Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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sembra più comodo o meno imbarazzante che dire «il  mio  amante», espressione oggi piuttosto comica, o «il mio uomo
«il mio amante», espressione oggi piuttosto comica, o «il  mio  uomo attuale», che può apparire cinico, mentre «il mio
«il mio uomo attuale», che può apparire cinico, mentre «il  mio  amico» è generico e ambiguo, «il mio partner» richiama i
cinico, mentre «il mio amico» è generico e ambiguo, «il  mio  partner» richiama i manuali di sessuologia, e «il mio
«il mio partner» richiama i manuali di sessuologia, e «il  mio  compagno» ha un non pertinente sapore politico. Resta il
non pertinente sapore politico. Resta il fatto che dire «il  mio  fidanzato», specie quando si tratta di tutt'altro, oggi
Sua madre come ebbe sentore di questi disegni, gli disse: «  Mio  figlio, mio caro figlio ; da quel giorno che io sono
ebbe sentore di questi disegni, gli disse: « Mio figlio,  mio  caro figlio ; da quel giorno che io sono rimasta vedova,
di vederti e contemplare nel tuo volto l'immagine del  mio  consorte. Tu sai che la morte mi ha tolto l'appoggio più
contro il petto significa : « Perchè non vi decidete? il  mio  cuore è libero ». Il ventaglio agitato lentamente vuol dire
con un colpo solo indica : « Inutile seccarmi, il  mio  cuore è impegnato ». Chiuso lentamente, stecca per stecca,
sulle ginocchia o sul parapetto del palco dice: « Il  mio  cuore è morto, non vi amo più.... »
una signora dell'aristocrazia lombarda: «Dal giorno in cui  mio  figlio si è fidanzato, ho calcolato quella ragazza come una
La ringrazio per la Sua lettera e la Sua fiducia: farò del  mio  meglio per non deluderLa e stia tranquilla che i Suoi
amò di piu fu quella giovinetta che egli chiamava «il  mio  dolce silenzio».
tutto; » E ogni dolcezza togliermi di padre; » E il  mio  figliuol, non che a mio senno il possa » Educar, né il
dolcezza togliermi di padre; » E il mio figliuol, non che a  mio  senno il possa » Educar, né il vederlo essermi dato » E a
l'imbeccata da nessuno. Ma poiché metter becco è il  mio  destino professionale, eccomi a suggerire alcune cose anche
Va bene, sto menando gramo: anche questo è talvolta il  mio  destino. - Non usate frasi da canzonetta, da
Signora,  mio  marito ed io saremmo felici di riceverla con l'Ingegnere
mamma ci tiene assolutamente a che io non manchi, ma ogni  mio  pensiero sarà con voi! Ancora mille scuse e un abbraccio
fede. Parlando del marito evita di dire disinvoltamente "il  mio  ex", e questi, per un riguardo a lei, non celebra la
o stanzino da studio. Ivi, a certe ore del giorno,  mio  padre usa ritirarsi per accudire soletto e tranquillo ai
soletto e tranquillo ai fatti suoi. Deh! come mi dimoro a  mio  agio quando vi metto piede ! Mi par quasi d'apprendervi
a tempi moderni ed antichi ; e sono d'ogni nazione ; poichè  mio  padre suol dire che l'ingegno e la bontà non hanno secolo e
con su quanto abbisogna allo scrivere. Voglio carta, e  mio  padre me ne mette davanti d'ogni forma, finezza e colore.
E di questa, come d'ogni altra cosa, posso valermi a piacer  mio  : unico divieto che mi sia fatto, è di non metter l'occhio
trascorse qui dentro ! Un maestro sì amabile e dotto, come  mio  padre, dove trovarlo fra mille? Possa io approfittare delle
più strana ed inverosimile di tutte, - un bel successo pel  mio  lavoro. Fu uno dei pochi disinganni piacevoli che accadono
molte cose sparse e condensandole nelle poche pagine del  mio  libro, mi fece apprezzare il libro stesso per la sua
assumendone la ristampa. Io lo dedico adunque a loro il  mio  libro, affido a loro la mia Gente per bene. La trattino
marito», e non «Mio marito, architetto Zani»; e mai: «Il  mio  consorte», che fa pensare alle regine o ai necrologi. Un
Un genitore normale che presenta i figli non dice: «Il  mio  giovanotto», o peggio: «La mia signorina», ma: «Mio figlio
Ma la fanciulla soggiunge : « Dico davvero. Oh non è il  mio  babbo? » La si nudò un poco la schiena, e il medico le
rispondeva modestamente : « Ho fatto soltanto il dover  mio  ». ll babbo guarì, e la buona fanciulla anch'essa in venti
Demoiselles - fosse nella massima parte cosi rispondente al  mio  concetto, da preferirlo ad un mio scritto originale. Spero
parte cosi rispondente al mio concetto, da preferirlo ad un  mio  scritto originale. Spero che riuscirà utile alle Lettrici
di non ottenere la metà dei riguardi che vengono usati al  mio  amico. La mia urbanità, il mio fare alla buona mi
che vengono usati al mio amico. La mia urbanità, il  mio  fare alla buona mi procurarono più d'una volta il compenso
guarirmi nelle malattie? COME devo allevare e curare il  mio  bambino? COME posso mangiar bene? COME posso divertirmi?
mia esperienza, lascia, caro figlio, che io aggiunga di  mio  alcune parole, alcuni consigli tutti materni: lascia, che
deve sapere il nemico». «È necessario ch'io custodisca il  mio  segreto; esso è mio prigioniero; ma se me lo lascio
«È necessario ch'io custodisca il mio segreto; esso è  mio  prigioniero; ma se me lo lascio sfuggire divento io
ei fosse cavaliere, commendatore, ecc. Dicevami testè un  mio  amico, dottore di qualche grido. — Gli è pur doloroso, sai,
parlo, dovetti mettermi di buzzo buono per far recedere il  mio  portinaio, il quale, volere o non volere, si ostinava a
deve averne fatte delle belle! se pure quella frase al  mio  indirizzo non voleva significare che io dovevo essere,
qualche volta corriamo il rischio di cambiarla noi. Il  mio  codice della discussione è composto di due articoli: 1°:
ultimo: Aver ragione non serve a niente. E così finisce il  mio  codice della discussione. Se il tuo contradittore sostiene
Né questa sera, né un'altra, Alberto. Caro mio! ho fatto il  mio  tempo! - Mi fai celia! Cosa sei arrivato ad avere?
compassato, senza brio! Figurati! in principio di sera il  mio  cattivo genio mi aveva avvicinato a quella sciocca di
con quello onorifico. Presentando un parente, si dirà: «  Mio  cognato Giulio », oppure « Mio cognato Giulio Carletti », e
un parente, si dirà: « Mio cognato Giulio », oppure «  Mio  cognato Giulio Carletti », e non « Mio cognato il conte
Giulio », oppure « Mio cognato Giulio Carletti », e non «  Mio  cognato il conte Carletti ». « Conte Carletti » verrà detto
promotore del concorso al Galateo Popolare, attenendomi nel  mio  libro al concetto della moralità che io credo la vera, la
Chi mai non proverebbe disgusto a sentirsi dire :Angelo  mio  Cuore mioTesoro Benedetto Amore bello!» Non è un frasario
impacciata... Fino a che si tratta di madri, rientro nel  mio  mestiere e poi, parlando al plurale, la cosa va sempre!...
soffre e si lamenta non gli diranno (come è accaduto a un  mio  conoscente):« Su via! stia allegro! non si faccia trovare
a mezzo la mia colazione al caffè , per aver sorpreso un  mio  vicino a ripulire la tazza, il piattello, il bicchiere, il
al desiderio ed alla necessità del momento. lo, del  mio  libriccino, interrogo ora alcune pagine, che si riferiscono
senza fronzoli. Sono verità che metto sotto i tuoi occhi,  mio  caro figlio. Mi guarderei bene di presumere, che altri
molta addolorata se le mie giovani lettrici, chiuso il  mio  libretto, andassero a commettere uno qualsiasi di quegli
di educatrice, usatemi la suprema cortesia di sapere che il  mio  lavoro vi ha rese un pochino migliori.
amata, per complimento di condoglianza disse al re: Il  mio  padrone ed io compiangiamo amaramente la perdita di madama
ai vostri benefizi; ma io non ne posso godere fino a che  mio  padre avrà bisogno di faticare a quel modo. Egli è debole e
gli disse : « Lasciatemi fare, perché non fo altro che il  mio  dovere. »
dirò meglio, una specie di orgoglio, con cui un  mio  giovine parente, durante la assenza della moglie, mi mostrò
tela fatta in casa. Da che sono ammogliato - mi diceva il  mio  giovine parente con un sorriso di intima soddisfazione, che
dell'accesso ai piani più alti dei nostri grattacieli. - Al  mio  paese - replicò l'uomo primitivo abbiamo risolto il
L'episodio dell'ascensore lo avevo già infilato nel  mio  libro «L'amore ha i giorni contati» a pag. 240. Me ne sono
servirla? da quell'istante io riprendo coraggio, vedo nel  mio  uomo un amico, un fratello, un alleato pronto ad ogni
io cerco ansioso sul suo volto l'impressione suscitata dal  mio  racconto, son certo di mirarvi inflessibilmente scolpita
ai principii dell'economia. Intanto — continuava l'amico  mio  — col suo fare gentile, colla sua inalterabile pacatezza,
colla simpatia che v'addimostra, io ti so dire che il  mio  avvocato — che non è poi, a dirtela, neanche un'aquila — fa
adesso mi perdonino i morti, se di loro ragionando, il  mio  linguaggio non fu affatto degno di loro; i vivi mi
loro anime un eco di dolore. Anche nel chiudere questo  mio  povero lavoro io mi stringerò alla testimonianza di
due parole, con cui vi dirò alla spiccia qual fosse il  mio  concetto nel raccogliere questi appunti. Ci perderà forse
ci guadagnerete voi. Ho parlato di appunti: ecco infatti il  mio  progetto: Intendo di far degli appunti sul maggior numero
peggio, forastiera: ma non ne trovo altra che risponda al  mio  concetto. Se mi si chiedesse poi che cosa sia il borghese,
cambia linguaggio e gli dice: lo vengo ad attestarvi il  mio  dolore per la sventura che vi é accaduta, cioé d'essere
perduta la memoria, giacchè non distinguete più nè il  mio  abito, nè il vostro. Per conchiudere questo argomento dirò
anni fa, che se ne sono fatte molte edizioni, non per  mio  merito, ma, forse, per la sua utilità e che, ogni volta, io
io ho avuto cura di correggere, rifare, completare il  mio  testo, visto che gli usi e i costumi mondani si venivano
s'impara; da quando comparve la prima edizione di questo  mio  libricciuolo, ho visto persone elegantissime, signori e
ne stupiva. Evidentemente io sono stata troppo severa nel  mio  giudizio. Insisto, ciò nonostante, nel disapprovare la
(o Monsignore) di accogliere l'espressione del  mio  profondo rispetto". Scrivendo al Presidente della
"Voglia gradire, signor Presidente, l'espressione del  mio  profondo ossequio". Scrivendo a un sovrano, si incomincia:
devozione" oppure "...di accogliere l'espressione del  mio  profondo omaggio". A un Ambasciatore, un Nunzio, un
società. Certamente la è così, e tu troverai giusto il  mio  ragionamento, quando pensi che per le monache o chi le
sottometterò al magistero ecclesiastico competente questo  mio  scritto, prima di darlo alle stampe, così quando tu lo
è facile, è dolce, è consolante; date voi l'eloquenza al  mio  labbro, fate correre voi la mia penna, e non sarà possibile
a Dio, all'Ente supremo, all'Unico, nelle cui mani è il  mio  essere e tutto quanto mi circonda. Fare la meditazione
se mi vengono da un padre debbono essere e sono diretti al  mio  vero bene, e li accetto con rassegnazione e perfino con
confortarli, ed allora io mi butto nelle braccia del Padre  mio  e gli dico: Signore, Tu sei il mio Padre, il mio Dio, il
nelle braccia del Padre mio e gli dico: Signore, Tu sei il  mio  Padre, il mio Dio, il mio tutto, io Ti amo, io voglio Te
del Padre mio e gli dico: Signore, Tu sei il mio Padre, il  mio  Dio, il mio tutto, io Ti amo, io voglio Te solo, io aspetto
e gli dico: Signore, Tu sei il mio Padre, il mio Dio, il  mio  tutto, io Ti amo, io voglio Te solo, io aspetto da Te tutto
padre inspira confidenza, io confido tutte le mie pene al  mio  Padre celeste, gli espongo tutte le mie necessità, gli
di tutte quelle che non conosco, e m'immergo nel cuore del  mio  Padre, mi dedico a Lui, gli chiedo di restare con me in
anche in questo proposito, ed io ti prego di appoggiarti al  mio  braccio, seguirmi per poco nel mio cammino per ragionar
prego di appoggiarti al mio braccio, seguirmi per poco nel  mio  cammino per ragionar meco. L'ateo, il razionalista, il
od una fallace speranza potrebbe tener lontano dal  mio  e dal tuo letto i conforti cristiani nell'ultima nostra
purissima di pace e di perdono, siate frequentemente il  mio  cibo corroborante nella mia mortale carriera; siate il mio
mio cibo corroborante nella mia mortale carriera; siate il  mio  conforto, il mio sostegno nei dolori dell'estrema malattia,
nella mia mortale carriera; siate il mio conforto, il  mio  sostegno nei dolori dell'estrema malattia, siate il mio
il mio sostegno nei dolori dell'estrema malattia, siate il  mio  Viatico al grande passaggio! Gesù buono, accordatemi Voi
in Paradiso. Madre mia, Maria Santissima, conducete Voi al  mio  letto il vostro divin Figliuolo, e, come con esso chiudeste
quando l'anima mia si scioglierà dai lacci corporei. Oh  mio  caro S. Giuseppe, protettore dei moribondi, io V'invoco
d'un tal nome io godo), » Padre, il più grande, anzi il  mio  pregio solo » E' di piacerti, i detti tuoi mi attento »
che esistono decine di libri sull'argomento, questo è il  mio  bon ton, perché se vuoi conoscere davvero una persona devi
babbo? L'abito di uniforme lo hai già fatto ? È fine? II  mio  è dei più belli del collegio. E questo era il tuo abito da
dopo la rividi; eravamo due giovinette. Sua madre pregò il  mio  babbo di lasciarmi andare a passar alcuni giorni a Vercelli
La poveretta si fece di brace e non appoggiò l'invito.  Mio  padre non accettò. Pochi giorni dopo mi scrisse
da scolarette. Un altro fatto anche più disgraziato. Il  mio  nonno molte volte, mentre era fuori con me, mi aveva fatta
di me, ed un po' gloriosa dell'opera mia. Nel segreto del  mio  cuore mi aspettavo se non un ringraziamento, da quella
che non sentiva gratitudine per la squisita delicatezza del  mio  tratto, e tra me e le compagne se ne parlava con
più piacere a una suocera di poter confidare alle amiche: «  Mio  genero mi adora... ». Non la chiami "mamma", a meno che non