si stringe la mano per intendere "come stai?", poi si | afferra | il pollice per esprimere "bene, e tu?" e quindi si conclude |
Galateo per tutte le occasioni -
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si rivolge tutta al suo passato di dolore e di morte, vi si | afferra | come a una suprema àncora di salvezza, balbettando nuovi |
Eva Regina -
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ebbre di luce e di fiori. Qualche volta però la passione ne | afferra | alcuna, la impallidisce, l'attrista, la fa languire: e |
Eva Regina -
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stanchezza, terrorizzata dalle vertigini del vuoto, si | afferra | al primo sostegno che trova per non precipitare, per non |
Eva Regina -
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supremo atto di viltà. Schiaffeggia quella guancia smorta, | afferra | quella fragilità che non si ribella e la scaccia dal suo |
Eva Regina -
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media che, avendo poche occasioni di grandezza nella vita, | afferra | l'occasione delle nozze per concedersi opinabili grandezze. |
Il Galateo -
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ai bottoni della giubba, alla catena dell'orologio, lo | afferra | per un braccio, gli sbarra col corpo il marciapiedi se la |
Il pollo non si mangia con le mani. Galateo moderno -
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abitudine alle buone maniere. Il vero gentiluomo non è chi | afferra | la posata giusta ostentando la propria educazione per |
Galateo per tutte le occasioni -
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a terra. L'lnglese in un accesso d'urbanità o d'amicizia vi | afferra | pel braccio, ve lo scuote vigorosamente come se volesse |
Nuovo galateo -
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piccoletto di persona, ma tutto muscoli e nervi, lo | afferra | per un braccio, lo invita a smettere, e a ritirarsi. — A |
Il galateo del campagnuolo -
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decide a raggiungere il punto più vicino di terra soda, od | afferra | una tavola od un ramo che la provvidentissima Provvidenza |
L'angelo in famiglia -
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