Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: chi

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paura che risponda sua madre. Ci provo. - Pronto? Con  chi  parlo? - Calzoleria Scarpetti! - Oh, scusi, ho sbagliato
cavallo, il mulo, e l'asino. Fin le vacche mettono odio a  chi  le maltratta, e trovano il momento a vendicarsi. I tori son
è un'azione brutale, che rivela un'anima cattiva in  chi  la compie. Non di rado s'incontrano di questi villani, e
veramente civili s'è fatta una legge apposta per punire  chi  maltratta gli animali.
soldo risparmiato; e ti ricordo il giustissimo proverbio:  Chi  non sa tener conto d'un soldo non vale un soldo. Uno spillo
non avrebbe mancato di riuscire un uomo savio ed operoso  chi  in giovane età addimostrava di saper curare le piccole
seppero, come Lafitte, mettere in pratica il proverbio:  Chi  vuole il molto curi il poco.
 Chi  sono p. 8 I jeans » 10 A scuola » 12 Casa sua » 14 Lavoro »
appena partito quando sono arrivata io. Se volete sapere  chi  è Tit, dovete leggere bene tutta la storia, dal principio
montagne e sarebbe stata curiosa di vedere tali meraviglie.  Chi  sa! forse avrebbe incontrato qualche bambina come lei,
un palazzo simile a quello del mago. Picchiò al portone. —  Chi  sei? Chi cerchi? — Cerco Cornino d'oro. — Capisco: ti manda
simile a quello del mago. Picchiò al portone. — Chi sei?  Chi  cerchi? — Cerco Cornino d'oro. — Capisco: ti manda mio
un palazzo simile a quello del mago. Picchiò al portone. —  Chi  sei? Chi cerchi? — Cerco Manina d'oro. — Capisco, ti manda
simile a quello del mago. Picchiò al portone. — Chi sei?  Chi  cerchi? — Cerco Manina d'oro. — Capisco, ti manda mio
palazzo simile a quello del mago. Picchiò al portone. —  Chi  sei? Chi cerchi? — Cerco Piedino d'oro. — Capisco, ti manda
simile a quello del mago. Picchiò al portone. — Chi sei?  Chi  cerchi? — Cerco Piedino d'oro. — Capisco, ti manda mio
 chi  pregheremo Il buon fanciullo prega prima di tutto per sè,
per la stagione in cui prevediamo che sarà per mancarci. Ma  chi  non sa far altro che bere, saltare e cantare, come fai tu,
faccia al grillo. Giovinetto, tieni a mente la lezione. A  chi  da giovane fa come il grillo, capita come a lui da vecchio:
ministro di palazzo reale. — Maestà, c' è una condizione:  Chi  vuole la mia figliuola Dee star sette anni alla pioggia e
sole; E se sette anni alla pioggia e al sole non sta, Fosse  chi  fosse, non l'otterrà. — Il Re avrebbe voluto darglieli lui
ordine, rispetto verso i superiori, concordia operosa tra  chi  lavora e chi dà lavoro. Tutti coloro che lavorano con la
verso i superiori, concordia operosa tra chi lavora e  chi  dà lavoro. Tutti coloro che lavorano con la mente e col
Sii previdente; fin da giovane pensa all'avvenire.  Chi  lavorando non pensa al domani, confida troppo nel tempo, e
il sole del mattino non dura sempre fino a sera; e  chi  spende in gioventù, digiuna nella vecchiaia.
Un buon vaccaro vale un buon bifolco.  Chi  non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani:
lavori e pel concime; ma è ancora un mezzo di guadagno per  chi  sa governarlo; mentre è causa di grosse perdite a chi lo
per chi sa governarlo; mentre è causa di grosse perdite a  chi  lo trascura. Dalla stalla un buon guardiano trae la
a soffietto entrò nell'ambulatorio col passo frettoloso di  chi  non ha assolutamente tempo da perdere. Lo seguiva a
cosa svelta, mi raccomando, che devo scappar via presto.  Chi  ha qualche disturbo, lo dica e in fretta. Gli altri possono
Vediamo subito. Lei, dottor Pastori, scriva le ricette.  Chi  è primo? - Io ho la mia solita artrite, dottore - si
- Mezzo Pampolex sciolto nell'aranciata, ogni sera. E poi  chi  c'è? Ah, lei, signora Pinuccia... - Ho sempre il fiato
tra le risatine degli altri. - E questa schedina, per  chi  era? - Per me! - strillò il maresciallo. - Questa volta mi
Buona sera! — disse ella cordialmente. — Ma  chi  siete ? Tit? — Sí, - dichiarò Tit. Subito i due
con curiosità e ammirazione. — E codesta donnettina,  chi  è? La vostra servetta? — chiese la signora Guardaboschi,
La economia del foraggio.  Chi  sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della
in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali.  Chi  non lo sa, spreca: oggi, perchè ha il fienile ben
riconoscerlo come unico vero Dio, di adorarlo e servirlo.  Chi  prega bene e serve fedelmente il Signore, adempie questo
se pungi come un'istrice, nessuno vorrà fregarsi con te.  Chi  ha maniere incivili, grossolane, sgarbate, dà molestia, e
mal garbo; se lo riceve da altri, non dice un «grazie». A  chi  gli parla, risponde asciutto ed aspro. Se t'incontra per
e ve lo condussero facilmente. Picchiarono all' uscio. —  Chi  siete? — Siamo noi. - Fata Fantasia li riconobbe alla voce,
alla voce, e venne ad aprire. — Che cosa volete? E  chi  è costui ? Temerario, come osi di venire da me! — E voleva
si messe a gridare per la via: — Fiabe, bambini, fiabe!  Chi  vuol sentire le fiabe? — I bambini accorsero da tutte le
Poi andò in un'altra città: — Fiabe, bambini, fiabe!  Chi  vuoi sentire le fiabe? — E ricominciò da capo. I bambini
E andò a trovarlo. Al cancello e' era il solito mastino: —  Chi  cerchi da queste parti? — Cerco il mago Tre-Pi. — È fuori:
cinquant'anni, dai lunghi capelli brizzolati e l'aspetto di  chi  sia abituato al comando. Lo seguiva un giovane molto bello
nella stessa maniera, "chi mangia si mantiene in forze,  chi  ha forza vuol dire che ha buona salute, 'salute' si dice a
ha forza vuol dire che ha buona salute, 'salute' si dice a  chi  starnutisce, chi starnutisce vuol dire che ha il
che ha buona salute, 'salute' si dice a chi starnutisce,  chi  starnutisce vuol dire che ha il raffreddore, il
di spagnolo, lo spagnolo vince tutti i suoi nemici, ergo:  chi  mangia pesce, vince tutti i suoi nemici..." E, terminato
a pronunziar bene. Non parla bene  chi  pronunzia male. E noi, quasi tutti, pronunziamo l'italiano
quando noi li pronunziamo in maniera che se ci sentisse  chi  li fece ci tratterebbe di cani e si tapperebbe gli orecchi?
l'a larga, che noi tendiamo a restringere; poichè c'è  chi  dice:
di ordine nel cielo devastato. — Ecco che cosa capita a  chi  si azzuffa! Guardate come siete ridotte! — esclamò
dai rifugi e ripresero la vita interrotta dalla guerra. —  Chi  ha vinto la lotta? — si domandavano. — Nessuno. — Anche le
— Anche le altre volte? — Sempre. — E perché la fanno? —  Chi  lo sa?!
di farsi vedere. Questo Principe dunque non sapeva a  chi  lasciare i suoi fendi e per questo, quand'era già avanti
allattare il piccino che le aveva portato, senza però dirle  chi  fosse. Per qualche mese l'abate andò a vedere il
e il marito gli domandavano come si chiamava, dove stava,  chi  erano
senti, figliuola mia? — Maestà, non mi sento nulla; ma....  chi  dà la sua parola la dovrebbe mantenere. — Come? Lei dunque
Nano gobbo e sbilenco? — Non intendevo dir questo; ma....  chi  dà la sua parola la dovrebbe mantenere. - Anche la Regina
un'altra volta dinanzi! — Ma la Reginotta ripeteva: —  Chi  dà la sua parola, la dovrebbe mantenere! — Intanto
delle trattorie. - Ti s'ha a portare il panchetto? A  chi  non fini- sce di chiacchierare per la strada. A Parigi,
d' accordo in un affare. - Eh, non mi pappar vivo! A  chi  risponde arrogante. - Aspetto che passi la mia, diceva
alle quali somigliano i nodi della spina dorsale. A  chi  fa il superbo perchè è arricchito, per ricordargli il tempo
segreta: - Più chiuso delle pine verdi. - Tu fai piovere! A  chi  parla con affettazione o canta male. - E ponza e ponza e
credeva d' aver ammazzato I Promessi Sposi; e si dice di  chi  fa un grande sforzo, che poi non dà degno frutto. - E
e si ferma a salutarli. Sono tutti fanciulli sui nove anni,  chi  bruno, chi biondo, più o meno abbronzati dal sole della
a salutarli. Sono tutti fanciulli sui nove anni, chi bruno,  chi  biondo, più o meno abbronzati dal sole della spiaggia o
Cherubino lo guarda da capo a piedi e gli domanda: - Tu, di  chi  sei figlio? Il bambino, intimidito, non risponde: risponde
- Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco  chi  sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma,
freccia, a cavallo di una scopa, sopra i tetti... e bravo  chi  la insegue. - Ha gli occhiali? - Grossi come ruote di
facevano restare a becco aperto. Narrava che cosa accade a  chi  precipita nel buco nero della torre fumante e a chi fugge
a chi precipita nel buco nero della torre fumante e a  chi  fugge dal tetto quando c'è la guerra dei nuvoloni, narrava
buco dicendo: là c'è l'orco dal becco uncinato che ammazza  chi  si incanta!). Però raccontava anche le storie belle delle
rispondevano. — Qui da voi c'è un signore della notte? —  Chi  è? — domandavano. — Felici voi che non lo conoscete! —
antico. Mi hanno detto che sei venuto là a dir male di  chi  ci protegge! — Anch'io prima credevo che i signori della
Disse: — Poveretto... ora odierà me e non capirà piú  chi  è il suo nemico... Una passera chiacchierona che aveva
siamo dotati di un'anima che pensa, vuole e ama; eppure,  chi  di noi l'ha vista? Noi non vediamo Dio, ma Dio vede noi. E
merito. Ricordate sempre che Dio vi vede e sarete buoni. -  Chi  è Dio? - Dio è l'Essere perfettissimo, Creatore e Signore
bene vero, e male vero; però devi rimetterti ai consigli di  chi  ti ama. Chi fa l'obbedienza, non isbaglia mai: invece ai
male vero; però devi rimetterti ai consigli di chi ti ama.  Chi  fa l'obbedienza, non isbaglia mai: invece ai disobbedienti,
Per farlo sempre meglio, conta anche sulla generosità di  chi  l'ha scelta con fiducia. Contribuire, con eventuali lasciti
giunse invece il giorno dopo. Irato, il re le domandò  chi  l'aveva trattenuta a casa. - La mia casa stessa - rispose
a terra. — Addio! — sussurrarono gli altri fiorellini. —  Chi  sono, Mamí? — domandò Cipí. E la mamma: — Sono fiocchi
sopra al fiume gridò: — Mamí, laggiú c'è un altro come me.  Chi  è, Mamí? Chi è? — Giú, — comandò la mamma buttandosi in
gridò: — Mamí, laggiú c'è un altro come me. Chi è, Mamí?  Chi  è? — Giú, — comandò la mamma buttandosi in picchiata, —
più sconcio e ributtante, che un uomo ubriaco? Disgraziato  chi  prende la passione del vino, e, peggio, quella dei liquori!
rado alla galera. Resisti, giovinetto, alla tentazione di  chi  ti volesse incamminare all'oste, o al liquorista. Ricòrdati
è un dovere per tutti e tutti ne dovremo rendere conto.  Chi  avrà bene adoperato i doni di Dio sarà premiato; gli altri
Corona. — Che cosa poteva farsi? — Maestà, fate un bando:  Chi  guarisce la Reginotta sarà genero del Re. — E i banditori
partirono per tutto il regno, con tamburi e trombette. —  Chi  guarisce la Reginotta sarà genero del Re! - In una città c'
che, a suon di tamburi e di trombette, andavan gridando: —  Chi  guarisce la Reginotta, sarà genero del Re. — Che male ha la
Buona fata, c' è la Reginotta ch' è diventata di stoppa, e  chi  la guarisce sarà genero del Re. Insegnatemi il rimedio: mi
non potendo prender sonno, pensava al babbo e alla mamma: —  Chi  sa se più si ricordano di me? Forse mi credono morta! - E
sente buttar dei sassolini ali' impòsta della finestra.  Chi  poteva essere, a quell' ora? Si fece coraggio, saltò giù
giù dal letto, aperse adagino adagino impòsta, e domandò: —  Chi  siete? che cosa volete? Son io, figliuola mia; siam venute
della notte, il vecchio saggio dagli occhi parlanti. — E  chi  sarebbe codesto vecchio saggio? — Ma guarda un po'! Si dà
mondo e che non morirà. — O bella... — disse Cipí, — ma lui  chi  è? — Dice che lui è al mondo per proteggere noi poveri
pazienza. — O bella... — ripeté Cipí, — ma si può sapere  chi  è lui? — Un uccello! — spiegò Passerì. — Un uccello come me
ai passanti; sentendo rumori di passi e di voci, domandò  chi  fosse. Gli fu risposto che passava Gesù Nazzareno. Allora
Preparazione degli alimenti: mescolanze. Tutto è buono, a  chi  sa usarne: e con poco si contenta il bestiame. Con minima
8. L'ora d'aria...59 Parte Seconda: CUORE DI CANE...67 9.  Chi  c'è là fuori?...69 10. Una per tutti...75 11. Tutti per
colonnello della guarnigione, gli si avvicina e gli domanda  chi  è, quanti anni ha, come si trova sotto le armi. Il soldato
veri seguaci di Gesù. E diceva ancora: -  Chi  vuoi essere mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la
«È inutile, tanto non mi riesce»; continua, e riuscirai.  Chi  maneggia la prima volta l'aratro, non tira i solchi dritti
sa che nessuno nasce maestro. Anche qui ricorda i proverbi:  Chi  fa falla; - provando e riprovando si impara; - col vedere
insieme. Il topo comune attaccò, primo, il discorso. -  Chi  sei? come ti chiami? - disse come hai potuto capitar qua
dentro? Di topi come te non ne ho visti mai. Che fai qui?  Chi  ti ci ha portato? - Moschino, che vide l'altro così brutto
oscurità mandando fiamme gialle.... Il gatto! si salvi  chi  può! - sussurrò con voce soffocata il sorcio comune,
da morire! — Non se l' era sognato! E domandò subito: —  Chi  sei tu ? — Non rispondeva nessuno. Ma le parole erano,
le parole erano, precise, quelle dell'albero che parlava. —  Chi  sei tu ? — Non rispondeva nessuno. La mattina, come
Il Re, con tutto il suo gran coraggio, rimase atterrito. —  Chi  sei tu? Se sei anima battezzata, rispondi, in nome di Dio!
Ma sí, era proprio Bellissima. Non volete crederci? — Ma  chi  poteva immaginare che Grigia si chiamasse Bellissima?
soldi da uno stracciarolo, — spiegò la Regina. — Oh, ma  chi  poteva immaginare che la Grigia fosse una Bellissima? — Con
che non la merita, e la fa quanto più può, e senza vanto, a  chi  è veramente povero. Uomo di gran cuore, compatisce i
lui - si fece conoscere e disse loro che Dio aiuta sempre  chi  mostra riverenza verso di Lui e pietà verso i fratelli.