Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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dove una piccola città, Casamicciola, era stata rasa  al  suolo da un terribile terremoto. A Napoli, flagellata dal
dal colera, Umberto I visitò gli ospedali, si soffermò  al  letto dei colerosi, ebbe per tutti una parola di speranza e
l'acquisto. I fratelli tornarono a casa e contarono tutto  al  padre Giacobbe. Giacobbe, piangente, non voleva permettere
permettere che Beniamino partisse, ma poi si piegò dinanzi  al  bisogno del pane. Al ritorno dei fratelli, Giuseppe chiese
partisse, ma poi si piegò dinanzi al bisogno del pane.  Al  ritorno dei fratelli, Giuseppe chiese se il loro padre
padrone gli vuole tanto bene e anche Top vuoi tanto bene  al  suo padrone. Quando il padrone fu chiamato in guerra, si
che compie il suo dovere. Orbene, sapete chi venne incontro  al  bravo alpino appena mise piede sul suolo albanese? Top! Top
gioioso, uggiolante, che non smetteva di balzare addosso  al  suo padrone e di leccargli la faccia. Il mistero della sua
fa bene, specialmente agli adulti, e ai vecchi; dà vigore  al  corpo, rallegra il cuore, e lo spirito. Ma alla tua età se
all'oste, senza fargli una visita. Altri non sanno andare  al  mercato, senza cadere all'osteria; non fanno un contratto,
la memoria, la forza, la salute; lo conducono anzi tempo  al  cimitero. Il bevitore trascura terre, e famiglia, dimentica
alla tentazione di chi ti volesse incamminare all'oste, o  al  liquorista. Ricòrdati che il vizio dell'ubriachezza viene a
la data della nascita e della morte dell'eroe che dà nome  al  quartiere. Un busto di Filippo Corridoni sorge nella
del suo compleanno. Gli fu assegnata la medaglia d'argento  al  valore, poi quella d'oro con la seguente motivazione:
di espressione! Egli si rivolse soprattutto ai giovani ed  al  popolo, affinchè insorgessero, concordi in ogni parte d'
di Ninetta, ma ne ammira sempre il ritratto appeso accanto  al  letto della mamma. È un bel piccino biondo con grandi occhi
tuo fratello Nino e ti mando tanti baci». Lega il biglietto  al  cordoncino del pallone e schiude le manine. Il pallone fa
attorno a lui, e tutto dice la sua parola di saluto  al  Creatore. Anche noi dobbiamo pregare: la preghiera è la
dell'ira, della disobbedienza, della vendetta ci tirano  al  male. Dio ascolterà la nostra preghiera, ci aiuterà a
la sua guerra. Una bambina come voi deve averla regalata  al  suo babbo che partiva per il fronte. Quel babbo soldato la
fuggì. La bambola rimase fedele alla consegna. Colpita  al  petto e alla gamba dalla nostra mitraglia, tutto sopportò
BANDA DEL NORD L'INDIGNAZIONE È  AL  COLMO CONTRO IL FEDIFRAGO ED-MASTICA-GOMMA. SI DECIDE FORSE
ricevere l'Ostia santa, e poi ritornare piamente raccolti  al  proprio posto per dire al dolce Ospite le parole del
e poi ritornare piamente raccolti al proprio posto per dire  al  dolce Ospite le parole del ringraziamento, cavate proprio
o dal seggio da dove salutava i sudditi che, due volte  al  mese, gli portavano i frutti dei campi e delle stalle. Un
sei cesti di maialini grufolanti, e Narco si volse  al  fido Blabante che gli era scudiero più che servo,
Blabante rispose: «Mio signore, si sono inchinati  al  loro conte, come usa, per mostrare rispetto e devozione».
bei cavalli bianchi entrano  al  galoppo nella pista mentre due pagliacci si scambiano
la bambina si faccia male. Nemmeno gli equilibristi sospesi  al  trapezio svegliano il buon umore del pubblico; si ha fretta
minuetto. I bambini ridono ed applaudono. Applaudono anche  al  leone e alla tigre che saltano attraverso un cerchio in
dell'inverno. Corrono e si scaldano: giocano alla palla,  al  pallone, al cerchio, ai cerchietti, al lancio del disco,
Corrono e si scaldano: giocano alla palla, al pallone,  al  cerchio, ai cerchietti, al lancio del disco, alla fune e
giocano alla palla, al pallone, al cerchio, ai cerchietti,  al  lancio del disco, alla fune e mettono il sangue in
di cacciar giù dal trono suo padre, per regnare lui  al  suo posto. Cominciò a far doni e promesse al popolo; e
regnare lui al suo posto. Cominciò a far doni e promesse  al  popolo; e quando ebbe tanti uomini armati pronti a
su una mula. Nella fuga la sua lunga capigliatura, sciolta  al  vento, si impigliò nei rami di una quercia. Il misero
DELL' EMILIA E DELLA TOSCANA  AL  REGNO DI VITTORIO EMANUELE 1859-1860. Sin dal primo
dal primo annunzio di guerra la Toscana si era ribellata  al  granduca. Il suo esempio era stato rapidamente seguito
un grande conforto agl'Italiani, a Giuseppe Garibaldi,  al  Re: la liberazione dell'Italia meridionale e della Sicilia
 Al  vecchio amico Umberto Pacilio che, ricordandosi di questo
tutti per mano e come una ghirlanda ballarono intorno  al  cumulo che la gran luna rossastra, nella notte celeste,
feste nazionali e religiose vengono celebrate con allegria  al  Quartiere Corridoni. Fin dalle prime ore del mattino si
e vanno fuori, alle manifestazioni e ai cortei, bandiere  al  vento. Bandiere sventolano alle finestre ed ai balconi, le
Vide Guccio, lo afferrò, lo trascinò nel tinello. Tutti  al  rumore si svegliarono e furono intorno al ragazzo: erano
tinello. Tutti al rumore si svegliarono e furono intorno  al  ragazzo: erano feroci, con arie vendicative: soltanto quel
detta delle Guarentigie, perchè si proponeva di garantire  al  Papa, suprema autorità della Chiesa Cattolica, piena
in Vaticano, e non ne vollero più uscire, per dimostrare  al  mondo che essi non riconoscevano il nuovo ordine di cose.
le ginocchia, ha giunto le mani, ha gli occhi rivolti  al  cielo. Prega: la sua anima si innalza a Dio. Il fanciullo
vicino: quasi lo vede e gli parla, cioè prega. Egli dice  al  Signore: - Signore, Tu sei il Creatore del cielo e della
Il premio del lavoro. Dio ci obbliga tutti  al  lavoro; ma ci fa trovare in esso una sorgente di felicità e
mondo è mondo, s'è sempre visto l'agiatezza tener dietro  al  lavoro; e s'è pur sempre visto la miseria tener dietro
meglio di lui, niuno resiste più di lui alla fatica,  al  freddo, al caldo, per finire a tempo i lavori. Gli affari
di lui, niuno resiste più di lui alla fatica, al freddo,  al  caldo, per finire a tempo i lavori. Gli affari di
buon cuore. Accetta in ricambio quest' anellino e portalo  al  dito; sarà la tua fortuna. - Arrivati in quel paese, il Re
Rimase abbagliato! E, senza por tempo in mezzo, disse  al  ciaba: — Io sono il Re: vola tua figliuola per moglie. —
chi le parlerà la prima volta e le farà provare una puntura  al  dito mignolo, quello dovrà essere il suo sposo. Possiamo
regnante. — C' era una volta.... 10 — E tutto allegro disse  al  ciaba: — Proviamo. — Il ciaba chiamò la figliuola, senza
— Ahi! ahi! ahi! — La ragazza si sentiva un'atroce puntura  al  dito mignolo, e scoteva la mano: — Ahi! ahi! ahi! —
Lascia fare a, me; la tua figliuola sarà Regina. — Tornato  al  palazzo reale, chiamò il servitore: — Prima che tu sposi la
un servigio: mi fido soltanto di te. Portami questa lettera  al  Re di Spagna, e attendi la risposta; ma nessuno dee sapere
aspetta. Quella lettera è un tradimento! Se tu la presenti  al  Re, sarai subito ammazzato. Portagli questa, invece: farà
e cavalleresco, egli aveva già concesso benefiche riforme  al  suo popolo, che amava di sincero affetto. Il sogno di Carlo
E mantenne la nobile promessa! Anche Carlo Alberto concesse  al  popolo maggiori libertà, con un atto solenne, promulgato il
di paese, ricordi quanta gioia hai provato nel ritornarvi.  Al  rivedere la famiglia, i parenti, gli amici, che festa! Che
le rondini, allor che tornano a primavera: come fan festa  al  loro nido, se lo trovano intatto! L'amore al luogo natìo è
come fan festa al loro nido, se lo trovano intatto! L'amore  al  luogo natìo è un dovere, e un bisogno del cuore. Si adempie
il nipote del barone Lamberto, che riflette. Egli ha perso  al  gioco dei birilli l'ultimo avanzo del patrimonio
per le viuzze dell'isola di San Giulio, e Ottavio bussa  al  portone della villa baronale. Gli viene ad aprire un
di vederti in cosí buona salute è stato troppo forte.  Al  cuore non si comanda. Ah, ma sono proprio contento. Come
— interviene il maggiordomo Anselmo, strizzando l'occhio  al  suo padrone, quasi per invitarlo rispettosamente alla
cavalletta. I suoi riccioli biondi ondeggiano festosamente  al  vento della sera. — È in gran forma, — dice Ottavio. —
olimpionico con tutti i muscoli, i denti, i capelli  al  posto giusto. L'eredità si allontana. Chi pagherà le rate
cucina il trinciante con cui Anselmo ha tagliato il fagiano  al  cognac, e di nasconderselo sotto il cuscino. Poi va a
russare vigorosamente. È l'ora. Scivola dentro, si accosta  al  letto, prende la mira al chiaro di luna che entra dalla
l'ora. Scivola dentro, si accosta al letto, prende la mira  al  chiaro di luna che entra dalla finestra e col trinciante
Adriano Salani Editore s.r.l. Firenze, via del Giglio 15  AL  TEMPO DEI TEMPI.... FIABE E LEGGENDE DELLE CITTÀ DI
avrai separati dalla madre, a questa li condurrai solamente  al  mattino, al mezzodì, e alla sera. Dopo cinque o sei
dalla madre, a questa li condurrai solamente al mattino,  al  mezzodì, e alla sera. Dopo cinque o sei settimane li
Dopo cinque o sei settimane li spoppi, se li hai destinati  al  macello. Se vuoi allevarli, cominci a sostituire, al latte
al macello. Se vuoi allevarli, cominci a sostituire,  al  latte del mezzodì, un pasto di buon fieno, e il beverone
raddoppi il pasto del fieno, e li lasci poppare una volta  al  giorno; poi soltanto ogni due giorni, fin che li spoppi del
ossia i residui della fabbricazione del vino, e si gettano  al  letamaio. Altrove si apprezzano molto e, prima che vadano a
a concimare la terra, si dànno per nutrimento invernale  al  bestiame, sole, o mescolate con altri foraggi. Perciò le
semi delle vinacce, vagliati e seccati, si dànno d'inverno  al  pollame. Servono ugualmente bene, alla nutrizione del
giardino con alberi pieni di datteri e di banane, vicino  al  mare e al deserto, dove due o tre tigri passeggiavano
con alberi pieni di datteri e di banane, vicino al mare e  al  deserto, dove due o tre tigri passeggiavano facendo: Miau!
andrà meglio », pensò il signor Negretti. E si presentò  al  Salumaio. — Permette, signore, che io faccia il salumaio
somaro è di legno. — E con un somaro di legno, ti presenti  al  Signor Salumaio? — E il salumaio offeso gli sbatté la porta
porterai a spasso il mio canino. — Quanto mi dà? — Un soldo  al  giorno. — Sta bene. Allora la Marchesa chiamò il canino, e
è giorno del Signore; e il Signore vuole che si consacri  al  riposo e alla preghiera. Come è desiderato questo giorno!
rammentano i cari lontani, e anche i trapassati; si scrive  al  figliolo, o al fratello, che andò soldato; si legge qualche
lontani, e anche i trapassati; si scrive al figliolo, o  al  fratello, che andò soldato; si legge qualche pagina di un
in pace: ed essi? Tu domani ti rimetterai con più lena  al  lavoro: ed essi? Tu diventerai un buono ed onesto
Un paese s'arricchisce, e prospera, se tutti lavorano;  al  contrario va in rovina, se è pieno di oziosi. Così la
è un traditore, e il disprezzo di tutti lo segue in capo  al  mondo. Per quanto sia doloroso il distacco da' tuoi cari,
la madre ti saluterà con lacrime di gioia, se ritornerai  al  suo seno con la medaglia dei valorosi sul petto. Al tuo
al suo seno con la medaglia dei valorosi sul petto.  Al  tuo ritorno non parrai più quello. La vita militare con le
militare con le sue fatiche, la disciplina, la devozione  al  dovere, la comunanza di gente d'ogni paese, ti restituisce
la indipendenza d'Italia; egli ha consacrato la sua vita  al  bene della patria; egli, Galantuomo come il padre suo,
grano, era cresciuta anche la zizzania. Contarono la cosa  al  padrone e gli dissero: - Vuoi che andiamo a strapparla? -
anche il grano; lasciate crescere l'uno e l'altra;  al  tempo poi della mietitura, dirò ai mietitori: Sterpate la
Sterpate la zizzania, legatela in fasci e buttatela  al  fuoco; e il grano riponetelo nel mio granaio. Dissero i
si raccoglie e si brucia, così i cattivi saranno condannati  al  fuoco dell'inferno; i buoni poi risplenderanno come il sole
Il grillo non ha il giudizio della formica e dell'ape.  Al  contrario è uno spensierato, che si dà bel tempo
Senti che lezione fu data a questo fannullone. Un giorno,  al  cominciar dell'inverno, un grillo, sfinito dalla fame e dal
nell'inverno». Ciò detto, l'ape chiuse l'uscio in faccia  al  grillo. Giovinetto, tieni a mente la lezione. A chi da
vincitrice sul Piave ed a Vittorio Veneto, ed affidò  al  Duce l'incarico di formare il nuovo Governo per la salvezza
nella Città Eterna, e sfilarono disciplinatissimi davanti  al  Re. Erano giovani ed anziani, lavoratori della mente e del
porta lontano. Per fortuna il nostro Nino ha assistito  al  tiro birbone; rincorre il cappello e lo consegna al suo
al tiro birbone; rincorre il cappello e lo consegna  al  suo padrone.
beni; e, col fiele del pesce ucciso, restituisce la vista  al  vecchio Tobia. Padre e figlio, nella loro grande
verso di Lui e pietà verso i fratelli. Aveva detto Tobia  al  figlio, prima di lasciarlo partire pel lungo viaggio: - In
venne a mancare il vino. Maria se ne accorse e disse  al  Figlio: - Non hanno più vino. - Poi si volse ai servi e,
e, quando questo fu fatto, disse: - Attingete e portate  al  maestro di tavola. - I servi obbedirono; e il maestro, che
durò accanita e sanguinosa per ben cinque giorni: dal 18  al  22 marzo. La guarnigione austriaca, forte e bene armata,
fin da giovane pensa all'avvenire. Chi lavorando non pensa  al  domani, confida troppo nel tempo, e bene spesso se ne
granello, e lo porta nel suo buco; poi ritorna sollecita  al  lavoro. La formica sa che, venuto l'inverno, fuori non
Impara anche tu a mettere in serbo quanto ti sopravanza  al  bisogno. Nei giorni buoni provvedi pei giorni cattivi, che
i capelli, di cui immaginava il colore, raccolti attorno  al  volto, una veste azzurra, il collo bianco... Fin dal
Ma ora non si accontentava di quella speranza: non perché  al  lavoro mancasse qualcosa, qualche luce fosse imprecisa,
il terzo, con l'ingombro quadrato come sempre ricoperto,  al  riparo da polvere e sguardi, Filippo arrivò nella stanzetta
in buon anticipo. Le monache erano ancora in chiesa,  al  Mattutino. Lasciando il quadro velato, si mise a preparare
a Filippo indaffarato, non senza una fuggevole occhiata  al  dipinto coperto. Mesta ed eccitata ad un tempo, disse suor
Immobile negli occhi di Filippo, Lucrezia si stordiva  al  canto degli uccelli, al profumo delle rose che veniva dal
di Filippo, Lucrezia si stordiva al canto degli uccelli,  al  profumo delle rose che veniva dal chiostro, al ronzìo
uccelli, al profumo delle rose che veniva dal chiostro,  al  ronzìo solare degli insetti che, capitati alla finestrella,
immobile statuetta di legno presso il muro, intenta  al  suo muginìo. Riaprendo gli occhi da una di quelle brevi
discreto come ogni cosa della mattina, e spostarsi davanti  al  cavalletto. Con un piccolo balzo la monaca scese dal
il pittore, venendo a far qualche ribalderia, la obbligasse  al  rifiuto, allo sdegno... Ma suor Caterina, adocchiando dalla
su una panchinetta di pietra, e chiudendo gli occhi  al  sole, come per riposarli un poco. Là dentro, Lucrezia si
nuziale, un canto gioioso di colori e bellezza: e  al  centro della festosa immagine il suo volto, ma non dipinto,
volto di sposa. Quando suor Caterina tornò, svegliando  al  passaggio il finto sopito con uno stropiccio di gola, ed
l'ampollina d'olio sul tavolo di Filippo, Lucrezia sedeva  al  suo posto, quietamente. E allora rientrò il pittore dal
fresca e ancora vaporante di un bacio. Un bacio a sé,  al  ritratto incantato, a lui stesso? Non importava: era dato.
che fu chiamato fuori della prigione e condotto davanti  al  Re.
celebrarla, è Gesù stesso in persona, e non c'è spettacolo  al  mondo che valga la bellezza sovrana della Messa. Io lo
una montagna fiorita. E domandavo a Dio le grazie più care  al  mio cuore: la salute per i miei genitori, e che i miei
non sia dunque muto e indifferente. Uniamo la nostra voce  al  ringraziamento di tutte le altre creature e lodiamo il
- E gli uccelli, con il loro canto, sembrano innalzare lodi  al  Signore. Ma essi non hanno l'intelligenza, non hanno la
di eroismo. La nave Re d'Italia,  al  comando del conte Faà di Bruno, dopo un'impari lotta contro
marinai continuarono intrepidi. il fuoco sul nemico, sino  al  momento in cui le onde li inghiottirono. La nave Palestro,
Ma, dando magnanimo esempio di disciplina, ossequente  al  dovere di soldato ed alla devozione verso il Re, telegrafò
Veneto, che con unanime plebiscito proclamò la sua riunione  al  Regno d'Italia, ma ritenne le Venezie Tridentina e Giulia,
fantasia e inventava tante storie che spiegava a gesti  al  suo cane il quale, seduto serio serio sulle zampe di
aggiungeva di suo. Questo veramente dava un po' fastidio  al  bambino, che con lo sguardo ogni tanto mostrava al cane la
fastidio al bambino, che con lo sguardo ogni tanto mostrava  al  cane la sua disapprovazione. Intanto il bambino commentava
impressionati da quella strana coppia, che faceva le cose  al  contrario. Un cane che parla, pensavano, non si è mai
dall'ala spezzata si rannicchiò tremante in fondo  al  cespuglio: — Cipí... oh che male... non posso piú volare,
spiccò un lungo volo sopra i prati fioriti ed arrivò  al  fiume. Là c'era la margheritina, incantata a guardare
ti racconterò... — disse Cipí in fretta, e tornò. Arrivato  al  cespuglio, rigurgitò goccia a goccia l'acqua nel becco
tremolanti e le lucciole di siepe in siepe arrivarono  al  cespuglio per fare un po' di luce ai due uccellini
affamata lanciava sulla campagna muta. Cosí passò la notte.  Al  mattino, quando l'alba e l'aurora cominciavano a pitturare
la sveglia, dorme un paio d'ore per essere calmo e riposato  al  momento decisivo; poi, senza nemmeno aspettare che termini
senza sospetto alcuno, gli appoggia la bocca della canna  al  cuore, preme il grilletto e lascia andare sette colpi.
dove vengono queste figure, poiché nessuno le ha invitate  al  convento? — Padre buono, neppure io lo so, — rispondeva il
invisibili e dolorose, chiedendo con lamenti di venire  al  mondo degli occhi, e io solo sentendole non posso che
argomenti da angelo astuto, o demonio garbato, e dava  al  discepolo meno scappellotti che carezze: e finì poi per
visto che la grammatica ti mette un gran prurito...  Al  mondo, c'è bisogno di ogni arte, e ben si vede qual è la
le gioiose e varie posizioni dell'amore corporale, facendo  al  tempo stesso gloria a sé, e alla bellezza delle creature?
tempo e impegno maggiore... Quanto denaro varrebbe,  al  tuo parere, la fatica? Il signore fece l'offerta, Filippo
fece, di gran mercato, sebbene non firmate. In ciò, oltre  al  chiaro servizio che forniva a sé e alle voglie di coloro,
segreti, in quelle scene furtive, potevano finalmente, come  al  bel tempo della vita, tornare in lizza col loro desiderio.
a quella dell'oca, del rondinotto, o magari, in ordine  al  canto, dell'usignolo. Lo stile, pur restando leggero, si