cuore vedendo il Reuccio tutto nero in viso, tutto gonfio e |
Al tempo dei tempi -
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medico rimase solo e si sentiva lacerare il cuore vedendo | il | Reuccio tutto nero in viso, tutto gonfio e sanguinante, |
Al tempo dei tempi -
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spasimare a quel modo. La bella ragazza cavò fuori | il | vasetto dell'unguento, e piano piano ne unse tutto il viso |
Al tempo dei tempi -
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fuori il vasetto dell'unguento, e piano piano ne unse tutto | il | viso al Reuccio, ma per quanto facesse con tutta |
Al tempo dei tempi -
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delle dita e li cavava. Dopo un'ora erano tutti usciti, | il | Reuccio non urlava nè smaniava più e si sentiva sollevato. |
Al tempo dei tempi -
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Maestà, ho | il | rimedio per guarir la regina. Ma prima facciamo i patti. — |
C'era una volta... -
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— Vuol dire che non ne farete nulla. - Stretto fra uscio e | il | muro, il Re accettò. Il forestiero cavò di tasca una |
C'era una volta... -
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che non ne farete nulla. - Stretto fra uscio e il muro, | il | Re accettò. Il forestiero cavò di tasca una boccettina, che |
C'era una volta... -
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farete nulla. - Stretto fra uscio e il muro, il Re accettò. | Il | forestiero cavò di tasca una boccettina, che gli spariva |
C'era una volta... -
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una boccettina, che gli spariva fra le dita e disse: Ecco | il | rimedio. Questa notte, appena la Regina sarà addormentata, |
C'era una volta... -
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regina partorì e fece una bella bambina. A questa notizia | il | Re diede in uno scoppio di pianto: — Povera figliolina, che |
C'era una volta... -
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ne fate caso. — La Reginotta cresceva più bella del sole; | il | Re e la Regina n' erano matti. Quando entrò nei sette anni, |
C'era una volta... -
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montagna, abbandonarla lassù e non averne più nuove! Ma | il | patto era questo: bisognava osservarlo. Il giorno che la |
C'era una volta... -
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più nuove! Ma il patto era questo: bisognava osservarlo. | Il | giorno che la Reginotta compì i sette anni, il Re disse |
C'era una volta... -
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osservarlo. Il giorno che la Reginotta compì i sette anni, | il | Re disse alla Regina: |
C'era una volta... -
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I primi tre comandamenti riguardano direttamente Dio. | Il | primo ci comanda di riconoscerlo come unico vero Dio, di |
Quartiere Corridoni -
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di adorarlo e servirlo. Chi prega bene e serve fedelmente | il | Signore, adempie questo comandamento. Il secondo proibisce |
Quartiere Corridoni -
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e serve fedelmente il Signore, adempie questo comandamento. | Il | secondo proibisce di nominare senza rispetto il nome santo |
Quartiere Corridoni -
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Il secondo proibisce di nominare senza rispetto | il | nome santo di Dio; e sopra tutto proibisce il peccato |
Quartiere Corridoni -
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rispetto il nome santo di Dio; e sopra tutto proibisce | il | peccato bruttissimo della bestemmia. Il terzo ci ordina di |
Quartiere Corridoni -
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tutto proibisce il peccato bruttissimo della bestemmia. | Il | terzo ci ordina di onorar Dio nei giorni di festa, |
Quartiere Corridoni -
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in legno. Egli mal sopporta gli scolaretti in libertà e | il | loro chiasso. Oggi sono scesi in cortile più presto del |
Quartiere Corridoni -
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- Questi ragazzi seno sempre in festa? - e guarda, brutto, | il | calendario. Ma il calendario gli dice: - Undici novembre. |
Quartiere Corridoni -
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seno sempre in festa? - e guarda, brutto, il calendario. Ma | il | calendario gli dice: - Undici novembre. San Martino. |
Quartiere Corridoni -
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- Undici novembre. San Martino. Compleanno della Maestà | il | Re Imperatore. 11 novembre 1869. Tito Madia si rischiara. - |
Quartiere Corridoni -
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11 novembre 1869. Tito Madia si rischiara. - Benedetto | il | Re! È un padre per il suo popolo. Giusto quindi che i |
Quartiere Corridoni -
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Tito Madia si rischiara. - Benedetto il Re! È un padre per | il | suo popolo. Giusto quindi che i ragazzi festeggino il suo |
Quartiere Corridoni -
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per il suo popolo. Giusto quindi che i ragazzi festeggino | il | suo compleanno. - Neh, bambocci - dice affacciandosi alla |
Quartiere Corridoni -
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sprazzi di sole. È l'estate di San Martino. Poi scende | il | freddo e addio corse! |
Quartiere Corridoni -
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| Il | drappello di soldati spagnoli avanzava rotolando le botti. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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soldati spagnoli avanzava rotolando le botti. Li comandava | il | sergente Manuel che ad un certo punto si fermò. "Non vorrei |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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E poiché nessuno gli rispondeva si voltò, ma non vide | il | capitano Squacqueras che poco prima marciava accanto a lui. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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accanto a lui. "E dov'è?" esclamò. "Signor capitano!" | Il | capitano Squacqueras fece sentire la sua voce. "Che diavolo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Vi stavo guardando le spalle..." "Come capitano comandante | il | drappello, il vostro posto veramente sarebbe in testa" gli |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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le spalle..." "Come capitano comandante il drappello, | il | vostro posto veramente sarebbe in testa" gli disse il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il vostro posto veramente sarebbe in testa" gli disse | il | sergente che cominciava a capire con chi aveva a che fare |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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suo superiore. "Perché vi siete messo in coda?" "Perché è | il | posto più pericoloso!" rispose il capitano con sicumera. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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messo in coda?" "Perché è il posto più pericoloso!" rispose | il | capitano con sicumera. "Non conoscete il proverbio latino: |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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rispose il capitano con sicumera. "Non conoscete | il | proverbio latino: In coda venenum?, cioè, nella coda c'è il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il proverbio latino: In coda venenum?, cioè, nella coda c'è | il | veleno? Ergo, stando in coda, c'è pericolo di morire |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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(storico).? Non ho paura di nulla io!" "Bum!" fece | il | sergente Manuel, stanco delle spacconate del capitano. Il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il sergente Manuel, stanco delle spacconate del capitano. | Il | capitano spiccò un balzo in aria guardandosi intorno, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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volete per lo meno dare a me la mappa?" "La mappa?" | Il | capitano si ricordò e, aperta la giubba, scoprì la carta |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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aperta la giubba, scoprì la carta che gli aveva consegnato | il | governatore e che egli aveva collocato fra la giacca e la |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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messa sul petto per evitare che ve la rubino?" domandò | il | sergente Manuel, ironicamente. "Veramente," confessò il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il sergente Manuel, ironicamente. "Veramente," confessò | il | capitano "me l'ero messa sul petto per evitare una |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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equatoriali sono maledettamente umide! Eccovi la mappa..." | Il | sergente prese la mappa e la esaminò attentamente. "Secondo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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disse "questa città incas dovrebbe essere collocata dove | il | settantesimo parallelo si incrocia col decimo meridiano..." |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Già," disse "ma come facciamo a vedere qui, dove | il | meridiano si incrocia col parallelo? Non abbiamo il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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dove il meridiano si incrocia col parallelo? Non abbiamo | il | sestante per fare il punto!" "Elementare, sergente Manuel, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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si incrocia col parallelo? Non abbiamo il sestante per fare | il | punto!" "Elementare, sergente Manuel, elementare!" disse il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il punto!" "Elementare, sergente Manuel, elementare!" disse | il | capitano. "Basta cercare queste caratteristiche righe nere |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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foresta. Immagino che saranno solo un po' più grosse..." | Il | capitano si chinò frugando con lo sguardo fra l'erba. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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del suo petto. "Ecco appunto un meridiano!" esclamò. "E | il | parallelo non dovrebbe essere lontano... Infatti, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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non dovrebbe essere lontano... Infatti, guardate..." E | il | capitano mostrò un altro grosso cordone "Ecco appunto un |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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meridiano!" esclamò... lucido e nero che, avendo sollevato | il | parallelo, era venuto su insieme ad esso poiché si |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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era venuto su insieme ad esso poiché si incrociava con | il | primo. "Ecco il parallelo!" annunciò trionfalmente. "Noi, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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su insieme ad esso poiché si incrociava con il primo. "Ecco | il | parallelo!" annunciò trionfalmente. "Noi, veramente, li |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Noi, veramente, li chiamiamo mussurana" disse | il | sergente Manuel. "Però, debbo ricredermi sul vostro conto, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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velenosi di quella lunghezza..." "Serpenti?" esclamò | il | capitano Squacqueras lasciando cadere a terra i presunti |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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di serpenti velenosi, caro capitano" rispose ironicamente | il | sergente, mozzando la testa dei due serpenti con la sua |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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la sua spada. "Comunque, imparate come si fa!" "Oh, ma ecco | il | serpente, meno male!" esclamò il capitano. "Come? Vi è |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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come si fa!" "Oh, ma ecco il serpente, meno male!" esclamò | il | capitano. "Come? Vi è passata la paura dei rettili?" si |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Come? Vi è passata la paura dei rettili?" si sorprese | il | sergente. Poi vedendo di che si trattava: "Ah, capisco!" |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Si tratta del serpente di pietra di cui mi avete parlato. | Il | serpente piumato..." "Già— Siamo arrivati!" |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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c' è un leone affamato: appena ti viene incontro, scuoti | il | sonaglino: non ti toccherà neppur esso. Ma non bisogna aver |
C'era una volta... -
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l'acqua con tutte le vesti. - La Reginotta entrò. Ed ecco | il | drago con tanto di bocca, che stendeva il collo per |
C'era una volta... -
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entrò. Ed ecco il drago con tanto di bocca, che stendeva | il | collo per inghiottirsela. Gli butta in gola la cipolletta, |
C'era una volta... -
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chetamente, e si mette a dormire. Lei passa oltre. Ed ecco | il | gigante tutto coperto d' acciaio, che si slancia incontro |
C'era una volta... -
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terribili urli. Gli mostra la lama del coltellino, e | il | gigante va a rannicchiarsi in un canto. La Reginotta passa |
C'era una volta... -
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canto. La Reginotta passa oltre nella terza stanza. Ed ecco | il | leone, colle fauci spalancate, colla coda rizzata che |
C'era una volta... -
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colla coda rizzata che faceva tremar l'aria. Lei scuote | il | sonaglino e sbuca un branco di capre. Il leone si slancia |
C'era una volta... -
|
l'aria. Lei scuote il sonaglino e sbuca un branco di capre. | Il | leone si slancia su di esse, le sbrana e se le divora. E |
C'era una volta... -
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diventar un' altra: lei stessa non si riconosceva. Da che | il | mondo è mondo, non s' era mai vista una bellezza pari a |
C'era una volta... -
|
una bellezza pari a quella. Tornò nella città, dov' era | il | Reuccio, e prese a pigione una casa dirimpetto al palazzo |
C'era una volta... -
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e prese a pigione una casa dirimpetto al palazzo reale. | Il | Reuccio rimase sbalordito: — Oh, che bellezza! Oh, che |
C'era una volta... -
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bellezza! Se fosse sangue reale, la prenderei per moglie. - | Il | Re, che voleva bene al figliuolo quanto alla pupilla degli |
C'era una volta... -
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a domandarle se mai fosse di sangue reale. — Sono. Ma se | il | Reuccio mi vuole, dovrà farmi tre regali. — Che regali |
C'era una volta... -
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fare? — La cresta del gallo d' oro, La pelle del Re Moro, | Il | pesce senza fiele. Gli do tempo tre anni. Se no, non mi può |
C'era una volta... -
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fiele. Gli do tempo tre anni. Se no, non mi può avere. - | Il | Reuccio partì alla ricerca del gallo d'oro, che si trovava |
C'era una volta... -
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moriva. Dopo mille fatiche e mille stenti, una mattina | il | Reuccio scoperse il gallo d'oro appollaiato su d'un albero. |
C'era una volta... -
|
fatiche e mille stenti, una mattina il Reuccio scoperse | il | gallo d'oro appollaiato su d'un albero. Tirargli e |
C'era una volta... -
|
Reginotta. — Mettetelo lì. Aspetto la pelle del Re Moro. - | Il | Re Moro era terribile. Con lui, fin allora non ce n' avea |
C'era una volta... -
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Con lui, fin allora non ce n' avea potuto nessun guerriero. | Il | Reuccio mandò a sfidarlo: ne voleva la pelle. — Venga a |
C'era una volta... -
|
— Venga a prendersela. — Si combatterono colle spade, e | il | Re Moro lo aveva conciato così bene, che il Reuccio |
C'era una volta... -
|
colle spade, e il Re Moro lo aveva conciato così bene, che | il | Reuccio grondava sangue da tutte le parti. Ma in un punto |
C'era una volta... -
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SORGE | IL | SOLE Pag. 5 COMPAGNI DI SCUOLA 11 LA CASA DEL DUCE 9 A |
Il libro della terza classe elementare -
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comunista 32 Guccio emulo di Pino 34 Guccio cerca legna per | il | fuoco 35 La bufera 36 Il vecchio padrone 37 Il vecchio |
Il libro della terza classe elementare -
|
di Pino 34 Guccio cerca legna per il fuoco 35 La bufera 36 | Il | vecchio padrone 37 Il vecchio Pasquale non è un cattivo |
Il libro della terza classe elementare -
|
legna per il fuoco 35 La bufera 36 Il vecchio padrone 37 | Il | vecchio Pasquale non è un cattivo uomo 38 Arriva una |
Il libro della terza classe elementare -
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una squadra di camicie nere 39 Generosità italiana 39 | IL | CIRCO EQUESTRE 41 Il cane 41 Baconchi 42 Il cavallo 44 Il |
Il libro della terza classe elementare -
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camicie nere 39 Generosità italiana 39 IL CIRCO EQUESTRE 41 | Il | cane 41 Baconchi 42 Il cavallo 44 Il leone 45 Riconoscenza |
Il libro della terza classe elementare -
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italiana 39 IL CIRCO EQUESTRE 41 Il cane 41 Baconchi 42 | Il | cavallo 44 Il leone 45 Riconoscenza e castagnaccio 48 |
Il libro della terza classe elementare -
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IL CIRCO EQUESTRE 41 Il cane 41 Baconchi 42 Il cavallo 44 | Il | leone 45 Riconoscenza e castagnaccio 48 L'asino sapiente 94 |
Il libro della terza classe elementare -
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LA NEVE 56 Neve (versi) - ADA NEGRI 58 LA CASA PATERNA 59 | Il | mio paese 60 Il podere 61 LA BEFANA 63 LA VISITA DELLA |
Il libro della terza classe elementare -
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(versi) - ADA NEGRI 58 LA CASA PATERNA 59 Il mio paese 60 | Il | podere 61 LA BEFANA 63 LA VISITA DELLA REGINA 65 LA FESTA |
Il libro della terza classe elementare -
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BEFANA 63 LA VISITA DELLA REGINA 65 LA FESTA DEGLI OLIVI 67 | IL | NUOVO DIRETTORE 68 LA MESSA 70 Il bersagliere (versi) - |
Il libro della terza classe elementare -
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LA FESTA DEGLI OLIVI 67 IL NUOVO DIRETTORE 68 LA MESSA 70 | Il | bersagliere (versi) - EDMONDO DE AMICIS 73 BALILLA 74 Il |
Il libro della terza classe elementare -
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70 Il bersagliere (versi) - EDMONDO DE AMICIS 73 BALILLA 74 | Il | mortaio 75 Che la l'inse? (Che la rompa?) 76 Il maestro 77 |
Il libro della terza classe elementare -
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BALILLA 74 Il mortaio 75 Che la l'inse? (Che la rompa?) 76 | Il | maestro 77 CAPRERA 78 LA SPIA 80 Un sospetto 80 I segnali |
Il libro della terza classe elementare -
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L'arrivo 90 I nomi delle piante 91 Colazione sull'erba 92 | IL | GRANO 93 La spiga 94 Minghin e Fafòn, o della Carta del |
Il libro della terza classe elementare -
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e Minghin si convince ancora di più 100 Parole d'oro 101 | IL | SIGNOR GOFFREDO RACCONTA Pag. 102 Arriva la trebbiatrice |
Il libro della terza classe elementare -
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102 Arriva la trebbiatrice 103 La trebbiatrice comincia | il | suo lavoro 104 Siamo pronti? 106 Vai via! Che ne sai tu? |
Il libro della terza classe elementare -
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ne sai tu? 107 Trebbiatura (versi) - ENRICO PANZACCIII 109 | IL | MARE 110 Il varo di una nave 110 Nell'arsenale 111 La nave |
Il libro della terza classe elementare -
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107 Trebbiatura (versi) - ENRICO PANZACCIII 109 IL MARE 110 | Il | varo di una nave 110 Nell'arsenale 111 La nave scende in |
Il libro della terza classe elementare -
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una nave 110 Nell'arsenale 111 La nave scende in mare 112 | Il | vecchio carpentiere 114 Il figlio adottivo di Bonuccello |
Il libro della terza classe elementare -
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111 La nave scende in mare 112 Il vecchio carpentiere 114 | Il | figlio adottivo di Bonuccello 116 Arriva Vasco 117 I |
Il libro della terza classe elementare -
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117 I PASTORI 119 Allo stazzo 120 I pastori 122 Arriva | il | secondo gregge 124 Paolo Francesco 125 Lico 126 Sta zitto, |
Il libro della terza classe elementare -
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SENTINELLA ED | IL | PRINCIPE Milena ha assistito alla scena di lontano e la |
Quartiere Corridoni -
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domanda chi è, quanti anni ha, come si trova sotto le armi. | Il | soldato tace. Il generale insiste, lo mitraglia di domande. |
Quartiere Corridoni -
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anni ha, come si trova sotto le armi. Il soldato tace. | Il | generale insiste, lo mitraglia di domande. Il soldato suda, |
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soldato tace. Il generale insiste, lo mitraglia di domande. | Il | soldato suda, arrossisce, impallidisce, ma non muove |
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arrossisce, impallidisce, ma non muove ciglio. Finalmente | il | giovane generale gli pone una mano su una spalla e dice al |
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- Quindici giorni di licenza a questa brava sentinella! | Il | giovane generale era il Principe di Piemonte. |
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licenza a questa brava sentinella! Il giovane generale era | il | Principe di Piemonte. |
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21. La piccola Maria ha 5 noci; | il | suo fratello Giulio ne ha tre volte tante. Quante noci avrà |
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15. Per esprimere che 15 è tre volte 5, si dice che 15 è | il | prodotto di 5 per 3. La facciata di una villa ha 4 |
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6, cioè 6 + 6 + 6 + 6, ossia 24. Si dice perciò che 24 è | il | prodotto di 6 per 4. Insomma, il prodotto di un numero per |
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Si dice perciò che 24 è il prodotto di 6 per 4. Insomma, | il | prodotto di un numero per un altro è il numero eguale a |
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6 per 4. Insomma, il prodotto di un numero per un altro è | il | numero eguale a tante volte il primo, quante sono le unità |
Il libro della terza classe elementare -
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di un numero per un altro è il numero eguale a tante volte | il | primo, quante sono le unità del secondo. Se quest'ultimo è |
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a 0. Moltiplicare un numero per un altro significa trovare | il | prodotto del primo per il secondo; l'operazione che bisogna |
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per un altro significa trovare il prodotto del primo per | il | secondo; l'operazione che bisogna eseguire per cercarlo si |
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per cercarlo si chiama moltiplicazione; e dei numeri dati, | il | primo si dice moltiplicando, il secondo moltiplicatore. Per |
Il libro della terza classe elementare -
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e dei numeri dati, il primo si dice moltiplicando, | il | secondo moltiplicatore. Per indicare i prodotti si adopera |
Il libro della terza classe elementare -
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secondo moltiplicatore. Per indicare i prodotti si adopera | il | segno x (leggi: moltiplicato per, o, semplicemente, per); |
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moltiplicato per quattro, oppure cinque per quattro) è | il | prodotto di 5 per 4, e si ha 5 X 4 = 20. 22. Se in una |
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4 = 20. 22. Se in una moltiplicazione si scambiano fra loro | il | moltiplicando e il moltiplicatore, il prodotto non muta. |
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moltiplicazione si scambiano fra loro il moltiplicando e | il | moltiplicatore, il prodotto non muta. Così, per es., 5 X 3, |
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si scambiano fra loro il moltiplicando e il moltiplicatore, | il | prodotto non muta. Così, per es., 5 X 3, ossia tre volte il |
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il prodotto non muta. Così, per es., 5 X 3, ossia tre volte | il | 5, è 15; ed anche 3 X 5, ossia cinque volte il 3, è 15. Ci |
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tre volte il 5, è 15; ed anche 3 X 5, ossia cinque volte | il | 3, è 15. Ci si può render ragione di ciò guardando la |
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conto per righe, giacchè ogni riga ne contiene 5, avrò che | il | loro numero totale sarà tre volte 5, ossia 5 x 3; se invece |
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per colonne, giacchè ogni colonna ne contiene 3, avrò che | il | loro numero totale sarà cinque volte 3, ossia 3 x 5. E |
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x 5. E dunque 5 x 3 è lo stesso che 3 x 5. Gli è perciò che | il | moltiplicando e il moltiplicatore di una moltiplicazione si |
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è lo stesso che 3 x 5. Gli è perciò che il moltiplicando e | il | moltiplicatore di una moltiplicazione si dicono, |
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ordine ai soldati di non toccare nulla. "Avanti!" disse | il | sergente Manuel rivolto ai soldati. "Forza con quelle |
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chi lo sa quanto peseranno..." "Sciocchezze!" intervenne | il | capitano Squacqueras. "Io ho portato addosso fino a cento |
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senza fatica!" "Allora dovrete essere molto ricco!" disse | il | sergente Manuel. "Niente affatto!" rispose il capitano |
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ricco!" disse il sergente Manuel. "Niente affatto!" rispose | il | capitano Squacqueras. "Vivo con il mio modesto stipendio di |
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affatto!" rispose il capitano Squacqueras. "Vivo con | il | mio modesto stipendio di capitano..." "E quei cento chili |
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"Erano le medaglie guadagnate in mille scaramucce contro | il | nemico!" rispose il capitano fieramente. "E com'è che non |
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guadagnate in mille scaramucce contro il nemico!" rispose | il | capitano fieramente. "E com'è che non ce le avete più?" "Ho |
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le botti che avevano prima drizzato con le bocche in alto. | Il | capitano Squacqueras guardò e domandò: "Allora, avete |
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disse uno dei soldati asciugandosi l'abbondante sudore con | il | dorso della mano. "Quando le avremo riportate sulla nave |
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pensate che salperemo per la Spagna?" "Magari!" rispose | il | capitano. "Invece dobbiamo tornare a Maracaibo..." "E |
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dobbiamo tornare a Maracaibo..." "E perché?" domandò | il | sergente Manuel. "Perché il governatore, che ha preso |
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"E perché?" domandò il sergente Manuel. "Perché | il | governatore, che ha preso prigioniera Giovanna, la nonna |
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degli spagnoli la vedesse. Egli aveva potuto così ascoltare | il | capitano il quale, dopo che i soldati ebbero ricoperto le |
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la vedesse. Egli aveva potuto così ascoltare il capitano | il | quale, dopo che i soldati ebbero ricoperto le botti con il |
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il quale, dopo che i soldati ebbero ricoperto le botti con | il | loro coperchio, concluse: "Ma adesso scendiamo nei |
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per vedere se c'è rimasto qualcosa..." I soldati con | il | capitano e il sergente scesero nei sotterranei del tempio. |
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se c'è rimasto qualcosa..." I soldati con il capitano e | il | sergente scesero nei sotterranei del tempio. Il Corsaro |
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capitano e il sergente scesero nei sotterranei del tempio. | Il | Corsaro Nero e gli altri pirati entrarono. "Avete sentito" |
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Nero e gli altri pirati entrarono. "Avete sentito" disse | il | pirata Catenaccio mentre una orribile smorfia di commozione |
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orribile smorfia di commozione rendeva ancora più orribile | il | suo volto sfregiato. "Vostra nonna è prigioniera sulla nave |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Non è necessario, signor Catenaccio," rispose | il | Corsaro Nero "ho un'idea... Venite... Saranno essi stessi |
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rimediare? | Il | Re si morse una vena del braccio e ne fece schizzar il |
C'era una volta... -
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Il Re si morse una vena del braccio e ne fece schizzar | il | sangue. Intanto scivolava giù. Ma poco dopo la corda da |
C'era una volta... -
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la corda da capo: — Ahi, ahi! Mi spezzo! Dammi da bere! - | Il | Re si morse la, vena dell' altro braccio e ne fece schizzar |
C'era una volta... -
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Re si morse la, vena dell' altro braccio e ne fece schizzar | il | sangue. Intanto scivolava giù: Ma la corda da capo: — Ahi, |
C'era una volta... -
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la corda da capo: — Ahi, ahi! Mi spezzo! Dammi da bere! - | Il | Re, visto che ci voleva pochino a toccar terra: — E |
C'era una volta... -
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la Reginotta cominciò a riaversi. Rannocchino, porgi | il | ditino! — E Ranocchino porgeva il ditino, e a lei soltanto. |
C'era una volta... -
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Rannocchino, porgi il ditino! — E Ranocchino porgeva | il | ditino, e a lei soltanto. Il Re, per finirla, voleva far |
C'era una volta... -
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ditino! — E Ranocchino porgeva il ditino, e a lei soltanto. | Il | Re, per finirla, voleva far subito le nozze. Ma la vecchia |
C'era una volta... -
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olio bollente. — A che farne? — Lo saprete poi. — Quando fu | il | giorno, l'olio bolliva nella caldaia. Venne la vecchia e |
C'era una volta... -
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mano e casca in fondo alla caldaia. La Reginotta si svenne. | Il | Re voleva far ammazzare la vecchia; ma questa, afferrati in |
C'era una volta... -
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a rimestare col suo bastone, e intanto cantava: — Oh, | il | bel ranno! Oh, il bel ranno! Presto fuori salteranno. |
C'era una volta... -
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col suo bastone, e intanto cantava: — Oh, il bel ranno! Oh, | il | bel ranno! Presto fuori salteranno. Infatti ecco il figlio |
C'era una volta... -
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Oh, il bel ranno! Presto fuori salteranno. Infatti ecco | il | figlio maggiore che salta fuori vivo, il primo. — Oh, il |
C'era una volta... -
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Infatti ecco il figlio maggiore che salta fuori vivo, | il | primo. — Oh, il bel ranno! Oh, il bel ranno! Presto fuori |
C'era una volta... -
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il figlio maggiore che salta fuori vivo, il primo. — Oh, | il | bel ranno! Oh, il bel ranno! Presto fuori salteranno. E |
C'era una volta... -
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che salta fuori vivo, il primo. — Oh, il bel ranno! Oh, | il | bel ranno! Presto fuori salteranno. E rimestava. Ed ecco |
C'era una volta... -
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Presto fuori salteranno. E rimestava. Ed ecco saltar fuori | il | secondo. Così tutti e sei i fratellini. — Oh, il bel ranno! |
C'era una volta... -
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fuori il secondo. Così tutti e sei i fratellini. — Oh, | il | bel ranno! Oh, il bel ranno! Presto fuori salteranno. E |
C'era una volta... -
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Così tutti e sei i fratellini. — Oh, il bel ranno! Oh, | il | bel ranno! Presto fuori salteranno. E rimestava. Ma |
C'era una volta... -
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scottarsi? Doveva fare come al solito. — Ranocchino, porgi | il | ditino! - Ranocchino porse il ditino alla Reginotta..., e |
C'era una volta... -
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solito. — Ranocchino, porgi il ditino! - Ranocchino porse | il | ditino alla Reginotta..., e chi uscì fuori? Un bel giovane |
C'era una volta... -
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in Sicilia e i giudici comandano più di me? - Poi prese | il | manto d'ermellino e lo strappò tutto, dicendo: - A che mi |
Al tempo dei tempi -
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manto mentre nel mio Regno mi contano quanto Pulcinella? - | Il | fabbro, nel vederlo così infuriato, credeva che se la |
Al tempo dei tempi -
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in qualche prigione o a remare su qualche galera. Invece | il | Re, tutto buono si volse a lui e, mettendogli in mano una |
Al tempo dei tempi -
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Sicilia e con quelle doppie d'oro rabbonì la moglie e levò | il | Principino da battere il ferro sull'incudine e da limare |
Al tempo dei tempi -
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d'oro rabbonì la moglie e levò il Principino da battere | il | ferro sull'incudine e da limare chiavi e toppe. Ma torniamo |
Al tempo dei tempi -
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i baffi, fatemi la chierica.... - Don Josè credeva che | il | Re fosse impazzito. - Presto, don Josè, andate e stasera |
Al tempo dei tempi -
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impazzito. - Presto, don Josè, andate e stasera portatemi | il | vestito che v'ho chiesto. Non vi movete? Sono o non sono il |
Al tempo dei tempi -
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il vestito che v'ho chiesto. Non vi movete? Sono o non sono | il | re di Spagna, d'Aragona, di Castiglia, di Leone, di Sicilia |
Al tempo dei tempi -
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di Castiglia, di Leone, di Sicilia e del Nuovo Mondo? | Il | discendente di Ferdinando e d'Isabella di Castiglia, sono o |
Al tempo dei tempi -
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o non sono Carlo V re e imperatore? - Sì, Maestà, siete | il | più potente sovrano del mondo e sui vostri domini non |
Al tempo dei tempi -
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sovrano del mondo e sui vostri domini non tramonta mai | il | sole; ma appunto per questo, mi pare che l'etichetta |
Al tempo dei tempi -
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ma appunto per questo, mi pare che l'etichetta richieda che | il | Re ne' suoi viaggi sia accompagnato.... - Al diavolo |
Al tempo dei tempi -
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sia accompagnato.... - Al diavolo l'etichetta e tutto | il | resto, obbedite! - E don Josè obbedì e la sera stessa portò |
Al tempo dei tempi -
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resto, obbedite! - E don Josè obbedì e la sera stessa portò | il | vestito da abate al suo Sovrano e dovette tagliargli i |
Al tempo dei tempi -
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una bella chierica nel centro della testa. Così trasformato | il | Re uscì dal Palazzo Reale di Madrid senza esser |
Al tempo dei tempi -
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Una burrasca gettò la nave sulle coste di Trapani, dove | il | Re comprò un mulo e su quello si avviò alla capitale |
Al tempo dei tempi -
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non ce n'erano, le campagne erano incolte e deserte, e | il | Re fu fermato tre volte nel viaggio dai malandrini. I primi |
Al tempo dei tempi -
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I primi gli presero la borsa con le monete d'oro, i secondi | il | mulo, i terzi, non potendo prendergli altro, gli levarono |
Al tempo dei tempi -
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altro, gli levarono le scarpe con le fibbie d' argento, | il | mantello e l'abito talare, cosicchè dovette fare il viaggio |
Al tempo dei tempi -
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il mantello e l'abito talare, cosicchè dovette fare | il | viaggio a piedi e scalzo e senza nulla che lo riparasse dal |
Al tempo dei tempi -
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Figuriamoci che umore avesse quando pose finalmente | il | piede nella sua fedele città di Palermo. Se gli fosse |
Al tempo dei tempi -
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sua fedele città di Palermo. Se gli fosse capitato davanti | il | Vicerè che governava in suo nome, lo avrebbe per lo meno |
Al tempo dei tempi -
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che sapeva l'indirizzo del fabbro e andò a trovarlo! | Il | brav'uomo lo riconobbe subito e lo ristorò, lo calzò e lo |
Al tempo dei tempi -
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subito e lo ristorò, lo calzò e lo vestì, altrimenti | il | Re sarebbe morto di fame ne' suoi felicissimi Stati. Il |
Al tempo dei tempi -
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il Re sarebbe morto di fame ne' suoi felicissimi Stati. | Il | fabbro tempestò, fece l'ira di Dio perchè di nuovo il |
Al tempo dei tempi -
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Il fabbro tempestò, fece l'ira di Dio perchè di nuovo | il | Tribunale discutesse la causa e la discusse. Il Re quel |
Al tempo dei tempi -
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di nuovo il Tribunale discutesse la causa e la discusse. | Il | Re quel giorno era nell'aula vestito da misero abate. A un |
Al tempo dei tempi -
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occupatevi dei fatti vostri! Se non ve ne andate, vi tiro | il | calamaio! - Il Re non voleva altro. Si sbottona la tonaca, |
Al tempo dei tempi -
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fatti vostri! Se non ve ne andate, vi tiro il calamaio! - | Il | Re non voleva altro. Si sbottona la tonaca, si apre il |
Al tempo dei tempi -
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- Il Re non voleva altro. Si sbottona la tonaca, si apre | il | colletto della camicia e fa vedere il Toson d'oro. I |
Al tempo dei tempi -
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la tonaca, si apre il colletto della camicia e fa vedere | il | Toson d'oro. I giudici rimasero come morti. - Giudici |
Al tempo dei tempi -
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I giudici rimasero come morti. - Giudici infami, - esclamò | il | Re drizzandosi - così vendete la giustizia? Ordino e |
Al tempo dei tempi -
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alle code dei cavalli e trascinati per la città. Voglio che | il | popolo veda che le loro ingiustizie, le loro infamie non |
Al tempo dei tempi -
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Poi furono squartati, scorticati e con la pelle dei giudici | il | Re fece fare tanti seggi e su questi seggi ordinò che |
Al tempo dei tempi -
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dimenticassero quel che era capitato ai loro predecessori. | Il | perfido abate perdette la causa e finì la vita in una |
Al tempo dei tempi -
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abate perdette la causa e finì la vita in una prigione, e | il | Principino fu reintegrato nei suoi titoli e nei suoi beni e |
Al tempo dei tempi -
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e per riconoscenza sposò Angelina, la figlia del fabbro. | Il | Re fece alla sposa doni sontuosi e volle che le nozze |
Al tempo dei tempi -
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celebrate nella cappella Palatina, nel Palazzo Reale. | Il | Vicerè, poveretto, la passò brutta e così tutti i |
Al tempo dei tempi -
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tutti i funzionari che governavano l'isola a nome del Re, | il | quale, facendo giustizia, si acquistò l'amore e la |
Al tempo dei tempi -
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si acquistò l'amore e la riconoscenza dei Siciliani. | Il | principe di Cattolica gli fece fare una statua che fu messa |
Al tempo dei tempi -
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casa del presidente Airoldi nel Vicolo degli Agonizzanti. | Il | vicolo prese il nome di Cortile del Re, e la strada per la |
Al tempo dei tempi -
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Airoldi nel Vicolo degli Agonizzanti. Il vicolo prese | il | nome di Cortile del Re, e la strada per la quale furon |
Al tempo dei tempi -
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la Calata dei Giudici e così si chiama ancora. Angelina e | il | Principe furono felici e contenti e lei fu Viceregina e il |
Al tempo dei tempi -
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il Principe furono felici e contenti e lei fu Viceregina e | il | Principe Vicerè dell'isola per anni e anni. FINE. |
Al tempo dei tempi -
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| Il | vecchio carpentiere. I ragazzi erano veramente ammirati di |
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pensò con dolore che se non fosse stato zoppo sarebbe stato | il | primo a farsi marinaio. Cherubino preferiva la terra ferma. |
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con le mani nere dalla pece e la barba bianca per l'età. | Il | carpentiere aveva gli occhi umidi dalla commozione. Il |
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Il carpentiere aveva gli occhi umidi dalla commozione. | Il | signor Goffredo gli domandò con gentilezza e con affetto: - |
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avete lavorato per quella bella nave? - Si, ne sono quasi | il | padre! - rispose il forte vecchio. - Le ho fatto tutte le |
Il libro della terza classe elementare -
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quella bella nave? - Si, ne sono quasi il padre! - rispose | il | forte vecchio. - Le ho fatto tutte le costole alla Colomba |
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vecchio. - Le ho fatto tutte le costole alla Colomba (era | il | nome della nave varata) - e lo disse con un accento come se |
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- e lo disse con un accento come se parlasse di sua figlia. | Il | vecchio carpentiere rapito dalla gentilezza del signor |
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mio figlio che diventerà un grande capitano di mare. | Il | palazzo del carpentiere, che si chiamava Bonuccello, era |
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si chiamava Bonuccello, era una casettina di legno, dietro | il | porto, linda, con una pergola e gerani. - Non è ancora |
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una pergola e gerani. - Non è ancora tornato dalla scuola, | il | mio Vasco. Ad ogni modo ecco qui un po' di pane e aringhe: |
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aringhe: quello che ho. Era commovente quell'ospitalità. E | il | signor Goffredo permise che i ragazzi approfittassero. |
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sono le unità dell'altro. Quando è possibile, si dice che | il | primo è multiplo del secondo, o anche che il primo è |
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si dice che il primo è multiplo del secondo, o anche che | il | primo è divisibile per il secondo; e il numero a cui sono |
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multiplo del secondo, o anche che il primo è divisibile per | il | secondo; e il numero a cui sono eguali gli addendi in cui |
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o anche che il primo è divisibile per il secondo; e | il | numero a cui sono eguali gli addendi in cui può essere |
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a cui sono eguali gli addendi in cui può essere spezzato | il | primo si dice il quoto del primo per il secondo. Per |
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gli addendi in cui può essere spezzato il primo si dice | il | quoto del primo per il secondo. Per conseguenza, possiamo |
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può essere spezzato il primo si dice il quoto del primo per | il | secondo. Per conseguenza, possiamo dire che 24 è divisibile |
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conseguenza, possiamo dire che 24 è divisibile per 6 e che | il | quoto di 24 per 6 è 4. Così 30 è divisibile per 5, e il |
Il libro della terza classe elementare -
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che il quoto di 24 per 6 è 4. Così 30 è divisibile per 5, e | il | quoto è 6; 63 è divisibile per 7, e il quoto è 9; ecc., |
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divisibile per 5, e il quoto è 6; 63 è divisibile per 7, e | il | quoto è 9; ecc., ecc. Per indicare i quoti si fa uso del |
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è 8, 30 : 5 = 6 ; 63 : 7 = 9 ; ecc., ecc. È chiaro che: | Il | quoto di un numero per un altro è il numero che |
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ecc. È chiaro che: Il quoto di un numero per un altro è | il | numero che moltiplicato per il secondo dà il primo. 37. |
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di un numero per un altro è il numero che moltiplicato per | il | secondo dà il primo. 37. Quando un numero è divisibile per |
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per un altro è il numero che moltiplicato per il secondo dà | il | primo. 37. Quando un numero è divisibile per un altro, il |
Il libro della terza classe elementare -
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il primo. 37. Quando un numero è divisibile per un altro, | il | primo contiene tante volte il secondo quante sono le unità |
Il libro della terza classe elementare -
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è divisibile per un altro, il primo contiene tante volte | il | secondo quante sono le unità del quoto, senza alcun avanzo; |
Il libro della terza classe elementare -
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e dunque, se si eseguisce la divisione del primo per | il | secondo si ottiene come quoziente il quoto e come resto 0. |
Il libro della terza classe elementare -
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del primo per il secondo si ottiene come quoziente | il | quoto e come resto 0. Da ciò si trae un mezzo per decidere |
Il libro della terza classe elementare -
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12 e come resto 0; dunque 168 è divisibile per 14 e | il | quoto del primo per il secondo è 12. Si osservi che, per |
Il libro della terza classe elementare -
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0; dunque 168 è divisibile per 14 e il quoto del primo per | il | secondo è 12. Si osservi che, per quanto è detto nel n° 31: |
Il libro della terza classe elementare -
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per 10, se la sua ultima cifra è uno zero; nel qual caso | il | suo quoto per 10 è il numero che si ottiene da esso |
Il libro della terza classe elementare -
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cifra è uno zero; nel qual caso il suo quoto per 10 è | il | numero che si ottiene da esso sopprimendo lo zero finale; e |
Il libro della terza classe elementare -
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se le sue due ultime cifre sono degli zeri; nel qual caso | il | suo quoto per 100 è il numero che si ottiene da esso |
Il libro della terza classe elementare -
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cifre sono degli zeri; nel qual caso il suo quoto per 100 è | il | numero che si ottiene da esso sopprimendo i due zeri |
Il libro della terza classe elementare -
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pronti? Siamo pronti? - chiede | il | capo colono. Tutti sono al loro posto come a un posto di |
Il libro della terza classe elementare -
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a un posto di battaglia: l'aurora estiva è brevissima e | il | sole sorge. Il capo colono non ha finito di formulare la |
Il libro della terza classe elementare -
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di battaglia: l'aurora estiva è brevissima e il sole sorge. | Il | capo colono non ha finito di formulare la sua domanda che |
Il libro della terza classe elementare -
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offrono con le forche, dall'alto, nelle sue materne bocche: | il | grano viene raccolto nei sacchi come un rivolo giallo: |
Il libro della terza classe elementare -
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un quintale, poi è trasportato nel magazzino. A poco a poco | il | giorno di luglio s'ingrandisce, il fresco del primo mattino |
Il libro della terza classe elementare -
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magazzino. A poco a poco il giorno di luglio s'ingrandisce, | il | fresco del primo mattino diviene caldo, poi caldo rovente, |
Il libro della terza classe elementare -
|
sole: e quella opera calda, tra una fuliggine d'oro, tra | il | fragore della trebbiatrice, che sembra anch'essa acceleri |
Il libro della terza classe elementare -
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fragore della trebbiatrice, che sembra anch'essa acceleri | il | suo nobile lavoro, s'ingigantisce nel solleone con le grida |
Il libro della terza classe elementare -
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di richiamo di quei trebbiatori sino a che, declinando | il | giorno, con la stanchezza essi accompagnano il tramonto |
Il libro della terza classe elementare -
|
declinando il giorno, con la stanchezza essi accompagnano | il | tramonto rosso. |
Il libro della terza classe elementare -
|
| il | tamburo il mio strumento preferito. Appena torno da scuola, |
Pane arabo a merenda -
|
il tamburo | il | mio strumento preferito. Appena torno da scuola, giusto il |
Pane arabo a merenda -
|
il mio strumento preferito. Appena torno da scuola, giusto | il | tempo di scaraventare lo zaino sul divano, e subito attacco |
Pane arabo a merenda -
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- Ah no, eh! — scoppia la mamma — Non ricominciare! | Il | papà dice che gli faccio venire gli incubi la notte, quando |
Pane arabo a merenda -
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i diamanti, sempre a mucchi, eran più grossi e più belli. | Il | Re si vuotava le tasche, e tornava a riempirsele di questi. |
C'era una volta... -
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arance d' oro del giardino reale. C' era lì una bisaccia, e | il | Re la colmò. Or che sapeva il motto, vi sarebbe ritornato |
C'era una volta... -
|
C' era lì una bisaccia, e il Re la colmò. Or che sapeva | il | motto, vi sarebbe ritornato più volte. Uscito fuor della |
C'era una volta... -
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Uscito fuor della Grotta, colla bisaccia in collo, trovò | il | contadino che lo attendeva. — Maestà, la Reginotta ora è |
C'era una volta... -
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che lo attendeva. — Maestà, la Reginotta ora è mia. — | Il | Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a quello |
C'era una volta... -
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— Maestà, e la vostra parola? — Le parole se le porta | il | vento. — Quando sarete al palazzo ve ne accorgerete. - |
C'era una volta... -
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sarete al palazzo ve ne accorgerete. - Arrivato al palazzo, | il | Re mette giù la bisaccia e fa di vuotarla. Ma invece di |
C'era una volta... -
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Ah! quel pezzo di contadinaccio gliel' avea fatta!... - Ma | il | cardellino la pagava. E tornò a martoriarlo. — Dove sono le |
C'era una volta... -
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bisogna conoscere un altro motto, e lo sanno due soli: | il | mercante e quel contadino che mi ha preso. — Il Re lo mandò |
C'era una volta... -
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due soli: il mercante e quel contadino che mi ha preso. — | Il | Re lo mandò a chiamare: — Facciamo un altro patto. Dimmi il |
C'era una volta... -
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Il Re lo mandò a chiamare: — Facciamo un altro patto. Dimmi | il | motto per riprender le arance e la Reginotta sarà tua. — |
C'era una volta... -
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sarà tua. — Parola di Re? — Parola di Re! — Maestà, | il | motto è questo: Ti sto addosso; Dammi l' osso. — Va bene. — |
C'era una volta... -
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motto è questo: Ti sto addosso; Dammi l' osso. — Va bene. — | Il | Re andava e ritornava più volte colla bisaccia colma, e |
C'era una volta... -
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a palazzo tutte le arance d' oro. Allora si presentò | il | contadino: — Maestà, la Reginotta ora è mia. — Il Re si |
C'era una volta... -
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presentò il contadino: — Maestà, la Reginotta ora è mia. — | Il | Re si fece scuro. Dovea dare la Reginotta a quello |
C'era una volta... -
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Dovea dare la Reginotta a quello zoticone? — Quello è | il | tesoro reale: prendi quello che ti piace. Quanto alla |
C'era una volta... -
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la bocca. — Non se ne parli più. — E andò via. Da che | il | cardellino era in gabbia, le arance d' oro restavano |
C'era una volta... -
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Figliuola mia, prendilo pure; ma bada che non ti scappi. - | Il | cardellino nella camera della Reginotta non cantava più. — |
C'era una volta... -
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non cantava più. — Cardellino, perchè non canti più? — Ho | il | mio padrone che piange. — E perchè piange? — Perchè non ha |
C'era una volta... -
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tanto, E le fatiche mie son sparse al vento. — Chi è | il | tuo padrone? Quello zotico? — Quello zotico, Reginotta, è |
C'era una volta... -
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— Lo giurate? — Lo giuro. — E gli aperse la gabbia. Ma | il | cardellino non tornò. Una volta il Re domandò alla |
C'era una volta... -
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gli aperse la gabbia. Ma il cardellino non tornò. Una volta | il | Re domandò alla Reginotta: — O il cardellino non canta più? |
C'era una volta... -
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non tornò. Una volta il Re domandò alla Reginotta: — O | il | cardellino non canta più? È un bel pezzo che non lo sento. |
C'era una volta... -
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È un bel pezzo che non lo sento. — Maestà, è sulla muta. - | Il | Re s' acchetò. Un'altra volta, dopo parecchi mesi, tornò a |
C'era una volta... -
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Un'altra volta, dopo parecchi mesi, tornò a domandare: — O | il | cardellino non canta più? È un bel pezzo che non lo sento. |
C'era una volta... -
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bel pezzo che non lo sento. — Maestà, è un po'malato. - E | il | Re s' acchetò. Intanto la povera Reginotta viveva in |
C'era una volta... -
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Reginotta viveva in ambascia: — Cardellino traditore, te e | il | tuo padrone! - E come s'avvicinava la stagione delle |
C'era una volta... -
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la stagione delle arance, pel timore del babbo, | il | cuore le diventava piccino piccino, Intanto venne un' |
C'era una volta... -
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ambasciatore del Re di Francia che la chiedeva per moglie. | Il | padre ne fu lieto oltremodo, e rispose subito di sì. Ma la |
C'era una volta... -
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e non potea più ritirarla? — Maestà, le parole se le porta | il | vento. — |
C'era una volta... -
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E ABELE | Il | primo racconto fa tanta pena! È il racconto di due |
Quartiere Corridoni -
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E ABELE Il primo racconto fa tanta pena! È | il | racconto di due fratelli, Caino e Abele, figli di Adamo e |
Quartiere Corridoni -
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di Adamo e di Eva. Caino lavorava la terra, Abele pasceva | il | gregge. Tutti e due facevano offerte al Signore; ma Abele |
Quartiere Corridoni -
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Signore; ma Abele era pio nel suo cuore, Caino no. Perciò | il | Signore gradiva le offerte di Abele, e voltava via l'occhio |
Quartiere Corridoni -
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a Caino: - Caino, dov'è tuo fratello Abele? - Rispose | il | cattivo: - Non lo so: son forse io il custode del mio |
Quartiere Corridoni -
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Abele? - Rispose il cattivo: - Non lo so: son forse io | il | custode del mio fratello? - E allora il Signore: - Caino, |
Quartiere Corridoni -
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lo so: son forse io il custode del mio fratello? - E allora | il | Signore: - Caino, Caino, che hai tu fatto? Il sangue di tuo |
Quartiere Corridoni -
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- E allora il Signore: - Caino, Caino, che hai tu fatto? | Il | sangue di tuo fratello grida vendetta verso di me. Perciò |
Quartiere Corridoni -
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nel fondo della valle, e non può da sè risalire a rivedere | il | sole dalla sua antica vetta, se qualcuno non lo prende e |
Il libro della terza classe elementare -
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qualcuno non lo prende e riporta lassù; così l'uomo, dopo | il | peccato originale, giaceva umiliato nella sua gran miseria, |
Il libro della terza classe elementare -
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sua gran miseria, nell'impossibilità di risorgere senza | il | soccorso di un Salvatore. Poteva egli accostarsi al Signore |
Il libro della terza classe elementare -
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Salvatore. Questi fu lo stesso Figliuolo di Dio fatto uomo. | Il | suo nome Gesù significa appunto Salvatore. Gesù si collocò |
Il libro della terza classe elementare -
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nome Gesù significa appunto Salvatore. Gesù si collocò tra | il | Padre offeso e noi peccatori, e, col sacrificio di tutto se |
Il libro della terza classe elementare -
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peccatori, e, col sacrificio di tutto se stesso, ci meritò | il | perdono dei peccati, ci ottenne nuovamente la grazia, cioè |
Il libro della terza classe elementare -
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perdono dei peccati, ci ottenne nuovamente la grazia, cioè | il | tesoro della figliuolanza divina, la speranza, il diritto |
Il libro della terza classe elementare -
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cioè il tesoro della figliuolanza divina, la speranza, | il | diritto anzi del Paradiso; e vivendo quaggiù, uomo fra gli |
Il libro della terza classe elementare -
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e con l'esempio la via che conduce al Paradiso. - Perchè | il | Figliuolo di Dio si fece uomo? - Il Figliuolo di Dio si |
Il libro della terza classe elementare -
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al Paradiso. - Perchè il Figliuolo di Dio si fece uomo? - | Il | Figliuolo di Dio si fece uomo per salvarci, cioè per |
Il libro della terza classe elementare -
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salvarci, cioè per redimerci dal peccato e riacquistarci | il | Paradiso. - Che fece Gesù Cristo per salvarci? - Gesù |
Il libro della terza classe elementare -
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gli prolungano la vita. Eredità, addio! Ottavio ha in tasca | il | sonnifero con il quale progettava di espugnare per conto |
C'era due volte il barone Lamberto -
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vita. Eredità, addio! Ottavio ha in tasca il sonnifero con | il | quale progettava di espugnare per conto suo la fortezza, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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— Buona idea, vengo con lei. Ottavio passeggia maledicendo | il | banditismo. Quello degli altri. — Adesso dove va? — A bere |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Se Ottavio si dirige verso le scale, ci sono tutti e due, | il | bandito addetto alla sua persona e Anselmo, che gli |
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a una voce: — Dove vuol andare? — Sul tetto, a vedere | il | panorama. — Non c'è bisogno, — dice il bandito, — domandi a |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Sul tetto, a vedere il panorama. — Non c'è bisogno, — dice | il | bandito, — domandi a me, che le descrivo Orta e dintorni |
C'era due volte il barone Lamberto -
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in italiano, in inglese e in tedesco, — dice Anselmo. — | Il | francese, purtroppo, lo leggo, non lo parlo. Lo spagnolo lo |
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lo parlo, ma non lo capisco. In questo periodo, poi, | il | barone, non potendo uscire sul lago, sta sempre appiccicato |
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— Ottavio, facciamo un paio di riprese, — dice, sempre con | il | punching ball mi annoio. — Troppo onore, zio. — Dài, non |
C'era due volte il barone Lamberto -
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campione regionale dei pesi medi, che accetta di allenare | il | barone e gliele suona ai punti in dodici riprese. Il barone |
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il barone e gliele suona ai punti in dodici riprese. | Il | barone è ai sette cieli. Ottavio è a terra. Poi succede il |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Il barone è ai sette cieli. Ottavio è a terra. Poi succede | il | fatto dell'orecchio. Poi quello del dito. Ora Ottavio |
C'era due volte il barone Lamberto -
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dell'orecchio. Poi quello del dito. Ora Ottavio perfeziona | il | suo piano: farà morire il barone e darà la colpa ai |
C'era due volte il barone Lamberto -
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del dito. Ora Ottavio perfeziona il suo piano: farà morire | il | barone e darà la colpa ai banditi. Ma per quanto pensi e |
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buona. Finalmente capita l'imprevisto. Quella sera | il | barone trattiene Anselmo a giocare agli scacchi. — È l'ora, |
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giocare agli scacchi. — È l'ora, signor barone, — sussurra | il | maggiordomo, spostando la regina, — bisogna che porti la |
C'era due volte il barone Lamberto -
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cena in soffitta. — Manda Ottavio, — ordina distrattamente | il | barone. — Non ci sa fare, — protesta Anselmo, — rovescerà |
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barone. — Non ci sa fare, — protesta Anselmo, — rovescerà | il | sale. — Ti ho detto di mandare Ottavio. — Cos'avete da |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Ottavio. — Cos'avete da borbottare, voi due? — interviene | il | capobanda, sollevando gli occhi dal fumetto di Asterix su |
C'era due volte il barone Lamberto -
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occhi e la morte nel cuore. Un sospetto spaventoso gli dà | il | mal di stomaco. Ma al barone bisogna obbedire. Il giovane |
C'era due volte il barone Lamberto -
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gli dà il mal di stomaco. Ma al barone bisogna obbedire. | Il | giovane Ottavio deve supplicare le sue gambe di non tradire |
C'era due volte il barone Lamberto -
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gambe di non tradire la contentezza, mettendosi a ballare | il | valzer. A vederlo portare il vassoio su per le scale, si |
C'era due volte il barone Lamberto -
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mettendosi a ballare il valzer. A vederlo portare | il | vassoio su per le scale, si direbbe che per tutta la vita |
C'era due volte il barone Lamberto -
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le scale, si direbbe che per tutta la vita egli abbia fatto | il | cameriere nei grandi alberghi del Lago Maggiore. Quando |
C'era due volte il barone Lamberto -
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soddisfatto. — Abbiamo un nuovo cameriere, — annuncia | il | signor Armando ai suoi compagni. Sorride anche la signora |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Alberto... Nessuno se ne accorge, per fortuna, tranne | il | nipote Ottavio, che le restituisce il sorriso e scherza: — |
C'era due volte il barone Lamberto -
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per fortuna, tranne il nipote Ottavio, che le restituisce | il | sorriso e scherza: — Non mi chiamo né Lamberto né Alberto, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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compare davanti, le dice: - Tieni, ecco che cosa ti manda | il | Re, - e le dà il coltello. La ragazza, dopo quel giorno non |
Al tempo dei tempi -
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le dice: - Tieni, ecco che cosa ti manda il Re, - e le dà | il | coltello. La ragazza, dopo quel giorno non ebbe più pace e |
Al tempo dei tempi -
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stessa a Palermo dal Re, e tanto disse e tanto fece, che | il | padre le procurò un cavallo e la provvide di danaro e di |
Al tempo dei tempi -
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a Palermo. La ragazza parte, giunge alla capitale, cerca | il | cugino e gli narra tutto. Alla fine gli dice che vuole |
Al tempo dei tempi -
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fra le schiave che erano offerte in vendita al Re. Venne | il | giorno della vendita; tutte le schiave furono portate sulla |
Al tempo dei tempi -
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furono portate sulla piazza davanti al Palazzo Reale e | il | Re scese per fare la scelta. Quando vide quella bella |
Al tempo dei tempi -
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Rosetta fu addetta al servizio delle guardarobe reali. | Il | Re s'informò dov'era, e ogni momento andava in guardaroba, |
Al tempo dei tempi -
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gli faceva capire di non poterlo soffrire. Un giorno | il | Re le disse: - Rosetta, vedi, io piango sempre per te! - |
Al tempo dei tempi -
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te! - Questo voleva Rosetta. Presto presto cava di tasca | il | fazzoletto che il Re le aveva mandato per il padre e gli |
Al tempo dei tempi -
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Rosetta. Presto presto cava di tasca il fazzoletto che | il | Re le aveva mandato per il padre e gli dice: - Ecco, |
Al tempo dei tempi -
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cava di tasca il fazzoletto che il Re le aveva mandato per | il | padre e gli dice: - Ecco, vedete, Maestà, com'è grande! |
Al tempo dei tempi -
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grande! Questo basta ad asciugare le lacrime di un anno. - | Il | Re guarda il fazzoletto, lo riconosce e pensa: - Ma che |
Al tempo dei tempi -
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basta ad asciugare le lacrime di un anno. - Il Re guarda | il | fazzoletto, lo riconosce e pensa: - Ma che questa schiava |
Al tempo dei tempi -
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è proprio la figlia del mercante che si vendica, - pensò | il | Re. Dopo alcuni giorni torna in guardaroba. - Rosetta, mi |
Al tempo dei tempi -
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- Che Vostra Maestà s'ammazzi pure! - E gli porge | il | coltello. Dopo questa prova, il Re si convinse che Rosetta |
Al tempo dei tempi -
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pure! - E gli porge il coltello. Dopo questa prova, | il | Re si convinse che Rosetta era proprio la figlia del |
Al tempo dei tempi -
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io m'ammazzo davvero. - Che Vostra Maestà s'ammazzi pure! - | Il | Re, a quelle parole, sfodera il coltello, se l'avvicina al |
Al tempo dei tempi -
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Maestà s'ammazzi pure! - Il Re, a quelle parole, sfodera | il | coltello, se l'avvicina al cuore, finge d'uccidersi e cade |
Al tempo dei tempi -
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c'era una finestra che guardava sulla piazza del palazzo. | Il | giorno dopo il Re si fece mettere su un cataletto e si fece |
Al tempo dei tempi -
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che guardava sulla piazza del palazzo. Il giorno dopo | il | Re si fece mettere su un cataletto e si fece portare sotto |
Al tempo dei tempi -
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per una donna quant'ha patito! - e poi fa una finestrata. | Il | Re, vedendosi scoperto, cessò l'inganno e incominciò a |
Al tempo dei tempi -
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da Rosetta a pregarla di non disprezzarlo. Prima le mandò | il | gran cancelliere, e Rosetta gli disse d'andarsene perchè |
Al tempo dei tempi -
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perchè del Re non voleva sentirne parlare. Poi le mandò | il | gran tesoriere, ed anche a lui rispose sullo stesso tono. |
Al tempo dei tempi -
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lui rispose sullo stesso tono. Poi le mandò l'arcivescovo, | il | gran siniscalco, e a tutti ella diceva che il Re poteva far |
Al tempo dei tempi -
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il gran siniscalco, e a tutti ella diceva che | il | Re poteva far miracoli, ma per lei era come se non |
Al tempo dei tempi -
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ma per lei era come se non esistesse. Finalmente un giorno | il | Re scese dalla schiava, le si gettò in ginocchio e la |
Al tempo dei tempi -
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trattata, acconsentì ad accettarlo per isposo. Fece venire | il | padre e le sorelle a Palermo e lo sposalizio si fece con |
Al tempo dei tempi -
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stava cullando pigramente sulle onde del Mar dei Caraibi, | il | Corsaro Nero misurava nervosamente, a lunghi passi, il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il Corsaro Nero misurava nervosamente, a lunghi passi, | il | tavolato del ponte di comando. Jolanda, "... Egli cadde in |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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un bacio su una guancia. "Ciao, Jolanda" rispose cupamente | il | Corsaro Nero. "Com'è che sei sempre così malinconico?" "Non |
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così malinconico?" "Non sono malinconico, Jolanda" rispose | il | Corsaro Nero. "Sono preoccupato." "Per via del prossimo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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domandò Jolanda. "No, per via della nonna" rispose | il | Corsaro Nero, sempre più cupo. "Vuoi comandare la nave a |
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suo e combina un mucchio di pasticci..." In quella passò | il | Pirata Col Coperchio sorreggendo a fatica un enorme pacco |
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Col Coperchio sorreggendo a fatica un enorme pacco di tela. | Il | Corsaro Nero lo chiamò. "Ehi, voi, signor Pirata Col |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Col Coperchio... Venite un po' qua..." "Comandate" disse | il | Pirata Col Coperchio, lusingato di sentirsi chiamare |
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lusingato di sentirsi chiamare signore, ciò che del resto | il | Corsaro Nero, ex ufficiale di marina della Repubblica di |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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di marina della Repubblica di Genova, faceva con tutti. | Il | Corsaro Nero indicò il pacco. "Cos'è quel pacco?" domandò. |
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di Genova, faceva con tutti. Il Corsaro Nero indicò | il | pacco. "Cos'è quel pacco?" domandò. "La vela di trinchetto" |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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quel pacco?" domandò. "La vela di trinchetto" rispose | il | Pirata Col Coperchio. "E perché l'avete staccata? Dove la |
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Pirata Col Coperchio?" "Dalla vostra signora nonna" rispose | il | Pirata Col Coperchio che non voleva essere da meno in |
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e belle maniere. "E perché se è lecito, signore?" domandò | il | Corsaro Nero. "Ha detto che le vele sono sporche e ha dato |
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lei nel suo cassettone, in cabina..." "Le vele?" esclamò | il | Corsaro Nero. "Ma se cambia il vento ed è necessario |
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"Le vele?" esclamò il Corsaro Nero. "Ma se cambia | il | vento ed è necessario alzarne qualcuna?" "Dice la sua |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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comanda qui sopra..." "Va bene, signore, andate pure..." | Il | Pirata Col Coperchio si allontanò con il suo pacco di |
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andate pure..." Il Pirata Col Coperchio si allontanò con | il | suo pacco di stoffa e il Corsaro Nero si rivolse a Jolanda: |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Col Coperchio si allontanò con il suo pacco di stoffa e | il | Corsaro Nero si rivolse a Jolanda: "Hai sentito?" le disse. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Jolanda: "Hai sentito?" le disse. "E così per ogni cosa..." | Il | nostromo Nicolino, che stava passando con forza uno |
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"A me" disse "ha dato ordine di lucidare a cera tutto | il | tavolato della nave..." "Meno male!" esclamò Jolanda. "Così |
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"Tutti debbono essere calzati..." "E non basta" sospirò | il | nostromo Nicolino. "Dobbiamo camminare tutti sui pattini di |
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tutti sui pattini di stoffa..." Infatti in quel momento | il | Pirata Meno Un Quarto, che stava passando, faceva sforzi |
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intaglio e dorata come la gamba di un tavolino da salotto. | Il | Corsaro Nero allibì e lo chiamò con un secco: "Signor |
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Meno Un Quarto..." "Ai vostri ordini, comandante" disse | il | Pirata Meno Un Quarto, avvicinandosi come meglio poteva al |
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razza di gamba di legno vi siete messo, signore?" domandò | il | Corsaro Nero, con voce severa. "Cos'è questa buffonata?" |
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questa buffonata?" "Non sono stato io, comandante" rispose | il | Pirata Meno Un Quarto."È stata la signora Giovanna..." "E |
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vi ha fatto mettere quella gamba lì?" "Perché" rispose | il | Pirata Col Coperchio "dice che quella di prima stonava con |
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di prima stonava con lo stile della nave, che è barocco!" | Il | Corsaro Nero guardò la figlia e il nostromo Nicolino |
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nave, che è barocco!" Il Corsaro Nero guardò la figlia e | il | nostromo Nicolino allargando le braccia in un gesto di |
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Nicolino. "La nonna!" "Signor nostromo!" tuonò | il | Corsaro Nero, in tono severo. Ma fu interrotto dal grido |
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quel momento: "Nave da guerra in vista a nord est!" Mentre | il | Corsaro Nero con un balzo felino raggiungeva "Perché dice |
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sua cabina. Appariva piuttosto arrabbiata ed interpellò | il | nipote con una certa rudezza: "Che cosa succede qui?" |
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"È stata avvistata una nave da guerra, nonna" rispose | il | Corsaro Nero indicando i quattro alberi di un galeone che |
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mani. "Ehi, tu... Scendi immediatamente di lì! Finirai con | il | cadere e farti male!" "Ma, nonna!" protestò il Corsaro |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Finirai con il cadere e farti male!" "Ma, nonna!" protestò | il | Corsaro Nero. "Quell'uomo è lassù per vedetta..." "La |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Quell'uomo è lassù per vedetta..." "La miglior vedetta è | il | perdono" sentenziò Giovanna. "Quella è la vendetta, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Giovanna. "Quella è la vendetta, nonna..." la corresse | il | Corsaro Nero. "E credo che sia proprio arrivato il momento |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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corresse il Corsaro Nero. "E credo che sia proprio arrivato | il | momento della mia vendetta! Quel galeone ha issato la |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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nave. Dopo qualche secondo giunse fino alla nave corsara | il | rumore di un colpo di cannone. "E adesso" domandò Giovanna |
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salve... Ci invitano ad alzare la nostra bandiera" rispose | il | Corsaro Nero. "Bene" disse Giovanna. E, rivolta al |
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"Issate la nostra bandiera" comandò con voce secca. | Il | nostromo Nicolino rispose: "Sissignora" e, aperta una cassa |
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altre bandiere, ne estrasse quella dei pirati, nera, con | il | teschio e le tibie incrociate. L'attaccò dove doveva |
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che i filibustieri sono velenosi?" "Perché?" domandò | il | nostromo Nicolino. "Ha lo stesso disegno che è |
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Comunque, se quella è la nostra bandiera, issatela..." | Il | nostromo Nicolino obbedì e cominciò a far salire la |
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la bandiera verso l'alto dell'albero di maestra mentre | il | Corsaro Nero esclamava: "La nonna ha ragione! Meglio dar |
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Facciamo pur saper loro chi siamo?" Sul galeone spagnolo | il | capitano Squacqueras, accanto al quale era il giovane Raul |
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spagnolo il capitano Squacqueras, accanto al quale era | il | giovane Raul di Trencabar, stava guardando la nave corsara |
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Raul di Trencabar, stava guardando la nave corsara con | il | solito cannocchiale da marina. "Adesso vediamo che bandiera |
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dei Fratelli della Filibusta che sventolava mostrando | il | teschio ghignante e le tibie incrociate. Terrorizzato, |
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e le tibie incrociate. Terrorizzato, lasciò cadere | il | cannocchiale. "Ma sono proprio pirati!" esclamò con voce |
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rivolto al capitano Squacqueras, "prendete voi | il | comando della nave, date gli ordini per l'assalto." "Ma |
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date gli ordini per l'assalto." "Ma siete pazzo!" protestò | il | capitano ambrosiano-spagnolo. "Quelli sono pratici di |
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soli uomini avete preso un brigantino!" "Infatti" ammise | il | capitano. "Era un brigante piccolo... piccolissimo... il |
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il capitano. "Era un brigante piccolo... piccolissimo... | il | figlio di un brigante... Aveva appena tre anni... Ed era un |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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dicendo voltò le spalle a Raul e fece per avviarsi verso | il | quadrato di poppa, ma Raul lo trattenne. "Dove andate, |
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"Dove andate, capitano?" "Nella mia cabina" rispose | il | capitano. "Soffro un po'di mal di mare..." "Non sarà che |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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sarà che avete paura, per caso?" gli domandò ironicamente | il | giovane Raul. "Paura io?" esclamò il capitano Squacqueras |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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domandò ironicamente il giovane Raul. "Paura io?" esclamò | il | capitano Squacqueras portando la mano all'elsa dello |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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sollevato. "Allora, restate..." "Un momento!" continuò | il | capitano Squacqueras. "Ho detto che non c'è nessuno che |
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terra... Ma, siccome qui siamo in mare... Arrivederci!" | Il | capitano Squacqueras si affrettò ad allontanarsi il più |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Il capitano Squacqueras si affrettò ad allontanarsi | il | più velocemente che gli fosse possibile. Raul abbozzò un |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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un gesto di stizza. "Non importa," esclamò "prenderò io | il | comando del galeone." Il giovane Raul raggiunse con due |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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importa," esclamò "prenderò io il comando del galeone." | Il | giovane Raul raggiunse con due salti il cassero della nave, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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del galeone." Il giovane Raul raggiunse con due salti | il | cassero della nave, quindi facendo portavoce con le mani: |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Signori cannonieri, ai vostri pezzi, per cortesia!" gridò | il | Corsaro Nero con voce metallica. Il Pirata Meno Un Quarto |
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per cortesia!" gridò il Corsaro Nero con voce metallica. | Il | Pirata Meno Un Quarto si avvicinò arrancando sulla sua |
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"Signor conte," dichiarò "c'è solo questa di palla..." | Il | Corsaro Nero non riuscì a nascondere la propria sorpresa. |
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nella stiva!" disse. "Non mi sembra giusto che, con tutto | il | da fare che c'è su questa nave, gli uomini perdano tempo a |
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"Ma nonna, queste sono palle da bombarda" protestò | il | Corsaro Nero. "Ma potrebbero servire benissimo, così |
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caso di combattimento ravvicinato, come se fossero birilli. | Il | Corsaro Nero si rivolse al Pirata Meno Un Quarto. "Presto, |
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palle di cannone nella stiva..." "Per che farne?" domandò | il | Pirata Meno Un Quarto. "Come, per che farne?" scattò il |
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il Pirata Meno Un Quarto. "Come, per che farne?" scattò | il | Corsaro Nero, esasperato dal fatto che gli spagnoli avevano |
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Nero, esasperato dal fatto che gli spagnoli avevano aperto | il | fuoco e alti getti d'acqua provocati dalle loro cannonate |
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"Già, ma noi non abbiamo polvere" disse candidamente | il | Pirata Meno Un Quarto. "Non c'è polvere?" gemette il |
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il Pirata Meno Un Quarto. "Non c'è polvere?" gemette | il | Corsaro Nero, annichilito. "L'ho fatta togliere io" disse |
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la massima pulizia, a bordo..." "Santo cielo!" esclamò | il | Corsaro Nero, disperatamente. "E adesso, come la mettiamo?" |
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squassò la Tonante che si inclinò leggermente su un lato. | Il | nostromo Nicolino arrivò di corsa: "La na... nave è stata |
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arrivò di corsa: "La na... nave è stata colpita!" balbettò. | Il | Corsaro Nero corse verso la murata della nave, guardò in |
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inarcando le sopracciglia. "Fanno l'adunata" rispose | il | nostromo Nicolino. "Mio nipote ha gridato: 'Adunata! Falla |
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qui siamo a prua." "Ma no, nonna, va bene così" intervenne | il | Corsaro Nero."Perché le pompe per vuotare la nave |
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le pompe per vuotare la nave dall'acqua sono sotto | il | castello di prua... Uomini del mare, alle pompe, alle |
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pompe, alle pompe!" "Non ci sono più pompe a bordo" rispose | il | nostromo. "Come, non ci sono più pompe?" "Le ho fatte |
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gettare in mare per ordine della contessa..." E poiché | il | Corsaro Nero lo guardava con la faccia inebetita: "La |
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"La signora contessa" spiegò "ha detto che finché durava | il | lutto per i suoi nipoti il Corsaro Verde e il Corsaro |
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"ha detto che finché durava il lutto per i suoi nipoti | il | Corsaro Verde e il Corsaro Rosso, ogni pompa doveva essere |
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finché durava il lutto per i suoi nipoti il Corsaro Verde e | il | Corsaro Rosso, ogni pompa doveva essere abolita, a |
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delle pompe mondane, non delle pompe per pompare!" urlò | il | Corsaro Nero mentre la nave che imbarcava acqua a torrenti |
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andando a picco, a fondo, in bocca ai pescicani!" gridò | il | Corsaro Nero, esasperato. "Se vogliamo salvarci non ci |
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di arrembaggio!" "Gettati in mare" rispose laconicamente | il | Pirata Col Coperchio. "Anche quelli? E perché?" "Per ordine |
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di annunciarvi che la nave sta affondando, signori!" disse | il | maggiordomo Battista comparendo silenzioso come un fantasma |
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incendiarie lanciate dal galeone spagnolo avevano appiccato | il | fuoco in più punti del vascello. Il Corsaro Nero che oltre |
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avevano appiccato il fuoco in più punti del vascello. | Il | Corsaro Nero che oltre ad avere l'occhio d'aquila, |
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l'orecchio della volpe e l'agilità della tigre, aveva anche | il | naso di un bracco, annusò l'aria: "Purtroppo," disse"non |
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alla ciurma che si affrettò ad obbedire correndo verso | il | barcarizzo: "Calate le scialuppe di salvataggio! Prima le |
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e i bambini!" "Ma non ci sono bambini a bordo" obiettò | il | Pirata Col Coperchio. "Jolanda è sempre la mia bambina, per |
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Coperchio. "Jolanda è sempre la mia bambina, per me" disse | il | Corsaro Nero con voce commossa."Su, montate sulla scialuppa |
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aiutarli a raggiungere la costa..." Giovanna, Jolanda, | il | maggiordomo Battista e il nostromo Nicolino montarono sulla |
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la costa..." Giovanna, Jolanda, il maggiordomo Battista e | il | nostromo Nicolino montarono sulla scialuppa di salvataggio. |
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Nicolino montarono sulla scialuppa di salvataggio. "Ma | il | comandante non deve andare a fondo con la sua nave?" tentò |
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sua nave?" tentò di obiettare Giovanna. "Mi sia consentito | il | dire" disse il maggiordomo Battista mentre i pirati |
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di obiettare Giovanna. "Mi sia consentito il dire" disse | il | maggiordomo Battista mentre i pirati facevano calare la |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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che la nave si salvi..." "E mio nipote?" domandò Giovanna. | Il | maggiordomo indicò il cassero della nave sulla quale si |
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"E mio nipote?" domandò Giovanna. Il maggiordomo indicò | il | cassero della nave sulla quale si stagliava contro il cielo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il cassero della nave sulla quale si stagliava contro | il | cielo azzurro la cupa figura del Corsaro Nero. "Guardate |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Si è notato dapprima che | il | moto, e il riposo, sono due bisogni della vita, altrettanto |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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Si è notato dapprima che il moto, e | il | riposo, sono due bisogni della vita, altrettanto imperiosi |
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sono due bisogni della vita, altrettanto imperiosi che | il | cibo. Vedesti che a dare agilità, destrezza, e vigore a |
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facile ed opportuna a chi vive la vita libera dei campi. | Il | bisogno di riposo è naturale conseguenza del moto, e del |
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ed alterni. La fatica soverchia logora le forze, e | il | riposo prolungato le infiacchisce. Conseguenza d'entrambi è |
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lavoro. Ciò è vero per le bestie, come per l'uomo. Quindi | il | dovere, e la convenienza di trattar bene gli animali, di |
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non esigere da essi un lavoro eccessivo, di concedere loro | il | necessario riposo. Queste considerazioni sul trattamento |
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all'agricoltura. Donde si venne alla conclusione, che | il | proteggerne la conservazione, è una necessità e un dovere. |
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poco, o nulla. Da ciò comprendi che l'aumento delle forze, | il | lavoro, il latte, dipendono dalla nutrizione. L'erba e il |
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Da ciò comprendi che l'aumento delle forze, il lavoro, | il | latte, dipendono dalla nutrizione. L'erba e il fieno, nel |
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il lavoro, il latte, dipendono dalla nutrizione. L'erba e | il | fieno, nel corpo degli animali, si cambiano in latte, in |
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latte, in carne, in forza, in concime. Gli alimenti formano | il | miele delle api, la seta del baco, l'uovo delle galline, la |
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seta del baco, l'uovo delle galline, la lana delle pecore, | il | lardo del maiale, il grasso degli animali da impinguamento. |
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delle galline, la lana delle pecore, il lardo del maiale, | il | grasso degli animali da impinguamento. Dunque gli animali |
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bisogna nutrirli bene, se li vogliamo buoni, ed utili. | Il | proverbio dice che «la buona greppia fa la buona bestia». |
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buona greppia fa la buona bestia». Pochi sanno nutrir bene | il | bestiame: e importa saperlo. Un buon guardiano del bestiame |
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della terra. Impara dunque, o giovanetto, a governar bene | il | bestiame, e vedrai quanto ne profitta la borsa. |
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certi occhietti piccini piccini. | Il | Re non aveva voglia di ridere; ma come vide quello sgorbio, |
C'era una volta... -
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non seppe frenarsi. — Che cosa voleva? — Maestà, — disse | il | Nano — vengo a farvi una proposta. Se mi darete mezzo regno |
C'era una volta... -
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dalle mani dell'Uomo selvaggio. — Magari! — rispose | il | Re. — Non mezzo, caro amico, ma ti darei il regno intiero. |
C'era una volta... -
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— rispose il Re. — Non mezzo, caro amico, ma ti darei | il | regno intiero. — Parola di Re non si ritira. — Parola di |
C'era una volta... -
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intiero. — Parola di Re non si ritira. — Parola di Re! — | Il | Nano partì. E non era trascorsa una settimana, che il Re |
C'era una volta... -
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Re! — Il Nano partì. E non era trascorsa una settimana, che | il | Re riceveva un avviso: — Domani, allo spuntar del sole, si |
C'era una volta... -
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avviso: — Domani, allo spuntar del sole, si trovasse presso | il | bosco, colla Regina, con la corte e con tutto il popolo, |
C'era una volta... -
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presso il bosco, colla Regina, con la corte e con tutto | il | popolo, per far festa alla sua figliuola, che ritornava! Il |
C'era una volta... -
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il popolo, per far festa alla sua figliuola, che ritornava! | Il | Re e la Regina non osavano credere: dubitavano che quello |
C'era una volta... -
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di nozze non se ne parlava, e della metà del regno nemmeno. | Il | Re, ora che avea lì la figliuola, e che l' Uomo selvaggio |
C'era una volta... -
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Nano, non intendeva più saperne di mantener la sua parola. | Il | Nano, di quando in quando, gli domandava: — Maestà, e le |
C'era una volta... -
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più spesso occorre di dover considerare nella pratica sono: | il | metro (m.) (1) Qui e nel seguito poniamo in parentesi il |
Il libro della terza classe elementare -
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il metro (m.) (1) Qui e nel seguito poniamo in parentesi | il | segno abbreviativo che nella pratica si adopera per |
Il libro della terza classe elementare -
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nella pratica si adopera per indicare la parola a fianco, o | il | suo plurale. Così si scrive: m. 1, m. 5, m. 12, .... invece |
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5, m. 12, .... invece di 1 metro, 5 metri, 12 metri, ...; | il | decametro (dam.), che è uguale a 10 metri; l'ettometro |
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a 10 metri; l'ettometro (hm.), che è uguale a 100 metri; | il | chilometro (km.), che è uguale a 1000 metri; il decimetro |
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100 metri; il chilometro (km.), che è uguale a 1000 metri; | il | decimetro (dm.), che è la decima parte del metro; il |
Il libro della terza classe elementare -
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metri; il decimetro (dm.), che è la decima parte del metro; | il | centimetro (cm.), che è la centesima parte del metro; il |
Il libro della terza classe elementare -
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il centimetro (cm.), che è la centesima parte del metro; | il | millimetro (mm.), che è la millesima parte del metro. Il |
Il libro della terza classe elementare -
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il millimetro (mm.), che è la millesima parte del metro. | Il | decametro, l'ettometro e il chilometro sono dunque multipli |
Il libro della terza classe elementare -
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è la millesima parte del metro. Il decametro, l'ettometro e | il | chilometro sono dunque multipli del metro; il decimetro, il |
Il libro della terza classe elementare -
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l'ettometro e il chilometro sono dunque multipli del metro; | il | decimetro, il centimetro e il millimetro sono suoi |
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il chilometro sono dunque multipli del metro; il decimetro, | il | centimetro e il millimetro sono suoi sottomultipli. Tutte |
Il libro della terza classe elementare -
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dunque multipli del metro; il decimetro, il centimetro e | il | millimetro sono suoi sottomultipli. Tutte queste lunghezze, |
Il libro della terza classe elementare -
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di cui si compone un metro si divide in 10 parti eguali, | il | metro resta suddiviso in 100 parti eguali, cioè nei suoi |
Il libro della terza classe elementare -
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di cui si compone un metro si divide in 10 parti eguali, | il | metro resta diviso in 1000 parti eguali, cioè nei suoi 1000 |
Il libro della terza classe elementare -
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decametri equivale la somma km. 3 hm. 50? Per risolvere | il | primo si osserverà che, poichè ogni metro è 100 centimetri |
Il libro della terza classe elementare -
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4 + cm. 5 = cm. (700 + 40 + 5) = cm. 745. E per risolvere | il | secondo si osserverà che, poichè ogni chilometro è 100 |
Il libro della terza classe elementare -
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PREGHIERE PIÙ BELLE | Il | Padre nostro Il Padre nostro è la preghiera che Gesù stesso |
Quartiere Corridoni -
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PREGHIERE PIÙ BELLE Il Padre nostro | Il | Padre nostro è la preghiera che Gesù stesso ci ha |
Quartiere Corridoni -
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insieme: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato | il | tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, |
Quartiere Corridoni -
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che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga | il | tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in |
Quartiere Corridoni -
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la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi | il | nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, |
Quartiere Corridoni -
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ramo, e comincia a cantare. | Il | Re avrebbe voluto tirargli, ma faceva buio come in una |
C'era una volta... -
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non ti giova! — Ma durava fatica a tener aperti gli occhi. | Il | cardellino cominciò a canzonarlo: — Pss! Pss! il Re dorme! |
C'era una volta... -
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gli occhi. Il cardellino cominciò a canzonarlo: — Pss! Pss! | il | Re dorme! Pss! Pss! il Re dorme! - E canta, canta, canta, |
C'era una volta... -
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cominciò a canzonarlo: — Pss! Pss! il Re dorme! Pss! Pss! | il | Re dorme! - E canta, canta, canta, il Re s' addormentava |
C'era una volta... -
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Re dorme! Pss! Pss! il Re dorme! - E canta, canta, canta, | il | Re s' addormentava peggio d' un ghiro anche lui. La mattina |
C'era una volta... -
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la mano della Reginotta, e in men di tre giorni l'avrete. — | Il | Re lo prese per le spalle, e lo messe fuor dell' uscio. Il |
C'era una volta... -
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Il Re lo prese per le spalle, e lo messe fuor dell' uscio. | Il | giorno appresso quegli tornò: — Maestà, lo volete davvero |
C'era una volta... -
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la mano della Reginotta e in men di tre giorni l'avrete. — | Il | Re lo prese per le spalle, gli diè una pedata e lo messe |
C'era una volta... -
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spalle, gli diè una pedata e lo messe fuor dell' uscio. Ma | il | giorno appresso, quello, cocciuto, ritornava: — Maestà, |
C'era una volta... -
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quello, cocciuto, ritornava: — Maestà, volete davvero | il | cardellino? Promettetemi la mano della Reginotta, e in men |
C'era una volta... -
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la mano della Reginotta, e in men di tre giorni l'avrete. — | Il | Re, stizzito, chiamò una guardia e lo fece condurre in |
C'era una volta... -
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mettersi d'accordo con quel contadinotto. — Portami vivo | il | cardellino, e la Reginotta sarà tua. — Maestà, fra tre |
C'era una volta... -
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di ritorno. — Maestà, eccolo qui. La Reginotta ora è mia. — | Il | Re si fece scuro. Doveva dare la Reginotta a quello |
C'era una volta... -
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Reginotta, néttati la bocca. C' era una volta.... — Maestà, | il | patto fu questo. — Vuoi delle gioie? Vuoi dell' oro? — |
C'era una volta... -
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— Tenetevi ogni cosa. Sarà quel che sarà! - E andò via. | Il | Re disse al cardellino — Ora che ti ho tra le mani, ti vo' |
C'era una volta... -
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— Ora che ti ho tra le mani, ti vo' martoriare. - | Il | cardellino strillava, sentendosi strappare le penne ad una |
C'era una volta... -
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oro son riposte dentro la Grotta delle sette porte. Ma c' è | il | mercante, col berrettino rosso, che fa la guardia. Bisogna |
C'era una volta... -
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col berrettino rosso, che fa la guardia. Bisogna sapere | il | motto; e lo sanno due soli: il mercante e quel contadino |
C'era una volta... -
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la guardia. Bisogna sapere il motto; e lo sanno due soli: | il | mercante e quel contadino che mi ha preso. — Il Re mandò a |
C'era una volta... -
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due soli: il mercante e quel contadino che mi ha preso. — | Il | Re mandò a chiamare il contadino. — Facciamo un altro |
C'era una volta... -
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e quel contadino che mi ha preso. — Il Re mandò a chiamare | il | contadino. — Facciamo un altro patto. Vorrei entrare nella |
C'era una volta... -
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Vorrei entrare nella Grotta delle sette porte, e non so | il | motto. Se me lo sveli, la Reginotta sarà tua. — Parola di |
C'era una volta... -
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sarà tua. — Parola di Re? — Parola di Re! — Maestà, | il | motto è questo: Secca risecca! Apriti, Cecca. — Va bene. — |
C'era una volta... -
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motto è questo: Secca risecca! Apriti, Cecca. — Va bene. — | Il | Re andò, disse il motto, e la Grotta s'aperse. Il contadino |
C'era una volta... -
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risecca! Apriti, Cecca. — Va bene. — Il Re andò, disse | il | motto, e la Grotta s'aperse. Il contadino rimase fuori ad |
C'era una volta... -
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bene. — Il Re andò, disse il motto, e la Grotta s'aperse. | Il | contadino rimase fuori ad attenderlo. In quella Grotta i |
C'era una volta... -
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AMICI DEL VENTO | Il | vento soffia in un mucchio di foglie secche. Le foglie |
Quartiere Corridoni -
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lungo la strada. Cantano, ridono, sono contente. Bravo | il | vento che le porta lontano! Un ragno ha filato un ragnatele |
Quartiere Corridoni -
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in attesa dell'amico vento che lo sollevi nell'azzurro. | Il | rametto di lillà aveva tanto desiderio di conoscere il |
Quartiere Corridoni -
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Il rametto di lillà aveva tanto desiderio di conoscere | il | mondo, di viaggiare! Ora è secco, gialliccio; non può |
Quartiere Corridoni -
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prega: - Portalo sotto un altro cielo, in un altro suolo. | Il | vento acconsente e lascia cadere il seme... forse sulla |
Quartiere Corridoni -
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in un altro suolo. Il vento acconsente e lascia cadere | il | seme... forse sulla tomba di un bambino, la quale, alla |
Quartiere Corridoni -
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un bambino, la quale, alla nuova primavera, avrà pur essa | il | suo rametto di lillà. |
Quartiere Corridoni -
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44. Le unità di misura più comuni per le capacità sono: | il | litro (l.); il decalitro (dal.), che è eguale a 10 litri l' |
Il libro della terza classe elementare -
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di misura più comuni per le capacità sono: il litro (l.); | il | decalitro (dal.), che è eguale a 10 litri l' ettolitro |
Il libro della terza classe elementare -
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a 10 litri l' ettolitro (hl.), che è eguale a 100 litri; | il | decilitro (dl.), che è la decima parte del litro; il |
Il libro della terza classe elementare -
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litri; il decilitro (dl.), che è la decima parte del litro; | il | centilitro (cl.), che è la centesima parte del litro. Il |
Il libro della terza classe elementare -
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il centilitro (cl.), che è la centesima parte del litro. | Il | decalitro e l'ettolitro sono evidentemente multipli del |
Il libro della terza classe elementare -
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e l'ettolitro sono evidentemente multipli del litro; | il | decilitro e il centilitro sono suoi sottomultipli. Si noti |
Il libro della terza classe elementare -
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sono evidentemente multipli del litro; il decilitro e | il | centilitro sono suoi sottomultipli. Si noti che: 1 hl. = 10 |
Il libro della terza classe elementare -
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i medicinali. Poi comandò: — Potete andare. Sempre tenendo | il | soldo e la trombetta d'argento, con la treccia che le |
le straordinarie avventure di Caterina -
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tremava a causa della sua grande disperazione, Caterí fece | il | primo passo per tornare indietro. Il vecchio si accostò |
le straordinarie avventure di Caterina -
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Caterí fece il primo passo per tornare indietro. | Il | vecchio si accostò alla Signora del Pineto. — Bisogna star |
le straordinarie avventure di Caterina -
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La Signora la guardò dall'alto e le pose fra le mani | il | grembiule: — Mi fate compassione, — disse, — e vi cedo il |
le straordinarie avventure di Caterina -
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il grembiule: — Mi fate compassione, — disse, — e vi cedo | il | posto. Farete voi da infermiera —. Allora tutti i nani la |
le straordinarie avventure di Caterina -
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da infermiera —. Allora tutti i nani la complimentarono per | il | suo buon cuore, ed ella se ne andò sorridendo con la testa |
le straordinarie avventure di Caterina -
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e Caterina, senza piangere, posò la trombetta e | il | soldo sul davanzale e si mise il grembiule. Il grembiule |
le straordinarie avventure di Caterina -
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posò la trombetta e il soldo sul davanzale e si mise | il | grembiule. Il grembiule era cosí lungo che strisciava in |
le straordinarie avventure di Caterina -
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trombetta e il soldo sul davanzale e si mise il grembiule. | Il | grembiule era cosí lungo che strisciava in terra ed ella |
le straordinarie avventure di Caterina -
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Caterí. Per due giorni Tit non parlò e non si mosse, ma | il | suo cuore batteva sempre. Caterí era sempre sola, e dormiva |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
sempre. Caterí era sempre sola, e dormiva a terra, presso | il | letto di Tit. Tutto |
le straordinarie avventure di Caterina -
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| IL | SEGNO DELLA CROCE Facciamo insieme il segno della santa |
Quartiere Corridoni -
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SEGNO DELLA CROCE Facciamo insieme | il | segno della santa Croce: Nel nome del Padre e del Figliuolo |
Quartiere Corridoni -
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del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia. | Il | segno della santa Croce è la prima cosa che impara a fare |
Quartiere Corridoni -
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segno della santa Croce è la prima cosa che impara a fare | il | fanciulletto cristiano. Nessun altro segno nella nostra |
Quartiere Corridoni -
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è o sarà più grande del segno della santa Croce. Esso è | il | più grande perchè ci ricorda la Croce, sulla quale nostro |
Quartiere Corridoni -
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per salvar noi. Per questo, Gesù si chiama Crocifisso, e | il | Crocifisso è onorato da tutti e si trova da per tutto, |
Quartiere Corridoni -
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| Il | temporale nel passare, ha visto qualcosa che non gli andava |
Quartiere Corridoni -
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soffiandole contro nuvole nere. Poi la furia è caduta, | il | vento ha messo in fuga le nuvole e un grande arcobaleno è |
Quartiere Corridoni -
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Nino e Ninetta lo guardano estatici:- Che cosa sarà? - Sarà | il | tappeto del sole - spiega il gemello. - Il sole non vorrà |
Quartiere Corridoni -
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Che cosa sarà? - Sarà il tappeto del sole - spiega | il | gemello. - Il sole non vorrà bagnare le belle ruote del suo |
Quartiere Corridoni -
|
sarà? - Sarà il tappeto del sole - spiega il gemello. - | Il | sole non vorrà bagnare le belle ruote del suo carro d'oro |
Quartiere Corridoni -
|
I paggi l'hanno intessuta con tutti i più bei colori ed ora | il | sole la illumina. |
Quartiere Corridoni -
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| Il | disgraziato Viceré incalzato implacabilmente da Giovanna |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
implacabilmente da Giovanna aveva oramai raggiunto | il | muro e con la mano sinistra dietro la schiena stava |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
sinistra dietro la schiena stava cercando affannosamente | il | bottone che faceva scorrere il pannello. Lo trovò e vi |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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cercando affannosamente il bottone che faceva scorrere | il | pannello. Lo trovò e vi appoggiò sopra la mano emettendo un |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
| il | conte «perché tu hai dato a me, che cavaliere già sono, |
Narco degli Alidosi -
|
a me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per | il | nostro viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una sciarpa |
Narco degli Alidosi -
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fuori dalla mia trista scia: e dietro solo se avremo | il | vento in poppa». Fu dunque dato ordine a mastro Eudaveo, il |
Narco degli Alidosi -
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il vento in poppa». Fu dunque dato ordine a mastro Eudaveo, | il | fabbro, di forgiare un elmo nuovo al signore: un elmo tutto |
Narco degli Alidosi -
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camino simile a quello delle fornaci. Con quello in testa | il | conte, e davanti ben insciarpato benché di luglio Blabante, |
Narco degli Alidosi -
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partirono da Castel del Rio e cavalcarono a nord, lungo | il | Santerno, e poi per Imola bella, e la pianura. Loro |
Narco degli Alidosi -
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e la pianura. Loro andavano avanti, e la strada indietro. | Il | paesaggio era quieto, e quieto il cammino. Tra i pacifici |
Narco degli Alidosi -
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e la strada indietro. Il paesaggio era quieto, e quieto | il | cammino. Tra i pacifici suoni di luglio, spiccava ogni |
Narco degli Alidosi -
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— I pesci sono infiniti, Sakumat? — Non infiniti, — rispose | il | pittore, aggiungendo pennellate azzurro-verdi al mare, — ma |
Lo stralisco -
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che non si può contare, è infinito! — fece Madurer. Ormai | il | mare era completo. Tutto attorno alla stanza, fino al |
Lo stralisco -
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striscia azzurra, a tratti increspata, splendeva sotto | il | diverso azzurro del cielo. Nuvole gonfie ne coprivano una |
Lo stralisco -
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come una fioritura luminosa. Scorrendo con lo sguardo | il | mare, si vedevano colori diversi. In certi tratti il blu, |
Lo stralisco -
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il mare, si vedevano colori diversi. In certi tratti | il | blu, altrove un azzurro trasparente, poi un verde |
Lo stralisco -
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Madurer? — Non è possibile, Sakumat. I pesci stanno dentro | il | mare, e non li possiamo vedere. — Ma anche noi, in qualche |
Lo stralisco -
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vedere. — Ma anche noi, in qualche modo, siamo dentro | il | mare. Siamo un po' fuori e un po' dentro... — No, è come se |
Lo stralisco -
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— No, è come se fossimo in una barca di vetro, — disse | il | bambino, — galleggiamo appena sopra il mare. — Qualche |
Lo stralisco -
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di vetro, — disse il bambino, — galleggiamo appena sopra | il | mare. — Qualche volta i pesci saltano fuori, — replicò il |
Lo stralisco -
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il mare. — Qualche volta i pesci saltano fuori, — replicò | il | pittore, — persino le balene fanno salti, e i delfini e i |
Lo stralisco -
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la rotta delle navi, anche quelle di cristallo. E poi c'è | il | pesce volante, che può volare per centinaia di metri, prima |
Lo stralisco -
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dipingere i pesci, Sakumat? — chiese Madurer guardandolo. | Il | pittore sorrise. — Sí, molto. Lo hai capito? — Ma io |
Lo stralisco -
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meglio che i pesci stiano nel mare. Perché... Non so dirti | il | perché. — Forse, Madurer, pensi che se li dipingiamo, |
Lo stralisco -
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casacche di lana erano state portate da Alika per | il | piccolo e il pittore. Oltre che coprirsene, i due amici le |
Lo stralisco -
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di lana erano state portate da Alika per il piccolo e | il | pittore. Oltre che coprirsene, i due amici le adoperavano |
Lo stralisco -
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stravaganti, riempiendo le casacche con i cuscini di seta. | Il | mare fini a novembre: undici mesi da quando il pittore |
Lo stralisco -
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di seta. Il mare fini a novembre: undici mesi da quando | il | pittore aveva iniziato il suo lavoro. — Che cosa è quello? |
Lo stralisco -
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a novembre: undici mesi da quando il pittore aveva iniziato | il | suo lavoro. — Che cosa è quello? — chiese un mattino |
Lo stralisco -
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in silenzio, un tratto dell'orizzonte marino. — Quello? È | il | mare. — No! Quello... — indicò il bambino, — quel piccolo |
Lo stralisco -
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marino. — Quello? È il mare. — No! Quello... — indicò | il | bambino, — quel piccolo punto sul mare, un po' a sinistra |
Lo stralisco -
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se non si sentiva suono di vento, coprendo e scoprendo | il | sole. Sebbene filtrata e indiretta, la luce nella stanza si |
Lo stralisco -
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stanza si affievoliva e tornava piena, facendo pulsare | il | mare. — Non so cosa sia, Madurer, — disse il pittore, — non |
Lo stralisco -
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pulsare il mare. — Non so cosa sia, Madurer, — disse | il | pittore, — non lo avevo visto, prima. Però qualcosa deve |
Lo stralisco -
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piú, o si è avvicinato, è una nave. — Allora aspettiamo. | Il | mattino dopo, appena sveglio, il bambino corse vicino alla |
Lo stralisco -
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nave. — Allora aspettiamo. Il mattino dopo, appena sveglio, | il | bambino corse vicino alla parete. — C'è ancora, guarda! È |
Lo stralisco -
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cuscino di seta. Rideva e colpiva, mentre Sakumat chinava | il | capo per difendersi da quei colpi leggeri. Poi Madurer |
Lo stralisco -
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colpi leggeri. Poi Madurer tornò vicino alla parete, dove | il | punto sul mare era soltanto un poco piú grosso del giorno |
Lo stralisco -
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di quel tipo. Due alberi, con trenta pirati a bordo... — | il | bambino si allontanò lentamente dalla parete, continuando a |
Lo stralisco -
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— Viene dalle coste di Grecia, e si chiama Tigrez. | Il | mattino dopo, ancora piccolissima, la nave pirata si |
Lo stralisco -
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vedere i pirati, ma la piccolissima bandiera era nera, e | il | punto bianco al suo centro non poteva essere che un |
Lo stralisco -
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navigano solo di notte, e di giorno se ne stanno tutto | il | tempo fermi sotto il sole, nonostante tiri un gran vento... |
Lo stralisco -
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notte, e di giorno se ne stanno tutto il tempo fermi sotto | il | sole, nonostante tiri un gran vento... Avranno la noia, non |
Lo stralisco -
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raduneranno all'ombra del boccaporto e borbotteranno contro | il | capitano. «Che diavolo sta facendo il capitano? — diranno. |
Lo stralisco -
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borbotteranno contro il capitano. «Che diavolo sta facendo | il | capitano? — diranno. — Che diavolaccio di modo di navigare |
Lo stralisco -
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— Credo che li possiamo un po' incoraggiare, vuoi? — disse | il | bambino. Cosí Sakumat dipinse la nave piú grande, mentre il |
Lo stralisco -
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il bambino. Cosí Sakumat dipinse la nave piú grande, mentre | il | bambino osservava: e in tre giorni il Tigrez si avvicinò di |
Lo stralisco -
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piú grande, mentre il bambino osservava: e in tre giorni | il | Tigrez si avvicinò di un buon tratto. In una settimana |
Lo stralisco -
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almeno di un altro miglio, e ogni volta, poiché cambiava | il | vento, le vele erano tese in modo differente, e la chiglia |
Lo stralisco -
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l'onda con diversa angolatura. Perché fosse vicinissima, | il | piú vicino possibile per una nave sospettosa, ci volle un |
Lo stralisco -
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per una nave sospettosa, ci volle un mese intero. Con | il | libro di pirateria aperto sulle ginocchia, Madurer dava |
Lo stralisco -
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Ma di tutti Madurer conosceva nome e provenienza. | Il | capitano era un greco di Salamina, e si chiamava Krapulos. |
Lo stralisco -
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capitano era un greco di Salamina, e si chiamava Krapulos. | Il | secondo era un rinnegato di Rodi, di nome Purtik. Stavano |
Lo stralisco -
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Purtik. Stavano tutti e due sul piccolo cassero a guardare | il | mare con un grosso cannocchiale, mentre sulla coffa, col |
Lo stralisco -
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sulla coffa, col braccio teso ad oriente, stava in bilico | il | moro Randui, che i pirati avevano liberato da una galera |
Lo stralisco -
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alzò la faccia dal libro che stava consultando. Ormai | il | vascello, lanciato in bolina, aveva girato il fianco e si |
Lo stralisco -
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Ormai il vascello, lanciato in bolina, aveva girato | il | fianco e si mostrava in tutta la sua grandezza: otto pirati |
Lo stralisco -
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gran pericolo di cadere in mare. — Ce ne vuole uno? — disse | il | bambino. — Certo. Tutti i capitani da piccoli hanno fatto |
Lo stralisco -
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bambino. — Certo. Tutti i capitani da piccoli hanno fatto | il | mozzo su una nave pirata. Senza piccoli mozzi, niente |
Lo stralisco -
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Cipro, — asserí Sakumat. — Quando le navi turche di Kuranin | il | Pazzo affondarono la Majada, Krapulos, che aveva |
Lo stralisco -
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intera seguendo le stelle, fino all'isola di Santorini... | Il | giorno dopo, a cavallo del palo prodiero del Tigrez, sedeva |
Lo stralisco -
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del drago che faceva da polena al vascello pirata. Era | il | mozzo del Tigrez, e si chiamava Madurer. — Non ci sono io |
Lo stralisco -
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ci sono io solo al mondo con questo nome, no? — aveva detto | il | bambino con irruenza. — Certo, no. Chissà quanti Madurer ci |
Lo stralisco -
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ci sono, — aveva ammesso Sakumat. — Ecco: uno di loro è | il | mozzo del Tigrez, — aveva concluso il bambino, stringendo |
Lo stralisco -
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— Ecco: uno di loro è il mozzo del Tigrez, — aveva concluso | il | bambino, stringendo fra le cosce un grosso cuscino di raso. |
Lo stralisco -
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fra le cosce un grosso cuscino di raso. E fissava | il | mare oltre la prua. |
Lo stralisco -
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Quando Madurer fu morto, e la casa e | il | villaggio ebbero pianto per molti giorni, il burban chiamò |
Lo stralisco -
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e la casa e il villaggio ebbero pianto per molti giorni, | il | burban chiamò Sakumat. — Ora sei mio fratello, — disse, — |
Lo stralisco -
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mia ricchezza in oro, pietre, spezie e stoffe pregiate. | Il | pittore si inchinò. Aveva la barba ormai quasi del tutto |
Lo stralisco -
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è dolce da sentire. Ti chiedo soltanto un cavallo giovane. | Il | mio era già vecchio quando arrivai: non sopporterebbe il |
Lo stralisco -
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Il mio era già vecchio quando arrivai: non sopporterebbe | il | viaggio fra le montagne. Molte parole pronunziò il burban |
Lo stralisco -
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il viaggio fra le montagne. Molte parole pronunziò | il | burban perché Sakumat accettasse ricchezze e doni, ma |
Lo stralisco -
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Dopo qualche giorno, su un fresco cavallo bianco, | il | pittore, solo per sua richiesta, lasciò il palazzo ed il |
Lo stralisco -
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cavallo bianco, il pittore, solo per sua richiesta, lasciò | il | palazzo ed il villaggio. All'imbocco della vallata, prima |
Lo stralisco -
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il pittore, solo per sua richiesta, lasciò il palazzo ed | il | villaggio. All'imbocco della vallata, prima di sparire |
Lo stralisco -
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vallata, prima di sparire dalla vista di Nactumal, fermò | il | cavallo, radunò un mucchio di sterpi, vi mise sopra la |
Lo stralisco -
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mise sopra la cassetta che conteneva i pennelli e appiccò | il | fuoco. Restò seduto, guardando il fumo del legno perdersi |
Lo stralisco -
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i pennelli e appiccò il fuoco. Restò seduto, guardando | il | fumo del legno perdersi fra le rocce grigiastre e le |
Lo stralisco -
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Partí e cavalcò per tre settimane, oltre le montagne, lungo | il | fiume Ceyhan, oltre Adana, e Içel, oltre la foce del |
Lo stralisco -
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Adana, e Içel, oltre la foce del turbolento Göksu, lungo | il | mare. Piú in là, al limite di un piccolo villaggio sparso |
Lo stralisco -
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altre, a pochissima distanza dalla spiaggia. Da li sentiva | il | rumore delle onde, continuamente, ma come un silenzio. |
Lo stralisco -
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le persone del villaggio e si fece qualche amico, con | il | quale beveva il tè, cucinava e parlava quietamente delle |
Lo stralisco -
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del villaggio e si fece qualche amico, con il quale beveva | il | tè, cucinava e parlava quietamente delle cose presenti. |
Lo stralisco -
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delle cose presenti. Visse a lungo in pace, facendo | il | pescatore. |
Lo stralisco -
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| il | senato romano le diè per ispontaneo consiglio la |
Il Plutarco femminile -
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perchè, tuttora giovanissima, conosceva egregiamente | il | latino, il greco, l'ebraico, la filosofia, l'astronomia; |
Il Plutarco femminile -
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tuttora giovanissima, conosceva egregiamente il latino, | il | greco, l'ebraico, la filosofia, l'astronomia; cantava, |
Il Plutarco femminile -
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frutto di ingegno solamente pronto e vivace; chè anzi era | il | suo ingegno più che virile, avendo tra l'altre cose |
Il Plutarco femminile -
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più che virile, avendo tra l'altre cose tradotto in volgare | il | Critone e altri dialoghi di Platone, da lei studiato sempre |
Il Plutarco femminile -
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amore. Altro pregio ammirabile della nostra Tarquinia fu | il | conservarsi pura di cuore in quella corrotta età, e di |
Il Plutarco femminile -
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avere mantenuta illibata la sua vedovanza, perchè mortole | il | marito, che fu Paolo Porrini, non ci fu lusinga che potesse |
Il Plutarco femminile -
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mente e dell'animo la resero cara al buon Torquato Tasso, | il | quale, per raccomandare agli uomini la memoria di lei, |
Il Plutarco femminile -
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per raccomandare agli uomini la memoria di lei, volle che | il | suo nobilissimo dialogo della Natura di amore fosse detto |
Il Plutarco femminile -
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e gli onori, le venne meno la tranquillità; e come, vivendo | il | marito, non ebbe le gioie della maternità, così, morto lui, |
Il Plutarco femminile -
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nello studio, a cui attese fino alla morte, che la colse | il | dì 5 di agosto del 1617, suo settantesimo quinto." Come la |
Il Plutarco femminile -
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Come la Elisina ebbe posto fine al suo ragionamento, | il | maestro disse: "Alle notizie della Molza aggiungerò questa, |
Il Plutarco femminile -
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LA PRIMA VERITÀ DELLA RELIGIONE La prima verità che | il | Credo ci propone è questa: Dio onnipotente. creatore dei |
Quartiere Corridoni -
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Lo scultore cava una statua da un blocco di marmo, ma | il | marmo esiste già; il tessitore prepara la stoffa col cotone |
Quartiere Corridoni -
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una statua da un blocco di marmo, ma il marmo esiste già; | il | tessitore prepara la stoffa col cotone e con la lana, ma il |
Quartiere Corridoni -
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il tessitore prepara la stoffa col cotone e con la lana, ma | il | cotone e la lana esistono già; il falegname costruisce col |
Quartiere Corridoni -
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cotone e con la lana, ma il cotone e la lana esistono già; | il | falegname costruisce col legno il tavolo e l'armadio, ma il |
Quartiere Corridoni -
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e la lana esistono già; il falegname costruisce col legno | il | tavolo e l'armadio, ma il legno esiste giù. Che fa dunque |
Quartiere Corridoni -
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il falegname costruisce col legno il tavolo e l'armadio, ma | il | legno esiste giù. Che fa dunque l'uomo? Trasforma, cioè |
Quartiere Corridoni -
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morte del Cavour. Camillo di Cavour, anche dopo | il | trionfo, non si era concesso un istante di riposo. Voleva |
Il libro della terza classe elementare -
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non si era concesso un istante di riposo. Voleva portare | il | suo Re ed il tricolore a Roma ed a Venezia. Ma non ebbe la |
Il libro della terza classe elementare -
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concesso un istante di riposo. Voleva portare il suo Re ed | il | tricolore a Roma ed a Venezia. Ma non ebbe la gioia di |
Il libro della terza classe elementare -
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a Roma ed a Venezia. Ma non ebbe la gioia di veder compiuto | il | suo sogno. Spossato dalle ansie e dall'immane lavoro di |
Il libro della terza classe elementare -
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di quegli anni memorandi, Camillo di Cavour soggiacque | il | 6 giugno 1861 ad una malattia, che lo colse improvvisamente |
Il libro della terza classe elementare -
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improvvisamente e lo spense ancor giovane. Nel delirio, | il | grande ministro parlava senza tregua di quanto era stato |
Il libro della terza classe elementare -
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a guarirmi, diceva ai medici, ho l'Italia su le braccia, ed | il | tempo è prezioso». I santi nomi d'Italia, di Venezia, di |
Il libro della terza classe elementare -
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come si adopera. Suppongasi di voler cercare | il | prodotto di 7 per 8. Si consideri la riga, a capo della |
Il libro della terza classe elementare -
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in alto, si trova 8: al loro incrocio i trova 56. Ebbene | il | prodotto di 7 per 8 è 56, 24. Moltiplicazioni col |
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col moltiplicatore ad una sola cifra. Si voglia | il | prodotto di 236 per 4. Disposti i numeri come qui a fianco, |
Il libro della terza classe elementare -
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come qui a fianco, scritto a destra del moltiplicando | il | segno x e tirato il tratto sotto del quale si scriverà il |
Il libro della terza classe elementare -
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scritto a destra del moltiplicando il segno x e tirato | il | tratto sotto del quale si scriverà il prodotto, si dirà: 4 |
Il libro della terza classe elementare -
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il segno x e tirato il tratto sotto del quale si scriverà | il | prodotto, si dirà: 4 volte 6 unità è 24 unità, ossia 2 |
Il libro della terza classe elementare -
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col moltiplicatore 10 o 100. Si debba calcolare | il | prodotto 34 x 10. Esso è la stessa cosa che 10 x 34, cioè |
Il libro della terza classe elementare -
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34 x 10. Esso è la stessa cosa che 10 x 34, cioè 34 volte | il | 10, o anche, 34 diecine. Ma: 34 diecine = 30 diecine + 4 |
Il libro della terza classe elementare -
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diecine = 30 diecine + 4 diecine = 300 + 40 = 340, quindi | il | prodotto richiesto è 340. E si osservi che 340 si ottiene |
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si trova 27 x 10 = 270 ; 42 X 10 = 420; ecc., ecc. Insomma: | Il | prodotto di un numero per 10 si ottiene subito scrivendo |
Il libro della terza classe elementare -
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che 6 X 100 è lo stesso che 100 X 6, ossia 6 volte | il | 100, si trova 6 x 100 = 600; e similmente 5 x 100 500; 10 x |
Il libro della terza classe elementare -
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= 600; e similmente 5 x 100 500; 10 x 100 = 1000. E dunque: | Il | prodotto di un numero per 100 si ottiene subito scrivendo |
Il libro della terza classe elementare -
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col moltiplicatore 20 (o 30, o 40..... o 90). Consideriamo | il | prodotto 47 x 20. Esso è 20 volte 47; ma 2 volte 47 è 94, |
Il libro della terza classe elementare -
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dunque esso è 10 volte 94, cioè (n.° prec.te) 940. Cosicchè | il | prodotto di 47 per 20 si ottiene scrivendo la cifra 0 a |
Il libro della terza classe elementare -
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20 si ottiene scrivendo la cifra 0 a destra di 94, che è | il | prodotto di 47 per 2. Similmente, per cercare il prodotto |
Il libro della terza classe elementare -
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94, che è il prodotto di 47 per 2. Similmente, per cercare | il | prodotto di 25 per 30, moltiplico 25 per 3 ed ho 75; scrivo |
Il libro della terza classe elementare -
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ed ho 75; scrivo a destra di 75 la cifra 0 ed ho 750; 750 è | il | prodotto voluto. Ma dunque: Si moltiplica un numero per 20 |
Il libro della terza classe elementare -
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con un qualunque moltiplicatore a due cifre. Sia da trovare | il | prodotto di 38 per 24. Esso è 24 volte il 38, cioè 4 volte |
Il libro della terza classe elementare -
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Sia da trovare il prodotto di 38 per 24. Esso è 24 volte | il | 38, cioè 4 volte il 38, più 20 volte il 38. Eseguisco il |
Il libro della terza classe elementare -
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prodotto di 38 per 24. Esso è 24 volte il 38, cioè 4 volte | il | 38, più 20 volte il 38. Eseguisco il prodotto di 38 per 4 |
Il libro della terza classe elementare -
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24. Esso è 24 volte il 38, cioè 4 volte il 38, più 20 volte | il | 38. Eseguisco il prodotto di 38 per 4 ed ho 152. Eseguisco |
Il libro della terza classe elementare -
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il 38, cioè 4 volte il 38, più 20 volte il 38. Eseguisco | il | prodotto di 38 per 4 ed ho 152. Eseguisco il prodotto di 38 |
Il libro della terza classe elementare -
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38. Eseguisco il prodotto di 38 per 4 ed ho 152. Eseguisco | il | prodotto di 38 per 20 ed ho 760. Sommo 152 con 760 ed ho |
Il libro della terza classe elementare -
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di 38 per 20 ed ho 760. Sommo 152 con 760 ed ho 912. | Il | prodotto richiesto è dunque 912. Nella pratica il calcolo, |
Il libro della terza classe elementare -
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ho 912. Il prodotto richiesto è dunque 912. Nella pratica | il | calcolo, tralasciando la cifra 0 del 760 che non ha |
Il libro della terza classe elementare -
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dispone come qui a fianco. Cosicchè, dunque, per eseguire | il | prodotto di 38 per 24, si moltiplica 38 per 4, con che si |
Il libro della terza classe elementare -
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si moltiplica 38 per 2, con che si ottiene 76; si scrive | il | 76 al di sotto del 152, scalando, come si dice, di un posto |
Il libro della terza classe elementare -
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dice, se ne fa la prova, eseguendone un'altra, per la quale | il | moltiplicando e il moltiplicatore siano il moltiplicatore e |
Il libro della terza classe elementare -
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eseguendone un'altra, per la quale il moltiplicando e | il | moltiplicatore siano il moltiplicatore e il moltiplicando |
Il libro della terza classe elementare -
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per la quale il moltiplicando e il moltiplicatore siano | il | moltiplicatore e il moltiplicando della prima. Se non si |
Il libro della terza classe elementare -
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moltiplicando e il moltiplicatore siano il moltiplicatore e | il | moltiplicando della prima. Se non si sono commessi errori, |
Il libro della terza classe elementare -
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via | il | direttore, sparando ghiaietta con le ruote posteriori. - Mi |
Tutti per una -
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ghiaietta con le ruote posteriori. - Mi sa... - fece | il | dottor Pastori, prendendo a braccetto Melchiorre. - ...Mi |
Tutti per una -
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gli ultimi eventi. Indugiarono ancora un poco a contemplare | il | cancello spalancato da cui sentivano entrare l'onda lunga |
Tutti per una -
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lo sapete? - Ah, per me va bene... - fu pronto a ribattere | il | Carlo. - Guardare avanti è sempre meglio che guardare |
Tutti per una -
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sempre meglio che guardare indietro. Perlomeno non ti viene | il | torcicollo. Tu che ne dici, Attilio? - Oh, be' si |
Tutti per una -
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che quando m'imbarcai su di un piroscafo che risaliva | il | fiume Zambesi, il capitano disse: «Ragazzi, non voglio |
Tutti per una -
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su di un piroscafo che risaliva il fiume Zambesi, | il | capitano disse: «Ragazzi, non voglio sentire proteste o |
Tutti per una -
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«Ragazzi, non voglio sentire proteste o lamentele durante | il | viaggio. Se Dio ci voleva far vivere di ripensamenti, ci |
Tutti per una -
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fatto gli occhi dietro la testa». - Sono d'accordo con | il | tuo capitano - osservò il dottor Pastori, convinto. - |
Tutti per una -
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la testa». - Sono d'accordo con il tuo capitano - osservò | il | dottor Pastori, convinto. - Doveva essere un tipo in gamba. |
Tutti per una -
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Virgilio Zambelli si girò un momento a chiamare | il | cane. Lo vide correre verso il cancello e temette che |
Tutti per una -
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girò un momento a chiamare il cane. Lo vide correre verso | il | cancello e temette che scappasse fuori all'improvviso. |
Tutti per una -
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la donna. Poi se ne andò via in fretta, senza più voltarsi. | Il | professor Zambelli notò che reggeva in mano una grossa |
Tutti per una -
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che succede? - domanda al custode in faccende. - Si prepara | il | palco per la stagione d'opera dell' Estate musicale. |
Quartiere Corridoni -
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- Bene! - grida Mario spiccando un salto - Ci divertiremo. | Il | custode brontola: - Ci divertiremo?! chi ti paga il |
Quartiere Corridoni -
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Il custode brontola: - Ci divertiremo?! chi ti paga | il | biglietto? Mario alza le spalle; troverà bene il modo di |
Quartiere Corridoni -
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ti paga il biglietto? Mario alza le spalle; troverà bene | il | modo di entrare. Poi chiede: - Chi è Tespi? Il custode |
Quartiere Corridoni -
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troverà bene il modo di entrare. Poi chiede: - Chi è Tespi? | Il | custode pensa un momento e spiega: - Sarà il proprietario. |
Quartiere Corridoni -
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- Chi è Tespi? Il custode pensa un momento e spiega: - Sarà | il | proprietario. Presso a poco è così. Il greco Tespi scriveva |
Quartiere Corridoni -
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e spiega: - Sarà il proprietario. Presso a poco è così. | Il | greco Tespi scriveva e recitava commedie e drammi e, |
Quartiere Corridoni -
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della Grecia a dar spettacolo. Ed ebbe successo, tra | il | popolo. Tespi è morto da un pezzo; gli attori non circolano |
Quartiere Corridoni -
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pezzo; gli attori non circolano più sopra un carretto, ma | il | nome è rimasto. |
Quartiere Corridoni -
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Sono quarantotto ordinazioni per volta: un bel colpo. | Il | sindaco, per non far torto a nessuno, fa prendere le bibite |
C'era due volte il barone Lamberto -
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ora uno della Banca Lamberto di Montecarlo o di Montevideo. | Il | lavoro piú pesante è per Duilio, che deve portare avanti e |
C'era due volte il barone Lamberto -
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posto un ultimatum: «Se entro quarantott'ore non riceveremo | il | denaro del riscatto, cominceremo a mandarvi il barone |
C'era due volte il barone Lamberto -
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riceveremo il denaro del riscatto, cominceremo a mandarvi | il | barone Lamberto a pezzetti: prima un orecchio, poi un dito, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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I banchieri hanno risposto che l'ordine glielo deve dare | il | barone Lamberto, per iscritto, altrimenti loro non sono |
C'era due volte il barone Lamberto -
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non sono autorizzati a pagare, né in lire né in noccioline. | Il | capobanda fa presente la cosa a Lamberto e lo prega di |
C'era due volte il barone Lamberto -
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di fornire un suo manoscritto. — Immediatamente, — risponde | il | barone. E scrive su un foglio, in inglese: « Gentili |
C'era due volte il barone Lamberto -
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di un giretto in giostra? Vi invito al Prater di Vienna per | il | prossimo Natale». — Perché ha scritto in inglese? — domanda |
C'era due volte il barone Lamberto -
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prossimo Natale». — Perché ha scritto in inglese? — domanda | il | capo, che non ha studiato le lingue. — Con quei signori io |
C'era due volte il barone Lamberto -
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lingue. — Con quei signori io parlo sempre in inglese, per | il | decoro. — Qui c'è la parola Vienna, cosa c'entra? — Ho dato |
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taglio. I ventiquattro direttori generali discutono a lungo | il | testo del messaggio. — La calligrafia è senz'altro quella |
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quella del signor barone. — Sí, ma lo stile non è | il | suo. — Ha ragione il collega: non ricordo che il barone |
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signor barone. — Sí, ma lo stile non è il suo. — Ha ragione | il | collega: non ricordo che il barone abbia mai usato la |
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non è il suo. — Ha ragione il collega: non ricordo che | il | barone abbia mai usato la parola «giostra». — Anche quel |
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Crusinallo. All'unanimità l'assemblea decide di respingere | il | messaggio, chiedendone uno in tedesco. — Perché in tedesco? |
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chiedendone uno in tedesco. — Perché in tedesco? — domanda | il | capobanda al barone, sottoponendogli la richiesta. — |
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al barone, sottoponendogli la richiesta. — Evidentemente | il | direttore della mia banca di Vienna, essendo lui quello che |
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lí. — No, scusi, quella è la penna con cui ho scritto | il | messaggio precedente. Io non ho mai usato la stessa penna |
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Anselmo, portami una penna nuova. Anselmo obbedisce e | il | barone scrive, in tedesco: «Gentili signori, con la |
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in tronco tutti gli impiegati che non sanno ballare | il | tango. Firmato: Lamberto». — Cosa c'entra il tango? — |
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sanno ballare il tango. Firmato: Lamberto». — Cosa c'entra | il | tango? — domanda il capo dei Ventiquattro Elle, indicando |
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Firmato: Lamberto». — Cosa c'entra il tango? — domanda | il | capo dei Ventiquattro Elle, indicando l'unica parola del |
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Non vorrà mica che parli di soldi apertamente. E se | il | biglietto cade in mano a qualche spia? — Più che giusto, — |
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cade in mano a qualche spia? — Più che giusto, — ammette | il | capo, dimostrandosi comprensivo. Il messaggio arriva dove |
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che giusto, — ammette il capo, dimostrandosi comprensivo. | Il | messaggio arriva dove deve arrivare. I ventiquattro |
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Cosí dicendo, l'oratore mostra una cartolina postale che | il | barone gli ha spedito l'anno scorso da Miami, Florida. La |
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personalità ben diversa da quella che conosciamo. — Esatto. | Il | signor barone non ama il tango. — Può darsi che non l'ami |
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quella che conosciamo. — Esatto. Il signor barone non ama | il | tango. — Può darsi che non l'ami adesso, perché ha |
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anni, ma che l'abbia amato in gioventú. — Lo escludo. | Il | signor barone, a memoria d'uomo, ha sempre amato solo i |
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per battere le mani. All'unanimità l'assemblea decide che | il | messaggio non è soddisfacente e che a questo punto occorre |
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e che a questo punto occorre una prova non equivoca che | il | barone Lamberto è ancora in vita. I banditi dovranno |
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di giornata. — Gli daremo la fotografia, — acconsente | il | capobanda. — Anselmo, — ordina il barone, — prendi dalla |
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fotografia, — acconsente il capobanda. — Anselmo, — ordina | il | barone, — prendi dalla mia collezione di macchine |
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Anselmo scatta la foto, aspetta qualche secondo, strappa | il | cartoncino. Il barone Lamberto è venuto benissimo. Pare un |
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la foto, aspetta qualche secondo, strappa il cartoncino. | Il | barone Lamberto è venuto benissimo. Pare un divo del |
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ricciolo che gli ricade sull'occhio destro. — Ora, — dice | il | capo, — hanno tutto quello che vogliono. gliono. Se non |
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gliono. Se non mollano i soldi, mi dispiace per lei, ma | il | prossimo capitolo sarà piú doloroso. — Non si preoccupi, — |
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capitolo sarà piú doloroso. — Non si preoccupi, — risponde | il | barone Lamberto, ogni cosa a suo tempo. Altro viaggio di |
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la foto di mano in mano senza batter ciglio, in attesa che | il | barcaiolo esca dalla sala. Appena è uscito, scoppia la |
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è uscito, scoppia la tempesta. — Tradimento! Questo non è | il | barone Lamberto! — Truffa aggravata! Millantato credito e |
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bene, — si sente dire, — qualche somiglianza — con | il | barone Lamberto c'è. — Dove? — Per esempio... nelle |
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Lamberto c'è. — Dove? — Per esempio... nelle orecchie. — | Il | vero barone Lamberto è molto piú anziano. Guardino. In cosí |
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sulla terrazza di un albergo a Lugano. In questa foto | il | barone si appoggia a due bastoni, ha la faccia di una |
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fotografie nelle quali fanno coppia col barone, e | il | barone non è un giovane sportivo dal ciuffo spavaldo, ma un |
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ARANCE D' ORO Si racconta che c'era una volta un Re, | il | quale avea dietro il palazzo reale un magnifico giardino. |
C'era una volta... -
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Si racconta che c'era una volta un Re, il quale avea dietro | il | palazzo reale un magnifico giardino. Non vi mancava albero |
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un magnifico giardino. Non vi mancava albero di sorta; ma | il | più raro e il più pregiato, era quello che produceva le |
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giardino. Non vi mancava albero di sorta; ma il più raro e | il | più pregiato, era quello che produceva le arance d' oro. |
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le arance d' oro. Quando arrivava la stagione delle arance, | il | Re vi metteva a guardia una sentinella, notte e giorno; e |
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Lo scacciai anche di lì, e appena cessava di cantare, | il | mio sonno svaniva. Ma si posò in cima all' albero, e canta, |
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all' albero, e canta, canta, canta..., ho dormito finora! - | Il | Re non gli fece nulla. Alla nuova stagione, incaricò della |
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gli fece nulla. Alla nuova stagione, incaricò della guardia | il | Reuccio in persona. Una mattina va in giardino e trova il |
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il Reuccio in persona. Una mattina va in giardino e trova | il | Reuccio addormentato. Guarda albero...; le arance d' oro |
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col Reuccio non ti giova! — Ed esso a canzonarmi; | il | Reuccio dorme! il Reuccio dorme! — Cardellino traditore, |
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non ti giova! — Ed esso a canzonarmi; il Reuccio dorme! | il | Reuccio dorme! — Cardellino traditore, col Reuccio non ti |
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col Reuccio non ti giova! — Ed esso a canzonarmi: | il | Reuccio fa la nanna! il Reuccio fa la nanna! — E canta, |
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ti giova! — Ed esso a canzonarmi: il Reuccio fa la nanna! | il | Reuccio fa la nanna! — E canta, canta, canta..., ho dormito |
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fa la nanna! — E canta, canta, canta..., ho dormito finora! | Il | Re volle provarsi lui stesso; e arrivata la stagione si |
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si mise a far la guardia. Quando le furon mature, ecco | il | cardellino che si posa sopra |
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sua madre: — Topolino, te ne prego anch'io, risuscita | il | Re! — Poteva dire di no alla mamma e alla sua cara |
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no alla mamma e alla sua cara Reginotta? Toccò colle mani | il | cadavere mezzo carbonizzato del Re, e lo fece risuscitare. |
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mezzo carbonizzato del Re, e lo fece risuscitare. Ma | il | Re era diventato un altro. Domandò umilmente perdono del |
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male che gli aveva fatto, e conchiuse: — Giacchè questo è | il | volere di Dio, sposatevi e siate felici! — Il popolo fece |
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questo è il volere di Dio, sposatevi e siate felici! — | Il | popolo fece grandi feste. Dei Ministri bruciati nessuno si |
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punti cardinali. | Il | cielo e l'orizzonte si possono dividere in quattro parti: |
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in quattro parti: levante, ossia quella donde nasce | il | sole; mezzodì; ponente, quella in cui il sole tramonta, e |
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quella donde nasce il sole; mezzodì; ponente, quella in cui | il | sole tramonta, e di mezzanotte (fig. 5). Il sole però non |
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quella in cui il sole tramonta, e di mezzanotte (fig. 5). | Il | sole però non si leva sempre nello stesso punto della parte |
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sempre nello stesso punto della parte di ponente. D'estate | il | sole appare la mattina e scompare la sera in punti |
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dell'orizzonte situati più verso mezzanotte; d'inverno | il | sole appare e scompare in punti più verso mezzodì. D'estate |
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sole appare e scompare in punti più verso mezzodì. D'estate | il | sole descrive nel cielo un arco più grande. Si eleva di più |
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a lungo sopra l'orizzonte, che non d'inverno; cioè d'estate | il | dì è più lungo della notte, d'inverno il dì è più corto |
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cioè d'estate il dì è più lungo della notte, d'inverno | il | dì è più corto della notte. Per questo l'estate è più calda |
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giorni si chiamano giorni di equinozio. In quei due giorni | il | sole nasce nel punto di mezzo della parte di levante e |
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