contenta di divertirsi allo scopo di beneficenza, e pagando il suo biglietto sotto questo pretesto, s'illude di aver giovato al fratello. Come? ei
paraletteratura-galateo
Pagina 299
calpestare quel giglio; calpesto, ei diverrà marciume fetente e tu com'esso! Oh! se il Signore ti chiama al drappello dei vergini, a quel drappello di
paraletteratura-galateo
Pagina 343
; ma se quella gli è aperta, ben presto ei dovrà pentirsi dell' incauto suo proposito. E tu, figlia mia, tu fa di tener sempre la via di mezzo; non
paraletteratura-galateo
Pagina 466
anche strettamente necessaria, e siccome sente ei pure il bisogno di giustificarsi dinanzi a sè stesso, e di persuadersi di non essere avaro, per una di
paraletteratura-galateo
Pagina 542
delle giustizie, ma delle misericordie, l'ultimo giorno, ei risorgerà glorioso, e le rose olezzanti della giovinezza splenderanno più belle
paraletteratura-galateo
Pagina 553
ha addolorato cotanto la più sublime creatura che abbia mai calpestato questo misero mondo?... Perchè Ei le voleva accordare non in terra, ma in
paraletteratura-galateo
Pagina 606
nella sua gabbia, e ne odo il canto che ad un gemito somiglia, mi piove in cuore una tristezza... perchè mi pare ei raffiguri l'uomo nato ad aria più
paraletteratura-galateo
Pagina 624
benigna natura, almeno non si studia di conservarle con savia condotta: ei merita ogni biasimo e il compatirlo de' mali suoi è non lodevole cosa
paraletteratura-galateo
Pagina 30
, provvidenziale! Colui pertanto che disprezza la donna sua è un insensato, è un malvagio il quale presto dimentica che ei mette nel fascio anche la
paraletteratura-galateo
Pagina 7
mendaci apparenze. L'arcano della corrispondenza epistolare è sacro; e se la curiosità spingesse taluno a violare il sigillo di una lettera, ei
paraletteratura-galateo
Pagina 70
meschina elemosina che per vana ostentazione avrà pubblicamente lasciato cadere nella mano del povero; ei volentieri riceve, e mai dà; lascerebbe morire un
paraletteratura-galateo
Pagina 79
del povero, e talora ei si abbandona alla disperazione e maledice la giustizia e i capricci della sorte; ciò nondimeno voi non dovete mai respingerlo
paraletteratura-galateo
Pagina 82
» figlio della natura, anch'egli sa abbracciare; ma » questa suprema espressione d' amore ei la riserba » all' istante della semina gioia, al
paraletteratura-galateo
Pagina 176
farsi baciar la mano; il che in Italia, ei soggiunge, era prima tenuto atto servile. Schiller dice dell'imperatore Rodolfo II, il quale era dominato
paraletteratura-galateo
Pagina 249
che il re dava a questo uomo di genio, ei rispondeva: Dio solo può fare un uomo come questo; i re possono fare degli uomini come voi. All'opposto un
paraletteratura-galateo
Pagina 253
che gli additi una strada, una piazza, un edilizio od altro, ei non isdegna di arrestarsi alcuni istariti ,e gli é largo di contrassegni e
paraletteratura-galateo
Pagina 44
conoscevano i primi elementi dell'agricoltura. Nel 1047 Bonifazio, marchese di Toscana, avendo saputo che l'imperatore Enrico era avido di ottimo aceto, ei
paraletteratura-galateo
Pagina 186
del tredicesimo » secolo. Ei fu macchiato da disordini che » si estesero fino ai secoli seguenti. Vedevansi ecclesiastici » aggiungere all' immodestia
paraletteratura-galateo
Pagina 230
per leggere, vide le lettere danzargli davanti agli occhi e si avvide che invano ei si sforzava di raccapezzare il senso di ciò che andava leggendo
paraletteratura-galateo
Pagina 145
negoziante dandoti in cambia la roba sua, non ti reca niente affatto un favore di cui tu abbia a mostrargliti grato». E infatti, in quanto a lui, ei
paraletteratura-galateo
Pagina 154
operai come un padre coi figli; ed i rimproveri stessi uscivano dal suo labbro temperati da un accento di tenerezza e d'affetto. Nessun uomo per quanto ei
paraletteratura-galateo
Pagina 18
, nessuna cosa ei voleva più di quanto avessero gli ufficiali del suo esercito, all'infuori dell'onore del supremo comando. L'eloquenza che era in lui
paraletteratura-galateo
Pagina 209
sulla virtù di qualche rimedio ordinatogli, sul metodo di cura adottato; l'infermo ei lo deve in certo modo considerare come un fanciullo a cui non
paraletteratura-galateo
Pagina 274
dire non dargli mai altro titolo all'infuori di quello di dottore che è, dice il citato scrittore, il più onorevole, quand'anche ei fosse cavaliere
paraletteratura-galateo
Pagina 283
da una brillante e numerosa clientela. Ebbe onori a bizzeffe dai Governi; ma ripugnava al suo animo indipendente il farne pompa, e sempre ei tenne
paraletteratura-galateo
Pagina 290
di certe domestiche liti che gli rubavano il tempo che ei soleva trascorrere poetando. Le muse, quelle muse gentili che si vedevano contro il solito
paraletteratura-galateo
Pagina 293
pensiero alle conseguenze finanziarie che derivano inesorabilmente da ogni frase del colloquio, io sciolgo lo scilinguagnolo e parlo, parlo, parlo mentre ei
paraletteratura-galateo
Pagina 297
nel petto e il crine sulla testa; ei si conviene adunque a chi dice di parlare in suo nome di imitarne le civili movenze e d'interpretarne con la
paraletteratura-galateo
Pagina 299
componeva tuttavia delle tragedie, e sembrando ai figli suoi che da' poetici studi distratto, poco ei si curasse dei domestici interessi, lo citarono in
paraletteratura-galateo
Pagina 311
Prati. egli, con mesto sorriso, gli va narrando dei dolori del Tasso, delle sventure di Camoens, degli spasimi di Leopardi: questi, ei dice loro
paraletteratura-galateo
Pagina 313
musa a cagion d'esempio che già servì al poeta per isciogliere inni alla libertà, alla patria, a vituperare cortigiani e tiranni, ei l'abbassa
paraletteratura-galateo
Pagina 325
Virgilio per citare anche un poeta, battezzò ei pure con dure parole i giornali, chiamandoli ludibria ventis, per denotare, forse, la mobilità delle
paraletteratura-galateo
Pagina 335
mai a distogliere dalla mente degli uditori il pensiero degli sforzi che ei deve aver fatto per giungere ad imitare con esattezza le pose, l'accento
paraletteratura-galateo
Pagina 358
mezzo a'suoi figli, che ei sia in tutt'altro mondo che in quello della sua famiglia. Ma sarà poi egli felice quei che non sente la gioia ineffabile di
paraletteratura-galateo
Pagina 40
dopo alcun tempo lasciare; lo stesso dicasi se il visitato era in procinto di uscire, quand'anche ei vi sollecitasse a fermarvi.
paraletteratura-galateo
Pagina 427
; giacché a più d'uno può nascere il sospetto che ei sia un furbo il quale tema di comprommettersi parlando e cerchi soltanto di trarre partito pei suoi
paraletteratura-galateo
Pagina 434
per questo innanzi a uno straniero convien procurare che ei possa prender parte alla conversazione e in tal caso potrai, chiedendo scusa ai tuoi
paraletteratura-galateo
Pagina 437
conoscenti tuoi senza esserne decisamente autorizzato da una larghissima confidenza. Sarebbe peggior cosa lo abusare del parente, quando ei si
paraletteratura-galateo
Pagina 485
i vostri rumori l'avessero svegliato, ei non se ne darà per inteso e farà dal suo nido i più savi ragionamenti per motivare la sua immobilità: «non è
paraletteratura-galateo
Pagina 95